Tumgik
devilmean · 3 years
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Non ce la faccio più, non ce la faccio più per un'infinità di motivi. Non ce la faccio più perché non riesco più a respirare, ad andare avanti a trattenere le lacrime. Non ce la faccio più perché mi ritrovo catapultata in una vita che non voglio, in relazioni con persone senza ormai senso.. perché mi ritrovo catapultata in una società che non sento più mia, in un sistema scolastico che basa tutto sulla valutazione e non su quanto davvero valga l'alunno stesso. Non ce la faccio più perché vivo un amore ben distante da quello delle fiabe che era inizialmente, perché costretta ad una personalità che non mi appartiene, diversa dalla mia che non riesco più a recuperare. Ho vissuto tante cose, troppe per la mia età, e non ce n'è stata una che non abbia portato via un frammento di me. Sono cambiata, ho sofferto, pianto, urlato, mi sono fatta del male, ho creato una corazza che nel tempo qualcuno è riuscito a scalfire, ho modificato le mie abitudini fino a rendere ogni giorno uguale, fino ad arrivare a un'estenuante monotonia, ho sentito e sento la mancanza di molte persone allontanatosi da me, ho sbagliato, perso opportunità, mi sono isolata, mi sono rotta. Ma ho ancora un'opportunità e non devo, non posso sprecarla.
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devilmean · 3 years
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Ed è così brutto quando hai pianto talmente tanto da non sentire più niente
Quando hai urlato così tanto che non esce più la voce
Quando dal tuo corpo esce solo sangue e nessuna lacrima
Quando hai bisogno talmente tanto di qualcuno, ma sei fottutamente sol*.
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devilmean · 3 years
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Natale di merda.
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devilmean · 3 years
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Tranquilla, sei solo inciampata. Non riaccadrà più, mia piccola Devil non puoi tornare a ridurti in quel modo.
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devilmean · 3 years
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Quella cazzo voglia di tornare a farmi del male.
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devilmean · 3 years
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Promettimelo.
Guardami,
come guardi le stelle.
Pensami,
come pensi a lei.
Abbi cura di me,
come l'hai per tutte le cose a cui tieni.
Ma soprattutto amami,
amami fino alla fine dei nostri giorni.
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devilmean · 3 years
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X.
07/11/2021.
Sai, non è cambiato molto mamma.
Sai, ogni tanto mi vengono in mente strane idee mamma..
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devilmean · 3 years
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Per pochi.
Ci risiamo. Il cuore batte forte, le mani iniziano a tremare, l'ansia a salire. Eccomi..nuovamente seduta di fronte una scrivania appartenente all'ennesimo strizzacervelli a cui non frega nulla se non i soldi che gli verranno consegnati a fine seduta. Aspetto la classica domanda di riserva, ma tarda ad arrivare. Perché mi osserva e non parla? Sì sgranchisce la schiena, gratta la gola, sorride e finalmente le prime parole.
«Allora, iniziamo signorina: mi dica dove pensa stia il problema.»
Ecco, cazzo. Ci risiamo davvero. Non mi era mancata per nulla quell'aria da finto buonismo interessato. Vorrei urlare, sbattere i pugni già segnati al muro, ma chiudo gli occhi, faccio un profondo sospiro, riapro gli occhi, lo guardo freddamente, mi scappa una risata isterica, sto perdendo il controllo. Lo sento ed ecco che inizio a sputare tutto quanto.
«Dove sta il problema. Davvero? Sta nel fatto che nella vita non siamo i protagonisti, neanche i personaggi secondari, forse solo sognatori che provano a farselo andare bene. Da sempre nutriamo la convinzione di poter avere ancora una speranza, sfiorando l'ossessione attraverso la consapevolezza di correre il rischio di ammalarsi alla prima possibilità di non poterla avere. Sta nell'incapacità di credere all'inadeguatezza della specie umana, nella costrizione a una società basata sulla falsità, la quale chiede a ciascuno di noi di non ridere troppo, di non fare troppo casino e di far finta che vada tutto bene. In realtà siamo circondati da problemi, da bugie, da demoni e scheletri del passato. Probabilmente moriremo da fottuti idealisti, e non possiamo fare nulla per rimediare, probabilmente continueremo a vivere sentendo riaffiorare in superficie tutte le paure più recondite e il passato insieme al mostro che è in ognuno di noi. Ma non importa.. andrà-tutto-bene. Forse, allora, la domanda non è dove sta il problema, ma chi o cos'è il problema.»
