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La battaglia di Salvini: subito via l'euro. #salvini #stopeuro #lira
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EURO, MARTIN WOLF: "UN FALLIMENTO, L'ITALIA SARÀ COSTRETTA AD ABBASSARE I SALARI" https://t.co/hoLyb6ctUJ
— StopEuro (@StopEuro_) June 22, 2018
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{CACCIATA UE-BCE-FMI, L’UNGHERIA RINASCE: TAGLIO COSTO LUCE GAS ACQUA DEL 20% TICKET BUS DEL 10% IVA RIDOTTA DA 27% A 5% 2 min read 04/06/2018 L’Ungheria continua la sua politica di abbassamanento delle tasse e delle tariffe. I giornali e i vari talk show italiani continuano a ignorare la rivoluzione economica che sta avvenendo in Ungheria perche’ si vuole tenere il popolo nell’ignoranza onde evitare che un numero sempre crescente di persone inizi a opporsi alle misure lacrime e sangue varate da questo governo per conto dell’Unione Europea. Per chi non ne fosse a corrente (e purtroppo sono ancora tantissimi) il governo magiaro alcuni mesi fa ha deciso di ripagare con due anni di anticipo il debito contratto col Fondo Monetario Internazionale allo scopo di non subire piu’ pressioni ricattatorie da parte dei suoi ispettori. Dopo essersi liberato di questi ricattatori e usurai il governo ha iniziato ad adottare una serie di provvedimenti aventi lo scopo di stimolare l’economia e aiutare le fasce piu’ deboli e cosi’ ha deciso di abbassare le bollette di luce, acqua, gas e nettezza urbana del 20% e ha aumentato le pensioni per compensare i recipienti dell’aumento del costo della vita. Tali provvedimenti sarebbero stati sufficienti per migliorare le condizioni di vita degli ungheresi ma il governo ha deciso di andare oltre e infatti nel disegno di legge fiscale recentemente approvato dal parlamento sono previste nuove misure sugli assegni familiari e riduzione dell’IVA dal 27% al 5 % sui suini vivi e macellati. Inoltre questo disegno di legge amplia le possibilità di detrarre le tasse sui contributi sociali e sul reddito personale delle famiglie con più figli nella fascia di reddito medio-bassa e questo ampliamento delle detrazioni fiscali familiari costerà al bilancio 53 miliardi di fiorini (oltre 180 milioni di euro) ed interesserà circa 260mila famiglie. Ma se i cittadini ungheresi sono fortunati quelli di Budapest lo sono ancora di piu’ visto che l’amministrazione municipale di questa citta’ ha deciso che dal 1 Gennaio del 2014 il prezzo degli abbonamenti per i trasporti pubblici sarà ridotto del 10% e nello specifico gli abbonamenti mensili} Stopeuro Page fb https://www.instagram.com/p/B0vb1KLgVzo/?igshid=1ofcblvp0jz12
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PERCHÉ L’ITALIA DEVE RIMANERE NELL’EURO? QUANDO UNA MONETA NON SI PUÒ SVALUTARE SI SVALUTANO I SALARII
di stopeuro — Mag 29, 2018 La stragrande maggioranza del personale politico e media mainstream all’unisono tuonano che l’Italia non può permettersi di uscire dalla moneta unica. É quindi giunto il momento di rovesciare il paradigma ed evidenziare perché per l’Italia sia insostenibile la permanenza nella gabbia monetaria europea. di Fabrizio Verde Le recenti e arcinote vicende che hanno portato allo scontro istituzionale tra il presidente della Repubblica Mattarella e la maggioranza parlamentare M5S-Lega, con il conseguente veto sul nome di Paolo Savona evidentemente sgradito a Berlino e Bruxelles, hanno riportato in auge il mai sopito dibattito sulla permanenza dell’Italia nell’euro. Una forma coercitiva di governo più che una semplice moneta. La stragrande maggioranza del personale politico e media mainstream all’unisono tuonano che l’Italia non può permettersi di uscire dalla moneta unica. É quindi giunto il momento di rovesciare il paradigma ed evidenziare perché per l’Italia sia insostenibile la permanenza nella gabbia monetaria europea. Una situazione dove l’Italia si era già cacciata negli anni del fascismo, quando Mussolini decise che per ragioni di prestigio internazionale la Lira dovesse raggiungere e mantenere la parità con la Sterlina inglese. Il 18 agosto del 1926 in un discorso tenuto a Pesaro, Benito Mussolini, annunciò per la Lira una politica di rivalutazione nei confronti della Sterlina, la valuta mondiale di riferimento a