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Ars Amatoria 2.0.24 - come amiamo dopo 2000 anni
Nell’1 (uno!) d.C. un normalissimo ragazzo abruzzese dal naso importante chiamato Ovidio si innamora perdutamente di una ragazza e le dedica una raccolta di poesie. Nulla di strano, no? Quanti sono i poeti che hanno fatto dell’amore la musa ispiratrice, il motore dell’universo che “move ‘l sole e le altre stelle“? Innumerevoli, indefiniti. Ovidio Nasone, però, tra tante fanciulle della civitas…
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Now playing: La mia crisi del quarto di secolo
Now playing: La mia crisi del quarto di secolo
https://open.spotify.com/playlist/4EcpcM3KN05LQxoqwsLOvi?si=5c97f62aa9d049f9 Nello sconcertante quanto apparente quieto vivere della mia seconda adolescenza vissuta all’ombra dei 26 inverni, dove il tempo continua inesorabile a scorrere lungo i maledetti bordi della vita, si sentono tuoni squarciare i giorni come a voler scandire un preciso intervallo tra quello che è e quello che dovrebbe…
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Ora alziamo noi Bandiera Bianca, Addio Franco
Ora alziamo noi Bandiera Bianca, Addio Franco
“Cuccuruccuccù” suonata come dannati alle feste in casa con notevoli percentuali di metanolo nelle vene; Il passo ondulatorio di “Centro di gravità permanente“; L’uva passa di “Bandiera Bianca” che proprio non riesco a mangiare; “Summer on a Solitary beach” ascoltata con gli occhi semi-chiusi disteso d’inverno sulla sabbia in analisi semi-catartica;”La Cura” in macchina con mio padre; quella…
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Una goccia di splendore - Buon compleanno Faber Nostrum.
Una goccia di splendore – Buon compleanno Faber Nostrum.
Ho sempre questa scena davanti agli occhi: la tua ultima esalazione di monossido di carbonio di quella Marlboro rossa, quella fatale, gustata lentamente col permesso della Grande Mietitrice, che sapeva di essere in debito con te.Infondo eri stato l’unico a parlare con la morte prima di incontrarla fisicamente, a decantarla, ad osannarla, a erigerla a governatore super partes di un umanità ormai…
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Rimedi per il coprifuoco - how to
Rimedi per il coprifuoco – how to
Sono da poco passate le 24, ed a causa delle nuove restrizioni imposte dalla nostra governance mi ritrovo ancora in jeans steso sul letto dopo una scialbo sabato sera vissuto all’insegna della contemplazione di una legge marziale chiamata “coprifuoco” e delle ore che restano prima della dichiarazione dello stato d’assedio bellico nazionale delle 23:00. Luce spenta ma un cuore perennemente acceso.…
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Perché stiamo cambiando pelle
“Ti va un caffè domani in centro?”
“Che palle stamattina in metro, una puzza di sudore assurda!”
“Raga, stasera serata! Chi passa? Io voglio bere! ”
“Sto cazzo di lunedì all’università è un trauma”.
” E’ tutto il giorno che la spio dal telefono, però domani le chiedo di uscire..”
Giorno 28 di quarantena.
Quanto ci mancano le nostre azioni abituali, i gesti quotidiani,  quei movimenti semi-robotiz…
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Nonno, cos'era il CoVid 19?
Nonno, cos’era il CoVid 19?
E’ un freddo Dicembre del 2065 – temperatura esterna di 13° gradi circa per il riscaldamento globale – quando arrivano i miei nipoti a casa, due bambini di 11 e 9 anni con genitori divorziati che, come ogni giorno, decidono di venire a trovare il me pensionato che tanto li fa divertire.
« Nonno!» – esclama il più grande – « Oggi a scuola abbiamo studiato la ” Pandemia del ’20“, una figata…
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Siamo cresciuti troppo per Sex Education II?
Siamo cresciuti troppo per Sex Education II?
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La prima stagione di Sex Education, serie TV trasmessa da Netflix dall’11 gennaio 2019, è stata un grande successo mediatico, toccando cifre a 6 zeri di audience digitale, scomodando addirittura paragoni con pietre miliari della fiction britannica con serie come Skins o Shameless.
