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Milleproroghe 2017: principali novità in materia di energia
di Pier Luigi Sgarzi, coordinamento servizio ASPPI risparmio energetico
Il primo marzo 2017 è entrata in vigore la Legge n° 19 del 27/02/2017, conversione del Dl 244/2016 (Milleproroghe) che ha stabilito alcune novità in materia di energia. Andiamo schematicamente a vedere le più significative per le persone fisiche: Obbligo valvole termostatiche E’ stato prorogato l’obbligo di installazione dei contabilizzatori di calorie (come stabilito dal comma 5, art.9, Dlgs 102/2014) fino al 30/06/2017. A questo proposito ricordiamo che Asppi ed Artigiano Amico sono in grado di seguire tutte le fasi della lavorazione (progetto, installazione e contabilizzazione), per maggiori informazioni 051/277194 o numero verde 800 066 218.
link: http://www.artigianoamico.it/termoregolazione.html Autoconsumo Viene abrogato quanto previsto dal comma 5, art. 33, L. 99/2009, in pratica annullando quanto disposto in precedenza, cioè escludendo in toto dal pagamento degli oneri tutta l’energia autoconsumata. Per effetto delle novità introdotte dal Milleproroghe, quindi tutta l’energia adoperata dietro il contatore sarà esentata dal pagamento degli oneri.A ciò possiamo collegare che anche i SEU (Sistemi efficienti di utenza) che le RIU (Reti interne di utenza) non pagheranno più quanto finora dovuto dal 01/01/2015 relativamente oneri generali di sistema sull’energia consumata, essendo stati abrogati i commi da 1 a 7 del Dl 91/2014 (successivamente L. 116/2014). Agevolazioni sugli edifici di nuova costruzione Viene prorogato dal 01/01/2017 al 01/01/2018 l’obbligo dell’innalzamento dal 35% al 50% della quota minima di consumi termici da coprire utilizzando fonti rinnovabili. Per consumi termici si intende la produzione di acqua calda sanitaria, riscaldamento e climatizzazione e va puntualizzato che questa norma riguarda non solo gli edifici di nuova costruzione, ma anche quelli sottoposti a ristrutturazione rilevante. Inoltre viene prorogato fino al 31/12/2017 l’ abbattimento dell’ Iva al 50% sull’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica (classi A e B), pertanto per tutto il 2017 chi comprerà immobili con queste caratteristiche usufruirà del dimezzamento dell’ Iva dovuta sull’acquisto. Il testo della legge è consultabile a questo link: http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/02/28/17G00033/sg
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Dopo di noi
Il 23 Febbraio scorso e’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto che stabilisce i requisiti per l’ accesso al “Dopo di Noi” e la ripartizione per regioni delle risorse di finanziamento. L’ Emilia Romagna ha ottenuto un finanziamento di 6.5 ml per l’ anno 2017.
Le regioni si stanno muovendo, confrontandosi anche con le associazioni sui territori. Puglia ed Emilia Romagna sembrano in questo momento le regioni più avanti con l’elaborazione del piano, mentre Sicilia e Calabria le più indietro. L’auspicio è che le regioni rispettino i tempi previsti, rispettando la filosofia della legge, in modo da consentire alle famiglie di avviare i progetti concreti sul dopo di noi.
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TRUST PER GENITORI DI DISABILI.
http://www.asppi.bo.it/dopo-di-noi.html
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ASPPI sindacato e servizi
di Enrico Rizzo Presidente ASPPI e Amedeo Pangrazi Direttore Generale ASPPI
Il Tesseramento resta il momento fondamentale e decisivo per una realtà associativa. Dal risultato di questa campagna dipende la sostenibilità di un’Associazione e il riconoscimento del suo ruolo sindacale, delle sue politiche e dei suoi servizi.
È per questo motivo che dedichiamo al Tesseramento 2017 l’intero numero del nostro magazine, offrendo una panoramica completa delle politiche e dei servizi della nostra Associazione.
Sono passati molti anni dal 1948, quando nel contesto del fermento civile dell’immediato dopoguerra, a Bologna nasce ASPPI. La voglia di mettersi assieme, di democrazia e di solidarietà spinse i pionieri di ASPPI di Bologna a prender parte alla ricostruzione post-bellica, ponendo al centro il tema strategico delle politiche abitative.
Un movimento spontaneo di cittadinanza attiva: impiegati, artigiani, commercianti, operai e liberi professionisti si organizzarono per offrire i primi servizi a sostegno dei “piccoli” proprietari. Con la tessera a portata di mano il Socio riceve, ora come allora, le prime consulenze in materia di fiscalità, locazione, rapporti con gli enti locali. Rivendicazione sindacale e servizi: un binomio indissolubile che ha caratterizzato ASPPI sin dalle origini.
