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Programma Regionale FESR 2021-2027, Burger Print c'è! Burger Print ha recentemente ottenuto un co-finanziamento dall'Unione Europea per sostenere un importante progetto di digitalizzazione, che punta a migliorare la propria piattaforma e-commerce, specializzata nella stampa e personalizzazione di abbigliamento online. Il progetto si articola in due linee principali: l'adozione di soluzioni avanzate di Big Data Analytics e l'espansione della piattaforma e-commerce per il mercato europeo.Con l'integrazione di tecnologie di Big Data Analytics, Burger Print mira a raccogliere e analizzare in modo più approfondito i dati relativi alla navigazione e alle preferenze degli utenti. Questa analisi permetterà di identificare pattern di comportamento, ottimizzare strategie di marketing e migliorare l'efficacia delle campagne promozionali, rendendo più efficiente l'intera esperienza di acquisto.Sul fronte dell'espansione, l'obiettivo è quello di rendere il sito e-commerce accessibile in diversi Paesi europei, grazie all'introduzione di funzionalità multilingue native, che consentiranno una corretta indicizzazione della piattaforma sui motori di ricerca locali. L'adozione di tecnologie di ultima generazione, come framework avanzati e il supporto multilingue nativo, garantirà maggiore scalabilità e una migliore organizzazione dei flussi di lavoro, potenziando l'efficienza operativa.Questo progetto non rappresenta solo un passo avanti in termini di competitività e crescita per Burger Print, ma anche una strategia chiave per affermarsi come leader nel mercato europeo, puntando su un perfetto connubio tra tradizione e innovazione tecnologica. Link alla fonte: https://www.burger-print.com/blog/elementor-4009/?feed_id=117&_unique_id=6734cb50aa4a3
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Table of ContentsCome scegliere la pellicola DTF giusta?Differenza tra pellicola hot peel e cold peelDifferenza tra pellicola single side matt e double side mattCome determinare la qualità di una pellicola DTF?Pellicola DTF in PET o in carta?Pellicole DTF specialiConclusioni Come scegliere la pellicola DTF giusta? Nel vasto mondo delle stampe, la scelta della pellicola DTF giusta può fare la differenza tra un risultato professionale e uno mediocre. Ma come si sceglie la pellicola DTF perfetta? Considerando l'offerta di qualità che propone Burger-print, diventa fondamentale comprendere i dettagli per fare un acquisto oculato. 🔥 Acquista la nostra pellicola DTF Differenza tra pellicola hot peel e cold peel Distinguere tra hot peel e cold peel è il primo passo: Hot peel o distacco a caldo: Questa tipologia di pellicole permette di eseguire il distacco del film subito dopo la pressatura, mentre la stampa è ancora calda. Questo permette una velocità di lavoro senza eguali. Ma allo stesso tempo se la qualità della pellicola è scarsa è facile rovinare la stampa. 🤫 Ti dico un segreto... fai attenzione perchè il 95% delle pellicole hot peel che si trovano in giro sono davvero pessime. Se il fornitore ti dice di attendere qualche secondo dopo la pressata, beh probabilmente sa anche lui di non averti venduto un gran prodotto. Cold peel o distacco a freddo: con le pellicole di questa tipologia è essenziale attendere che la stampa si raffreddi prima di procedere con il distacco. La loro lavorazione è più lenta e se il film è di bassa qualità diventa più difficile rilevarlo in fase di lavorazione... purtroppo se ne accorgerà il cliente finale, a casa, dopo il primo lavaggio 😱 Su Burger-print trattiamo unicamente la tipologia "hot peel" o distacco a caldo. Occupandoci di produzione questa è la naturale scelta per chi ha bisogno di stampare un grande numero di transfer DTF. Inoltre essendo il film che utilizziamo di grande qualità il distacco è perfetto e morbido già dal primo istante dopo la pressata. Non ci credi? prova un nostro rotolo pellicola DTF e facci sapere cosa ne pensi 💪 Differenza tra pellicola single side matt e double side matt Il trattamento delle pellicole DTF può variare e influire sia sul costo che sulla praticità d’uso: Single mat, rivestito da un solo lato: Una versione più economica che riceve il trattamento solo da un lato del film. È perfetta per le macchine DTF più moderne ( almeno 4 rulli di presa). Tuttavia, la nostra esperienza come utilizzatori ci insegna che questa tipologia rimane la più stabile durante la pressatura, infatti la pellicola rimane sempre ben adesa al supporto anche in fase di riapertura della pressa evitando inconvenienti. Double side matt, il trattamento è presente su entrambi i lati del film: Indicato per macchine DTF più datate ( meno di 4 rulli di presa) o per chi stampa DTF in fogli, tende ad essere più costoso ma offre una maggiore grip durante la fase di stampa. Ha come contro la tendenza a rimanere attaccato alla testa della pressa in fase di riapertura. Riassumendo non troverete mai un grande utilizzatore di DTF che preferisca la double side matt al single side. A buon intenditor poche parole 😎 Come determinare la qualità di una pellicola DTF? La qualità è una priorità per noi di Burger-print. Ecco alcuni aspetti da considerare quando valutate le pellicole che acquistate: Facilità di distacco: Le pellicole, sia hot peel che cold peel, devono staccarsi senza problemi. Bassa elettrostaticità: La pellicola non deve trattenere eccessi di colla nelle porzioni non stampate. Resistenza alla temperatura: Essenziale per evitare problemi o ostruzioni durante il passaggio in forno per la polimerizzazione della colla DTF. Se non fossi soddisfatto delle pellicole che stai utilizzando in questo momento e fossi alla ricerca di un prodotto di qualità ti consigliamo di visitare il nostro shop online per acquistare le tue bobine DTF.
