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bbnnewstimes · 1 year ago
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Ushare, DTCoin, DTCircle e DTSocialize: gli investitori rivogliono quanto investito (ANALISI COMPLETA – PRIMA PARTE)
DTCoin, DTCircle Token, Blockchain Phone, Utake Token questi sono solo alcuni dei prodotti venduti dalla società italiana Ushare. Ushare è la società che detiene in esclusiva l’incarico della distribuzione dei prodotti della DTSocialize; il sistema di vendita adottato è il Multilevel Marketing (MLM) e com’è noto, il binomio cripto-MLM non gode affatto di buona fama. Ma iniziamo il nostro viaggio in questo complesso “progetto” e capiamo perché molti investitori/clienti sono scontenti e rivogliono i soldi indietro. Come sempre abbiamo aperto un canale Telegram di Discussione libera su tutto l’universo Ushare: lo trovate a questo link.
Cosa è successo?
Sono numerose le persone che, convinte dai promoter a investire in questi progetti della DTSocialize, si sono pentite e ora richiedono indietro i loro soldi. Si stanno anche organizzando legalmente per sporgere denuncia nei confronti di Ushare. Ma perché la gente è così arrabbiata? Nonostante le roboanti dichiarazioni della società (DTSocialize) che si sono susseguite in questi anni, le promesse mantenute pare siano state poche.
Investitore n.1, Massimo
Massimo è entrato nell’ecosistema DTCircle – Ushare nel 2017. Al tempo il prodotto venduto erano i DTCoin, una specie di criptovaluta. “Stando alle parole dei promotori – racconta Massimo – . I DTCoin avevano la peculiarità di poter solo aumentare di valore grazie ad uno speciale algoritmo che ne gestiva (e gestisce) il prezzo. Dato che la community al tempo era già piuttosto numerosa, gestendo un’attività, ho deciso di cominciare ad accettare pagamenti in questa valuta, in modo da ampliare la mia platea di clienti. La conversione dei DTCoin in moneta Fiat – prosegue – all’inizio funzionava. I privati potevano cambiare la moneta nel FMC (Forced Market Cap, ovvero l’exchange dell’ecosistema), anche se con tempi molto lenti, mentre le attività avevano una sorta di procedura a parte e più veloce. Tuttavia, all’incirca durante il periodo della pandemia, questa procedura ha smesso di funzionare a dovere, rendendomi di fatto impossibile attuare la conversione. Nonostante questo – spiega Massimo – ho continuato ancora per un po’ a seguire gli sviluppi dell’azienda, ma dei DTCoin sembrava che se ne fossero dimenticati; e nei vari convegni venivano presentate di volta in volta altre opportunità e prodotti, e non sempre questi erano spiegati in modo molto chiaro, come: Blockchain Phone, DTCircle Token”.
Massimo poi racconta anche di DTLife, un altro progetto che avrebbe dovuto far guadagnare i suoi utenti: “Si tratta di un social che ripaga le persone per le loro interazioni. Like, post e commenti fanno guadagnare dei crediti riscattabili in DTCoin. Tuttavia, come già detto, è impossibile, o comunque veramente difficile, riuscire a venderli. Pertanto ho pensato di provare a spendere quelli che ancora ho nel wallet in altre attività convenzionate”. Inutile dire che non si è sorpreso quando queste attività gli hanno riferito che oramai non accettavano più neppure loro i pagamenti in DTCoin data la difficoltà nel cambio.
Investitore n. 2, Giulio
Giulio è stato contattato all’inzio del 2021 da un promoter su Facebook. Dopo le consuete Zoom di presentazione della società e dei prodotti decide di acquistare il Blockchain Phone e i DTCircle Token. Giulio ci racconta subito delle disavventure col telefono: “Il Blockchain Phone è arrivato diversi mesi dopo il pagamento, ma il problema non è questo, dato il periodo, quanto piuttosto il fatto che è un cellulare praticamente inutilizzabile. Nelle presentazioni del telefono veniva spiegato come questo fosse un particolare tipo di smartphone, il quale sarebbe stato modificato in modo tale da renderlo “blindato” e proteggere in modo assoluto la privacy dell’utente. Purtroppo – prosegue Giulio – non è mai stato fatto presente che proprio queste modifiche avrebbero impedito l’utilizzo di quelle app necessarie e di uso frequente, come quelle della banca o dei social. Proprio per via di queste problematiche ho ripreso da subito ad utilizzare il mio vecchio smartphone. Ho provato più volte a contattare il mio sponsor per aver chiarimenti su come fare il reso e avere un rimborso, ma non ho mai ricevuto una risposta chiara”.
