☾ IT ROLEPLAYER ☽ ❝ So the girl is as 𝙘𝙡𝙚𝙫𝙚𝙧 as she is 𝙥𝙧𝙚𝙩𝙩𝙮. ❞ ┈ 𝘵𝘩𝘦 ���𝘪𝘵𝘵𝘭𝘦 𝘳𝘰𝘴𝘦 \\ 𝘤𝘢𝘴𝘤𝘢𝘥𝘦 𝘰𝘧 𝘴𝘰𝘧𝘵 𝘣𝘭𝘰𝘯𝘥𝘦 𝘩𝘢𝘪𝘳 · 𝘳𝘰𝘺𝘢𝘭 · 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘪𝘰𝘳 𝘥𝘦𝘴𝘪𝘨𝘯𝘦𝘳
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━━ NEW YORK CITY, USA - NOVEMBER 12 : Interior designer lady Caithnisie Grosvenor leaves the closing night of BDNY at Gotham Hall.
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━━ NEW YORK CITY, USA - NOVEMBER 11 : Interior designer lady Caithnisie Grosvenor arrives at the first day of BDNY Boutique Design Trade Fair.
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━━ NEW YORK CITY, USA - NOVEMBER 8 : Interior designer lady Caithnisie Grosvenor leaves the 4th annual Fine Fair.
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〈 𝗩𝗜𝗢𝗟𝗔 𝗔𝗡𝗗 𝗖𝗔𝗜𝗧𝗛𝗡𝗜𝗦𝗜𝗘 〉 ‵ ‵ ‵ outside london / / 𝗀𝗋𝗈𝗌𝗏𝖾𝗇𝗈𝗋'𝗌 𝖾𝗌𝗍𝖺𝗍𝖾. ‵ ‵ ‵ 𝟢𝟨𝟣𝟣𝟤𝟢𝟣𝟪 / / 𝟨𝗉𝗆. ❛ moment at #breakfastattiffanysnygdr « Non hai detto una parola, per tutta la durata della prova. » 𝙫𝙞𝙤𝙡𝙖 « Parlerò quando il lavoro sarà completato. » « Hai delle preoccupazioni che vorresti espormi? » 𝙫𝙞𝙤𝙡𝙖 « Diverse ma lascerò correre, almeno per il momento. » « ━━ » 𝙫𝙞𝙤𝙡𝙖 « Non è stato molto carino il comportamento del tuo futuro marito. » « Nonna. » 𝙫𝙞𝙤𝙡𝙖 « Ho capito, lo so, ha preferito restare a New York per problemi di famiglia. » « Esatto e ti prego di non giudicare questa sua decisione. » 𝙫𝙞𝙤𝙡𝙖 « Non gli fa bene, con il tempo non gli farà bene e soprattutto non fa bene a Catherine. » « ━━ » 𝙫𝙞𝙤𝙡𝙖 « Tua ━ madre, lei ha sofferto per anni e tuo padre le stava sempre intorno. Per anni le ha addirittura evitato l'uscita, come se avesse una malattia contagiosa e questo non ha fatto altro che rovinare il loro rapporto. Se vuoi far star meglio qualcuno che ha vissuto una tale esperienza, la libertà è la soluzione migliore. » « Mia madre è in un istituto da anni. » 𝙫𝙞𝙤𝙡𝙖 « Hai visto la sua camera? Hai visto l'ambiente? Ormai è suo. » « Non è libertà. » 𝙫𝙞𝙤𝙡𝙖 « Per lei lo è. [ ... ] Il punto focale del mio discorso è che Henry non ha il potere di rendere il mondo migliore. » « Lo so. » 𝙫𝙞𝙤𝙡𝙖 « E neanche tu. »
