Tumgik
acediseconda · 5 years
Text
UN PUNTO
di Franco Resiak
Era finita, era vinta. Era giusto così, perchè è normale che il giocatore che fa più punti, fa più ace, mette più prime in campo, strappa più volte il servizio all’avversario, alla fine vinca la partita. Era finita, vinta, ed era giusto così.
E invece.
E invece siamo qui ad aggiornare l’albo d’oro dei rimpianti, abbiamo un nuovo primo posto che scavalca la finale di Wimbledon del 2008 e fa passare per trascurabili incidenti di percorso le delusioni degli US Open dal 2009 al 2011; per non parlare delle finali a Church Road del 2014 e 2015, quasi un ricordo piacevole adesso.
E invece, dritto largo di un metro, 40-30. Passante subìto dopo un attacco abbozzato e poco convinto. 40 pari, poi break, poi tutti sappiamo cosa è successo.
Come è successo? Perchè il servizio, che prima e dopo non ha - quasi - mai tradito, è mancato improvvisamente? Insomma, si può realisticamente pensare di capire perchè quei due punti li ha vinti Djokovic e non Lui?
No, ovviamente no. Ma io ho una teoria. Lui si è emozionato.
Si è reso conto che trasformare uno di quei due punti lo avrebbe trasportato in una dimensione storica in cui non è mai arrivato nessuno sportivo; che un punto lo separava dalla definitiva chiusura del dibattito su chi sia il G.O.A.T., il Più Grande, ma mica solo della storia del tennis, di qualsiasi sport.
Non era questione di vincere un altro Slam o di ritoccare qualche record già peraltro in mano sua, si trattava di trascendere completamente, e si trattava di farlo realizzando ancora un punto.
Secondo me Lui ha pensato a tutto questo, o a qualcosa di molto simile, e si è emozionato. Ed ha fallito.
Del resto, solo i superficiali hanno creduto alla favoletta dello svizzero austero, freddo, calcolatore e anaffettivo, del Re Frigidaire come lo chiamava un brillante giornalista e scrittore fulminato - parzialmente - sulla via di Basilea solo nel 2017 (meglio tardi che mai, Andrea). Quante volte lo abbiamo visto piangere per una vittoria? Qualcuna. Quante per una sconfitta? Tante. Quante volte ha perso partite già vinte perchè non ha mantenuto i nervi saldi ed ha ceduto proprio quei 2-3 punti chiave? Tantissime, troppe.
Ma allora, se anche Lui può perdere punti, game, set, partite, trofei perchè si emoziona, dobbiamo riconsiderare alcune cose. Dobbiamo negare l’assioma su cui ace di seconda è nato e su cui noi che ci scriviamo abbiamo basato la nostra passione e il nostro credo tennistico: Lui non è peRFetto, Lui non è divino. E’ “solo” il più bravo di tutti a giocare al gioco del tennis, e più di tutti ha cercato di portare il suo tennis alla perfezione. Ma la ricerca della perfezione ha un prezzo: ieri - ma già altre volte in passato - abbiamo capito qual è.
E’ un male, pensare a Lui (anzi a lui) in questi termini? No, anzi. Avremmo dovuto farle prima, o farle meglio, queste considerazioni, ci saremmo goduti molto di più il viaggio. Avremmo apprezzato di più ogni punto, ogni partita e ogni trofeo, e forse oggi troveremmo meno difficile accettare l’idea di esserci andati (per interposta persona, perchè alla fine non abbiamo giocato noi) così vicini.
Perchè eravamo così vicini, e invece.
Tumblr media
E invece celebriamo il quinto Wimbledon di Novak Djokovic, che ieri si è guadagnato un posto al tavolo dei grandissimi giocando una partita con alti e bassi ma di rara efficacia e infallibilità nei momenti davvero caldi. Cinque come Borg, cinque come Edberg e McEnroe messi assieme, cinque come Murray + Nadal e ancora ne avanza uno. Eppure, c’è un problema.
Djokovic è convinto che vincendo tornei su tornei, slam su slam, arrivando a 21, 25, 30 Majors sarà amato come lui. Superandolo, forse anche di più.
Non ha capito che l’altro più perde come ha perso ieri e più sarà adorato, più ci prova e più la gente urlerà per lui, più continua a combattere e più verrà sostenuto a discapito dei suoi avversari. Non l’ha capito, Nole, perchè lui sì che è austero, freddo e calcolatore.
Djokovic è l’uomo che volle farsi Re, ma che non potrà mai diventarlo, perchè non conosce che il linguaggio dei numeri, della forza bruta che distrugge il gioco che gli altri creano. Lui, invece, appartiene ad un’altra categoria, quelli che creano il gioco, che creano le emozioni, e quando crei un’emozione non c’è match point fallito che possa portarla via a chi l’ha provata.
Djokovic vuole essere come lui, e invece come lui non ci sarà mai nessuno
1 note · View note
acediseconda · 5 years
Text
Wimbledon di Seconda 2019
di Franco Resiak
Tumblr media
ace di Seconda never dies!
Inizia il Torneo per eccellenza ed anche a noi svogliati blogger, ormai sorpassati a destra dagli instagrammer e a sinistra dagli youtuber, torna come quasi ogni anno la voglia di resuscitare il vecchio, paralitico ace di seconda.
A differenza degli youtuber e degli instagrammer purtroppo noi dobbiamo tenerci il nostro lavoro 9-17 (fate anche 18, anzi 19) quindi come potremmo mai garantire copertura totale sui Championships? Non possiamo e non lo facciamo. Stasera incredibilmente si sono allineati gli astri: ci troviamo un po’ di tempo libero e la morsa del caldo milanese si è allentata; allora sminestriamo un paio di considerazioni sulla prima giornata appena conclusa e qualche pronostico giusto per poter essere ridicolizzati tra un paio di settimane.
PARTE ALTA
Kudla, Hurkacz, Auger-Aliassime (l’unico forse che può fare il miracolo), Medvedev, Anderson o Khachanov: questo il probabile percorso di Djokovic che quindi è già in finale, inutile spendere molte parole su di lui.
Due paroline invece le usiamo per commentare non tanto Dimitrov che in pratica si è ritirato quando ha vinto il Master, quanto piuttosto i due alfieri della NextGen, le due bandiere del cambio generazionale che è ormai inevitabile, è alle porte anzi fateci largo che arriviamo noi, siamo giovani belli ribelli e non abbiamo più voglia di sottostare alla gerontocrazia di RogeRafaNole.
