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MALATTIA, NOVITÀ SUL CERTIFICATO MEDICO: ECCO COSA CAMBIA In caso di variazioni durante la malattia che causa l'allontanamento dal lavoro, è necessario fare una rettifica del certificato. Con la circolare 79 del 2 maggio 2017, vengono forniti chiarimenti sull’obbligo di rettifica della prognosi in caso di variazioni rispetto al certificato in corso. Si ricorda che, in caso di guarigione anticipata, il lavoratore in malattia è tenuto a richiedere una rettifica del certificato medico, al fine di documentare correttamente il periodo di incapacità temporanea al lavoro. Lo scrive in una nota l'Inps. La rettifica della data di fine prognosi è un adempimento obbligatorio per il lavoratore, sia nei confronti del datore di lavoro, che nei confronti dell’Inps - prosegue la nota - L’Istituto, infatti, con la presentazione del certificato di malattia, avvia l’istruttoria per il riconoscimento della prestazione previdenziale, senza necessità di presentare alcuna specifica domanda. Il certificato medico, pertanto, per i lavoratori cui è garantita la tutela della malattia, assume di fatto il valore di domanda di prestazione. Tuttavia, la corretta e tempestiva rettifica del certificato non costituisce a tutt’oggi una prassi seguita dalla generalità dei lavoratori, conclude la nota. A tal proposito, si ricorda che l’assenza a visita medica di controllo domiciliare (VMCD) disposta dall’Istituto comporta specifiche sanzioni (in termini di mancato indennizzo di periodi di malattia), prosegue l'Inps. Con la circolare 79/2017 si chiarisce che l’assenza a VMCD sarà sanzionata allo stesso modo anche quando sia dovuta a un rientro anticipato al lavoro in assenza di tempestiva rettifica del certificato contenente la prognosi. Anche in questo specifico caso, infatti, il lavoratore risulta assente a VMCD in un giorno in cui è ancora da considerare inabile al lavoro, in base alla certificazione medica inviata all’Inps e sulla base della quale è stata disposta la visita domiciliare, conclude l'Inps. fonte http://www.leggo.it/news/italia/malattia_novita_certificato_medico_ecco_cambia-2416408.html#
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Revisione auto, stop ai contachilometri manomessi: arriva il certificato che attesta i km effettivi ROMA - Diverse novità giungeranno in ambito di revisione auto a partire dal 2018 e tra queste la più rilevante è senza dubbio l'introduzione del c.d. "Certificato di Revisione". Il nostro paese ha infatti tempo fino al prossimo 20 maggio per adeguare la normativa nazionale recependo la direttiva UE n. 2014/45 avente scopo di tutela del consumatore contro i casi di frode in caso di compravendita di veicoli usati. Le disposizioni dovranno essere operative dall'anno successivo, quindi a partire dal 20 maggio 2018. La norma ha lo scopo di implementare le revisioni periodiche dei veicoli, infatti nell'ottica di una drastica riduzione degli incidenti mortali, la direttiva europea stimola gli Stati membri dell'Unione europea a migliorare le revisioni periodiche dei veicoli con regole più severe sia per il personale che effettua gli interventi sia per il proprietario del mezzo che diventa garante dello stato del suo veicolo. Il documento conterrà una serie di dati importanti, soprattutto in relazione al chilometraggio del veicolo. Il certificato attesterà l'ultimo controllo effettuato, registrando i chilometri percorsi dall'auto. Si tratta di dati che verranno resi pubblici e consultabili da chiunque sul Portale dell'Automobilista, selezionando il tipo di veicolo da controllare (auto oppure moto) e inserendo il numero di targa. L'obiettivo del documento è quello di porre un freno alle frodi che pullulano nell'ambito della compravendita di veicoli usati, dove uno degli elementi maggiormente soggetto a manomissione è proprio il chilometraggio, al fine di trarre dalla