Oggi ASPPI è la più rappresentativa associazione italiana in difesa della piccola proprietà immobiliare. Il suo ruolo e i suoi compiti non sono meno importanti, anzi, tutto è più complesso e impegnativo. Oggi, almeno prima che la terra tremasse, non si parla più di ricostruzione ma di rigenerazione e anche se la “politica”, non dimostra di interessarsene più di tanto, è, come per la ricostruzione nel dopoguerra, prima di tutto, un’ esigenza di comunità: civile e imprenditoriale. Bisogna intervenire sul patrimonio costruito con sguardi, metodi e approcci nuovi rispetto alla tradizione costruttiva ed energetica.
È ormai noto che le nostre abitazioni (oltre 31 milioni in Italia, 2,4 milioni in Emilia-Romagna, 500mila nella nostra Città Metropolitana) rappresentano il 40% del fabbisogno di energia e sono responsabili del 38% delle emissioni di CO2. Il nostro patrimonio residenziale è costruito per buona parte prima degli anni ’70 e non beneficia né degli effetti delle prime leggi antisismiche né dei progressi delle tecniche costruttive volti al risparmio energetico. Da un lato: ci sembra “normale” spendere quindici anni di uno stipendio medio per comprare un’abitazione vecchia, inquinante e insalubre; dall’altro non è ancora entrata nella logica costruttiva pubblica e privata l’idea che, se non si cambiano le abitudini non si crea nuovo valore immobiliare, sociale e ambientale.
Da uno studio dell’ufficio statistico del Comune di Bologna, basato sui dati definitivi dell’ultimo Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, emerge che dei 22.149 edifici ad uso residenziale presenti a Bologna, 16.851 si sviluppano su tre o più piani fuori terra, circostanza questa che vale per tutta la Città Metropolitana. Di questi ben 12.287 sono privi di ascensore. L’assenza di questa dotazione infrastrutturale si combina con la particolare situazione demografica della nostra città, che da parecchio tempo conosce un processo d’ invecchiamento della popolazione assai marcato con una quota in progressiva crescita, che presenta problemi di limitata mobilità. A Bologna alla fine del 2015 risiedevano 99.135 anziani con più di 64 anni e di questi ben 35.496 avevano ottant’anni e più. L’invecchiamento della popolazione proseguirà anche nei prossimi quindici anni con ritmi ancora più sostenuti. In particolare i grandi anziani di 80 anni e oltre dovrebbero aumentare, nel Comune di Bologna, di oltre il 15%. È evidente che a fronte di mutamenti demografici di questa portata assume particolare rilievo la dotazione di servizi presenti negli edifici, primo fra tutti l’ascensore divenuto ormai indispensabile nei fabbricati di tre o più piani.
Questo è un esempio dello sguardo lungo che la nostra Associazione deve avere: anticipare i bisogni per progettare politiche sindacali e servizi che sappiano dare risposte concrete ed efficaci. Gli oltre 12 milioni di interventi di ristrutturazione, favoriti dalla politica degli incentivi e pagati con i soldi delle famiglie hanno riguardato per lo più interventi non rinviabili per infissi, caldaie, isolamento termico, ecc., ma non hanno determinato la necessaria trasformazione strutturale delle nostre abitazioni; in altre parole sono interventi che sarebbero stati fatti comunque. Anche i provvedimenti relativi alla casa previsti nella Legge di Stabilità non vanno nella direzione di una politica abitativa organica. Certo danno una risposta al bisogno di casa attraverso strumenti come il leasing immobiliare abitativo, il passaggio agevolato dal canone di affitto all’acquisto con riscatto, il nuovo Fondo di Garanzia che concede la garanzia dello Stato fino al 50% della quota di capitale del mutuo. A tutto ciò si aggiungano i vari e tanti benefici fiscali che coprono tutte le esigenze dell’abitare: dall’acquisto all’affitto, passando per l’arredo e la riqualificazione energetica di edifici esistenti e anche l’attenzione alle giovani coppie che consente di usufruire del bonus mobili o la possibilità per i proprietari di immobili di beneficiare della cedolare secca sugli affitti ad uso abitativo, ma non costituiscono un impianto complessivo strategico. Sono tutte misure che rivendichiamo, ma che si rilevano insufficienti chiamandoci in causa per il nostro sempre più importante ruolo Sindacato e di centro servizi.
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Un’agenzia immobiliare d’eccellenza
di David Pierinelli Vicepresidente ASPPI
La Pietra Immobiliare è una società a intera proprietà di ASPPI Bologna. Non è un’agenzia immobiliare come tante altre, è l’agenzia immobiliare che affonda le sue radici nell’esperienza di ASPPI e che assicura, a chi cerca o offre un’abitazione in locazione o in proprietà, il sostegno del nostro network di servizi innovativi.
E lo fa a costi contenuti. Questo è oggi il valore aggiunto in un mercato immobiliare sempre meno trasparente. Rivolgersi agli sportelli della Pietra Immobiliare significa entrare in contatto con un team di persone qualificate, ispirate dai propri valori associativi, che si avvalgono della collaborazione di rinomati professionisti (avvocati, notai, ingegneri, architetti, geometri, fiscalisti) per fornire al cliente la giusta risposta per ogni problema. Viene offerto un servizio innovativo per vendere, acquistare, cedere o prendere in affitto immobili, basato su oltre 60 anni di esperienza sindacale a difesa della piccola proprietà immobiliare.
