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imperomagazine-blog · 7 years
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          ALEX KILLIAN CORDAY         33   ‧‧‧   american ⋅⋅⋅ date of birth ― 24 Gennaio1984 ⋅⋅⋅ course of study ― ⋅⋅⋅ occupation ― Caposezione "Events&Community" ed Event Planner. ⋅⋅⋅ sexual orientation ― eterosessuale ⋅⋅⋅ hobby ―Suona vari strumenti musicali e compone/scrive canzoni, pratica da diversi anni la Boxe e ama le moto d'epoca.   Apparentemente silenzioso, rude, schivo, introverso, rigido e altezzoso, Alex nasconde sotto la sua corazza fatta di ghiaccio un animo bollente e passionale: un’essenza che ha bisogno di essere ricostruita e ripristinata a seguito della frammentazione causata dalle innumerevoli ferite subite nel corso della vita del giovane. Nato dall’amore solitario e difficile di membri di caste sociali differenti, Alex non ha mai conosciuto sua madre ed è cresciuto accudito da un padre distante, rigoroso, severo e spesso crudele e ingiusto. L’uomo, una volta dopo aver concepito il bambino con una giovane di origini irlandesi, ha abbandonato la donna e l'ha costretta a tornare nel suo paese di origine -offrendole una generosissima somma di denaro- intimorito dall’eventualità di trascinare nel disonore se stesso e la sua intera famiglia, la quale ha sempre navigato tra gli ori e lo sfarzo di una vita agiata e regale. Il padre di Alex, infatti, ha tra le mani l’impero dell’ingegneria aerospaziale; di generazione in generazione, nella famiglia Alex ogni uomo ha intrapreso la carriera ingegneristica per sostenere le redini del successo familiare, ma il piccolo Alex già in età adolescenziale non sembra propenso a seguire le orme dei membri della famiglia nonostante la sua naturale prontezza, elasticità e genialità mentale legata probabilmente ad un fattore genetico comune a quasi ogni membro della sua famiglia. Sin da piccolo mostra una spiccata propensione per la musica: un esperto e attempato direttore d’orchestra, vecchio insegnante di violino di sua madre, sprona il ragazzo a seguire la sua aspirazione e a dedicarsi alla musica così come sua madre aveva a suo tempo cercato di fare, non riuscendo tuttavia a perseguire il suo obiettivo. Killian -secondo nome scelto da sua madre- si appassiona sempre di più all’arte musicale e stringe un legame forte con il compositore David, il quale lo invita a far parte del Circolo degli Artisti di cui lui è presidente onorario. Entrato nel club a 14 anni, Marcus conosce importanti musicisti e promettenti giovani: tra questi il suo primo amore, Anija, giovane ragazza inglese di origini russe dai meravigliosi occhi azzurro-verdi. I due adolescenti s’innamorano perdutamente e in modo quasi spericolato: insieme sperimentano tutto ciò che è nuovo. Il primo spinello, il primo viaggio intrepido verso una meta lontana, le prime feste proibite, il sesso; ma l’idillio finisce ben presto poiché, a causa di un incidente d’auto alla guida della quale vi era proprio Alex, la ragazza perde la vita. Il giovane da allora convive con un senso di colpa lancinante: odia se stesso più di quanto potrebbe odiare chiunque altro e, per questo, si nasconde dietro una maschera fatta di viziosità, sarcasmo e impenetrabilità. A 18 anni Alex viene a conoscenza, grazie a suo padre, della verità sul perché dell’assenza della propria madre: se fino ad allora il ragazzo aveva creduto che lei stessa l’avesse abbandonato morendo di parto, finalmente Killian realizza che, in realtà, è stato l’uomo a lasciare lei perché troppo egoista e a costringerla a tornare in patria. Appresa la verità, dunque, Alex obbliga il proprio genitore a raccontargli ogni cosa: venendo a sapere del luogo in cui sua madre abita con il suo nuovo compagno, a 19 anni il giovane sceglie di trasferirsi nella Grande Mela per stare lontano dal proprio padre. Una volta trasferitosi inizia gli studi presso la prestigiosa università cittadina; stringe amicizie, gode dei piaceri della gioventù, suona in svariati locali la propria musica e si dedica alle attività che più gli piacciono: la boxe, il baseball e i motori. La madre di Alex, ormai sposata con un noto redattore giornalistico, sprona il giovane ad approcciarsi all’ambito lavorativo del proprio “patrigno”: Killian scopre così il mondo del giornalismo, dell’editoria, della scrittura. L’ormai giovane uomo si approccia al caotico, attraente e sinuoso mondo di “Impero Magazine”. Laureatosi in “Giornalismo” e conseguito, poi, il master in “Amministrazione e gestione delle Risorse Umane”, Alex riesce senza difficoltà ad entrare a far parte del Team di “Impero Magazine”, ricoprendo un posto di prestigio. Godendo del generoso stipendio che il proprio impiego gli frutta, Marcus si concede ogni vizio: acquista moto d’epoca, strumenti musicali e tutto ciò di cui crede di aver bisogno per essere felice. Si dedica alla musica, allo sport e alle donne; non ignorando nessuna delle sue passioni e riuscendo soltanto con esse a sublimare il proprio astio.
