Blog di fratel Mauro Cecchinato, religioso della Congregazione dei Servi della Carità - Opera Don Guanella, a servizio della Carità in terra filippina
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News from Manila – 44 - 6/Maggio 2020
IN TEMPI DI COVID19
Carissimi Amici un cordiale saluto a Voi. Scusate il ritardo nell’inviarvi le mie news ma la situazione contingente vede tutta la Comunità impegnata a garantire la continuità dei nostri servizi, offrendo maggior tempo ai nostri poveri. Gli Operatori per ragioni note sono stati lasciati a casa (poca sicurezza e non trasporti).
Le autorità filippine hanno disposto, a fare effetto dal 17 marzo al 30 aprile (ora prolungato fino al 15 maggio), una quarantena rafforzata dell'isola di Luzon, dove è situata la capitale del paese. La quarantena prevedere le seguenti restrizioni:
Chiusura di scuole e università;
Divieto di ogni forma di assembramento;
Tutte le famiglie dovranno rimanere in casa. Una sola persona per famiglia potrà uscire per acquistare beni di prima necessità (cibo e medicine);
Gli uffici governativi (ad eccezione di quelli operativi come ospedali, polizia, esercito, ecc.) lavoreranno a ranghi estremamente ridotti;
Nel privato solo le seguenti attività potranno rimanere aperte con personale a ranghi ridotti: negozi e supermercati di alimentari, farmacie, banche, cliniche private, negozi che preparano e distribuiscono prodotti alimentari;
I trasporti non sono operativi (trasporti pubblici, taxi, minibus privati, ecc.);
Un quadro che ricalca più o meno quello italiano, ma in una nazione che ha una popolazione di più di 100 milioni di abitanti, con una concentrazione nella sola capitale di 24 milioni di residenti. Giusto ad oggi si sono superati i 9.000 casi di persone infettate e i morti per virus sono circa 700. Cifre ridotte rispetto ad altri paesi, forse il caldo - che in questo periodo tocca quote di 45° - potrebbe avere contenuto il fenomeno……, ma ci sono ancora situazioni poco chiare e che lasciano dubbi.
Qui nella Comunità la nostra attenzione va tutta ai ragazzi disabili residenti del nostro Centro. I nostri ritmi quotidiani - per esigenze del Centro – si sono modificati (chi presta servizio in cucina, chi in lavanderia, pulizie e ogni cosa necessaria) ma cerchiamo di mantenere viva la nostra vita comunitaria, avendo anche spazi prolungati di preghiera e di Adorazione. Questo momento – l’Adorazione - diventato quotidiano, raccoglie tutte le intenzioni che ci pervengono dalla gente che vive nella nostra area e dalla situazione mondiale.
E’ un presentare davanti a Dio le suppliche e le preghiere di molte persone sapendo di avere una Padre che ci ascolta e nel quale dobbiamo avere fiducia, anche in tempi di “tempesta”. Un tempo di preghiera intenso che vede anche i nostri ragazzi disabili coinvolti per chiedere “delle grazie” al Dio della vita. In questo periodo la voce dei poveri che abitano nelle aree circostanti si è fatta sentire più volte. Richieste di aiuto e di sostegno, necessità di trovare risposte a situazioni già tanto vulnerabili, no lavoro, no salario, no possibilità di acquistare cibo.
La Comunità ha cercato di rispondere immediatamente alle richieste. A questo, è seguita una catena di collaborazione con il Barangay (cellula del Comune) per far fronte alle richieste di più di 5.000 persone indigenti. Abbiamo messo a disposizione il nostro campo da basket coperto per la preparazione di sacchi di riso e scatolame, per la distribuzione di cibo e di una quota di denaro per ciascuna famiglia indigente (quota mensile erogata dal Governo - 8.000 pesos filippino per famiglia, equivalente a 144 €).
Provvidenza, Provvidenza. Sì, ringrazio la Provvidenza che ha aperto le porte a tanta povera gente e anche al nostro Centro. Persone generose in questo momento di necessità hanno offerto il loro supporto e solidarietà ai nostri ragazzi disabili e alle persone bisognose che fanno capo al Centro. Di questo siamo grati a Dio che sempre ci fa dono della sua bontà. “Non abbiate paura, io sono con voi” !
E in conclusione, vi chiedo una preghiera speciale per il nostro piccolo angioletto John Bosco (7 anni) che ci ha lasciato improvvisamente la mattina della domenica della Divina Misericordia (scorso 19 Aprile). La sua morte non è stata causata dal virus ma da una serie di situazioni legate al suo stato di salute. Pensando alla sua morte e alla morte delle migliaia di persone che in questi mesi hanno lasciato questo mondo per il cielo, mi ritorna alla mente una bella riflessione di Papa Francesco che vi riporto:
“La morte ci ricorda l’impossibilità di essere, di capire e di comprendere tutto. È uno schiaffo alla nostra illusione di onnipotenza. Ci insegna nella vita a relazionarci con il mistero. Ci insegna che da sempre e per sempre c’è qualcuno lì che ci sostiene”. Carissimi restiamo uniti nella preghiera e confidiamo nel nostro Buon Dio che mai e mai ci lascerà soli. Vi abbraccio forte.
Fr. Mauro
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1.ROSARIO
2. Thomas
3. Coniugi Salvador con Fratel Franco Lain
4. Preparazione Lattuga
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News from Manila #43 - 22 dicembre 2019
Carissimi Amici un affettuoso saluto a tutti Voi. Pochi giorni e celebreremo il Santo Natale. Fermiamoci davanti al Bambino di Betlemme. Lasciamo che la tenerezza di Dio riscaldi il nostro cuore. Dio viene a stare con noi, quale gioia più grande può riempire il nostro cuore. Il Bimbo di Betlemme ci dice che siamo fratelli e sorelle infinitamente amati dal Padre. In queste news voglio rendervi partecipi di una situazione che vivono le persone che si trovano nelle carceri Filippine e raccontarvi qualche evento vissuto in questi ultimi mesi.
La vita difficile del carcere "Il governo e i funzionari delle prigioni hanno il dovere di trattare i detenuti con dignità": è l'appello diffuso tramite l'Agenzia Fides dal Vescovo Pablo Virgilio David, di Kalookan, che ha esortato: “Questa non è un'affermazione dei diritti, è un grido di misericordia. I detenuti non chiedono un trattamento speciale come quello che viene riservato ai detenuti più ricchi, nelle prigioni Filippine. Chiedono solo di essere trattati come esseri umani" afferma Mons. David, che è Vicepresidente della Conferenza episcopale delle Filippine. Il Vescovo nota che molti prigionieri hanno commesso reati relativamente minori, spesso in circostanze di grave povertà e disperazione, e "languiscono in prigione a causa della mancanza di istruzione, dell'assenza di assistenza legale, della povertà, a causa di un sistema giudiziario scadente". Spesso le persone carcerate "rimangono in prigione, molto tempo dopo che il loro periodo di detenzione è stato scontato" solo perché il loro numero di codice carcerario è stato scambiato con quello di qualcun altro, in un sistema corruttivo che premia chi ha i mezzi illegali "per abbreviare il loro periodo di detenzione”. I leader politici dichiarano apertamente che "i criminali non possono essere recuperati" e che "i tossicodipendenti non sono umani" o se i funzionari governativi incoraggiano apertamente la polizia a uccidere, "non ci si può aspettare che le forze dell'ordine abbiano comportamenti rispettosi della dignità umana". "Finiranno per comportarsi come criminali essi stessi. Agiranno con impunità. Non avranno scrupoli di coscienza sull'esecuzione sommaria dei trasgressori della legge o nell'infliggere forme orribili di abuso ai detenuti”. "Fino a quando nessun sistema di controllo riterrà le forze dell'ordine responsabili delle loro azioni, abuseranno del loro potere". "Si proteggeranno anche a vicenda e i subordinati taceranno anche se sono pienamente consapevoli degli abusi commessi dai loro superiori, aspettando l' opportunità per emularli". Secondo il rapporto di una Commissione governativa, le condizioni all'interno delle carceri sono in peggioramento: il sovraffollamento delle strutture carcerarie ha raggiunto il 612%, con una popolazione totale di 146mila detenuti, rispetto a una capacità di circa 21mila. Negli ultimi anni la popolazione carceraria è stata ingrossata per i casi della "crociata antidroga", lanciata dal Presidente filippino Rodrigo Duterte. La Commissione ha reso noto anche l'aumento del numero di detenuti che hanno contratto malattie negli ultimi tre anni, date le carenti condizioni igienico sanitarie e il sovraffollamento. Una preghiera per queste persone.
Cronaca di casa
Prima pietra a Pangasinan Il 10 Ottobre è stata posta la prima pietra della nuova casa guanelliana in Santa Barbara – Pangasinan. Alla cerimonia erano presenti Padre Umberto Brugnoni – Superiore generale, Padre Luigi De Giambattista coordinatore della Confederazione “Stella Maris”, Confratelli e formandi.
26 -27 Ottobre giorni di festa Grandi giorni di festa per l’ordinazione e la prima Messa di Padre Alfie Matulac, terzo prete filippino. P. Alfie è stato assegnato alla nostra Comunità in aiuto alla nostra missione e per rafforzare la Pastorale delle vocazioni.
Saluto a Ate Imari Il 31 Ottobre dopo alcuni mesi di servizio nel nostro “Social service” ate (in tagalog = sorella) Imari ci ha lasciato per iniziare una nuova attività. Grazie Imari per la tua presenza e la tua vicinanza ai nostri ragazzi disabili.