Come già descritto nella mia recensione precedente, la ragione di questo straordinario impatto sociale si trova…
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La mia seduta di psicoterapia dal Sig.Kundera - Cos'è l'insostenibile leggerezza dell'essere?
La mia seduta di psicoterapia dal Sig.Kundera – Cos’è l’insostenibile leggerezza dell’essere?
Ma davvero la pesantezza è terribile e la leggerezza meravigliosa? Il fardello più pesante ci opprime, ci piega, ci schiaccia al suolo. Ma nella poesia d’amore di tutti i tempi la donna desidera essere gravata dal fardello del corpo dell’uomo. Il fardello più pesante è quindi allo stesso tempo l’immagine del più intenso compimento vitale. Quanto più il fardello è pesante, tanto più la nostra vita…
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22 anni senza Jeff Buckley
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Maybe there’s a God above But all I’ve ever learned from love Was how to shoot somebody who outdrew ya
“Forse c’è un Dio lassù, ma tutto quello che ho imparato dall’amore
è stato come colpire qualcuno prima che estragga le armi.”
Era l’11 febbraio di vent’anni fa, quando in un teatro non molto lontano da la Place de Rèpublique, al centro di Parigi, si esibiva un ragazzo statunitense, precisamente…
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La preghiera 3.0 - Storia di una rivoluzione spirituale.
La preghiera 3.0 – Storia di una rivoluzione spirituale.
preghièra
pre·ghiè·ra/
dal provenzale “preguiera”
“Richiesta fatta a qualcuno con atteggiamento di umiltà, di sottomissione.”
La preghiera.
Che innegabile nesso che vi è con la componente divina, ecclesiastica, trascendentale; quella che si recita indirizzata all’elemento di trascendenza per eccellenza, ad un signorotto in completo bianco, chiamato Dio.
Testi di rara bellezza artistica quelli…
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So tutto del sesso ma sono vergine - L'adolescenza caustica di Sex Education.
So tutto del sesso ma sono vergine – L’adolescenza caustica di Sex Education.
Sapevate che la media maschile di perdita della verginità é di 16,9 anni mentre quella femminile, nonostante si possa pensare il contrario, è più alta: 17,4?
Oppure che “solo” il 75% degli uomini raggiunge sempre l’orgasmo durante il sesso, mentre per le donne la statistica si abbassa drasticamente al 29%?
A proposito delle nostre fantasie adultere, due terzi degli studenti universitari sono…
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Is this the real life? Is this just fantasy? - Il mio giorno dopo 'Bohemian Rhapsody'
Is this the real life? Is this just fantasy? – Il mio giorno dopo ‘Bohemian Rhapsody’
Questa non é una recensione.
Non é neanche una celebrazione dell’estetismo o addirittura un’amara invettiva contro una pellicola volta a realizzare la prima biografia cinematografica della voce più pura della storia della musica contemporanea.
È semplicemente l’urlo miocardico di un bambino cresciuto a pane e «A night at the Opera“, durante quei pomeriggi torridi di luglio, quando la scuola aveva…
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È davvero l'empatia una cura? - L'effetto Placebo spiegato dai Placebo.
È davvero l’empatia una cura? – L’effetto Placebo spiegato dai Placebo.
placèbo s. m. [verbo lat., 1a pers. sing. del fut. indic. di placere«piacere» (quindi propr. «io piacerò»)], invar. – Preparazione farmaceutica a base di sostanza farmacologicamente inerte che viene somministrata soprattutto per gli effetti psicologici di autosuggestione che può avere sul paziente, oppure per eseguire confronti con medicamenti efficaci in una serie di esperimenti clinici. In…
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Pellegrinaggio nell'Amazzonia immaginaria - Anime Galleggianti di Vasco Brondi e Massimo Zamboni
Pellegrinaggio nell’Amazzonia immaginaria – Anime Galleggianti di Vasco Brondi e Massimo Zamboni
“Scenderemo il Tartaro.
Perché? Già: Perché?
Mi verrebbe da rispondere come fanno i ragazzini.
Perché si.”
Come fanno i ragazzini.
Probabilmente solo il ritorno ad un fanciullesco stato di immaturità potrebbe permettere al sogno di diventare realtà, al mistico di mutare in concreto, alla nitida follia infantile di non evaporare nella noia di una quotidianità senile.
