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Lettera aperta ad Andrea Belotti
Una lettera.. Si, praticamente non si usano più molto, forse, ma dato che il Toro è storia e romanticismo, direi che può andare benissimo così. Sperando che anche tu e molti altri la vogliate leggere, ecco, bastano 5 minuti. Una lettera. Una lettera per cosa? Per "tutto". Perché il Toro per un tifoso granata è tutto, una fede, uno stile di vita, vita vera, un vero e proprio modo di affrontare ogni cosa.
Ti sarà sicuramente capitato di leggerlo in giro, su siti, giornali, messaggi e commenti sui social, ti sarà sicuramente capitato di leggere anche che noi tifosi - e mi sento di parlare a nome di tutti - vediamo in te ogni singolo valore che rappresenta il Toro. Ciò che ognuno di noi vuole vedere in campo da parte di un giocatore di questa squadra. Ci sono altre realtà in cui si vuole solo ed esclusivamente vincere, ma poi ci siamo anche noi, che l'unica vera cosa che ci fa battere il cuore guardando una partita è vedere qualcuno che corre, lotta, suda, fino all'ultimo millesimo di secondo di quei novanta minuti, per questa maglia. Esattamente come te. E in un calcio moderno così immerso nei soldi, è sempre più raro trovare qualcuno così, soprattutto in una squadra come il Toro che purtroppo è più in basso di quanto la storia dimostra di meritarsi.
Tu, tu sei arrivato in sordina, timido e volenteroso, e anche all'inizio quando ancora avevi bisogno di ambientarti hai messo in campo tutto questo. E dopo poco hai anche iniziato a raccoglierne tutti i frutti, sempre più. Credimi, Andrea, noi non ti amiamo solo perché dallo scorso gennaio in poi hai iniziato a segnare tantissimo e non ti sei più fermato. No. Ovviamente ci rendi tutto più facile con questi tuoi goal, ma davvero, credimi, noi ti amiamo con tutto il nostro cuore per ciò che sei in campo - e fuori -, perché non molli un centimetro, perché se perdi un pallone mordi le caviglie a chi te lo ha scippato e se anche dovesse fare cinque giri di campo di fila, tu lo rincorri. Ti amiamo perché cadi un milione di volte, tra salti, spallate, spinte e falli, ma ti rialzi ogni santa volta e corri dietro a tutto e tutti senza arrenderti mai. Ti amiamo perché puoi sbagliare un rigore, ma al posto di giocare il resto della partita a testa bassa e corsa lenta, tu esplodi ancora di più e ci regali il mondo. Ti amiamo perché SEI dannatamente, meravigliosamente, immensamente, perfettamente e tremendamente IL TORO. Il Toro che amiamo, il Toro vero, il Toro più bello. E probabilmente lo sei sempre stato, anche quando non lo sapevi, anche prima di vestire granata, lo avevi dentro, lo avevi nel destino, sotto la pelle,nell’anima, nello spirito, cioè.. non può che essere così per forza. E sei te stesso. Sei Andrea Belotti e nessuno è come te, tu non sei come nessuno. L'altro giorno leggevo in giro - e non solo da tifosi granata - che non ti si può descrivere con un aggettivo. Ed è vero. Tu stesso sei il tuo unico e personalissimo aggettivo. E non potrebbe descriverti meglio. E non potremmo chiedere di meglio.
Ricordati che il Toro è quella squadra dove noi preferiremo sempre te a 100, 200, 1000 milioni. Perché poi con i soldi non potremo mai, mai, mai ricomprare il tuo cuore. Non potremo mai più prendere qualcuno con il tuo spirito. La tua anima. Nulla ci potrebbe ridare ciò che hai tu, che sei tu. Come detto, solo tu sei Andrea Belotti. Nessuna cifra può rimpiazzare tutto ciò che sei.
Dopodiché, è ovvio che un ragazzo così giovane e promettente, con una passione così forte per ciò che fa, sogni in grande. Sicuramente sogni la musichetta della Champions, sogni gli stadi più belli d'Europa, sogni il brivido di una finale in mondovisione e solo tu puoi decidere il tuo futuro. Chiederti di restare, di fare una scelta di vita e di riuscire ad arrivare a sentirla tutti noi insieme a te, quella musichetta, forse è troppo, e forse è anche troppo lontano, non lo so. Nonostante tu dimostri ogni giorno di essere un uomo di cuore, capisco che forse è difficile che i nostri sogni coincidano come tempi e possibilità. A giugno, se qualcuno avrà tutte le carte in regola per portarti via da noi, non so che cosa sceglierai, ma soprattutto nessuno se non tu potrà metterci parola. Ciò che posso dirti, però, è che se non può essere per sempre, spero che possa essere ancora per un anno, almeno. Spero che si possa costruire qualcosa di speciale attorno a te, partendo da te, e raggiungere il sogno dell'Europa League insieme, l'anno prossimo. Ecco. "Solo" questo. È una scelta tutta tua, senza dubbio, ma è giusto anche che tu sappia fino in fondo ciò che sei per noi, ciò che rappresenti, ciò che ci dai.
Dunque, a questo proposito, per concludere, ti devo riportare l'infinità di grazie che ti dobbiamo. GRAZIE. Per tutto. Per essere tutto. Per essere diventato tutto. Grazie di cuore, proprio con tutto il cuore, Andrea. Qualunque cosa ne sarà di "noi" l'anno prossimo e quelli a venire. Ti auguro e auguriamo tutto il bene possibile, perché altrettanto ne stai dando a noi, e se poi il tuo meglio camminerà pari passo con il nostro, sarà la fortuna più grande.
E forza adesso, portati a casa la scarpa d'oro o almeno il titolo di Capocannoniere di questa Serie A. Te lo meriti tutto. Ti meriti tutto.
Buona fortuna e Sempre Forza Toro.
Debora.
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