Fuori subito. Contro Fabbiano e Vesely.
Allora se per Tsitipas possiamo quasi minimizzare  derubricando a “peccato di gioventù” questo scivolone, considerando i due titoli e la finale di Madrid arrivati dopo l’exploit di Melbourne, per Sasha possiamo parlare di un problema ormai cronico con gli Slam che il più piccolo e talentuoso degli Zverev farebbe meglio a risolvere quanto prima, anche perchè quest’anno il piatto piange anche nei 1000. Il talento è più che cristallino ma non basta ed il pericolo di ritrovarsi con un grande avvenire dietro le spalle comincia a farsi largo tra le certezze (l’arroganza?) di Sasha.
Tumblr media Tumblr media
Tsitsi e Sasha l’han presa bene
Insomma definire “aperta” questa parte di tabellone è addirittura riduttivo: in semifinale può arrivarci praticamente chiunque, anche se Anderson e Khachanov hanno i colpi (anzi il colpo) per farsi largo e guadagnarsi il patibolo contro il numero 1 del mondo.
PARTE BASSA
Church Road, SW19, interno giorno. Uno spagnolo muscoloso cammina nervosamente per la player’s lounge dell’All England Lawn And Tennis Club, bofonchiando tra sè e sè “es una barbaridad!” mentre guarda e riguarda il tabellone che il destino ha riservato al numero 3 del seeding.
E perchè questo maiorchino nerboruto ritiene una barbaridad essere il numero tre del torneo invece che il due? Perchè evidentemente tra un infortunio alla rodilla ed un recupero magico deve essersi dimenticato che questo sistema di ranking esiste dal 2002 e che comunque la LTA ha sempre fatto il seeding un po’ di testa sua. E perchè lo fa? Lo fa per provare a preservare un aspetto del gioco (il tennis su erba) che senza Wimbledon sarebbe morto e sepolto da decenni e che in ogni caso vede si e no 5 tornei rilevanti all’anno, contro intere stagioni di tennis su cemento in\outdoor e su terra rossa.
Ora, delle due l’una: se a Nadal sta bene avere 2 master 1000 su terra contro zero su erba e giocare sul rosso il triplo dei tornei che si giocano sul verde - e io credo che gli stia bene - allora può anche accettare che chi il tennis l’ha inventato si prenda la briga di provare a preservare l’importanza e il prestigio del gioco nella sua forma originale. Se no, giochiamo su erba la metà dei tornei che attualmente sono su terra e poi vediamo quale è il ranking di Rafa.
Tornando a parlare di campo: Kyrgios, Shapovalov, Cilic, tutti nella prima settimana. Obiettivamente a Nadal a sto giro non è andata tanto bene anche considerando le difficoltà che solitamente incontra ai primi turni dei Championships. Per assurdo il quarto di finale contro (probabilmente) il vincente tra Thiem e Querrey (occhio Dominic...) potrebbe essere più facile, anzi ci sbilanciamo e diciamo che se Rafa sopravviverà al quarto turno diventerà pericolosissimo perchè rodato ed in fiducia.
Tumblr media
(santi Rosol, Darcis, Dustin Brown, Muller: pregate per noi)
Pericolosissimo per chi? Ma per il Padrone di casa, naturalmente
Tumblr media
“welcome to my backyard”
Una volta tanto - scaramanzia a parte -  il tabellone di Ruggero non pare impossibile: il ritiro di Coric, che contro di Lui gioca spesso bene, ha spalancato le porte ad un possibile ottavo contro Berrettini che in questo periodo è si in fiducia ed in rimo, ma non è - ancora - Ivanisevic nè Roddick.
Il quarto di finale - basandoci sulle teste di serie - potrebbe essere contro Isner o Nishikori e potrebbe portare ad una semifinale-rivincita di Parigi contro Nadal - ma come visto il percorso di Rafa è piuttosto complesso sulla carta - in cui Rogerino potrebbe provare a togliersi un altro sfizio che probabilmente crede(va) di non potersi più levare. Attenzione però a pensare che il Più Vincente Di Sempre sia già in semi o addirittura in finale: le partite van giocate e ultimamente a Church Road - 2017 magico a parte - le cose per Roger sono andate malissimo proprio quando tutto sembrava volgere per il meglio. Certo è che un tabellone così, sui Sacri Prati, autorizza quantomeno ad essere cautamente ottimisti, fermo restando che, ancora oggi, siamo tutti testimoni.
PRONOSTICO
Giochiamo in difesa e diciamo Nole in finale su Roger in 4 set di cui due o tre molto combattuti. Nole vince il quinto Wimbledon come Borg e come McEnroe ed Edberg messi assieme. La sorpresa del torneo potrebbe essere Kyle Edmund mentre sulle delusioni temiamo che il discorso (cataclismi esclusi) sia già chiuso.
Un’ultima cosa: speriamo che non sia l’Ultimo Ballo del Re nel suo giardino...
0 notes
acediseconda · 7 years
Text
Siamo tutti testimoni
di Franco Resiak
E insomma dopo aver vinto 3 slam negli ultimi 5 Roger domani mattina tornerà numero 1 del mondo dopo 5 anni. L’avevi già letta in giro questa cosa? Probabilmente si perchè due righe su sto fatto son state scritte. Anche a noi di AdS ogni tanto va di scrivere e questa è una di quelle occasioni buone per svegliarci dal torpore. Buona lettura.
Di solito si dice che i record son fatti per essere battuti (in realtà, lo dice chi se ne vede sottrarre uno e rosica tantissimo ma vorrebbe non farlo capire - ciao, Pistol Pete). Ecco: i record che sta battendo Roger in questi ultimi anni NON sono di quelli fatti per essere battuti.
Essere numero uno del mondo a 36 anni e mezzo non è una cosa normale: prima di lui c’era riuscito Agassi a 33, ma dopo una carriera in cui di fatto per 2 anni non era stato in campo, e comunque con 3 anni di meno, qualche sospetto di doping e un parco avversari di minor caratura.
Di più: essere competitivi a 36 anni e mezzo non è una cosa normale, in uno sport in cui tutti o quasi i più grandi hanno smesso di vincere - alcuni proprio di giocare - a cavallo dei 30 (spesso in epoche meno impegnative, fisicamente, di questa). E infatti quelli che sarebbero dovuti essere i dominatori assoluti di queste stagioni, all’arrivo dei fatidici - per loro - 30, hanno iniziato a passare da un infortunio ad un altro fin quasi ad essere irrilevanti nella scorsa stagione.
