Walking in an Exaggerated Manner Around the Perimeter of a Square
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2020 inside out
Se Dio vuole, ci siamo arrivati. Ultimo giorno dell’anno più faticoso della mia breve 30ennale storia.
Mi prendo un po’ di tempo mentre aspetto il tecnico dello scaldabagno (si, sono senza acqua calda in casa ormai da giorni). Ho appena visto le foto del mio 2020: tutte racchiuse in 25 scatti di una macchinetta analogica. Beh 25 momenti di gioia in un anno de merda mi sembrano comunque un risultato soddisfacente. La metà sono nere, sfocate, con un dito davanti, il che riduce il successo a solo 12 che, in effetti, mi par più veritiero.
Ho percorso con mia sorella La Via degli Dei, sono riuscita a festeggiare i miei 30 anni, ho mantenuto stette e vicine (metaforicamente s’intende, io sempre rispettosa dei DPCM) le persone a me più care e concludo quest’anno senza comparsa di tic nervosi, senza un eccessivo incremento ponderale e con il cuore sufficientemente vuoto da poter accogliere con facilità gli anni che verranno.
Non ho molto da dire, in realtà forse nemmeno un granchè per cui essere grata, ho cambiato città, lavoro, casa, vita ma per ora mi sembra tutto solo sulla carta, tipo quando firmi un contratto d’acquisto ma la casa è in costruzione, sarà pronta tra tre anni. Sogni il bagno, la cucina, il parquet della sala, la cabina armadio alla Carrie Bradshaw (fonte di ispirazione staminale), però, per ora, vivi ancora con i tuoi.
Quest’anno è stato un po’ così, se proprio proprio mi sforzo, posso almeno elencare un paio di cose che ho scoperto non piacermi, sì perché alla fine, se ci pensi, in un anno in bianco e nero, uno tende a soffermarsi più sui no che sui si. Se fossimo nella mente di inside out questo sarebbe un anno “Tristezza” di quelli che tocchi le sfere dei ricordi e diventano tutte blu e fredde. Allora ho imparato che:
non mi piace la città, o meglio, può anche andar bene per bere un buon Negroni o per l’anteprima di un bel film, ma poi voglio colli, montagne, verde, neve, stambecchi, cinghiali e salami.
Non mi piace non aver tempo per le cose che amo, paradossale in un anno in cui ci hanno costretto a fermarci, il tempo sembrava l’unica cosa che non potesse mancare, ma quanto è inutile un tempo non vissuto ma solo trascorso?
Non mi piacciono gli hamburger vegan, di nessuna foggia, marca, colore, dimensione. Il mio è oggi e per sempre un grande NO.
Non mi piace occuparmi della casa, questo lo sapevo anche prima del 2020, ad essere onesti, ma vale la pena ribadirlo
Non mi piace non poter programmare. Io voglio schedulare, organizzare, riempire, agitarmi perché l’agenda si infittisce, comprare in anticipo, dare buca agli inviti all’ultimo perché mi si sormontano gli impegni e poi gioirne in quei giorni vuoti in cui improvvisamente salta fuori l’aperitivo con le trisavole delle sorelle delle compagne delle medie! Meraviglia.
Allora 2021: patti chiari e amicizia lunga: tornando alla Disney, che insieme a sex and the city mi ha forgiata per quella che sono, abbiamo tutti chiaro che senza tristezza non c’è progresso, che un bel pianto liberatorio alle volte aiuta molto di più di 100 sorrisi forzati, che le sfere blu sono un fardello pesante ma essenziale da portarsi dietro e bla bla bla….ma ti prego 2021: sii un anno di fastidiosa “gioia”, saltellante, effervescente gioia. Qui abbiamo bisogno di amici da incontrare, di famiglie da abbracciare, di biglietti aerei da comprare, di sogni da realizzare
Quindi 2021, senza ansie eh, ma daje!!!