E ricorda che siamo i primi utilizzatori dei nostri consumabili DTF, non accettiamo compromessi quando si parla di qualità. Pellicola DTF in PET o in carta? Anche il materiale della pellicola gioca un ruolo importante. PET (polietilene tereftalato): Meno ecologico, ma offre maggiore stabilità e meno problemi post-stampa. Carta: Più ecologica, ma risulta meno stabile post stampa. La pellicola in carta è da poco uscita sul mercato, abbiamo deciso di testarla a fondo e riteniamo che al momento non sia ancora in grado di competere con il PET. Speriamo che in futuro i produttori riescano a migliorarla in modo da poter offrire una soluzione più ecologica per la realizzazione dei vostri transfer DTF. Pellicole DTF speciali Esistono pellicole per effetti speciali come oro, argento e glitter. Sebbene siano prodotti affascinanti, la loro maturità sul mercato è ancora acerba. Per dirla breve i test che abbiamo realizzato sono risultati non soddisfacenti. Consigliamo ai nostri clienti di rimanere sintonizzati su Burger-print per aggiornamenti su questi prodotti in futuro. Conclusioni Le pellicole DTF sono essenziali per stampe di alta qualità. Su Burger-print, non solo offriamo bobine DTF di altissima qualità, ma anche il servizio di stampa transfer DTF in bobine e/o prodotti finiti con stampe in DTF. Siamo fieri di non accettare compromessi sulla qualità e di offrire il miglior prezzo grazie alla nostra filiera senza intermediari. Affidati a noi per risultati eccellenti! Buona stampa! 🙌 🔥 Stampa i tuoi transfer DTF Link alla fonte: https://www.burger-print.com/blog/guida-pellicola-dtf?feed_id=106&_unique_id=64fed0b041fe3
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Si fa presto a dire ecologia, ma quando si cerca poi un capo che sia davvero sostenibile non si sa bene cosa andare a controllare. O come interpretare le varie etichette e certificazioni. Ecco quindi una guida ai vari materiali per aiutarvi a capire quali sono le migliori magliette sostenibili da personalizzare. Table of ContentsQuali Sono i Principali Materiali delle Magliette Sostenibili da Personalizzare?Materiali Organici o BiologiciMateriali RiciclatiVantaggi dei Materiali Organici e RiciclatiComposizione delle Magliette Sostenibili da Personalizzare Quali Sono i Principali Materiali delle Magliette Sostenibili da Personalizzare? Possiamo suddividere i materiali sostenibili con cui sono prodotte le magliette in due grandi famiglie: I materiali organici, a cui spesso ci si riferisce anche come materiali biologici I materiali riciclati Per chi dovesse approcciarsi per la prima volta a una questione così importante come la sostenibilità, è bene mettere in chiaro che questa distinzione tra materiali organici e riciclati non ha nulla a che vedere col fatto che un determinato materiale sia naturale o meno. Non basta che un materiale sia di origina naturale per potersi dire organico. Vediamo nello specifico perché. Materiali Organici o Biologici Con materiali organici ci si riferisce a tutti quei materiali, come il cotone, la canapa, il lino, il bambù e altri che, oltre ad essere di origine naturale, sono stati coltivati tramite tecniche particolari. Tecniche volte ad escludere l’utilizzo di pesticidi, fertilizzanti chimici e altri prodotti dannosi per l'ambiente e la salute umana. Materiali organici che vengono quindi prodotti seguendo pratiche agricole sostenibili che promuovono la biodiversità e la salute del suolo, e che proteggono i lavoratori agricoli dall’esposizione ad agenti chimici pericolosi. Attenzione verso i materiali organici che negli ultimi anni è andata sempre aumentando, anche grazie all’importanza data alla cosiddetta Slow Fashion. Non meraviglia quindi che aziende come Stanley Stella facciano dell’utilizzo certificato di materiali organici e riciclati uno dei loro tratti distintivi. Materiali Riciclati I materiali riciclati rappresentano la seconda grande famiglia di tessuti con cui è possibile produrre magliette sostenibili. A differenza dei materiali organici, in questa famiglia si possono trovare sia tessuti di origini naturale, sia di origine sintetica. Uno dei materiali riciclati più importanti con cui si producono le magliette sostenibili da personalizzare è il poliestere riciclato. Importanza che risiede nel fatto che il poliestere risulta essere uno dei principali tessuti con cui si producono magliette. La presenza di una variante sostenibile può quindi avere un importante ruolo sull’impatto che l’industria tessile ha sull’ambiente. Poliestere riciclato che viene prodotto a partire da bottiglie di plastica riciclate e altri rifiuti plastici, riducendo così la quantità di materiali non riciclabili che finiscono nei rifiuti e nell'ambiente. Produzione del poliestere riciclato che, inoltre, richiede meno energia e risorse rispetto a quella del poliestere vergine, contribuendo a ridurre le emissioni di gas serra e a preservare le risorse naturali. Vantaggi dei Materiali Organici e Riciclati A prescindere dalla maggiore sostenibilità ambientale delle due famiglie di materiali, vi sono anche parecchi altri vantaggi che possono giustificare l’acquisto e la personalizzazione di una maglietta prodotta con tessuti organici o riciclati. Per i materiali organici, ci sono due importanti vantaggi: Una migliore sensazione al tatto dei tessuti organici. Infatti, rispetto ai materiali naturali non organici, tessuti come il cotone organico offrono una maggiore traspirazione, resistenza e morbidezza, e sono più confortevoli da indossare Minore presenza di allergeni. Il fatto che le materie prime siano prodotti senza ricorrere a fertilizzanti e altri prodotti