Forniamo informazioni sui prezzi degli immobili e su tutto quello che può contribuire a scegliere in maniera ottimale, oltre a foto e descrizioni dettagliate che pubblichiamo sul nostro sito (www.lapietraimmobiliare.it). Siamo certi che la ricerca di un immobile non debba essere sconfortante ma, se fatta con professionalità, possa essere una esperienza molto positiva. La nostra mission è quella di offrire il miglior servizio di ricerca nel campo immobiliare, facilmente utilizzabile da tutti.
La Pietra Immobiliare, come ASPPI, in questi anni ha puntato molto sulla innovazione.
Siamo certi che quello che è stato fatto nell’ambito immobiliare sia propedeutico al cambio di paradigma che il mercato sta attraversando in questi anni e che attraverserà negli anni a venire.
Le nuove tecnologie, l’uso ormai costante di smartphone e tablet, hanno creato nuove frontiere nella presentazione dell’immobile, così che la Pietra Immobiliare si è dotata di un sistema webinair per far visitare un immobile anche in remoto visionandolo dal proprio device.
Abbiamo puntato all’eccellenza tecnologica rimodulando il web alle necessità degli utenti. Nel contempo abbiamo inserito nei nostri servizi una polizza assicurativa a garanzia dei contratti di locazione con Banca di Bologna.
La Pietra Immobiliare, credendo nel rispetto dei propri clienti, sarà sempre pronta ai cambiamenti con innovazioni e servizi a tutela di chi cerca casa sia in vendita che in locazione.
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Ponendo al centro il patrimonio dei propri associati
di Roberto Mignani responsabile Comitato di circoscrizione ASPPI Casalecchio
ASPPI pone al centro il patrimonio dei propri associati (la casa e il suo abitare) studiando il proprio territorio attraverso la conoscenza della sua storia.
Conoscere il territorio della città in cui viviamo, essere in grado di leggere immagini del passato in spazi recinti da mura e spazio stratificato significa riscoprire la realtà che ci circonda e di cui siamo parte integrante. Così come sviluppare la conoscenza del territorio, acquisire la capacità di relazionarsi col patrimonio da tutelare risulta di basilare importanza al fine di recuperare le radici storiche e culturali del nostro vivere quotidiano. In fondo, l’immagine di una città è proprio quella che i suoi stessi abitanti hanno forgiato, modellato e plasmato nel corso dei secoli in una continua opera di sovrapposizione e di incessante stratificazione influenzata dalle vicende della storia socio-economica, politica e religiosa. Esistono quindi dei tratti caratteristici, degli elementi peculiari, determinati dal continuo evolversi della storia, che contraddistinguono ogni realtà urbana rispetto alle altre. Odierna necessità – a fronte della “modernizzazione” che ogni epoca insegue, crea e in qualche modo subisce – è il tentativo di preservare, di mantenere le tracce distintive di questa realtà storico-territoriale, siano esse chiaramente visibili o costrette a una progressiva trasformazione ed eliminazione. Potremmo allora interpretare i ‘concetti’, di immagine della città e di territorio, studiando il territorio e la città dal punto di vista geologico, morfologico, ambientale o come entità politica, amministrativa, antropica, etnografica, sociale, economica. Esistono, in realtà, molteplici possibilità di lettura del territorio legate alla diversa prospettiva da cui ci si pone nel guardare alla città, nell’analizzare il suo territorio, come viene chiaramente affermato dallo studio dei suoi catasti, il che consente di acquisire una visione complessiva del territorio attraverso un’articolata e variegata lettura dell’immagine della città. L’analisi storica applicata a questo tema porta, infatti, ad avere una visione multidisciplinare e dà adito a numerose argomentazioni riguardanti il contesto economico, sociale, politico, culturale, religioso, ma anche e non ultimo quello urbanistico e catastale. Sono esempio di ciò il convegno-seminario che ASPPI ha tenuto in webinar, su Casa-Condominio-Territorio, che ha spaziato sia nei servizi che sulla redditività immobiliare, con dati sul fabbisogno abitativo nel territorio Metropolitano bolognese; così come con la visita alla storica Chiusa di Casalecchio di Reno effettuata da ASPPI Club; abbinando poi nell’Area Webinar ASPPI di Casalecchio di Reno l’incontro sul dialetto bolognese. Tutto ciò per offrire ai nostri associati una visione non solo orizzontale ma soprattutto verticale, per conoscere e capire, con i mezzi tecnologici più avanzati, cosa significhi avere un patrimonio abitativo sia come valore, sia come interesse che interagisce nella economia sociale di un territorio.