Ottobre mese del Rosario Devozione familiare per i filippini è la recita quotidiana del Rosario. Specialmente nel mese di Ottobre le famiglie di radunano insieme per pregare “Mamma Mary”. Una bella esperienza di fede che vede molti bambini e genitori pregare insieme. Anche con le nostre famiglie abbiamo organizzato questo speciale momento.
Esercitazione/ simulazione di un terremoto Come ben sapete le Filippine sono spesso interessate da fenomeni naturali importanti (tifoni, cicloni, terremoti…). Ogni anno la casa organizza per il personale e i ragazzi disabili una simulazione di terremoto per prevenire eventuali danni a persone. Devo dirvi che l’esercitazione è molto divertente, specialmente con i nostri ragazzi disabili. Nella foto che ho pubblicato potete vedere Thomas con un bellissimo casco di protezione.
Novembre 2019 “Meeting internazionale dei Cooperatori Guanelliani” Un importante meeting è stato organizzato dalla Congregazione guanelliana a Roma. Due nostri Cooperatori Delia e Salvador Legaste hanno rappresentato il gruppo dei Cooperatori filippini a questo evento che è culminato con l’elezione del Consiglio mondiale dei Cooperatori Guanelliani.
Impariamo a coltivare verdure Con l’aiuto e il supporto del nostro Comune si è potuto organizzare un corso per insegnare la semplice coltivazione di verdure ad alcuni membri di famiglie povere. Giusto ad oggi il giardino ricavato in un’area della nostra casa sta producendo verdure che i beneficiari stanno gustando e apprezzando.
Lattuga: semplice da coltivare Un’altra esperienza è stata quella della coltivazione a casa propria della lattuga attraverso il sistema del giardino idroponico. Coltivare l'insalata in idroponica è estremamente semplice, molto di più di quanto possa sembrare; anche per chi inizia da zero e si avvicina per la prima volta al mondo dell’idroponica. In collaborazione con DOST (Department of Science and Technology) abbiamo coinvolto madri, anziani e anche alcuni nostri ragazzi disabili per imparare come fare una semplice di coltivazione della lattuga a casa propria. I nostri ragazzi, con il maestro di laboratorio, in questo ultimo mese hanno costruito una piccola serra e a Gennaio cominceranno la semina. Speriamo di poter gustare una deliziosa lattuga.
Dono della Provvidenza: Carlo Agli inizi di Dicembre la Provvidenza ci ha fatto dono di Carlo, un bambino abbandonato che è ora parte della nostra famiglia. Carlo è un bimbo vivacissimo e sa attirare verso sé attenzione e affetto. Benvenuto Carlo, tu sei come diceva don Guanella “beniamino della Provvidenza”.
Natale è arrivato Natale è arrivato, gli eventi si susseguono ma è tempo di accogliere Colui che è il Salvatore del mondo. Per la preparazione al Natale abbiamo organizzato una giornata di preghiera, riflessione e condivisone con i nostri operatori. E poi tanti e tanti “Christmas party” per celebrare il compleanno di un Bimbo che ha cambiato la storia del mondo.
Carissimi Amici a voi tutti Maligayang Pasko Buon Natale Merry Christmas Joyeux Noel Ricordiamoci a vicenda nella preghiera. Pregate per le persone che sono nel carcere e per i poveri. Siamo a loro vicini con la preghiera e la generosità. Ciao Fr. Mauro
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1- 10 Ottobre la prima pietra a Pangasinan 2- Alfie 3- Alfie 4- Grazie Imari 5- Impariamo a coltivare verdure 6- preparazione per lattuga 7- Carlo 8- Carlo 9- Natale 10- Ritiro Operatori
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News from Manila #42 - 3 ottobre 2019
Carissimi Amici un affettuoso saluto a tutti Voi. In questo ultimo mese la nostra Comunità ha vissuto molti eventi, vorrei raccontarvi quelli più significativi. Siamo nel mese di Ottobre, mese Missionario, mese Guanelliano, mese dedicato al Rosario. Per noi sarà un mese importante, perché? Sabato 26 Ottobre - a conclusione delle celebrazioni in onore di Don Guanella – nella Parrocchia di San Isidro Labrador il nostro confratello diacono Alfie Matulac verrà ordinato sacerdote. Il giorno seguente la Prima Messa nella grande corte della nostra Comunità. Un nuovo sacerdote Filippino e speriamo presto che altri lo seguano. Voglio anche continuare a presentarvi alcuni aspetti di questa bella terra filippina e questa volta lo faccio raccontandovi un po’ di storia di questo paese. Tutto serve per conoscere e comprendere la cultura di questa gente.
Filippine: storia e cultura
Tutto inizia su isole da sogno nel Mar della Cina, battute, a ogni stagione dei monsoni (da luglio a novembre), da uragani di grande violenza. Abitanti o signori della terra, come volentieri chiamano se stessi, i filippini sono di origine malese (venuti dalla Malesia due o trecento anni prima di Cristo). Come gli spagnoli li descrivono al loro arrivo, sono piccoli uomini dalla pelle scura, negrillos, che vivono sulle montagne e nel fitto dei boschi. Sono vestiti di un pareo e braccialetti e, se pure non hanno né legge né scrittura, sono molto religiosi. Raggruppati in barangay, complessi da 30 a 100 famiglie, formano una comunità solida, guidata non dall’erede di una dinastia di capi, ma dal più competente, colui che ha accumulato più ricchezza e con qualsiasi mezzo. Sembra che giusto ad oggi questo sistema sia stato consolidato, portando dietro con se non pochi problemi. Gli abitanti dell’arcipelago credevano nel dio Bathala, creatore e signore di tutti, che ha inviato molti angeli o ministri, gli anitos, ai quali si devono portare offerte, Dopo la morte, le loro anime scendono nella terra, perché fa meno caldo che in aria. Sono sepolti con tutti i loro beni, e i signori con i loro schiavi, cosa che permette loro di avere chi li serva nell’aldilà. Gli spagnoli scrivevano che questi piccoli uomini bruni mangiano bene e bevono molto in particolare ai funerali (cosa che molte famiglie usano fare ancora). Nelle altre occasioni, ballano e cantano volentieri. Sono artigiani di grande abilità tecnica per i tessuti come per i gioielli. Sanno costruire barche e commerciano tra le isole, ma anche con il mondo esterno, fino alla Cina. Quando un commerciante arriva dal mare, non scende a terra, ma suona il tamburo per chiamare le persone a raggiungerlo in acqua e acquistare i suoi prodotti. Si discute di prezzi o di scambi e, se sorge una controversia, il capo della barangay (la cellula del comune) stessa deve risolvere la lite. Storia di circa 500 anni fa quando gli spagnoli approdarono nelle Filippine e cominciarono a scrivere le loro impressioni vivendo tra il popolo. Fu il 16 marzo del 1521, quando dopo aver attraversato tutto il Pacifico, attraverso il quale ha cercato di raggiungere la Spagna oltre le coste americane, Magellano approda al fiorente porto di Cebu. Oggi l’isola di Cebu è conosciuta per il grande Santuario dove si trova l’immagine del “Santo Nino”, una delle principali devozioni Filippine.
Ottobre Missionario
L’esperienza missionaria può insegnarti molte cose, la condivisione con altri missionari italiani che vivono qui a Manila mi ha permesso di mettere a fuoco alcuni aspetti della mia vita di un missionario. Voglio condividere con voi alcuni flash che scaturiscono da questa condivisione. Accettare di essere stranieri tra stranieri. Dialogare e stringere relazioni sapendo di rimanere comunque in certa misura distanti. Una diversità “irriducibile”, che col tempo, si scopre, magari non costituisce sempre un inciampo ma può diventare una risorsa, non un peso ma un arricchimento ed uno stimolo. Una diversità ed una distanza che s'imparano non solo ad accettare, ma si possono addirittura amare, perché permettono un autentico incontro di persone, di culture, di comunità. E ci permettono di scoprire cosa di bello ed originale noi possiamo offrire al mondo. A pensarci bene, quando in questa situazione che viviamo diviene possibile non solo la convivenza pacifica, ma addirittura lo scambio virtuoso e il sacrificio per il medesimo bene comune, noi stessi siamo i testimoni di un vero e proprio miracolo. Vivere l'ospitalità da entrambe le direzioni: non solo dalla parte di chi accoglie. Sperimentare l'essere nelle mani altrui, il dipendere da chi ti ospita per le cose fondamentali della vita. Una dimensione che forse risale al nostro primo periodo di permanenza all'estero, ma che tuttavia non dobbiamo mai smaltire del tutto dalla nostra coscienza. Essere gli “accuditi” significa avere accettato il depotenziamento, avere deposto la signoria e il pieno controllo sull'agenda e sugli eventi della nostra vita. Aprire la propria mente ad atre prospettive di pensiero, di fede e di vita. Essere disponibili a non assolutizzare il modo di ragionare, di decifrare il mondo, di esprimersi a cui siamo stati educati sin da bambini. Dall'altra parte del mondo le cose talvolta possono apparire “sottosopra”. Quali verità si celano dietro a scelte diverse? Ci sono solo ragioni legate alla storia particolare, al clima, al territorio, oppure è possibile risalire a intuizioni, acquisizioni, rielaborazioni di valore più universale? Acquisizioni che l'occidente magari non ha ancora scoperto o che forse ha ormai dimenticato e sepolto nelle ceneri del suo passato? In cosa è giusto insistere col novizio filippino affinché segua il nostro modello italiano di novizio? In che cosa invece è bene cambiare il nostro modello? Più che i contributi in sé, tuttavia, avrebbe più significato approfondire il processo dell'aprirsi in sé, come processo di autentico ascolto e osservazione rispettosa di culture e spiritualità altre dalla nostra, alle quali riconoscere piena dignità, laddove sia possibile. Pregate per i missionari, hanno tanto bisogno della preghiera per vivere santamente la loro missione.
