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La mia vita sta andando un po' troppo veloce negli ultimi mesi, e il tempo per i social purtroppo scarseggia… A volte pero' capita una notte insonne in cui ti viene quasi da fare il punto della situazione, e allora butti giù due pensieri nero su bianco per fare chiarezza con te stesso.
Negli ultimi 6 mesi, in ordine sparso:
Abbiamo comprato casa e la stiamo ristrutturando. In parte facendo in parte i lavori noi, in parte coordinando le maestranze che vanno tenute sotto stretto controllo, perché appena ti giri un attimo fanno danni. Dall'idraulico che non sa montare una sonda esterna, al tecnico della caldaia che non sa configurare una curva climatica, al geometra che sbaglia i confini, all'elettricista che rischia di sbagliare la sezione dei cavi, al muratore che rischia di tagliare un trave del solaio nel modo sbagliato, all'Ikea che sbaglia il progetto per la cucina, al piastrellista che copre le scatole delle prese elettriche con le mattonelle, eccetera. Non ti puoi distrarre un minuto che fanno casini.
Abbiamo avviato per la prima volta una guerra legale con qualcuno. Non volevamo arrivare a questo ma non abbiamo avuto alternative. Spero solo che non sia un inutile prosciugamento di soldi e sanità mentale.
Abbiamo fatto un trasloco a singhiozzo tra un lavoro e l'altro alla casa, tra una trasferta e l'altra a lavoro. Non è ancora finito, e adesso dormiamo in entrambe le case, a volte di qua e a volte di la. Ci sarebbero sicuramente stati modi più efficienti di farlo, ma amen, è stato un compromesso.
Ho ordinato la mia prima auto elettrica, approfittando degli incentivi. Dovrebbe arrivare tra qualche mese, e visto che faccio in media almeno 100km al giorno per lavoro, caricandola a casa, dovrebbe abbattere significativamente le spese di carburante e manutenzione ordinaria. Speriamo bene.
Ho finalmente finito una macchina che mi ha preso più di un anno di lavoro, installata dal cliente, e attualmente in produzione. So che sembra poco, ma data la quantità di lavoro che ha richiesto, è stata una soddisfazione non da poco vederla finalmente girare. Ho dovuto passare settimane bardato come un beduino del deserto, in tuta sterile dentro a una camera bianca, per la messa in servizio, ma ne è valsa la pena.
Ho iniziato una nuova macchina che mi prenderà probabilmente parecchi mesi, ma che potrebbe produrre una nuova cura per le leucemie infantili. Non so se riuscirò a portarla a termine perché è un prototipo, e non sappiamo ancora nemmeno se funzionerà, ma è una cosa che da soddisfazione, sapere di star facendo qualcosa di utile per qualcuno.
Sono caduto dal primo piano, atterrando di schiena, e incrinandomi alcune costole. Colonna vertebrale e testa intatte, per fortuna, poteva andare molto peggio. Ma comunque sufficiente a bloccarmi a letto per qualche settimana. Inserire qua una bestemmia creativa. Ero preoccupato per la nanetta, che mi ha visto cadere, svenire e portare via dall'ambulanza. Pensavo si fosse spaventata, ma fortunatamente sembra allegra e tranquilla, e le maestre dell'asilo dicono che non sembra averla presa in modo traumatico.
Ho approfittato di qualche giorno bloccato a letto per recuperare alcuni dei libri e fumetti arretrati che vegetavano sul comodino da mesi. Mi è piaciuto molto Ginseng Roots di Craig Thompson, e adesso ho iniziato L'Incal di Moebius e Alejandro Jodorowsky.
Ho fatto la mia prima fiera in Germania, finendo a cena con dei fornitori colombiani, a bere lungo il Meno con degli scozzesi ubriachi in kilt che giocavano a pallone in mezzo alla strada, e a curiosare negli stand della concorrenza fingendo di essere di tutt'altra azienda. Ovviamente sgamato dopo nemmeno 10 minuti da gente che passava di li per caso, e che mi conosceva. Facciamoci sempre riconoscere con le figure di merda anche all'estero, mi raccomando.