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〈 𝗖𝗬𝗥𝗨𝗦 𝗔𝗡𝗗 𝗖𝗔𝗜𝗧𝗛𝗡𝗜𝗦𝗜𝗘 〉 ‵ ‵ ‵ arundel / / 𝖼𝖺𝗌𝗍𝗅𝖾. ‵ ‵ ‵ 𝟢𝟦𝟣𝟣𝟤𝟢𝟣𝟪 / / 𝟩𝗉𝗆. ❛ moment at #breakfastattiffanysnygdr « Che fai? » 𝙘𝙮𝙧𝙪𝙨 « Controllo i tavoli per domani. » « Dov'è Marie? » 𝙘𝙮𝙧𝙪𝙨 « Credo sia con sua sorella, gli ultimi turisti sono arrivati, dopo di loro chiudiamo il castello fino a dopodomani. » « Come hai intenzione di risolvere la questione della prima volta? » 𝙘𝙮𝙧𝙪𝙨 « Caithnisie. » « Oggi ha detto che vuole parlarmi di una cosa privata, secondo me è proprio di quello che vuole parlarmi. » 𝙘𝙮𝙧𝙪𝙨 « Non credo. » « Non parlate del sesso? E' un tabù? » 𝙘𝙮𝙧𝙪𝙨 « Per il momento sì, dormiamo ancora in camere separate. » « Questo lo so ma presto non lo sarà più. » 𝙘𝙮𝙧𝙪𝙨 « Per lei è una cosa imbarazzante ed io non voglio metterla a disagio parlandone davanti ad una tazza di tea. » « Farò in modo che si senta a suo agio con me, l'ho invitata a Londra. » 𝙘𝙮𝙧𝙪𝙨 « Smettila. » « Devo pur esserle di supporto in qualche modo. » 𝙘𝙮𝙧𝙪𝙨 « Ci hai aiutati con l'organizzazione del matrimonio e sei stata l'unica ad aver accettato subito la nostra relazione. » « Non subito ── Posso organizzare la vostra prima notte! Fatto, andata! » 𝙘𝙮𝙧𝙪𝙨 « Nisie, lo so che in questo momento sei preoccupata per molte cose ma non devi sfogare tutto sull'organizzazione di qualcosa. » « Taci. » 𝙘𝙮𝙧𝙪𝙨 « Tanto so che farai comunque di testa tua ma non mettere Marie in imbarazzo. »
#caithnisiegrosvenor#cyrusfitzalanhoward#moment#iwanrheon#nataliedormer#rpg#ocrpg#itrpg#breakfast at tiffany's
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〈 𝗠𝗔𝗥𝗜𝗘 𝗔𝗡𝗗 𝗖𝗔𝗜𝗧𝗛𝗡𝗜𝗦𝗜𝗘 〉 ‵ ‵ ‵ arundel / / 𝗅𝗎𝗅𝖺𝗆𝖺𝖾'𝗌 𝗍𝖾𝖺 𝗋𝗈𝗈𝗆. ‵ ‵ ‵ 𝟢𝟦𝟣𝟣𝟤𝟢𝟣𝟪 / / 𝟧𝗉𝗆. ❛ moment at #breakfastattiffanysnygdr 𝙢𝙖𝙧𝙞𝙚 « Come vedi tanti posti fuori dal castello sono rimasti identici a qualche anno fa. » « E' il bello di passare del tempo in una città come Arundel. » 𝙢𝙖𝙧𝙞𝙚 « Ma il castello aveva bisogno di un rinnovo. » « E di un tocco femminile. » 𝙢𝙖𝙧𝙞𝙚 « Come sta Henry? » « Nei suoi pensieri. » 𝙢𝙖𝙧𝙞𝙚 « E sua cugina? » « Nessuno può davvero saperlo per il momento. [ ... ] Ti piacciono le idee tavoli per il matrimonio? » 𝙢𝙖𝙧𝙞𝙚 « Quelle che mi hai mandato tramite email?Assolutamente, sono bellissime e si intrecciano molto bene con tutto il resto. » « Conosco una ragazza che fa delle scritte meravigliose, puoi utilizzarle sugli inviti o sui segna posto. » 𝙢𝙖𝙧𝙞𝙚 « Mandami il contatto, la chiamerò dopo il gala. » « Quindi è tutto pronto? » 𝙢𝙖𝙧𝙞𝙚 « Tutto, quasi. Il matrimonio è tra un mese ed ho una leggera ansia. » « Per l'organizzazione? » 𝙢𝙖𝙧𝙞𝙚 « Vorrei parlarti di una cosa ma non mi sembra il luogo adatto. » « Dopo il gala, vieni con noi a Londra. » 𝙢𝙖𝙧𝙞𝙚 « A Grace andrà bene? Non le sono molto simpatica. » « Non preoccuparti. Prendiamo degli scones?