Respiro. Ho l'affanno. Già immagino le chiamate ai miei genitori, gli antidepressivi, i controlli h24 e le voci iniziare a girare. No. Non posso. Respiro profondamente, sorrido sperando che riesca a far davvero il suo lavoro accorgendosi della triste verità e inizio a parlare davvero, facendo precedere una dolce risata pacata.
«Beh, che dire.. In realtà, se le devo dire la verità, non penso proprio ci sia un problema. Ho la famiglia che tutti sognerebbero, con gli amici tutto alla grande, non può capire quante nuove persone fantastiche ho trovato. Per non parlare di come va con lui, dio se sono felice, non potevo desiderare vita migliore. Le dico un segreto: sono stata davvero fortunata»
Silenzio. Mi guarda seriamente. Forse ha capito che sto mentendo? Ora si alza, sorride e mi stringe la mano.
«Signorina non avevo dubbi: questo è il millesimo caso di genitori che esagerano, lei sta più che bene. Le auguro tutto il meglio, sono contento per lei. In bocca a lupo, allora, per un futuro così roseo»
Perfetto. Sono riuscita di nuovo a mentire in maniera perfetta. Per la millesima volta. Ci risiamo.
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devilmean · 3 years
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Punto di non ritorno.. 1 frase, 4 parole, 17 lettere che sembrano una vera e propria iperbole. Legata alla soggettivitá e alla fragilità di ciascuno di noi, al proprio bagaglio di ricordi, successi e fallimenti è sempre stata vista, infatti, come una sensazione impossibile da provare o, precisamente, come quel «qualcosa che è meglio far finta che non esista». Ma esiste, vive dentro ciascuna realtà, dormiente e in attesa di essere svegliato senza poter mai più tornare indietro. Esiste in amore, nel momento in cui viene dato troppo, spogliandosi a tal punto da perdere la ragione, perdendosi e mai più ritrovandosi. Esiste nel nostro pianeta, nel momento in cui collasserà a causa nostra. Esiste durante la vecchiaia nel momento in cui ognuno di noi inizierà a spegnersi lentamente. Esiste in fisica, nella dimensione spazio-tempo.. Esiste in tantissime altre modalità e situazioni diverse.. ma soprattutto esiste in ognuno di noi. Esiste un limite oltrepassando il quale sai che non sarai più come prima, andando in contro a conseguenze purtroppo irreversibili. E per vivere nel migliore dei modi, a quel punto ciascuno di coloro che avrà raggiunto il sottile confine tra vivere e sopravvivere dovrà aggrapparsi con tutte le ultime forze a quel limite. Quel limite sei te stesso e superandolo non sarai più la stessa persona ma una diversa.
Adesso ragione e follia saranno la medesima cosa, felicità e sofferenza non saranno più distinguibili così come felicità e rabbia. Adesso la domanda è un sola: E tu? Sei pronto ad abbracciare il tuo punto di non ritorno?
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devilmean · 3 years
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Un tempo il "per sempre" era qualcosa davvero vicino al verosimile, sognavamo una vita con il lieto fine, un matrimonio con il principe azzurro e un amore puro, vero e infinitamente grande. Crescendo, però, la realtà ha inflitto ad ognuno di noi un duro e gelido corpo: "Non sempre l'amore, per quanto profondo e importante esso sia, basta".
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devilmean · 3 years
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Fin da quando eravamo piccoli nessuno ci aveva avvertito su cosa davvero sarebbe significato crescere e vivere una vita da adulti. Nessuno ci aveva mai avvertito sulle difficoltà che avremmo dovuto superare, sulla marea di problemi che avremmo dovuto affrontare o su cosa sarebbe significato smettere di credere che tutto fosse un semplice e innocuo gioco. La società ci ha sempre uniformato, uguagliato alla massa, creando dei piccoli ibridi obbligati a una vita da essa già prefissata. Ci ha sempre imposto delle regole, degli standard da seguire: "Sorridi davanti le persone" "Non isolarti" "Sii volenterosa" "Abbi ottimi voti a scuola" "Circondati di persone" "Non piangere" "Sii forte". La vera felicità però è sempre stata davvero per pochi, così come per pochi è stato vedere tutto ciò come un inutile illusione. Da bambini eravamo coloro che dicevano che non avrebbero mai fumato, che non avrebbero permesso nessuno di far loro male, ma soprattutto che non avrebbero mai fatto del male a qualcuno. Oggi siamo tutto l'opposto: ci uccidiamo di sigarette, alcool, ci facciamo del male e lo facciamo agli altri, chi involontariamente e chi no.. Oggi siamo gli adulti che mai avremmo voluto essere, stanchi così presto di vivere, con le borse sotto gli occhi, le cicatrici sul cuore e le cuffie costantemente nelle orecchie per allontanarci dalla crude e triste realtà. Oggi siamo incatenati a un sistema corrotto e malato, composto da ideali di perfezione ben lontani dalle possibilità di ognuno di noi. Ma cosa possiamo fare noi, ormai semplici piccoli ibridi, di fronte un sistema cosi radicato in profondità?
