black0green-blog
Senza titolo
2 posts
Don't wanna be here? Send us removal request.
black0green-blog · 6 years ago
Text
Festeggiamo, è natale!
Finalmente è arrivata la festività che tutti amano, quella che sembra di aspettare da dodici mesi e che quando poi arriva ahhh quanta allegria. Piccoli e anziani, ricchi e un po' meno ricchi, tutti si danno alla pazza gioia in questo fervore che ci accomuna e che per molti rappresenta il sale della vita. Il calore della famiglia, l’ essere un po' più buoni verso il prossimo (quello che nella fila della cassa al negozio di elettrodomestici sta proprio dietro di voi), le delizie che (forse) mangiamo solo adesso e le tavole imbandite con sempre più cibo di quello che può entrare nello stomaco di tutti i presenti e ancora i regali, i canti, la solidarietà e i soldi. Insomma, siamo felici, come vacche all’ingrasso. Festeggiamo da Novembre a Febbraio la mercificazione di ciò che un tempo ritenevamo immateriale e che ora ha un prezzo.
Quanto vale la vicinanza ai propri cari? Dai 200 ai 1000 euro più abbonamento per poter usufruire dei servizi, in base al tipo di smartphone e connessione usata. In questo modo gli potrai rompere le scatole in ogni momento e questi saranno obbligati a rispondere, altrimenti che solidarietà sarebbe? Fa niente se poi quando ci si incontra (intendo fisicamente) non si abbia nulla da dire, se non parlare del telefono nuovo di pacca.
E la solidarietà quanto costa? Sempre in base a quanto si vuole essere solidali però mai più dell’1% dello stipendio, devoluto alla pubblicità di turno che sensibilizza su una malattia rara o sul paese africano dimenticato da Dio. Non il Dio che credete voi ma un altro che dopo vi spiego. Menomale che il prezzo che paghiamo per essere solidali è sufficiente a farci vivere senza rimorsi, quando voltiamo le spalle a chi, senza dirlo esplicitamente, e come potrebbe in un mondo del genere, ci chiede aiuto.
Andiamo avanti, sapete che ad Agbogbloshie (detta anche Sodoma e Gomorra) che si trova in Ghana, esiste il cimitero del consumismo elettronico in cui abitano dalle 80 alle 100 mila persone; ovviamente non hanno scelto loro quella vita in cui bruciano all’aria aperta componenti elettronici per ottenere i metalli preziosi, facendo marcire aria, fiumi, polmoni e cibo . Non è una zona in cui la gente va a lavorare, ma il quartiere stesso sorge sui cumuli di microchip e sulle loro esalazioni. Povera gente dell’Africa, non si potrebbe trovare un altro modo per risolvere la situazione? Ovviamente no perché questa è la soluzione al miglior prezzo.
Ma si che sapete tutte queste cose, tutti sanno che in Africa da qualche parte c’è qualcosa di cui tutti quanti dobbiamo pentirci. Ad esempio in Congo accade che i soldi dati dalle multinazionali ai lavoratori che estraggono il coltan (a mani nude) vengono usati per sovvenzionare la guerra che le fazioni delle zone limitrofe e non solo si fanno per accaparrarsi le miniere di coltan (è sempre un circolo vizioso) e che ad oggi ha causato tra i 5 e i 7 milioni di morti.
Driiiin, il telefono ha squillato, come hai fatto a stare attento e a non guardarlo fino adesso? Ma vai, vai presto e leggi cos’è arrivato; “INAUGURAZIONE DI UN NUOVO CENTRO COMMERCIALE”. Il luogo in cui sorge lo conosci, era li che un tempo tua mamma ti portava a giocare, quando al posto del cemento vi era l’erba, le altalene e gli alberi. Con pochi amici godevi spensierato i primi frutti della vita e in quella spensieratezza ti perdevi, avvicinandoti a una felicità mai più eguagliata. Il messaggio va avanti: “AL CENTRO COMMERCIALE OGGI C’È IL BLACK FRIDAY!”
Allora corri o giovine uomo, o tu che puoi, e compra finché le braccia non fanno male e l’anima non si è svuotata, così anche oggi festeggeremo il Natale; ma non festeggeremo la nascita del figlio di Dio bensì la nascita di un nuovo Dio: il Dio Danaro; come servi sottomessi che comprano al posto di pregare, molto più credenti di un tempo, fedeli servitori del Dio che nessuno ha scelto per noi, ma ce lo siamo scelti noi stessi come limite in cui racchiudere le nostre libertà, parti del suo tutto, di quel tutto che preso in se non vale che la minuscola parte di ciò che il vero uomo è.
Non so voi ma io quest’anno ho scelto di non festeggiare.
Black0Green
 Fonti: https://formiche.net/2018/06/rifiuti-elettronici/ https://www.tpi.it/2018/06/06/guerra-congo-industria-tech-minerali/ http://www.disinformazione.it/coltan.htm
0 notes
black0green-blog · 6 years ago
Text
Cos’è l’uomo?