#caithnisiegrosvenor#mariestuart#moment#eleanortomlinson#nataliedormer#rpg#itrpg#ocrpg#breakfast at tiffany's
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◜✿ Caithnisie Grosvenor ✿ monologue \\ story. ( let's face all our fears come out of the shade five thousand miles left on the road i need something human. ) 𝗼𝗹𝗶𝘃𝗶𝗮 “ Metti qualcosa di colorato, darà un'impressione positiva ed incline al dialogo. ” “ Va bene. ” 𝗼𝗹𝗶𝘃𝗶𝗮 “ Scegliamo qualcosa di lungo con le spalle coperte, a tua madre è sempre piaciuta la moda moderata. ” “ Certo, scegli tu per me. ” Impressione positiva. Spalle coperte. Olivia conosceva lady Ayesha meglio di quanto Caithnisie avrebbe mai potuto imparare a conoscere in un tempo lungo una vita, di lei – Olivia – sapeva tantissime cose primi tra tutti i suoi gusti. Sapeva esattamente cosa le faceva piacere vedere indosso a sua figlia, come poterle acconciare i capelli nel modo migliore – possibilmente con un tratto russo – ed infine i colori che le davano e le trasmettevano positività ed allegria. Caithnisie non poteva certo associare le parole positività ed allegria a sua madre, non aveva mai visto la donna sorridere di gusto o provare movimento per qualcosa, ma di Olivia si fidava e così quella mattina aveva lasciato che fosse lei a decidere i suoi vestiti, le scarpe, la borsetta da abbinare ed infine i capelli da acconciare. Aveva fatto in modo che fosse il più presentabile possibile, che un ferretto fuori posto all'interno dei capelli fosse messo in ordine e che le scarpe fossero ben pulite tanto da sembrare nuove – Olivia era sempre stata la donna che nella vita di Caithnisie aveva avuto più spessore, alcune volte ella pensava, più di quanto sua nonna avesse mai fatto. Olivia era lì quando a scuola realizzava un lavoretto, era lì che lo esponeva e lo mostrava a tutti con orgoglio, era lì che le insegnava le buone maniere ed allo stesso tempo le dava la giusta dose di realtà – Olivia era sempre presente, quando aveva la febbre chiamava lei, quando aveva bisogno di qualcosa, qualsiasi cosa, la sua tata non poteva che stare al suo fianco e darle tutto l'aiuto necessario. Nonostante le tate dovevano necessariamente mantenere una sorta di distacco, considerare i bambini dei quali si prendevano cura solo come un momento di transizione, Caithnisie si era così legata alla donna che alla sua età ancora continuava ad ascoltare i suoi consigli, ad averla con sé per amministrare il suo appartamento a New York ed a sentirla vicina quando le necessità le davano gioia o sconforto. Olivia, Olivia, Olivia. Nella sua testa Caithnisie aveva il pensiero di quella donna mentre attraversava il corridoio del centro privato dove Ayesha era ormai rintanata da diversi anni. La figura appena in carne della donna che era sempre stata al suo fianco era il pensiero sicuro ed il posto tranquillo dove ella si stava nascondendo mentre stringeva delicatamente la mano di Henry, mentre mostrava una maschera di estrema pace, mentre stava per incontrare la persona che più le dava turbamenti ed ansie. [ ... ] L'interno del centro sembrava essere l'ennesima villa fuori città che i Grosvenor aveva acquistato, aveva un interior leggero e moderno, a tratti contemporaneo che dava ai pazienti un totale rilassamento – Caithnisie pensò che l'intento era riuscito ma che lei avrebbe sicuramente messo un po' di colore, qualche azzurro ed un po' di giallo, colori primari che