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È il mio 9 anniversario su Tumblr 🥳
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Se io vi chiedessi “da che lato e’ crollato il muro di Berlino”, tutti voi mi parlereste di dissoluzione del sistema comunista, della fine di un’ideologia che aveva pochissimi punti di contatto con la realta’ materiale, e dell’arrivo di un “conto”, ovvero del momento in cui gli idealisti del comunismo hanno incontrato la realta’.
Bene. Quindi, secondo voi, il muro di Berlino aveva due lati, uno comunista ed uno liberista, ed e’ crollato solo da un lato. L’altro, secondo voi, e’ rimasto in piedi.
Questa e’ meta’ della realta’. Il fatto che due sistemi altrettanto idealistici, altrettanto fanatici, altrettanto lontani dalla realta’ materiale, altrettanto fanatizzanti, siano arrivati a contatto con la realta’ e’ stato abilmente contraffatto, facendo credere che il muro di Berlino sia crollato da un lato solo. Ma nessun muro crolla da un lato solo: se crolla un muro, crollano entrambi.
In realta’ quello che e’ successo e’ molto diverso. Se accendete una luce rossa ed una blu, e le piazzate ad una certa distanza, molto vicino alla luce blu vedrete blu, vicino alla luce rossa vedrete rosso, nel mezzo vedrete viola.
In tutta Europa, ed in tutto il mondo tranne in USA, si concedeva spazio al mondo sindacale ed alle rivendicazioni dei lavoratori e dei poveri per un preciso motivo: si rischiava che altrimenti queste masse portassero i comunisti al potere.
Ma era vero anche l’opposto: in tutto il mondo, ed anche in Europa, i paesi che pure avevano tentazioni socialiste continuavano a garantire la proprieta’ privata ed un’economia “capitalista”, dal momento che temevano gli eccessi del socialismo reale.
Cosi’ avevamo tre zone: una zona liberista, una comunista, una ad “economia sociale di mercato”, che era piu’ o meno diffusa ovunque.
Quando il sistema comunista sovietico crollo’ (non crollo’ per dire il comunismo cinese, ma nessuno ci fece caso) , i liberisti dissero: “beh, adesso che non abbiamo piu’ il rischio che arrivi un comunismo, prendiamo tutti quei posti che non sono liberismo al 100% e cancelliamo tutto quello che abbiamo concesso quando avevamo paura dei comunisti”.
I fanatici liberisti, cioe’, pensavano che i diritti sindacali, il welfare, lo stato sociale, fossero una “concessione” , una misura di emergenza, attuata in quei paesi abbastanza investiti dalla propaganda comunista da poter desiderare un sistema comunista. Insomma, se in Europa ci fossero state le stesse masse di poveri che c’erano in USA, l’ Europa sarebbe diventata comunista: l’esempio italiano, ove c’era il PCI piu’ forte dell’occidente, parlava chiaro. O si concedeva qualcosa, o si rischiava di brutto.
Ma una volta eliminato il pericolo, non c’e’ piu’ bisogno di nessuna di queste concessioni. Nella loro visione il welfare, le conquiste sincacali, lo stato sociale adesso devono SPARIRE, perche’ non servono piu’ a fermare il pericolo comunista.
Il guaio e’ che i “liberisti” sono semplicemente la versione speculare di un comunista: ugualmente idealisti, ugualmente disposti a credere alle loro idee malgrado le prove contrarie e le evidenze di fallimento, ugualmente fanatici, ugualmente intolleranti. UGUALMENTE VECCHI.
Allora la domanda e’ : come mai non ci siamo accorti che il Muro sia crollato da ENTRAMBI I LATI ? La verita’ e’ che qualcuno ha fatto da cuscinetto. Insomma, lo stato sociale europeo e’ la “memoria” del comunismo, ovvero delle sue ripercussioni – a distanza – nei paesi non comunisti.
A sopravvivere al crollo non e’ stato il “liberismo”: se togliamo dal mondo il comunismo sovietico, e vediamo che cosa sia sopravvissuto in realta’, scopriamo che e’ sopravvissuto PRIMA DI TUTTO lo stato sociale e le economie sociali di mercato, e poi UN paese interamente liberista.