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Un servizio per la locazione con i fiocchi
di Marzia Lodi Responsabile Area Servizi, Consulenze, Segreteria Front Office
Personale altamente qualificato degli sportelli ASPPI consente agli associati la possibilità di locare i propri immobili in completa serenità.
Il servizio maggiormente richiesto è quello relativo alla stesura dei contratti di locazione di tutte le tipologie e, a seguire, la loro gestione integrale (rinnovi annuali, proroghe, disdette e/o recessi, calcolo della convenienza della scelta dell’opzione della cedolare secca, conteggi degli interessi legali, aggiornamenti ISTAT). I locatori sempre più frequentemente e in tutta sicurezza, si avvalgono della nostra competenza per la determinazione dei canoni concordati e per la redazione di questa tipologia di contratto. La riduzione graduale dell’aliquota per questi contratti ha favorito sensibilmente questa scelta.
La cedolare secca al 10% per le locazioni a canone concordato scadrà nel 2017, ASPPI si è fatta parte attiva perché nella Legge di stabilità 2017, oltre alla proroga, venisse inserita anche un’estensione dell’agevolazione a tutti gli immobili, indipendentemente dal Comune in cui si trovino ubicati, anche al fine di agevolare la ripresa degli investimenti nel settore immobiliare in quanto l’estensione del beneficio induce i proprietari a locare i propri immobili. Massima è la nostra attenzione nella quantificazione del canone concordato e nel calcolo delle agevolazioni fiscali. È fondamentale non incorrere in errori; ci capita spesso di verificare che il “fare da sé” genera inesattezze che possono determinare, in caso di controlli da parte dei Comuni e/o dell’Agenzia delle Entrate, un canone concordato non congruo rispetto alla metratura, ai vani utili e ai parametri presenti, con la conseguenza che il contratto venga considerato di tipo “libero” e non più concordato e, quindi, si vengano a perdere le maggiori agevolazioni fiscali di cui si è usufruito, recuperate insieme alla sanzione del 30% e agli interessi. In più, anche il conduttore, può richiedere la restituzione della eventuale differenza tra quanto erroneamente versato e quanto realmente dovuto.
ASPPI è a disposizione, con la propria serietà e competenza maturata in oltre sessanta anni di attività, per fornire l’assistenza necessaria a ogni proprietario che desidera locare il proprio immobile in completa sicurezza.
A ogni consulenza e pratica dedichiamo particolare attenzione, non solo perché è nostro dovere ma, soprattutto, perché ci dedichiamo con passione e cognizione a soddisfare i nostri Soci.
I Soci possono delegarci per la trattazione delle pratiche e degli adempimenti necessari presso l’Agenzia delle Entrate e i Comuni di Bologna e provincia.
Inoltre, come avvenuto anche per il passato, siamo abilitati in quanto associazione dei proprietari maggiormente rappresentativa alla validazione dei contratti a canone concordato per attestare la corretta determinazione del canone e la regolarità delle clausole contrattualmente previste.
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Consulenze per tutte le esigenze
a cura della redazione
Il Socio ASPPI può usufruire gratuitamente della trasversalità di competenze e delle conoscenze specialistiche di 30 rinomati professionisti: avvocati, architetti, notai, ingegneri, commercialisti, geometri, ragionieri e periti. Si accede alle consulenze, per appuntamento, da tutto il territorio della provincia recandosi agli sportelli ASPPI, chiamando il Call Center o una qualsiasi sede. Con la massima sollecitudine e celerità si otterrà l’appuntamento per la soluzione necessaria. Un Socio ASPPI non sarà mai lasciato solo.
La consulenza tecnica: affronta tutte le tematiche che vertono attorno alla casa dai piccoli interventi di manutenzione ordinaria a quelli di manutenzione straordinaria, dalle problematiche catastali (frazionamenti, verifica confini, ecc.) alle pratiche riguardanti l’efficientamento energetico e conformità degli impianti, la progettazione architettonica, strutturale e impiantistica e il relativo coordinamento della sicurezza cantieri.
La Consulenza legale: concerne le vertenze e i contratti collegati alle locazioni anche in relazione all’imposizione fiscale diretta. Inoltre la materia delle vertenze successorie e condominiali.
La Consulenza fiscale: concerne la valutazione della correttezza dell’applicazione delle disposizioni fiscali relative alle imposte dirette e indirette cosiddette patrimoniali (Imu) e la valutazione dell’adeguatezza del regime impositivo. Tutto ciò in relazione alle caratteristiche e alle variabili che contraddistinguono ogni singola e specifica situazione con le finalità di cogliere la corretta disposizione normativa anche al fine di ridurre il carico fiscale nell’ambito delle alternative offerte dalla legge.
La Consulenza notarile: concerne principalmente le problematiche attinenti all’imposizione indiretta, cioè per acquisti (prima o seconde case), vendite, divisioni fra comproprietari, trasferimenti per successioni. Tuttavia, il collegamento con l’imposizione diretta (Irpef e Imu) è sempre più determinante per via delle differenziazioni di queste tasse fra prima e seconda/terza casa. Per questo motivo le scelte vengono indirizzate dal consulente in relazione al patrimonio complessivo, al numero di figli o di eredi delle necessità di residenza, domicilio o semplice dimora.
