leblanchedelacroix
Motogiro d'i' Cinquantino
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leblanchedelacroix · 5 years ago
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Giorno 9, Sabato
Km: 4.300
Casa
E così pure questo viaggio, come tutte le cose, ha avuto il suo inizio e la sua fine.
Nove giorni in marcia, 4.300 km percorsi, sei nazioni  toccate (Austria, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Svezia e Svizzera), otto confini nazionali attraversati!
Proprio questo è il punto: soltanto pochi anni fa questo viaggio sarebbe stato molto, ma molto più problematico. Avrei dovuto attraversare 7 paesi (la Germania era divisa in due), passare 18 controlli doganali diversi, premunirmi di visti, tra cui quelli per il passaggio nei paesi al di là della Cortina di Ferro, dotarmi di assicurazione sanitaria più alcune assicurazioni rc per la moto, fare scorta di sette diverse valute.
E’ evidente che non ce l’avrei mai fatta in nove giorni: solo uno se ne sarebbe andato via, sommando tutti i controlli alle dogane.
Dite di no?
Beh, sappiate, come esempio, che oggi per passare la dogana ucraina (mi sono informato perchè era un'idea alternativa di viaggio) i tempi variano dalle due alle otto ore, più qualche “lauta mancia”. Due anni fa, quando andai in Marocco, uscii per primo dalla nave e quindi mi presentai per primo al controllo doganale, ma nonostante questo per passarlo ci schiacciai qualche ora.
Oggi, invece, le cose sono assai diverse.
Nell’immediato dopoguerra, alcuni statisti illuminati e lungimiranti, realizzarono che il futuro dei popoli avrebbe potuto essere pacifico soltanto se nel mondo i muri esistenti fossero stati abbattuti e l'Europa poteva essere il punto di partenza, la pietra angolare, di questo progetto visionario.
Si inziò così a parlare di un mercato comune all'interno del continente, così da rendere la spinta dell'azione economica un'apripista per l'unione politico-amministrativa futura.
In tutto questo l'Italia (che con Alcide De Gasperi ne era stata promotrice) giocò un ruolo fondamentale, forse il più importante, e, infatti, nel 1957 fu scelta Roma come sede dei trattati (i cosiddetti Trattati di Roma) con i quali nacque la CEE (Comunità Economica Europea).
Era il 25 marzo ed i paesi firmatari erano sei: Italia, Francia, Germania Ovest, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo.
Tutto il resto è storia.
Perchè ne ho parlato? Perchè oggi, io posso prendere la moto e fare un viaggio fino in Svezia o andare dietro l'angolo di casa senza che questo comporti alcuna differenza. Escluso la valuta (non tutti i paesi che ho visitato hanno adottato l'Euro, ma di questo ne parlerò dopo) e lingua (ma ormai con i mezzi tecnici di oggi, penso ai traduttori per smartphone, anche il problema della lingua si è ridotto drasticamente), per tutto il resto è come essere a casa propria: nessun controllo doganale, assistenza sanitaria assicurata, assicurazione rc riconosciuta, tariffe nazionali per il cellulare, ecc.
La portata di tutto questo è enorme. L'assenza di barriere ha fatto sparire gli abusi di potere che si consumavano all'ombra delle dogane, facilita la circolazione delle cose, ma soprattutto delle persone perchè nell'Europa unita non circolano solo turisti, ma anche lavoratori e tutto questo contribuisce a ridurre le distanze perchè persone appartenenti a comunità diverse adesso iniziano a conoscersi, a confrontarsi ad integrarsi.
Era a questo che pensavo mentre tagliavo con la moto le pianure ceche e le foreste germaniche per arrivare là dove ero diretto, nella Scania. E mentre pensavo a queste cose ripassava in continuazione nella mente un servizio visto al telegiornale, dove un personaggio, pavido e orgoglioso, mostrava ad un altro personaggio (il quale si mostrava molto interessato) un'altana dietro ad un muro di filo spinato posto a guardia di un confine. 