secondo lei erano adatti per favorire condizioni di calma maggiore. Il centro non aveva l'aria di essere tale anzi i dottori non indossavano i camici, le infermiere non si vedevano in giro e probabilmente quello era solo per il momento delle visite, per mostrare ai cari il benessere delle persone. Ayesha, però, aveva tutto sotto controllo e per lei era diverso. Il motivo principale della sua permanenza era l'abuso di farmaci dovuto ad una forte depressione, dopo quasi tre anni la donna era completamente pulita ma a tratti vi erano in lei delle ricadute che portavano Viola a non voler che lasciasse il centro –– in quella mattinata Henry e Caithnisie erano stati informati della floridezza della donna e le preoccupazioni dell'inglese raggiunsero picchi elevati. La stanza dove Ayesha si trovava era tutto fuorché una stanza d'ospedale, era ampia e luminosa ed il patio dava direttamente sull'ampio giardino che i futuri sposi avevano percorso arrivando, l'odore di lavanda non poteva mancare e fiori freschi erano posti su di un tavolino accanto ad un piccolo divanetto – la stanza era vuota, Ayesha non c'era, non ancora. 𝗮𝘆𝗲𝘀𝗵𝗮 « Siete in anticipo, sapete che è maleducazione? » Eccola uscire dal bagno con aria di superiorità mentre guardava Henry e poi Caithnisie come se fossero assoluti sconosciuti. Indosso aveva una gonna a vita alta che di lunghezza arrivava sotto il ginocchio, di color marrone chiaro, ed una camicia di seta con le maniche lunghe di un panna che si sposava benissimo con il colore della sua pelle pallida – come quella di Caithnisie – ed i capelli rossi più ricci e curati che mai. Se la si guardava da fuori Ayesha era una donna molto bella, il naso che sua figlia aveva ereditato le dava un'aria nobile mentre le labbra sottili e dalle quali uscivano sempre parole forti erano la sua parte russa. Caithnisie non portava solo il secondo nome di sua madre ma le somigliava in modi che non aveva mai immaginato. 𝗵𝗲𝗻𝗿𝘆 « Vero, mi dispiace se l'abbiamo colta di sorpresa. » 𝗮𝘆𝗲𝘀𝗵𝗮 « Io non vengo mai colta di sorpresa –– qual è il tuo nome? » Henry, signora, Henry Cooper. » 𝗮𝘆𝗲𝘀𝗵𝗮 « Accento americano. Quindi mia figlia è convinta di questo passo? » Aveva notato l'anello e con esso aveva tolto tutte le possibilità ai due di parlare dell'unica cosa che Caithnisie sperava di poter dire alla svelta ed andare vita – ed invece quella parte era passata e le critiche erano in arrivo. « Madre –––– Siamo qui per– » Era come se Ayesha non aveva notato la figlia seduta esattamente accanto ad Henry, quasi attaccato a lui, così si voltò – lei seduta dinanzi a loro – e la guardò con aria cupa e Caithnisie bloccò le sue parole. 𝗮𝘆𝗲𝘀𝗵𝗮 « Per? Non riesci a terminare una frase adesso? Forza, parla. » « Per invitarti al nostro matrimonio. » 𝗵𝗲𝗻𝗿𝘆 « Abbiamo voluto farlo di persona perchè per noi \ per Caithnisie \ è molto importante. » 𝗮𝘆𝗲𝘀𝗵𝗮 « Signor Cooper, ha idea di quello che ha appena detto? Io e mia figlia non ci vediamo da quasi tre anni e tutto il tempo prima, quando io ero a casa, cercavamo in tutti i modi di evitarci. Quindi, la prego, mi dica nuovamente perchè siete qui – questa volta senza convenevoli. » Ayesha aveva messo all'angolo non solo sua figlia ma anche il suo promesso sposo. Le mani della bionda erano sulle gambe mentre girava ansiosa l'anello di fidanzamento, era immobile psicologicamente ed anche fisicamente – sentiva come se diverse parti del corpo erano