“I DTCircle token, invece, durante le presentazioni, venivano paragonati a delle sorta di “azioni” della società. Possedere questi token avrebbe significato detenere ed essere proprietario di una parte dell’intera società. Inoltre, i token avrebbero dato anche diritto ai dividendi dell’azienda, che – Giulio conferma – di fatto sono arrivati. Ma un investimento di circa 10’000€ ho ricevuto nel 2022 circa 8€ di dividendi, cifra lontana dalle aspettative che venivano paventate, ma comunque già qualcosa. Mi era stato anche riferito che questi token sarebbero stati presto vendibili, ma ad oggi questo non è ancora possibile”.
Inoltre, ci racconta anche che ora l’unico modo per aver accesso ai prossimi dividendi è registrandosi alla banca della DTSocialize, aspetto che non capisce e sul quale non è riuscito ad avere nessun chiarimento. Dopo aver provato anche altri servizi dell’azienda, come UbuyUp (app apposita per spendere DTCoin), oggi si è totalmente disilluso. Dopo i numerosi tentativi di entrare in contatto con il support (lo sportello dell’azienda che dovrebbe aiutare a risolvere alcuni problemi), aver chiesto spiegazioni alla sua “upline” senza ottenere risposte chiare e definitive, è ormai deciso, insieme ad altri, ad intraprendere vie legali.
Investitore n.3, Chiara
Anche Chiara, come Giulio, è entrata all’interno di questo ecosistema circa 2 anni fa; e proprio come Giulio ha acquistato i DTCircle Token. A Chiara il progetto è stato presentato da un caro amico, e ha acquistato i DTCirlce Token facendo affidamento sulla promessa che gli era stata fatta: l’imminente aumento di valore del token. “I dividendi del 2022 mi sono arrivati a Gennaio 2023. L’entità del valore di questi dividendi non è proprio come mi aspettavo e ora vorrei vendere i miei token. Tuttavia mi è stato detto che non sarà possibile venderli fino a quando la DTSocialize non si sarà quotata. I vertici dell’azienda -prosegue – hanno spiegato che la quotazione sarà sul London Stock Exchange. Di questa quotazione se ne parla già da diverso tempo, ma per una serie di ragioni è sempre stata rinviata”.
Chiara ci riferisce poi che la scelta dei tempi della quotazione, ovvero se quotarsi subito o aspettare, è stata messa nelle mani della community. Come? Con un sondaggio sul gruppo Facebook ufficiale (e privato) di Ushare. Per Chiara è assurdo – e dovrebbe esserlo per tutti – che per una questione così delicata, non solo venga fatto un sondaggio su Facebook, ma anche che quelli che dovrebbero parteciparvi non siano stati contattati in via ufficiale anche tramite una semplice mail. “Raramente gli investitori ricevono informazioni tramite canali più formali, – continua Chiara – la maggior parte delle comunicazioni passano attraverso post su Facebook, scelta allucinante per una azienda che dichiara che dovrebbe quotarsi a breve alla Borsa di Londra”.
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bbnnewstimes · 3 years ago
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Desde lo alto de estas torres, una extraña alianza les contempla
El cabello lo lleva rapado por los costados y coronado con un copete. Calza zapatos deportivos y viste unos jeans y una franela negra con mangas cortas, por las que se asoman las siluetas de unos tatuajes que recorren sus brazos hasta los codos. La estampa de Rafael Guillermo Perdomo Rodríguez el pasado 19 de mayo, fecha de las únicas fotografías suyas que se pueden encontrar en internet, encarna un contraste con la imagen de los constructores tradicionales venezolanos, a la vez que ofrece un buen ejemplo de la nueva clase empresarial que surgió en medio de la autodenominada Revolución Bolivariana. “Yo soy el dueño de la Constructora HP, yo soy el que siempre me la paso aportando a la comunidad; a Las Mercedes, a Valle Arriba. La iluminación, el rayado, el asfalto. No venimos a causar un problema”, se presentó entonces ante los asistentes a una especie de cabildo abierto con vecinos de Valle Arriba, Colinas de Bello Monte y La Alameda, sectores acomodados del sureste del valle de Caracas, en el municipio Baruta .