Cronaca di casa
Allarme terremoto: Ogni anno abbiamo l’obbligo nel nostro Centro di organizzare un’esercitazione pratica simulando un terremoto, un incendio o qualsiasi altra calamità naturale. Tante volte la serietà degli addetti ai lavori deve fare i conti con i sorrisi e il divertimento che provano i nostri ragazzi disabili durante l’attività. Ateneo University: L’università Gesuita Ateneo organizza ogni anno per gli studenti della scuola superiore due momenti . Uno settimanale con i nostri “buoni figli” e uno mensile a sostegno delle famiglie che abitano il nostro “Housing sociale”. Un grazie ai giovani e docenti per il loro impegno che durerà fino a Aprile 2020. Battesimi in famiglia: Mesi ricchi di feste in famiglia. Mamma Maricel e Mamma She con le rispettive famiglie (i due nuclei familiari fanno parte del nostro Housing sociale) hanno battezzato i loro bimbi. Maricel ha richiesto il battesimo per Christine e Christian, due gemellini maschio e femmina. She ha richiesto il sacramento per la piccola Fel Ashnie Canoy . La comunità cristiana e guanelliana con gioia ha accolto questi suoi nuovi membri. Buon Compleanno: 70 anni ed ancora sulla cresta dell’onda. La nostra Nanay Baby assistente dei nostri ragazzi disabili giusto ad oggi, ha festeggiato il suo Compleanno con la Famiglia guanelliana. Nanay Baby auguri e grazie per il generoso e affettuoso servizio tra i nostri disabili. Gita culturale: ogni anno dopo l’avvio dell’anno scolastico organizziamo una gita culturale per i nostri disabili residenti e per quelli che frequentano la nostra scuola speciale. La gita ha previsto le visite in Manila Intramuros (parte storica della città) e al Museo Nazionale delle scienze. Al cinema: Non solo gita culturale ma anche uscite per una distensione, come quella di andare al cinema insieme per vedere un buon film. I nostri ragazzi disabili hanno scelto un film che a loro piace tanto: Dumbo, il famoso elefantino. Maryjoy: voglio ricordare brevemente questa ragazza di 16 anni deceduta nel mese di Agosto a causa di Dengue, una malattia trasmessa da una zanzara che se non riconosciuta per tempo provoca la morte per emorragia. Maryjoy era tra i 60 studenti che ricevono aiuto dal nostro programma di sostegno scolastico. Prima Professione: nostre vicine di casa sono le suore della Carità di Gesù, Congregazione religiosa fondata in Giappone da Padre Vincenzo Cimatti, sacerdote salesiano. Il 27 Settembre abbiamo partecipato alla Prima Professione di Suor Catherina originaria della Papua Nuova Guinea. A suor Catherina auguriamo un cammino di gioia e santità. Prima Comunione: Ogni anno prepariamo alcuni ragazzi che frequentano il nostro oratorio e alcuni disabili che frequentano il Guanella Center a ricevere la Prima Comunione. 11 sono stati i candidati che questo anno hanno ricevuto il Sacramento dell’Eucaristia nella nostra Parrocchia di San Isidro Labrador. Voglio ringraziare le due nostre catechiste Marsha e Zosie per la speciale preparazione che hanno dedicato ai ragazzi disabili. Anne Marie: Per più di due mesi dalle 8 del mattino alle 5 del pomeriggio Anne Marie ha prestato servizio ai ragazzi disabili del Guanella Home. Affettuosa e sempre sorridente Anne Marie ha voluto donare il tempo delle sue vacanze ai nostri “buoni figli”. Anne Marie è finlandese, come il papà, ma la madre è di origine filippina. La famiglia è venuta per il periodo di vacanza in Quezon City e la giovane ha così deciso di spendere al meglio le sue vacanze mettendosi al servizio dei più fragili e abbandonati.
Mio Compleanno: chiudo questa cronaca ringraziando tutti coloro che mi hanno inviato gli auguri per il mio Compleanno. Anche qui in casa i festeggiamenti non sono mancati. Nelle Filippine il Compleanno è un grande evento da festeggiare con solennità. Nel pomeriggio del 25 Settembre le Lolas, gli operatori, i ragazzi disabili e i confratelli hanno preparato una stupendo Birthday Party. Carissimi Amici grazie ancora per aver trovato il tempo di leggere queste news. Queste news vogliono essere un ponte “missionario” che ci fa sentire uniti. Pregate intensamente la Madonna del Rosario per tutti i missionari sparsi nel mondo. Ognuno di noi si senta missionario, desideroso di far conoscere e condividere il dono della fede che ha ricevuto. Accogliamo in questo mese l’invito di Papa Francesco : “Io sono sempre in missione. Tu sei sempre in missione. La conversione missionaria deve essere costante e permanente”. Un ricordo vicendevole nella preghiera. Ciao Fr. Mauro
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In visita al cinema Maryjoy Nanay Baby compleanno Prima Comunione Prima Professione Suor Catherina
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Allarme terremoto e fuoco 1 Allarme terremoto e fuoco 2 AnneMarie accanto a Sr. Gladys Ateneo University con le famiglie Ateneo University esperienza in Housing Christian and Christine Diaz Compleanno 1 Compleanno 2 Fel Ashnie Canoy Gita culturale al Museo Nazionale
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News from Manila #41 - 10 agosto 2019
Carissimi Amici un affettuoso saluto a tutti Voi.
In questo ultimo periodo la nostra Comunità ha vissuto alcuni momenti importanti: la prima Professione religiosa di 5 giovani, l’entrata in Noviziato di 4 giovani, l’Assemblea generale dei Confratelli della “Confederazione dell’Estremo Oriente” e la visita di tre volontari italiani. Ringraziamo Dio per il dono di nuovi confratelli e per gli altri eventi che abbiamo vissuto. Nei primi due articoli vorrei spendere qualche parola riguardo alla nazione Filippina. A tutti buona lettura.
Filippine: un paese da conoscere
Sulle Filippine non mancano immagini da cartolina, tanto che il paese sta diventando una popolare meta turistica (più di 5 milioni di turisti internazionali in un anno). Si vedranno, giustapposte, le spiagge e le palme di cocco, la megalopoli di Manila, un’economia dinamica, una corruzione generalizzata, frequenti calamità naturali, terremoti e cicloni, le rivolte armate comuniste e quelle musulmane, la prostituzione, i lavoratori filippini in esilio sulle terre e le navi di tutto il mondo, senza contare le schermaglie con la Cina al largo delle isole contese e per il pesce (schermaglie di cui parlano i quotidiani di questi giorni). L’immagine è un po’ confusa.
Ne consegue che l’opinione pubblica internazionale ha una conoscenza minima di questo paese. Molti pensano che qui si parli lo spagnolo, ma la lingua spagnola è scomparsa per far posto all’inglese; conseguenza, questa, della volontà degli Stati Uniti di imporre la loro lingua. La Spagna ha lasciato certamente tracce – tra cui la religione cattolica – ma non la lingua. I colonizzatori che si sono dunque succeduti in quest’arcipelago popolato da numerosi gruppi indigeni, hanno dato supporto alla gente ma hanno anche imposto alcune loro visioni. Strutturate sui poteri tradizionali del clan e della famiglia, le popolazioni locali hanno mantenuto la loro lingua (Tagalog e dialetti locali) e la loro cultura nonostante le invasioni. Sono state in grado di resistere agli influssi esterni mentre accoglievano questi mondi stranieri e, in particolare, la cultura americana.
Occupate per oltre tre secoli dai colonizzatori spagnoli e per cinquant’anni dagli statunitensi, le Filippine si interrogano sulla propria identità. Il paese più occidentalizzato di tutti i paesi asiatici a motivo della lunga presenza europea e americana, unica nazione cattolica di questo vasto continente, questo arcipelago indugia tra le sue radici: quelle delle isole tropicali indiane, quelle della colonia spagnola, quelle dell’occupazione americana. Mi fermo qui, continuerò a farvi conoscere meglio le Filippine nelle prossime news.
Sud est asiatico contro l’occidente : ”non siamo la vostra discarica”
La crisi internazionale di rifiuti sta assumendo dimensioni globali, dopo che il bando della Cina lo scorso anno ha gettato nel caos la distribuzione e il riciclo nell’area asiatica. Quest'ultimo ammasso di rifiuti speciali spedito dall'Australian company Oceanic Multitrading a Surabaya è solo uno dei giganteschi carichi che raggiungono il sud-est asiatico. Pochi giorni fa l'Indonesia ha rimandato indietro ben 49 container pieni di scarti verso la Francia e altri Paesi europei. Stessa operazione eseguita dalla Malesia lo scorso maggio, quando il governo ha inviato un ultimatum ai Paesi "produttori" delle 450 tonnellate di rifiuti, soprattutto in plastica: Australia, Bangladesh, Canada, Cina, Giappone, Arabia Saudita e Stati Uniti. Il mese scorso i rapporti diplomatici tra Canada e Filippine si sono incrinati per 69 container rimandati indietro.
Non solo cambiamenti climatici: c’è anche un’altra grave minaccia ambientale dalle proporzioni globali, è l’inquinamento da plastica. Vedo che anche i giornali italiani ne stanno ampiamente parlando. Questo materiale così duttile e diffuso ha durata pressoché eterna e rappresenta una vera sciagura per i mari. Anche per questo la Cina nel 2018 ha smesso di accettare rifiuti di plastica e di altro genere dal resto del mondo; un divieto assoluto che ha provocato il caos generale, soprattutto per molti paesi occidentali.
