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Ottobre- 23
LA DESCRIZIONE DI UN ATTIMO
Ci vuole un attimo per atomizzare frammenti di momenti accaduti. Per trasformare in materia i sogni. Anche anche il nero che sta sotto alle unghie. Per cogliere tutta la simbolica beltade del gesto di curarsi della propria bellezza. Accuratezza. I piccoli gradini di una crescita. C’era voluto il bisogno della parola per gettare una luce vivida e consapevole su dettagli che fanno la differenza. Non era più l’accadimento, il pretesto per scrivere, ma lo scrivere stesso il propulsore per gli accadimenti.
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-Settembre-25
“OVVIO SI CACA TUTTI I GIORNI”
Evacuazione emotiva. Come cibo ingeriamo ogni giorno quantità di esperienze che ci tengono in vita. O meglio, Che Sono la dimostrazione della vita. Se non interagissimo con ciò che ci circonda saremmo morti, anzi saremmo esseri inanimati. Ma quindi un essere che non interagisce con l’esterno non ha un anima e.... se il sillogismo funziona... chi interagisce possiede l’anima. Le piante allora sono esseri animati. Sono in grado di modificarsi per adattarsi a ciò che le circonda. Ma le piante... cagano? Si, pure loro per sopravvivere devono eliminare ciò che non serve perchè sennò ci danneggia. Il Mondo in cui ci muoviamo non è costruito a misura nostra. Quindi entriamo continuamente in contatto con l’inutile.... insomma... VIVA LA CACATA CEREBRALE!
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-Settembre-24
Passato l’equinozio indenne, ora si preannunciavano giornate sempre più corte. La ricerca della perenne luce. La storia dell’uomo che fuggiva al Sud perchè non voleva stare al buio. L’uomo insonne che fuggiva la notte perchè ne aveva paura: non sopportava di dover avere un tempo per dormire.
Ma l’assenza del buio può generare un pazzia?
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2006-Ottobre-25
Quanto tempo mi piccolo amico! Era tanto che mi abbandonavo alla tue ruvide righe.
Ne ho sentito la mancanza. Ma le mie porte erano chiuse. volevo, desideravo abbandonarmi alle parole. Ma, sai, ti ho tradito, ho cercato di coltivare i miei pensieri con la voce. Parlare e Comunicare con le persone per leggere negli occhi la reazione al mio Io.
Aspetto che la penna mi aiuti a decodificare quello che sento per preparare la mia cartolina. Un saluto garbato dai luoghi vacanzieri del cervello.
Tiepido inverno alle porte luci tardive si spengono presto alla sera e si accendono cullanti paradisi dentro a familiari finestre
La piccola pianista torna a suonare e lo fa leggera come le foglie che cadono dagli Alberi
tornerà la Primavera?
sento il tempo che si grana tra le mie mani polvere di un castello costruito sulle rive del mare.
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-Gennaio-4-
perchè abbiamo tutta quest'ansia di sembrare intelligenti?
Non si sa come mai le donne inseguano questa voglia di sembrare intelligenti e a allo stesso tempo bellissime?
Forse per trovare un loro posto nel mondo..
A volte non sarebbe più bello non sapere niente ed essere contente per quello..
Ad ogni cosa che scopri ti si apre un altro paradiso e un altro inferno.. e tu impari impari impari senza soluzione di continuità..
ma basta ma che palle.. la beatitudine del non sapere nulla.. un bell'oblio cerebrale..
ed ogni volta è come la prima volta.. un libro , una canzone, un quadro una persona, immagini che si sommano e che restano li.. ma poi non c'è nessuno che ti viene a chiedere conferma per quello che hai imparato o non hai imparato...
“....ma di quale stilista sono questi pantaloni così cool, ma hai visto il nuovo film del cineasta giapponese, 3 ore di silenzi e sospiri un vero capolavoro....”
mah????
l'inadeguatezza dei ruoli..
Si cercano sempre compagni che possano stare dentro i nostri mondi senza sconvolgerli.
Si guarda un uomo e si pensa in che modo la nonna lo avrebbe accolto alla tavola di Natale in mezzo a capponi e creme al mascarpone.
“......Oddio questo ha tre lauree e io sono una parrucchiera .. ma di che gli parlo, di ricrescite e doppie punte?....”
Siamo ossessionati dalle conferme.. e rifuggiamo da ciò che può metterci in discussione..
Troppo concentrati nell'apparire ci dimentichiamo che al 99.9 % dei casi le persone hanno un immagine di noi che non corrisponde con ciò che abbiamo in testa.
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