vendita un maggior profitto a danno dell'ignaro acquirente. Gli ispettori potranno verificare la correttezza dell'inserimento dei dati nel Portale da parte del centro revisioni così un obbligo di legge qual è l'indicazione del chilometraggio percorso potrà essere maggiormente controllabile al fine di evitare le frodi sullo schilometraggio. La direttiva lascia liberi gli stati membri per quanto riguarda la frequenza delle revisioni, in altre parole ogni paese potrà stabilire di adottare o meno tempi più brevi per la revisione obbligatoria di una serie di veicoli in presenza di particolari condizioni. Si tratta delle revisioni dei veicoli che hanno subito incidenti, oppure i cui sistemi di sicurezza e ambientali siano stati alterati o modificati, le auto che abbiano percorso più di 160.000 chilometri e i veicoli considerati a grave rischio stradale. Salvo tali casi particolari, la frequenza dei controlli resta ferma al regime originale, senza variazioni: pertanto, il primo controllo dovrà essere effettuato dopo quattro anni dall'immatricolazione e i successivi ogni due anni. Restano esclusi dal regime taxi e ambulanze, soggetti a obbligo di revisione annuale. Per molti un punto di debolezza della normativa riguarda proprio la frequenza delle revisioni: in sostanza il regime stabilito dalla direttiva, per scongiurare frodi e assicurare il rispetto delle norme di legge, varrebbe solo per le auto più vecchie di quattro anni, ossia dopo che sia scattato l'obbligo di legge della revisione obbligatoria. Nel periodo antecedente, infatti, il proprietario del mezzo potrebbe ipoteticamente ancora manomettere il chilometraggio della vettura. fonte http://motori.leggo.it/news/revisione_auto_arriva_certificato_attesta_chilometri_effettivi-2414445.html
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Soprannominato il medico diabolico, Ian Paterson, 59 anni, è accusato di aver effettuato decine di mastectomie, inutili ed ingiustificate, su pazienti sane, solo per truffare il servizio pubblico nazionale e vivere nel lusso. L’aspetto peggiore, oltre al danno fisico, l’insinuazione del dubbio alle sue vittime di essere gravemente malate di cancro al seno. Molte delle quali successivamente cadute nel dramma della depressione. Ora, la giustizia ha fatto il suo corso, ed il “medico” rischia l’ergastolo. Ian Paterson, da sempre è stato accusato dai suoi colleghi di essere un uomo sprezzante, superbo, con il solo scopo di accrescere la sua reputazione professionale, e guadagnare più denaro possibile. Ed in effetti osservando il suo stile di vita, fatto di ville e super macchine, pare ci sia riuscito ampiamente, purtroppo sulla pelle delle sue vittime. Secondo le ultime indagini, iniziate nel 2013, potrebbe trattarsi del più grande scandalo della sanità Inglese. Non si tratterebbe infatti dei soli dieci casi affrontati nel processo, ma di una carneficina iniziate nel 2003, e con più di 1000 vittime. Alcuni anni fa, il Servizio Sanitario Nazionale aveva già dovuto risarcire 250 vittime di Paterson, per circa 18 milioni di sterline. Attualmente ci sarebbero altre 800 donne pronte a far causa al sistema. Altro aspetto inquietante, è il totale menefreghismo delle istituzioni, per non parlare della totale omertà in cui poteva liberamente operare il diabolico medico. Da un rapporto del 2013, infatti, risulta che forti perplessità sul suo operato erano state sollevate da alcuni colleghi del servizio pubblico fin dal 2003, ma i suoi capi avevano deciso di ignorare il problema o, al massimo, avevano adottato provvedimenti inadeguati. Il medico durante il processo si è difeso, affermando di essere innocente, purtroppo per lui, non sono bastate neppure le lacrime a salvarlo. La giuria lo ha giudicato colpevole, ora si attende solo il responso del giudice per capire quanti anni dovrà fare dietro le sbarre, l’ergastolo sembra l’ipotesi più probabile.