state bloccate da un veleno e non poteva parlare o anche solo pensare. Poi, spinta dal proteggere in qualche modo Henry, parlò con un tono di voce che uscì più alto del solito. « Perchè è giusto così, l'etichetta dice che dovevamo fare così. » 𝗮𝘆𝗲𝘀𝗵𝗮 « Adesso ti ricordi dell'etichetta? Caithnisie, la tua voce mi irrita più del solito. –– fece un movimento con la mano sinistra come se stava scacciando via una mosca e poi volse il suo sguardo verso Henry. –– Non dovreste, mia figlia non dovrebbe proprio sposarsi. E' così identica a suo padre e a quell'arpia di sua nonna che finirà come me, anzi \ lei \ signor Cooper finirà come me. » 𝗵𝗲𝗻𝗿𝘆 « Non è necessario che lei mi dica il mio futuro, riesco a vederlo cristallino ed è ben lontano da questa realtà. Sono convinto che sua figlia sia molto più di quello che lei vede, e lo dico con tutto il rispetto – è stata una mia idea ed un mio desiderio quello di venire qui per esporle tutte le ragioni per le quali io e Caithnisie ci sposeremo. Forse non è il momento adatto – e mi faccia terminare il discorso, la prego – e forse c'è ancora molto da costruire ma bisogna iniziare, bisogna sempre iniziare dalle fondamenta, me l'ha insegnato proprio lei –– indicò la sua fidanzata accanto a lui –– che di costruzioni e casa con base solida ne sa meglio di me. Non sarà l'ultima volta che ci vedrà, prima del matrimonio, durante quella giornata ed anche dopo la verremo a trovare. » Un attimo di silenzio, un lungo momento durante il quale Ayesha guardò prima Henry – mentre lui parlava – e poi Caithnisie. Guardò sua figlia per un momento così lungo che ella si sentì nuda, scavata nell'anima ed ebbe paura – timore di quello che le parole del suo fidanzato avrebbero scatenato – si sentì nuovamente bambina, tornò indietro nel tempo quando Olivia l'accompagnava nelle stanze di sua madre con in mano un disegno fatto all'asilo e lei la mandava via, annoiata da quella ricorrenza così stupida e frivola. 𝗮𝘆𝗲𝘀𝗵𝗮 « Andate via, sono molto stanca. » Si alzò e suonò un campanellino che immediatamente scatenò l'apertura della porta e la sua uscita nel giardino mentre la sua infermiera personale indicava elegantemente l'uscita ad Henry e Caithnisie. Quest'ultima allungò la mano e lasciò sul tavolino, sotto i fiori freschi, l'invito curato e meticolosamente scelto, poi uscì lasciando in quella camera un dolore comune che solo loro due ormai condividevano.
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✦ --- ⊰ #moment 𝐏𝐡𝐨𝐞𝐛𝐞 𝐚𝐧𝐝 𝐀𝐫𝐭𝐡𝐮𝐫 ⊱ 𝑮𝒓𝒐𝒔𝒗𝒆𝒏𝒐𝒓'𝒔 𝑷𝒍𝒂𝒄𝒆 𝒊𝒏 𝑳𝒐𝒏𝒅𝒐𝒏 September 26th, 2018 h 14:30 #BreakfastAtTiffanysNYGDR
𝑃ℎ𝑜𝑒𝑏𝑒 « Un ottimo pranzo, e la compagnia piacevole. » 𝐴𝑟𝑡ℎ𝑢𝑟 « Accetto di buon grado il suo complimento. Suo marito sta riposando? » 𝑃ℎ𝑜𝑒𝑏𝑒 « Trovo che "riposare" sia uno dei termini più brutti ed offensivi che l'uomo abbia mai potuto inventare. Sta lavorando, abbiamo avuto un'allerta a Washington, se ne sta occupando. » 𝐴𝑟𝑡ℎ𝑢𝑟 « Non volevo arrecare offesa, in realtà sono qui per cercare un accordo, se vogliamo parlare in termini giuridici. » 𝑃ℎ𝑜𝑒𝑏𝑒 « Un accordo? Avete già rubato l'identità religiosa di mio figlio, cosa volete ancora? » 𝐴𝑟𝑡ℎ𝑢𝑟 « Henry e Caithnisie sono testardi, hanno voluto prendere da soli ogni decisione, ma credo che noi abbiamo il dovere di consigliarli e cercare, insieme, la maniera più giusta per farli ragionare. Caithnisie conosce già quello che è gusto e spero che questo basti. » 𝑃ℎ𝑜𝑒𝑏𝑒 « Sono d'accordo con lei, ma vuole insinuare che mio figlio non sappia cosa sia giusto? » 𝐴𝑟𝑡ℎ𝑢𝑟 « Non è assolutamente quello che volevo intendere. » 𝑃ℎ𝑜𝑒𝑏𝑒 « In questo caso, facciamolo davvero un accordo. Io non voglio che il matrimonio di mio figlio sia rovinato da notiziette da gossip riguardanti la madre assente della sposa. » 𝐴𝑟𝑡ℎ𝑢𝑟 « E' tutto sotto controllo. » 𝑃ℎ𝑜𝑒𝑏𝑒 « E' quello che volevo sentirmi dire, è bello fare accordi con lei. »