quel tempo. Il regime, esclusivamente per motivi di prestigio e credibilità internazionale, adottò una politica di forte rivalutazione della moneta fissando l’obiettivo alla «prestigiosa quota 90». L’obiettivo stabilito e raggiunto nel dicembre del 1927 con l’introduzione da parte di Mussolini del Gold Standard Exchange, fu quello di condurre il tasso di cambio da 153,68 Lire per una Sterlina, a 90 Lire per una Sterlina. Una rivalutazione di ben il 19% per la moneta italiana. Passano due anni con la Lira sempre attestata sulla fatidica «quota 90», il fascismo arroccato alla strenua difesa della prestigiosa quota e la Grande Depressione del 29′ in arrivo dagli Stati Uniti d’America relegata in qualche trafiletto semi-nascosto, giacché i giornali del regime sono impegnati a narrare agli italiani le mirabolanti conquiste del corporativismo fascista. Intanto il tenore di vita degli italiani peggiora notevolmente. I forti tagli salariali sono stati già definitivamente sanciti attraverso l’approvazione della «Carta del Lavoro». Il costo della crisi e del supposto prestigio derivante dalla moneta forte è scaricato per intero sulla classe lavoratrice. Quando non si può svalutare la moneta si svaluta il lavoro attraverso i salari. L’analogia con l’Euro è lampante su questo punto. La «Lira forte» è una delle bandiere del regime tanto che Mussolini di dichiara pronto a «difendere la Lira fino all’ultimo respiro, fino all’ultimo sangue». Appaiono inquietanti certe analogie con i difensori dell’Euro a spada tratta, costi quel che costi. Inoltre, altra analogia (già richiamata in precedenza) con l’attuale scenario, per sostenere il rialzo della Lira si dovette ricorrere a politiche deflattive sui salari che tra il 1927 e il 1928, e senza soluzione di continuità sino ai primi anni 30′ subirono diminuzioni dal 10% al 20% a seconda delle categorie. Una scure calò sui salari degli operai che videro peggiorare le loro già miserevoli condizioni di vita. Arriviamo così al 1930: la Lira è sempre arroccata a «quota 90» nei confronti della valuta inglese e la situazione continua a peggiorare, complice anche la Grande Depressione che porta i banchieri privati americani a richiedere indietro i milioni di dollari dati in prestito a comuni, enti e società italiane a partire dal 1925. A pagare il prezzo più alto è sempre la classe lavoratrice: i disoccupati aumentano di 140 mila unità rispetto all’anno precedente, i salari subiscono una stretta ulteriore (25% lavoratori agricoltura – 10% lavoratori industria – forti decurtazioni settore statale), tanto da divenire i più bassi dell’intero continente. Mentre la discesa dei prezzi non fu altrettanto ripida come quella dei salari. Tanto che il Corriere della Sera scriveva, «il salariato fa questo ragionamento molto semplice: se il costo della vita va giù del 5%, ed i miei salari van giù del 10%, chi gode della differenza?». Oggi come allora: diminuzione dei salari, crollo della produzione, esponenziale aumento della disoccupazione, progressiva proletarizzazione degli strati sociali intermedi, forte crescita della povertà. Quelli appena citati sono gli effetti classici di un processo di aggancio a uno standard nominale forte. Lo scenario deprimente a cui assistiamo dall’ingresso nell’eurozona che è equivalso sostanzialmente ad un aggancio della Lira al Marco tedesco. Alla luce di una siffatta situazione la domanda è: per quale motivo l’Italia dovrebbe restare nell’Euro? Fonte L’antidiplomatico Preso da: https://www.stopeuro.news/perche-litalia-deve-rimanere-nelleuro-quando-una-moneta-non-si-puo-svalutare-si-svalutano-i-salarii/ https://ift.tt/2kK1IWY
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http://www.stopeuro.news/la-grecia-lascia-morire-i-suoi-malati-sanita-al-collasso-suicidi-da-record/ https://www.money.it/Grecia-crisi-san...
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Il 24 novembre 2017 il New York Times pubblica un articolo dal titolo “Italy, Bracing for Electoral Season of Fake News, Demands Facebook’s Help” dove vengono riportati dei dati sui quali avevo già lavorato in parte anche io, in maniera indipendente da loro. Jason Horowitz nel suo pezzo racconta una parte, in questo articolo proverò a fornire un ulteriore “contributo“.
