gidiemme
sono un genitore di merda
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Pensavo che occuparsi figli volesse dire dare il buon esempio: essere comprensivo, saggio e paziente...invece assomiglia di più a qualcosa del tipo "fare la barba a un ippopotamo strafatto di crack"...Però ce la sto mettendo tutta :)
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gidiemme · 4 months ago
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SULL' ALLUVIONE...POST LUNGO. Ma doveroso, quindi... buona lettura.
L'ennesima alluvione in Emilia Romagna, con quantitativi di acqua caduta con picchi perfino superiori al disastro del 2023, riportano alla luce le solite questioni sulla pulizia dei fiumi. Al netto dell'evento eccezionale ecco quindi molte risposte.
MANUTENZIONE. La manutenzione, che è sacrosanta, va bene per far fronte ad eventi moderati. Quello in atto è tutto tranne che moderato. Se non si analizza il problema partendo da questo fatto, sarà difficile trarre qualche ragionamento serio. Evidentemente il sistema di scolo delle acque, con fiumi ristretti nel tempo, i cui tratti arginati sono stati costruiti molto tempo fa, non sono più sufficienti a far defluire questi carichi idraulici. C’è poco da fare, con questo assetto territoriale, la questione è diventata ingestibile, soprattutto nei confronti dell’attuale e futuro regime di precipitazioni piovose.
PULIZIA FIUMI. E sulla pulizia dei fiumi quindi?
Questo concetto precotto, che ogni volta viene ripetuto fino allo sfinimento, trae la sua origine in una distorsione storica, ovvero che “una volta” si facesse manutenzione. In realtà non è così, ma molto semplicemente “una volta” i fiumi godevano di maggior rispetto da parte dell’uomo, come il territorio ad essi circostante.
Dal secondo dopoguerra in poi, i fiumi sono stati visti come cave a cielo aperto per inerti, sabbie e ghiaie, e aree di scolo in cui far transitare il più velocemente possibile le acque dai rilievi al mare.
Questo ha fatto si che, soprattutto relativo alle gigantesche estrazioni di sedimenti in alveo, i fiumi iniziassero un processo di incisione dell’alveo stesso, attraverso il fenomeno di erosione che si manifesta sia in maniera regressiva, ovvero a monte di dove io ho estratto i sedimenti, che progressiva, a valle del punto di estrazione.
I fiumi sono andati incontro quindi ad un processo di canalizzazione innaturale che ha portato numerosissimi problemi con sé, tra cui: aumento della velocità della corrente, aumento dell’incisione, minor espansione e, soprattutto, minor ricarica delle falde acquifere. Perché le falde acquifere più ricche nel sottosuolo sono rappresentate dalle conoidi alluvionali dei fiumi le quali si alimentano attraverso il contatto idraulico diretto con il fiume sovrastante. Se noi trasformiamo il fiume in un canale che cerca la massima velocità, la ricarica del sottosuolo per infiltrazione è ridotta al minimo. Avrete capito che questa problematica è strettamente correlata con le problematiche di siccità degli ultimi anni.
FIUMI DI PIANURA.
I nostri fiumi sono notoriamente detti pensili, in quanto l’alveo del fiume è in quota più alto delle campagne circostanti. L’uomo per difendersi ha iniziato a costruire argini, iniziando una lotta infinita, ovvero si alza il fiume ed io alzo l’argine.
Gli argini sono manufatti vecchi che soffrono per tanti fattori: qualità ed epoca costruttiva, lunghi periodi siccitosi, manutenzione, tane di animali… Quasi mai però leggo, o sento, qualcuno che si soffermi sul parametro più importante: la sezione idraulica. I fiumi/torrenti sono ridotti a canali sopraelevati in pianura estremamente stretti, e questa è un’eredità pesantissima che ci portiamo dal passato. Su questi argini è necessaria la manutenzione, in quanto questi abbiamo e al momento come difesa passiva abbiamo loro.
Abbiamo però soprattutto sezioni idrauliche ridotte all’osso, argini enormi costruiti in più riprese, e al piede dell’argine manufatti come case ed aree industriali. Se avviene una piena devo quindi pensare in primis alla pulizia? Eh, direi di no in quanto come ha mostrato il Lamone (anche nell’evento maggio 2023), le sezioni di questi “fiumi” non sono in grado di fare defluire forti colmi di piena.