chimici fa sì che i tessuti organici siano associati a minori reazioni allergiche e reazioni cutanee da parte di soggetti sensibili Per i materiali riciclati, non si può invece non menzionare il loro minor costo. Una maglietta in poliestere riciclato, venendo prodotta con materiali che non hanno il costo di una materia prima vergine, risulterà avere un prezzo minore rispetto ad una maglietta prodotta con poliestere non riciclato. Composizione delle Magliette Sostenibili da Personalizzare La distinzione tra materiali riciclati e materiali biologici è facile da fare sulla carta, ma nella realtà la questione potrebbe essere un po’ più complessa. Infatti può sì capitare che un capo sia interamente composto al 100% con materiali riciclati o con materiali organici, ma può anche capitare che siano utilizzati entrambi i materiali, contenuti in diverse percentuali. Ed è anche possibile che, assieme ad una percentuale di fibre biologiche vi sia anche la presenza di materiale non organico. A parte quello che può essere il caso rappresentato da aziende come Stanley Stella, è sempre opportuno quindi consultare l’etichetta del capo d’abbigliamento che si vuole acquistare. O la scheda del prodotto in caso di acquisto online. 🔥 Stampa ORA la Tua Maglietta Stanley Stella Link alla fonte: https://www.burger-print.com/blog/materiali-magliette-sostenibili-da-personalizzare/?feed_id=77&_unique_id=63f9d60187944
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Una volta che vi sarete decisi circa l’acquisto di una maglietta personalizzata, è normale sentirsi spaesati di fronte agli aspetti pratici a cui far fronte. Ecco quindi una comoda guida su cosa serve per creare magliette personalizzate che vi aiuterà ad organizzarvi meglio. Table of ContentsIl Processo per Creare Magliette PersonalizzateDecidere il Disegno o Motivo PersonalizzatoScelta della MagliettaScelta della Tecnica di Stampa per Creare Magliette PersonalizzateIl File da InviareControllo e Realizzazione del Bozzetto GraficoQuindi Cosa Serve per Creare Magliette Personalizzate? Il Processo per Creare Magliette Personalizzate Possiamo dividere l’intero processo che dovrete affrontare in cinque fasi principali che precederanno la stampa vera e propria: La decisione circa il motivo, disegno, o logo personalizzato La scelta della maglietta da personalizzare La scelta della tecnica di stampa L’invio del file Il controllo e la realizzazione del bozzetto grafico Molto spesso può capitare che una determinata scelta circa un punto influenzi poi le scelte che si possono fare più avanti. Vediamo quindi quali sono, per ciascun punto, le migliori pratiche per far sì che tutto fili liscio. Decidere il Disegno o Motivo Personalizzato Può essere considerato il punto di partenza di ogni personalizzazione, e anche il punto con più libertà di scelta. Molto dipenderà dalle singole esigenze: c’è chi vorrà stampare un vero e proprio disegno ad alta definizione, chi un logo, chi vorrà avere delle iniziali ricamate. È importante sottolineare come la scelta del disegno da stampare influenzerà direttamente la tecnica di stampa da poter utilizzare. Un disegno in cui sono presenti una molteplicità di colori, infatti, sarà di difficile realizzazione con la tecnica della serigrafia, che permette di stampare solo un numero limitato di colori. In questi casi la scelta della tecnica di stampa sarà probabilmente già orientata di suo verso la stampa DTG o la stampa DTF. Il miglior consiglio che vi si può dare in questo senso è quello di avere un’immagine definita, possibilmente ad alta risoluzione, e avere ben chiaro il numero dei colori (la questione del bianco, ad esempio) e delle trasparenze presenti nell’immagine. Scelta della Maglietta Nella scelta della maglietta possiamo annoverare tre fattori che servono per poter prendere una decisione e passare allo step successivo: Il modello della maglietta, o felpa, che si vuole personalizzare Quali aree della maglietta si vogliono stampare Il numero di pezzi da ordinare Come per la scelta del disegno da stampare, anche il numero di pezzi potrebbe andare ad influenzare la tecnica di stampa. Ciascuna tecnica infatti più presentare costi diversi rispetto ai volumi di stampa. La stampa DTG, ad esempio, è particolarmente consigliata nel caso di bassi, o bassissimi, volumi. La stampa serigrafica, dal canto suo, per essere disponibile richiede un numero minimo di pezzi ordinati. Scelta della Tecnica di Stampa per Creare Magliette Personalizzate Per personalizzare la propria maglietta, vi ritroverete a dover scegliere essenzialmente tra quattro tecniche: stampa DTF, stampa DTG, serigrafia o ricamo. Il disegno che vorrete stampare e il numero di pezzi che vorrete ordinare saranno un potente filtro. In linea generale, possiamo dire che: In caso di disegni complessi, con particolari molto piccoli o con sfumature, tecniche come la serigrafia e il ricamo saranno scartate a favore dell’utilizzo di stampanti a getto d’inchiostro. In casi di bassi volumi di stampa ci potrà essere una preferenza per la stampa DTG, che risulta essere la tecnica che meglio si adatta ai bassi volumi L’utilizzo che si intende fare della maglietta: nel caso di utilizzi come divisa sul lavoro, come può essere l’horeca, tecniche come la stampa DTF o il ricamo possono essere le più adatte Il File da Inviare Questa è la fase più tecnica dell’intero processo e spesso è quella in cui si teme di poter fare errori che compromettano il risultato finale.
L’invio del file è strettamente collegato alla tipologia di tecnica di stampa scelta. Possiamo dividere le tipologie dei file da inviare a seconda della tecnica scelta in due gruppi: i file per una personalizzazione tramite applicazione di inchiostri, e i file per la personalizzazione tramite ricamo. Nel primo caso, quindi per stampa DTG, DTF e serigrafica, i file possono essere sia vettoriali che raster, ma in quest’ultimo caso si raccomanda che l’immagine, in scala 1:1, abbia una risoluzione di 300dpi. Dovrete quindi possedere l’immagine da voler stampare in un file in uno dei seguenti format: PDF, EPS, AI, PSD, PNG o JPG. Nel caso del ricamo, invece, il file da inviare deve invece essere vettoriale, e mantenere sempre una scala 1:1. I formati supportati saranno PDF, EPS o AI. Controllo e Realizzazione del Bozzetto Grafico È questa una fase necessaria per far capire quale potrebbe essere il risultato finale della stampa a partire dall’immagine contenuta nel vostro file. Risultato finale che non riguarda solamente la posizione del disegno sulla specifica parte della maglietta che si vuole personalizzare, ma anche il colore vero e proprio che potrebbe avere la stampa finale. È una fase che funge un po’ da assicurazione, in modo tale che, qualora il bozzetto che sarà sottoposto alla vostra attenzione contenga imprecisioni o vogliate fare dei cambiamenti, la stampa non inizi senza il vostro benestare. Quindi Cosa Serve per Creare Magliette Personalizzate? Sebbene il processo possa sembrare lungo a articolato, in realtà vi servono solamente due cose: Un’idea chiara di quale disegno volete stampare, e su quale parte della maglietta Il file, in uno dei formati sopracitati, contenente il disegno Tutto il resto infatti verrà da sé, dalla scelta della tecnica di stampa al controllo grafico. Oppure, nel caso in cui vi sentiate persi o bloccati in qualche step del processo, non dimenticate che c’è sempre un’assistenza multicanale (chat, telefono o email) pronta ad aiutarvi. 🔥 Personalizza ORA la Tua Maglietta Link alla fonte: https://www.burger-print.com/blog/creare-magliette-personalizzate-cosa-serve/?feed_id=65&_unique_id=63f5e7efac9da