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imperomagazine-blog · 7 years
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           JAMES PORTER                 31   ‧‧‧   british ⋅⋅⋅ date of birth ― 5 Giugno 1986 ; ⋅⋅⋅ course of study ― Harvard Business School ⋅⋅⋅ occupation ― caposervizio sezione uomo dell’area moda ; ⋅⋅⋅ sexual orientation ― eterosessuale ⋅⋅⋅ hobby ― Calcio, baseball, nuoto, musica e teatro Nato la mattina del 5 Giugno da Sam Porter e Jessica Lewis, James è l’unico e tanto desiderato figlio di una delle più facoltose famiglie di Londra. Trascorre tutta la sua infanzia a Villa Porter, la ricca residenza situata a nord-est di Londra, da centinaia di anni di proprietà della famiglia. Il lusso e lo sfarzo in cui James cresce fanno di lui un bambino capriccioso e solitario, non che selettivo nei confronti delle proprie amicizie, il cui obiettivo finale è non deludere le aspettative del padre. La sua educazione, fin dai primi anni di vita, infatti, è stata abbastanza rigida e mirata al successo e ad una certa classe. Durante l'infanzia e l'adolescenza Jamie frequenta le scuole più facoltose del Regno Unito, anni che mettono a dura prova il suo carattere scontroso, ma che alla fine gli regalano le prime soddisfazioni in ambito di reddito scolastico e lodi. Dopo il liceo, nel quale si diploma con il massimo dei voti, anche e soprattutto grazie alla sua spiccata intelligenza, accede al prestigioso college di Oxford, il quale gli permette di affinare le sue qualità come manager, che gli permetteranno un giorno di prendere le redini della società del padre. Durante il suo terzo anno al college, Jamie viene trascinato nella più torbida delle realtà: suo padre Sam viene arrestato e processato per diverse truffe allo stato. Le indagini, che erano in corso da diversi anni, fanno emergere come azioni illegali di Insider Traning avessero fatto salire il capitale di diversi miliardi, insospettendo così la sicurezza sui capitali Statali. Questo evento porta con se tragiche conseguenze che cambiano James per sempre. Il capitale della famiglia viene immediatamente bloccato, facendo così retrocedere lo status quo e quello finanziario dei Porter al lastrico. Nello stesso modo crolla l'umore di James, il quale avendo da sempre visto il padre come un eroe, si ritrova catapultato in una situazione che non riconosce come propria, tanto da creargli momenti di forte insicurezza e sconforto così profondi, da crollare in veri e propri attacchi di panico. Dopo la condanna sentenziata dal tribunale, per il quale Sam Porter era condannato a 12 anni di reclusione,James abbandona l'università e si trasferisce con la madre negli Stati Uniti per cominciare una nuova vita in un posto nuovo dove nessuno gli avrebbe fatto pesare le pene delle quali non aveva colpa. I due, aiutati finanziariamente dalla famiglia Lewis, partono e si stabiliscono a New York, città nella quale James riprenderà a studiare Marketing, facoltà nella quale si laureerà 2 anni dopo con ottimi voti. Per quanto riguarda il suo carattere, il giovane James è un disadattato sociale, che si circonda di idioti per sembrare più intelligente. È innegabile. Se frequentasse una scuola pubblica, uno come lui, razzista, sociopatico, vestito in completo nero, maglia a collo alto o camicia e anello di famiglia al dito, passerebbe la maggior parte delle sue giornate con la testa in un gabinetto. Invece no. Le ragazze lo amano. Lo considerano figo. Addirittura, riescono a trovare dolci, gli epiteti offensivi che rivolge nei confronti di chi lo rifiuta. Dopo l'arresto del padre e le conseguenze che questo porta, il suo carattere si evolve enormemente: è molto più socievole, aperto e intraprendente nelle relazioni sociali e soprattutto più umile.Nonostante faccia ancora fatica a creare legami, si impegna nel cercare di creare relazioni e amicizie in ambito lavorativo (dove passa la maggior parte del suo tempo) e non. Ha diversi Hobbies per lo più sportivi: Calcio, baseball, nuoto e infine la musica. Per quanto riguarda i primi, sono hobby coltivati per lo più durante la sua adolescenza e gli anni scolastici. La musica nasce anche durante la scuola, ma è un gene familiare, trasmesso principalmente dalla madre, la quale suonava il piano. Attualmente, infatti, James suona due strumenti, con i quali si diletta nei momenti di relax: il pianoforte e la chitarra.