Insomma, i liberisti erano una luce blu, i comunisti erano una luce rossa, il resto del mondo era viola. Quando si spense la luce rossa, il mondo non era affatto blu. Era in gran parte viola.
La stragrande maggioranza del mondo dopo il crollo del comunismo NON era fatto da paesi “liberisti”, ma da paesi dotati di welfare. Economie , in qualche modo di mercato, in qualche modo sociali.
QUESTI paesi hanno salvato l’idea di “liberismo”. Solo che i liberisti hanno deciso di cancellare tutto il viola, perche’ come ogni fanatico, vogliono tutto blu.
E si sono inventati un sistema , detto “globalizzazione”, con il quale avrebbero sempre trovato un povero abbastanza lontano da non rischiare nessuna rivoluzione in casa. Con duecento milioni di poveri, persino gli USA rischiano una rivoluzione socialista. Ma se i duecento milioni di poveri sono in CINA, questo non succede.
Andiamo a vedere in realta’ cosa ci ha dato il liberismo come solo dominatore del mondo? E no, oggi non ci sono piu’ altre ideologie cui dare la colpa: c’e’ solo il liberismo, quindi tutto cio’ che succede di male e’ colpa di quell’ideologia. Ne e’ rimasto solo uno, e adesso sono tutti affari suoi.
Una guerra ogni 7 anni.
Una crisi economica ogni 4 anni.
Le spese militari sono aumentate.
I conflitti regionali sono piu’ frequenti e mostruosi (Rwanda, un esempio)
La democrazia e’ MENO diffusa di prima.
Un mostruoso apparato di spionaggio USA uccide la liberta’.
Il divario tra ricchi e poveri aumenta, e MENO persone godono di un buon tenore di vita.
I governi sono MOLTO piu’ indebitati.
Il Muro, signori, e’ CROLLATO DA ENTRAMBI I LATI.
Solo che uno dei due lati sogna di essere ancora in piedi. E si fa chiamare “Wall Street”, magari. Curiosamente, la strada del Muro.
La sola differenza e’ che adesso anche il secondo lato del muro ha cartelli con " PERICOLO CROLLO" ma dall’altra parte non c’e’ nessuno , che sta meglio e possa, ad offrirvi un piatto di patate
Ed e’ per questo, forse, che ancora non volete vederlo crollare.
Chi stava dal lato comunista abbatte’ il muro , e quando arrivo’ dall’altra parte , affamato, trovo’ gente che andava al supermercato, comprava cibo e glielo offriva. E’ facile abbattere un muro , quando dall’altro lato c’e’ qualcuno che parla la tua stessa lingua e ti ha preparato da mangiare.
La parte difficile, per il cosiddetto occidente, sara’ che quando i liberisti realizzeranno che il muro e’ crollato anche dal loro lato, dall’altra parte non troveranno nessuno che li aspetta con un piatto caldo da offrirgli.
Ed e’ per questo che fate cosi’ fatica a veder crollare il Muro da entrambi i lati. Sapete che dall’altra parte c’e’ la stessa fame, si parla una lingua diversa, e non c’e’ simpatia per voi.
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Allora, partiamo dall’inizio: lo stato non e’ altro che la fazione che domina un dato territorio. Tale definizione e’ sufficiente perche’ se sei il potere dominante e vuoi far rispettare le tue leggi applicandole con la forza delle sanzioni, ed e’ necessaria perche’ se per assurdo ipotizziamo un altro potere militare piu’ forte, esso potrebbe far valere le proprie leggi a scapito di quelle dello stato.Stabilito che lo stato sia la fazione militarmente dominante su un dato territorio, e’ chiaro cosa sia la legge: la legge non e’ altro che il modo con cui la fazione dominante intende mantenere il dominio, renderlo stabile e preferibilmente proficuo.Detto questo, se esaminiamo il singolo individuo, viene da chiedersi quali siano i limiti e i poteri dello stato rispetto a quel singolo individuo. La forza dello stato e’ ovviamente il fatto di poter fare del male alla persona, sino ad ucciderla. Sfortunatamente, questo e’ contemporaneamente il LIMITE del potere statale, dal momento che una persona disposta a soffrire per qualche ragione che considera superiore alla propria vita tendera’ ad infischiarsene della volonta’ dello stato, e tendera’ a combatterlo.Sicuramente se la persona e’ un singolo, lo stato probabilmente non avra’ problemi a sopprimerlo. Se invece il numero di persone cresce, lo stato si trovera’ ad affrontare un numero di conflitti che potrebbe rivelarsi eccessivo.