La explicación de Perdomo, de 40 años de edad, venía a cuenta de la preocupación de un grupo de vecinos porque, en una de sus más recientes adquisiciones, la ahora todopoderosa Constructora HP, cuyas iniciales -por ”Hermanos Perdomo”- hacen alusión a su apellido y al de sus dos hermanos, Roger Vicente Perdomo Rodríguez, de 32 años, y Maryuri Nataly Perdomo Rodríguez, de 42 años, todos accionistas de la empresa, compró unos terrenos encumbrados en la parte más alta de Mirador de La Alameda. Los vecinos sostienen que el lote corresponde a áreas verdes municipales, que no pueden ser traspasadas a un privado.
La constructora de los hermanos Perdomo se ha ganado la fama en Caracas de ser la “dueña” de la urbanización Las Mercedes — una zona comercial del sureste de la ciudad, con pretensiones de distrito financiero y bohemio—, pues desde su creación en 2012 inici�� la construcción de seis grandes torres de oficinas y viviendas de lujo en el lugar -al menos cuatro de ellas superan los 20 pisos- más otras dos edificaciones de menor tamaño en la zona. Por las calles de la urbanización transitan incansables los camiones de transporte de materiales o mezcladores de cemento — traídos desde China y valorados en decenas de miles de dólares cada uno — con el logo de la constructora. En la animada calle París, la empresa levantó la torre Sena, de estilo high tech — caracterizado por el diseño acentuado en las siluetas de los edificios y el uso de tecnología como paredes reflectantes o luces LED —, en donde HP cuenta con su propia tienda de materiales de construcción, que ocupa las dos primeras plantas de la edificación.
No es la única compañía con tanto movimiento en la urbanización, sin embargo. El llamado Grupo Binian construye otras cuatro obras, iniciadas en el mismo lapso en Las Mercedes, y siete más destinadas a servir como residencias en los alrededores de la zona.
Toda esta actividad febril en la urbanización, en la que se fusionan el estruendoso ruido de la maquinaria con los escombros sobre las aceras, la arena regada en las calles y los charcos de agua mezclada con cemento, contrasta con las cifras de la Cámara Venezolana de la Construcción (CVC), que registra una caída de 98% en el sector con respecto a 2012. Las Mercedes es, en este sentido, una burbuja, una vitrina, una refutación de la crisis.
Para la construcción de una de las edificaciones, la Constructora HP y el Grupo Binian se aliaron. Se trata del Centro Empresarial Guayana. El acuerdo adquirió la forma de un una fórmula heterodoxa de trueque, una modalidad de pago que se ha popularizado en Venezuela y que ahora alcanzó hasta a los constructores de inmuebles de lujo: la empresa de los Perdomo levantó la inmensa torre a cambio de la propiedad de 52% de los metros cuadrados de la edificación que pertenecía, en su totalidad, a sus socios.
Entre los inversionistas del Grupo Binian, de acuerdo con lo indicado por un representante de la organización que pidió la reserva de su nombre, hay comerciantes y constructores. “Nosotros no tenemos ningún contrato con el gobierno y no tenemos nada que esconder”, afirma. Al mismo tiempo, confirma que Giuseppe Filippo Fallone Alibrandi, un arquitecto de 47 años de edad, es financista del grupo. Fallone sí ha gozado de los favores del Estado. Fue directivo de siete empresas en el sector de la construcción, cuatro de ellas con decenas de contratos con el gobierno venezolano, mientras que otro de los inversionistas, el comerciante Hanna Youssef Youssef, figura como directivo en una empresa, la Constructora 2PTO, junto a Rafael y Roger Perdomo.
En el lado de HP sus grandes proyectos, en medio de la crisis venezolana y del gremio de la construcción, han generado preguntas acerca del origen de su financiamiento. Un representante de la compañía, que también habló bajo la condición de mantener su nombre en reserva, señaló que este se sustenta en la preventa, es decir la venta de inmuebles cuando aún están en construcción, y que con la compra de su abundante maquinaria ahorran costos. “También ahorramos con la importación de materiales, y generamos ganancias con lo que vendemos en la tienda”, añade.