#caithnisiegrosvenor#henrycooper#henrisie#henrisiewedding#moment#rpg#ocrpg#itrpg#breakfast at tiffany's
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〈 𝗔𝗥𝗧𝗛𝗨𝗥 𝗔𝗡𝗗 𝗖𝗔𝗜𝗧𝗛𝗡𝗜𝗦𝗜𝗘 〉 ‵ ‵ ‵ london / / 𝗀𝗋𝗈𝗌𝗏𝖾𝗇𝗈𝗋'𝗌 𝗁𝗈𝗎𝗌𝖾. ‵ ‵ ‵ 𝟤𝟨𝟢𝟫𝟤𝟢𝟣𝟪 / / 𝟫𝗉𝗆. ❛ moment. 𝙖𝙧𝙩𝙝𝙪𝙧 « Come è andata? » « Vieni, ti aiuto con la cravatta. » 𝙖𝙧𝙩𝙝𝙪𝙧 « Cosa ha preparato? » « Molte cose, tutte eccellenti. » 𝙖𝙧𝙩𝙝𝙪𝙧 « Per esempio? » « Anche opzioni vegane e vegetariane, Clare Smyth sarà sicuramente la cuoca al nostro matrimonio e Nancy sarà il suo braccio destro. » 𝙖𝙧𝙩𝙝𝙪𝙧 « Avete deciso il menù? » « Non ancora. » 𝙖𝙧𝙩𝙝𝙪𝙧 « Posso guardarlo? » « Forse. » 𝙖𝙧𝙩𝙝𝙪𝙧 « Posso decidere qualcosa? » « Non credo. Puoi darmi la tua opinione, se qualcosa non è di tuo gradimento potremmo anche cambiarlo ma deve esserci anche Ħenry, anche lui deve essere d'accordo. » 𝙖𝙧𝙩𝙝𝙪𝙧 « La torta? » « Nuziale. » 𝙖𝙧𝙩𝙝𝙪𝙧 « Sai che dovremmo conservarla anche per il battesimo dei tuoi figli? » « Lo so. » 𝙖𝙧𝙩𝙝𝙪𝙧 « Quindi sarà abbastanza grande. » « Papà [ ... ] » 𝙖𝙧𝙩𝙝𝙪𝙧 « Okay, lo sai. Ma voglio sapere anche io, voglio farne parte anche io! » « Accompagnarmi all'altare non ti basta? » 𝙖𝙧𝙩𝙝𝙪𝙧 « Voglio partecipare, attivamente. » « [ ... ] Vieni, ti faccio vedere il menù di prova ma velocemente perchè abbiamo la cena tra cinque minuti. »
#caithnisiegrosvenor#arthurgrosvenor#moment#family#nataliedormer#clarkgregg#rpg#ocrpg#itrpg#breakfast at tiffany's
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━━ LONDON, UK - SEPTEMBER 23 : Interior designer lady Caithnisie Grosvenor arrives at the last day of London Festival Design, day 9.
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━━ LONDON, UK - SEPTEMBER 22 : Interior designer lady Caithnisie Grosvenor leaving her penthouse in Mayfair to attend London Festival Design, day 8.
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━━ LONDON, UK - SEPTEMBER 21 : Interior designer lady Caithnisie Grosvenor arrives at London Design Festival, day 7, at Brompton Design District.
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━━ LONDON, UK - SEPTEMBER 20 : Interior designer lady Caithnisie Grosvenor arrives at London Design Festival party at Victoria and Albert Museum.
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━━ LONDON, UK - SEPTEMBER 20 : Interior designer lady Caithnisie Grosvenor arrives at London Design Festival, day 6, in Fitzrovia.
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━━ LONDON, UK - SEPTEMBER 19 : Interior designer lady Caithnisie Grosvenor arrives at London Design Festival, day 5, in Marylebone.
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━━ LONDON, UK - SEPTEMBER 18 : Interior designer lady Caithnisie Grosvenor attends The Celebration of Design at Queen Elizabeth Hall.
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━━ LONDON, UK - SEPTEMBER 18 : Interior designer lady Caithnisie Grosvenor arrives at London Design Festival, day 4, in Shoreditch.
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