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The stars will wheel forth from their daytime hiding places; and one of those lights, slightly brighter than the rest, will be my wingtip passing over. (R.B.)
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Fais de moi ce que tu veux.
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Fall is a page full of notes.
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Welcome back.
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And then, it was fall again. "Don't you love New York in the fall?"
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Ci sono notti in cui sento la necessità di uno squarcio nella polpa dei miei pensieri stanchi per fare spazio al desiderio. E subito qualsiasi orizzonte diventa TUO, e si fa piano di tumescenza immediato, spudorato, toccante, appassionato; mi basta solo che nei miei pensieri aleggi l’odore della tua fica, e tutto diventa un mulinare feroce di lingue e di sessi di questi due corpi così indifferibili, e di tutte quelle nostre parole che dicono la bellezza oscena che ci lega. Un pensiero caldo, vischioso, persistente, che fa da bàlia alle mie voglie e le trasforma in decisione, in improvvisi colpi di mano nel buio di una notte più nuda di ogni verità.
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Oir la noche mas immensa sin ella.
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Back home.
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La poesia non è serva di nessuno. Semmai la compagna, talvolta infedele, di chi se la porta per mano attraverso i giorni come una bambina. Bizzosa, ribelle, pronta sempre a mollarti un calcio negli stinchi quando la tua poetica non da il giusto ritmo a questa passeggiata, a quest’andirivieni nella bellezza ingovernabile e sempre possibile che è il proprio divenire. Per questo, nel mio affetto per lei che dico così malamente, spesso mi tira forte per il braccio, invitandomi a ridere ad ogni mio maldestro tentativo di rimanere stabile in questa continua burrasca di stelle e di fango, e mi esorta alacremente spingendomi a rincorrere con gioia anche l’impossibile.
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Back home.
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I don't want truth, not tonight. Just a black sky full of stars, and the Milky Way sliding over your body.
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Confinare ogni cosa, se non la voglia di toccarti.
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How about new clothes, bags, shoes and rough sex? Meet me at Bergdorf Goodman, 4th floor, private dressing room.
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Qui, dove la sola presenza rende i nostri corpi al destino più imperfetto ma più vero, ci tuffiamo senza riserve in una carnalità di un’intensità senza pari, senza argini; gratuita, libera, non programmabile, dove il soverchiare di ogni limite estremo, di ogni oscenità e ogni indicibile da vita ad un desiderio assoluto, facinoroso, invadente, che viene copioso su tutte le parole radendo al suolo ogni stigma o censura. Un volersi maiuscolo che si porta dietro tutti i sensi e i sessi possibili, fino allo spasimo, senza sconti, brutale. Una tempesta in cui ci si assolve da tutte le nostre tumescenze e depravazioni, un’ostensione ingovernabile e continua di organi pulsanti, dove solo la tua fica, la tua bocca e il tuo culo trasformano e fissano la mia interpretazione del mondo nel loro aprirsi ingordi al mio volere, alla mia lingua, alle mie mani, al mio cazzo. Ora vorrei strusciarlo così com’è, pieno di sangue, lungo tutto il tuo corpo, su tutto il tuo viso; carezzarti codeste cosce nude con tutta l'indecenza che ci appartiene, insinuare la mano fino a raggiungere il fondo della tua fica per sentire il rumore che ha l’universo, un colabrodo di luce cagliata che mi urla tutta la meraviglia oscena del tuo bisogno, un cosmo liquido che esplodi violenta su questa carne dura, una pozza d’orgasmi pisciati su queste lenzuola, che racconta tutto il tuo feroce abbandono e la mia morte più nuda.
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From Toronto to NY, via Louisville.
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