Da quando si ha traccia di ciò che un tempo era l’uomo (o un suo antenato gobbo e peloso), il nostro obbiettivo è stato sempre quello di trovare cibo, riparo e un appetibile membro dell’altro sesso. In tal modo abbiamo garantito benessere e sopravvivenza a noi stessi e, inconsapevolmente, all’intera specie. Cosa c’è sopra quell’albero? E dentro quella grotta? Cos’è quella cosa rossa che scotta e perché brucia? Perché sembra tanto importante? Queste le domande che probabilmente ci ponevamo in forma istintiva, spinti dalla curiosità e dalla necessità di una prospettiva migliore. Tentare, mettersi in gioco, combattere, allora il più curioso scopriva qualcosa di nuovo, diventando il maschio alfa poiché portava un futuro più roseo all’intera specie. Ma non è forse vero che il motore delle nostre azioni è lo stesso di un tempo?
Abbiamo cercato il passato del mondo, il nostro luogo natio e l’origine dei tempi, dando anche spiegazioni mitologiche, quando per altre specie non è che esistito sempre e solo il presente; ci siamo imbarcati per lunghi viaggi alla volta di nuovi continenti, per veder cosa c’era dietro l’oceano, per sapere se andando avanti si tornava al punto di partenza. Tutt’ora guardiamo oltre i confini dello spazio, per cercare qualcuno di simile a noi, per avere una via di fuga da un mondo che prende fuoco.
L’astronomia, la fisica, la medicina, la storia, nascono tutti dalla curiosità e da dove viene questo sentimento? Dalla meraviglia; anche se già conosciamo la vita, vogliamo continuare a stupirci mentre la viviamo e, citando Aristotele, da tale stupore nasce la filosofia.
O quindi, cosa siamo? Uno spermatozoo, uno tra tutti, il più deciso ad esplorare quella grotta umida, si può dire, sotto un certo punto di vista, il più curioso. Entra, mentre ogni altro passaggio si chiude, e diventa l’essere dominante perché permette il proseguimento della specie; a lui gloria (quasi) eterna, agli altri il nulla, non che prima avessero una gran vita, fatta da quel po' di ATP (adenosina trifosfato o energia) che ne muoveva la coda mentre sguazzavano in quel liquido fonte di nutrimento.
Non abbiamo allora risposto alla domanda? Siamo esseri che hanno bisogno di un rifugio e di cibo e che cercano in fondo alla Fica (in senso letterario) quel qualcosa capace di renderci felici. Allora chi non avesse la curiosità di cercare non potrebbe trovare la felicità e se qualcuno sostenesse che l’uomo non è uno spermatozoo, ribatteremmo che un tempo, seppure per poco, ne era la metà. Insomma, siamo curiosi, c’è poco da fare, d’altronde se non lo fossimo, non saremmo neanche qui.
Usando il linguaggio della Fisica, siamo un sistema chiuso, definito come parte dell’universo, che cerca di scoprire l’universo; nessuna sorpresa allora se proviamo stupore anche quando conosciamo noi stessi.
Tutto molto interessante, ora però parliamo di cose serie, ovvero se volete avere un buon ricordo di questa lettura, fermatevi subito e non andate avanti, fate qualsiasi altra cosa per riempire il vuoto della vostra vita ma non continuate a leggere, se volete mantenere l’illusione di essere allegri. Dico illusione perché anche se avete scoperto qualcosa di nuovo, ovvero che la vostra vita gira intorno alla Scoperta, ciò vi ha reso tristi, perché avete realizzato quanto la curiosità ha dilaniato questo mondo, quanto il desiderio di scoprire l’essenza dorata in fondo alla grotta d’oro ci ha danneggiato; più cose hai e più le capisci, più ne possiedi e più soddisfi la tua curiosità ma una volta soddisfatta, la curiosità smette di essere tanto bella e allora meglio avere una curiosità in potenziale, che non si soddisfa ma rimane, la quale però si ha il potere di soddisfare; meglio avere i soldi e averne tanti, così se dovrai soddisfare quell’irrefrenabile impulso, quell’insaziabile curiosità, tu si che lo potrai fare, tu si che sarai colui che ce l’ha fatta, il maschio dominante, il re del mondo, di questo mondo che cade a pezzi perché tutti, al mondo, ci siamo venuti allo stesso modo; tutti aspiriamo a dominare e a conquistare tutti i regni e se ora conquistare vuol dire comprare, allora siamo disposti anche a quello.
L’uomo mangia tutto.
Il verme mangia l’uomo, l’albero mangia il verme, il passero mangia il frutto, il gatto mangia il passero, l’uomo mangia solo ciò di cui ha bisogno e nel caso anche il gatto, la trota scorre nel fiume, il figlio del passero è libero nel cielo, non è forse l’armonia la nostra vera realizzazione?
1 note · View note