La pulizia risolve tutto? Bisogna definire cosa si intende per pulizia: l’unica pulizia fluviale che ha senso è la rimozione del legname secco in quanto quello viene subito preso in carico dalle piene e potrebbe creare sbarramenti in sezioni critiche come, ad esempio, ostruire la luce di un ponte. Il resto, sono leggende metropolitane.
Gli alberi “vivi” rappresentano una difesa idraulica passiva, in quanto sono in grado di far rallentare la corrente idraulica. Pensate che dove non ci sono, vengono impiantate delle opere di ingegneria con la stessa funzione degli alberi, detti pennelli.
Il cavare sedimento “a mo’ di pulizia” è quanto di più sciocco si possa fare, come dimostrato sopra: aumento velocità, erosione e il sano trasporto solido dei fiumi. Si sano, perché i fiumi portano a mare quel sedimento fondamentale per il mantenimento dei nostri litorali: i fiumi portano sedimento, le correnti marine lo distribuiscono lungo costa e così si sono sempre mantenute le nostre coste. Almeno fino a 70 anni fa, perché poi le pesanti estrazioni di sedimento in alveo hanno rotto questo equilibrio dei fiumi, ed infatti noi emiliano-romagnoli paghiamo una ditta tedesca che, ogni anno, draga la sabbia a 40-60 m dalle coste dell’Adriatico per fare il ripascimento delle nostre spiagge. Geniale no? Ma l’abbiamo cercata noi.
Le sezioni dei fiumi, quindi, appaiono sempre più insufficienti, in primis perché noi le abbiamo ristrette all’osso, ed in seconda battuta perché il territorio, fortemente cementato e antropizzato è andato incontro all’impermeabilizzazione. Questa strana parola racchiude in realtà uno degli aspetti più critici. Se io ho, ad esempio, un’area di 1 km quadrato a terreno naturale, questa assorbirà le precipitazioni in funzione ovviamente delle litologie di cui è composta, ovvero terreni più permeabili e terreni meno permeabili.
Se di quel km quadrato metà lo perdo perché ho cementato, asfaltato, rendendo di fatto impermeabile metà della mia area pilota, dove andrà l’acqua che piove? Non verrà mai assorbita e finirà velocemente nelle reti scolanti, quindi nei canali ed infine nei fiumi.
Si, quei fiumi che già li abbiamo ristretti e poi caliamo giù l’asso come surplus idrico da gestire. E le precipitazioni intense, concentrate, degli eventi estremi mettono la ciliegina sulla torta.
Quindi quando sentite dire da qualcuno “bisognerebbe dare spazio, o meglio, ridare lo spazio che abbiamo tolto ai fiumi e qualcosina di più ..” non è un pazzo, non è un “verde”, non è un “ambientalista”.
E’ uno che ha capito come funzionano i fiumi.
La pulizia radicale non risolve uno stupro al territorio che si è perpetrato per 60 anni.
Soluzioni possibili? Quando si dice “dare spazio ai fiumi” in molti criticano, storcono il naso, perché non hanno idea delle soluzioni proposte. Nessuno dice di lasciare, soprattutto in pianura, i fiumi al naturale come migliaia di anni fa. Bisgogna concentrarsi su aree di intervento dove qualcosa è effettivamente possibile applicare: devono essere interventi organici e mai interventi spot o puntuali, quelli non servono a nulla.
Il sistema va "allargato" in maniera da far riprendere di norma certe aree golenali ai fiumi. Inoltre, ci sono le fasce tampone dei fiumi, perse grazie all'incisione, che sono importantissime in in ottica di ricarica idrogeologica e per la biodiversità. Si deve fare in modo di ripristinare i canali abbandonati dalle nostre opere siano ripresi dai corsi d'acqua che tornano a situazione multicanale e non a canale singolo modello "canale scolante" come li vediamo ora.
In alcuni casi sono stati progettati anche gli arretramenti di argine e/o eliminazione degli stessi. Se riusciamo a fare questo in maniera organica la sezione si allarga e tutto ne trae beneficio. In alcune aree si dovrà giocoforza andare in contro ad espropri, non lo nego, ma i nostri errori di pianificazione li stiamo pagando a caro prezzo.
In aree critiche dobbiamo prevedere e realizzare aree di laminazione, come casse di espansione e/o aree appositamente allagabili.
Se non capiamo questo concetto sarà sempre peggio: la cementificazione e il cambiamento climatico comportano un notevole surplus idrico che i fiumi, ristretti fino all'osso, non riusciranno mai a smaltire.
