axxees
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Colora la mia vita con il caos dell'inquietudine
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Sicuramente ti seguono diverse persone, ricordo che tempo fa molto ti scrivevano cose brutte per via del tuo url quando poi é più che fossero gelosi della tua creatività! La mia domanda é.. hai mai pensato di far diventare il tuo tumblr un blog vero e proprio? Si cioè dai, hai mai pensato di fare la blogger? Secondo me saresti brava e parli molto bene di te senza entrare troppo bei dettagli. Molto meglio di altre sicuramente!
Mi scatto una fotografia ogni sei mesi circa e porto la 42/44 di pantaloni, non la 38. Il mio primo ed unico concerto è stato un concerto di musica classica, ed ho viaggiato fino a Milano pur di andarci (giusto per farvi capire quanto per me contino le cose a cui tengo). Non fotografo il cibo perché “non faccio in tempo” ed uso ancora alcuni trucchi di mia madre, perché sono di ottima qualità, nonostante abbiano diversi anni, e perché per me è inconcepibile spendere 500€ ogni due mesi, come invece vedo fare a molte altre persone (che poi nemmeno si sanno truccare!!!). Mi piange il cuore a spendere oltre 50€ per una maglia, perché, per quanto bella possa essere, magari altrove la pagherei meno. Ho una camera così piena di cose, di qualsiasi tipo (libri, palloncini colorati, fotografie, acchiappa sogni, portagioie, profumi), che potrei finire in una di quelle puntate di ”sepolti in casa” senza neppure accorgermene. Non mangio sushi, non mi piace il cioccolato, nemmeno molto la nutella; non bevo caffè, per me non é indispensabile, e non sto lì a fotografare ogni piatto che mi arriva al ristorante, perché se ci sono andata avevo voglia di vivere il momento in compagnia, della mia migliore amica magari, dei miei genitori, o chi sia, senza il bisogno di condividerlo con altri. Mi piace costruire, non essere costruita. Dico sempre tutto quello che mi passa per la testa e, per quanto impulsiva io riesca ad essere, la razionalità mi appartiene come fosse una qualità innata. Nella mia vita non c'è ordine di nessun tipo, per quanto voglia farne. Non riesco a far durare qualcosa se non mi piace. Sebbene viva con il telefono sempre a portata di mano e magari una foto, ogni tanto, me la scatto pure io, non vivo per dei “mi piace”, anzi, sono di quelle che ti scrivono in privato, anziché mandare frecciatine e cose varie, perché dei pettegolezzi e degli inciuci si cibano le persone sole ed io, più che sola, mi definisco una “solitaria per necessità”. Per carità, anche a me piace il buon gusto, non posso dire di vivere in situazioni di difficoltà economica, anche perché i miei non mi fanno mancare nulla. E considerando che già di mio, per esperienze vissute e “per necessità”, come dicevo prima, ho imparato a fare selezione, mi concedo qualche “sgarro” solo quando so che non devo chiedere niente a nessuno. Ho anche io il telefono di ultima generazione, capi costosi e firmati nel mio guardaroba. Adoro le belle borse, mi piacciono molto le scarpe, gli anelli, le collane, i bracciali e ho veramente un casino di roba!, ma non mi son mai nemmeno sognata di chiedere dei soldi ai miei genitori per comprare cose che obiettivamente sono “superflue”. I miei già pensano a tante cose… ai libri scolastici, al dentista, ai miei vestiti (molti dei quali non mi entrano più, tanto che son piccini, ma proprio perché me li hanno comprati loro, faccio fatica a darli via!!)Non posso dire che sul mio profilo Instagram non pubblichi mai foto che mi ritraggono, anzi, né che non abbia mai pubblicato la foto di una bella fresella con il sugo di pomodoro… Non voglio fare l'ipocrita. Ma il punto è che NON sono una ragazza “conforme”, di quelle che le persone oggi definirebbero “da seguire”!A me non piacciono le cose artificiose, l'ostentazione, la cattiveria della gente! Preferisco la semplicità, nelle cose, delle persone. Preferisco i ricordi, i fiori, i colori, ritrarre dei bei momenti, piuttosto che il resto: per me conta pensare che “quando siamo stati in quel ristorante ero felice”, piuttosto