Mi ero distratto a vivere e il destino ha mandato te. Un tempismo quasi infallibile che a pensarci fa ridere. Io non vengo per attaccare, non ti devi difendere, e nello spazio di un respiro dirti che tu sei come vorrei
Ghemon, Crimine
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È ovvio che di definitivo nella vita non c’è nulla. Però dire a una persona “tu sei lei” ci si avvicina molto. Significa: tu sei la persona che dovevo incontrare, che stavo cercando, con la quale voglio condividere il resto della vita.
Luciano Ligabue
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In branda alle 20.19. Ma è legale?
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E voglio indifferenza se mai mi vorrai ferire
Ti scatterò una foto, Tiziano Ferro
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Attese che fanno impazzire
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Noti come quanta gente di te prima o poi si stanca. Noti che non cambia chi non ricambia, ammesso che qualcosa rimanga. Noti come il tempo ci incanta, noti come un evento ci sbianca. Quanta poca voglia di capire com’è che non c’è chi ci manca, qui chi ci manca.
"Di chi ti ricordi per sorridere", Fabri Fibra (via semicapisciseibravo)
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C’era talmente tanta roba nella mia testa che il mondo fuori lo sentivo appena, passava come un’ombra, la vita era tutta nei miei pensieri.
Baricco. (via lediciassetteequattrominuti)
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A te ti piace sbagliare, me l'hanno detto, guarda che lividi.
Mecna, Capirai
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Arctic Monkeys, Why'd you only call me when you're high
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Why’d You Only Call Me When You’re High? by The Arctic Monkeys // This is layered so that the right ear plays before the left to make a round.
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Parlare ai muri
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E adesso voglio cancellare il tuo nome a botte di cotone bagnato d'acetone, invece d'accettare questo amore a gettone che pesca in riserva e sta ingolfando il motore
Ghemon&the love 4tet, Cielo di cemento (piovono calcinacci)
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Piangere il giorno di San Valentino dovrebbe essere incostituzionale
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All'inizio pensavo fosse normale quel fare senza pensarci, nottate a scopare senza baciarsi, gridarsi ti odio sorridendo un attimo dopo, ma si è spento il fuoco, guardami dentro e cadi nel vuoto. Tu versi un mare di lacrime, è un maremoto, ma io sono troppo stanco per raggiungerti a nuoto, mentre io affogo ogni giorno di più, io non ti ascolto e tu stai chiusa in gabbia anche se fuori c'e molto di più. Cadere e poi rialzarsi, piangere e poi sorridere, tu l'hai chiamata sofferenza, io lo chiamo vivere.
Emis Killa, Soli (Assieme)
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