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Princesa Mako visita os túmulos de seus ancestrais para informar seu casamento
Princesa Mako visita os túmulos de seus ancestrais para informar seu casamento
A princesa Mako do Japão, que em breve se casará com o advogado Kei Komuro, visitou os mausoléus de seus bisavós, o imperador Hirohito e a imperatriz Nagako, na terça-feira (12 de outubro) para informar seus espíritos sobre seu casamento. (more…)
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La princesa Mako dejó de formar parte de la familia imperial de Japón tras casarse con un plebeyo
La princesa Mako dejó de formar parte de la familia imperial de Japón tras casarse con un plebeyo
La boda no se ha regido por la ceremonia tradicional de la realeza nipona, reservada a los miembros de la familia La princesa Mako de Japón sella su boda con Kei Komuro tras años de polémica La princesa Mako de Japón ha dejado de formar parte de la familia imperial del país de forma oficial tras contraer matrimonio este martes con Kei Komuro, un compañero de la Universidad que no pertenece a la…
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“I razzisti bianchi non hanno rinunciato a servirsi contro il movimento negro di quella che in America è un'arma tagliente: l'accusa di comunismo. Quando fu rivolta per la prima volta contro i leaders del movimento negro non è facile accertare, e sarebbe una ricerca storica interessante. È certo che la « resistenza » razzista della Black Belt non mancò di stabilire un'identità fra lotta antirazzista e anticomunismo. L'integrazione, si sostenne e ancora si sostiene, è uno degli obiettivi della cospirazione comunista e i rossi mirano alla « ibridazione » delle razze quale condizione per il collasso della società americana. Le organizzazioni antirazziste, persino quelle moderate di opposizione « costituzionale », sono al servizio del comunismo internazionale. È lo stesso abito mentale per il quale si arrivò ad affermare con serietà che il presidente Eisenhower era un comunista tesserato (“a card-carrying Communist”), la Corte suprema uno strumento dei cospiratori e gran parte del mondo della cultura e della religione infiltrato o dominato dalla sovversione comunista. In effetti la « resistenza » razzista ha implicazioni politiche che trascendono la questione razziale: si tratta di difendere la struttura classista e il predominio dei gruppi privilegiati. Mentre ciò non vale, evidentemente, per gli strati inferiori del razzismo, completamente dominati dall'odio razziale, per i ceti oligarchici del Sud l'asserzione della white supremacy ha anche il significato di oltranzismo conservatore, di tentativo di fermare l'avanzata dei tempi moderni, con il suo portato livellatore. Al limite si può essere un oltranzista della Vandea americana senza odiare i negri. Ciò che è determinante è che si respinga la presunzione posta dalla società contemporanea che gli uomini sono tutti uguali e possono aspirare ad una certa uguaglianza delle condizioni. Ne sia illustrazione il fatto che nel 1948 i White Citizens Councils, federatisi fra di loro in tutto il Sud, appoggiarono la candidatura per la presidenza degli Stati Uniti di J. Strom Thurmond capo del Partito dei Diritti degli Stati, o Dixiecrat. Fra gli obiettivi del partito non era solo di combattere i negri, ma anche di lottare a tutti i livelli contro candidati e programmi progressisti. E non è stata significativa la completa disponibilità di Goldwater, il capo dell'oltranzismo repubblicano, per la causa razzista? Goldwater non era un sudista, né il suo partito aveva tradizioni sudiste e razziste, ma ciò non impedì nel 1964 che la coalizione con i razzisti si saldasse sul terreno della solidarietà reazionaria. Un elemento di debolezza è però rappresentato dalla circostanza che questa caratterizzazione reazionaria della leadership razzista è fatta, ad un certo punto, per entrare in conflitto con la sua base popolare. Al fondo, quest'ultima ha interessi opposti a quelli dell'oligarchia, tanto più in quanto quest'ultima è l'avversaria naturale del movimento sindacale, delle imposte progressive, del Welfare State, di tutto ciò che sa di « sinistra ». Quanto si è rilevato sopra conferma che tutte le forme di discriminazione razziale e classista sconfinano quasi sempre nella negazione delle libertà civili e dei diritti dell'uomo. Una delle concause di ciò è — soprattutto negli anni ‘50 — la paura, in certi casi il pretesto, del comunismo, della sovversione e della « slealtà ». Pertanto le posizioni di oltranzismo razzista coincidono in genere con l'oltranzismo anticomunista. Fra le 150 amministrazioni di città o di contea che entro il 1950 avevano emesso decreti e delibere contro comunisti e sovversivi si distingueva Birmingham, tristemente famosa nel mondo come centro di razzismo. Tale città si attribuiva il diritto di espellere i comunisti entro due giorni, nonché di comminare pene draconiane anzi folli a carico dei trasgressori: 100 dollari e 6 mesi di detenzione per ogni giorno di permanenza illegale nella città. Tale ordinanza, per la verità, era a tal punto esorbitante che presto venne dichiarata incostituzionale.”