Vincere 20 tornei del Grande Slam non è una cosa normale, basti pensare che nessun essere umano maschio nella storia ci è riuscito, a parte Lui.
Tumblr media
fanno impressione, eh?
Far passare 14 anni tra la prima volta al numero 1 e l’ultima non è AFFATTO una cosa normale, quando la maggior parte dei tennisti non hanno nemmeno una carriera che duri 14 anni.
Vincere 96 tornei ATP, senza esibizioni farlocche e torneini giocati apposta per arrotondare il palmares e il portafoglio (si, Jimmy Connors, parliamo di te), non è una cosa normale.
E allora, di cosa parliamo realmente, quando parliamo di Roger Federer?
Parliamo di uno che - appunto - non solo non è come gli altri, ma che non c’è mai stato prima nella storia e che non è mica detto che ci sarà ancora nel futuro, di questo o di altri sport. E, una volta capito che uno così, se tutto va bene, lo vedremo ancora tra 300 anni, dovremmo comportarci di conseguenza.
Dovremmo evitare di fare previsioni e deduzioni su quanto tempo ancora giocherà, quanto sarà competitivo, quali sarebbero le strategie da adottare per permettergli di restare al massimo livello.
Dovremmo infatti aver capito che, con Lui, i concetti, i ragionamenti e le consuetudini che si applicano ai “normali” non vanno bene.
Dovremmo forse smetterla - dovreste, anzi, perchè noi non l’abbiamo mai fatto - di fare la mera cronaca sportiva di Federer, perchè la cronaca sportiva (benchè necessaria) è normalizzante, banalizzante e umanizzante, ma in Roger noi non vediamo nulla di normale nè di banale - a dirla tutta, vediamo anche poco di umano. E allora lasciamo parlare di Federer chi è in grado di capire quello che si va dipanando da 15 anni davanti ai nostri occhi, e non lo ingabbia dietro un freddo “Federer b. Dimitrov 6-2, 6-2″: gente come Gianni Clerici, o come David Foster Wallace se fosse ancora tra noi; e da milanese e milanista mi chiedo cosa avrebbe scritto uno come Beppe Viola se solo avesse fatto in tempo a vederlo giocare.
Dovremmo finalmente arrenderci all’idea che stiamo guardando non solo il miglior tennista di ogni epoca, ma anche e soprattutto un uomo straordinario che sta scrivendo la storia; magari quella con la s minuscola, essendo “solo” sport, ma sempre di storia stiamo parlando.  
Dovremmo, insomma, capire che di fronte a Roger Federer siamo tutti testimoni.
Tumblr media
1 note · View note
acediseconda · 8 years
Text
Quelli che...
a cura di Franco Resiak
Quelli che...oramai è troppo vecchio
Quelli che... avrebbe dovuto ritirarsi dopo Wimbledon 2012
Quelli che...dal 2008 non è più lui
Quelli che...dal 2010 non è più lui
Quelli che...dal 2013 non è più lui
Quelli che... dopo il rientro non sarà più lui, dài
Quelli che... in fondo dominava perchè non aveva avversari
Quelli che... se va al quinto perde di sicuro
Quelli che... si è tolto lo sfizio di avere Edberg allenatore, giusto per chiudere in bellezza
Quelli che... è un problema tecnico, mica mentale
Quelli che... no, no, lo soffre mentalmente, dopo la finale a Roma è sempre stato così
Quelli che... ma cosa dite, l’altro è troppo più forte fisicamente, non ce la può fare 
Quelli che... no, non tifo per lui, è troppo algido
Quelli che... ha perso troppi treni per vincerne un altro, si vede che non è destino
Quelli che... magari non Nadal, ma vuoi che Djokovic non arrivi a 18 slam?
Quelli che... oh, io ci credo. Con un po’ di culo e il tabellone giusto...
Quelli che... non può reggere più di una o due partite al quinto, poi scoppia
Quelli che... con questo tabellone, già i quarti sono un miraggio
Quelli che... ma se non ce la fa più, perchè continuare?
Quelli che... sta semifinale non me la perdo, mi metto in malattia un giorno
Quelli che... si bravo ma Wawrinka gliela ha regalata
Quelli che... l’hai letto il saggio di David Foster Wallace?
Quelli che... in fondo quando c’è da lottare ha sempre perso
Quelli che... numero 17 del seeding, come Sampras a New York 2002...uhm...
Quelli che... uno che ha perso una semifinale con Cilic dove vuole andare?
Quelli che... poverino, una finale insperata e si trova contro ancora quello lì
Quelli che... ma scherziamo, tre su cinque ormai fa fatica con chiunque
Quelli che... guarda che adesso inizia il quinto e perde il servizio eh
Quelli che... te l’avevo detto, sempre così, ogni volta così
Quelli che... no no, troppe palle break buttate, è andata, che peccato però
Quelli che... oddio che punto ha giocato?!?
Quelli che... ti prego fa che il falco la dia buona
Quelli che... io ci ho sempre creduto
Quelli che... è il più grande di sempre, ci sono ancora dubbi?
Tumblr media
Quelli che... grazie, Roger.
7 notes · View notes
acediseconda · 8 years
Text
CINQUE COSE
a cura di Franco Resiak
Ebbene sì, Ace di Seconda vive e lotta insieme a noi. Solo, non lottiamo poi così spesso.
E’ però iniziato sul serio il 2017 tennistico e allora ci è tornata la voglia di vergare qualche previsione assolutamente bislacca giusto per poterci vergognare di noi stessi tra 12 mesi; non che già adesso non ci siano sufficienti motivi, per vergognarci di noi stessi.
Ad ogni modo, nel più puro stile AdS, ecco qui un listone di 15 cose: 5 che vorremmo vedere quest’anno sui campi da tennis di tutto il globo (cose Roger), 5 che non vorremmo vedere (cose Andujar), 5 che potremmo vedere (cose...boh).