Ma davvero vogliamo farci chiudere nuovamente dentro un muro?
Ma davvero vogliamo dare a costoro tutto questo potere?
Ma davvero c'è qualcuno che oggi pensa di poter fermare il progresso dei popoli con un filo spinato?
A chi smania dietro personaggi del genere dico di pensarci bene perchè i muri nascono per chiudere fuori e finiscono per chiudere dentro.
Ps Il discorso a parte sulle valute riguarda la svegliata che ci dobbiamo dare noi italiani. Spesso non ce ne rendiamo conto, ma siamo dei retrogradi senza speranza. Mi riferisco all'uso del contante (e parlo di esser retrogradi per non dire altro). Ma a che serve il contante oggi? A niente. Danimarca e Svezia non hanno l'Euro, ma le rispettive Corone. Beh, io ho passato quattro giorni tra questi due paesi senza avere manco una Corona in tasca. In qualsiasi esercizio entri puoi pagare con la carta di credito, si tratti di fare benzina, mangiare al ristorante o prendere un semplice caffè. Il sistema è molto più sicuro, tracciabile e, cosa non da poco, utilizzando il sistema contacless, l'operazione di pagamento è molto più veloce che col contante. Riflettete, gente.
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leblanchedelacroix · 6 years ago
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Giorno 8
Km: 3.620
Donaueschingen
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LE ORIGINI DEL DANUBIO BLU
Il Donau (in tedesco) è il secondo fiume d'Europa (dopo il Volga); è lungo 2.860 di chilometri; attraversa dieci confini nazionali; Il suo bacino idrografico comprende parte di altri nove paesi; conta almeno 30 affluenti; ha una foce che si estende su una superficie di 3.446 km²; taglia per intero l'Europa, dalla Germania al Mar Nero ed è la più grande arteria di commercio fluviale del continente; dal che uno si aspetterebbe una foce di quelle esagerate e invece?
Ecco dove nasce il grande Danubio: sotto un ponte,  dall'unione di due corsi d'acqua: il Brigach ed il Breg (nella foto, quello a destra e quello a sinistra).
Un fiumiciattolo che poi diventa quello che effettivamente è: il più lungo fiume navigabile d'Europa.
Viene comunque da chiedersi perchè hanno chiamato così il povero Breg, visto che il Danubio ne è, di fatto, il suo prolungamento, tant'è che da queste parti considerano la vera foce del grande fiume proprio quella del Breg, che si trova nel cuore della Foresta Nera a Furtwangen im Schwarzwald.
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leblanchedelacroix · 6 years ago
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Giorno 7
Km: 3.310
Schonach im Schwarzwald
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ICH BIN EIN SCHWARZWALDER
Avrebbe detto così Robertino,. se solo avesse avuto più tempo, meno problemi di politica Internazionale... e una moto!
La Schwarzwald (Foresta Nera) è semplicemente F-A-N-T-A-S-T-I-C-A!
E poi SCHWARZWALDHOCHSTRASSE(*)
fa rima con
GASSSSSSSSSSSSEEEEEEE!!!!
Asfalto buono, corsie larghissime e in molti tratti pure doppie, curve ampie e aperte che si fanno col gas a manetta... spettacolareeeeeee!!!!
Trovare una macchina, un pullman o un tir davanti non è una noia, ma una gioia, tanto è il divertimento di fare sorpassi che, con tutto lo spazio che c'è, sono in assoluta sicurezza.
Da Baden-Baden a Freudstad, passando per Mummelsee è tutta una goduria.
E poi quando arrivi a destinazione trovi un boccale di birra spumosa, goulash super piccante, una schnitzel larga quanto il piatto e per finire una golosisima Schwarzwaldbecher.
Il paradiso!