Le società private che gestivano i rifiuti per i governi nazionali di paesi come il Canada, il Regno Unito, gli Usa e l’Australia, hanno quindi iniziato ad esportare rifiuti nel Sud Est asiatico, dalle Filippine al Vietnam. Per quel che riguarda la plastica, solo una minima parte delle materie plastiche mondiali viene riciclato, mentre il resto finisce in queste discariche o incenerito illegalmente, rilasciando fumi tossici.
Ma i tempi sono cambiati: la consapevolezza delle conseguenza dell’inquinamento e il dramma causato dalla plastica è ormai evidente, e nemmeno le nazioni più deboli sono disposte ad accettare condizioni degradanti per lo scarico di rifiuti, che mettono in pericolo i loro cittadini e l’ambiente.
Infatti a fine maggio l’autoritario e controverso presidente delle Filippine, Rodrigo Duterte, ha rispedito indietro al Canada 69 container pieni di rifiuti non riciclabili, che erano stati esportati nel paese tra il 2012 e il 2014, erroneamente catalogati come rifiuti riciclabili. Dopo una lunga disputa tra Ottawa e Manila, i container sono stati caricati su una nave cargo che li riporterà in Canada. Il governo canadese ha accettato di farsi carico dei rifiuti e di smaltirli correttamente e ha pagato una multa alle Filippine.
Molti credono che questo sia l’unico modo in cui i paesi, principalmente in Occidente, saranno finalmente costretti a confrontarsi con i propri problemi relativi ai rifiuti, invece di gravare sui paesi in via di sviluppo. Tra le foto guardate quanto è accaduto nel lungomare di Manila quando le onde del mare ingigantite dal tifone (lo scorso Dicembre 2018) hanno restituito circa una tonnellata di rifiuti (in prevalenza plastica).
Prima Professione e entrata in Noviziato
Il giorno 16 Luglio festa della Madonna del Carmelo la Congregazione ha ricevuto in dono cinque nuovi professi. Tre filippini e due vietnamiti hanno donato la loro vita al Signore nella Congregazione di don Guanella. Don Luigi De Giambattista, coordinatore della Confederazione dell’Estremo Oriente, ha ricordato nell’omelia della Santa Messa che“sulla barca della missione guanelliana salgono nuovi pescatori disponibili a prendere il largo...”.
Nello stesso giorno quattro giovani (tre filippini e un vietnamita) sono entrati ufficialmente nella tappa del Noviziato. Vi invito a pregare affinché il Signore continui a donare alla famiglia guanelliana in Asia giovani che desiderano aspirare al cammino di santità.
Nei giorni seguenti la professione religiosa, la Comunità religiosa ha salutato l’ex Padre Maestro che, dopo alcuni anni di servizio, ha lasciato le Filippine per far rientro in India. Grazie Padre Sagaya per il tuo prezioso servizio.
Prima Assemblea della Confederazione Far East
La prima Assemblea dell’area geografica dell’Estremo Oriente ha avuto luogo a Manila dal 17 al 20 Luglio. 15 i Confratelli che hanno partecipato, provenienti da cinque comunità missionarie presenti in tre nazioni: Filippine, Vietnam e Isole di Salomon. Tutte dentro l'immenso Oceano Pacifico, al nord e al sud dell’ Equatore.
Il tema dell’Assemblea "Testimoniare la Comunione in Missione. Profezia e sfide”, ha coinvolto attivamente i confratelli nei lavori di gruppo e nella discussione assembleare. Un intenso clima di preghiera e fraternità ha favorito la buona riuscita dei lavori. Il cammino è aperto, con la stessa fiducia di Don Guanella, confidiamo nella Divina Provvidenza.
Ludovica, Antonio e Maria Pia
17, 18 e 19 anni è l’età dei giovani volontari. Nel periodo delle vacanze estive tre giovani, residenti a Lecco, Como e Brindisi, hanno deciso di spendere un mese della loro vita a Manila per stare con i “buoni figli” della Casa don Guanella in Pasong Tamo. Perché ? Sicuramente per ragioni molto personali e anche per un desiderio di vivere un’amicizia concreta con coloro che nella società sono considerati emarginati. Sono venuti da molto lontano per stare con noi in questa “periferia del mondo”. Andare nelle periferie vuol dire uscire da noi stessi, dalla concentrazione su di noi. Guardare gli altri, i periferici, i poveri è un modo per liberarci da questa bolla che ci separa dagli altri. Solamente muovendoci verso gli altri, verso le periferie, usciamo dal nostro isolamento. E impariamo !
Una mezza giornata l’ho dedicata a loro per visitare il Barangay Payatas, dove sorge la famosa “montagna di rifiuti”. Uno scenario di povertà, tanti perché a cui è difficile dare risposta. Qualche giorno prima di andare a Payatas, avevo letto il messaggio di Papa Francesco per la giornata mondiale dei poveri 2019. Voglio qui riportare un passaggio della lettera che ben si colloca con la visita fatta con i giovani: “Quante volte vediamo i poveri nelle discariche a raccogliere il frutto dello scarto e del superfluo, per trovare qualcosa di cui nutrirsi o vestirsi! Diventati loro stessi parte di una discarica umana sono trattati da rifiuti, senza che alcun senso di colpa investa quanti sono complici di questo scandalo. Giudicati spesso parassiti della società, ai poveri non si perdona neppure la loro povertà. Il giudizio è sempre all’erta. Non possono permettersi di essere timidi o scoraggiati, sono percepiti come minacciosi o incapaci, solo perché poveri. Dramma nel dramma, non è consentito loro di vedere la fine del tunnel della miseria. Si è giunti perfino a teorizzare e realizzare un’architettura ostile in modo da sbarazzarsi della loro presenza anche nelle strade, ultimi luoghi di accoglienza”.
Ludovica, Antonio e Maria Pia porteranno sicuramente nel loro cuore la visione di quella collina di rifiuti e di coloro che vi abitano. Solo poche ore la nostra visita, ma ore intense. Non dimenticheranno i volti dei nostri ragazzi disabili del Guanella Home, la loro gioia e la loro simpatia. I gesti e i sorrisi di John Paul (ragazzino con lieve ritardo mentale e sordomutismo), la voce squillante di Pio, la dolcezza di Gerald (affetto da autismo), le danze di Bernie e Tommy, l’esuberanza di Wyne e poi Aaron, John Bosco e gli altri “special children”.
Grazie a voi Ludovica, Antonio e Maria Pia per la spontaneità e l’ottimismo che avete regalato ai nostri ragazzi, per il tempo speso per loro. Un grazie particolare da parte di tutta la famiglia Guanelliana in Pasong Tamo – Manila. Fate tesoro di questa esperienza e ringraziate il Signore per il bene che avete ricevuto. Maraming Salamat po!
Bene carissimi Amici, per questa volta ho terminato. Buona continuazione della pausa estiva e Vi ricordo tutti nella mie preghiere. Buona Festa di Maria Assunta in cielo.
Ciao Fr. Mauro
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LE FOTO Al centro con la maglietta rossa Padre Sagaya Assemblea della Confederazione Neo Professi e 4 nuovi Novizi Neo Professi e P. Maestro Tifone dello scorso anno Volontari Antonio e Ludovica Volontari Antonio e Maria Pia
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News from Manila #40 - 16 giugno 2019
Carissimi Amici un affettuoso saluto a tutti Voi. Che bello poter stare ancora con voi e condividere alcuni aspetti di mia vita filippina. Nelle due news precedenti vi ho parlato delle speciali devozioni nelle Filippine (Cristo Nazareno, Santo Nino di Cebu…..). In questo numero vorrei presentarvi una riflessione riguardo alla fede del popolo Filippino, alcune notizie di casa e una richiesta che mi sta tanto a cuore. Buona lettura !
La fede Filippina: la fede dell’uomo semplice e la fede di chi la sta perdendo La fede semplice è la fede della gente comune, operai, contadini, impiegati, uomini e donne di buona fede, che non sempre hanno le parole o la volontà di definire la loro fede. Essi la praticano, questo è tutto. Vivono con essa tutta la loro vita, senza porsi vere domande. La loro fede non è minacciata o distrutta da qualche evento esterno o da difficoltà personali, come un incidente o un lutto in famiglia. Queste persone sono immuni alle conseguenze dei cambiamenti della civiltà o dello stile di vita. La loro fede fa parte della loro vita per sempre. Essi non la perderanno, qualsiasi circostanza si verifichi. Essa è profondamente radicata in loro, al punto che nulla la potrà portare via. La fede semplice è molto soggettiva, perché questi credenti sono totalmente indipendenti da eventi esterni. Essa non cerca di comunicarsi agli altri. Non invita a pratiche comuni, non sollecita e non richiede scambi di comunità, a differenza delle manifestazioni filippine. Ogni persona vive la sua fede a modo suo. Sempre meno credenti vivono la loro fede in questo modo a causa delle difficoltà di rimanere indipendenti da circostanze esterne, come la cultura, i media, la comunicazione e i viaggi, che invitano a fare paragoni e a interrogarsi sulle proprie pratiche. Ma ci sono poi i “cittadini contemporanei” che sono preoccupati per la loro vita quotidiana, le assicurazioni per il futuro, la salute, il benessere. Non c’è più spazio, nella loro mente, per domande sulla sorgente dell’essere e della vita. L’individuo finisce per non essere più in grado di interrogarsi su se stesso e sulle sue origini, dal momento che non ha più alcuna esperienza che gli dica che qualcosa esiste al di fuori di lui. Guardando la realtà internazionale, questa evoluzione non è più appannaggio del mondo occidentale. Essa si verifica in tutte le regioni del mondo in cui è arrivato uno sviluppo economico che porta altre preoccupazioni e altre distrazioni alle popolazioni. Anche qui da me stiamo assistendo ad un allontanamento dalle preoccupazioni religiose. La persone hanno molte altre possibilità di occupare la loro mente e il loro tempo, piuttosto che seguire le credenze religiose. Le vocazioni al sacerdozio o alla vita religiosa diventano sempre meno numerose, come nel mondo sviluppato. La globalizzazione della mancanza di fede è ben avviata, e a diverse velocità. La fede esige ora una forte decisione personale perché sia vissuta in questo contesto. Bisogna essere un vero eroe per mantenerla viva.