5 COSE CHE VORREMMO VEDERE NEL 2017
1. Il primo campione Slam nato nei 90s E’ decisamente ora, questo è un dato clamorosamente antistorico e fra l’altro le donne han già rotto questo tabù. Va bene che la generazione - o le generazioni nate negli anni ‘80 - son straordinariamente forti ma il dubbio che finora abbiamo visto quasi solo dei bamboccioni ormai è duro da fugare. Ovviamente principale indiziato Raonic, già a Melbourne magari, ma a questo punto ci va bene quasi chiunque. Da parte nostra saremmo felici se fosse Grigor ma ci pare quasi un’utopia oramai: il nostro nuovo cavallo vincente è Zverev (sai che scoperta). Ci sarebbe anche una versione extreme di questo auspicio\previsione, ossia vedere la prima finale Slam della storia tra figli degli anni 90. Ok ok adesso la smettiamo. PROBABILITA’ CHE SUCCEDA: 30%, versione extreme 5%
2. La Kvitova di nuovo in campo
Tumblr media
Get well soon Petrona! PROBABILITA’ CHE SUCCEDA: 100% ci auguriamo, magari non quest’anno però
3. L’esplosione della #NextGen Ad integrare il numero uno, ci piacerebbe non solo un exploit magari di Raonic, che in fin dei conti è numero 3 del mondo, ma saremmo davvero felici di vedere le nuove leve scalzare qualche nome oramai stagionato dai primi posti del ranking. Sappiamo tutti che Zverev, Kyrgios, Thiem possono battere, se in giornata, quasi chiunque. Ma vorremmo vederli competitivi per 52 settimane e finalmente togliere spazio e visibilità a gente che ha fatto il suo tempo e sprecato le sue occasioni. P.S.: segnatevi sto nome: Andrey Rublev
Tumblr media
Belli, ma non bellissimi PROBABILITA’ CHE SUCCEDA: 50%, dai facciamo 60
4. The Fappening, WTA Edition Vabbè questa si spiega da sola PROBABILITA’ CHE SUCCEDA: 35% forza hackers siamo con voi
5. Roger in top 5 a fine anno Sarebbe bellissimo un altro Slam, addirittura commovente l’ottavo sigillo sui sacri prati, ma in realtà sarebbe ancora più significativo, forse, vedere Roger in top 5 a fine anno: questo perchè vorrebbe dire che ha giocato un anno senza grossi problemi, con consistenza di risultati e probabilmente anche con qualche titolo. A 36 anni sarebbe davvero un’impresa PROBABILITA’ CHE SUCCEDA: 40%
5 COSE CHE NON VORREMMO VEDERE NEL 2017
1. L’infinito duello Murray-Djokovic Pensate a Federer-Nadal, ma anche a Federer-Djokovic, Lendl-McEnroe, Borg-McEnroe, Connors contro tutti, Sampras-Agassi (questa soprattutto): uomini ma soprattutto, stili, filosofie, quasi scuole di vita contro. Ecco, quanto di questo vediamo nella rivalità simbolo di questi anni? I due si stimano, si conoscono da 25 anni, hanno un gioco molto molto simile e almeno fino a 4 mesi fa c’era un chiaro predominio di uno sull’altro. Che noia, insomma, soprattutto che noia vederli giocare contro. La speranza è che qualcuno si inserisca stabilmente nel duopolio perchè vederli giocare contro 3 finali Slam su 4 sarebbe davvero troppo, anche se a Andy vogliamo bene e ci piace vederlo finalmente King of the Hill. PROBABILITA’ CHE SUCCEDA: 75%
2. Un Master palloso Questa è in qualche modo figlia di quella precedente. Le ultime edizioni del Master son state, tendenzialmente, delle rotture di palle con finali già scritte sia nei partecipanti che nell’esito finale. Si salva solo la finale 2016, ma solo per l’importanza (assegnava anche il numero uno del mondo); non basta a bilanciare un triennio pallosissimo con addirittura una finale - 2014 - saltata per infortunio e una sola partita (il derby svizzero in semi 2014) degna di essere ricordata (crybaby!). Speriamo in un’edizione con qualche novità e soprattutto con un esito meno telefonato degli ultimi. PROBABILITA’ CHE SUCCEDA: 30%
3. L’esplosione della #NextGen Non siamo schizofrenici, al massimo un po’ egoisti. Ci piacciono molto le novità e vorremmo davvero vedere qualche faccia nuova ai massimi livelli, in top 10 e anche nei turni finali degli Slam...
...è solo che da quest’anno la ATP ha inventato il Master degli Under 23 e per qualche anno - salvo annullamenti per flop, nel caso you heard it here first - si terrà a Milano (anche se, pare, non al Forum nè all’ancora incompleto Palalido: e allora dove? al Crespi?); siccome tutta la - non numerosissima - redazione di AdS è milanese ci farebbe piacere vedere Nick il tamarro, Coric, non diciamo Thiem che oramai è dei grandi ma insomma, qualcosa di più di Duckhee Lee magari... PROBABILITA’ CHE SUCCEDA: 40%
Tumblr media
nella foto il presigioso impianto che probabilmente ospiterà le NextGen Finals
4. L’ennesimo anno a metà di Delpo E’ tornato ed ha emozionato tutti - tranne, forse, Djokovic e Cilic - vincendo argento olimpico e Davis. Adesso però è fermo da novembre e tornerà, forse, a marzo. Vedremo più la Torre di Tandil avere un anno normale? Probabilmente no. Credo toccherà rassegnarci ad averlo per 5-6 mesi, magari anche da fenomeno, per tutti gli anni di carriera che gli avanzano. Peccato, quanto è lontana New York 2009... PROBABILITA’ CHE SUCCEDA: 85%
5. La ITPL Dai, basta. Ha rotto i coglioni. Carina il primo anno più per le vecchie glorie che altro, adesso è un inutile orpello ad una stagione già lunga e che, a ottobre, si sta già trascinando per inerzia. Del resto non era imprevedibile: i big ci andavano perchè coperti di dollari, adesso che i soldi son finiti la stella della iptl era Berdych. Via, via. PROBABILITA’ CHE SUCCEDA: 30%, secondo noi la annullano ora di settembre, già quest’anno han giocato per miracolo
5 COSE CHE POTREMMO VEDERE NEL 2017
1. Lo Slam numero 23 di Serena Finalmente anche lei sente gli anni che passano e in realtà dallo choc di Flushing Meadows 2015 non si è mai davvero ripresa. Però noi siamo convinti che Serenona, fresca di engagement col boss di reddit (mica scema), troverà almeno 2 settimane di fila alla sua maniera per mettere a posto tutte quante, e raggiungere la Signora Agassi a 23 slam, e magari superarla anche, del resto il tennis femminile è il regno della psicopatia e Serena vincente a - buttiamo lì - Parigi e New York non sorprenderebbe nessuno. PROBABILITA’ CHE SUCCEDA: 75%, versione extreme (Serena vince almeno 2 Slam e diventa primatista all-time) 35%.