(*) Alta Via della Foresta Nera
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leblanchedelacroix · 6 years ago
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Giorno 7
Km: 3.030
Nei pressi si Assbach
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GASSSSSSSSSSEEEEEEEE!!! 🚀🚀🚀🚀
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leblanchedelacroix · 6 years ago
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Giorno 7
Km: 3.020
Michelbach
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Allora è un viziooooooooo 😀😀😀😀
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leblanchedelacroix · 6 years ago
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Giorno 6
Km: 2.940
Odenwald, Michelstadt
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Potevo non passarci?
Alla fine di una tappa di 820 km?
Certo che no 😁
Un vero e proprio tappone quello di oggi, ma è stato il prezzo da pagare per guadagnare tempo e poter fare due giorni nella Schwarzwald (Foresta Nera) anziché uno.
Partito da Rostock non appena sbarcato alle 6.15, con 2° di temperatura e arrivato alle 19.20 nella Odenwald: circa 500 km di autostrada, il resto di statali, con la visita a circa metà del campo di concentramento di Bergen-Belsen.
In effetti avevo un percorso alternativo che prevedeva molta più autostrada. Sarebbero stati circa ottanta chilometri e un'ora e mezzo di moto in meno.
Il punto in cui avrei dovuto decidere era poco dopo Fulda: proseguire per altri 150 km sull'autostrada o fare 240 km di strade secondarie?
Ovviamente ho scelto per la seconda: l'autostrada mi aveva già stancato, c'era parecchio traffico, il tempo era buono, era ancora presto... ed ero curioso di vedere questa Odenwald.
Scelta azzeccata. Sono state tre ore e mezzo di moto davvero piacevoli. Finalmente ho potuto mettere il settaggio "sport" e darci un po' dentro, anche se le condizioni dell'asfalto delle strade tedesche lasciano molto a desiderare e oltretutto era pure abbastanza freddo (la temperatura è rimasta tutto il giorno intorno agli 11°).
Però che spettacolo: strade senza pendenze rognose, con curve ampie e morbide, aperte, che invitano a spingere. E poi verde. Tanto, tanto verde... il celebre verde delle foreste tedesche. Per un lungo tratto, ho costeggiato il Meno e fatto a gara con le chiatte dei trasporti commerciali, poi via nel cuore della Odenwald...
Tre ore di moto così ripagano la fatica si qualsiasi tappone.
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leblanchedelacroix · 6 years ago
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Giorno 6
Km: 2.450
Campo di concentramento di Bergen-Belsen
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L'essere crudele alza la propria maldestra mano e la cala - annichilendo l'altrui esistenza, soggiogandola con la menzogna e con l'inganno di chi, piu debole, in lui crede e a lui si affida - e svilisce quel dono ancestrale che è la vita e della quale esso, misero, lurido, infame, vorrebbe esserne artefice e padrone sulla terra.
Il vigliacco ne perpreta le atroci azioni, nascondendo la propria mano tra gli alberi di una foresta incontaminata e pura, violentandola, obbligandola ad essere triste testimone, alveo di dolore e di disperazione.
E infine il vile, carogna delle carogne, che nega l'abominio perpetrato dall'essere infido suo simile e nella delirante apologia della crudele crudeltà, ne anela il ritorno.
Fate schifo, bastardi!
(qui sotto la pagina ufficiale del sito internet)
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leblanchedelacroix · 6 years ago
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Giorno 5-6
Km: 2.150
Trelleborg-Rostock
Arrivederci Scania... ben ritrovata Germania
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leblanchedelacroix · 6 years ago
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Giorno 3-4-5
Km: tra i 1.200 e 2.150
Scania
SCATTI DI SCANIA
Strade solitarie e ben tenute, paesaggi morbidi e curvilinei, cittadine tranquille e ordinate, persone gentili e un po' malinconiche, la Scania è il trionfare dell'azzuro del cielo, del giallo acceso della colza, del rilassante verde dei pascoli e delle foreste, dell'abbraccio costante del vento.