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Questa storia infatti…
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Qualche giorno fa, in una delle molteplici discussioni circa l’eterno decadimento generazionale affrontato con mio fratello, decido di portarlo in libreria e fargli leggere qualcosa che instillasse in lui il fastidioso prurito della curiosità. Nel reparto Narrativa – probabilmente manco ci doveva stare nel reparto Narrativa – mi imbatto in questo libro intitolato “Gli Sdraiati” dalla copertina bianca con un bambino girato di spalle privo di emotività che lascia spazio alla sua amorfa ombra intenta in un ignoto saluto.
Incuriosito dalla bellezza di questa immagine, e soprattutto dall’autore, IL giornalista Michele Serra – sono un suo grandissimo estimatore – decido di leggerne la breve trama, dove si riassumono i tratti salienti di un libro, e noto con immenso sgomento misto a piacere che forse avevo trovato ciò che stavo cercando; un libro che riuscisse a trattare di ricambio generazionale, di dipendenza dalla tecnologia, della decadenza dell’autorità genitoriale e soprattutto di inettitudine giovanile.
Decido quindi di acquistarlo ma prima di sottoporlo alla probabile lettura di mio fratello, scelgo voracemente di leggerlo in un pomeriggio torrido di luglio, e forse traumatizzato dalle alte temperature, non riesco, analizzandolo, a non pensare ad un altro libro che cent’anni prima era diventato la pietra miliare dell’inettitudine dell’uomo: La Coscienza di Zeno di Italo Svevo.
  Gli Sdraiati è un romanzo autobiografico del giornalista Michele Serra scritto nel 2013 e tratta della propria esperienza di genitore e del difficile approccio coi figli d’oggi, sempre più pigri e disadattati; l’autore, infatti, propone una riflessione agrodolce su se stesso come padre (rappresentante, però, di una generazione, quella dei sessantottini) e sul proprio figlio (anch’esso rappresentante di una generazione, quella degli “sdraiati” sui divani o su qualsiasi piattaforma in grado di regalare comodità).
In entrambi i romanzi, l’inetto è la figura al centro delle attenzioni degli scrittori. Se per Svevo l’inetto, l’incapace ad adattarsi ai bisogni della vita, è il povero Zeno Cosini, per Michele Serra lo “sdraiato” è un inetto moderno, in quanto incapace di vivere, se non in posizione orizzontale. Il tema dell’inettitudine esprime la voglia di reagire, da parte degli scrittori, portando in auge valori che, contestualizzando, sarebbero andati perduti. Anche se le situazioni sono differenti, in quanto Zeno è un po’ l’alter ego di Svevo, lo sdraiato invece, è l’opposto di quello che è stato Serra da bambino, insofferente verso questa ossimòrica immobilità giovanile che caratterizza la generazione nella quale lo stesso figlio è immerso.
Entrambi i libri trattano in modo massiccio dell’introspezione dell’essere umano, chi, come Zeno, cerca di capire se stesso e chi, come Serra, cerca di capire i figli, la generazione degli sdraiati.
Michele Serra sintetizza il passaggio generazionale come passaggio dalla posizione eretta a quella orizzontale: eccoli, gli sdraiati.
La Repubblica – 17/10/2013
  Proprio in questo passo di un articolo uscito su Repubblica.it si può facilmente notare un riferimento alle teorie Darwiniane, tanto osannate da Svevo nella successione della specie, della supremazia del più forte sul più debole, del sano sul malato anche se, nel caso di Serra, è un processo che va all’indietro, quasi antievoluzionario, che permette all’Homo Sapiens, dopo secoli e secoli a quattro zampe, di ritornare ad una posizione totalmente orizzontale, diventando l‘Homo sdraiatus.
“avvolti nelle loro felpe e circondati dai loro oggetti tecnologici come fossero prolungamenti post-umani del corpo e del pensiero”.
Proprio come Serra, Svevo introduce nel suo romanzo la parola “prolungamento”, presente all’ultimo capitolo “Psicanalisi”. Se però per Serra il prolungamento del corpo dello “sdraiato” è il cellulare, per Svevo la visione si fa ben più cupa, in quanto questo sia l‘ordigno.
