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17/08/2024 1:41
quanto forte ti pensavo-madame
Mi manchi. Mi manchi come l’aria. Mi manca tutto di te. Mi mancano i nostri momenti. Mi mancano le tue mani. Mi manca il tuo profumo. Mi mancano i tuoi occhi, occhi maledetti. Per quanto mi voglia distrarre non riesco a non pensarci. Ancora non riesco a trovare una spiegazione a tutto, ancora non capisco il perché. Non sono mai stata così per una persona, però tu sei tu. Mi hai lasciato in bilico e questo mi fa rabbia, mi fa male, non mi rassegna. Ti penso, forte, costantemente. Penso a come stai, quello che stai facendo, a cosa pensi. Ti immagino in una stanza vuota, fermo avanti a me,non mi dici una parola. Perché non lo fai? Qual è stata la tua reazione a quel messaggio? Come ti sei sentito? Chissà se lo hai letto come lo leggo io? Chissà se lo hai detto a qualcuno? Chissà come l’hai spiegato? Spesso controllo se c’è una notifica, ma niente. Vorrei sputarti in faccia tutto quello che c’è nella mia testa, perché mi tormenti così tanto? Cosa c’è in te che mi tiene così tanto legata a te? Mi pensi mai? Vorrei poterti parlare. Ti vorrei parlare di qualsiasi cosa, quello che faccio, cos’ho mangiato oggi, come mi sento riguardo il viaggio che farò. Vorrei lo stesso da te. Sono forse arresa, ma la speranza non muore, spero che tu mi possa mandare un messaggio durante quest’autunno dicendomi che hai preso un volo solo per poter parlare con me, o che all’improvviso mi possa arrivare una tua chiamata, o molto semplicemente un tuo messaggio.
So che tutto quello che penso resta solo a me, ti immagino a divertirti con i tuoi amici. Sono felice del fatto che ti stia vivendo quest’estate con loro, orgoglioso di te. Ma non riesco a non pensare che forse alcune cose che hai detto a me in questo momento le potrai star dicendo a qualcun’altra. Gli stessi pensieri che hai avuto con me, li potrai avere con un’altra, gli stessi momenti. Ma sono sicura di una sola cosa. Non potrai avere gli stessi sguardi con qualcun’altra. Eri fissato dei miei occhi e non potrai guardare quelli di un’altra come guardavi i miei. Ti odio. Nonostante la mia testa navighi in questo mare profondo di pensieri, nonostante mi senta chiusa in una bolla, i miei occhi sono tuoi.
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20/07/2024 23:32
fin qui - luchè
Scrivo con in mano un campioncino del tuo profumo. Ormai è mia bitudine farlo, entrare nel primo negozio di profumi che trovo e sentirne un po’ del tuo. Spruzzarmene anche un po’ sui vestiti, per averti vicino, per averti addosso. Ad ogni respiro trovo nuovi ricordi, ad ogni respiro il tuo viso, ad ogni respiro il cuore mi batte sempre più forte. Ti basta poco per farlo marciare così veloce, solo tu ci riesci e odio il fatto che tu nemmeno lo sappia. Odio che tu abbia questo potere su di me, e odio il fatto che questo sia a te sconosciuto. Per ora mi resta solo il tuo profumo. Mi giro e non ci sei, ti chiamo e non mi rispondi, ti voglio.
Le strade avanti a noi sono due, completamente opposte. Rischiose, spaventose entrambi. La prima è buia e cupa, da camminare a piedi scalzi per sentire il dolore delle pietruzze che trovi sul cammino. È la strada in cui noi due ci separiamo, in cui i possibili momenti da vivere insieme si spengono con il buio del cammino. Ma in questa spero che comunque ci sia una lucciola che ti accompagni. La seconda la immagino come una strada verso il mare, verso l’immenso. Una strada in cui tu cammini da solo e all’improvviso arrivo io a darti la mano, e tu me la stringi forte. Mi guardi negli occhi, prendi un fiore e lo appoggi sul mio orecchio spostandomi i ricci che tanto ti piacciono. Quel fiore ha il tuo profumo…
Io so solo che non vorrei sentire il tuo profumo da un campioncino. Vorrei tornare a casa e sentirlo su di me. Vorrei sentirlo sulle mie lenzuola, sul mio cuscino e dormire serena. Vorrei poterlo indicare alle mie amiche e dire “quello è il suo profumo” e avere già in mente il momento in cui lo sentirò di nuovo dandoti un bacio.