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imperomagazine-blog · 7 years
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        APRIL AURORA BAKER                27   ‧‧‧   british ⋅⋅⋅ date of birth ― 12 maggio ⋅⋅⋅ faculty of study ― Columbia University, 'Economy and management'; ⋅⋅⋅ occupation ― assistente del vicecaporedattore della sezione uomo; ⋅⋅⋅ sexual orientation ― eterosessuale; ⋅⋅⋅ hobby ― nonostante abbia poco tempo libero disponibile, ama cucinare. È una passione che è nata per necessità, quando ha iniziato a vivere da sola per studiare in università, ma che è cresciuta con il tempo. Le piace anche correre, è qualcosa che la fa sentire libera. April nasce la mattina del 12 maggio 1990, nel piccolo ospedale di Keswick, una città del nord-ovest dell'Inghilterra. Arroccato come un mazzo di fiori lungo la sponda settentrionale del Lago Derwent, è nel cuore pulsante del parco nazionale del Lake District. Profumo di erba bagnata, il soffio del vento tra le fronde, il lento gorgogliare di acqua cristallina, non vi è nulla di più lontano da ciò che sua madre aveva sempre desiderato. Lei, sognava lo squillante scintillio di una città, il brusio di mille voci, accenti e colori diversi, storie nuove da raccontare, avventure da vivere fino a non avere più respiro nei polmoni. Voleva trasferirsi a Londra, diventare un'attrice famosa, vedere Hollywood, camminare sul red carpet con la stessa disinvoltura di qualcuno che la fama la sentiva, da sempre, nel sangue. Ma quando era bambina, ed appendeva sui muri della sua stanza le foto di Elizabeth Taylor nei panni di Cleopatra, non avrebbe mai immaginato quanto una sola notte troppo libera avrebbe cambiato completamente tutta la sua vita; un sapore infuocato nel suo cocktail, l'intorpidimento dell'alcol, il gemito eccitato di uno sguardo sconosciuto, e la sua assurda giovane convinzione di sapere ormai tutto. Aveva solo 20 anni quando rimase incinta. La sensazione di aver perso tutti i suoi sogni si intrecciò presto con l'idea di poterli continuare a vivere, in qualche modo, almeno come debole riflesso di una luminosità altrui. April inizia a fare la modella da giovanissima, posando con i grandi occhi blu ed i capelli biondi fin da bambina. Intelligente ed ambiziosa, non si sente affatto a disagio in quel mondo, ma il suo desiderio è farne parte in un modo diverso; preferisce che le si facciano i complimenti per il suo cervello, piuttosto che per come sventola le ciglia nei servizi fotografici. Ha 18 anni quando decide e lotta per riuscire a trasferirsi negli Stati Uniti. New York è da sempre la città che offre un variopinto ventaglio di possibilità, e lei aveva tanti progetti da realizzare, una carriera avviata per portarli avanti, ed i risparmi per riuscire ad iscriversi alla Columbia. Avrebbe continuato a fare la modella, avrebbe vissuto da sola, in un piccolo appartamento, si sarebbe laureata in economia, sarebbe stata indipendente. Ma così spesso i figli ripercorrono, anche senza rendersene conto, la strada dei loro genitori, ed April si ritrova ben presto in un ambiente abbastanza simile a quello a cui era abituata per farla sentire sicura di sé, ma troppo lontana perché ne fosse protetta. È la notte del 31 ottobre 2009. April ricorda tre cose, di quel momento. La prima, sono le decorazioni alle pareti; tra i festoni neri ed arancioni si nascondevano piccoli pipistrelli in feltro, zucche intagliate e streghe viola a cavallo di una scopa. Ne aveva rubata una, mentre le ostetriche erano distratte, nascondendola nella tasca della sua borsa, ed ancora oggi la conserva appesa in casa, come il dipinto di una nuova vita che sta per iniziare. La seconda, è il dolore. Ogni articolo che aveva letto, ogni libro sfogliato, rassicurava che la memoria sarebbe stata una sua alleata, che tutto sarebbe svanito nell'oblio in fretta; ma evidentemente, la sua mente lavorava in un modo tutto suo. La solita fortuna dei Baker. E la terza, l'ultima, la più bella, è la sensazione che provò quando prese tra le braccia per la prima volta Autumn. Non fu affatto facile. Ma più che la reale convinzione di potercela fare fu la sua ostinata testardaggine ad aiutarla a non arrendersi, anche quando ebbe la