Testo di Giulio Torri, geologo
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gidiemme · 8 months ago
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gidiemme · 10 months ago
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Figo aver tolto i caricabatterie dalle confezioni dei nuovi smartphone per non avere sprechi. peccato che i nuovi device richiedono Wattaggi elevati che i vecchi caricabatterie non danno. Quindi ti devi comprare un nuovo caricabatterie....e pure il cavo a parte. Al di là del soldo sono tre imballaggi al prezzo di uno. E l ambiente ringrazia :(
Meritiamo l estinzione.
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gidiemme · 10 months ago
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gidiemme · 10 months ago
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Why not
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gidiemme · 10 months ago
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Reblog, tanta energia positiva (e l augurio che capiti anche qualche gran botta di culo, che in generale non guasta mai) x loro.
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Io ti invoco Sköldpadda Maturin, su un cuscino di quarzo citrino e in un letto di ranuncoli rosulati. Giada gialla di fiume alla tua destra, ofiolite venata d'oro ai tuoi piedi e alla tua sinistra Fehu di prosperità, tracciata con carbone di Palo Santo. Su di te una ghianda germogliata da Yggdrasill sempiterno, per una nuova rinascita.
Siccome voi lo sapete che io sono di credo animista-transumanista chiedo cortesemente a tutti i miei follower di rebloggare questa immagine affinché due persone meritevoli abbiano ciò che attendono da lungo tempo.
Grazie <3
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gidiemme · 10 months ago
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Io ti invoco Sköldpadda Maturin, su un cuscino di quarzo citrino e in un letto di ranuncoli rosulati. Giada gialla di fiume alla tua destra, ofiolite venata d'oro ai tuoi piedi e alla tua sinistra Fehu di prosperità, tracciata con carbone di Palo Santo. Su di te una ghianda germogliata da Yggdrasill sempiterno, per una nuova rinascita.
Siccome voi lo sapete che io sono di credo animista-transumanista chiedo cortesemente a tutti i miei follower di rebloggare questa immagine affinché due persone meritevoli abbiano ciò che attendono da lungo tempo.
Grazie <3
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gidiemme · 11 months ago
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Oggi se n'è andata una persona speciale, che ha sempre fatto del bene a tutti, ma veramente a tantissimi. Il collante di una famiglia (anzi di sei o sette famiglie , almeno). In 3 mesi un tumore se l'è portata via.
Tumore scoperto quasi per caso che non aveva dato nessun sintomo. Fino a quando tutto è andato in vacca.
Ora spiegatemi che senso ha fare sta vita, renderla ancora più merdosa con la nostra stupidità e miopia schiavi di una vita che va troppo in fretta e di cui non abbiamo il coraggio di tirare il freno. E se fai del bene, lasci una sofferenza ancora maggiore in chi rimane.
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gidiemme · 3 years ago
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Sottoscrivo parola per parola.
Sto cercando di accettare il concetto di autonomia limitata delle mie energie, della mia motivazione, della mia attenzione, della mia voglia. La scorsa settimana mi sono accorto che no, non bastava una notte di buon sonno (LOL) per recuperare dalla fatica fisica del trasloco e dalla fatica mentale dei mesi precedenti (che sono anni, non mesi, se contiamo dal primo momento in cui ho pensato “forse dovrei schiodarmi da qui”) . “Ho solo mezza giornata di autonomia”. Dirlo a me stesso e convincermi che sia normale è già metà dell’opera. Farlo capire agli altri è molto difficile: mi sembra che per ogni ora che dedico a qualcosa che la mia testa e la mia pancia categorizzano come “non importante”, ho bisogno di un’altra ora di “ricarica”.
E ricarica significa anche solo guardare il campo da basket in lontananza e giudicare la (per ora generalmente scarsa) tecnica dei ragazzini che giocano.
Se mi chiedessero se sono stanco, direi di no. Ho poca autonomia ma, in generale, non sono davvero stanco. Sono stanco in maniera molto specifica e selettiva. Sono stanco di tutte le cose che abbiamo reso importanti ma che non lo sono. Sono stanco di tutte le “urgenze” con cui ci riempiamo la vita per nascondere sistematicamente il fatto che, per l’appunto, molto poco di quello che facciamo è davvero importante.
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gidiemme · 3 years ago
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If someone tells you “Never do this” as writing advice, try writing a whole book doing that to see if you can prove them wrong.
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gidiemme · 3 years ago
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Siamo in due. Giuro che è la prima volta in vita mia che davanti a una situazione non riesco a capirci assolutamente un cazzo. Ho paura, non dei proiettili ma della mia ingnoranza. Faccio un appello disperato: aiutatemi a capire...