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Adempimenti fiscali senza problemi
di Manuel Benni, Responsabile Area Fiscale
Tutti i giorni, ognuno di noi, si trova ad affrontare piccole o grandi questioni in materia fiscale.
Il Caf ASPPI nasce per offrire tutti i servizi fiscali e per affrontare e risolvere tutte le problematiche mettendo al centro la soddisfazione dei nostri Associati.
ASPPI è sinonimo di affidabilità, e a dirlo sono le migliaia di persone che si rivolgono alle nostre sedi. Le motivazioni sono da ricercarsi nella competenza dei nostri operatori, formati internamente e coordinati da consulenti specializzati, e soprattutto nella completezza del nostro servizio, che guida per mano il cliente attraverso tutti gli obblighi dichiarativi e non.
Il servizio che viene offerto è dedicato, e cucito sulla particolarità della singola posizione contributiva trovando le soluzioni più adeguate per risolvere problemi, chiarire dubbi o fornire il giusto consiglio operativo, senza mai perdere di vista il rispetto e la cordialità nei confronti della persona con cui ci si confronta.
Il nostro ufficio tratta qualsiasi problematica che riguarda l’ambito tributario, che sia essa nei confronti dello stato o dei comuni. Non importa quale sia l’entità o la natura del problema, l’importante è che il cittadino abbia sempre chiaro quali siano i suoi diritti e i suoi doveri.
Il nostro biglietto da visita sono le circa diecimila dichiarazioni presentate tra modelli 730, UNICO e 770, senza considerare anche tutti gli altri servizi che l’Associazione offre quali ad esempio RED, ISEE, comunicazioni INPS e successioni. Questi numeri sono in continuo aumento, sintomo di una crescente fiducia e di una costante ricerca e specializzazione.
La configurazione del sistema impositivo immobiliare è per sua natura composita dividendosi tra imposte sul reddito, sul patrimonio, sugli atti di trasferimento e sui contratti di locazione e differenziandosi in funzione dei soggetti coinvolti e della natura degli immobili. Negli ultimi anni ci siamo trovati ad affrontare uno scenario in continua evoluzione figlio dell’importanza che la fiscalità immobiliare ha come leva economica a ogni livello, che sia esso nazionale, regionale e comunale.
Siamo testimoni di un profondo cambiamento anche nelle modalità dichiarative, con l’introduzione e il continuo sviluppo del modello 730 Precompilato, che porterà alla completa disintermediazione tra cittadino e stato, ovviamente nei casi dove questo è possibile.
È fondamentale, in questo contesto, muoversi al fianco di un professionista serio e qualificato, che vi guidi attraverso le migliaia di problematiche possibili.
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A tutela della persona e della famiglia
di Elisabetta Passerini Servizio colf e badanti
In ordine al regolamento di lavoro domestico la Legge italiana ha lasciato per lungo tempo larga parte alle convenzioni e agli usi.
Il progressivo intrecciarsi del rapporto di lavoro delle colf, babysitter e badanti con la dimensione privata della vita familiare, ha determinato l’esigenza di disciplinare capillarmente un rapporto che se pur svolto essenzialmente tra le mura domestiche richiede regole che ne disciplinino la costituzione, lo svolgimento e la cessazione. Pertanto ASPPI affianca i datori di lavoro domestico nella risoluzione degli obblighi burocratici, contabili e contributivi, dal costituirsi del rapporto alla sua cessazione.
ASPPIoffre i seguenti servizi:
Informare sulla applicazione del CCNL: doveri, pause, riposi, orario e retribuzione, malattia, maternità, permessi, assenze, ferie, straordinari, lavoro notturno e qualsiasi altro accorgimento.
La predisposizione della lettera di assunzione, La quale di regola è a tempo indeterminato, ma in alcuni casi è consentita a tempo determinato, saltuaria o ripartita.
L’attuazione di tutte le pratiche burocratiche necessarie per la regolarizzazione del rapporto di lavoro. Infatti dall’Inps si rileva che i lavoratori domestici registrati provengono in larga parte dai Paesi dell’Est Europa, ma anche dalle Filippine e dai Paesi latino-americani.
L’elaborazione dei prospetti retributivi che sono un obbligo contrattuale che non può essere sostituito da semplici ricevute e che il lavoratore recepisce come un atto di trasparenza e correttezza del datore di lavoro mentre in parallelo per il datore di lavoro rappresentano una tutela nella conduzione di un rapporto complesso e delicato.
Controllo dei MAV per il pagamento dei contributi trimestrali e della Cassa Colf.
La redazione della certificazione annuale che attesta quanto dovrà dichiarare il lavoratore in caso di reddito superiore a 8.000 euro, non essendo il datore di lavoro sostituto di imposta. Colf, badanti e babysitter, più di un milione e mezzo di lavoratrici e lavoratori che con la dichiarazione dei redditi potranno beneficiare del bonus IRPEF.