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Molti pensano che il Direct-To-Garment stia diventando una tecnologia “per pochi”, causa altissimo costo dei macchinari e il fatto dell’arrivo sul mercato di nuove, innovative tecniche come la stampa DTF. Ciononostante, la stampa DTG rappresenta, ancora oggi, uno degli standard di settore nell’industria delle stampa personalizzata per capi d’abbigliamento. Ecco tutto ciò che dovete sapere al riguardo. Table of ContentsNascita della Stampa DTGI Numeri del Successo della Stampa DTGCome Funziona la Stampa DTG?PretrattamentoStampaPost-trattamento e CuraVantaggi e Svantaggi del Direct-To-GarmentCome Interpretare i Pro e Contro Nascita della Stampa DTG La nascita del Direct-To-Garment, ossia la stampa direttamente su tessuto, viene comunemente fatta risalire alla seconda metà degli anni ’90. Più precisamente, si può identificare come arco temporale di nascita quel quadriennio che va dal 1996 (anno dell’arrivo sul mercato della prima stampante DTG) al 2000 (anno in cui il Dipartimento del Commercio americano ha rilasciato il primo brevetto in merito). Si è arrivati così alla fine del 2004, anno in cui ad un’importante fiera di settore a Minneapolis le prime stampanti DTG a livello industriale hanno fatto la loro comparsa, in quello che era un mercato ancora pressoché dominato dalla serigrafia. Primissime stampanti che, a parte il modello Storm della Kornit (una stampante DTG industriale dal prezzo di 200.000$), non prevedevano l’utilizzo dell’inchiostro bianco. E che quindi incontravano qualche difficoltà nel caso di stampa su capi di tessuto scuro. I Numeri del Successo della Stampa DTG Sebbene qualcuno abbia sollevato dubbi circa le prospettive future della stampa diretta su tessuto (soprattutto in relazione all’arrivo sul mercato della sorella minore, la stampa DTF), le ricerche di mercato evidenziano come questa tecnica stia vivendo un vero e proprio momento d’oro. Il valore di mercato della stampa DTG nel 2022 era stimato essere intorno agli 800 milioni di dollari. Lo stesso valore di mercato tra un decennio, nel 2032, è stimato possa raggiungere gli 1,8 miliardi di dollari. Una crescita superiore al 100% (e in cui l’Europa funge da traino, con una fetta di mercato pari al 49% del totale) che affonda le proprie radici in alcune specifiche dinamiche, quali: La sempre maggiore richiesta di personalizzazione dei capi come strumento di differenziazione dei Brand Una maggiore attenzione verso quelle tecniche (come la stampa DTG) che fanno uso di inchiostri a basso impatto ambientale Esplosione dell’e-commerce e del relativo potenziale e flessibilità circa le possibilità di personalizzazione Come Funziona la Stampa DTG? Il funzionamento dei macchinari DTG è già suggerito dal nome, Direct-To-Garment, ossia direttamente sul tessuto. Apposite stampanti configurate in quadricromia, esacromia o eptacromia, stampano il disegno o motivo personalizzato su un capo d’abbigliamento che viene tenuto fermo su appositi supporti piani. Sebbene il processo di stampa diretta possa essere leggermente diverso a seconda che si vada a stampare su un tessuto chiaro o uno scuro, possiamo individuare in entrambi i casi 3 fasi principali: Pretrattamento Stampa Post-trattamento e Cura Pretrattamento Questa è una fase tipica della stampa diretta: il fatto che si vada ad apporre l’inchiostro direttamente sul tessuto fa sì che quest’ultimo debba presentare determinate condizioni affinché la stampa finale risulti ottimale. La fase di pretrattamento può essere scomposta in diverse sotto fasi: Preparazione del capo d’abbigliamento tramite presse termiche, al fine di asciugare qualsiasi residuo d’umidità immagazzinata nel tessuto e a stirare le fibre del tessuto. Fase questa della durata di pochi secondi. Preparazione dell’area del capo d’abbigliamento che verrà stampata: una soluzione viene applicata in maniera omogenea sulla specifica area che verrà personalizzata. Soluzione la quale farà sì
che l’inchiostro sia assorbito in maniera ottimale senza che le fibre del tessuto si inzuppino. Ulteriore trattamento del capo con pressa termica: al fine di garantire una corretta asciugatura della soluzione applicata, il tessuto viene ancora una volta messo in una speciale pressa e trattato per circa una trentina di secondi a temperature che possono raggiungere i 160-170° C Nota: I passaggi sopra si riferiscono a tutte quelle stampanti di brand che utilizzano la stampa bagnato su asciutto ( Aeoon, Brother, DTG digital etc.) cioè inchiostro applicato ad un capo asciutto. A differenza di tutti gli altri brand Kornit utilizza la tecnica di pretrattamento direttamente in macchina permettendo la stampa in un solo step chiamata bagnato su bagnato. Cioè l’inchiostro viene applicato sul capo intriso di pretrattamento. Stampa Un a volta conclusa la fase di pretrattamento, il capo viene fissato sull’apposito piano della stampante. A seconda del modello di stampante DTG utilizzato, ci possono essere molteplici piani di supporto presenti, permettendo così la stampa di più pezzi alla volta. Nel caso di stampa su capi di colore scuro, la maggior parte delle stampanti presenti sul mercato effettua prima un passaggio di bianco, seguita successivamente dall’apposizione di tutti i rimanenti colori che compongono il disegno. Anche se molto dipenderà dalla