Caro diario, non so molto cosa pensare. E la cosa che mi destabilizza un poco è che quasi tutti sembrano sapere molto bene cosa pensare. Ma non è come quando andavo a lezione di matematica discreta che gli altri capivano, io no e mi sentivo un po’ tordo. Ho il fondato sospetto che alcuni accaniti sostenitori di risolute soluzioni geopolitiche siano persone che fino alla settimana scorsa se interrogati  sulla posizione geografica dell’Ucraina avrebbero indicato con sprezzante sicurezza l’Ungheria.
Quella è una cosa che mi spaventa un po’. Magari meno della guerra. O delle pandemie. O delle classi delle elementari in didattica a distanza. O delle posizioni post-ideologiche. Ma un poco mi inquieta.
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gidiemme · 3 years ago
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Ciao, scrivo poco su Tumblr perché posso le serate come ostaggio delle due nane, stasera per esempio ho passato la serata a fare una pozione con acqua borotalco cotone e carta igienica...una merda, ma penso di aver aggiunto almeno un paio di punti papà sul tabellino di figlia#2.
Poi ho dovuto resuscitare la PEC della suocera.
Seratona.
In tutto questo non ci ho capito una mazza di cosa succede in Ucraina e del perché mi sento una merda per il fatto che adesso ho paura di trovarmi il 'pagnp Dimitri in cortile .
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gidiemme · 3 years ago
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Come fu che il culo di un cavallo decise le specifiche dello Space Shuttle
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Lo scartamento ferroviario standard degli Stati Uniti (distanza tra le rotaie) è di 4 piedi e 8,5 pollici.  È un numero estremamente dispari.
Perché è stato usato quel calibro? Beh, perché è così che le hanno costruite in Inghilterra, e gli ingegneri inglesi hanno progettato anche le prime ferrovie statunitensi.
E Perché gli inglesi le hanno costruite così? Perché le prime linee ferroviarie sono state costruite dalle stesse persone che hanno costruito le carrozze tranviarie, e questo è lo scartamento che hanno usato.
E allora, perché “loro” usavano quella misura? Perché le persone che costruivano i tram usavano le stesse maschere e strumenti che avevano usato per costruire i carri, che usavano la stessa distanza tra le ruote.
E perché i carri avevano quella particolare distanza tra le ruote? Ebbene, se avessero provato a usare qualsiasi altra distanza, le ruote dei carri si sarebbero rotte più spesso su alcune delle vecchie strade a lunga distanza in Inghilterra poiché questa è la distanza tra i solchi scavati dalle ruote.
E allora chi ha costruito quelle vecchie strade piene di solchi? La Roma Imperiale costruì le prime strade a lunga distanza in Europa (compresa l'Inghilterra) per le sue legioni.  Quelle strade sono state utilizzate da allora.
E per quanto riguarda i solchi nelle strade? I carri da guerra romani formarono i solchi iniziali, che tutti gli altri dovevano eguagliare o correre il rischio di distruggere le ruote dei loro carri.  Poiché i carri erano fatti per la Roma imperiale, erano tutti uguali per quanto riguarda la distanza tra le ruote.  Pertanto lo scartamento standard della ferrovia degli Stati Uniti di 4 piedi e 8,5 pollici è derivato dalle specifiche originali per un carro da guerra romano imperiale.  Le burocrazie vivono per sempre.
Quindi la prossima volta che ti viene consegnata una specifica/procedura/processo e ti chiedi “Che culo di cavallo ha inventato questo?”, potresti avere esattamente ragione.
I carri dell'esercito imperiale romano furono fatti appena abbastanza larghi da ospitare le estremità posteriori di due cavalli da guerra (due culi di cavalli).
Ora, la svolta alla storia: quando vedi uno Space Shuttle seduto sulla sua rampa di lancio, ci sono due grandi razzi booster attaccati ai lati del serbatoio del carburante principale.  Questi sono booster a combustibile solido, o SRB. 
Gli SRB sono realizzati da Thiokol nella loro fabbrica nello Utah. Gli ingegneri che hanno progettato gli SRB avrebbero preferito renderli un po’ più “ciccioni”, ma gli SRB dovevano essere spediti in treno dalla fabbrica al sito di lancio.
La linea ferroviaria della fabbrica passa attraverso un tunnel in montagna e gli SRB hanno dovuto passare attraverso quel tunnel. Il tunnel è leggermente più largo del binario della ferrovia, e il binario della ferrovia, come ora sapete, è largo circa quanto il sedere di due cavalli.