La predisposizione dei contributi rimasti a carico del datore di lavoro e fiscalmente deducibili.
La gestione della chiusura del rapporto per licenziamento o dimissione comprensivo del calcolo del TFR e di tutte le competenze maturate e previste dal CCNL.
ASPPI offre un servizio chiaro con un’analisi dettagliata di tutti gli adempimenti a tutela della persona e della famiglia.
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L’importanza di un attestato di prestazione energetica
di Alberto Veggetti Consulente energetico ASPPI
La certificazione energetica è nata in Italia nel 2008 a seguito del recepimento di una direttiva europea come documento da allegare all’atto di trasferimento di qualunque immobile (esclusi: cantine, garage, depositi, fabbricati isolati con superficie inferiore a 50 mq e qualche altro caso raro).
Successivamente, nel 2010 è stata estesa anche ai contratti di locazione. Nel corso degli ultimi anni ha poi cambiato nome in Attestato di Certificazione Energetica (APE) mantenendo invariata la forma e i contenuti e, infine, di recente è cambiato completamente il sistema di classificazione degli immobili e anche le informazioni contenute nell’APE (gli ultimi attestati contengono la fotografia dell’immobile nella prima pagina).
I requisiti per potersi iscrivere all’elenco dei certificatori energetici, non sono molto vincolanti, ad esempio non occorre essere iscritti a un Ordine professionale, e questo, congiuntamente all’assenza di un sistema di controllo e di sanzioni, ha determinato da un lato un crollo dei prezzi per l’emissione dei certificati, ma anche, in taluni casi, una scarsa professionalità e addirittura comportamenti fraudolenti con certificati emessi via Internet senza effettuare sopralluoghi, o a prezzi talmente bassi da far nascere il sospetto che si tratti semplicemente di operazioni di copia-incolla. L’offerta a bassissimo costo ha quindi determinato nell’immaginario collettivo che si tratti di un pezzo di carta di poco valore, che serve a poco e conseguentemente deve costare poco ed essere fatto in tempi rapidissimi. L’Attestato di Prestazione Energetica è invece un documento che ha una valenza giuridica molto importante, infatti il tecnico lo trasmette alla Regione in forma di dichiarazione sostitutiva di atto notorio, assumendosi le relative responsabilità civili e penali. Nello specifico il Certificatore si assume le responsabilità di legge per quanto concerne la conformità dell’attestato alle disposizioni vigenti in materia di certificazione energetica degli edifici, l’asseverazione dei dati riportati, il rispetto delle condizioni di indipendenza e imparzialità di giudizio, la dichiarazione di aver effettuato il sopralluogo obbligatorio e di essere in possesso di una assicurazione professionale.
Da qualche mese la Regione Emilia-Romagna ha attivato un sistema permanente di controllo di conformità degli Attestati emessi con verifiche effettuate da tecnici abilitati che riguardano: l’organizzazione del lavoro del Certificatore, la rispondenza ai requisiti sopra riportati, la coerenza dei rilievi sull’immobile con quanto riportato nell’Attestato, e il rispetto della normativa tecnica per il calcolo delle prestazioni energetiche. Per tutte queste ragioni e, considerando il fatto che la normativa tecnica e le procedure di certificazione e registrazione degli Attestati sono in continua e costante evoluzione, per avere una classificazione del proprio immobile corretta e legalmente valida, è importante affidare l’incarico a un tecnico competente ed esperto: ASPPI si avvale di professionisti che operano da tempo in questo settore e che offrono le competenze necessarie a un prezzo competitivo.
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Il significato di casa per ASPPI e Artigiano Amico
di Francesco Spinoglio Artigiano Amico Lanciano
Se dovessimo dare una definizione del luogo (spazio) dove vivere e organizzare il nostro tempo tutti noi useremmo il termine “casa”, ma se dovessimo cercare il termine sul dizionario troveremmo definizioni molto più fredde, come “fabbricato” “civile”.
Ma allora cosa rende ai nostri occhi il fabbricato civile una casa? Ciò che rende meno freddo il termine fabbricato e lo trasforma in casa, non sono solo quelle mura che confinano lo spazio ma l’insieme, ben più complesso, di impianti e opere tecnologiche che trasformano lo spazio dandogli vita, che rendono la casa più sicura, salubre, accogliente e funzionale, e ci infondono quella sensazione di calore e sicurezza dove far vivere e crescere le persone più care.
La risposta alla domanda spesso, per il proprietario, non è scontata in quanto consideriamo gli impianti e le opere tecnologiche quasi degli optional che qualcuno all’epoca ha istallato e ce ne ricordiamo solo quando dobbiamo mettere mano al portafoglio a causa di qualche guasto dimenticandoci che essi sono parte integrante e vulnerabile della casa e come tali vanno manutenuti e controllati regolarmente.