Scrive il New York Times:
The report, which Mr. Stroppa shared with The New York Times, shows that the official web page of a movement promoting Matteo Salvini, leader of the far-right League party, shares unique Google codes with a fan and propaganda page supportive of the Five Star Movement.
The codes, used to track advertising and web traffic, are also shared by an array of other sites, some of which spread wild conspiracy theories, attack Mr. Renzi or deliver explicitly pro-Russian spin.
One site, IoStoConPutin.info, or I’m With Putin, excoriates the United States investigation of Russian involvement in the American election as “fake news” and features posts written by anonymous staff, including one with the headline “Putin Model of a Real Leader,” which features the reporting of Sputnik Italia.
Another, mondolibero.org, peddles a distinctly anti-American and anti-liberal worldview. “Moscow Reveals That Twitter Relies on the U.S. Secret Services,” one headline read.
The assorted sites share a unique ID assigned by Google Analytics to keep track of how a site is performing, as well as an AdSense number through which Google manages advertisements placed on the sites, according to data in Mr. Stroppa’s report and verified by The Times.
All the sites also share a template on their contact pages. But in the murky world of internet propaganda and subterfuge, the tilt of the content is clearer than where it originates, and what the shared codes amount to is not entirely clear.
“We frequently see unrelated sites using the same IDs, so that’s not a reliable indicator that two sites are connected,” said a Google spokeswoman, Simona Panseri.
La mia ricerca era cominciata nel febbraio 2017, riguardava il sito Info5stelle.info e un articolo del 26 febbraio intitolato “Poi Vauro brutalizza la Raggi, lei finisce in ospedale e lui ci marcia sopra” (rimosso e pubblicato nuovamente il 27), un “copia incolla” di quello pubblicato da Libero intitolato “Vauro brutale con la Raggi: la vignetta più feroce sulla sua salute“.
L’articolo rimosso da Info5stelle.info
Qualche utente mi aveva chiesto se il sito facesse parte della “galassia Casaleggio“, ma non ne sarei sicuro. Al contrario ho trovato dell’altro molto interessante. Innanzitutto il dominio a chi è intestato? Purtroppo è attivo un servizio di Whois Privacy, il quale permette una sorta di anonimato.
L’interrogazione Whois del dominio Info5stelle.info
Il sito è collegato ad una pagina Facebook con oltre 95 mila “mi piace” chiamata, appunto, “Info a 5 Stelle” (@lacrisi00) dove nell’area “Informazioni” riscontriamo un’email “[email protected]“, quindi un nuovo dominio da poter analizzare e privo del servizio di Whois Privacy:
Le informazioni della pagina “Info a 5 Stelle” (@lacrisi00)
Il Whois del dominio “infoa5stelle.com” ci restituisce un nome e un cognome, un tale Marco Mignogna di Afragola (Napoli):
I dati pubblici forniti dall’interrogazione Whois del dominio InfoA5Stelle.com
Oltre ad un nome abbiamo anche un’email, la stessa usata per il dominio “Info5stelle.org” (attualmente libero siccome scaduto) ma con un altro nome (la moglie di Marco Mignogna):
L’interrogazione Whois del dominio Info5stelle.org
Il sito “Info5stelle.info” contiene dei banner pubblicitari Adsense, i quali riportano il codice identificativo “CA-PUB-5559271592522857“. Lo stesso codice lo trovavamo accedendo al dominio “Info5stelle.org“, così come riconducibile anche quello riguardante Analytics (per il .info abbiamo “UA-51582167-54“, per il .org avevamo “UA-51582167-7“).
Le connessioni Adsense individuate a inizio 2017
Il codice Adsense mi aveva permesso di individuare una connessione con altri domini e siti internet che elenco di seguito:
noiconsalvini.org
italyfortrump.info
iostoconputin.info
ilsudconsalvini.info
ilsudconsalvini.org
videoa5stelle.info
imprese5stelle.org
complottisti.com
buzzstory.net
controinformazionetv.info
lospillo.info
lospillo.org
vinciamonoi.org
stopeuro.org
aprilamente.info
mondolibero.org
nonsiamosoli.info
eurocrazia.com
naturalblog.info
Dai siti pro Movimento 5 Stelle (dove abbiamo anche il dominio “Videoa5stelle.info“, “Vinciamonoi.org“, “Imprese5stelle.org“) passiamo a quelli pro Matteo Salvini, infatti dal dominio “Noiconsalvini.org” (che mi domando, essendo ufficiale, perché usufruisce del servizio di Whois Privacy) noto lo stesso codice Adsense (presente anche in “Ilsudconsalvini” sia nel .org che nel .info). Poi arriviamo a siti come “Complottisti.com” (ora diventato “Complottisti.info“), il sito su alieni e ufo “Nonsiamosoli.info“, quello con proposte casalinghe per curare l’influenza come “Naturalblog.info“, l’anti Euro “Eurocrazia.com” (che oggi rimanda a “Eurocrazia.info“) e “Stopeuro.org” (che oggi rimanda a “Stopeuro.news“), al sito pro Trump chiamato “Italyfortrump.info” per poi finire ai due domini “Iostoconputin.info” e “Mondolibero.org” riportati dal New York Times.