tipologia di stampante e dalla modalità di stampa stessa scelta. Post-trattamento e Cura Fase necessaria per far sì che l’inchiostro si asciughi in maniera ottimale. Gli inchiostri utilizzati sono a base d’acqua. Questo fa sì che ci sia bisogno di una fase in cui l’acqua contenuta nel solvente evapori, lasciando che i pigmenti colorati si fissino alle fibre del tessuto. Post-trattamento che può avvenire ancora tramite una pressa termica, oppure tramite speciali forni a tunnel in cui il capo viene messo ad asciugare. Vantaggi e Svantaggi del Direct-To-Garment La stampa diretta su tessuto è una tecnica che ha oramai quasi 20 anni di età. In questi due decenni, quindi, si sono potuti andare ad identificare chiaramente quali sono i suoi pro e contro. Tra i vantaggi, possiamo sicuramente annoverare: Qualità della stampa. A seconda della stampante utilizzata, si possono infatti andare a riprodurre particolari anche molto piccoli. Flessibilità nel numero di pezzi stampabili. Il fatto che la stampa avvenga direttamente su tessuto fa sì che si possano personalizzare anche solo pochissimi pezzi e non solo grandi volumi. In casi estremi, si può parlare di stampa anche di un solo pezzo. Tra gli svantaggi, invece, non si può non menzionare: Le limitate varietà di tessuti con cui la stampa DTG riesce a dare il meglio. A differenza di tecniche come la stampa DTF, solitamente il Direct-To-Garment viene utilizzato per la personalizzazione di capi in cotone in altre fibre naturali, come il cotone, la canapa e il bamboo La difficoltà di personalizzare specifiche aree del capo d’abbigliamento L’alto costo che può avere se si parla di grossi volumi di pezzi stampati La relativa lunghezza dell’intero processo rispetto ad altre tecniche di stampa, come può essere la stampa DTF, o soprattutto, la serigrafia Come Interpretare i Pro e Contro Ovviamente quando si parla di vantaggi o svantaggi (della stampa DTG in questo caso, ma così come per qualsiasi altra tecnica) è inevitabile che ciò avvenga in relazione alle altre tecniche di stampa. Raramente si può infatti parlare di pro e contro in termini assoluti. Importante risulta quindi mettere sempre in relazione le caratteristiche di una specifica tecnica di stampa con le altre. In questo caso, quindi, risultano indispensabili i paragoni e le comparazione tra stampa DTG e serigrafia, o tra Direct-To-Garment e Direct-To-Film. 🔥 Personalizza ORA la Tua Maglietta Link alla fonte: https://www.burger-print.com/blog/stampa-dtg/?feed_id=53&_unique_id=63f09be0b3303
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Se avete in mente di fare un regalo simpatico a un vostro caro, oppure se siete un’azienda alla ricerca di uno stock di magliette col vostro logo, potreste essere arrivati al punto di porvi un’importante domanda. Ossia, dove personalizzare le magliette? Vediamo quali sono le strade percorribili e perché un professionista online si configura ad oggi come la scelta migliore. Table of ContentsDove Personalizzare le Magliette? Due OpzioniI Vantaggi dell’OnlineEsistono Svantaggi nell’Acquistare Magliette Personalizzate Online?Dove Personalizzare le Magliette? La Soluzione di Burger Print Dove Personalizzare le Magliette? Due Opzioni Sono due le opzioni principali che chi vuole personalizzare una maglietta si trova davanti: andare in un negozio fisico attrezzato oppure rivolgersi a degli specialisti online. In passato ovviamente la scelta era pressoché obbligata e non c’era davvero possibilità di scelta. L’avvento di Internet ha cambiato le cose anche se, per certe persone, rimane una sempre una leggera preferenza per il negozio (o tipografia) fisico. Basta infatti effettuare una veloce ricerca online come potrebbe essere “magliette personalizzate a Milano” o “magliette personalizzate a Roma” per accorgersi come si venga re-indirizzati ad attività fisiche. I Vantaggi dell’Online Nonostante molti prediligano ancora rapportarsi con un negozio fisico, la possibilità di personalizzare la propria maglietta online offre una lista tale di vantaggi da poter far cambiare idea anche al più accanito sostenitore dei negozi fisici. Sono tre i vantaggi principali che l’acquisto online di magliette personalizzate possiede. Innanzitutto, il prezzo. Forse è uno degli aspetti più immediati e il vantaggio a cui tutti pensano quando si parla di acquisto online. E questo perché i costi per mantenere un’attività fisica sono per forza più alti, e di conseguenza tali costi si riflettono sul prezzo del prodotto finale In secondo luogo, non si può non considerare un catalogo prodotti più ampio. Insieme al prezzo, è forse uno dei motivi principali per cui privilegiare l’acquisto di magliette personalizzate online. Acquistare in un negozio fisico significa essere limitati allo stock di modelli al momento disponibili. Stock di modelli che online risulterà sempre essere molto più ampio Non solo il catalogo di prodotti disponibili, ma anche la scelta tra le tecniche di personalizzazione disponibili risulta essere più ampia. Solitamente, nei negozi fisici si può ricorrere giusto alla serigrafia o alla stampa DTG. E spesso i mezzi posseduti non danno la possibilità di rispondere alle esigenze di aziende che hanno bisogno di grossi volumi di pezzi stampati. Ecco che quindi per un’impresa alla ricerca di grossi stock di magliette col proprio nome finemente ricamato l’acquisto online si rivela la scelta migliore. Esistono Svantaggi nell’Acquistare Magliette Personalizzate Online? Più che di svantaggi, sarebbe opportuno di parlare di alcuni pregiudizi o preferenze personali che possono portare a reputare una determinata caratteristica dell’acquisto online essere uno svantaggio. Come nel caso dei vantaggi, anche qui ce ne sono tre. Le spese di spedizione. Spesso infatti si crede (erroneamente, come vedremo poi) che i prezzi mediamente più bassi che caratterizzano l’acquisto online siano poi controbilanciati dalla presenza di pesanti spese di spedizione. Il bisogno di toccare con mano la maglietta o il capo d’abbigliamento. Moltissime persone hanno il bisogno di tastare in prima persona la qualità della maglietta che vanno a comprare. Bisogno più che comprensibile, soprattutto nel caso di aziende e imprese che vogliono fare un vero e proprio investimento in uno stock di magliette personalizzate. Il bisogno di essere assistiti per i tecnicismi che si devono affrontare in merito alla personalizzazione. Spesso il fatto di dover aver a che fare con file digitali che rispondano a determinati requisiti fa sì che molte