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leblanchedelacroix · 6 years ago
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Giorno 5
Km: 2.150
Trelleborg
Sembra di stare all'Ikea 😂
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leblanchedelacroix · 6 years ago
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Giorno 5
Km: 1.950
Ystad
IL CENTRO DI QUESTO VIAGGIO
Oggi lascio momentaneamente i panni del motociclista nella piccola casa in legno in puro stile scandinavo dove ho passato la notte, per andare a immergermi nei luoghi di Kurt Wallander.
Kurt Wallander, Ystad e la sua Scania sono il centro del mio viaggio.
Un caffè da Fridolfs Konditori è il necessario "La" per cominciare questo viaggio nel viaggio.
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leblanchedelacroix · 6 years ago
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Giorno 3
Km: 1.250
Dösjebro
LA BATTAGLIA DI DÖSJEBRO
La battagla del ponte di Dosjebro fu una battaglia campale che si svolse nel 1811 in Scania.
All'epoca la Scania era sotto il controllo del regno di Danimarca, esercitato dal arcivescovo Absalon, il cui compito era quello di arrestare le devastazioni dei vagabondi sulle coste danesi, bloccando le vie slave e pagane nel nord.
Il duro modo di governare di Absalon creò presto malcotento tanto tra gli ecclesiastici, quanto nei contadini che popolavano queste terre e che si trasformò in vera e propria rivolta dopo l'introduzione dell'ennesima da part dei governanti.
Nel 1811 i contadini riunirono un esercito e chiese che Absalon venisse rimosso.
Costui, invece, con l'aiuto dell'esercito del Il re Valdemar il Grande, sbarcò ad Helsinborg e nei pressi del ponte di Dösjebro affrontò i ribelli.
Saxo Grammaticus (era colui che fu incaricato da Abslaon di raccontare la storia della Danimarca) narra che l'esito della battaglia rimase incerto fino a quando la cavalleria del re non riuscì ad attacccare l'esercito dei contadini alle spalle e mettere fine ll rivolta.
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leblanchedelacroix · 6 years ago
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IL MATTINO HA L'ORO IN BOCCA
Dovendo fare molti km ogni giorno, mi sono promesso di non partire troppo tardi. Ma, considerate le temperature di questo periodo, nenche troppo presto.
Le 9/9.30 mi son sembrate un giusto compromesso: 12 ore di luce assicurate e almeno 10° alla partenza.
Per potwr rispettare la tabella di marcia, quindi colazione almeno alle otto e trenta.
Ed eccoci al punto. In questi giorni ho notato che quando dicevo che per me poteva andar bene le otto e trenta come orario per la colazione, mi guardavano strani e anche sorpresi.
Pensando che fosse troppo presto, ho sempre aggiunto che si poteva fare più tardi, ma la risposta è sempre stata che,. assolutamente no, andava benissimo a quell'ora.
Ieri sera, addirittura il gestore del b&b (che, con gesto davvero ospitale, aveva messo al.l cancello di entrata una bandiera svedese ed una italiana 🇸🇪🇮🇹😀) mi ha assicurato che non c'erano problemi, tanto lui era in ferie.
Ferie?!?
Boh.
Poi, come nei giorni scorsi, stamattina alle cinque, la mia stanza si è fatta piena di luce e mi son svegliato. Già, perché dovete sapere che da queste parti sembrano non usare tende oscuranti e a queste latitudini, di questa stagione, alle cinque è pieno giorno.
Ora capisco perché mi guardano strano 😁
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leblanchedelacroix · 6 years ago
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Giorno 3
Km: 1.200
Ponte di Øresund
È il ponte strallato più lungo d'Europa. Iniziato nel 1995 e inaugurato nel 2000, è costato 3 mld di Euro e collega la Svezia con la Danimarca. Sopra ci passano un'autostrada a quattro corsie ed una ferrovia a due binari.