sensazione che la sua intera vita si fosse trasformata in un instabile castello di carta. Gran parte dei risparmi che aveva accuratamente conservato vengono bruciati dall'inaspettata ma amata presenza di Autumn, ed ancora adesso parte del suo stipendio svanisce per pagare le tasse universitarie arretrate. Riesce a laurearsi con ottimi voti, seppure non nei tempi previsti, ed a trovare lavoro nella redazione di una delle riviste di moda più famose di New York. Lentamente, ma con costanza, cerca di trasformare quella carta in solide mura. Sul lavoro, April è impeccabile. Organizzata, precisa, efficiente. Una macchina. È molto mattiniera, e questo la aiuta ad essere sempre tra le prime ad essere informata su tutto ciò che accade alla Redazione. Non ha però grande stima del suo capo. Crede che il posto che ricopre gli sia stato regalato per il nome che porta, più che per merito, ed è un pensiero che la spinge ad essere sempre pungente nella relazione con lui. Anche se a volte si rende conto di spingersi un po' troppo oltre - non solo con lui, ma in generale -, non è nel suo carattere trattenere ciò che pensa. Gli screzi che ne derivano le hanno causato spesso promesse di essere licenziata, ma la sua competenza ha sempre vinto sulle minacce di William Altavilla. Nella vita privata, le relazioni che ha avuto sono state poche e disastrose, un po' per sfortuna, un po' perché si è convinta di non avere assolutamente bisogno di un uomo, per stare bene, e questo non la aiuta ad aprirsi, fidarsi, e ad esigere meno dell'impossibile ed innaturale perfezione. Non si considera affatto una brava madre, una di quelle delle copertine dei libri di cucina, ma si sforza di cercare di migliorarsi, anche se con scarsi risultati. L'ordine della sua scrivania si scontra con il disordine che prende possesso periodicamente della sua casa, in cui fanno troppo spesso da padrone cumuli di vestiti da lavare, pile di piatti sporchi nel lavandino, ed il frigorifero vuoto. È una fortuna inaspettata che sia un'ottima cuoca. Tiene molto alla sua privacy, perciò tende a mantenere estremamente separato ciò che è il lavoro da tutto il resto della sua vita, tanto che la maggior parte dei suoi colleghi non sa nemmeno dell'esistenza di Autumn.
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imperomagazine-blog · 7 years
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     CHARLIZE SUN COLEMAN          28   ‧‧‧   australian ⋅⋅⋅ date of birth ― 3 Novembre. ⋅⋅⋅ course of study ― moda and design ; ⋅⋅⋅ occupation ― vicecaporettrice ; ⋅⋅⋅ sexual orientation ― eterosessuale ; ⋅⋅⋅ hobby ― Charlize nutre un forte amore per la fotografia, specialmente paesaggistica, che si sposa con il suo secondo grande amore; viaggiare. Se potesse, infatti, probabilmente non avrebbe mai una dimora fissa e passerebbe la vita a prendere un aereo dopo l’altro. Charlize Sun Coleman –per gli amici Charly- nasce a Melbourne dalla giovanissima Tessa che, nonostante i suoi soli 17 anni, si prende cura di lei al meglio e con tutto l’amore che una madre può donare e da James, uomo di cui conosce solo ed unicamente il nome e del quale è sempre stata estremamente cuoriosa ma del quale –per paura di ferire i sentimenti della madre- non ha mai odato chiedere. Come suggerisce il suo secondo nome –Sun- Charlize è pura luce e vivacità. Cresce infatti con spensieratezza e gioia, anche grazie alla madre che –nonostante sia non solo estremamente giovane, ma anche sola- non le fa mancare mai nulla e la cresce con valori positivi e la convinzione che con l’impegno e la dedizione possa arrivare ovunque. Nonostante sia abbastanza timida e a tratti riservata, infatti, Charly sa perfettamente che nulla le è impossibile ed è questa credenza che le da la determinazione di andare avanti e la forza e il desiderio di lanciarsi in nuove avventure, senza mai guardarsi indietro. Già da ragazzina sviluppa due grandi amori: la fotografia e la moda. Passa le giornate a sfoglire riviste di moda, leggere articoli o riguardare vecchie sfilate e, appena riesce a raccimolare abbastanza soldi per comprare una macchina fotografica, apre un blog nel quale inserisce fotografie dei suoi abiti preferiti e li recensisce. Nonosante la sua grande intrapendenza