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*Devil & Angel scontro aperto*
Sorseggiavo quel whiskies nella beatitudine del silenzio della sera, ogni uomo ispezionava vigile la casa in attesa di lei che era estremamente inprevedibile.
Socchiusi gli occhi, quando in pochi istanti un boato di una melodia assordante e ipnotica fece frantumare in esili pezzi i vetri di ogni singola finestra, un vento gelido mi attraversò e la porta d'ingresso si spalancò e fu lì che vidi Angel a quel pianoforte, I suoi occhi ricoperti di lacrime e privi di luce, solo una melodia ossessiva padroneggiava l'atrio e io immobile a guardarla come se non avessi forze per muovermi. Quella sonata non era sconosciuta, in famiglia se ne sentiva parlare e che lei ne custodiva a costo della vita, vita che questa sera lei metteva in pericolo per salvarne un'altra.
Terminò di scatto la sonata e si sollevò portandosi difronte a me:
René : libera luduwig, non è lui ciò che vuoi..
Daryl: sarai mia?
René : mai..
Daryl: allora non sarai di nessuno!!
Feci liberare il fratello che misero fuori in malo modo fuori quella villa e chiuse le porte mi avventai su di lei e ne iniziammo una colluttazione all'ultimo sangue!
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Erano passati due giorni da quel rapimento e lei era ignara di tutto. Facendo credere a chiunque che luduwig fosse a lavoro ma nulla era vero, lui giaceva in uno scantinato gelido ed umido e non faceva altro che insultarmi e ripetermi che me la avrebbe fatta pagare René. Con il mio solito sorriso malizioso mi chinai a lui e gli sbisbigliai con voce provocatoria.
Daryl: ah si? E come potrebbe farmela pagare dottorino? È debole senza la sua musica e appena saprà che tu sei tra le nostre mani cederà senza indugiare!
Luduwig: tu non la conosci, preferirebbe morire più tosto che cedere!!
Mi sollevai scoppiando a ridere alla sua affermazione e uscì dallo scantinato dirigendomi su al primo piano, afferrai il telefono e digitai il suo numero contattandola, dopo pochi squilli rispose e la sua voce era cupa e preoccupata.
Daryl: buonasera Angel, come te la passi?
René : tu stai scherzando con il fuoco Daryl, ti stai mettendo contro la persona sbagliata..
Daryl: *sorrisi sedendomi sul divano* ah si? Strano detto da te, ora che non hai il tuo potere
René : ma... Come fai a saperlo? * camminava avanti e in dietro agitata acarezzandosi il ventre*
Daryl: la tua vecchia casa Angel, sai non volevo crederci quando gli uomini di Mancini hanno perlustrato con cura quella casa, accertandosi che la tua musica è finita in cenere come il tuo famoso pianoforte
René : *si ferma di sobalzo sentendo le sue parole, avevano seguito i suoi movimenti* non intendo cedere ai vostri ricatti...
Daryl: mmh, dovresti sai!! Ricordi le mie ultime parole vero?
René : siete senza palle.. Volete colpirmi prendendovela con la mia famiglia, cos'è con me non ce la fate?
Daryl: sai, abbiamo pensato che toccare il tuo punto debole ti avrebbe fatto ragionare. Non vorrai far soffrire la moglie e sua figlia di tuo fratello vero?
René : dov'è mio fratello? Cosa gli avete fatto? Ti giuro che..
Daryl: sshh, non ti agitare Angel, non fa bene alla tua bimba che hai in grembo. Tuo fratello per ora è ancora vivo, la sua sorte è tra le tue mani!!
René : toccatelo e l'ultima cosa che vedrete sarà la mia faccia..
Daryl: sto già tremando Angel. Diventa mia e lascerò tuo fratello!!
René : mi fai schifo.. *chiuse il telefono e iniziò a pensare a come muoversi*
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*potere*
Lei aveva una forza inaudita, molti avevano provato su pelle l'inferno di Angel ma io non conoscevo a pieno il suo potere e la sua forza fino a provare come le menzionava " è solo un'assaggio".
Era fuoco incandescente e quell'assaggio lasciava scottature indelebili, ma ora quel fuoco era debole, lei era debole e chi meglio di Mancini poteva escogitare un piano così diabolico usando chi la desiderava più di ogni cosa per colpirla. Portata alla esasperazione per farla cedere, per il Boss era giunto il tempo, attaccare dove la carne è debole.
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La osservavo da lontano, la sua pelle è come una perla che brilla sotto quei raggi di un sole cuocente. Bruciano i miei occhi alla sua visione, la mia pelle arde al sol pensiero di poterne anche solo per un secondo acarezzarne la sua pelle. Dio Angel, cosa devo fare per breccia nel tuo cuore, impazzisco, sto dando di matto nel volerti solo per me. Ogni giorno mi ritrovo qui a spiarti come uno stolker, cerco con il mio udito il suono della tua melodia ma anche di quella mi privi. Cosa succede, cosa ti succede, noto la tua anima smarrita e la tua storia scivolare via dalle tue dita.
