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Anfora protogeometrica
Autore anonimo
1000 ac ad Atene
Ceramica
Museo del Ceramico, Atene
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Heinrich Schliemann
Archeologo (Neubukow, Meclemburgo, 1822 - Napoli 1890), lo scopritore della civiltà micenea. Arricchitosi col commercio, nel 1863 liquidò la propria ditta, mosso dal desiderio di esplorare i luoghi descritti da Omero. Nel 1871 iniziò scavi sulla collina di Hısarlık, dove mise in luce la cittadella fortificata di Troia, individuando nove strati sovrapposti (Trojanische Alterthümer, 1874). Passò poi a Micene (1874-76), dove scoprì il mègaron e le tombe dell'Acropoli, da lui identificate con quelle degli Atridi (Mykenä, 1878).
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Sir Arthur Evans
Storico, numismatico, archeologo ed esploratore. Nato a Nash Mills (Hertfordshire), l'8 luglio 1851, studiò ad Oxford, a Gottinga, e si laureò in storia moderna. Dal 1873 al 1875 viaggiò in Finlandia, in Russia, e specialmente nei Balcani per ricerche archeologiche ed etnografiche. Nominato capo dell'Ashmolean Museum di Oxford, nel 1884, ne curò il riordinamento e lo diresse fino al 1908. Nel 1893 iniziò le sue esplorazioni archeologiche nell'isola di Creta, che gli hanno procurato fama mondiale.
A lui si deve la scoperta della scrittura prefenicia in Creta ed è merito suo, l'avere, con lo scavo e lo studio del palazzo di Cnosso, rivelato in ogni suo aspetto la primitiva civiltà dell'isola, da lui chiamata minoica, l'averne stabilito la cronologia con riscontri egizî e fissato la classificazione in varie epoche, generalmente accettata dagli studiosi (v. cretese-micenea, civiltà).
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Nome dell’opera: pugnale con la caccia al leone
Attribuzione: sconosciuta
Periodo: XVI secolo a.C.
Tecnica e materiali: bronzo ageminato in oro e argento
Luogo di conservazione: Museo Nazionale Archeologico di Atene
Luogo di ritrovamento: IV tomba del cerchio A di Micene
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Nome dell’opera: maschera di Agamennone
Attribuzione: sconosciuta
Periodo: XVI secolo a.C.
Tecnica e materiali: oro a sbalzo
Luogo di conservazione: Museo Nazionale Archeologico di Atene
Luogo di ritrovamento: IV tomba del cerchio A di Micene
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Nome dell’opera: brocchetta in stile di Gurnià
Attribuzione: sconosciuta
Periodo: 1700-1459 a.C.
Tecnica e materiali: ceramica al tornio dipinta con motivi in nero su sfondo bianco
Luogo di conservazione: Museo Nazionale Archeologico di Heraklion
Luogo di ritrovamento: Gurnià
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Nome dell’opera: Dea dei serpenti
Attribuzione: sconosciuta
Periodo: 1700-1450 a.C.
Tecnica e materiali: maiolica scolpita a tutto tondo
Luogo di conservazione: Museo Nazionale Archeologico di Heraklion
Luogo di ritrovamento: Cnosso
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Nome dell’opera: testa di idolo cicladico
Attribuzione: sconosciuta
Periodo: 2300-2000 a.C.
Tecnica e materiali: marmo di paro scolpito a tutto tondo
Luogo di conservazione: Museo Nazionale Archeologico di Atene
Luogo di ritrovamento: Syros
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Nome dell’opera: Arpista
Attribuzione: sconosciuta
Periodo: 2300-2000 a.C.
Tecnica e materiali: marmo di Paro scolpito a tutto tondo
Luogo di conservazione: Museo Nazionale Archeologico di Atene
Luogo di ritrovamento: Amorgos
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Nome dell’opera: Idolo cicladico
Attribuzione: sconosciuta
Periodo: 2400 a.C.
Tecnica e materiali: marmo di Paro scolpito a tutto tondo
Luogo di conservazione: Museo Nazionale Archeologico di Atene
Luogo di ritrovamento: Syros
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Nome dell’opera: la Parigina
Attribuzione: sconosciuta
Periodo: 1700-1400 a.C.
Tecnica e materiali: frammento di affresco
Luogo di conservazione: Museo Archeologico Internazionale di Heraklion
Luogo di ritrovamento: Cnosso
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Nome dell’opera: il principe dei gigli
Attribuzione: sconosciuta
Periodo: XVIII-XV secolo a.C.
Tecnica e materiali: affresco murale
Luogo di conservazione: Museo Nazionale Archeologico di Heraklion
Luogo di ritrovamento: Cnosso
* Sir.Arthur Evans ritrovò l’affresco a Cnosso e incaricò Emile Gillieron della sua integrazione (immagine a destra), che vide la comparsa di elementi di cui non vi era traccia (da qui il nome).
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Nome dell’opera: affresco con antilopi
Attribuzione: sconosciuta
Periodo: XVI secolo a.C.
Tecnica e materiali: affresco murale
Luogo di conservazione: Museo Nazionale Archeologico di Atene
Luogo di ritrovamento: Akrotiri, odierna Santorini
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Tesoro di Atreo, Tombe a Tholos, Micene, II millennio a.C.
Si trovano esterne alle mura e sono tombe ipogee di enormi dimensioni che sono raggiungibili attraverso un lungo corridoio detto dromos e presentano una porta con struttura trilitica. Probabilmente venivano dipinte con colore blu per simulare la volta celeste ed erano riservate a intere famiglie.
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Tombe a fossa, Micene, II millennio a.C.
Si tratta di tombe scavate nel terreno poi chiuse con assi di legno e ricoperte con un cumulo di terra. Sono la tipologia di tomba micenea più antica.
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Cerchio B, Micene, II millennio a.C.
Si tratta di un cerchio di tombe più recente rispetto al cerchio A, contiene anch’esso tombe a fossa e si è sempre trovato al di fuori delle mura ciclopiche.
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Cerchio A, Micene, II millennio a.C.
Si tratta del cerchio di tombe più antico della città, contiene tombe a fossa e originariamente era situato all’esterno delle mura ciclopiche. Sappiamo però che in seguito ad un ampliamento delle fortificazioni è stato incluso all’interno di Micene. Questo fatto è sicuramente inusuale per l’epoca quindi si ipotizza che i defunti seppelliti in questo cerchio fossero eroi, sovrani o personaggi di grande rilevanza
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