e la vitalità che non la abbandonano mai, però, nell’arco della propria vita Charly incontra non poche difficoltà. Per inseguire le sue passioni, infatti, deve arrotolarsi le maniche e darsi da fare come meglio può, specialmente perché non vuole pesare ancora sulla madre, che per lei ha già fatto fin troppo. Sun, si immerge quindi nello studio, nel tentativo di ottenere borse di studio che alleggeriscano le spese e inizia a lavorare part time in una tavola calda poco fuori la città. Continuando –in contemporanea- a seguie le sue passioni e aggiornare il suo blog che, inaspettatamente, riceve un sempre crescente successo e le dona una certa notorietà. I riscontri positivi e i continui complimenti ricevuti, le fanno ottenere una non indifferente fiducia in se stessa e la voglia di fare delle sue passioni un lavoro e di entrare a far parte del mondo della moda aumentano sempre di più. Si rende conto che per lavorare nel campo della moda deve però lasciare Sidney, e quindi anche sua madre, e trasferirsi dove la moda viene respirata e vissuta a 360°. Le opzioni vagliate da Charlize sono parecchie e, tra le tante, la sua scelta finale ricade sulla “Grande Mela”. Scelta, senza ombra di dubbio influenzata dalla presenza di Cecilia –migliore amica d’infanzia e con la quale, nonostante la lontananza, conserva tutt’oggi uno dei rapporti più preziosi e importanti della sua giovane vita- . Raccoglie dunque i risparmi di una vita e si lancia in una nuova avventura. Colloqui su colloqui, rifiuti su rifiuti. Ma non si perde d’animo. Perché, nonostante tutto, in cuor suo sa che è proprio quella la strada da seguire ed è esattamente quello il futuro che desidera per se stessa. Torna quindi /temporaneamente/ a fare la cameriera, in un bar del centro, quanto basta per continuare a mantenersi senza l’aiuto della madre che dal canto suo continua a ripeterle di tornare a casa. Finché –del tutto inaspettata- arriva la telefonata che le cambierà la vita.
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imperomagazine-blog · 7 years
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       CECILIA MARGOT ALTAVILLA               28   ‧‧‧   American ⋅⋅⋅ date of birth ― 18 Gennaio 1989 ; ⋅⋅⋅ course of study ― journalism and Media, Harvard classe 2011; Master in giornalismo d’inchiesta a Yale, classe 2014 ; ⋅⋅⋅ occupation ― caporedattore sezione donna ; ⋅⋅⋅ sexual orientation ― eterosessuale ; ⋅⋅⋅ hobby ― Viaggiare ; conoscere nuove culture ; scrivere ; la moda ; le tendenze ; Cecilia nasce alle 02.59 della notte del 18 Gennaio 1989, esattamente due minuti dopo suo fratello gemello William, dando così – finalmente – ai coniugi Mark ed Elizabeth Altavilla una figlia femmina. Vive un’infanzia serena, sempre protetta dai suoi fratelli, amata dai genitori, ricca di ogni agiatezza e di viaggi in giro per il mondo. Tuttavia, l’aumento del loro prestigio sociale, il lavoro impegnativo di suo padre ed il suo continuo assenteismo, porta in qualche modo anche Elizabeth ad allontanarsi progressivamente dalla sua vita, passando da essere una madre premurosa, fino ad “abbandonare” in balia di se stessa una ragazzina di appena tredici anni che sta scoprendo proprio in quel momento quanto possa essere difficile essere una donna. La tensione familiare arriva nel frattempo a livelli veramente estremi e, l’iniziale assenza della madre nella sua vita, con gli anni le porta ad un punto di rottura senza ritorno. Il menefreghismo e la cecità con cui Elizabeth affronta le assenze ed i tradimenti evidenti di suo marito, la piattezza della vita e la sua inconsistenza morale portano Cecilia ad arrivare a detestare più sua madre piuttosto che suo padre, sebbene sia il principale colpevole del naufragio del nucleo familiare. E’ proprio questa la motivazione che spinge la ragazza a scegliere di stare dalla parte di suo padre quando i genitori decidono di divorziare, prendendo persino a ben volere la seconda moglie di suo padre. Cecilia diventa finalmente maggiorenne ed intraprende così quella che è la sua scelta definitiva di vita: entrare a far parte dell’azienda di famiglia in modo attivo. Inizia proprio l’ultimo anno di liceo ad interessarsi ai vari corsi di giornalismo delle università