Il ponte è costituito da tre parti: comincia a Lernacken, a sud di Malmö e si lancia nel cielo per 8 Km, sopra l’insenatura di Öresund, fino a raggiungere l’isola artificiale di Peberholm, lunga 4 Km, la tratta poi continua inabissandosi attraverso un tunnel sotterraneo di 8 Km che riemerge vicino all’aeroporto internazionale di Kastrup (Copenaghen).
Per il passaggio con la moto, ho speso 28.31 Euro. Qualcuno dirà che son tanti, ma se si pensa al costo dell'opera, alla sua manutenzione e ai tempi di percorrenza enormemente ridotti rispetto al traghetto, son soldi spesi bene.
E poi che emozione passarci sopra: par di volare sul mare.
Per chi volesse approfondire
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leblanchedelacroix · 6 years ago
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Giorno 3
Km: 1.550
Risebega
Brutte notizie gente. Dopo aver attraversato parte della Danimarca ed aver percorso un bel tratto in Svezia, non posso che confermare che le macchine che viaggiano qui sono identiche a quelle viste in Germania. Addirittura in Svezia il limitatore in città si attiva a 40 km orari.
E' incredibile, ma ho visto file di macchine su strade dritte come fusi che procedono in fila indiana alla stessa velocità. E nessuno che si sorpassa. In Svezia, inotre, mi hanno detto che stanno testando un nuovo congegno che se rileva la presenza di pedoni nelle immediate vicninaze delle strisce pedonali, ti fa rallentare l'auto fino a fermarla prima delle strisce. Tu non devi fare niente: fa tutto da sè!
A questo punto, quindi, le conclusioni sono due: le macchine che vendono da noi o sono residui di magazzino rimasti invenduti perchè obsolete o sono difettate.
E non è tutto. Aspettate di sentire quello a cui ho assistito stamani.
Ero ancora in Danimarca e mi stavo dirigendo verso il ponte sullo stretto di Oresund per entare in Svezia quando, imboccata una strada secondaria, noto che questa ha tre corsie: due laterali rosse e una centrale scura, poco più che sufficiente al passaggio di un auto, tant'è che quando due macchine si incrociano devono necessariamente invadere le corsie laterali.
Giusto il tempo di chiedermi il perchè di queste corsie rosse che mi trovo ad assistere ad una cosa orripilante. Girata una curva, trovo una macchina che segue un'allegra squadra di ciclisti amatoriali.
Lontano compare un altro veicolo che procede in senso contrario. Anche se distante anni luce da noi, il guidatore della macchina che ho davanti non accenna minimamente a sorpassare il gruppo, ma guida in tutta tranquillità: non dà segni di nervosisimo, non gesticola, non fa il dito medio.
La macchina procede così, lentamente, senza fretta..
"Ma che fai?!? Dagli una bella strombazzata, perdio, così vedi se si spostano!" urlo nella mia testa, ma poi mi ricordo che questi non hanno il clacson.
"Allora sorpassali e fagli il pelo! Dài, prima che arrivi l'altra macchina!" altra cosa impossibile, visto il limitatore di velocità che queste macchine montano di serie.
Insomma dai, picchia e mena, ci è toccato spostarci a destra e stare buoni buoni dietro i ciclisti finchè l'altra macchina non è sfilata via. Solo allora abbiamo potuto allargarci e sorpassare tutto il gruppo che ha continuato a pedalare come se niente fosse.
E nemmeno uno che abbia alzato un dito per ringraziare!
Ciclisti padroni della strada... roba da veri trogloditi.
Vedrete che ora, questi, non appena finiranno i residui di magazzino e le auto difettate, ci rifileranno macchine senza clacson e senza leva per sfanalere e,peggio ancora, con il limitatore di velocità... poi magari ci imporranno pure di fare strade con una corsia per senso di marcia riservata ai ciclisti e una sola per due sensi di marcia per le macchine...
Orrore!!!
