Il disegno e la musica sono la proiezione della nostra anima.
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-4 al prossimo esame 💪🏻🤞🏻 #studyblr #study #studying #studytime #studygram #studymotivation #exams
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Oggi si studia a casa della mia ragazza :3 Il mio iPod ha ormai 11 anni ma fa benissimo il suo lavoro, così ho tutte le registrazioni ovunque vada :) #studyblr #studygram #study #studying #studytime
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In viaggio verso la mia dolce metà :3 #shantarambook #shantaram #book #studygram #studyblr
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Habits of successful students
Discipline: “discipline is doing what needs to be done, even when you don’t want to”, which means that you have to force yourself to start doing things.
Concentration: when you make a real effort in your work (study, homeworks etc…) you will be more likely to actually focus, understand and learn.
Organization: always set tasks and goals and organize a study-schedule. Maybe you don’t really want to plan all the week, but if you just wake up and open your agenda/bullet journal/iphone calendar and write down all the things you have to do, setting due dates and deadlines, you’ll feel more conscious and encouraged to stay on track.
Tasks-splitting: sometimes, you write down your tasks. Some of these tasks may be very hard and complicated, and it will take a long long time to complete them. So, you can split them in smaller tasks, so you will feel satisfied after a shorter period of time, instead of studying for hours and still seeing that chapter undone on your study-schedule.
Watch the sunrise: when I wake up late, I feel like I don’t have enought time to do my work and lose my motivation. I literally panic and then I think “whatever, I could not complete all the things anyway”. So, if you wake up earlier you will feel more positive and controlled.
Smart reading: try not to read your textbook just like a newspaper. For every paragraph you read, try to underline and write down key words and then your question about that subject. Literally, turn your textbook into questions. If you write down question - particularly why…? - and think about the answer, you will be more likely to remember that stuff later.
Healthy lifestile: if you don’t drink enough water in the morning, you will be more likely to have a decrease of concentration in the afternoon/evening, so: stay hydrated. Try also to have some snaks every one-two hours: feed your brain.
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Stasera sono troppo stanca per continuare a studiare, quindi ho deciso di dedicarmi alla lettura di un libro che mi ha prestato la mia fisioterapista :) Si chiama Shantaram e ve lo consiglio assolutamente ! #shantaram #book #bookstagram #bookmark #studymotivation #studynotes #studyblr #study #studying #studygram
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Il ragazzino a cui faccio ripetizioni oggi ha gli esami di 3^ media... Speriamo bene 🙏🏻 Ultimi ripassi in corso 💪🏻 #studymotivation #studynotes #studyblr #study #studying #studygram #exams
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Comincio ad avere sonno 😴 #studymotivation #studynotes #studyblr #study #studying #studygram #studying
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Studying Foscolo, “Le ultime lettere di Jacopo Ottis”... This book is so sad 😢
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Versione di latino finita 💪🏻 Ora si passa a Storia della Lingua :)
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È il mio primo post, quindi perdonatemi per la foto non bellissima :) Non faccio appunti super perfetti e non sono molto brava a decorare, ma mi sto impegnando a migliorare 💪🏻 Per il momento sto preparando tre materie per questa sessione... 😓
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June Digital Planner Setup
Given that June is pride month, I decided to go a bit rainbow happy with this month’s set up. I’m super happy with how everything has come together so far. Let’s hope this enables me to stay on top of my work for once!
This month features a monthly calendar, goals, habit tracker, hydration tracker, sleep tracker, daily tarot, monthly tarot review, and a gratitude log. I also included my first weekly spread even though it’s only three days.
This is the first time in a while that I’ve decided to do a full tracker layout. I don’t have the best track record (no pun intended) of keeping up with them. After looking at a few different layouts, I settled on choosing a few habits in a month at a glance configuration. I also made a larger section of sleep and hydration since those are satisfying to see checked off throughout the month.
Last month, I drew a tarot card every day with some light journaling. Although some days I was simply going through the motion of drawing and documenting the card, I want to keep up with it so I can get better with my interpretation skills. These two layouts are inspired by a design by Fables Den - check out her etsy if you want to see more of her designs!
Since I’ve been in a negative headspace for the past season, I also included a gratitude space. I’ll include a mixture of handlettering and photos to encourage myself to stay grounded with all the good things in my life despite the more cumbersome projects that have been haunting me.
And last is my weekly spread for the first few days of June! Since this only includes a weekend, I had to think of what to fill the rest of the page with and settled on some handlettering practice. I’m really bad at making my penmanship look nice in Goodnotes, but maybe this will encourage me to try out some different designs. The sticker pack used here is Simply Dreamy by Pink Pixel Graphics.
Other resources:
Da Font: Jane Austen, Always Forever, and Moon Flower Bold.
The Hungry JPEG: Grateful Font
PNG Tree: Misc
Akuma Love Stories: star png
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Weekly spread printable, modeled after what I use in my own bujo! Available in A5 and A4!
A5 purple, green, orange, blue A4 purple, green, orange, blue
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C’è un paio di scarpette rosse numero ventiquattro quasi nuove: sulla suola interna si vede ancora la marca di fabbrica “Schulze Monaco”. C’è un paio di scarpette rosse in cima a un mucchio di scarpette infantili a Buckenwald erano di un bambino di tre anni e mezzo chi sa di che colore erano gli occhi bruciati nei forni ma il suo pianto lo possiamo immaginare si sa come piangono i bambini anche i suoi piedini li possiamo immaginare scarpa numero ventiquattro per l’ eternità perché i piedini dei bambini morti non crescono. C’è un paio di scarpette rosse a Buckenwald quasi nuove perché i piedini dei bambini morti non consumano le suole. -Joyce Lussu Perché ogni giorno deve essere il giorno della memoria.