della Ivy League, fiera di poter entrarvi grazie alla sua media pressoché impeccabile. Dopo numerose ricerche, Cecilia decide di fare richiesta per la sezione di Giornalismo presso l’università di Harvard, seguendo così il retaggio di famiglia. Si laurea a pieni voti e consegue successivamente un Master di primo livello in Giornalismo d’inchiesta a Yale. La sua conoscenza giornalistica e le qualifiche raggiunte le permettono in meno di tre anni di diventare Caporedattore della Sezione donna. Oggi Cecilia ha ancora un pessimo rapporto con sua madre, sebbene la veda almeno una volta al mese. Ha un discreto rapporto generalmente buono con suo padre ed i suoi fratelli, con cui lavora insieme. Vive in un appartamento condiviso nell’Upper West Side. Al giorno del suo ingresso nelle solenni aule di Harvard corrisponde anche la conoscenza con Ian, un giovane che sin da subito le fa girare la testa e con cui poco dopo intraprende quella che ancora ad oggi risulta essere stata la sua unica relazione amorosa durata più di due mesi. I ragazzi si frequentano per tutta la durata del college per poi lasciarsi quando per motivi di lavoro Ian è costretto a trasferirsi in Canada; da quel momento non si rivedranno mai più. Un’altra storia importante per Cecilia è quella che riguarda Andrew: i due si conoscono per vie traverse grazie a suo fratello maggiore Brandon. Tuttavia, soltanto con il tempo e la frequentazione tra i due scocca quella “scintilla” che riesce a far battere nuovamente il cuore della ragazza. Inizia così una sorta di relazione segreta che durerà per diverso tempo, alle spalle di tutta la sua famiglia. Tutto sembra procedere in modo “idilliaco” fino a quando – inspiegabilmente- Andrew sembra essere sempre più distaccato e lontano. Passano solo appena una manciata di giorni quando, per puro caso, Cecilia legge sul Financial Times che “Andrew Collins è in stato di arresto”. Sconvolta dalla notizia decide di confrontarsi con suo fratello per sapere se sa cosa sia successo, ma non ottiene informazioni sufficienti. I due fratelli Altavista prendono a cuore la situazione – anche se per due ragioni differenti – e decidono di seguire tutta la storia stando vicino all’imputato che alla fine della storia viene scarcerato. Un sospiro di sollievo. Uno sguardo rubato. Un bacio sussurrato da lontano. E poi di nuovo nulla. I due si reincontrano nel modo più inaspettato quando Andrew viene inserito all’interno della azienda di famiglia. Inoltre, sempre in tema di rapporti personali, Cecilia ritiene che due delle persone più importanti della sua vita siano le sue amiche, ovvero –“ coloro che c’erano anche quando nessun altro era vicino a me” –(cit.): Charlize e Naomi. Ha con entrambe uno splendido rapporto, sebbene con la prima ci sia un qualcosa in più, dettato probabilmente dal fatto che si conoscono da più tempo. Cecilia e Charlize si sono conosciute da ragazzine in uno dei numerosi viaggi di lavoro di suo papà in terra Australiana, giocavano insieme sulla spiaggia e da quel momento sono rimaste sempre in ottimi rapporti; con Naomi, invece, la loro amicizia è più recente: le due diventano amiche grazie alla conoscenza di Charlize (la cugina di quest’ultima) e la loro passione per la moda le unisce a livello indelebile. Bella, attraente e delicata, Cecilia sa come sfruttare ogni parte del suo carattere e del suo fascino per farsi dare un “si “ come risposta. Ha perfezionato questa sua dote durante gli anni e da allora è riuscita a crearsi una rete di amici/informatori che le permettono di riuscire ad ottenere le informazioni di cui necessita ad ogni costo. Ama ripetere a chiunque conosca di aver preso due caratteristiche molto importanti dal carattere dei suoi genitori: da sua madre ha preso la sua capacità di capire quali sono in realtà le persone insignificanti, e quando invece meritano la lealtà e la fiducia; da suo padre ha preso l’arroganza e la perseveranza.
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        RICHARD AARON SPENCE           26   ‧‧‧   american ⋅⋅⋅ faculty of study ― economy & financial ⋅⋅⋅ occupation ― direttore commercio & marketing strategico / operativo. ⋅⋅⋅ sexual orientation ― etero ⋅⋅⋅ hobby ― libri, moto e attività fisica.