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30 steps
A 15 anni sogni i 30 anni, a 20 sei convinto di dover fare più pazzie possibili perché poi a 30 diventi un adulto fatto e finito, a 25 vedi già la casa in campagna, il lavoro di successo ed un marito bello e forte che ti aspetta e ti ripeti "mancano solo 5 anni" poi è fatta. A 30 anni meno un giorno scopri che qualcuno ti deve aver raccontato delle frottole (tipo babbo natale, ma peggio) e vorresti che il giorno successivo non arrivasse mai, niente marito, niente lavoro avviato, niente casa e niente campagna. Ah già dimenticavo la pandemia. Poi succede che arriva la mezzanotte, arrivano le amiche di una vita e quelle che si sono aggregate lungo la strada ma che sembrano esserci sempre state, arriva la torta, il prosecco, il prosecco, il prosecco, arriva la mattina dopo, arrivano i messaggi degli amici, le chiamate della famiglia, arrivano i fiori (tanti, inaspettati, bellissimi e profumati) e tu capisci che questi maledetti 30 anni non sono niente di tutto quello che ti eri immaginata e proprio per questo sono meravigliosi cosi. Ps: dopo una quarantena di sole, oggi pioveva.
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Take the first steps
Giorno boh di una quarantena che ora suona come una parola familiare ma diciamoci la verità l'ultima volta che l'avevo sentita era stata la lezione di storia della maestra Ratti alle medie (?) Tempo di resoconti e valutazioni: Non ho combinato praticamente nulla, vero! Ho avuto un sacco di tempo e alla fine ho fatto niente ma sono discretamente sopravvissuta ad un' alternanza di stati d'animo cosi repentina che nemmeno i monsoni in India quindi non posso che ritenermi soddisfatta Non ho imparato, orgogliosamente, a cucinare, non ho mai impastato pizze, non ho fatto torte non ho sperimentato piatti nuovi. La vecchia e cara pasta con il tonno e la pizza surgelata mi sono state compagne fedeli. Ho fatto degli esercizi fisici e ho scoperto che il plank rimane una merda anche in quarantena, la tipa che fa gli esercizi su youtube non suda e questo va contro ogni legge biologica e che tutte, ma proprio tutte, le volte che mi diceva :" come on stay with me" un pensiero malvagio e poco signorile attraversava la mia mente. Ogni volta diverso però, quindi comunque culturalmente arricchente. Non sono dimagrita, il che è una costante più o meno dalla terza media, quando ho imparato il significato del termine quarantena (la vita è un circolo) Ho cercato di rendermi più interessante su tinder ma il vecchio e caro "ciao come va?" è rimasto un must anche durante il lockdown, si, nessun #uomodeisogni all'orizzonte Lo smart working fa cagare, dai su, la linea salta di continuo, capisco un decimo delle conversazioni, l'ansia che mi si riattivi magicamente il video proprio mentre sto sbadigliando è logorante, le fonti di distrazione sono infinite, insomma non funziona. Torniamo agli riunioni di persona vi prego AssembRamenti???? Cioè non assemblamenti??!?!?!Non si smette mai di imparare Ho capito che uscire dal lavoro, prendere la bici ed andare a bere una birra è una felicità da non sottovalutare Ho capito che, alla fine, nella mia vita bastano una decina scarsa di persone per sopravvivere, ma quelle sono fondamentali come l'aria Ho capito che la birra post lavoro di cui sopra in loro compagnia è la massima fonte di felicità Voglio un abbraccio stretto Voglio avere fretta Voglio non dover guardare un film E poi vorrei andare al cinema a vederne uno scelto con cura Ho capito che gressoney è necessaria Ho imparato fin troppo bene a stare da sola e mi sono ancora più convinta che è più bello stare insieme. Ehila mondo là fuori mi sentite?!?!? Giorno boh di una quarantena infinita, sopravvivo, penso, mi angoscio, imparo, piango e proseguo. Stay strong
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