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"Carol of the bells" by Associazione Musicale "The Voice of Soul" - 2020

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Video Poesia “la seggia e la finestra” di Salvatore Costantino.

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Noi non vi abbandoniamo mai.

CONTEST musicale online “PLAY MUSIC STAY HOME” ▶️🏡

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👉🏼 Iscrizione GRATUITA

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👉🏼 Scadenza ISCRIZIONI: 10 Maggio 2020

Sei uno strumentista e/o corista❓

Cosa aspetti⁉️

Consulta il regolamento e inviaci tutto a:

📲 Whatsapp 342 77 23 980

💻 Facebook: The Voice of Soul

📧 Email: associazionethevoiceofsoul@gmail.com

#iorestoacasa #andratuttobene #celafaremo #lamusicanonsiferma #distantimauniti

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"Puó darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla.”

-Martin Luther King

In questo momento storico così importante per tutti noi, anche il The Voice of Soul ha voluto lanciare un messaggio di positività e di speranza. Messaggio di cui abbiamo estremamente bisogno.

Rispettando le giuste regole e la necessità di stare a casa, noi tutti volevamo in qualche modo starvi vicino.

#restiamoacasa e #andràtuttobene

È vero, siamo lontani... ma siamo vicini con il cuore e la musica. #celafaremo.

Vi abbracciamo virtualmente, sperando di rivederci il prima possibile per abbracciarci forte. 🤝

...Perché alla fine di tutto questo, voleremo insieme nel blu dipinto di blu! 🌈❤️

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Deserto

Ho sete… ho fame… ma cammino… e cammino ancora… la mia pelle brucia… la stanchezza offusca la mia vista… ma cammino… e cammino ancora… i sassolini, come lame taglienti, feriscono i miei piedi… passo dopo passo… ma cammino… e cammino ancora… il mio corpo barcolla… prima o poi cadrò a terra… non sò per quento tempo le mie ginocchia reggeranno… ma, nonostante tutto, continuo a camminare con passo lento e fiacco… la testa mi gira… ed ecco che cado in avanti… non ho più forza nei muscoli… non riesco ad alzarmi… sono troppo stanca… stanca di riprendere il mio cammino… stanca nel guardarmi intorno… vedrei solo scorpioni e serpenti, nascosti tra cespugli spinosi… allucinazioni… e bestie all'orizzonte… continuo a sentire qualcosa, ma è il vento che infierisce su di me, con sabbia, caldo e falsi voci… ma ho sete… ma tanta sete… la mia gola è secca e il mio viso imbruttito… ho bisogno di acqua… striscio per terra… e annaspo in cerca di qualcosa… ma non sò nemmeno io cosa guardo in avanti… ma la mia vista è annebbiata… non vedo niente di nitido… e sento le lacrime scendere, bagnano le mie labbra… hanno il sapore del sangue… ho paura… tanta paura… sola e ferita in uno sperduto angolo del mondo… ormai nessuno mi verrà a cercare. non voglio vedere, non voglio sentire… la triste consapevolezza fa male al cuore.. ma ho sete… ma tanta sete… allora faccio appello a tutte le mie forze rimaste e per l'ennesima volta mi rialzo… i muscoli fanno male, le ferite fanno male… non riesco a vedere, però muovo un passo dopo l'altro… senza una meta precisa… guidata solo dal bisogno di placare questa morbosa sete… e vado avanti… continuo ad andare avanti… per un attimo, si crea in me la vana speranza che qualcuno sia lì, che mi tende la mano e nella mia cupa cecità, guida i miei passi e vado avanti… continuo ad andare avanti… alla ricerca dell'acqua che mi disseta e che mi purifica il viso e che ridona la vista ai miei occhi.

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Anima Persa!

Le quiete onde del fiume Stige

cullano la barca che il mio spirito trasporta.

La mia anima ignuda non sente nè tepore nè freddo,

ma trema all'intenso odore dello zolfo.

Fuoco e oscurità, tutto intorno dominano,

è il benvenuto regale verso l'eterno terrore… l'eterna disperazione.

La corrente traditrice inganna e affoga anime perse,

così mi trascina verso ciò che non sarà mai fine… il dolore!