Attorno a questi domini non ci sono solo i siti, ma anche account social e pagine Facebook con diversa “potenza di fuoco virale“:
“Noi con Salvini” con oltre 276 mila fan, quella ufficiale e confermata anche da Facebook con il bollino blu;
“Video a 5 Stelle” con oltre 21 mila fan;
“Il Sud con Salvini” con oltre 82 mila fan;
“Iostoconputin” con oltre 13 mila fan;
“ItalyForTrump” con appena 1600;
“Eurocrazia” con appena 4523;
“Non Siamo Soli” con oltre 14 mila fan;
“MondoLibero” con appena 3300;
“Apri la Mente” con oltre 54 mila fan;
“StopEuro” con oltre 86 mila fan;
“ControinformazioneTV” con oltre 15 mila fan;
“Lo Spillo” con oltre 55 mila fan;
“BuzzStory” con oltre 19 mila fan.
Elemento curioso l’indirizzo “@lacrisi00” della pagina Facebook “Info a 5 Stelle“, lo stesso usato per l’account Twitter “La Crisi” che fino al 2015 pubblicava link che rimandavano al sito “StopEuro.org“.
L’account Twitter “@lacrisi00”, stesso indirizzo della pagina Facebook “Info a 5 Stelle”
Devo tornare sul titolare dell’email “[email protected]” usata per registrare il dominio “infoa5stelle.com“. La stessa email la troviamo nel sito Imprese5s.wordpress.com nella sezione “About” dove lo stesso Marco si dichiara attivista del Movimento 5 Stelle:
Questo blog nasce per diventare nel tempo punto di riferimento per le piccole e medie imprese all’interno del Movimento 5 Stelle. Non è assolutamente collegato direttamente al movimento 5 stelle.
Il Blog è stato creato ed è gestito da Marco Mignogna, imprenditore napoletano ed attivista del Movimento 5 Stelle.
A riveder le Stelle!
Per ogni tipo di richiesta o informazione compila il seguente form o scrivi a [email protected]
La stessa email è stata usata per creare il dominio “Iostoconputin.org” che possedeva lo stesso codice Adsense ritrovato nei siti precedentemente citati.
L’interrogazione Whois del sito Iostoconputin.org
Per verificare ulteriormente bastava vedere i due account Twitter “Marco Mignogna” (1, 2) che condividevano diversi riferimenti ai siti menzionati:
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Marco Mignogna mostra pubblicamente l’elenco dei suoi amici su Facebook, tanto che possiamo vedere nomi importanti come appunto Luca Morisi (il “guru” della comunicazione di Matteo Salvini), Alessandro Morelli (Gruppo consiliare Lega Nord Lega Lombarda Salvini a Milano), il leghista Toni Iwobi (seguono altri eletti del partito di Salvini), David Gramiccioli (molto attivo sul fronte cosiddetto “free vax“), l’avvocato Marco Mori, Armando Manocchia (ImolaOggi), la politica e giornalista Souad Sbai, Daniele Penna (Saltoquantico.org), il consigliere napoletano del M5S Salvatore Morra e altri attivisti, ma abbiamo anche l’amicizia con il sindaco di Roma Virginia Raggi, il senatore M5S Lello Ciampolillo, il senatore M5S Carlo Martelli, fino al candidato Premier del Movimento 5 Stelle, l’attuale Vice Presidente della Camera dei Deputati Luigi Di Maio.
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Luca Morisi gli dedicò un post il 22 gennaio 2015:
Tiene tantissimo al suo figlio virtuale, “Il Sud con Salvini”, fa il baby-sitter online 24×7 per “Noi con Salvini”, ma oggi è in estasi per Alessandro, il suo secondo bimbo (vero!): congratulazioni di cuore all’amico (e grande professionista) Marco Mignogna, e alla bis-mamma Maria Giovanna. Giovani papà salviniani crescono nel cuore del Sud!