Richard proviene da una delle famiglie più ricche dell’Upper East Side. Una di quelle in cui le apparenze contano più dei sentimenti e i matrimoni vengono tenuti insieme da interessi reciproci. È il primogenito e unico erede maschio di tutto quel patrimonio che suo padre, come imprenditore, ha costruito e ampliato nel corso degli anni. Il che, sin dalla tenera età, non gli avrebbe dovuto permettere di compiere un qualsiasi tipo di sbaglio, data l’enorme responsabilità messagli in mano da due genitori che, in realtà, per ben poche volte si sono comportati come tali. Suo padre, soprattutto, ha sempre preteso la perfezione da lui e da sua sorella e, non avendola ottenuta, ha ben pensato di rovinare la vita ad entrambi. Rich era un normale ragazzo con troppe disponibilità fra le mani che, come è normale che sia, lo hanno portato in adolescenza e nella prima giovinezza a combinare casini su casini e, a detta del padre, ad infangare il nome della famiglia. Ma le feste, l’alcol e le donne sono facili da ottenere quando hai in mano l’oro e nessun consiglio vero da cui prendere spunto. Tutto fu tremendamente facile e superficiale fino ad i suoi ventitré anni. L’unica persona che, fino a quel momento, nella vita gli aveva dato veramente importanza, mettendosi talvolta da parte per lui, era Adam, il suo migliore amico, nonché, a sua volta, erede di una delle famiglie più in vista di New York. Avevano da sempre condiviso tutto, nel bene e nel male, ma, in quell’occasione fu solamente Adam a rimetterci. Richard aveva insistito per andare all’ennesima festa dalla parte opposta di Manhattan dopo che entrambi si erano già scolati fin troppo bourbon. L’amico aveva provato ad opporsi, mettendo in gioco un po’ di buon senso, ma alla fine aveva ceduto e, nemmeno due giorni dopo, Richard si era ritrovato a fissare la sua bara, a causa di un incidente che lui stesso aveva causato. Da quel momento niente fu più lo stesso, tanto meno lui. Suo padre lo mise di fronte ad una scelta: sposare la figlia di un ricco finanziere per risollevare il nome della famiglia, o iniziare a prendere in mano la sua attività, il che avrebbe segnato la fine del suo futuro come persona indipendente. Scelse di lavorare, ma il suo animo era lacerato, dilaniato, completamente alienato dalla realtà a causa del senso di colpa che continuava a portarsi dietro come una scura ombra, ormai indiscindibile da lui. Spence senior gli trovò un lavoro presso uno dei giornali più discussi del momento, l’Impero, e la sua vita prese a svolgersi fra numeri e scartoffie che contribuivano a farlo chiudere ancora di più in se stesso, ormai completamene estraneo a quella vita mondana e quelle feste lussureggianti che erano state il fulcro di tutto fino a poco tempo prima. Non si aprì più con nessuno, per paura di poter soffrire ancora. Per paura di dover dire di nuovo addio ad una persona con così tanta presa su di lui. E stava andando bene, il suo isolamento dal mondo, almeno fino a quando, nel 2016, non incontrò al bar dell’università, Elizabeth Amity Bass, che sarebbe ben presto diventata l’unica ancora di salvezza in un mare di niente. Si fece spazio nella sua vita senza riserve; silenziosamente e con tutta la calma di questo mondo lo portò ad amarla al punto di non poter immaginare un futuro senza di lei. Un futuro, che, tuttavia, riservava per lui ancora sofferenze. A causa di alcuni debiti del padre, venne presa di mira lei e l’attività che si stava apprestando ad avviare: prima con minacce e poi distruggendo fisicamente il ristorante a cui lei tanto teneva. Temendo per l’incolumità della fidanzata, Richard lasciò Amity, con una banale scusa che lei avrebbe dovuto capire essere menzognera, ma che si bevve, facendolo soffrire più che mai. Ottenne un breve trasferimento all’estero, a Londra, precisamente, che gli servì per scappare da lei, dai ricordi, da quella casa che avevano condiviso e che gliela ricordava in ogni minimo secondo. Ora, dopo due mesi, è ritornato a New York e al suo lavoro all’Impero, per cercare di riprendere in mano la sua vita.
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BRANDON ALTAVILLA          34   ‧‧‧   american         ❛ ❛ motto motto motto         motto motto motto ❜❜ ⋅⋅⋅ date of birth ― ⋅⋅⋅ faculty of study ― ⋅⋅⋅ occupation ― direttore responsabile ; ⋅⋅⋅ sexual orientation ― eterosessuale ; ⋅⋅⋅ hobby ―
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        MARK ALTAVILLA         59   ‧‧‧   American ⋅⋅⋅ course of study ― economia & management ; ⋅⋅⋅ occupation ― CEO Altavilla Publications ; ⋅⋅⋅ sexual orientation ― etero ; ⋅⋅⋅ hobby ― golf, viaggiare, collezionare sigari cubani e bottiglie di whisky. 