Otro elemento que levanta la suspicacia entre los constructores tradicionales entrevistados para esta historia, es que no conocen de la trayectoria previa de los hermanos en el sector. Sin estar afiliados a la CVC — la única actividad comercial previa conocida de los Perdomo fue la de ser los dueños de un autolavado en Caracas —, en un lustro, cuando apenas dos de los hermanos pasaban la treintena, la empresa logró acaparar los proyectos más lujosos de la apetecida urbanización caraqueña. Además de esto, recientemente obtuvo un contrato para hacer labores de limpieza y mantenimiento en varios tramos de la autopista “Gran Cacique Guaicaipuro”, la principal vía rápida de Caracas, por donde también se ven los vehículos con su logo.
El vocero de HP explicó que esta obra fue contratada a través de una compañía distinta, también de los hermanos Perdomo: la ya mencionada Constructora 2PTO, donde figura como accionista Youssef Youssef, el inversionista del Grupo Binian. “En esa obra, sin querer, estamos perdiendo dinero, pero es un orgullo que podamos darle un mantenimiento a nuestra autopista”, señala el vocero de la constructora, quien rechaza que se vincule a la empresa al chavismo y recuerda las donaciones ya mencionadas a dependencias de otras tendencias políticas, como es el caso del municipio Baruta. “Nosotros somos apolíticos”, indica.
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bbnnewstimes · 3 years ago
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Ferrovie Appulo Lucane: CAMBIAMO il modo di viaggiare!
Firma la petizione e diamo voce ai diritti di cittadini e lavoratori
Il 26 Novembre 2021, la FAL srl ha avviato una selezione per la ricerca di un “nuovo” Direttore Generale: un incarico a tempo indeterminato per un compenso annuo di 140.000 Euro.
Nonostante le nostre riserve sul bando, che sono state oggetto di formale istanza di annullamento in autotutela, volevamo comunque credere che ci trovassimo di fronte ad un primo passo nella direzione del cambiamento e della discontinuità, in definitiva rottura con le attuali modalità gestionali che hanno guidato le FAL negli ultimi dieci anni.
Ma evidentemente ci sbagliavamo!
Il concorso sta andando avanti e tra i due candidati che hanno presentato domanda di partecipazione, soltanto uno è stato ammesso alla prova orale: l'attuale Direttore Generale, dott. Matteo Colamussi.
Dall’agosto del 2008 fino a settembre 2018 il dott. Colamussi ha ricpoerto il ruolo di Presidente del CdA, poi sostoituito nel settembre 2018 dall’Avv. Rosario Almiento.
Il dott. Colamussi ha esercitato la doppia funzione di Presidente del CdA e Direttore Generale a partire dal 23 Maggio 2012, quando lo stesso Consiglio di Amministrazione di cui era Presidente deliberò la sua nomina a tempo determinato per un periodo di 5 anni, per poi prorogarne i termini di altri 5 anni a partire dal 2017 e sino al 15 giugno 2022.
Crediamo, pertanto, che sia necessario accendere finalmente i riflettori su una serie di criticità e di disservizi più volte evidenziati a Regioni e Ministero, che da anni ricadono su un’utenza oramai rassegnata e disaffezionata all’utilizzo del trasporto pubblico. Basti pensare, ad esempio, che per percorrere i circa 75 km della linea ferroviaria Bari-Matera ci si impiega circa 2 ore, mentre da Potenza a Bari i tempi di percorrenza sono di circa 4 ore per 150 km tra linee interrotte da più di 8 anni e servizi sostitutivi con autobus; mentre un treno Stadler ST4, uno dei nuovi convogli ferroviari acquistati nell’ambito del PO FESR 2007-2013 Asse V – Regione Puglia, è fermo nell’officina di Bari Scalo dal 2018, cannibalizzato in molte sue parti in quanto oggetto di interventi di asportazione per approvvigionamento di ricambi di ogni genere.
Aiutaci a rompere il silenzio creatosi intorno alle inefficienze dell’attuale management, dimostratosi incapace nel garantire il Diritto alla Mobilità ai cittadini con servizi sicuri, efficienti e dignitosi, e che grazie a mirate strategie di marketing ed alla connivenza dell’attuale classe politica è riuscito a consolidare un determinato enstablishment nell’immaginario collettivo.
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