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Spin Cycle. Oil on canvas, 8 x 10"
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Ci metto tempo per lasciar andare qualcuno,ma quando decido di farlo vuol dire che sono arrivata al limite e quando arrivo al limite, mi sei indifferente.
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Una domanda da tempo mi strugge:
Ma la sincerità salva o distrugge?
Poesia in autostrada 🛣
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Mi sento tradita.
Mi sento molto arrabbiata, perché mai compresa.
Ero un essere supersociale, non andava bene.
Ora non ho voglia di condividere tempo con nessuno e non va bene.
Ho sempre portato il positivo e compreso, ma ora "non ascolto e penso solo a me".
Mi sento molto stressata: alterno momenti di spensieratezza a momenti di crisi.
Dormo molto poco e non ho sonno.
Non so se effettivamente la psicoterapia mi stia aiutando, certe volte penso che la sostituisco a mancanze che forse sento di avere dall'esterno (dal mondo che mi circonda).
Più che altro, per quale motivo ora è sbagliato non voler dividere, condividere o occuparmi degli altri?
Perché è sbagliato dire che non mi frega che mio padre mangi troppi dolci?
O che non mi interessa, perché Nicola non viene più al negozio quando ci sono io?
È così brutto non avere quella sensazione di preoccupazione nei confronti degli altri? Non è rabbia, è quello che provo/sento. È un tabù?
Mi sento anche molto abbandonata a me stessa da Luca, cosa che penso di non aver mai fatto.
Ho sempre cercato di capire, sostenere, avere pazienza; ora la zavorra è tanta e forse "hai bisogno di amicizie", perché sono tanta roba, credo.
Però di questo io non mi sono mai preoccupata.
Non ho dubbi sulla relazione in sè, ma su di me in tutto quello che mi circonda.
Sto cambiando, forse sono anche cambiata io.
È tutto estremamente difficile da affrontare però; non ho mai amato i cambiamenti, ma mi rendo conto di stare cambiando abitudini, pensieri, modi di fare e penso sia giusto così.
La sensazione è che questo periodo non è così estremamente difficile, ma se mi fermo a pensare è molto più dura di quanto percepisco.
Mi rendo conto che ultimamente sto facendo molti dialoghi, pensieri ed analisi da sola, tra me e me. Solitamente li condividevo.
Sto cercando di mettere tutti i pensieri per iscritto, perché so che dormendoci su, avrò dimenticato il 90% delle sensazioni e dato delle giustificazioni abbastanza ragionevoli. Ma perché dover essere sempre ragionevole e non agire di pancia?
Quindi sto scrivendo, come facevo tanti anni fa. Scrivo tutto d'un fiato, tutto quello che mi passa per la testa. Va tutto molto veloce, senza riuscire a fermare effettivamente tutti i pensieri per tenere traccia qui.
Vorrei aver aggiunto altri dettagli o pensieri, ma non me li ricordo più.
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Concentrati sulla risoluzione, non sul problema.
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