Tumgik
laruiu-blog · 5 years
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Le persone che abitano la Terra sono quasi 8 miliardi, l’Onu riconosce al suo interno 206 Stati. A giugno 2019 è stato dichiarato che di 206 Stati  l'omosessualità è reato in 69 paesi al mondo, in 11 di questi è prevista la pena di morte. Ma la verità è che l’omosessualità anche se non condannata ufficialmente in moltissimi Stati non viene accetta. Venerdì scorso Yelena Grigoryeva, a soli 41 anni, è stata uccisa. Il suo corpo è stato ritrovato la domenica nella periferia di San Pietroburgo. Il movente che l’ha portata a morire brutalmente, a causa di otto pugnalate e segni di strangolamento, è stato il suo attivismo a favore della comunità LGBT+.                       La manifestazione politica e pacifica mossa dal movimento LGBT+, di cui Grigoryeva faceva parte, a favore di una comunità non accettata moralmente dalla società, è il Pride. Che cos’è il Pride? Un evento in cui i colori e la musica prendono vita, accompagnati da migliaia di persone unite a favore dell’uguaglianza, in cui ci si può spogliare del pregiudizio imposto dalla società. Alla base di questa manifestazione c’è una lotta contro l’omofobia, che racchiude l’odio e l’intolleranza nei confronti delle persone omosessuali, bisessuali, transessuali e intersessuali, e gli stereotipi di genere. Gli stereotipi di genere che sono alla base dell’omofobia. Però c’è da dire una cosa su questi ed è il fatto che rappresentano tutti quegli 8 miliardi di persone presenti sulla Terra, appartenenti o meno alla comunità LGBT+. Questi derivano da un’impostazione culturale che marca la differenza tra uomini e donne, stabilendo in loro un determinato comportamento accettato socialmente solo se questo viene eseguito. Lo stereotipo di genere si presenta quotidianamente e costantemente nella vita delle persone. Per esempio viene rimarcato ogni qualvolta una donna gioca a calcio, guida una macchina oppure assume una posizione importante a lavoro, non meno importante quando c’è in mezzo il suo corpo che molte volte, anche in situazioni goliardiche, viene mercificato. Viene rimarcato ogni qualvolta un uomo non apprezza lo sport, da piccolo giocava con le bambole, ama la danza, quando piange ed esce fuori la sua sensibilità. Tutto questo è perché secondo la società manca di virilità. La verità è che il Pride alla fine dei conti serve a tutti e non solo al mondo LGBT+. Serve perché nonostante venga considerato una carnevalata, contro chi marcia sono stati usati idranti, mazze, catene, fumogeni, sostanze tossiche e tante altre cose. Serve perché a morire per se stessa e anche per te non è stata solo Grigoryeva, ma tanti altri. Serve perché al Pride siamo tutti uguali. Serve perché il Pride non è di proprietà di nessuno, ma perché è semplicemente di tutti e per tutti.
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