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Antonio Massimo Calderazzi, La rivoluzione negra negli Stati Uniti, Editore dall’Oglio (collana I corvi n° 170), 1968¹; pp. 164-67.
AVVERTENZA: L’autore, dal 1958 membro dell’ISPI e redattore della rivista Relazioni Internazionali, adotta il termine “negro/a” non con valore spregiativo ma conformemente all’uso della lingua italiana dell’epoca e del contesto americano, dove negro (pl. negroes) era largamente usato nel dibattito pubblico dagli stessi attivisti dei movimenti anti-segregazionisti (ad es. il Civil Right Movement di Martin Luther King Jr.).
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The Japanese Mini Truck Garden Contest is a Whole New Genre in Landscaping
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( A safe woman is not about porcelain nails, perfect makeup, styled hair, fit body, or seasonal clothes. All of this adds value, of course. Who doesn't get a show with this sum of attributes? But this is all frills! After the first impact, if there is no self-confidence, you notice that something is missing.
Like anyone, a secure woman has dissatisfactions, vanities and goals, but that doesn't stop her from loving herself, because she knows her own worth. She knows she's an amazing woman for the attitudes she has, the way she positions herself in the world, and everything she believes in.
You see a woman secure in the way she walks, that she talks, and that she even refrains from talking. You notice her for her choices… For the wisdom of each yes and each no, because she has a fascinating combination: emotional intelligence and self-love.
She knows – like two plus two equals four – that a sincere smile, an infectious laugh, a penetrating gaze, a pleasant conversation are worth much more than any flawless makeup. She knows her manner is intoxicating... And the rest is just frills. ) ( Uma mulher segura não tem a ver com unhas de porcelana, maquiagem perfeita, cabelo modelado, corpo sarado, nem com roupas da estação. Tudo isso agrega valor, é claro. Quem não fica um espetáculo com esse somatório de atributos? Mas tudo isso é firula! Após o primeiro impacto, se não houver a autoconfiança, você percebe que algo está faltando.
Como qualquer pessoa, uma mulher segura tem insatisfações, vaidades e metas, mas isso não a impede de se amar, porque ela sabe do próprio valor. Ela sabe que é uma mulher incrível pelas atitudes que tem, pela forma com que se posiciona no mundo, e por tudo o que acredita.
Você percebe uma mulher segura pela forma com que ela anda, que ela fala, e que até se poupa de falar. Você a nota pelas escolhas… Pela sabedoria de cada sim e de cada não, porque ela tem uma combinação fascinante: inteligência emocional e amor-próprio.
Ela sabe – como dois mais dois são quatro – que um sorriso sincero, uma gargalhada contagiante, um olhar penetrante, uma conversa agradável valem muito mais do que qualquer maquiagem impecável. Ela sabe que o jeito dela é inebriante… E que o resto é só firula. ) ....
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Put faith in life, put your feet on the ground. ( Ponha fé na vida, ponha os pés no chão. )
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( PT 10 ANOS NO PODER UMA DÉCADA PERDIDA E UM CAMINHO PARA O NADA. O PARTIDO DE LUIS INÁCIO LULA DA SILVA QUE DESTRUÍ O BRASIL. Venezuela, Cuba e Moçambique devem mais de R$ 2 bilhões ao BNDES
Verba foi liberada para financiar obras de infraestrutura. Contratos estimados hoje em quase R$ 14 bilhões foram assinados durante os governos Lula e Dilma. ... )
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