Flores de Mayo 2019 La nostra Comunità in Manila ha celebrato durante il mese di Maggio la festa religiosa di “Flores de Mayo e Santacruzan”. Flores de Mayo, dallo spagnolo "fiori di Maggio", è una delle particolari devozioni alla Beata Vergine Maria regina del Rosario e si svolge per tutta la durata del mese. Protagonisti di questo evento sono stati 85 tra i bambini e ragazzi del nostro oratorio (compresi i nostri disabili) che accompagnati dai catechisti si sono riuniti ogni pomeriggio per condividere il momento di catechismo e la recita del Santo Rosario. Il più importante significato della festa è innanzitutto quello legato al ritrovamento della Croce Santa da parte della regina Elena, madre dell'imperatore Costantino. La storia narra che la donna raggiunse Gerusalemme nella speranza di recuperare la croce sulla quale Gesù venne crocifisso. Individuato il punto dove la croce era stata sepolta, Elena fece scavare il terreno finché non ne emersero tre. Quella del Cristo venne riconosciuta subito dopo che una donna malata, toccandola, guarì miracolosamente all'istante. Poiché la festa si celebra tradizionalmente nel mese di maggio, essa è associata alla devozione mariana, particolarmente sentita dal popolo filippino. L’evento di conclude con la processione di “Santacruzan” (dallo spagnolo Santa Cruz, "Santa Croce"); è lo spettacolo rituale che ha luogo gli ultimi giorni del Flores de Mayo. La processione rende omaggio al ritrovamento della Santa Croce per opera della Regina Elena di Costantinopoli. In testa al corteo uno sciame di bambini, trasformati per l’occasione in angioletti con tanto di ali piumate; dietro di loro, incorniciate da archi floreali e accompagnate ognuna da due cavalieri, sfilano alcune donne, tutte molto giovani, simboleggianti le regine del Rosario: “Reyna Mora”, “Reyna Cleopatra” e così via fino alla “Reyna Elena” e alla “Hermana Mayor”, custode della statua della Madonna di Fatima. A chiudere il corteo, un gruppo di fedeli che accompagnano la processione pregando e cantando.
Notizie di casa Si torna a scuola Lunedì 3 Giugno la nostra scuola speciale “Guanella Center” per ragazzi disabili ha riaperto le porte, 46 gli studenti seguiti dai nostri quattro maestri. Secondo il livello di disabilità gli studenti sono divisi in quattro classi. La settimana prossima come di consueto celebreremo la Santa Messa d’inizio d’anno, chiamata comunemente Messa dello Spirito Santo. Auguriamo ai nostri giovani studenti di vivere con impegno e generosità l’anno scolastico da poco iniziato. Il 3 Giugno sono anche stati aperti i cancelli di molte scuole pubbliche e milioni di studenti si trovano ora sui banchi di scuola. Il sistema scolastico filippino è attualmente relativamente ampio ed efficiente, considerate le condizioni socio-economiche del Paese. Buoni sono i risultati raggiunti nei campi dell'alfabetizzazione e scolarizzazione elementare, contenuta è la dispersione scolastica e l'accesso alla scuola secondaria è notevolmente diffuso. La qualità dell'istruzione offerta, all'interno della scuola sia pubblica che privata, è però molto variabile e ampio il divario fra i servizi offerti in ambito urbano e quelli disponibili nelle aree rurali. Il costante aumento della popolazione in età scolare, dovuto all'incremento demografico, e il rapido sviluppo economico e sociale esercitano infatti una crescente pressione sulla scuola, a cui lo Stato, gravato da un enorme debito pubblico, non può adeguatamente rispondere. La crescente domanda di istruzione superiore e l'insufficiente articolazione tra formazione e mondo del lavoro hanno inoltre portato al formarsi di una diffusa disoccupazione intellettuale.
Congratulations Brother Arun David e Brother Christian Il 31 Maggio scorso si è tenuto presso il Centro di formazione teologica Recoletos il “graduation day”. Come centro teologico il centro offre un rigoroso curriculum ecclesiastico in “Bachelor of Arts in Sacro Theology” affiliato con l'Università di Santo Tomas. Due dei nostri studenti di Teologia, Brother Arun David (proveniente dall’India) e Brother Christian (filippino), hanno ricevuto il baccalaureato in sacra teologia. Brother Arun David ha presentato la tesi riguardante “L’Eucaristia centro della vita dell’istituto Guanelliano” e per Brother Christian la tesi ha posto l’attenzione sulle “Apparizioni mariane nel contesto mondiale”. Mentre ci complimentiamo per il risultato ricevuto da due Confratelli, auguriamo a loro di preparasi con impegno alle prossime tappe della professione perpetua e dell’ordinazione sacerdotale.
Richiesta pulmino/Jeepney per i nostri ragazzi disabili Prima di scrivere questo ultimo articolo, nel quale voglio sollecitare amici e conoscenti a sostenere un nostro progetto, ho pensato che qualcuno potrebbe dire: “eccolo qua il solito Fra Cercott”…., e avete ragione! Ma io sono speranzoso e confido nella Santissima Provvidenza, vediamo se riusciamo a realizzare questo sogno per i nostri ragazzi disabili. Come passano gli anni per gli uomini cosi passano gli anni anche per il nostro pulmino. Il nostro L300 Mitsubishi da mesi da segni di sofferenza e le riparazioni ci stanno costando non poco. Cosa fare ? Rimboccarsi le maniche e vedere di trovare una soluzione. Chiaramente avrete capito che ci serve un nuovo pulmino, ma la novità è che vorremo acquistare una Jeepney, un pulmino davvero particolare. La Jeepney è il principale mezzo di trasporto nelle Filippine. Questo particolare veicolo è noto per le sue decorazioni e colorazioni. I numerosi accessori aggiuntivi ne fanno infatti un mezzo di trasporto senza eguali, tanto da averlo reso un simbolo della cultura e arte delle Filippine. Le Jeepney sono prevalentemente utilizzate come mezzo di trasporto pubblico, mentre altri fungono da veicoli personali. E questo è quello che noi vorremmo, una Jeepney per uso privato. La Jeepney ha La capacità di trasportate ben 22 persone, due nella zona guida e 20 persone sedute sui sedili posteriori. Allego due foto per avere un’idea di quello che stiamo chiedendo. Costo del mezzo, con aria condizionata e registrazione/assicurazione è di 985.000 pesos (in euro 17.280 €). Se qualcuno fosse interessato e volesse darci una mano a realizzare il sogno/progetto ecco i dati per eventuali versamenti: ASCI Filiale di Roma
Conto Corrente Postale: 70767314
Banca Popolare di Sondrio Filiale 082 Roma:
Iban IT63 O056 9603 2040 0000 7320 X53
Sempre evidenziare bene la causale: PROGETTO JEEPNEY MANILA
Grazie a quanti ci potranno sostenere con la loro generosità !
Cari amici vi invio un caloroso saluto da Manila. Per alcuni di voi le vacanze sono già iniziate, altri sono ancora in attesa. Sia per tutti questo periodo di vacanza tempo per un meritato riposo nel quale rinnovare anche la nostra vita alla luce della Fede.
Vi ricordo tutti nella mie preghiere e buon mese del Sacro Cuore di Gesù. Ciao Fr. Mauro
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Bro. Christian e Bro. Arun David
Festeggiamenti per i due neo laureati
Flores de Mayo 1
Flores de Mayo 2
Flores de Mayo Santacruzan
I nostri maestri
I nostri studenti
Jeepney 1
Jeepney 2
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News from Manila #39 - 21 aprile 2019
Carissimi Amici ben ritrovati e Buona Pasqua. Mentre vi scrivo il termometro segna ben 41° con una tasso di umidità alto. Siamo nel pieno delle vacanze estive, scuole chiuse e chi se lo può permettere, cerca spazio per una piccola vacanza. Come avrete appreso dai giornali le Filippine sono state interessate in questi ultimi giorni da due scosse di terremoto. La prima scossa ha interessato anche Manila e nella nostra casa abbiamo percepito molto bene il tremore. Purtroppo a qualche centinaio di chilometri da Manila il terremoto ha seminato morte. 16 persone hanno perso la vita e tra queste c’era anche un bambino. L’arcipelago Filippino si trova in una zona del Pacifico estremamente instabile per natura. I terremoti sono frequenti, trovandosi questo insieme di isole in una zona sismica molto attiva: restano una minaccia una dozzina di vulcani. Come promesso in questo numero continuerò a presentavi alcune devozioni importanti di questa nazione. A seguire il racconto di alcuni eventi di casa nostra.
Il Nazareno Nero
Un altro grande evento, seguito a livello nazionale, è la processione del Nazareno Nero verso la basilica minore di Quiapo, la più grande chiesa di Manila. La statua del Cristo nero che porta la Croce arriva in basilica dopo una processione di diciotto ore, che riunisce nel suo percorso non meno di tre milioni di persone, il 9 Gennaio.