Cosi’, la forza dello stato coincide col suo limite: il cittadino che consideri alcuni “diritti” un motivo valido per sacrificarsi , ignorera’ la minaccia . Il cittadino che abbia un onore e lo consideri piu’ importante della vita, non si lasciera’ intimorire, piegare, vessare.
E’ assolutamente chiaro che lo stato considera chi ha un onore ed ha coraggio come totopotenti. Sebbene non abbiano gli stessi mezzi, questi cittadini sono AL DI SOPRA DELLA LEGGE, dal momento che lo stato ha esaurito le minacce. Eliminandoli potra’ forse attenuare il pericolo fisico, ma sia chiaro che l’eliminazione di questi individui e’ ipso facto una sconfitta per l’ordine voluto, dal momento che questi cittadini sono
irriducibili all’ordine.
Allora, adesso andiamo al punto: la democrazia puo’ esistere SE e SOLO SE esiste una certa quantita’ di persone disposte a sacrifici pur di non subire oltraggi alla propria dignita’. Se queste persone esistono in numero abbastanza alto, il paese diviene democratico e mantiene la democrazia. Lo fa perche’ lo stato sa che , diventando vessatorio, troverebbe sempre piu’ persone disposte a scontrarsi, e sa bene che oltre ad un certo limite, lo scontro sarebbe troppo dispendioso.
La democrazia e’ la riduzione dello stato ad un ente che e’ costretto al compromesso coi cittadini. E ripeto: e’ costretto. Lo stato accetta la democrazia SOLO e SOLTANTO quando e’ “obtorto collo”. E la accetta, obtorto collo, solo di fronte alla prospettiva di un numero di scontri troppo alto. La democrazia, cioe’, e’ la misura del coraggio dei cittadini. La dittatura e’ semplicemente uno stato che si accorga di avere cittadini mediamente codardi.
Non esiste un male della democrazia che non sia da attribuirsi dalla codardia dei cittadini.
E lo stato lo sa: non per nulla onore e coraggio sono valori che vengono passati alle forze armate – che non devono temere la forza militare di un altro stato – ma non ai cittadini, per i quali vengono esaltate sempre e comunque la codardia e la sopportazione.
Lo stato sa benissimo che quando qualcuno pone un limite all’umiliazione sopportabile, e decide che quell’umiliazione non sia sopportabile, il suo potere ha incontrato il limite: potra’ forse cancellare quella persona, ma non ridurla all’ordine.
Questa e’ la ragione per la quale sentite questa strana sensazione, questa sensazione , quando guardate la polizia che si accanisce su persone inermi a Trieste: e’ la sensazione della liberta’. Quando avete posto un limite oltre il quale non più e accettabile un certo comportamento avete posto un limite al potere dello stato, che piu’ che manganellarvi o abusare di voi non potra’ fare. Quando avete posto quel limite e siete DAVVERO decisi a non farlo oltrepassare nel caso sia violato, SIETE LIBERI.
Nessuno che non sia disposto a morire per la propria liberta’ e’ davvero libero. E senza un numero adeguato di persone libere, nessuno stato sara’ mai una democrazia compiuta. Non c’entra niente il ceto medio, non c’entrano le persone che hanno cultura o scuola: puo aver piu coraggio un’analfabeta di un professore universitario e spesso è così ieri si è visto chiaro
la democrazia non e’ altro che il bilanciamento del potere dello stato da parte del bellicoso coraggio dei cittadini.
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Io quando il monumento vidi ove posa il corpo di quel grande che temprando lo scettro a' regnatori gli allòr ne sfronda, ed alle genti svela di che lagrime grondi e di che sangue;
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