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Addio Roaming in tutta Europa dal 15 giugno A partire dal prossimo 15 giugno, decreterà la fine del roaming e consentirà agli utenti di utilizzare in Europa le stesse tariffe del proprio paese. L’accordo preliminare per eliminare gli oneri a carico dei cittadini europei in caso di utilizzo del proprio dispositivo in uno stato diverso da quello di appartenenza era stato raggiunto a Giugno dello scorso anno. Mancava il voto del Consiglio Europeo, a seguito dell'accordo raggiunto a Febbraio tra UE, Commissione Europea e Parlamento. La politica “Roam like at home” partirà il 15 giugno in tutti i paesi dell’Unione Europea che entro quella data dovranno adeguarsi alla nuova normativa che prevede la possibilità di utilizzare il proprio piano tariffario comprensivo di chiamate, messaggi e traffico dati in tutta Europa come se ci si trovasse nel proprio paese o, comunque, nel paese dov’è stato sottoscritto il contratto d’abbonamento. Oltre ai 28 paesi membri, la norma sull’abolizione del roaming si estende anche ai paesi dell’Area Economica Europea (EEA). Rispetto alla data in cui entrerà in vigore la normativa, Wind e Tre hanno annunciato l’abolizione in anticipo del roaming per i propri utenti. fonte:http://www.mobinews.it/addio-roaming-in-tutta-europa-dal-15-giugno/63808
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Tasse sul tabacco per diminuire i consumi di sigarette e smettere di fumare. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin torna sull’argomento fumo, ribadendo la necessità di ‘tassare contro la morte’, così come succede in tutti gli altri Paesi del mondo. La battaglia contro il tabacco è prima di tutto una battaglia a favore della salute e considerando che si inizia a fumare sin da adolescenti, bisogna utilizzare tutti gli strumenti per frenarne il consumo. I dati non sono consolanti. Il fumo uccide sei milioni di persone l’anno in tutto il mondo secondo il rapporto dell’Organizzazione Mondiale della sanità (Oms) e del National Cancer Institute degli Stati Uniti, ‘The economics of tobacco and tobacco control’ pubblicato lo scorso gennaio e ripreso dal ministro durante un convegno dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom). Il tabacco uccide, quindi, più di alcol, droga, Aids e incidenti stradali. Solo in Italia, secondo le stime ci sono tra 70mila e 83mila decessi l’anno e oltre il 25% di questi è compreso tra i 35 ed i 65 anni di età su un totale di 10,3 milioni di fumatori. “Combattere il fumo è un'arma di prevenzione: oggi ci sono 80 mila morti l'anno a causa del fumo di sigaretta ed il tumore al polmone è in crescita tra le donne proprio a causa del fumo. Dobbiamo fare in modo che le persone abbiano paura di fumare. Perciò non sono contraria alle tasse sul tabacco, che rappresentano uno dei metodi per dissuadere le persone dal fumare", continua il ministro Lorenzin. Insomma, non c'è altra strada che quella di incutere nelle persone la paura di fumare e lo Stato può e deve continuare a vigilare affinché ai minori sia impedito acquistare sigarette."Si salverebbero tante vite e si eviterebbero costi enormi per malattie croniche".
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CELLULARE ALLA GUIDA? DA MAGGIO SCATTA IL RITIRO DELLA PATENTE Troppa gente guida utilizzando il cellulare e mettendo così a rischio la propria incolumità oltre che quella degli altri. Una vera e propria emergenza secondo il ministero dei Trasporti tanto che già a maggio potrebbe diventare operativo il nuovo provvedimento che consentirà di sospendere la patente a chi verrà colto in fragrante. E’ stato il viceministro dei Trasporti, Riccardo Nencini, ad annunciare che il provvedimento che riguarda l’uso scorretto del cellulare in auto, sta accelerando e già a maggio potrebbero partire le prime sanzioni per chi infrange le regole. Si parla di una sospensione della patente che può andare da un minimo di 1 mese ad un massimo di 3 mesi. Il nuovo codice della strada è stato bloccato in Senato per un certo periodo a causa della mancata copertura finanziaria di alcune voci, ma ora c’è tutta l’intenzione di far approvare a breve una prima parte con le cose più urgenti, tra queste proprio l’uso del cellulare alla guida. Troppe persone, infatti, chiamano senza auricolari o viva voce, chattano, navigano in internet o si fanno selfie mentre sono in auto con il rischio di fare incidenti.
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