Chissà se mai di me pensiero avranno,

forse di gioia, forse di tristezza o di burla…

Ma mai sapranno del mio triste fato,

che queste acque sporche mi accompagnano.

Gradita sarebbe una preghiera

sincera e affettuosa… e per un attimo l'anima rinfrescata!

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Anima Persa!

Le quiete onde del fiume Stige

cullano la barca che il mio spirito trasporta.

La mia anima ignuda non sente nè tepore nè freddo,

ma trema all'intenso odore dello zolfo.

Fuoco e oscurità, tutto intorno dominano,

è il benvenuto regale verso l'eterno terrore... l'eterna disperazione.

La corrente traditrice inganna e affoga anime perse,

così mi trascina verso ciò che non sarà mai fine... il dolore!

Chissà se mai di me pensiero avranno,

forse di gioia, forse di tristezza o di burla...

Ma mai sapranno del mio triste fato,

che queste acque sporche mi accompagnano.

Gradita sarebbe una preghiera

sincera e affettuosa... e per un attimo l'anima rinfrescata!

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Deserto

Ho sete... ho fame... ma cammino... e cammino ancora... la mia pelle brucia... la stanchezza offusca la mia vista... ma cammino... e cammino ancora... i sassolini, come lame taglienti, feriscono i miei piedi... passo dopo passo... ma cammino... e cammino ancora... il mio corpo barcolla... prima o poi cadrò a terra... non sò per quento tempo le mie ginocchia reggeranno... ma, nonostante tutto, continuo a camminare con passo lento e fiacco... la testa mi gira... ed ecco che cado in avanti... non ho più forza nei muscoli... non riesco ad alzarmi... sono troppo stanca... stanca di riprendere il mio cammino... stanca nel guardarmi intorno... vedrei solo scorpioni e serpenti, nascosti tra cespugli spinosi... allucinazioni... e bestie all'orizzonte... continuo a sentire qualcosa, ma è il vento che infierisce su di me, con sabbia, caldo e falsi voci... ma ho sete... ma tanta sete... la mia gola è secca e il mio viso imbruttito... ho bisogno di acqua... striscio per terra... e annaspo in cerca di qualcosa... ma non sò nemmeno io cosa guardo in avanti... ma la mia vista è annebbiata... non vedo niente di nitido... e sento le lacrime scendere, bagnano le mie labbra... hanno il sapore del sangue... ho paura... tanta paura... sola e ferita in uno sperduto angolo del mondo... ormai nessuno mi verrà a cercare. non voglio vedere, non voglio sentire... la triste consapevolezza fa male al cuore.. ma ho sete... ma tanta sete... allora faccio appello a tutte le mie forze rimaste e per l'ennesima volta mi rialzo... i muscoli fanno male, le ferite fanno male... non riesco a vedere, però muovo un passo dopo l'altro... senza una meta precisa... guidata solo dal bisogno di placare questa morbosa sete... e vado avanti... continuo ad andare avanti... per un attimo, si crea in me la vana speranza che qualcuno sia lì, che mi tende la mano e nella mia cupa cecità, guida i miei passi e vado avanti... continuo ad andare avanti... alla ricerca dell'acqua che mi disseta e che mi purifica il viso e che ridona la vista ai miei occhi.

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Lacrime

Lo sguardo perso nel vuoto… quello stesso sguardo che fino a qualche giorno fa splendeva e contagiava l’anima di chi, in quel momento, era lì davanti ad esso… Quello sguardo che esprimeva curiosità, fascino, dolcezza… Ora è terribilmente raggelante… non splende più… è cupo e suscita in altri un’amarezza così profonda, che sembra poter toccare in modo tangibile, in prima persona, quelle fredde emozioni… Quello sguardo è posato su un bellissimo volto, ma rigato violentemente da lacrime… quelle lacrime che incessantemente solcano le guance e arrivano fin dentro il cuore, fin dentro l’anima… Come artigli, essi graffiano e il dolore aumenta sempre più… In un turbinio di forti emozioni, il vento della solitudine avvolge quel gracile corpo e i capelli svolazzano in confusione… Già, la solitudine… chi altro se no?… quale altro sentimento renderebbe uno sguardo così immensamente gelido?... E chi riuscirebbe a sostenere uno sguardo così triste?… Poiché il timore di esserne contagiati e di vedere la propria anima mutare in qualcosa che non vorremmo, saremo tentati ad abbassare il nostro sguardo e guardare altro… e ci allontaniamo, mentre quello sguardo sembra rimanere impassibile a tale atto… il possessore rimane solo… solo nella propria amarezza, nel proprio dolore…. Non riuscendo più nemmeno a batter ciglio dagli occhi oramai arrossati… così si abbandona al nulla del proprio essere e abbraccia il crudele destino… mentre il tempo scorre inesorabile, l’anima si consuma nel crogiuolo della propria ira inesplosa.