Quindi, una delle principali caratteristiche del design dello Space Shuttle, di quello che è probabilmente il sistema di trasporto più avanzato del mondo, è stata determinata oltre duemila anni fa dalla larghezza del culo di un cavallo. 
E pensavi che essere il culo di un cavallo non fosse importante?  Gli antichi culi dei cavalli controllano quasi tutto……
(Via Flavio Lanese, su facebook)
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gidiemme · 3 years ago
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Con la prima figlia è stato facile, come tue le cose che faccio x la prima volta. Non so come ma ci riesco, forse perché non ci ragiono troppo. Con la seconda è stato un casino, ci ho ragionato troppo, mi sembrava improbabile che tutto andasse bene x la seconda volta. Come vincere la lotteria due volte, di seguito. Alla fine quando è nata avevo paura di non meritarmela, ed ero così teso da non riuscire nemmeno a essere felice. Poi i giorni passano e adesso cerco per lo meno di impegnarmi a essere un genitore degno di meritare una cosa così bella.
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gidiemme · 3 years ago
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avere figli è dover guardare un film in salotto con i sottotitoli; perchè alzare il volume non è abbastanza.
@alessandrom76
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gidiemme · 3 years ago
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@kon-igi , cortesemente ti posso chiedere il meccanismo per cui, 200mg di ibuprofene riescono comunque a farmi passare un mal di testa leggero che, senza prendere nulla persiste da più di 24ore (ho provato a tenermelo ma alla fine mi sono arreso). Non è polemica, vorrei solo capire meglio come funziona. Grazie per il tempo che mi dedicherai
I mal di testa non sono tutti uguali, ci fa sapere lo spot della Angelini che quindi ha fatto una pastiglia per il "solito mal di testa fastidioso" (non per quello piacevole, dunque), una per quello forte (fastidiosissimo, immagino), una per quello da cervicale e una che da una parte combatte il mal di testa (che sarà quello a metà tra fastidioso e sopportabile boh, non viene specificato) e dall'altra i dolori mestruali (confezione rosa, per non sbagliare). La mia domanda è:
se ho mal di testa da cervicale e mi prendo la pastiglia della confezione rosa o viceversa, cosa succede, magari al mal di testa si aggiunge anche un forte dolore al culo? Non soffro di mal di testa ma questa pubblicità mi fa pensare che in realtà siano tutte pastiglie uguali, sebbene vi siano mal di testa diversi, dice Angelini. Ed io potrei anche fidarmi del fatto che ci siano mal di testa diversi o meglio, provocati da fattori diversi, però sempre di mal di testa si tratta, no? Insomma, questa pubblicità ci sta perculando?
Grazie, Kon :)
Le pubblicità non perculano...
Le pubblicità sono venditori americani di macchine che invece di dare una pacca sulla fiancata del bolide occasione del mese, distribuiscono milioni di pacche sulla fronte delle persone che non si accorgono di essere state taggate con un post-it che reca la scritta 'Sono un'ipocondriaca merda frignante che si infilerebbe nel culo compresse effervescenti se non ci fosse una pubblicità da beoti con instruzioni slice-of-life per ridanciani cerebrospaesati boccaloni a spiegarmi come vivere bene'.
E questo non è un mio giudizio... è come funziona il marketing in genere e nello specifico quello riguardante la salute.
Ora ti mostro un diagramma semplice semplice, @a-no-title
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Aspetta... devo fare uno zoom
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Il DISEASE MONGERING è una pluridecennale tecnica di marketing che basa la sua efficacia sul concetto di BISOGNO INDOTTO, secondo il quale per ampliare il profitto devi spingere affinché le persone credano di avere nuove necessità da soddisfare.
Di solito questo avviene spingendo sulla mutazione di canoni estetico-sociali (Pelo naturale -> pelo brutto -> depìlati) ma nel caso del Disease Mongering si è arrivati ad amplificare - o in alcuni casi a 'inventare' - condizioni organiche che fino a poco prima erano considerate situazioni di vita normale o problemi di poco conto.
Gli integratori (di vitamine, sali minerali, fermenti lattici, enzimi etc) ne sono un esempio emblematico: il 99,9% di queste sostanze sono pisciate e cagate via senza minimamente interagire con il nostro organismo, poiché stress, igiene e cattiva alimentazione sono quel disease mongering che ti fa credere di aver bisogno di integrare un qualcosa che ti viene detto stai perdendo a causa di quella cosa chiamata Vivere.