2. Nadal fuori dalla top 10 Non è più nemmeno un auspicio, ormai Nadal ci sta quasi simpatico per quanto non smette di provarci, tennisticamente e tricologicamente. Ma siamo a fine corsa, ci saranno sicuramente lampi del vecchio Rafa (magari a Roma o Madrid) ma sul lungo periodo il fisico del Toro di Manacor, martoriato da anni di battaglie, di silent ban infortuni, e dal passaporto biologico, non reggerà la pressione. Adesso è numero 9, prevediamo un calo di almeno 4-5 posizioni tra 50 settimane. PROBABILITA’ CHE SUCCEDA: 55%
Tumblr media
agghiacchiande
3. Nishikori che si ritira più di 5 volte da un torneo per infortunio
Cinque volte, e siamo stati anche gentili. Magari se iniziasse già da Melbourne... PROBABILITA’ CHE SUCCEDA: 95%
4. Il Career Slam di Wawrinka Melbourne 2014, Parigi 2015, New York 2016. Londra 2017? Ok è difficile, e forse non sarebbe nemmeno meritato (lui si e Borg\McEnroe\Lendl\Becker eccetera no?). Ma anche se non è mai stato un erbivoro, Stan è matto come un cavallo (oddio che orrendo gioco di parole involontario), e se imbrocca le due settimane giuste non c’è nessun traguardo che gli è precluso. Certo quando uno pensa ad uno svizzero campione di Wimbledon magari non è proprio lui il primo della lista...
Tumblr media
questi però a SW19 non li puoi mettere, Stan... PROBABILITA’ CHE SUCCEDA: 10% ad oggi che nel periodo giusto diventa anche un 35-40%
5. L’ennesimo scandalo scommesse insabbiato No ma il tennis è pulito, no ma figurarsi se uno che ha addirittura 2 presenze in Davis si vende una partita, no ma ti pare che un italiano possa fare una cosa del genere...Ah ci sono le intercettazioni? Eeeeh ma è un caso isolato, poveraccio chissà quali minacce, isoliamo questa mela marcia che rovina il nostro bello sport. Come? Ai challenger il prize money tante volte non basta nemmeno a pagarsi volo e alloggio? Massì i tennisti son tutti straricchi, mica giocano per i soldi...
#\
1 note · View note
acediseconda · 8 years
Text
ZIKA AMARI (ovvero le Olimpiadi di Seconda)
a cura di Franco Resiak
che belle le Olimpiadi!
La massima espressione dello spirito sportivo, il momento in cui il mondo si ricorda che oltre al calcio, al basket ed al tennis esistono un sacco di altri sport e che anche questi possono essere addirittura divertenti da guardare!
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
cose divertenti viste alle olimpiadi. se non hai mai sentito parlare di Steven Bradbury, esci ora da questo sito
Atleti di ogni razza, età e religione aspettano una vita per poter partecipare ai Giochi: per tantissimi è l’unica occasione di lasciare un segno nella Storia, di raggiungere l’immortalità e di dare dignità alla disciplina per cui hanno versato lacrime e sangue di tutta una vita.
E poi ci sono i tennisti che piuttosto che andare a Rio vanno a giocare il Challenger di Bordighera.
Dài, diciamolo chiaramente: del torneo olimpico, ai pro della pallacorda, non importa mediamente una mazza.
Dei primi dieci del ranking, a Rio si presenteranno solo in cinque di cui uno - Nadal - mezzo rotto; in totale contiamo circa 20 assenze nella Top 50. Tutti rotti? Tutti con una paura fottuta di beccarsi il Virus Zika, manco fossimo a Raccoon City? Difficilino, difficilino.
La realtà è che sto torneo serve solo a chi lo vincerà e sta cosa non è pensabile per chiunque non sia Djokovic, Murray o un miracolato.
Vero è che per molti anche in top 30 andare a giocare un torneo senza nessuna possibilità di vincere è la regola, almeno quando si gioca dai 500 in su.
Qui però si parla di un torneo sostanzialmente gratuito, in Sudamerica, senza prender punti, con ridottissima visibilità (meglio una batteria dei 100 metri con bolt, un incontro della nazionale di basket USA, o il primo turno Fabbiano-Dutra Silva?) non serve a NULLA, se non a rischiare infortuni e compromettere la preparazione e il finale di stagione.
Perfino un Berdych qualunque avrà pensato “tanto l’oro non lo vinco, l’argento nemmeno e il bronzo è la medaglia degli stronzi. Sto a casa con Ester e ci vediamo a Cincinnati, dove comunque perdo ai quarti ma guadagnando 300 punti e 70 mila dollarozzi”. Legittimo che più si scende in classifica, più sto discorso assume valore.
Tumblr media
tu andresti, gratis, a Rio de Janeiro a farti battere da Murray o staresti a casa tua con lei? Ecco.
Risultato? al primo turno e forse al secondo troveremo partite che non sfigurerebbero nei Challenger o nei primi turni di un 250, tipo Struff-Donskoy o Baker-Sugita.
Dunque il torneo di tennis dei giochi olimpici 2016 è una farsa, una sorta di grande esibizione?
Non proprio. Alla fine le medaglie andranno sicuramente a tennisti di livello: difficile che la finale non sia Murray-Djokovic e già questo basta per nobilitare l’albo d’oro (dove comunque ci sono Muster e Marcelo Rios, non solo Agassi Murray e Nadal).
Poi, proprio per lo scarso appeal del torneo, è assai probabile che chi ci è andato l’abbia fatto davvero per provare a far strada: aspettiamoci dunque di vedere partite magari di scarso richiamo ma parecchio combattute. Alla fine se sei lì è perchè ci credi davvero, se no ti facevi 20 mila dollari al 250 di Atlanta con meno fatica.
Insomma siamo in linea con tutte le precedenti edizioni del torneo di tennis olimpico, che ricorda un pochino la Coppa Italia di calcio: non te ne frega un cazzo se vinci o perdi, inizia a contare solo quando arrivi in semifinale. Economicamente non vale praticamente nulla, punti per il ranking non ne assegna, di fatto si gioca davvero per lo spirito decouberteniano del vinca il migliore. Ed è proprio questo il problema: che purtroppo sappiamo già, sia noi che chi dovrà giocare, chi è il migliore.