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Il mio unico pensiero...

Ti amo tanto Amore Mio...

sei il mio unico pensiero...

quello che mi desta dal sonno...

nonostante la stanchezza mi opprime, l'immagine del tuo viso è adrenalina per la mia mente...

la mia pelle esige le tue carezze e le mie labbra fremono dal desiderio di te...

il tuo sapore e il tuo profumo sono la mia inebriante ossessione...

vieni con me, cosicché i nostri cuori palpitano in unisono a ritmo sfrenato...

mi manchi e ho bisogno di te, che sempre lenisci la mia sete e ami con dolce e intensa passione...

le tue parole, così vere e piene di ardore, stuzzicano la mia fantasia e la voglia di te cresce sempre piú vorticosamente...

non resisto, sei la mia tentazione più forte...

ti prego, vieni con me... e, come solo tu riesci, follemente amami!

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Qualcosa in me si è spezzato...

Qualcosa in me si è spezzato… che strano malore stò provando: un misto di solitudine e paure…

Rievoco ricordi assopiti, ricordi tristi… e la ferita si riapre di nuovo…

Scendono gocce di sangue dal cuore, e non più lacrime dai miei occhi, così oramai prosciugate dal dolore…

Così come veder scomparire un letto di fiume nel deserto, l’aridità s’impossessa sempre più dell’anima mia…

A nessuno importa quello che provo… a nessuno importa della mia sofferenza…

Nonostante il tepore di questa luce, mi sento morire dentro, mi sento soffocare… e ansimo nell’oscurità del mio ego…

No, ti prego… non voglio soffrire di nuovo… non voglio perdere un’altra parte di me… Basta!

Non andare via… sei il mio Sole, perché infondi speranza in me… sei il mio Oceano, perché m’inondi con le tue emozioni… sei il mio Cielo Notturno, perché mi perdo guardandoti…!

Ma cosa sono io per impedirti di andartene? L’Amore non è potere, ma è libertà… Non è possedere, ma è lasciar liberi di vivere…

E allora che cosa sono io in realtà?... Ma forse sono soltanto una misera sciocca… che spera… che crede… che ti ama.

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Dolore

Che crudeltà…! Tu sei sempre lì, nascosto infondo al cuore e sempre pronto a riemergere… Come quando le giornate sembrano allietate dal tiepido calore e illuminate dalla radiosità di quel tanto bramato sole, ma che improvvisamente il soffio primaverile ci sorprende in tutta la sua forza, provando quegli ultimi cenni di brivido, di un solstizio che stà per concludersi… Sembra che, il voltarsi indietro con la mente, faccia provare ancora la gelida morsa di quell’inverno, che aveva reso le lacrime ancora più pungenti e il corpo di ghiaccio… Perché esisti? Perché non lasci respirare di vita nuova un’anima così tanta dilaniata?... Le tue radici sono come artigli, che mi graffiano ogni volta che tento di staccarle via da me… Mi ricordi sempre che la serenità dura quanto un battito di ciglia… E che in un attimo tutto il mondo, che mi circonda, non è più gioioso come prima…  Una lama tagliente, che si prende gioco delle mie emozioni, della mia vita!... Ti odio perché mi fai male con la tua improvvisa indifferenza, che appari furtivamente come un ladro… Il ladro della mia tanta agognata felicità… Perfavore, vattene… e lasciami prendere fiato da questa forte ansia, che tu mi hai creato.