Spero vivamente che questo governo intervenga e che lo faccia subito. Dobbiamo difendere la nostra identità culturale e le nostre tradizioni. Questa Europa di rozzi retrogradi non ci può trattare così!
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leblanchedelacroix · 6 years ago
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Giorno: 2
Km: 1.240
Præstø, tramonto
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leblanchedelacroix · 6 years ago
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Giorno: 2
Km: 1.080
Mar Baltico, traghetto Copenaghen
Approfitto del tempo morto di questa traversata (da Rostock in Germania a Gedser in Danimarca) e mi avvantaggio.
Oggi doveva essere un'altra tappa di trasferimento. C'era questo traghetto da prendere alle tre e quindi avevo pianificato un tappone il primo ed una tappa breve e veloce il secondo. Giusto per non viaggiare con l'ansia dell'orario.
Poi stamani mi sono alzato prima del previsto. Salendo di latitudine la luce aumenta e cambia: alle sei ero già sveglio.
Allora mi son detto: "visto cheho tempo, perché non arrivare al traghetto per strade secondarie?"
Vediamo cosa propone BBR (è una piattaforma dove vengono condivisi giri 8n moto in tutto il mondo) tra qui e Rostock.
Bingo!
Ruppiner Wald und Seengebiet probabilmente non vi dice niente, ma è una foresta puntellatata di laghie canali... e io mi ci sono fiondato dentro.
E devo dire che oggi è cambiato decisamente registro: mi son rifatto di tuttii noiosi km di autostrada di ieri. La foresta che copre questa regione è davvero bella. A tratti il boscame si apre e compareun lago, un campo di colza in fiore, un castello.
Ho persorso quasi tutte strade più che secondarie, tant'è che strette e con asfalto che non è il massimo, ma essendo poco trafficate e trattandosi di una regione piatta, non vi sono cambi di pendenza o curve strette, per cui va benissimo così.
Paesaggio bello e belle strade... eppure anche oggi quello che mi ha colpito è la precisione, l'ordine, l'efficienza di questa gente.
A vederli guidare vien da pensare che le macchine che vendono qui son diverse dalle nostre.
Innanzitutto non hanno la leva per sfanalare. Non serve a niente. Qui non c'è bisogno di sfanalare a quello davanti per dirgli di togliersi di mezzo, perché tutti vanno alla massima velocità consentita (che sia di 70, 50o 30), quasi che sembrano su un nastro trasportatore.
Sul.volante non c'è il clacson. Inutile pure questo: i ciclisti hanno le loro piste ciclabili e comunque quando vanno per strada insieme a tutti gli altri, le macchine stanno tranquillamente in coda dietro di loro; nessuno ti taglia la strada all'improvviso (vedi sotto perché); non esistono parcheggi in querta, terza e, pensate in po', nemmeno in doppia fila.
Le loro macchine, poi, hanno il limitatore di velocità come quello della F1: appena la maccbina incrocia un cartello con un limite di velocità inferiore, quella rallenta di colpo.
La cosa più incredibile, però, è un sistema innovativo che anticipa le intenzioni del guidatore ed inserisce la freccia ad ogni svolta, ad ogni cambio di corsia o parcheggio Oltre che essere all'avanguardia, è pure efficienissimo, perché non salta una freccia
Io ho provato ad uniformarmi e a guidare come loro, ma con un mezzo normale è impossibile: è tutto uno scalare, cambiare, inchiodare, guaradre di continuo il contachilometri... e non vi dico con le frecce! Con il comando a mano come abbiamo noi è impossibile: mi ci son finito il dito e non son riuscito a metterle tutte. A un certo punto ho dovuto smettere. Ho anche pensato che mi si potesse rompere la levetta!
Una volta sbarcato avrò un paio d'ore e mezzo di strada ancora da fare: spero che i Danesi non abbiano le steaae macchine.dei Tedeschi! 😂😂😂
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