persone abbiano paura di sbagliare e sentirsi un po’ intimorite dal dover gestire tutto “da sole.” Questi tre “svantaggi” appena enunciati sono tali solamente in apparenza. Questo perché molto spesso, online è presente la soluzione a ciascuno dei precedenti punti. Dove Personalizzare le Magliette? La Soluzione di Burger Print Abbiamo pensato a come trasformare ciascuno dei sopracitati svantaggi in modo tale che l’acquisto online presenti solamente dei pro per i nostri clienti. Innanzitutto per quanto riguarda le spese di spedizione, a seconda di quando vorrete ricevere il vostro ordine, possono essere gratuite. In secondo luogo, se avete bisogno di toccare con mano la vostra maglietta o il vostro capo d’abbigliamento prima di procedere all’acquisto e alla personalizzazione, potrete farvi spedire un campione. Infine, per assicurare la qualità del servizio e che tutto fili liscio, non solo vi è un’assistenza via chat, email e telefono pronta a rispondere alle vostre domani e ai vostri dubbi, ma la fase di stampa vera e propria non inizierà finché un nostro tecnico non avrà controllato il file che avrete mandato. Tre semplici punti attraverso cui l’acquisto di magliette personalizzate online risulta essere più conveniente che mai. 🔥 Calcola ORA il Tuo Preventivo GRATUITO con Burger Print Link alla fonte: https://www.burger-print.com/blog/dove-acquistare-magliette-personalizzate/?feed_id=41&_unique_id=63eca760b8e44
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Uno degli aspetti meno affrontati quando si parla di personalizzazione dei capi d’abbigliamento riguarda i tipi di inchiostri. L’intera industria della stampa digitale sembra orientarsi verso l’utilizzo degli inchiostri ad acqua. Vediamo quindi nel dettaglio cosa sono e quali vantaggi hanno. Table of ContentsCosa Sono gli Inchiostri a Base d’AcquaI Materiali Solidi negli Inchiostri a Base d’AcquaTipi di Inchiostri e Tecnica di StampaVantaggi degli Inchiostri a Base d’AcquaSostenibilità degli Inchiostri a Base d’AcquaEsistono Svantaggi? Cosa Sono gli Inchiostri a Base d’Acqua Bisogna innanzitutto mettere in evidenza un’importante questione: non esiste una definizione stretta o universale di inchiostro a base d’acqua. Con questa terminologia infatti si è soliti indicare tutti quegli inchiostri che utilizzano l’acqua come principale componente del solvente in cui sono disciolti i pigmenti. Da qui, possiamo quindi dedurre quali sono i tre principali elementi che costituiscono questi inchiostri: Il pigmento colorato L’acqua come componente principale del solvente Il solvente in cui è disciolto il pigmento colorato Il fatto che il solvente sia quindi a base acquosa e non basato su materiali chimici come PVC o altre resine plastiche ha importanti conseguenze. A differenza di altre tipologie di inschiostri, infatti, gli inchiostri water-based non si fermano sulla superficie del capo d’abbigliamento, ma riescono a penetrare più in profondità all’interno delle fibre. Una volta che l’acqua sarà evaporata, ecco che quindi il pigmento colorato rimarrà fissato alle fibre del tessuto. I Materiali Solidi negli Inchiostri a Base d’Acqua I materiali solidi sono una componente importante degli inchiostri utilizzati per la stampa su tessuti e altri supporti. Rappresentano la quantità di materiale presente nell'inchiostro che non è volatile e che rimane quindi sul supporto stampato dopo che l’acqua è evaporata. Sono generalmente composti da pigmenti, resine, additivi e altri elementi che conferiscono all’inchiostro specifiche caratteristiche, come possono essere la resistenza all'acqua, la durata e la capacità di fissarsi al tessuto Come regola generale, possiamo dire che gli inchiostri con alte percentuali di materiali solidi hanno due importanti conseguenze: Maggiore durabilità nel tempo della stampa Maggiore risalto dei colori In riferimento agli inchiostri a base d’acqua, bisogna notare come la percentuale di materiali solidi contenuta possa variare, e anche di molto, da inchiostro a inchiostro. Solitamente, ed erroneamente, si crede che gli inchiostri a base d’acqua abbiano percentuali di materiali solidi più basse rispetto agli inchiostri basati su solventi chimici. In realtà, a seconda del tipo e della qualità d’inchiostro water-based utilizzato, le percentuali possono passare dal 10% fino a superare il 50%. Tipi di Inchiostri e Tecnica di Stampa Non sempre si è totalmente liberi di scegliere di utilizzare questo o quel tipo di inchiostro. Questo perché molto spesso la tecnica di stampa stessa che viene scelta obbliga di per sé il ricorso ad una specifica tipologia di inchiostro, a base d’acqua, o a base di solvente chimici, come può essere considerato il Plastisol. Ad esempio, se si sceglie di personalizzare una maglietta tramite stampa DTG o DTF, si è fortemente dipendenti dalle specifiche della stampante usata. E quasi sicuramente, l’inchiostro utilizzato sarà a base d’acqua. La serigrafia, invece, può fornire una maggiore libertà d’azione e contemplare sia l’utilizzo di inchiostri a base d’acqua, sia a base di solventi chimici. Vantaggi degli Inchiostri a Base d’Acqua Vi è tutta una serie di motivi se l’intera industria della stampa digitale tende sempre di più a preferire l’utilizzo di questo particolare tipo di inchiostri. Atossicità. Questa è un’importante conseguenza in merito al fatto che il solvente utilizzato sia a base di acqua. Rispetto a quelli che possono