@renesmed-martin
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*azzardo*
Cos'è un minuto senza deliziarmi della pura adrenalina che mi emani? Non saprei tu DONNA DI CUORI, non sentire la tua melodia distendersi su un velo d'argento, limpida e armoniosa come quel tuo semplice sorriso.
Inconsapevole di catturare le anime e alleviare il loro dolore dando il tuo amore, dolore che ora diventa tuo sfidandoti con le ombre.
Mi cacci, mi rinneghi, mi ignori ma non porrò mai fine a questo gioco d'azzardo, non mi accontento più, ora voglio te, premio che avanza ed io a divorarti tra una mossa e un'altra in questo gioco perverso.
@renesmed-martin "spiacente per te Angel, ma ho bruciato tutti i due di picche" 🖤
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"ANGEL"
Fu una sera di metà settembre, rientrai in città dopo un viaggio di lavoro e diversi incovenievoli, "Mancini" organizzò una delle sue solite serate eleganti invitando la nostra "Famiglia" e fu lì che facesti il tuo ingresso, eri da poco entrata nella "Famiglia dei demoni", io ignaro di tutto dopo tutto mancavo da mesi e essere la pecora nera combina guai mi portava ad allontanarmi.
Entrasti a passo lento, quel vestito che ricordo perfettamente, bianco con la sua tenace visibilità di un'ose' che tolse il fiato a tutti i presenti, corpo che adagiava con sicurezza e subito tutti fulminati dai tuoi occhi nocciola, emanatrice di luce abbagliante che mostravi il paradiso e quel dolce riflesso a mostrarne come da specchio un cuore puro e cauto impregnato del fugace e passionale sentimento chiamato "AMORE", macchiato di mille sfumature e perversione di una melodia invasiva e persuasiva, pronta a mostrarci il peccato passionale dell'inferno.
Divenisti tortura per i miei sensi, tentazione sublime di possedere il tuo corpo. Ammattisco al solo pensiero, come ora ammattisco al ricordo del tuo profumo ad invadermi e rendermi pazzo di "Te".
@renesmed-martin ❤️
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"I SUOI OCCHI"
Arrivò sera e dopo essermi sistemato nella quiete di quella casa al quale non andavo da tempo, mi preparai per andare da Renésmed. Un segucio come me avrebbe fiutato il suo profumo da km e da varie ricerche avevo scoperto che aveva una casa sul mare a qualche km dalla mia, destino? Forse è ci spero vivamente e mentre avanzo verso casa sua vari episodi mi tornano in mente, il suo modo esilarante di strappare sorrisi, la sua golosità indiscutibile e i suoi occhi, per me ipnosi e seducenti, riesce a leggerti la mente e percepire il tuo pensiero e metterti a nudo prima ancora di pronunciare una sillaba. Ma quei occhi gli ho tanto pensati, sognati costantemente e quelle labbra cristo era un qualcosa di incesurabile. Arrivai dinanzi a casa sua e ne suonai quel campanello, dietreggiai di mezzo passo e attesi sino a quando lei non aprì e i suoi occhi incontrarono i miei
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" INIZIATIVE"
Con la mia solita maliziosita' e arroganza passeggio tra le vie della città, il motore della Lamborghini emana il suo boato ruggente facendosi riconoscere e gli sguardi stupiti e meravigliati non si distogliono. Vago con il solo pensiero di lei, avevo fatto visita a @luduwig ponendoli il mio sorriso sfacciato e qualche vaga domanda di dove sia @renesmed-martin ma come sempre il suo sguardo protettivo e fugace aumenta il mio altezzoso desiderio di incontrarla, chissà se il suo numero di telefono sia sempre quello, l'indirizzo notai che sia cambiato, non vive più in quella casa colma dei suoi perché e di ricordi al quanto energici per quanto si possa dire. Il dottorino mi risulta preoccupato, invitandomi a fare marcia indietro ma non intendo darli ascolto. Sicuramente so bene che mi troverò a confrontarmi con qualcuno e scontri probabilmente, ma indietro mai, non rinuncerò a lei stavolta!
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"IL RITORNO"
Erano passati mesi dall'ultima volta che la vidi lì su quell'altare, quel vestito bianco a scenderli divinamente su quelle sue curve da perderne il fiato. Era una dea, è la DEA!!
Per me quel matrimonio era falso, lui morbosamente incollato a lei manipolando la sua mente ma noi sapevamo che avrebbe manipolato il cuore della nostra ANGEL, portandola alla sua distruzione pur di proteggerci e custodire il nostro segreto, a costo di perdere la sua vita. Decisi di tacere e non intralciare la sua vita, l'amavo e l'amo ancora, in questi mesi non sono riuscito a dimenticarla, perso nel logorarmi l'anima dannata che solo il tocco delle sue dita avevano la chiave per darne pace, mentre lenta mi tirava a sé e aspirarne quel profumo intenso di rosa spinosa che mi mandava in tilt, la corruzione perfetta ad un desiderio folgorante di mordere la sua pelle e catturare il suo sapore e farlo mio. Ed ora eccomi nuovamente in città, ora non ne avrei concesso di averne solo il suo ricordo, il suo dolce sorriso a superarne l'abbaglio di questo sole cuocente, ritorno a Los Angeles per conquistarla e renderla a tutti costi mia.
@renesmed-martin
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