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Desiderio Inespresso

In candidi vesti, una fanciulla di rara beltà camminava sulla riva della spiaggia a piedi nudi, con capelli in balìa del leggiadro soffio… Volgeva il capo ai confini delle acque blu-verdastre e rimirava compiaciuta il rossore dell’astro, che in orizzonte si pavoneggiava con fierezza, segnando il suo temporaneo dominio… All’improvviso, la soave fanciulla si muoveva a ritmo dei battiti del proprio cuore e componeva, in sublime note, un malinconico canto… Non c’era meraviglia al mondo che potesse competere con la sua grazia, così unica così ammaliante… Nel vederla volteggiare a passi danzanti, si rimaneva impalliditi da così tanta bellezza ma, allo stesso tempo, si percepiva in lei un mistero profondo e, dai suoi socchiusi occhi, scendeva un piccolo diamante, che dolorosamente la sua guancia rigava… Non un cenno di un sorriso e neanche di rabbia, ma solo il vuoto sul suo bel volto… Il tempo velocemente passava ma per un’istante lei si era fermata, con lo sguardo perso nel paesaggio che dinanzi a lei si stagliava in tutta la sua potenza… Fino all’imbrunire, lei continuava ad essere in tutt’uno col mondo intorno a sé, facendoci deliziare delle sue aggraziate gesta… Però poi si fermava nell’oscurità della notte e, con mani congiunte, pregava in silenzio… La sua fragile anima chiedeva qualcosa, anzi urlava in sordino il proprio desiderio inespresso, ma era del tutto inutile perché nessuno l’avrebbe mai ascoltata, nessuno l’avrebbe mai voluta… La sua decantata radiosità era pari alla sua profonda solitudine, che le graffiava il petto al doloroso pensiero del suo inevitabile fato… Un desiderio così semplice eppure così irrealizzabile per lei, che tutto poteva avere tranne un altro cuore battere all’unisono col proprio.

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Armonia dei Sentimenti

L'intensa emozione che vibra infondo la mia anima è una febbrile melodia, della quale il mio cuore si sta deliziando... Persino la mia mente desidera che questo dolce e travolgente uragano non smetta di scatenare la sua furia, anzi spera che possa crescere sempre più, fino ad oltre passare i limiti estremi… Ma d’altro canto, ella desidera anche che questo soave tormento, questo turbinio d’infinita celestialità, non esploda affinché non possa mai placarsi… Già, è così straordinariamente meraviglioso, dato che ora più che mai la mia stessa anima sente di aver bisogno, dissetandosi delle più forti vibrazioni di benessere… E pensare che tutto è cominciato da quel tocco gentile di quelle parole, che hanno creato un varco nel mio petto, raggiungendo il mio spirito che prima era così annebbiato da sentimenti cupi, e brancolava nel buio della propria essenza… E ora mi sento rinascere nello splendore di quelle note, che la mia mente ha udito e ne ha fatto un canto armonioso… Non voglio dormire, non voglio perdere questa sensazione… Non voglio dimenticare la musicalità di quelle parole… Ma voglio che rimangano per sempre impresse nello spartito dei miei ricordi, cosicché ogni volta che, col pensiero ti evocherò, sentirò di nuovo questo canto che tu mi hai lasciato!

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Angelo Mio

Oh, piccolo Angelo… non sento più la tua Luce e la tua anima è così inquieta… Rannicchiato e col capo chino in questo angolo stai? Prendi la mia mano e vieni con me… Ma sei così rigido come l’inverno nel suo pieno ardire, che il mio cuore si è tutto ad un tratto fermato… Ti prego, volgimi il tuo sguardo, che il mio cuore si rallegrava nello splendore dei tuoi occhi neri, così puri così abissali… Sai, ancora mi ricordo quando tu eri apparso nella mia vita e il magnifico tepore del tuo dolce affetto mi accarezzava l’animo, provando un’inspiegabile serenità che tuttora mi travolge solo a rimembrare… Fin da quel dì, sempre ho sentito tra le tue chiare e pungenti parole un qualcosa che non riesco a rinunciare e mai rinuncerò, ma che amo tanto da volerti solo per me, come parte di me… e non saprei stare senza della tua essenza, dei tuoi duri ammonimenti e ne tanto meno dei tuoi fervidi incoraggiamenti… Dimmi che brillerai ancora per me!… Dimmi che ritornerai ad essere a quello che eri prima!... Dimmi che non mi lascerai solo ed io mai sarò sazio delle tue parole, che saranno per me gioviali baci dell’anima mia!