essere altri tipi di inchiostri che maggiormente si basano su agenti chimici, vi è un ridotto impatto ambientale ma anche un ridotto pericolo di intossicazione per chi li maneggia quotidianamente. Maggiore sicurezza sul lavoro. Sono inchiostri infatti che, oltre alla loro bassissima tossicità, presentano anche una bassa volatilità: questo fa sì che i rischi di incendi siano praticamente prossimi allo zero. Durabilità della stampa. Il fatto che il solvente utilizzato sia l’acqua fa sì che l’’inchiostro riesca a penetrare meglio nelle fibre dei tessuti, a differenza di quanto potrebbe fare, ad esempio, il Plastisol. Migliore sensazione al tatto. A differenza di inchiostri come il Plastisol, che vanno a formare quello che al tatto viene percepita come una pellicola di plastica, gli inchiostri a base d’acqua offrono una sensazione molto più naturale. Sostenibilità degli Inchiostri a Base d’Acqua Tra tutti quelli che possono essere considerati i vantaggi, il ridotto impatto ecologico che possiedono questi inchiostri spicca talmente tanto da meritare un intero paragrafo a sé. Gli inchiostri a base d’acqua vengono infatti costantemente presentati come amici dell’ambiente, ma in che senso? In che modo l’acqua utilizzata come base del solvente minimizza l’impatto ambientale dell’inchiostro? Per capirlo bisogna prendere in considerazione i cosiddetti Composti Organici Volatili (altrimenti conosciuti tramite il loro acronimo inglese VOC). I VOC sono sostanze a base di carbonio (che possono essere anche pericolose per la salute) che evaporano durante il processo di stampa, disperdendosi nell’atmosfera. Si tratta di quel gruppo di sostanze che in passato hanno contribuito a formare ed allargare il famoso buco nell’ozono. VOC che abbondano nelle sostanze chimiche. Ne consegue che l’acqua, e gli inchiostri che ne fanno uso come base per il solvente, minimizza praticamente del tutto la dispersione di queste sostanze nell’atmosfera, andando a ridurre l’impatto sull’ambiente ma anche sulla salute umana. Non a caso, l’utilizzo di inchiostri a base d’acqua per la personalizzazione dei capi d’abbigliamento si sposa perfettamente con la linea politiche di alcune aziende come Stanley Stella, che ha fatto dell’ecologia uno dei pilastri della propria identità di marchio. 🔥 Personalizza ORA il Tuo Capo Stanley Stella Esistono Svantaggi? Come per tutte le cose, esistono lati sia positivi che negativi. Per quanto riguarda gli inchiostri a base d’acqua, non si può non considerare due importanti svantaggi: Il maggiore costo, rispetto ad altre soluzioni a base di resine o di plastica Una maggiore difficoltà nel far risaltare i colori sui capi scuri. Svantaggio questo che nasce dalla modalità stessa in cui gli inchiostri a base d’acqua si fissano ai tessuto. Ovviamente questo non vuol dire che le tecniche di stampa che fanno utilizzo di questi inchiostri, come la stampa DTG o la stampa DTF, non siano in grado di fornire una stampa di qualità sui tessuti scuri. Sono due i modi con cui, generalmente, si risolve la questione di stampa con inchiostri a base d’acqua su capi scuri. Da un lato, si può utilizzare il colore bianco come “base” per il restante gruppo di colori. Dall’altro lato, si può ricorrere ai cosiddetti inchiostri “discharge,” ossia a corrosione, che riescono a “sbiancare” le fibre di tessuto in modo tale che il pigmento colorato riesca poi ad esprimersi al meglio. Link alla fonte: https://www.burger-print.com/blog/inchiostri-a-base-dacqua-cosa-sono-vantaggi-e-sostenibilita/?feed_id=29&_unique_id=63e9fd6c87b87
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La stampa diretta su tessuto e la stampa diretta su pellicola possono essere considerate sorelle strette. Ecco perché quando si parla di comparazioni tra le varie tecniche di stampa personalizzata, la mente corre subito a queste due. Ecco quindi una comparazione omnicomprensiva delle tra stampa DTF e stampa DTG. Table of ContentsStampa DTG VS DTF: Due Diversi Principi di FunzionamentoCome Comparare le due TecnicheFlessibilità di StampaCapacità di Stampare su Tessuti e Materiali DiversiCapacità di Stampare su Aree Difficili da RaggiungereVolumi di Stampa – Adattabilità e CostiVelocità di StampaSostenibilitàSensazione al TattoDurabilità della StampaStampa DTG VS Stampa DTF: Tabella Riassuntiva Stampa DTG VS DTF: Due Diversi Principi di Funzionamento Molte differenze che ci possono essere tra le queste due tecniche affondano le loro radici nel diverso principio su cui si basa il loro funzionamento. Da una parte, infatti, abbiamo una tecnica di personalizzazione che prevede la stampa direttamente sul tessuto (DTG, Direct-To-Garment). Tecnica questa presente sul mercato da più di 20 anni, e che risulta ormai essere uno standard di settore. Dall’altra parte, abbiamo una tecnica che prevede la stampa su una pellicola, il cui disegno personalizzato verrà quindi solo successivamente trasferito sulla maglietta che si vuole personalizzare. Tecnica questa molto più recente in quanto è arrivata sul mercato solamente da pochi anni e che quindi ha molto potenziale da poter ancora sviluppare ed esprimere. Come Comparare le due Tecniche Essendo le due tecniche di stampa sorelle, hanno molto in comune. Ma al tempo stesso risultano anche essere molto diverse tra loro. Possiamo quindi rendere concreta la comparazione tra le due andando a suddividere il tutto in casi pratici. Nello specifico, andremo ad vedere come le due tecniche si comportano in merito a: Flessibilità di stampa (tessuti, aree, volumi e relativi costi) Velocità Sostenibilità Sensazione al tatto Durabilità della stampa Flessibilità di Stampa La flessibilità della stampa è uno dei punti in cui le differenze tra le due tecniche si fanno maggiormente sentire. Per analizzare questo punto conviene suddividere il concetto di flessibilità in tre fattispecie più concrete, quali: La capacità di stampare su tessuti e materiali diversi La capacità di stampare su determinate aree difficili da raggiungere Adattabilità ai volumi di stampa e costi In due di questi tre casi, la stampa DTF risulta avere un qualcosa in più. Vediamoli tutti più nello specifico. Capacità di Stampare su Tessuti e Materiali Diversi La stampa DTG è una tecnica che, come facilmente deducibile dal nome, può essere applicata solo sui tessuti e non su materiali come ceramiche, plastica o metalli, al contrario della stampa DTF. Ma anche semplicemente calcolando il tessuto come unico materiale su cui andare a stampare, il Direct-To-Garment soffre di una certa limitazione in merito ai tipi di tessuti su cui si riesce a stampare. Questa tecnica, infatti, viene solitamente impiegata per la personalizzazione di capi in fibre naturali, come cotone, canapa e bamboo. La stampa DTF, d’altro canto, proprio perché non stampa direttamente sul tessuto, riesce a prestarsi meglio alla personalizzazione di capi in nylon o fibre altre sintetiche, come il poliestere. Ma, a differenza della stampa DTG, riesce ad essere impiegata anche per la personalizzazione di materiali diversi dai tessuti, e quindi utilizzabile anche per stampare su gadget e oggettistica. Capacità di Stampare su Aree Difficili da Raggiungere Anche questo caso, in cui il Direct-To-Film sembra essere una scelta migliore, dipende direttamente dal diverso principio con cui le due tecniche personalizzano il capo. Nel Direct-To-Garment, essendo che la stampa viene effettuata direttamente sulla maglietta, molte aree possono risultare inaccessibili. Basti pensare alla difficoltà che può avere il posizionare