Per ciò che riguarda, invece, i cosidetti farmaci di libera vendita (cioè il cui principio attivo rimane sotto il range sopra il quale ci vuole prescrizione medica) alla fine si parla di una manciata strizzata di molecole a basso dosaggio che il marketing dipinge, mescola, inscatola e pubblicizza in modo fantasioso per venire incontro alla paura delle ipocondrie, alle ingiustizie e agli inganni del tuo tempo e ai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
Di seguito, una tabella dei pochi principi attivi antinfiammatori/antidolorifici con dosaggio e relativo commento di merito (i nomi commerciali li dovete scoprire voi grazie alle vostri mirabolanti doti di attenti osservatori immuni dal disease mongering e nient’affatto al soldo delle multinazionali del farmaco).
IBUPROFENE 
Sono un farmaco dignitoso ma meno potente dei miei fratelli maggiori, per questo non ti distruggerò così tanto lo stomaco come fanno loro.
200 mg -> papà che picchia il pavimento su cui hai sbattuto la testa e ti sei fatto la bua
400 mg -> stai vivendo il prodigio del tuo ciclo mensile proiettata verso il mare dei 2000 porchiddii ma ostentando sicumera matriarcale
600 mg -> dose clinica efficace. Infatti ci vuole la ricetta del medico.
KETOPROFENE
Sono il farmaco di riferimento per il controllo del dolore e dell’infiammazione. Ballerò una samba sanguinolenta sulla carcassa del tuo stomaco quando meno te lo aspetti. Oltretutto Bigpharma ti frega perché nella formulazione ‘sale di  lisina’ sono meno concentrato.
40 mg sale di lisina -> sono di libera vendita ma il mio principio attivo reale è in realtà di 25 mg, un quarto della dose clinica efficace che è di 100 mg.
80 mg sale di lisina -> ci vuole la ricetta ma comunque sono sempre dimezzato rispetto a mio fratello grande che lavora in ospedale.
100 mg 'puro’ -> ci vuole la ricetta ma faccio il mio lavoro in modo innegabile
200 mg retard ‘puro’ -> sono il migliore in quello che faccio ma quello che faccio non è molto piacevole.
DICLOFENAC/ACECLOFENAC
Sono famoso per la barzelletta in cui Babbo Natale mi usava per curare le renne dal mal di schiena e la mattina dopo le trovava tutte voltate.
25 mg -> niente ricetta ma pochi regali quest’anno.
75 mg -> indovinate cosa ci vuole per averlo
100 mg -> e metti via la ricetta per la torta di mele di nonna Pina!
NAPROSSENE
A dosi cliniche spacco culi. In tutti i sensi. 
220 mg -> non ho bisogno della ricetta e infatti non sono a dosi cliniche.
550 mg -> sono a dosi cliniche quindi caccia fuori la ricetta
PARACETAMOLO
Non ho attività antinfiammatoria ma solo antidolorifica/antipiretica, infatti non ti distruggo lo stomaco. Se esageri ti uccido spappolandoti il fegato con una potente necrolisi epato-tossica che quando te ne accorgi oramai omae wa mou shindeiru.
500 mg -> libera vendita.
1000 mg (o come ci hanno insegnato alle elementari 1 grammo) -> ci vuole la ricetta ma lol il fegato di Calcutta.
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Per il resto, esistono molecole infime e/o di vecchia generazione oppure associazioni tra molecole di classi differenti con aggiunta di caffeina (vasodilatatore cerebrale) o ioscina (antispastico).
Appurato che ognuno poi fa quel che cazzo gli pare (compreso non parlarne col medico) e che ogni organismo è un’isola a sé nel reagire meglio o peggio alla stessa identica molecola alle stesse identiche dosi, vale la regola del chiedere al farmacista il principio attivo generico più economico senza citare la marca (dovete quindi studiare tutti i farmaci commerciali e impararne principi attivi e relative dosaggi) e ricordarvi che:
uno stato patologico di dolore e/o infiammazione ha sempre una causa che deve essere investigata in modo professionale, appurata l’innocuità della quale si potrà procederne al controllo anche con farmaci senza ricetta, da assumere in modo congruo e seguendo dosi e tempi di somministrazione indicati sul foglietto illustrativo.
Grazie della domanda e della vostra attenzione.
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gidiemme · 4 years ago
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Cambiamenti - Leo Ortolani
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