Text
Amore, amore, amore, amore, amore, amore
Tu che mi passi di fianco e non chiami il mio nome,
Non ti avvicini ma resti nei pressi del cuore
Soltanto per darmi l'idea che ci sei…
Che ci sei…
Amore amore amore, Amore amore amore
Tu mi hai giurato che il tempo lenisce il dolore,
Rendimi libera dall'idea che io stessa ho di te
Salvami, salvami da me…
Mi sento sterile, incomprensibile
Sempre più fragile, inattendibile…
Amore salvami da questa idea di te
Io voglio esistere anche per me…
Amore, amore, amore, amore, amore, amore
Cercami, trovami, fammi sentire il tuo odore…
Rendimi libera dall'idea che io stessa ho di te
Salvami, salvami da me…
Fa che la mia solitudine si dissolva nel vento con le lacrime
Portami via con te…
Amore salvami da quest'idea di te…
Io voglio esistere
anche per me…
————————-
Ed è proprio quando arriva la notte che la mente inizia ad affollarsi di pensieri…
per cercare di capire… di comprendere…
alla disperata ricerca di risposte a quei mille “perché?”
Perché fondamentalmente vivo di storie non vissute… di emozioni non consumate, di carezze mai date alla persona che vorrei…
Perché vivo sempre di storie a senso unico?…
perché si sta consolidando quel circolo vizioso in cui mi sento sempre attratta da persone che neanche mi vedono… e che non ricambieranno mai…
Anche se faccio fatica ad ammetterlo… la parte più introspettiva di me conosce già la risposta…
perché semplicemente mi nutro di ciò che vivo…
ma diciamocela tutta… chi potrebbe mai accorgersi di un’insignificante ragazzina?…
Per la maggior parte delle volte riesco a tenere testa a quel senso di abbandono… cercando di convincermi che non accontentarsi è il miglior modo per volermi bene…
a sprazzi però riesce lo stesso ad impossessarsi di me… e a rendermi carnefice di me stessa…
Perché il desiderio di un’altra mente capace di rapirmi e denudarmi di ogni insicurezza si insinua dentro… e la voglia di una testa capace di far ammutolire i pensieri mi lacera…
quando entrambe prendono il sopravvento, la razionalità che mi contraddistingue viene trascinata giu nell’oblio… e senza neanche accorgermene mi ritrovo nelle braccia sconosciute di qualcuno che mi desidera… e lasciando che gli eventi seguano il corso deciso da quella persona…
inerme mi ritrovo a viverli… senza compromessi…
poi più veloce che posso torno a casa… perché sento che non riesco a trattenermi… gli occhi diventano lucidi … e con le lacrime che rigano il volto, lavo via le impronte lasciate sul mio corpo da quelle mani che non riconosco… e che non mi appartengono…
perché mi sono fatta sopraffare per l’ennesima fottutissima volta… da quella smania di sentirmi desiderata, dalla voglia di un contatto con la pelle altrui…
Ed è in quell’esatto istante che mi riprometto che non dovrò mai più farlo… che non dovrò mai più scendere a compromessi…
ma solo per un po’… perché la nostalgia si ripresenta ogni qualvolta io non vorrei… ed allora ci ricasco… fingo di nuovo interesse per chiunque mi dimostri un briciolo di affetto… con il sorriso stampato sulle labbra e la malinconia che trasuda dagli occhi…
e ingoiando quel boccone amaro, attendo con ansia che tutto finisca velocemente… prima che la pellicola torni a rivivere… come una fenice che rinasce dalle sue ceneri.
16 notes
·
View notes
Text
829 notes
·
View notes
Text
E mi rendo conto che a volte non deve essere facile vivermi...
non deve essere facile vivere con una persona che non si accontenta mai... e vuole sempre di più...
che ha un costante bisogno di rassicurazioni... che cerca disperatamente conferme negli occhi di chi la guarda...
non deve essere facile vivere con una persona che vive a metà... perchè l'altra metà è fatta di mancanze che la vestono come una seconda pelle...