“Ma l’occhialuto uomo, invece, inventa gli ordigni fuori del suo corpo e se c’è stata salute e nobiltà in chi li inventò, quasi sempre manca in chi li usa. Gli ordigni si comperano, si vendono e si rubano e l’uomo diventa sempre più furbo e più debole. Anzi si capisce che la sua furbizia cresce in proporzione della sua debolezza. I primi suoi ordigni parevano prolungazioni del suo braccio e non potevano essere efficaci che per la forza dello stesso, ma, oramai, l’ordigno non ha più alcuna relazione con l’arto. Ed è l’ordigno che crea la malattia con l’abbandono della legge che fu su tutta la terra la creatrice. La legge del più forte sparì e perdemmo la selezione salutare. Altro che psico-analisi ci vorrebbe: sotto la legge del possessore del maggior numero di ordigni prospereranno malattie e ammalati.”
  Non manca, inoltre, un chiaro riferimento al galoppante fenomeno del Consumismo presente in entrambi i romanzi;
”Eccoli i consumisti perfetti, “il sogno di ogni gerarca o funzionario della presente dittatura, che per tenere in piedi le sue mura deliranti ha bisogno che ognuno bruci più di quanto lo scalda, mangi più di quanto lo nutre, l’illumini più di quanto può vedere, fumi più di quanto può fumare, compri più di quanto lo soddisfa”.
Gli Sdraiati  – Michele Serra – pg 56
Svevo dirà invece che:
”La legge naturale non dà il diritto alla felicità, ma anzi prescrive la miseria e il dolore. Quando viene esposto il commestibile, vi accorrono da tutte le parti i parassiti e, se mancano, s’affrettano di nascere. Presto la preda basta appena, e subito dopo non basta più perché la natura non fa calcoli, ma esperienze. Quando non basta più, ecco che i consumatori devono diminuire a forza di morte preceduta dal dolore e così l’equilibrio, per un istante, viene ristabilito. Perché lagnarsi? Eppure tutti si lagnano. Quelli che non hanno avuto niente della preda muoiono gridando all’ingiustizia e quelli che ne hanno avuto parte trovano che avrebbero avuto diritto ad aver una parte maggiore. Perché non muoiono e non vivono tacendo? È invece simpatica la gioia di chi ha saputo conquistarsi una parte esuberante del commestibile e si manifesti pure al sole in mezzo agli applausi. L’unico grido ammissibile è quello del trionfatore.”
La Coscienza di Zeno – Italo Svevo –  (cap. 7; 1988, p. 348)”
  Insomma, due libri che sono lontani tra loro sia per tempo che per ambienti culturali, ma che si affacciano sul mondo con occhio malinconico ed introspettivo, che abbracciano la croce dell’inettitudine che grava sulle rispettive società, ma se nella Coscienza, questa è ritenuta una malattia intesa come elemento straniante, che consente di cambiare, a differenza dei sani, che non possono cambiare, quindi immobili; Negli Sdraiati c’è una sorta di rassegnazione verso questo ormai tragico epilogo della gioventù, non c’è la rivincita sociale di Zeno, ma un appiattimento verso il generale, il vago, verso la gratificazione del nulla, verso la celebrazione dell’inerzia.
Consiglio veementemente la lettura di questo brevissimo spaccato di società moderna, con la speranza giovanile di ergerci dalla nostra comoda posizione di giovani invertebrati e guardare il mondo con fare disincantato, curioso, nuovo.
  La Coscienza di Zeno e Gli Sdraiati – Il tema dell’inettitudine analizzato ad un secolo di distanza Qualche giorno fa, in una delle molteplici discussioni circa l'eterno decadimento generazionale affrontato con mio fratello, decido di portarlo in libreria e fargli leggere qualcosa che instillasse in lui il fastidioso prurito della curiosità.
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L'antico intreccio tra amore, sesso e morte - «L'animale morente» di Philip Roth e la Rivoluzione sessuale degli anni '70.
L’antico intreccio tra amore, sesso e morte – «L’animale morente» di Philip Roth e la Rivoluzione sessuale degli anni ’70.
Esistono libri che quando li leggi si consumano, si cancellano, che vengono man mano corrosi dall’acido della nostra fantasia ed altri, pochi in verità, che invece causano l’effetto opposto: consumano loro te.
E questa storia di amore e morte raccontata magistralmente dalla penna di Philip Roth– ci ha lasciato solamente qualche settimana fa – mi ha letteralmente stregato, anestetizzato, ridotto a…
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