che fotografare l'antipasto perché era impiattato bene! Tutto ciò di cui potrei parlarvi sono le mie fragilità, i miei limiti, il mio desiderio sempre più vivo di avere qualcuno accanto, la mia voglia di restare a letto tutto il giorno, in certi giorni. Potrei parlarvi solo delle paure che sento di avere, dei miei occhi tanto scuri che nessuno (più) sembra capire, dei libri che mi emozionano o delle playlist che sanno riconoscermi esattamente per come sono, come fossero dei cari amici a cantare di me. Potrei raccontarvi dei miei pensieri strani quando mi osservo intorno, delle forme che intravedo tra le nuvole, della tristezza che mi fa la gente o di quella che riscopro negli occhi di qualcuno. Non è poco, per carità, ma a chi interesserebbe tutto questo? …Come previsto. La gente vuol solo sentirsi parte di qualcosa, per questo segue “i famosi”. Con me non sono certa che accadrebbe: io non userei mai solo il bello, per far abbracciare un mio ideale, un mio obiettivo, o per far appoggiare e condividere un mio pensiero. Apprezzo molto questo tuo messaggio, davvero, anche per avermi ritenuta una “buona candidata”, ma io sono tutt'altro che una “buona candidata” per qualcosa di simile… Non rispecchio affatto i canoni che la società contemporanea, con forza, impone! Non esiste solo il bello, nella vita, ed io di me sento di poter mostrare soprattutto il negativo, dopo tutte le consapevolezze che ho acquisito nel tempo, perché di cose belle ne é pieno il mondo e sono certa che ne sia piena anch’io, ma queste cose sarebbero apprezzabili con facilità: si sa, le cose facili sembrano sempre molto appetibili! Ti dirò… anche se qui mi seguite davvero in tantissimi (e neppure io so come abbiate fatto a trovarmi!!), l'idea di dare in pasto me stessa, il mio privato, la mia vita, a persone che non sono certa riuscirebbero ad apprezzarlo, lo ammetto, mi inquieta. Non perché abbia pura di non piacere, anzi… mi basta guardare i profili di certa gente che riceve complimenti da mattina a sera (anche se è spesso idiota o per niente carina, sia dentro che fuori!), per accrescere, quanto basta, la mia autostima, ma… non so. Poi quando una persona diventa “blogger”? Solo quando qualcuno decide di seguirla o no? io ad esempio credo che, nell'epoca dei social media, siamo tutti blogger di noi stessi. Un blogger racconta, no? Ecco. Quello di cui non sono certa é che ci sia qualcuno a cui possa interessare, tra le tante cose, il tramonto della mia città, il mio mare, le mie particolari riflessioni o magari la mia perenne insoddisfazione, le critiche che smuovo pubblicamente a tutte quelle persone che si professano migliori delle altre. Non sono una che pretende, piuttosto esigente però, e se io davvero decidessi di “dare in pasto a gente sconosciuta” un pizzico della mia vera vita, vorrei fosse meritato. E non so davvero fin dove possiate apprezzarlo. Questo mi fa riflettere e, puntualmente, giungo sempre alla conclusione di non espormi troppo. Quello di cui potrei parlarvi l'ho già scritto in questa risposta e sono le stesse cose di cui scrivo qui, senza pensarci, ogni volta che mi passa per la testa. Non so se possa piacere, ma continuo a scriverlo comunque, perché non m'importa. La verità é che tutto dipende… stavolta non da me.
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caddi in uno dei miei patetici periodi di chiusura
Charles Bukowski
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Puoi essere bella quanto vuoi, però dimmi, se il mondo fosse cieco, quanta gente riusciresti ad impressionare?
Michelle Obama
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Non riesco ad immaginare di amare qualcuno come amo te.
Isabel Celima
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Mi capirai quando ti farà male l'anima come a me.
Frida Kahlo
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“Ricordati di osare sempre. Anche con i venti contrari.”
-Gabriele D'Annunzio.
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Il giudizio di uno stupido e il riso della folla.
Ivan Turgenev
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