...allora passo i giorni alla continua ricerca di quell'essenza... di quel qualcosa che sia in grado di colmare il vuoto che ho dentro... quella voragine che mi risucchia, che a volte mi sovrasta e che ho paura mi soffochi...
non deve essere facile vivere con chi non si sente mai all'altezza e ha indossato una corazza per proteggersi... per mascherare al mondo la fragilità che la tiene stretta per mano...
non deve essere facile vivere con una persona che non si perdona mai quando sbaglia... perchè non vuole deludere le aspettative altrui... perchè deve essere perfetta per tutto e per tutti...
non deve essere facile vivere con una persona che mostra di essere forte solo perchè non ha il coraggio di dire di aver disperatamente bisogno di un abbraccio... che non è in grado di esprimere ciò che prova e vorrebbe solo essere capita attraverso i suoi occhi... che sono lo specchio dell'anima... ma non tutti sono in grado di leggerne il contenuto perchè distratti dalla copertina...
non deve essere facile vivere con una persona che quando è triste o non sta bene con se stessa si isola e non permette a nessuno di entrare... se non alla musica…
non deve essere facile vivere con chi vive di diffidenze perché ha paura di mostrare ciò che ha dentro… perché si sente diversa…
non deve essere facile vivere con una persona che preferisce uno sguardo d’intesa a mille parole… che preferirebbe passare una giornata intera a casa a coccolarsi, con le mani che si sfiorano piuttosto che essere protagonista di grandi gesti…
non deve essere facile… e infatti per la maggior parte delle volte mi ritrovo sola… perché non sono disposta a barattare la mia solitudine con chi non è in grado di capire… e in qualche modo non mi importa… ma allo stesso tempo, forse, un pochino mi importa… perché non siamo stati progettati per vivere soli… perché a volte vorremmo solo riconoscerci e sentirci a casa nella pelle di qualcun altro… che porta le stesse cicatrici… e ha lo stesso fuoco dentro…
eppure per gli altri è così semplice… sostituire qualcuno con qualcun altro… mi rendo conto che viviamo in un mondo superficiale in cui non conta l’anima… basta chiunque… e questo accade perché la maggior parte delle persone non ha imparato a stare da sola e non saprà mai cosa vuol dire scegliere qualcuno perché è colui che vuole nonostante tutto… e invece io non ce la faccio ad accontentarmi di chiunque…
ed è per questo che dico che non deve essere facile…
non deve essere facile vivere con qualcuno che vive di conflitti interiori… in contante guerra con se stessa… tra ciò che è “giusto” perché la società lo ritiene tale e ciò che è “sbagliato” che deriva semplicemente da ciò che sono…
e in silenzio accumulo quelle cicatrici sul corpo… cercando di alleviare la sensazione di disagio che mi attanaglia quando sono in mezzo alla gente o quando mi sento sola o quando mi sento incompresa o quando non mi sento all’altezza…
non deve essere facile vivere con una persona che quando ha un evento importante il giorno dopo non sta nella pelle e non riesce a dormire… con lo stomaco che trema… per paura di non svegliarsi in tempo… come una bambina che aspetta babbo natale…
non deve essere facile vivere con una persona a cui trema lo stomaco al solo pensiero di vedere la persona che le fa battere il cuore…
non deve essere facile vivere con chi vive di dettegli… di piccoli particolari che gli altri neanche notano… di una stretta un po’ più forte, di una carezza data in un certo modo, di uno sguardo… di qualcosa che viene detto o non detto…
ed è proprio per questo che posso assicurare che non è facile essere me…
E quando tutti i pensieri affollano la mente e mi ritrovo con lo sguardo malinconico perso nel vuoto… mi chiudo in camera, prendo la chitarra in mano… e con gli occhi lucidi sogno una realtà in cui non mi sento a disagio con le persone.
8 notes
·
View notes
Text
169 notes
·
View notes
Text
È in questi piccoli momenti di felicità che sento la tristezza sotto la pelle
17 notes
·
View notes
Text
Sarà domani
Felicità
Parola tanto semplice quanto complesso il suo significato…
ma come si può spiegare la felicità?