Sto finendo i soldi che avevo pianificato per i lavori di ristrutturazione, e probabilmente mi toccherà intaccare anche quelli del fondo di emergenza. Spero che i lavori finiscano presto perché non posso continuare a spendere a questa velocità.
Ho un nuovo apprendista a lavoro, a cui sto cercando di insegnare quello che posso, nei pochi buchi di tempo che riesco a ritagliare. Pero' è sveglio, e basta dargli l'input che poi va avanti da solo. E' appena uscito dall'università ma in pochi mesi ha già quasi finito la sua prima macchina. Sono piccole soddisfazioni anche queste.
Credo di aver avuto la mia prima micro-crisi di astinenza da droga. In ospedale mi avevano dato degli antidolorifici oppiacei, che ho preso seguendo dosi e tempi indicati dal dottore. Ma quando ho smesso, i primi due giorni non sono stati molto piacevoli. Sensazioni strane, battito accelerato, caldo o freddo a caso, ansia e nervosismo senza motivo, difficoltà a dormire, ecc… Diciamo che la prossima volta cerco di farmi bastare il paracetamolo o il ketoprofene, meglio.
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Dice @tsuki-nh che non apprezzo i suoi progetti.
Ci mettiamo un materassino di gomma, sul monte delle macerie, così non si sbuccia i ginocchini quando casca da du' metri (con la casa, l'albero, e tutto).
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La versione di @tsuki-nh del cartello da appendere al cancello in stile @kon-igi :D
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Niente, non ce la possono proprio fare.
Non metto nemmeno il link perché non si meritano nemmeno una visualizzazione in più, con questo clickbaiting di bassissimo livello.
Secondo la ricostruzione della polizia, il robot industriale, che stava sollevando scatole piene di peperoni e le stava posizionando su un pallet, sembra aver avuto un malfunzionamento e ha identificato l'uomo come una scatola. L'uomo, secondo quanto riferisce l'agenzia locale Yonhap, è stato trasferito in gravi condizioni nell'ospedale dove è morto. Il decesso sarebbe dipeso dal fatto che il braccio robotico avrebbe spinto la parte superiore del corpo dell'uomo contro il nastro trasportatore, schiacciandogli il viso e il petto.
Dall'articolo "Robot schiaccia e uccide un operaio: lo aveva scambiato per la scatola che doveva prendere" su Corriere.it
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Si nota che il video è stato fatto da un umanista, perchè un vero ingegnere invece di sparare quelle supercazzole, avrebbe semplicemente ruotato il tavolo di un angolo compreso tra 0 e 90 gradi.
Quindi questa insofferenza verso gli ingegneri gestionali è un fatto 😌
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Close up of Pluto from the New Horizons space probe.
Will be adding several more photos to this same post
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Se lo crei…. Lo compro!! 😂😂
https://www.instagram.com/reel/C0T0xGBMW7k/?igshid=ZWI2YzEzYmMxYg==
Ciao anon (ma perché anon poi?), in realtà è già stato fatto, anche se senza quella finta antenna radar che gira, usando invece una raspberry pi, una rete neurale convoluzionale tipo Yolo, e un piccolo laser da incisione :D
Sarei curioso di provare a replicarlo prima o poi, ma il tempo è sempre poco...
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Lei è il padre che ogni figlio desidererebbe avere.
🫂♥️
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Qua ci tagghiamo @pgfone :D
I Landini testacalda li trovi dappertutto, ma i Field-Marshall con accensione a cartuccia non li avevo mai visti :)
La manera de encender un tractor al estilo muricaland
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Immaginate i calcoli necessari per impostare delle traiettorie del genere, agli inizi degli anni '70, a mano, carta e matita.
(via fb)
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Ne parlavano tutti di questo libro, ed ero curioso di leggere il primo autore asiatico che ha vinto il premio Hugo.
Solo che la prima pagina non promette benissimo, diciamo. Speriamo che non ci sia l'effetto Silmarillion...
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Bilbo vs Frodo and Sam. Europe for distance comparison.
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Ebreo e di famiglia poverissima, ha appena 11 anni quando si mette a studiare la matematica di Legendre, 13 quando calcola la traiettoria di un proiettile sotto la forza gravitazionale tra la Terra e la Luna dopo aver letto il libro di Jules Verne. Grazie a un benefattore, ammirato dal suo ingegno, riesce a laurearsi in Fisica alla Normale e a soli 23 anni vince la cattedra di Meccanica razionale nell’università di Pisa.