0 notes
acediseconda · 8 years
Text
E ADESSO?
a cura di Franco Resiak
il titolo riprende volutamente un articolo che abbiamo scritto dopo la finale persa da Ruggero a Wimbledon 2015, giusto per far capire che, alla fine, non avevamo un cazzo da lamentarci all’epoca.
E dunque basta tennis nel 2016 per Roger Federer. Con un comunicato sui social, Rogerino ci informa che i medici gli hanno consigliato di chiudere qui la stagione agonistica se vuole tornare in buona forma nel 2017 e continuare per “qualche anno” nel circuito ai massimi livelli. Niente US Open, niente Basilea, niente Master e soprattutto niente Olimpiadi.
Allora. Inutile anche solo mettersi a parlare del dispiacere, dello sconforto, dell’incazzatura. D’altra parte questa notizia, immaginiamo, dispiacerà a tutti gli appassionati di tennis e di sport in generale, figurarsi noi che con ogni probabilità dovremo trovarci un altro hobby quando Ruggero deciderà che non vorrà più disegnare gli arcobaleni in campo.
Proviamo una volta nella vita ad essere seri e a cavare fuori dal dispiacere qualche considerazione, qualche previsione e magari qualche statistica per dare l’idea di quanto questa notizia sia pesante - anche se dopo i primi 7 mesi dell’anno, non così inaspettata.
- Roger finirà l’anno 2016 senza titoli vinti. Non succedeva dal 2001;
- per la prima volta dal 2002 non giocherà il Master di fine anno - dal 2002!
- probabilmente, nel tracollo del quinto set contro Raonic a Wimbledon la caduta e l’infortunio al ginocchio hanno pesato parecchio, forse più di quello che credevamo finora...
- ...il che rende ancora più onore ad un giocatore che mai si è ritirato a partita in corso e che l’ha fatto pochissime volte (tre) prima di scendere in campo. Anche questo è rispetto per il gioco e per l’avversario.
- niente Roger, (quasi) niente Rafa. l’ATP adesso può fare davvero le prove generali per vedere come reggerà il circus quando i due mostri sacri non giocheranno proprio più. Un pronostico? Calo di interesse spaventoso, Djokovic e Murray come personalità e impatto non valgono Roger e Rafa, al di là di qualsiasi discorso tecnico (in cui comunque prevalgono il maiorchino e il nostro amatissimo) e di simpatia. Del resto il mezzo flop di biglietti e audience dell’ultimo Roland Garros sono già una mezza prova in questo senso.
- niente Olimpiadi 2016 significa basta Olimpiadi, per Roger. Finirà senza l’agognatissimo oro in singolare - che comunque non avrebbe vinto a Rio. Tokyo 2020 è davvero troppo lontana anche per noi che abbiamo il paraocchi quando si parla di lui.
- Roger a fine 2016 avrà 2130 punti ATP. Attualmente è decimo nella Race; salvo grandi sorprese finirà la stagione in una posizione tra la 15 e la 20 (attualmente il ventesimo è Cilic con 1300 punti). Tanto per capirci, Roger è nei primi 20 dal 23 aprile 2001 e nei primi 10 dal 14 ottobre 2002.
- fuori dai primi 10 del ranking (primi 8 in realtà) significa ovviamente non essere testa di serie, quindi tabelloni potenzialmente molto più difficili, quindi più fatica nel riconquistare posizioni, quindi più sconfitte, quindi meno punti, in un circolo vizioso che è spesso molto difficile da spezzare (la parte romantica di me mi suggerisce che per risalire di colpo in classifica non servirebbe continuità, ma basterebbe prendere 2000 punti da uno Slam...).
- in ogni caso, parliamo sì del più grande di sempre, ma anche di uno che a inizio 2017 avrà 35 anni, 17 slam alle spalle, 1300 e rotti match, ginocchia e spalle logori o comunque usurate, 4 bambini e 6 mesi di stop forzato. Le vie del Signore (e quindi di Roger) sono infinite ma il rientro il grande stile non mi pare di quelli proprio agevoli; e qui torniamo al problema di prima, perchè di quei 2100 punti Roger ne difende un migliaio in gennaio tra Brisbane e Australian Open, col serio rischio di finire indietrissimo in classifica.
La mia previsione: non abbiamo ancora visto l’ultimo match di Roger Federer ma di sicuro il viale del tramonto è stato abbondantemente intrapreso. I segnali erano inequivocabili e chi - come me - li ha sottovalutati ha sbagliato, seppur per troppo amore. Lo rivedremo a gennaio, proverà con tutte le sue forze a tornare almeno a sprazzi sè stesso e magari ci riuscirà pure, ma alla fine credo che il 2017 e il 2018 - se ci sarà - saranno il farewell tour del più grande tennista di ogni epoca.
Come tutti, anche Re Roger il Magnifico è destinato a perdere il match contro l’unico vero imbattuto della storia dello sport, il Tempo.
Tumblr media
1 note · View note
acediseconda · 8 years
Text
UNA PATI E’ OSSESSIONATA CON ROGER
Se pensi di essere il fan namber uan di Roger non hai capito uno zzoca. Praticamente c’è sta strippata indiana che è andata talmente sotto per Roger che ha cominciato a disegnare il suo Logo in tutti i luoghi e in tutti i laghi. 
Tumblr media
Refresh della memoria per i babbi.
Lei dice che ha seguito RF nella gioia e nel dolore, da quando ha iniziato a giocare fino ad ora che ha praticamente smesso. E’ facile pensare che sia una delle [SPOILER***CATTIVERIA] tantissime persone povere dei paesi poveri che idolatrano il più fulgido esempio della grazia e della perfezione occidentale [SPOILER***CATTIVERIA]. Ma vabeh questa divagazione mia. Il bello è che sta matta non ha niente da fare e quindi ha rifatto l’RF in mille modi diversi, con tanti materiali, con tante trovate davvero molto molto carine che ti vien da dire ma vedi che pure gli indiani se lo usano il cervello, va che simpatici, va che bravi cazzo. Ti vien da dire proprio così. 
Dai basta te li faccio vedere. Te ne metto solo alcuni, i miei prefe. Ma son tutti carini, vatteli a vedere. 
C’è questo con la stagnola dei Samosa.
Tumblr media
mmm che buoni i Samosa. belli gozzi quando sei in chimica.
Questo con l’MD  
Tumblr media
a proposito di chimica.