Le calamità naturali, sempre più frquenti sul territorio italiano, stanno facendo crescere nelle persone una maggiore sensibilità per la sicurezza della propria casa così come la maggiore coscienza ecologica ci sta facendo comprendere meglio come la casa consumi energia e produca inquinamento, accrescendo la nostra attenzione nei confronti dell’efficientamento.
È necessario però fare qualche passo in più: perché nel tempo l’impiantistica s’innova, i materiali cambiano, la tecnologia progredisce e un immobile al passo con i tempi e con una buona manutenzione è più sicuro, più funzionale oltre ad acquistare maggiore valore.
Negli ultimi anni, anche per venire incontro a queste esigenze, sono stati introdotti strumenti legislativi frutto di politiche incentivanti che sono state confermate anche per il 2017 e che contemplano agevolazioni a copertura di una parte considerevole della somma spesa per interventi di efficientamento energetico, antisismico o anche per ristrutturazioni edili in genere.
Artigiano Amico è lo strumento che ASPPI mette a disposizione del proprietario per realizzare queste opere di efficientamento e manutenzione, fornendo un supporto sia tecnico che burocratico, per rendere più semplice tutto il processo di realizzazione di qualsiasi intervento.
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ASPPI e la legge sul “Dopo di noi”
a cura della redazione
ASPPI Bologna è a disposizione dei soci per informazioni sulla legge sul “Dopo di noi” e per la costituzione di Trust grazie ad un recente accordo con la Global Capital Trust AG.
Con l’espressione “dopo di noi” ci si riferisce al periodo di vita delle persone disabili successivo alla scomparsa dei genitori/familiari. Destinatari delle misure di assistenza, cura e protezione previste sono le persone con disabilità grave, non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità, prive di sostegno familiare in quanto mancanti di entrambi i genitori o perché gli stessi non sono in grado di fornire l’adeguato sostegno genitoriale.
Principali elementi del provvedimento
Favorire il benessere, la piena inclusione e l’autonomia delle persone con disabilità.
Progressiva presa in carico della persona disabile durante l’esistenza in vita dei genitori e rafforzamento di quanto già previsto in tema di progetti individuali per le persone disabili.
Definizione degli obiettivi di servizio e dei livelli essenziali delle prestazioni nel campo sociale da garantire su tutto il territorio nazionale ai destinatari della legge.
Riconoscimento che ogni prestazione debba avvenire tenendo presenti il superiore interesse delle persone con disabilità grave e nel rispetto della volontà della persona con disabilità, dei loro genitori o di chi ne tutela gli interessi.
Istituzione presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave e disabili prive del sostegno familiare con una dotazione di Euro: 90 milioni di per l’anno 2016, 38,3 milioni per l’anno 2017 e in 56,1 milioni annui a decorrere dal 2018.
Un decreto del Ministero del Lavoro, stabilirà i criteri per l’accesso alle misure di assistenza, cura e protezione del Fondo.
Le Regioni definiscono i criteri per l’erogazione, la pubblicità e il controllo dei finanziamenti.
Principali obiettivi del Fondo:
Adottare e potenziare programmi di intervento volti a favorire percorsi di deistituzionalizzazione e supporto alla domiciliarità in abitazioni o gruppi-appartamento che riproducano le condizioni abitative e relazionali della casa familiare e che tengano conto delle migliori opportunità offerte dalle nuove tecnologie, al fine di impedire l’isolamento delle persone con disabilità;
Realizzare interventi innovativi di residenzialità diretti alla creazione di soluzioni alloggiative di tipo familiare o di co-housing.
realizzare, ove necessario, in via residuale, e nel superiore interesse delle persone con disabilità grave, interventi per la permanenza temporanea in una soluzione abitativa extrafamiliare per far fronte ad eventuali situazioni di emergenza;
sviluppare programmi di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile.
Esenzioni e agevolazioni tributarie per la costituzione di Trust, di vincoli di destinazione e di fondi speciali composti di beni sottoposti a vincolo di destinazione in favore dei disabili.
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Davvero numerose le iniziative realizzate da ASPPI Club
di Roberta Tonelli Responsabile ASPPI Club
ASPPI Club riunisce tutte le iniziative di carattere ricreativo, formativo e culturale promosse e sostenute da ASPPI.
La tessera ASPPI Club consente di fruire di servizi a carattere culturale e turistico a un costo accessibile a tutti. ASPPI Club è un modo diverso di intendere l’attività sindacale che, in primo luogo, consente di approfondire la conoscenza dei nostri associati, per poi andare incontro ai loro interessi, ai loro gusti e alle loro necessità, realizzando sempre nuove forme di collaborazione e di interazione.
Sono davvero numerose le iniziative realizzate da ASPPI Club nel corso dell’anno che sta volgendo al termine e molte quelle che stiamo organizzando per il prossimo. La nostra ormai consueta attività turistica si avvale di agenti di viaggio e Tour Operator di primaria esperienza con i quali poter organizzare viaggi in tutto il mondo e in tutta tranquillità. Sempre molto vivo è l’interesse manifestato dai nostri associati nei confronti delle principali mostre organizzate sia a Bologna che in altre città vicine, come la mostra di Edward Hopper o quella dedicata a David Bowie, piuttosto che la mostra di Piero della Francesca a Forlì o la mostra di Picasso a Pavia o, ancora, quella di El Greco a Treviso.