Il vocabolario italiano la definisce come “lo stato e il sentimento di chi si sente pienamente soddisfatto dei propri desideri”…
Mi viene però da chiedere… come si fa ad affermare di averla raggiunta?
Cioè… Viene considerata come un punto d’arrivo… o è un concetto in continua evoluzione?
Secondo il mio punto di vista la seconda opzione sarebbe la più giusta… fondamentalmente perché l’essere umano dovrebbe mutare nel tempo… crescere, maturare, avere l’intelligenza intellettuale di poter cambiare il proprio modo di pensare… le proprie idee…
Ma essere felici non è così scontato…
perché a volte capita che sei talmente insicuro di te… da commettere l’errore di affidare quel sentimento così importante, in mano a persone che della tua vita non hanno il minimo interesse…
così finisce che quel piccolo nucleo, sì, lo accolgono, lo guardano, se lo rigirano tra le mani ma non sapendo che farcene lo gettano nel cestino… come un rifiuto di poca importanza…
Poi un giorno ti svegli e sei felice e non ti chiedi perché lo sei… vivi quei momenti sereni senza pensare a cosa verrà… ma solo per un po’…
Perché prima o poi quella sensazione torna a far tremare la terra sotto i piedi… e allora devi fare i conti con te stesso… devi necessariamente scavare in profondità… cercando spiegazioni, frugando nei meandri più profondi della tua anima sperando di trovare disperatamente quella risposta… che senti la necessità di conoscere… con ogni fibra del tuo corpo…
Purtroppo non sempre quello che scopri dipende da te…
Molte volte dipende da un vissuto che vorresti cambiare… perché magari incompatibile con la tua vera essenza… e ti ritrovi a vivere una vita a metà… voluta in parte da altre persone… e ti senti intrappolato… dentro te stesso… come una prigione… di cui sei il detenuto… ma anche le sbarre… e ti senti soffocare… ti fermi un attimo… respiri piano cercando di non sprecare neanche una molecola d’ossigeno… ti calmi… e le lacrime iniziano a rigare le guance… incontrollabili… e la cosa che desideri di più al mondo in quel momento… è trovare una persona che ti stringa forte e che non dica niente perché ha già capito … perché anche se tu non apri bocca… i tuoi occhi parlano per te… perché sono lo specchio della tua anima… e quello sguardo trasuda emozioni… ma non tutti sono in grado di leggerne il contenuto… perché distratti dalla copertina…
Perché anche se le persone quegli occhi li guardano ogni giorno… nessuno si ferma veramente ad osservare… perché fidati se dico… che se qualcuno prestasse un minimo di attenzione capirebbe più di quanto si possa mai spiegare a parole…
Qualche volta ti illudi di aver trovato qualcuno che ti comprenda… qualcuno che abbia la pelle simile alla tua… ma ti bruci… di nuovo… per colpa di un altro giudizio sbagliato… e quelle cicatrici le accumuli sul corpo… sotto gli abiti che nascondono ciò che sei… perché non lo dai a vedere… ma tu sei come un cubo di rubik… che nessuno riesce a risolvere… sei come un nodo… impossibile da sbrogliare…
e allora torni a casa, ti sdrai sul letto… e non fai altro che amplificare quella sensazione… che ti brucia dentro insieme alla tristezza… alla paura di restare sola e incompresa… alla malinconia… piano piano ti addormenti… e speri che al tuo risveglio ci sarà un giorno migliore ad aspettarti… un giorno in cui riuscirai finalmente a trovare qualcuno in grado di decifrarti… di codificare gli scarabocchi che porti tatuati sulla pelle…
Perché anche se fuori mostri di essere forte, sei anche tanto fragile… come un servizio di cristallo su una giostra in movimento. E quell’ultimo pensiero della giornata torna a vivere… come una fenice che rinasce dalle sue ceneri e speri che quel tanto agognato giorno… in cui tutto sarà migliore…
Sarà domani
3 notes
·
View notes
Text
Tutti hanno bisogno di qualcuno, ma questo non significa che bisogna accettare la compagnia di chiunque ed elemosinare amore.
Charlotte Nsingi
191 notes
·
View notes