L’evento è organizzato da un comitato di laici. Due giorni prima, la processione delle copie del Nazareno Nero riunisce già 100.000 persone che passano tutte davanti ai sacerdoti per essere asperse con acqua benedetta. Le folle si ammassano in gran numero durante la processione, mettendo a rischio alcuni fedeli, che arrivano al punto di soffocare, ma che sono portati immediatamente da molte mani, al di sopra della folla, verso le ambulanze. La processione del Nazareno Nero non ha mai attirato cosi tante persone come all’inizio del XXI secolo.
Santo Nino di Cebu
Un altro evento che attira molta gente è la processione del Santo Nino di Cebu, il Sinulog, che si svolge il terzo fine settimana di Gennaio. Questa è la terza grande manifestazione religiosa del paese, di nuovo con milioni di fedeli; risalente agli inizi del XVI secolo, è una delle più antiche. I pellegrini partecipano al mattino ad una processione fluviale. Nel pomeriggio, seguono un percorso di cinque ore prima della Messa solenne nella basilica degli agostiniani. La piccola Statua di Gesù Bambino è allora data ai vescovi e ai sacerdoti che danzano al ritmo dei canti intonati da tutti.
Questi eventi religiosi vengono da una lunga tradizione importata durante l’evangelizzazione spagnola, e sono stati praticati anche al di fuori delle Filippine. Ma qui acquistano un carattere quasi nazionale, raccogliendo folle considerevoli, mobilitando intere città che cessano tutte le loro altre attività. Hanno sviluppato una aspetto locale nell’arcipelago, che le ha praticate per secoli e ha dato loro sapore speciale.
La famiglia Decorina
June e Anna e i loro tre figli sono una delle famiglie accolte nel nostro “Housing Project”, una struttura che accoglie 16 nuclei familiari che hanno nel loro interno uno o più figli con disabilità. John Paul, Joshua e Judith (due maschi e una femmina) sono i tre figli della famiglia Decorina; i due maschi sono affetti da autismo.
Alcuni mesi fa Anna - la madre – decise di raccontare la sua storia ad una radio locale. Il suo racconto venne ascoltato da molte persone che rimasero colpite dalla toccante esperienza. Tra queste ci fu un regista (Frasco Mortiz ) che lavora presso la rete televisiva nazionale ABS. Al regista piacque l’idea di girare un cortometraggio che raccontasse l’esperienza della famiglia Decorina, esperienza di sacrificio ma anche di amore e affetto per i propri due figli. Il regista contattò Anna e June, disse che voleva produrre un breve film sulla loro vita, ma utilizzando come luogo per le scene il nostro Centro don Guanella e come attori i ragazzi disabili e le famiglie che vivono nell’Housing Project. Voleva che quei momenti riprendessero vita laddove la famiglia aveva trovato supporto e sollievo.
In occasione del mese mondiale della sensibilizzazione all'autismo, ABS ha voluto raccontare la storia di Anna (Nikki Valdez è l’attrice che ha impersonato Anna) e June (Joross Gamboa è l’attore che ha impersonato June), mettendo in evidenza i momenti belli e meno belli che i due genitori hanno vissuto nel prendersi cura dei due figli con autismo.
In breve la trama del cortometraggio: dopo essere stata abbandonata dal padre americano, Anna è andata a vivere con la madre adottiva e da allora ha risieduto a Manila. Dopo un po’ di tempo incontra un cugino adottivo June, con il quale decide di far famiglia. Il loro primo figlio, John Paul mostrò presto i segni dell’autismo. Mentre all'inizio avevano accettato un simile destino, speravano che il loro secondo figlio sarebbe stato normale. Ma quando Joshua è nato, si scoprì che pure lui era affetto da autismo. La loro terza figlia, Judith, nacque senza alcun problema. La famiglia inizialmente incontrò delle difficoltà nel prendersi cura dei due bambini autistici. I bambini erano spesso frutto di insulti e derisioni da parte dei vicini per le loro condizioni. Anna fu forte, difese intensamente i suoi figli e il marito June tendeva a ripiegarsi su se stesso rimanendo inerme di fronte a questi attacchi. Anche i legami tra Anna e June rischiarono di rompersi. La forte fede di Anna fu di aiuto a June e i due furono capaci di superare questo momento. L’attrice ha saputo ben rappresentare la figura di una madre afflitta dalle inaudite prove, capace di proteggere i suoi bambini autistici e a combattere “l'infedeltà” del marito.
Infatti Anna fece di tutto per proteggere i suoi figli dalla discriminazione e dai pregiudizi e spese tutte le sue energie per mantenere l’unità familiare in modo da poter affrontare i problemi e le difficoltà. June comprese lo sforzo di Anna e rafforzò i suoi legami con Anna. Nel tempo i genitori dimostrarono il loro amore incondizionato per la famiglia e divennero molto sensibili verso le persone con bisogni speciali, specialmente quelli con autismo.
Molto bella è stata la scena dell’incontro tra i genitori e i religiosi Guanelliani che vivevano al Centro. Una storia vera che ha toccato il cuore di molti. Infatti, milioni di persone hanno potuto seguire alla televisione il cortometraggio trasmesso il sabato sera dopo cena. I giorni seguenti sono stati giorni di molte chiamate telefoniche: chi voleva esprimere la gratitudine per il nostro apostolato, chi richiedere l’ammissione al centro di persone disabili e chi per dimostrare la loro generosità attraverso donazioni. Grazie alla Divina Provvidenza! E grazie a Anna, June e i loro tre figli.
Notizie di Famiglia
Voglio comunicarvi alcuni eventi importanti della nostra Comunità Guanelliana in Manila:
Diacono Alfie Matulac: Un nostro giovane studente di teologia ha emesso i voti perpetui lo scorso 27 Aprile presso il nostro Seminario teologico internazionale di Roma. Il giorno seguente, 28 Aprile, per l’imposizione delle mani di Sua Eminenza Rev.ma Cardinale Agelo De Donatis ha ricevuto l’ordine sacro del Diaconato. Alfie rientrerà a Manila alla fine di Giugno e comincerà la preparazione immediata all’ordinazione presbiterale che dovrebbe essere nel mese di Ottobre. Rendiamo grazie a Dio per questo dono alla Comunità Filippina e alla Chiesa.
Gerald: 9 anni, di carattere sveglio, vivace e affettuoso. Gerald è il nome del nuovo ragazzo disabile accolto dal nostro Centro residenziale “Guanella Home” lo scorso 29 Aprile. Viene da Dagupan e non si conoscono tracce della sua famiglia. La situazione mentale del ragazzo fu motivo di abbandono da parte dei genitori. Dopo un periodo passato in un orfanotrofio, Gerald ha raggiunto la nostra casa. Auguriamo a lui di sentirsi bene nella nuova famiglia che con gioia lo ha accolto e vuole il suo bene.
Sister Maria Gladys: E’ una giovane suora di 31 anni. Appartiene alla Congregazione delle Ancelle di Cristo Risorto, una Congregazione locale che è nata nella Diocesi di Tarlac. La suora ha conseguito anni fa il diploma di Assistente Sociale e da quasi due anni collabora con il nostro servizio sociale del “Guanella Center”. Si occupa dei ragazzi residenti del Guanella Home e ��specialmente, coordina tutte le attività che coinvolgono le persone povere che vivono all’esterno del Centro: disabili, ragazzi, studenti, famiglie, madri, anziani e persone con bisogni sanitari. Sister Maria Gladys è davvero una suora speciale, amata e ben voluta dalla gente. Ama il nostro carisma e mette a disposizione le sue competenze per farlo vivere nel cuore della gente. Sister Maria Gladys il 4 Maggio farà la sua Professione Solenne consacrando per sempre la sua vita al Signore. Noi tutti la stiamo accompagnando con un’intensa preghiera e saremo presenti alla cerimonia dei voti solenni.
Cari amici lettori, siamo entrati nei cinquanta giorni del tempo pasquale, che dura fino a Pentecoste. Viviamo con gioia il mistero della nuova creazione realizzata da Cristo mediante la sua passione, morte e risurrezione. Noi stessi siamo nuove creature, salvati dal Signore, redenti dal suo sangue, trasformati dal suo Spirito d’amore. Non possiamo che vivere da risorti, colmi di gioia e speranza.
Vi ricordo tutti nella mie preghiere. Ciao.
Fr. Mauro
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a-Coniugi Decorina (al centro) con i due attori Nikki Valdez (a sx) e Joross Gamboa (a dx) b-Durante le scene del film c-Famiglia Decorino d-Processione fluviale Santo Nino Cebu e-Il Nazareno nero f-Diacono Alfie con Padre Battista g-Sister Maria Gladys con operatori e madri
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News from Manila #38 - 25 marzo 2019
Carissimi Amici ben ritrovati. Dopo una pausa di alcuni mesi che mi ha visto impegnato nel nostro centro residenziale per ragazzi handicappati abbandonati - Guanella Home - eccomi ancora a Voi con le news da Manila n° 38. In questi giorni mi trovo in Italia per le mie vacanze e ho avuto modo di incontrare tante persone care: la mia famiglia, i miei confratelli e consorelle, gli ospiti delle nostre case, gli amici e conoscenti che da sempre mi sostengono con la loro preghiera e generosità. E’ stata per me una gioia poter condividere con loro l’esperienza missionaria nelle Filippine. Con questo numero vorrei iniziare a trattare una serie di aspetti della cultura e della realtà filippina, tradizioni, eventi, particolari situazioni, tutto ciò che può essere interessante per conoscere meglio la terra in cui vivo. Chissà che a qualcuno venga il desiderio di visitare le Filippine per apprezzare le bellezze naturali di questo paese e gustare la cordialità della sua gente.