Matematico di pregio e autore di equazioni usate ancora oggi, durante la Prima guerra mondiale scopre che l’elio è un gas meno infiammabile e più sicuro dell’idrogeno per alimentare i dirigibili. Poi al termine del conflitto ha un'intuizione. Anzi tre: la tecnologia deve uscire dalle aule accademiche ed entrare nella società, deve diventare uno strumento di progresso per l'Italia allora arretrata, deve essere un mezzo di cooperazione e di pace tra popoli europei che si erano fino a quel momento combattuti gli uni gli altri.
Un sogno, forse ingenuo alla luce della Storia, ma che dopo molti sforzi lo porta nel novembre del 1923 alla creazione del Cnr, il Consiglio nazionale delle ricerche, di cui diventa il primo presidente. Purtroppo il suo prestigio e il suo genio entrano subito in collisione con una forza che si è appena affermata professando l’opposto dei suoi principi: il fascismo. Sarà, questo scienziato, uno dei dodici professori universitari (su oltre 1200) che rifiutano di giurare fedeltà al regime. E per questo perde tutto: la presidenza del Cnr, quella dei Lincei, l’insegnamento universitario. Muore nel 1940, emarginato dai colleghi e senza gli onori che l’Italia riservava a quelli del suo calibro. Fa però in tempo a scrivere il suo epitaffio, la rivalsa definitiva sui piccoli uomini che lo avversavano: “Muoiono gli imperi, ma i teoremi di Euclide conservano eterna giovinezza”.
Ieri a Pisa ho moderato le celebrazioni per i 100 anni del Cnr, davanti a centinaia di studenti delle superiori, con alcuni dei migliori ricercatori italiani che hanno raccontato la scienza che un secolo fa non c’era, l’informatica, con tutti i suoi spettacolari sviluppi, dalle librerie di software alla realtà virtuale, dai robot all’intelligenza artificiale generativa. Ma sono voluto partire da una storia, ingiustamente dimenticata. Quella di Vito Volterra, fondatore del Cnr, scienziato integro e visionario, capace di ricordarci ancora oggi che nessun compromesso è possibile quando il prezzo da pagare include la nostra libertà.
Grazie a Chiara Spinelli, motore turbo dell’evento, forza misteriosa della natura, sulle cui leggi la scienza non ha ancora risposte.
da Eta Beta - Radio1 Rai
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Brooks sostiene che l'aggiunta di manodopera a un progetto software in ritardo lo fa ritardare, a causa della maggiore complessità della comunicazione. Sottolinea l'importanza di avere un team piccolo e qualificato, una comunicazione chiara e la necessità di pianificazione. Brooks introduce il concetto di “Legge di Brooks” e sottolinea l'importanza dell'integrità concettuale nel design. Discute inoltre le sfide della stima del software, i compromessi tra qualità e tempo e il valore dell'iterazione nello sviluppo del software.
Legge di Brooks:
“L'aggiunta di manodopera a un progetto software in fase avanzata lo rende più tardi.”
Questo principio controintuitivo si basa su diverse osservazioni e ragioni chiave:
Tempo di accelerazione : i nuovi membri del team hanno bisogno di tempo per diventare produttivi. Devono conoscere il progetto, la sua base di codice, gli strumenti utilizzati e lo stile di lavoro del team. Questo tempo di accelerazione può rallentare in modo significativo il progresso complessivo poiché i membri del team esistenti dedicano tempo alla formazione dei nuovi arrivati invece di lavorare sul progetto.
Spese generali di comunicazione : man mano che più persone vengono aggiunte a un progetto, la complessità della comunicazione aumenta in modo esponenziale. Ogni nuovo membro del team aggiunge ulteriori canali di comunicazione, rendendo il coordinamento e la condivisione delle informazioni più complessi e dispendiosi in termini di tempo.