Questo poi se l’è mangiato tutto
Tumblr media
in hindi si dice बासमती Basamatī, in urdu باسمتی Basmati, in telugu బాస్మతి Basmati، in persiano باسماتی Basmati
E per chiudere questo con boh una roba bianca che decidi tu cos’è
Tumblr media
mi sa schiuma da barba comunque
Insomma sta pati indiana ha dato libero sfogo alla sua creatività, coniugandola con l’amore pazzo e incondizionato per Federer. Vedi quanto BENE genera Roger nel mondo (dei poveri) per il solo fatto di esistere? Lo vedi?
guardali tutti
0 notes
acediseconda · 8 years
Text
MVRDV @ IJBURG
Niente non siamo impazziti. MVRDV @ IJBURG non è l’acronimo di un nuovo colpo di Rogerino nostro. Tipo Mezza Volee Rifilata Dove Voglio (che poi è il colpo che Roger ti fa sempre quando vuole mettere le cose in chiaro) 
Trattasi invece di un progetto di architettura per il tennis: MVRDV è uno dei principali studi di progettazione di tutto il mondo. Ijburg, invece, è uno dei posti meno famosi di tutto il mondo. Però, ecco, è in Olanda. Ti basta questo per inquadrare la situa. 
Canali, tulipani, belle donnone che però stanno sempre zitte ma sono comunque belle donnone, atmosfere rilassate assicurate da una gestione ragionata della Res Publica e da uno smercio liberale di sostanze stupefacenti. Ste cose qua, insomma.
Ci sei? l’hai inquadrata? E allora immaginati cosa può essere un campo da tennis con relativi spalti e club house in un posto del genere.
Ecco è così. 
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Che caldo madonna. 
Bella però l’idea del nuovo colpo di Roger MVRDV, no?
https://www.mvrdv.nl/projects/tennis-club
0 notes
acediseconda · 8 years
Text
COSE CHE ERANO NORMALI L’ULTIMA VOLTA CHE ROGER NON HA GIOCATO UNO SLAM
a cura di un triste Franco Resiak
Il 24 agosto 1999, il tizio nella foto qua sotto ha vinto 7-6 6-2 un match delle quali allo US Open. Sticazzi dici tu? Si, ci sta. Però magari dici sticazzi un po’ meno quando scopri che questo qui si chiama Ivo Heuberger e che lo sconfitto era un allora pischellotto su connazionale di buon talento di nome Roger Federer.
Tumblr media
Highlights della vita di questo tizio? Ha vinto l’unica partita giocata contro Roger e per un po’ è uscito con Martina Hingis. Comunque sempre meglio della mia vita e forse anche della tua.
Da fine 1999 Roger non ha più saltato uno Slam. Una certezza - fino ad oggi - in un mondo che intanto è abbastanza cambiato. Vediamo un po’ di cose che erano normali nel 1999 e oggi invece ci sembrano un po curiose.
Agassi aveva appena fatto il Career Slam, e non era ancora diventato un caso letterario
Tumblr media
La Juve aveva appena vinto l’Intertoto. Il Milan era campione d’Italia e aveva appena comprato un centravanti ucraino che pareva bravino
Tumblr media
Quando volevi far sapere alla tipa che la pensavi non le mandavi un whatsappino ma le facevi uno squillo col tuo Nokia 3210...
Tumblr media
...poi tornavi a giocare a GTA 2
Tumblr media
comunque era meglio il primo, di GTA.
Il martedì sera era la serata dei cartoni su MTV: Celebrity DeathMatch, Daria, Beavis And Butthead
Tumblr media
A proposito: ma te la ricordi MTV? TRL, HitList Italia, Brand New, Kitchen con Andrea Pezzi?
Cioè: Andrea Pezzi.
Tumblr media
Poi finivano sti programmi e trovavi Backstreet Boys, Narcotic dei Liquido e Lene Marlin.
Era un bel periodo per andare al cinema: uscivano quell’anno Matrix, FIght Club, Magnolia, Essere John Malkovich, American Beauty e il Sesto Senso.
Lara Croft era una specie di sogno erotico collettivo - ed era così:
Tumblr media
Ah. Su MTV oltre a quel tizio li beccavi anche il Jenny McCarthy Show, ed era un bel beccare
Tumblr media
Il Manchester United vinceva la Coppa dei Campioni, probabilmente ti ricordi anche in che modo
youtube
Insomma come cantavano i Seahorses, 1999 was a hell of a year (nonostante Andrea Pezzi, che comunque adesso è diventato cosi).
Saranno successe anche tante altre cose ma adesso non mi va di pensarci, volevo solo dire che era dal millennio scorso che Roger non saltava uno Slam e che dobbiamo un po’ tutti metabolizzare questa cosa che ci prende male. E speriamo non sia davvero l’inizio della fine.
2 notes · View notes
acediseconda · 9 years
Text
LE VACANZE DELLA CIBULKOVA
Per chi non l’avesse ancora capito Cipollina è in vacanza 
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
0 notes
acediseconda · 9 years
Text
I GIFFONI DEL TENNIS
E niente c’è un modo per capire quanto i tennisti siano interessanti e intelligenti. Che poi è lo stesso delle persone normali. (Ricorda però: persone normali ≠ persone tenniste) E questo modo è vedere come usano i social. 
Tipo: se metti sempre foto tue in primissimo piano oltre che sola sei anche narcisista e sicuramente monotematica, verosimilmente noiosa. 
Altri casi semplici semplici di associazioni foto social/psicologia dei tennisti:
foto di paesaggi, macchine, palline, scarpe, racchette e zero foto tue = sei brutt@ (tipo lei)
foto tue porcelline = sei porcellin@
foto con persone più famose di te = non sei famoso e vuoi diventarlo
foto sciallo al mare coi tuoi regaz, con gli amici, con il cibo tipo creole = ti godi la vita fotte sega degli altri
meme, messaggi motivazionali e merdate simili = sei debole
foto del cazzo = julia goerges
Insomma hai capito. Ma per capire meglio guarda le gif pazze che abbiamo preparato. Così ti fai un attimo l’idea di sto fatto: 
Tumblr media
minchia basta con sto telefono ohh hai rotto i Koglioni!!!
Tumblr media
Chissà che capelli puliti
Tumblr media
Sempre a indicare. Indica tutto col suo ditone Martina.  
Tumblr media
Questa è pazzesca. C’ha sempre il telefono in mano. SEMPRE.
Tumblr media
E se invece no? se invece ci stanno fregando a tutti? tipo che alla Kournikova i nica fanno foschi però è una fake advertiser della madonna?!? 
Cazzo pensa che sbatti.