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devilmean · 4 years
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Come si respira circondata da questo silenzio così rumoroso?
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devilmean · 4 years
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X.
È che
anche se non lo dimostro
mi importa.
È che
anche se non piango
fa male.
Forse sembro tranquilla
ma dentro ho un uragano.
Forse è proprio vero
che allontano.
È proprio vero
non so farmi amare,
ma in compenso so odiare
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devilmean · 4 years
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Giorno dopo giorno l'essere umano si impone una perfezione che in realtà non gli appartiene, partecipa ad una corsa contro il tempo con il solo fine di dimostrare continuamente qualcosa a qualcuno, si impone di creare un enorme castello, costituito da false illusioni, attorno a cui poter vivere felicemente. Giorno dopo giorno l'essere umano aspetta un messaggio che puntualmente non arriva, si convince di dover provare emozioni che in realtà non gli appartengono, di dover scappare dagli errori e di dover ritrovare immediatamente l'ago della bussola perso per un momento, in un attimo di debolezza. Pertanto, caro essere umano, se sei arrivato fino a qua, fermati un momento, dedica qualche secondo a te stesso, respira e smettila di credere di dover essere sempre semplicemente solo una macchina perfetta. Inizia a pensare a te stesso perché ricorda che vai bene così: vai bene anche se ogni tanto smarrisci la via di casa, quando ti guardi allo specchio e stenti a riconoscerti, quando hai gli occhi riempiti da lacrime che non riescono a uscire, quando ti rompi e non riesci a ricomporre i pezzi da solo. Perché si.. vai bene così anche se hai perso l'equilibrio, ritornando a quella instabilità che tanto ti spaventa, anche se ti isoli dal mondo, anche se ti senti scomparire del tutto, anche se la vita ti colpisce talmente forte da riempirti di lividi e cicatrici. Perché vai bene così: sempre, a prescindere da tutto e da tutti. Smettila di cercare di seguire gli ideali imposti dalla società, smettila di cercare sempre un modello da seguire e sii per una volta te stesso. Non avere paura di staccare per un po' la spina, di fare per una volta quello che più desideri, di respirare finalmente davvero. Perché tu, si.. proprio tu, non hai nulla di sbagliato, non devi vergognarti di mostrare le tue ferite, cicatrici lasciate da un passato che ancora non passa, che trascini faticosamente ogni giorno sulle tue spalle come un pesante macigno che sembra quasi schiacciarti. Fai tutto ciò e non dimenticare mai che sei perfetto così.
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devilmean · 4 years
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Siamo noi a distruggere il futuro. Lo facciamo dando importanza a cose e avvenimenti che non la meriterebbero, rovinando i nostri corpi con tagli e odio, condizionando la propria mentalità attraverso il passato,odiandoci e odiando, rimanendo ancorati a persone che invece hanno mandato tutti noi a farci fottere. Lo facciamo quando combattiamo una guerra l'uno con l'altro, o ognuno con sé stesso. Lo facciamo quando diamo potere alla corruzione, invece di alimentare la speranza e la giustizia, quando ci arrendiamo, quando dimentichiamo cosa significa vivere veramente, quando sprechiamo tutte le possibilità a noi date. Lo facciamo anche quando viviamo nella paura, quando non ci concediamo le prime o ultime volte, quando ci perdiamo in noi stessi e non riusciamo a ritrovare più una via di fuga, quando decidiamo di smettere di ascoltare il silenzio, quando permettiamo di vincere ai demoni e permettiamo loro di farci cadere, senza più avere la forza di rialzarci.
Siamo noi a distruggere il futuro, così come siamo noi a scrivere la Storia.
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devilmean · 4 years
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Sto per crollare. Di nuovo.
Sto per ritoccare il fondo, e non so se questa volta avrò le forze di risalire.
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devilmean · 4 years
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Nessun buon pensiero.
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