Divisione del lavoro : esiste un limite all'efficacia con cui un compito può essere suddiviso tra più lavoratori. Alcuni compiti semplicemente non possono essere divisi a causa della loro natura sequenziale e, per quelli che possono essere divisi, la divisione stessa può introdurre lavoro extra, come l'integrazione e il test delle diverse parti. Potresti esserti imbattuto nella famosa analogia di Brooks secondo cui 9 donne generano un bambino in un mese. (E prima che tu lo dica, non è sfuggito alla mia attenzione che nel mondo di The Mythical Man-Month, gli uomini fanno il lavoro mentre le donne fanno i bambini. Ehi, erano gli anni ‘70. Hai visto Life On Marte, vero?)
Rendimenti decrescenti : dopo un certo punto, la produttività per lavoratore inizia a diminuire all’aumentare delle dimensioni del team, a causa dei fattori sopra menzionati. Ciò può portare a uno scenario in cui l’aggiunta di più persone si traduce effettivamente in una minore produttività complessiva.
La legge di Brooks sottolinea l'importanza di un'attenta gestione del team e del progetto nello sviluppo del software. Ciò suggerisce che destinare più risorse a un problema, soprattutto in una situazione con limiti di tempo, non è sempre la soluzione migliore e spesso può esacerbare il problema. Brooks sostiene invece una migliore pianificazione, una comunicazione chiara e la definizione di scadenze realistiche per evitare le insidie dei progetti in ritardo.
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Brooks sostiene che l'aggiunta di manodopera a un progetto software in ritardo lo fa ritardare, a causa della maggiore complessità della comunicazione. Sottolinea l'importanza di avere un team piccolo e qualificato, una comunicazione chiara e la necessità di pianificazione. Brooks introduce il concetto di “Legge di Brooks” e sottolinea l'importanza dell'integrità concettuale nel design. Discute inoltre le sfide della stima del software, i compromessi tra qualità e tempo e il valore dell'iterazione nello sviluppo del software.
Legge di Brooks:
“L'aggiunta di manodopera a un progetto software in fase avanzata lo rende più tardi.”
Questo principio controintuitivo si basa su diverse osservazioni e ragioni chiave:
Tempo di accelerazione : i nuovi membri del team hanno bisogno di tempo per diventare produttivi. Devono conoscere il progetto, la sua base di codice, gli strumenti utilizzati e lo stile di lavoro del team. Questo tempo di accelerazione può rallentare in modo significativo il progresso complessivo poiché i membri del team esistenti dedicano tempo alla formazione dei nuovi arrivati invece di lavorare sul progetto.
Spese generali di comunicazione : man mano che più persone vengono aggiunte a un progetto, la complessità della comunicazione aumenta in modo esponenziale. Ogni nuovo membro del team aggiunge ulteriori canali di comunicazione, rendendo il coordinamento e la condivisione delle informazioni più complessi e dispendiosi in termini di tempo.
Divisione del lavoro : esiste un limite all'efficacia con cui un compito può essere suddiviso tra più lavoratori. Alcuni compiti semplicemente non possono essere divisi a causa della loro natura sequenziale e, per quelli che possono essere divisi, la divisione stessa può introdurre lavoro extra, come l'integrazione e il test delle diverse parti. Potresti esserti imbattuto nella famosa analogia di Brooks secondo cui 9 donne generano un bambino in un mese. (E prima che tu lo dica, non è sfuggito alla mia attenzione che nel mondo di The Mythical Man-Month, gli uomini fanno il lavoro mentre le donne fanno i bambini. Ehi, erano gli anni ‘70. Hai visto Life On Marte, vero?)
Rendimenti decrescenti : dopo un certo punto, la produttività per lavoratore inizia a diminuire all’aumentare delle dimensioni del team, a causa dei fattori sopra menzionati. Ciò può portare a uno scenario in cui l’aggiunta di più persone si traduce effettivamente in una minore produttività complessiva.
La legge di Brooks sottolinea l'importanza di un'attenta gestione del team e del progetto nello sviluppo del software. Ciò suggerisce che destinare più risorse a un problema, soprattutto in una situazione con limiti di tempo, non è sempre la soluzione migliore e spesso può esacerbare il problema. Brooks sostiene invece una migliore pianificazione, una comunicazione chiara e la definizione di scadenze realistiche per evitare le insidie dei progetti in ritardo.
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