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Ore 01:00 Biancospino, speranza. Ore 02:00 Calla, modestia. Ore 03:00 Caprifoglio, dedizione. Ore 04:00 Cosmea, gioia di amare e vivere. Ore 05:00 Crisantemo, verità. Ore 06:00 Dalia, dignità. Ore 07:00 Euforbia, perseveranza. Ore 08:00 Loto, purezza. Ore 09:00 Gerbera, allegria. Ore 10:00 Lunaria annua, onestà. Ore 11:00 Mimosa, sensibilità. Ore 12:00 Arancio: generosità.
“Va’ a rivedere le rose. Capirai che la tua e’ unica al mondo. Quando ritornerai a dirmi addio, ti regalero’ un segreto”. Il Piccolo Principe se ne ando’ a rivedere le rose. “Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente”, disse. “Nessuno vi ha addomesticato, e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre. Ma ne ho fatto il mio amico ed ora e’ per me unica al mondo”. E le rose erano a disagio. “Voi siete belle, ma siete vuote”, disse ancora. “Non si puo’ morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, e’ piu’ importante di tutte voi, perche’ e’ lei che ho innaffiata. Perche’ e’ lei che ho messa sotto la campana di vetro. Perche’ e’ lei che ho riparata col paravento. Perche’ su di lei ho uccisi i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle). Perche’ e’ lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perche’ e’ la mia rosa”. E ritorno’ dalla volpe. “Addio”, disse. “Addio”, disse la volpe. “Ecco il mio segreto. E’ molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale e’ invisibile agli occhi”. “L'essenziale e’ invisibile agli occhi”, ripete’ il piccolo principe, per ricordarselo. “E’ il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa cosi’ importante”. “E’ il tempo che ho perduto per la mia rosa…” sussurro’ il Piccolo Principe per ricordarselo. “Gli uomini hanno dimenticato questa verita’. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa…” “Io sono responsabile della mia rosa…” ripete’ il Piccolo Principe per ricordarselo.
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In quel momento apparve la volpe. “Buongiorno”, disse la volpe. “Buongiorno”, rispose gentilmente il Piccolo Principe, voltandosi: ma non vide nessuno. “Sono qui”, disse la voce, “sotto al melo… ” “Chi sei?” domandò il Piccolo Principe, “sei molto carino… ” “Sono una volpe”, disse la volpe. “Vieni a giocare con me”, le propose il Piccolo Principe, sono così triste… “ "Non posso giocare con te”, disse la volpe, “non sono addomesticata”. “Ah! scusa”, fece il Piccolo Principe. Ma dopo un momento di riflessione soggiunse: “Che cosa vuol dire "addomesticare”?“ "Non sei di queste parti, tu”, disse la volpe, “che cosa cerchi?” “Cerco gli uomini”, disse il Piccolo Principe. “Che cosa vuol dire "addomesticare”?“ "Gli uomini” disse la volpe, “hanno dei fucili e cacciano. È molto noioso! Allevano anche delle galline. È il loro solo interesse. Tu cerchi delle galline?” “No”, disse il Piccolo Principe. “Cerco degli amici. Che cosa vuol dire "addomesticare?” “È una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami… "Creare dei legami?” “Certo”, disse la volpe. “Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a …centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo”. “Comincio a capire” disse il Piccolo Principe. “C'è un fiore… credo che mi abbia addomesticato… ” “È possibile”, disse la volpe. “Capita di tutto sulla Terra… ” “Oh! non è sulla Terra”, disse il Piccolo Principe. La volpe sembrò perplessa: “Su un altro pianeta?” “Si”. “Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?” “No”. “Questo mi interessa. E delle galline?” “No”. “Non c'è niente di perfetto”, sospirò la volpe. Ma la volpe ritornò alla sua idea: “La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio perciò. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non …mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano… ” La volpe tacque e guardò a lungo il Piccolo Principe: “Per favore… addomesticami”, disse. “Volentieri”, disse il Piccolo Principe, “ma non ho molto tempo, però. Ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose”. “Non ci conoscono che le cose che si addomesticano”, disse la volpe. “Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!” “Che cosa bisogna fare?” domandò il Piccolo Principe. “Bisogna essere molto pazienti”, rispose la volpe. “In principio tu ti sederai un po’ lontano da me, così, nell'erba. Io ti guarderò con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ più vicino… ” Il Piccolo Principe ritornò l'indomani. “Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora”, disse la volpe. “Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, …dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti”. “Che cos'è un rito?” disse il Piccolo Principe. “Anche questa è una cosa da tempo dimenticata”, disse la volpe. “È quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. C'è un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedi ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedi è un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi, i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza”. Così il Piccolo Principe addomesticò la volpe. E quando l'ora della partenza fu vicina: “Ah!” disse la volpe, “… piangerò”. “La colpa è tua”, disse il Piccolo Principe, “io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi… ” “È vero”, disse la volpe. “Ma piangerai!” disse il Piccolo Principe. “È certo”, disse la volpe. “Ma allora che ci guadagni?” “Ci guadagno”, disse la volpe, “il colore del grano”.
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