Religioni - Filippine, il paese cattolico d’Asia L’Asia è un continente religioso, molto più dell’Europa, che ha progressivamente perso il senso della pratica religiosa e della vita spirituale. In mezzo a questo immenso continente asiatico, in cui sono praticati il buddismo, l’induismo, l’islam, lo shintoismo e molte altre religioni, le Filippine costituiscono una singolarità. Sono per l’85% cattoliche, con una consistente pratica religiosa nonostante il numero di sacerdoti resti basso. La cultura è fortemente impregnata di spiritualità, vicina a quella latino-americana, “espressionista” sul modello spagnolo e con una connotazione del carattere spirituale asiatico come la si può trovare in India o in Cambogia. Sintesi filippina, unica nel suo genere. La religione cattolica forgia la cultura e i comportamenti, dalle pratiche individuali e familiari fino alle grandi manifestazioni pubbliche. Per comprendere questa breve panoramica sul fattore religioso, occorre citare la presenza dell’islam. Questa religione, che si trova nelle zone a sud-ovest di Mindanao, ha fatto molto parlare di sé in tutto il paese e oltre, a causa delle tentazioni di separatismo, attentati, sequestri e altre azioni violenze, motivate dal desiderio di farsi ascoltare in un paese a maggioranza cristiana. La minaccia di violenze è reale, ma non compromette l’unità della Repubblica né del governo. Un’ultima peculiarità religiosa delle Filippine è la religione nazionale “Iglesia ni Christo”, che raccoglie l’1-2 % dei filippini (popolazione filippina più di 100 milioni di abitanti), ma è molto visibile in tutto il paese a causa del numero e dell’architettura originale dei suoi luoghi di culto. In fatto di fede, le credenze sono molto limitate, perché i fedeli non credono nella risurrezione di Cristo, né nella sua qualità di Figlio di Dio. I membri di questa Chiesa sono una comunità molto attiva, a carattere nazionale (con l’esclusivo uso della lingua Tagalog nelle comunicazioni) e molto anticattolica. I membri pagano regolarmente la decima e dipendono spesso dalla loro Chiesa per il loro lavoro e le relazioni.
Processioni e devozioni nelle Filippine Le processioni di massa organizzate nelle Filippine nelle città di Naga, Cebu o nella parrocchia di Quiapo a Manila, la loro intensità e le folle che esse attirano, sono talvolta descritti da osservatori esterni come un’espressione della religiosità popolare, una deformazione della fede o un’espressione di fanatismo. Al di là delle opinioni, queste manifestazioni religiose sono una realtà che fa parte del paesaggio culturale e religioso del paese. L’interpretazione di questo fenomeno unico nel suo genere non è facile. La fede e l’attaccamento ad un riferimento religioso si manifestano in diversi modi. Durante tutto l’anno, in diverse città, sono organizzate dalla Chiesa cattolica manifestazioni sia culturali che religiose, nelle quali i laici hanno un ruolo importante, in particolare alcune famiglie che hanno contribuito a questi eventi , in taluni casi per secoli. Per non disperdermi tra centinaia di iniziative di questo genere, mi limiterò alla descrizione delle manifestazioni più grandi.
La processione della Vergine di Penafrancia La processione della Vergine di Penafrancia nella città di Naga (a pochi chilometri dalla nostra casa guanelliana di Legazpi) attira migliaia di persone da tutta la regione di Bicol tra il 13 e il 21 Settembre. Le festività sono accompagnate da un primo trasferimento della piccola statua della Vergine e poi dal ritorno, la settimana seguente, al suo luogo di origine, la basilica di Naga. Questo ritorno si fa in parte a piedi, in parte sul fiume, dove la chiatta che trasporta la Vergine è tirata da diverse piroghe, vigorosamente condotte ciascuna da una ventina di uomini con magliette dello stesso colore, che remano sotto lo sguardo di migliaia di spettatori ammassati sulle rive a sventolare fazzoletti bianchi. Una manifestazione della fede di questo popolo che vede in Maria la protettrice per eccellenza. Nel prossimo numero vi racconterò due altre grandi processioni, quello del Cristo Nazareno di Quiapo e il Santo Nino di Cebu.
Un’esperienza che continua e porta frutti In una delle news precedenti avevo accennato ad un’esperienza nata tra il gruppo delle madri e i nostri Cooperatori Guanelliani. L’esperienza sta andando a gonfie vele e sta portando buoni frutti. Le madri che curano la preparazione e la produzione delle “longganisa”, una specialità dell'arcipelago delle Filippine, sta incrementando il numero di clienti che chiedono di acquistare questa delicatezza. I segreti nella preparazione, unite a spezie e condimenti, possono variare notevolmente il gusto di queste succulente salsicce. L’esperienza che dura mesi (a giugno compirà il primo anno) vede le madri costantemente fedeli al loro impegno. Due corsi di formazione (uno all’inizio per la preparazione delle longganisa di maiale e un altro pochi mesi fa per le longganisa di pollo) hanno incrementato la qualità del prodotto. Settimanalmente vengono lavorati dai 5 ai 7 kg di carne. Una volta confezionate le longganisa vengono vendute nell’arco della settimana. Solitamente intorno a mercoledì o giovedì la scorta viene finita con gran soddisfazione da parte delle madri. Il ricavato viene impiegato per acquistare della nuova carne e ingredienti. Parte del ricavato viene depositato in una cassetta e a tempo prestabilito (dal gruppo) la quota viene ripartita tra le madri. Sister Gladys – la nostra assistente sociale - fa da coordinatrice del gruppo, aiutando le madri nella preparazione del prodotto ed incoraggiandole a raggiungere ottimi risultati. Un sentito ringraziamento va ai nostri Cooperatori per il sostegno che offrono a questa esperienza. E’ un segno di condivisione e di partecipazione alla vita della grande famiglia guanelliana di Quezon City. Vi aspettiamo a Manila per gustare le nostre longganisa!
Un ricordo per Lola Marimar Villamor Maxima, comunemente chiamata Lola Marimar, è la protagonista di questo articolo. La conobbi la prima volta quattro anni fa mentre portavo la Comunione dei malati nello squatter. Una donna di statura piccola, magrolina e con il sorriso stampato sulle labbra. Viveva nello squatter, in una piccola baracca dove non c’erano né acqua né servizi igienici. Solo una piccola lampadina garantiva un po’ di luce nell’oscurità notturna dello squatter. All’interno della casa poche cose e un angolo riservato a letto con una zanzariera per proteggersi dalle numerose zanzare che circolano la notte. La baracca era vicina ad uno dei tanti fiumiciattoli su cui scorrono le acque sporche dello squatter. La casa di Marimar era elevata da terra per evitare che le piogge monsoniche allagassero lo baracca durante le inevitabili inondazioni. Marimar era abbastanza malaticcia: anemia e tubercolosi. Ciclicamente doveva assumere i farmaci per proteggersi da eventuali aggravamenti del suo stato di salute. Mensilmente le pagavo l’affitto (della baracca) e provvedevo all’acquisto dei farmaci, mentre settimanalmente gli preparavo una borsa con un po’ di alimenti. Marimar non mancava mai di dirmi “salamat po” - “grazie” per tutto quello che si faceva per lei. Membro attivo del Gruppo anziani del nostro centro non mancava mai agli incontri di formazione e agli eventi proposti dal gruppo. La sua fede semplice e trasparente la sosteneva nelle difficoltà quotidiane, specialmente quando la salute veniva meno. Un giorno Marimar fu assente dalla celebrazione liturgica domenicale. Andai con alcuni seminaristi a visitarla e per capire cosa mai fosse successo. La trovai che dormiva. Picchiai la porta e piano, piano, Nanay Marimar si svegliò ma con molta fatica. Parlai con una vicina e mi disse che il giorno prima aveva passato una giornata senza problemi e aveva mangiato. Essendo molto debole mi assicurai che in quel giorno qualcuno gli preparasse il cibo e mi avvisasse nel caso fossero sorti dei problemi. Salutai Marimar che subito mi rispose col il suo indimenticabile sorriso. Il giorno seguente vidi arrivare una donna, vicina di casa di Marimar. Mi disse: “abbiamo trovato Marimar morta”. Chiedeva aiuto e subito andammo a verificare cosa fosse accaduto. I giorni seguenti nello squatter si è allestita all’aperto la “camera ardente” dove ci si recava per la preghiera del Rosario e la Santa Messa. Pali di legno e teloni di plastica facevano da protezione alla bara in caso di pioggia. Il buon Dio non aveva tolto la vita a Marimar, l’aveva solo trasformata, l’ha accompagnata verso l’incontro col Lui, Padre buono e provvidente. Un Padre che Marimar ha sempre pregato e amato, a cui credeva e sperava.
Auguro a tutti di continuare con fede e gioia l’impegno Quaresimale. La Quaresima come dice Papa Francesco “è un nuovo inizio, una strada che conduce verso una meta sicura: la Pasqua di Risurrezione, la vittoria di Cristo sulla morte. E sempre questo tempo ci rivolge un forte invito alla conversione. È il momento favorevole per intensificare la vita dello spirito attraverso i santi mezzi che la Chiesa ci offre: il digiuno, la preghiera e l’elemosina”.
Allora avanti e prepariamoci con gioia all’evento che ha cambiato la nostra vita. Vi ricordo tutti nella mie preghiere. Ciao. Fr. Mauro
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Iglesia ni Christo
La Vergine di Penafrancia - Naga City
Le Longganisa
Lola Marimar
Preparazione Longganisa 1
Preparazione Longganisa
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News from Manila #37 - 7 luglio 2018
Carissimi Amici buona estate a tutti voi. Vi spero bene e desidero condividere con voi il numero 37 delle “News from Manila” che raccontano tre esperienze che coinvolgono persone bisognose che serviamo nel nostro ministero di Carità.