Marco Giulio Altavilla, naturalizzato Mark Altavilla, nacque in un'afosa giornata romana del Luglio del 1958, nel bel mezzo della vacanza estiva dei suoi genitori. Questi ultimi, Giacomo Altavilla /borghese italiano/ e Margot Gilbert /benestante statunitense/, si incontrarono nel lontano 1941, all'età di 17 anni, quando la famiglia di lui si trasferì negli Stati Uniti per sfuggire alla Seconda Guerra Mondiale; inutile blaterare su come il fascino italiano del ragazzo ebbe la meglio sul cuore della sofisticata statunitense. Nato a Roma, ma cresciuto nella terra delle speranze e della felicità /da figlio unico/, il ragazzo visse tra lussi sconsiderati, accompagnati da una rigida educazione agli affari, in prospettiva di un futuro passaggio al potere delle industrie editoriali di famiglia. Laureato ad Harvard nel 1983, in economia & management, il ragazzo cominciò da subito a lavorare nel mondo editoriale, come amministratore minore. Duranti gli anni universitari incontrò molte donne, e ne conquistò altrettante altre, ma solamente una riuscì a rubargli il cuore: Elizabeth Holt, una bellissima ragazza australiana dal carattere intrigante. Passarono gli anni, ed i due sembrarono essere sempre più affiatati, fin quando lui non chiede la sua mano; dal loro matrimonio nacquero, poi, tre figli. Nel 1989, in concomitanza con la nascita dei suoi ultimi due figli, Cecilia & William, Giacomo Altavilla andò in pensione, lasciando che /il suo unico figlio/ ereditasse l'impero da lui creato. Lo stile di vita divenne sempre più frenetico dal momento in cui le entrate crebbero radicalmente; così come aumentarono i viaggi di lavoro che, inevitabilmente, vennero a fargli mancare l'amore della sua famiglia, in particolare di sua moglie. I tradimenti divennero all'ordine del giorno e, solamente nel 2008, dopo anni di silenzio /ed omertà/, i due si separarono. Una strada sempre più in salita per colui che, inevitabilmente, era costretto a mantenere le apparenze. Dopo qualche anno sposò la nuova Dirigente Responsabile di una delle sue riviste, accordando un matrimonio di interessi meramente pubblicitari ed economi. Il 2017, per la rivista "Impero Magazine" si aprì con un notevole crollo delle vendite; la rivista era sempre più considerata scialba e poco innovativa — I budget diminuirono, così come le idee degli impiegati ed il Direttore Responsabile, Grace De LaFayette / seconda moglie di Mark/, non era più in grado di gestire la nuova crisi— Impero Magazine era una delle riviste di punta della multinazionale, motivo per il quale stava particolarmente a cuore al proprietario che, poco dopo aver accettato la situazione, cominciò a progettare un piano rivoluzionario all'interno della redazione, con l'aiuto del suo primogenito Brandon. Poco prima di riuscire ad ultimare il nuovo piano d'azione, Mark Altavilla & sua moglie Grace rimasero coinvolti in un grave incidente stradale; incidente nel quale quest'ultima perse la vita. — I media impazzirono per il lutto di colei che, ormai, era diventata uno dei volti più importanti all'interno del mondo della moda; la famiglia Altavilla visse tragicamente questo lutto. Il caos cominciò a regnare di pari passo anche nella rivista; vendite bloccate e licenziamenti divennero questioni all'ordine del giorno. — L'azienda era allo sbaraglio. Dopo poco più di un mese di lutto, l'erede /e proprietario/ delle industrie decise di prendere in mano le redini della situazione; mise a capo della rivista il suo primogenito. Dall'ego fortemente pronunciato, che tende ad eccellere in ogni circostanza, l'uomo infonde un senso di fiducia negli altri, rivelandosi /inoltre/ un abile "cacciatore" del sesso opposto. Dirigente nato, non ama vincere con troppa facilità in quanto preferisce la conquista, sebbene /nella sua vita/ tutto gli sia stato servito su piatti d'argento. Consapevole del proprio valore, ama essere apprezzato; predilige il fatto che siano gli altri a svolgere il lavoro meno importante. Presuntuoso e talvolta arrogante, pretende la ragione in ogni circostanza.
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