Elia Meleleo. Sono un ragazzo con il debole per la musica,che scrive testi. Spero un giorno,molto vicino,di arrivare con la mia musica é con i miei pensieri a tutti voi. Per ora sono solo testi,ma prima o poi saranno realtà,la mia realtà. Giú trovate: 'L'albatro' e 'storie di ordinaria follia' entrambi ispirati da letterari. Instagram: Elia Meleleo
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Questo é 'storie di ordinaria follia',ispirato dall'omonimo libro. Un mio testo rap.
Storie di un uomo stanco,consumato dall'alcool senza alcun sogno nel cassetto,gli basta una donna un bicchiere d'alcool per trasformare un giorno in solitudine in un giorno perfetto. E questa é solo la storia,di un uomo senza vergogna,che trova nell'autodistruzione la sua unica gioia,prende una pasticchia e poi la ingoia,la faccia di un uomo che ne ha viste tante,ma ancora non sa resistere ad una donna che si spoglia. E quello sguardo così freddo,il suo sorriso che solo a guardarlo renderebbe chiunque depresso,e lui si guarda allo specchio,e non si accorge di essere diverso,l'alcool gli annebbia talmente tanto la vista o non vedere il suo cambiamento,lui é sempre da solo e parla con se stesso non capisce che 'la gente é il più grande spettacolo del mondo e non si paga il biglietto'. E sono solo le storie di ordinaria follia,che come un'ombra mi hanno seguito alla via,e solo i miei demoni mi hanno allontanato dalla pazzia,quando non capivo se la colpa fosse del mondo o solo mia.(×2) E quest'uomo la notte non dorme,i buchi allo stomaco,tutti i rimpianti,le donne, E ogni sorso di quel maledetto bicchiere lo avvicina sempre più alla morte,tutte le sue fisse morbose,tutte le fantasie contorte,lo consuamano dall'interno ma lui é ancora convinto di essere forte. E lui guarda il mondo dalla sua camera e non vede alcuna via di fuga,gente in strada gente armata gente povera e gente che ruba,bambini a 12 anni già con la faccia cupa,e questa sua apertura mentale forse é una malattia ma non trova la cura,e lui ogni notte non dorme provando a passarla agli altri tramite la scrittura. E sente che sta impazzendo,notti e notti ad avvinghiarsi a donne che sembrano servire da sfogo per ogni suo fallimento,e a furia di cercare un posto adatto a lui sta arrivando allo sfinimento. E se una persona soffre lasciala soffrire così impara per la prossima,come 'se una donna ti lascia non stare male,tanto ti mollerà pure la prossima',e se la vita ti da limoni tu mangiali,che poi glieli vomiterai addosso nella prossima. E sono solo le storie di ordinaria follia,che come un'ombra mi hanno seguito alla via,e solo i miei demoni mi hanno allontanato dalla pazzia,quando non capivo se la colpa fosse del mondo o solo mia.(×2)
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'L'Albatro' Un mio testo.
Guardo il mondo,dalla mia finestra,suona un carillon,forse é il suono dei miei sogni o forse sto solo perdendo la testa E io sono l'Albatro,sento di non appartenere al mondo,sento di non esser capito sento di non avere più la forza per arrivare in fondo,sento le urla di angeli che muoiono in sottofondo,e il male sulla terra mi fa paura non lo sopporto,e mentre qua gli eroi muoiono le lacrime dei peccatori fanno solo da sfondo. Vedo bambini in strada,che non sorridono più,forse hanno capito che il mondo non é quello che vedi in tv. E osservo da lontano,la merda che c'è in strada,persone che si sacrificano in nome di una divinità folle e ingrata,che non capisce che ha creato la vita,ma poi gli umani l'hanno sprecata. E io non ho paura,non ho paura di ammetterlo,sono un umano anch'io e come ogni umano io sono un difetto,nuotiamo nel buio con lo sguardo spento,l'umanità non ha capito che se guardi a lungo nell'abisso poi l'abisso ti guarda dentro. E proprio come L'albatro,io prima o poi mi libereró,e me ne andrò in volo verso un mondo lontano,da cui non tornerò,e le mie cicatrici saranno il mio bagaglio a mano,da cui non mi libereró. Guardo il mondo e so che non é il mio posto,una società legata ai beni materiali che non capisce che le cose importanti non hanno un costo,nella testa mi scorre un fiume di parole e non ne interrompo il corso,la notte non dormo,perché soffro continuamente mangiato dal rimorso. E so che solo la poesia mi salverà,da me stesso,dalla pazzia,da questa società,io che senza alcun timore ho ballato nell'oscurità,la musica é sempre stata la mia luce,mi ha dato lucidità,e lei é la mia musa,e so che quando me ne andrò ni accompagnerà. E mi starà sempre vicina anche quando sarò al baratro,quando dopo la fine mi rialzeró come Lazzaro,so che mi aiuterà a rialzarmi,a rialzarmi proprio come l'Albatro. E proprio come L'albatro,io prima o poi mi libereró,e me ne andrò in volo verso un mondo lontano,da cui non tornerò,e le mie cicatrici saranno il mio bagaglio a mano,da cui non mi libereró.(×2)
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