Progetto Handlooms – Telai terapeutici
Lo scorso anno tra Agosto e Settembre il Dipartimento di Scienza e Tecnologia (DOST) che fornisce telai terapeutici per disabili e anziani ci ha chiamato al telefono per fissare un incontro. Quale lo scopo: poter dotare il nostro centro di una nuova attività terapeutica che coinvolga i nostri disabili, le persone anziane e le madri che fanno parte del nostro programma di sostegno alle famiglie con bambini disabili.
Il progetto dopo svariati incontri e riunioni finalmente ha preso inizio il giorno 11 Giugno presso il Guanella Center di Quezon City in Manila. In un articolo diffuso dal dipartimento si scrive: “Il giorno 11 Giugno 2018 disabili, anziani e madri membri del Centro Guanella, Servi della Carità, un'organizzazione religiosa con sede in Quezon City, ha ricevuto 10 unità di telai manuali terapeutici a quattro cinghie modificati (telai thera) dal Dipartimento di Scienza e Tecnologia (DOST) durante la cerimonia di inaugurazione del progetto a cui hanno partecipato il segretario DOST Fortunato T. de la Peña, DOST - Direttore regionale regionale Jose B. Patalinjug III e Celia B. Elumba DOST - Philippine Textile Research Direttore dell'Istituto (DOST - PTRI)”.
Alcuni dei nostri disabili, le persone anziane e le madri hanno frequentato un corso di formazione della durata di un’intera settimana. Ate Josie, la formatrice - paziente e competente - ha fornito assistenza tecnica offrendo istruzione sulla tessitura di base a mano, nonché sul funzionamento e la manutenzione del telaio. Obbiettivi del progetto sono due: il primo è migliorare la capacità e la produttività delle persone con disabilità che frequentano il “Livelihood Program” presso il Guanella Center attraverso la fabbricazione di vari prodotti con i telai manuali terapeutici portatili.
Il secondo è quello generare un ritorno economico attraverso il marketing degli articoli prodotti. Disabili, anziani e madri oltre a vivere un’esperienza di condivisione di questa attività (le tre categorie di persone lavorano insieme in uno spazio predisposto per il progetto) beneficeranno di piccole somme generate dalla vendita dei prodotti. Il progetto è un’opportunità in grado di offrire non solo possibilità di sostentamento, ma di favorire interventi riabilitativi e di socializzazione. Un progetto di cui essere orgogliosi perché mantiene i membri della comunità impegnati e produttivi, dà loro fiducia e un senso di soddisfazione.
In poco più di un mese la produzione è diventata intensa: tovaglie da tavolo, tovagliette per la prima colazione e arredi religiosi quali tovaglie per l’altare e stole per le celebrazioni liturgiche. Nei prossimi mesi si vorranno produrre degli scialli leggeri in cotone per le signore. Ora è il momento della caccia ai benefattori e compratori.
Longganisa e Tocino …., Cooperatori e Famiglie dei disabili insieme
Qualche mese fa durante un incontro con i nostri Cooperatori Guanelliani ho lanciato l’idea di supportare le nostre famiglie che abitano nel nostro “Don Guanella Housing Project”, una residenza per famiglie bisognose che hanno nel nucleo familiare persone disabili. Una forma di condivisone, collaborazione, supporto offerto dai nostri Cooperatori, una forma di adozione familiare, una famiglia di un Cooperatore adotta una famiglia dell’Housing. Dall’incontro con le madri è scaturita l’idea di iniziare la produzione e la vendita di due specialità che vanno alla grande nella tavola dei Filippini “Longganisa e Tocino” piatti normalmente serviti per la prima colazione.
La longganisa è una salsiccia tipica filippina preparata con carne di maiale macinata, anche se si può usare il manzo o il pollo. La sua origine è associata alla linguiça portoghese e al chorizo spagnolo. Nelle Filippine si può gustare la longganisa come specialità regionale nelle sue diverse varianti, in quanto la popolazione di ogni zona del Paese usa una miscela di spezie e aromi differente. Esistono due tipi principali di longganisa: la derecado (con aglio) e hamonado (dolce).
Il tocino è una pietanza per la colazione popolare nelle Filippine. È fatto di carne di maiale, tipicamente proveniente dalla spalla del maiale, dal posteriore o dalla lonza. Per preparare il tocino, tutto quello da fare è marinarlo in una miscela di spezie deliziose, conservarlo in frigorifero per un paio di giorni e poi friggerlo o grigliarlo fino a quando non ha raggiunto la consistenza desiderata, croccante e gustosa.
Dopo la prima esperienza di produzione e vendita, valutato che il mercato offre un buon ritorno economico la nostra Sister Gladys (assistente sociale del Guanella Center e referente per il progetto Housing) in condivisione con le madri hanno deciso di aumentare la produzione. Grazie alla Divina Provvidenza che ci ha aperto la strada a questo bella esperienza.
Pangasinan, Santa Barbara nuova missione a favore delle persone anziane povere
Sì, il 16 di Luglio, festa della Madonna del Carmelo la Congregazione Guanelliana inizierà nelle Filippine la sua terza missione. Una missione che avrà due obbiettivi: accogliere le persone anziane povere, sole, senza nessun sostegno e curare la formazione religiosa guanelliana dei candidati nella tappa del postulandato. Il giorno 23 Giugno l’inaugurazione della Casa, il 16 Luglio l’invio della Comunità. La nuova Casa si trova nella Provincia di Pangasinan, precisamente nel comune di Santa Barbara. Voglio condividere con voi alcune delle belle riflessioni che Mons. Socrates Villegas -Vescovo della Diocesi locale di Dagupan - ha espresso in occasione dell’inaugurazione (l’omelia era in lingua locale, Ilocano, per cui mi scuso semmai ci fosse qualche errore nella traduzione).
“Tra cinquant'anni, guarderanno le foto di quello che stiamo facendo oggi pomeriggio. Guarderanno i nostri volti e diranno: questo è già morto; anche questo; e anche questo. Ma le cose buone che stiamo iniziando ora saranno ancora vivi tra cinquanta o anche cento anni da oggi. Quello che stiamo facendo è importante e ringraziamo il Signore per la benedizione che questa casa è. Questo pomeriggio questa casa ci sta dicendo che tutte le persone hanno lo stesso valore. Abbiamo lo stesso valore e non esiste una persona il cui valore sia ridotto perché ha commesso un errore, perché si è ammalato, perché ha un occhio mancante, perché il suo cervello non funziona bene, perché lui / lei non può parlare - abbiamo tutti lo stesso valore.
Questo è ciò che la nuova casa ci sta dicendo. Questo è un faro a Pangasinan. E questo faro dice a tutti, siete uguali davanti al Signore. Anche se abbiamo peccato, anche se ci ammaliamo. Anche se manca qualcosa nei nostri corpi - che siamo calvi o con pochi capelli, avere pochi denti o nessuno, storpiati o in grado di camminare, che può sentire o non sentire, può leggere o non può leggere. Tutti noi siamo figli di Dio. E poiché siamo figli di Dio, abbiamo lo stesso valore.
Gesù Cristo scelse i feriti invece di quelli sani. Ha scelto la povertà invece della ricchezza. Scelse la mangiatoia invece di una stanza. Ha scelto di morire sulla croce come un criminale invece di morire a causa di una malattia. Ciò significa che Gesù ha elevato il valore dei feriti, la persona che ha una disabilità, la persona in periferia, la persona che è respinta dalla società, Gesù ha aumentato il loro valore. Cristo ha prestato maggiore attenzione e ulteriore preoccupazione a coloro che non hanno qualcosa qui sulla terra. Questo è il motivo per cui siamo qui. È nostro dovere cristiano prenderci cura della nostra gente. È nostro dovere cristiano prenderci cura dei poveri perché i poveri, gli anziani, gli handicappati, gli emarginati, Dio ha scelto di stare con loro.
Mi dispiace dirtelo, accendere una candela non ti porterà in paradiso. O portare fiori non ti porterà in paradiso. Solo l’amore. L’amore per i poveri, l’amore per gli handicappati, l’amore per i dimenticati, l’amore per gli ultimi. Questo è l'unico modo sicuro. L'unica chiave che aprirà le porte del paradiso per noi. Questo pomeriggio rinnoviamo il nostro amore per i poveri. Perché non dovremmo dimenticare che siamo tutti poveri davanti a Dio. Non abbiamo nulla di cui vantarci di fronte a Dio. E sappiamo che in questo lavoro, Dio ci aiuterà. Perché questo lavoro è opera di Dio e noi continuiamo solo questo suo lavoro qui sulla terra”.
Il giorno stesso dell’inaugurazione prima di raggiungere la casa a Santa Barbara abbiamo fatto tappa al Santuario della Madonna del Rosario di Manaoag (circa 30 minuti dalla nuova missione). Alla Madonna abbiamo affidato questa nuova realtà, i poveri che accoglieremo, i Confratelli P. Charlton, P. Charles e seminaristi che vi abiteranno. Pregate per questa nostra nuova missione guanelliana.
Carissimi una preghiera particolare ve la chiedo per la mia Comunità. Nei mesi di Luglio e Agosto ci sarà una riorganizzazione della casa. La casa ospiterà i Confratelli per la Teologia e Filosofia (2 Filippini, 2 Indiani, 3 Vietnamiti). Inoltre uno spazio verrà riservato alla tappa del Noviziato (14 novizi, 12 Filippini e 2 Vietnamiti). Pregate perché questi giovani diventino buoni e santi sacerdoti e fratelli secondo lo spirito di San Luigi Guanella.
Vi ricordo tutti nella mia personale preghiera. Ciao.
Fr. Mauro
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