una t-shirt sul piano della stampante in modo tale che il disegno venga perfettamente stampato su una manica. La stampa DTF, invece, è molto più flessibile da questo punto di vista. L’applicazione della pellicola stampata in certe aree è un’operazione molto più semplice e gestibile rispetto alla stampa diretta su quella specifica zona. Volumi di Stampa – Adattabilità e Costi Solitamente la stampa DTG risulta adattarsi meglio ai bassi volumi, anche in caso di personalizzazione di un solo capo. Adattabilità che però fa da contraltare alla convenienza della stampa DTF quando si parla di alti volumi di stampa. La stampa DTG, infatti, tra tutte le tecniche di stampa personalizzata (e quindi non solamente in riferimento alla sorella DTF) è quella che meno riesce a realizzare economie di scala. Per la personalizzazione di alti volumi, quindi, risulta avere costi molto più alti rispetto al Direct-To-Film. 🔥 Calcola GRATIS il Tuo Preventivo con Burger Print Velocità di Stampa È questo un punto un po’ complicato da analizzare, in quanto molto dipenderà alla fine dallo specifico modello di stampante utilizzato. Solitamente, come velocità del processo di stampa personalizzata considerato nella sua interezza, si tende a reputare la stampa DTF leggermente più semplice e veloce. Questo a causa di un’importante differenza tra i due processi che dipende, ancora una volta, dai due diversi principi di funzionamento. Il processo di stampa diretta, infatti, richiede una fase di preparazione del tessuto di cui la stampa DTF invece può fare a meno. Sebbene alla fine la fase di stampa vera e propria può considerarsi di uguale velocità in entrambe le tecniche, la fase di preparazione del capo, più lunga nella stampa DTG, può far sì che quest’ultima sia percepita come più lenta rispetto al Direct-To-Film Sostenibilità Viviamo in un’epoca in cui la capacità di minimizzare l’impatto sull’ambiente riveste una grande importanza. Ed è quindi giusto che la sostenibilità sia uno dei criteri con cui valutare le due tecniche. Criterio che comunque non vede uno dei due tipi di stampa primeggiare in maniera assoluta sull’altro, soprattutto calcolando che entrambi fanno uso di inchiostri a base d’acqua. Vi è da segnalare però come la stampa DTF consumi in media meno inchiostro rispetto alla sorella. Anche se, dato l’utilizzo della pellicola durante il processo di stampa, il minor consumo di inchiostro viene controbilanciato dal fatto di dover poi provvedere allo smaltimento della stessa. Sensazione al Tatto Nella stampa DTG, l’inchiostro a base d’acqua penetra a fondo nel tessuto e, una volta evaporata la componente acquosa, il pigmento colorato si lega alle fibre. Al contrario, in una stampa DTF, l’immagine viene trasferita sul capo tramite l’uso di speciali polvere adesive che vengono polimerizzate tramite calore. Questo ha importanti conseguenze su come il disegno viene percepito al tatto. Nella stampa DTF si potrebbe avere la sensazione di percepire un certo “rilievo,” mentre nella stampa DTG si ha una sensazione molto più naturale, come se il disegno fosse più integrato nel tessuto. Durabilità della Stampa Entrambe le tecniche sembrano avere le stesse performance per quanto riguarda la durabilità nel tempo. Il parametro standard di settore con cui viene giudicata la bontà della durabilità è rappresentato di solito dai 50 lavaggi. Sia la stampa DTG che la stampa DTF hanno dimostrato di superare ampiamente i 50 lavaggi riuscendo a mantenere un’alta qualità del disegno personalizzato. Bisogna comunque dire che, più che i due diversi principi di funzionamento delle due tecniche, a far la differenza saranno la qualità degli inchiostri utilizzati e la professionalità e cura con cui saranno eseguite le fasi di pre e post trattamento dei capi stampati. Stampa DTG VS Stampa DTF: Tabella Riassuntiva Abbiamo analizzato molti punti, e anche molto diversi tra loro. Per aiutarvi ad avere una fotografia generale della comparazione effettuata, eccovi una tabella riassuntiva.
Come abbiamo sempre detto, è bene comunque ricordare che non si può dire che una delle due tecniche sia in assoluto migliore dell’altra. Ciascuna ha i propri punti di forza e i propri svantaggi, e, insieme, risultano essere complementari. Molto dipenderà dalle esigenze di stampa e dal materiale che si vuole andare a personalizzare. CriterioStampa DTG VS Stampa DTFAdattabilità ai diversi tipi di tessuto La stampa DTF risulta adattarsi meglioFacilità nel personalizzare aree difficili da raggiungere La stampa DTF riesce meglio a raggiungere zone difficili da stampareAdattabilità ai volumi di stampa e costi La stampa DTG è maggiormente indicata per i bassi volumi (anche 1 solo pezzo), ma non è conveniente per gli alti volumi di stampa Velocità del processo di stampa La stampa DTG richiede fasi aggiuntive di preparazione dei capi, ma molto dipenderà dal modello di stampante utilizzato Sostenibilità In sostanza le due tecniche si equivalgonoSensazione al tatto La stampa DTG offre una migliore sensazione al tattoDurabilità della stampa In sostanza le due tecniche si equivalgono 🔥 Calcola GRATIS il Tuo Preventivo con Burger Print Link alla fonte: https://www.burger-print.com/blog/stampa-dtg-vs-stampa-dtf-comparazione-tra-le-due-tecniche/?feed_id=20&_unique_id=63e791659f7e2
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