L’attesa fa male.
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17/07/2024 00.44
quanto forte ti pensavo- madame
sono nella mia camera a scrivere e parlare ancora di te. Sono così attratta da te, ma allo stesso tempo terrorizzata. Scrivo e piango. Ma ti penso, ti penso forte. Ogni cosa che faccio mi collega a te, ogni cosa che vedo, che vivo mi collega a te. Non so se sei tu che sei sempre presente o è il mio desiderio di te che ti rivela in ogni cosa. Ho paura di te, del male che puoi farmi, delle parole che puoi usare con me, della reazione che puoi avere. Mi sento vuota, magari è colpa mia. Sono io che mi metto sempre nelle stesse situazioni, vicoli cechi. Sono io stessa che metto delle trappole sul mio percorso, auto sabotaggio. Sono abituata a queste mie trappole e non sono mai caduta in quelle degli altri, ma nella tua si. Mi logori.
Il mio cuore è tuo, non lo sai, ma è così. Non te lo voglio ancora affidare ma te lo voglio mostrare, limpido e nudo. Voglio avere questo coraggio. Ma sono sicura di trovare del male nella tua persona. Coltelli pronti a colpire questo mio cuore, ancora insicuro e fragile. Perché non mi noti fra le altre? Non sono abbastanza? Non vedi di più in me? Sono tante le domande che mi faccio ma non trovo risposte, so che solo tu puoi darmele, ma ho tanta paura di queste.
Credimi, sei protagonista di ogni mio pensiero, la mia immaginazione viaggia con te, per il futuro prossimo e quello lontano. Ci vedo in macchina ad ascoltare canzoni sul lungomare di qualche città, al tramonto, con il vento che mi accarezza i capelli, tu che mi sfiori le gambe e i tuoi occhi fissi su di me. Ci vedo a cena fuori a parlare di qualunque cosa; parlare di noi stessi, ascoltare delle nostre giornate, parlare dei tanti modi che si possono trovare per far scoppiare un chicco di riso o di come ci potrebbero stare i vari tatuaggi che abbiamo in mente di fare. Ci vedo sul mio letto stesi su un fianco uno di fronte all’altro, con i corpi distanti ma con i cuori che si toccano quasi eroticamente, gli occhi che si baciano dopo ogni battito.Ci vedo al mare, in piscina, al cinema, a casa, in ogni parte del mondo. Vedo anche noi due tra vent���anni con dei bambini. In una casa tutta nostra, nella città dove viviamo dato che per te i bambini devono stare vicino ai nonni e crescere in famiglia, oppure in quella città che ti affascina tanto. Ti sento suonare, vedo i bambini che ti guardano affascinati e io che penso al fatto che fossimo destinati. In qualsiasi posto o momento mi vedo spensierata ed innamorata, tu perso nei miei occhi.
Vorrei che tutto fosse realtà e non solo pensieri costanti. Adesso solo ammetto di essere innamorata di te, o non mi spiego tutto questo. Il desiderio di vederci felici insieme. Ci vedo tanto in te, so che potresti donarmi tanto amore. Ma so anche che se non fossi disposto a farlo potresti farmi cento volte più male. Mi fai paura, ma il mio cuore è tuo. Mi fai sentire viva, felice, piena; ma anche fragile, mi fai piangere, quasi mi fai venire da vomitare con tutti questi pensieri. Mi fai paura ma non posso accontentarmi ancora di un lecca-lecca, mi lascia la bocca secca, voglio di più.
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