1 note · View note
acediseconda · 9 years
Text
POLITICI CHE GIOCANO A TENNIS
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
c’è la fame nel mondo, gli omisessuali, il problema della volkswagen, l’is e tutte le altre cose delle guerre e i politici giocano al tennis. sarà giusto?
0 notes
acediseconda · 9 years
Text
UN TIPO FA LE GRAFICHE DEI NUOVI COLPI DI ROGER
a cura di Franco Resiak
Già sai tutto del SABR, Sneaky Attack By Roger, quindi non ti si deve spiegare nulla. E’ chiaro che ci sono già i designer nella Nike al lavoro per tirare fuori la prossima maglietta da 50 dollari che vorrai disperatamente comprare (anche noi).
In attesa di vedere cosa partoriscono i creativi dello swoosh, un illustratore canadese che lavora alla Wilson (ma dai?) e che si chiama Peter Figasinski (bel cognome zio) si è preso così bene che ha deciso di fare due poster per celebrare i due nuovi colpi di Roger: il SABR ma anche il SWFR, Smash While Flying By Roger, in pratica lo smash in volo con cui ha chiuso il secondo set contro Mayer settimana scorsa (lo guardi qui, se non l’hai ancora visto).E poi siamo noi quelli matti per Roger.
Guarda. Uno..
Tumblr media
...e due
Tumblr media
non ti ricorda un po il logo di Air Jordan? Spaccherebbe i culi a metterlo sui cappellini, se Roger non avesse già il suo logo super classy
Io intanto li stampo e li metto in cameretta, poi vediamo cosa fa uscire la Nike se no vado dai regaz sotto casa e me li faccio stampare su una fruit of the loom...
(se vuoi approfondire e leggere chi è l’autore vai qui e qui )
3 notes · View notes
acediseconda · 9 years
Text
I TREND DI GOOGLE
Ovvero come va il mondo
Tumblr media
Roger asfalta Nole, ma che te lo dico a fare
Tumblr media
Di misura ma passiamo pure i gobbi
Tumblr media
qui capiamo che il tennis conserva un grande appeal, comunque ridicolo rispetto al porno e ai rasta che battono nadal
Tumblr media
e niente USA vs UK come al solito.  
Tumblr media
che smacco
Tumblr media
il primo 15 è fondamentale infatti
Tumblr media
povero wilander non se lo caga nessuno
Tumblr media
comunque dai di cosa stiamo parlando?
0 notes
acediseconda · 9 years
Text
E ADESSO?
a cura di Franco Resiak
non abbiamo granchè da dire al di fuori di bestemmie ed imprecazioni assortite.
Ci credevamo, ci speravamo. La realtà è che c’è stata poca storia.
Due giorni fa scrivevamo che non cambiava nulla il risultato di oggi, la grandezza di Roger non sarebbe stata sminuita da una sconfitta nè una vittora avrebbe aggiunto nulla alla leggenda del più grande tennista di sempre.
In realtà una vittoria sarebbe stata il sigillo più bello; questa sconfitta allora cosa fa?
Fa malissimo. Perchè non si è mai avuta la sensazione di poter vincere questa partita, nemmeno dopo il secondo set, e questo non va bene.
Con ogni probabiltà Roger potrebbe anche tornarci in una finale slam, ma se l’avversario è questo qui non ci sarà storia, nè qui nè a Melbourne o a New York.
La domanda è: e adesso?
Ha senso, per il più grande di sempre, continuare a giocare sapendo di avere pochissime o nessuna possibilità di vincere?
Esporsi magari non all’umiliazione, ma di certo all’imbarazzo di non riuscire più a primeggiare, sforzandosi sempre di arrivare fino in fondo per poi perdere, spesso dallo stesso avversario?
Ha senso per chi è stato 3 anni di fila numero uno del mondo, dover sgomitare per restare al secondo posto con la metà dei punti del primo?
Ha senso sentirsi dire che non ce la si può più fare a vincere quei tornei che qualche anno fa tutti davano per scontato che si sarebbero vinti?
Ha senso doversi sottoporre a fastidiosissime interviste post-partita in cui devi dire “ho provato, ma lui è stato più bravo”?
La nostra risposta è si.
Si, perchè se - forse, probabilmente - Djokovic è fuori portata almeno negli Slam, nessun altro è imbattibile e anzi, Roger è ancora serenamente n. 2 del mondo.
Si, perchè da quando lo danno quasi tutti per finito lui ha tirato fuori un carattere e una voglia di dimostrare di essere ancora il campione di sempre che prima non sempre gli vedevamo. E a noi la versione Roger-leone fa impazzire.
Si, perchè lui vuole continuare e chi siamo noi per giudicare le scelte personali di un’altra persona - specialmente le Sue?
Si, perchè la magia che si sprigiona quando gioca lui è sempre presente, unica e irriproducibile, e noi non possiamo che sentirci dei privilegiati ad esserne ancora testimoni.
E allora si. Avanti Roger.
Tumblr media
1 note · View note
acediseconda · 9 years
Text
L’APPARIZIONE
A cura di Elvio Berga
Sono ancora emozionato e in difficoltà. Emozionato perchè ho visto qualcosa di divino, in difficoltà perchè non so come descriverlo. E' difficile descrivere qualcosa che non appartiene a questa terra, a questo mondo. Perchè noi siamo solo uomini, fatti di carne e ossa, mentre c'è un qualcuno, che cammina tra noi, che è fatto di qualcosa di diverso. Ha solo le sembianze di un uomo, ma è certamente un essere superiore.
L'apparizione si è mostrata ai mortali oggi al Centre Court di Church Road. Ignari i presenti, si aspettavano di vedere una partita di tennis, così come il suo avversario, Andy Murray, si aspettava di giocare una partita di tennis.
E invece LUI oggi ha deciso di farci vedere la sua magia, le sue arti, le sue manipolazioni della realtà. Murray, novello Ulisse, combatteva contro la divinità, anche disperatamente, con coraggio e orgoglio. Ma LUI oggi non era un giocatore di tennis, o neanche il più grande giocatore di sempre, era semplicemente di un'altra dimensione spazio-temporale, che noi non possiamo nemmeno concepire.
La cronaca non conta, il risultato non conta, il fatto che giocherà la decima finale nello stesso Slam (record assoluto) non conta. E non conta neanche come finirà domenica.
Conta solo, il poter raccontare, seppur con povere parole, di aver visto, almeno una volta, il volto del divino.
Tumblr media
0 notes