Grande interesse incontrano le iniziative sull’alimentazione e gli stili vita, un filone che vorremmo sviluppare al meglio nei prossimi mesi, realizzando incontri ed eventi sui temi del cibo, della salute e del gusto.
Abbiamo anche assecondato il crescente interesse per la nostra città e per i sui tesori nascosti, oltre a quelli che tutti conosciamo. Non si può certamente ignorare l’importanza, per i nostri associati, di un contesto cittadino valorizzato, interessante e culturalmente attivo, prova ne sia la crescita esponenziale degli immobili utilizzati per fini turistici. A questo proposito ricordiamo: le visite organizzate di recente a Palazzo Caprara, Palazzo Ruini Ranuzzi Baciocchi oltre che alla Certosa, alla Chiusa di Casalecchio, alla Bologna delle acque e dei rifugi antiaerei, all’Orto Botanico, a San Petronio con la sua meridiana. Sono poi state organizzate e realizzate visite al Museo della Musica, al Museo del Patrimonio industriale, visite in giro per la città, per scoprire curiosità e aneddoti sui Portici, sulle nostre Torri, sulle piazze e i mercati.
Suscita sempre grande curiosità, nei nostri soci, la storia di Bologna, sintomo di una vitalità e di una partecipazione che vanno incetivate. Di indubbio e meritato successo gli incontri, svolti in Via Testoni, sul tema “la Bologna che fu” a cui si è potuto accedere anche in webinar. A proposito di webinar e di nuove tecnologie va sottolineata l’importanza dei corsi “Mai dire troppo tardi”, realizzati con il patrocinio del Comune di Bologna, per favorire l’accesso agli strumenti digitali che proseguono nelle sedi di via Emilia Levante, di via Testoni e di Casalecchio di Reno.
Infine: “ASPPI Talent” è il nome della più recente iniziativa nata in ASPPI Club e si propone di valorizzare le passioni creative dei nostri associati. La prima edizione sarà dedicata alla pittura.
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Continua la missione di Bologna Portici
di Fabrizio Fabbri Responsabile Marketing Associativo ASPPI Bologna
Bologna Portici è un progetto di riqualificazione dei portici della città, un ottimo esempio di collaborazione fra istituzioni, il Comune di Bologna, e privati, i proprietari immobiliari e gli amministratori di condominio.
A Bologna abbiamo ben 58 km di portici: 38 circa nel centro storico, 15 in periferia e 5 da Porta Saragozza al Santuario di San Luca. La proprietà dei portici del centro storico appartiene per ¾ a privati, il rimanente a enti pubblici (Università, Ministeri, Comune, Enti ecclesiastici,…). La proprietà del Portico di San Luca è della Chiesa. Quindi i Portici si configurano come un bene privato a uso pubblico. Il Comune può solo incentivare i proprietari a eseguire lavori di ristrutturazione, come la pavimentazione ma non può sostituirsi a essi. Per questo, al fine di incentivare la manutenzione, il Comune di Bologna ha sottoscritto un Protocollo d’intesa con ASPPI e ANACI (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari) nell’autunno del 2013.
Da allora sono state realizzate oltre 60 ristrutturazioni di pavimenti di portici, dal primo in Via San Felice agli ultimi ancora in corso mentre scrivo, in Via Saragozza e in Via Frassinago. E altri dieci cantieri sono già pronti a partire tra gennaio e febbraio 2017. La superficie attualmente rimessa a nuovo è pari a circa 2500 metri quadri ma, come si può capire da questi numeri è ancora tanta la strada da fare e quando si arriverà in fondo sarà già ora di ricominciare perché la manutenzione dei portici per Bologna è un’attività continua, senza fine.
Una palestra unica dove la sinergia tra l’azione pubblica e quella dei privati va perseguita con determinazione per assicurare a tutti la miglior fruizione possibile di questo patrimonio, di questo bene privato a uso pubblico.
Del resto sono ormai vent’anni che il Comune di Bologna incentiva la ristrutturazione dei portici, anche al fine di poterli far riconoscere dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Ma certamente prima dell’umanità, i portici fanno parte del carattere e della vita di Bologna e sono un patrimonio per i bolognesi e di tutti coloro che per studio o turismo soggiornano nella nostra città.
Il portico, che ripara dal sole nella canicola estiva e dalla pioggia nelle stagioni più fredde, ha segnato profondamente il carattere del bolognese nel senso che ha permesso di sviluppare una convivialità maggiore, favorendo le relazioni tra le persone e quindi, anche lo sviluppo del commercio e la diffusione della conoscenza, nonché uno stile di vita aperto e gaudente.
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