Dal sito Noiconsalvini.org notiamo due autori con lo stesso nome “Marco Mignogna“, quello con oltre 2800 articoli pubblicò l’ultimo il 12 gennaio 2016:
L’archivio dell’autore Marco Mignogna su Noiconsalvini.org
Questa situazione pone in dubbio le dichiarazioni di Morisi riportate al New York Times:
Late Friday evening Mr. Morisi acknowledged that the site We’re With Salvini shared the same Google codes as sites outside the League’s political universe. He explained that a former supporter of the Five Star Movement had helped build the We’re With Salvini site and pasted codes from his Five Star fan page, as well as I’m With Putin and his conspiracy sites, onto the official page.
Come riportato da Nextquotidiano:
Ieri, poi, in serata, l’articolo è stato editato con le spiegazioni di Luca Morisi, il Casaleggio di Matteo Salvini che all’inizio, scriveva il NYT, non aveva risposto alle domande del quotidiano. Morisi ha sostenuto che il problema è nato dal fatto che un ex “sostenitore dei M5S ha aiutato a costruire la pagina ‘Noi con Salvini’ e ha copiato ed incollato i codice dalla sua pagina di sostenitore dei M5S, così come quelli di ‘Io StoConPutin.info’” con quelle di Salvini. “Ma noi non abbiano nulla a che fare con i siti pro-Putin o pro-5 Stelle” ha denunciato Morisi.
Considerando che non si “copierebbe il codice” dalle pagine Facebook, immagino si riferisca ai siti internet considerando il fatto che si parla di Google Adsense. Se considero che l’account “Sud76” sul sito Noiconsalvini.org pubblicava articoli dal 15 giugno 2014 al gennaio 2016 mentre riscontro articoli pubblicati su Info5stelle.org nel marzo 2015, era “attivista” su entrambi i fronti?
Potremmo trovarci di fronte ad una persona che compie un’operazione di propaganda politica diffondendo contenuti utili a rafforzare in rete una propria ideologia (grillina e leghista/salviniana), attraverso dei siti usati come “aggregatori di notizie” di parte confezionate ad arte per renderli appetibili con opere di clickbaiting (magari scambiare un politico di Forza Italia come del Partito Democratico), ricavandone un guadagno.
Possiamo vedere un esempio di clickbait nell’articolo ““Si È Falsificato Il Voto”. Bomba Dell’AntiMafia Sulle Elezioni In Sicilia. Ecco Che Sta Succedendo” copia-incollato dal sito Attivistacinquestelle.blogspot.it. Per quest’ultimo si tratta di un copia-incolla dell’articolo di Today.it dal titolo ““Risultati drogati e liste mai verificate”: quel pasticciaccio brutto delle elezioni siciliane“, il quale non riporta affatto che si sia falsato il voto (come si fa credere dal titolo clickbait), ma che non sia stato escluso dalla competizione elettorale l’eletto dell’UDC e subito arrestato Cateno De Luca:
“Il consenso raccolto, anche nel caso in cui non viene eletta la persona che è di fatto ineleggibile, altera il risultato elettorale. Su tutti questi aspetti, sui quali la Commissione sta riflettendo da tempo ha da tempo segnalato, il legislatore deve intervenire. Il senso del nostro lavoro in queste elezioni, come nelle precedenti, è stimolare il legislatore italiano a darsi strumenti più efficaci per assicurare che chi è chiamato a rappresentare i cittadini sia in regola con la legislazione del nostro Paese e che gli elettori siano informati sui rappresentanti che vanno ad eleggere”.
L’articolo copia incolla dal titolo clickbait
Gli articoli di Info5stelle.info venivano condivisi da diversi utenti in gruppi Facebook come “Club Luigi Di Maio” (che ho trattato in passato) considerandolo come fonte da cui diffondere informazioni utili alla propaganda pro M5S.
Alcuni articoli condivisi sul gruppo “Club Luigi Di Maio”
Trovo difficile che i partiti che beneficiano di queste operazioni decidano di prenderne le distanze e allo stesso tempo invitando i loro votanti di starne alla larga o chiedere di cessare certe operazioni, sarei curioso di vedere il contrario.
Nota finale – Ai “personaggetti” che vorrebbero sostenere che questa ricerca non l’abbia fatta prima della pubblicazione del NYT, sappiate che ho tutto documentato.
L’inchiesta del New York Times e qualcosa in più Il 24 novembre 2017 il New York Times pubblica un articolo dal titolo "Italy, Bracing for Electoral Season of Fake News, Demands Facebook’s Help…
#Info5stelle.info#Luca Morisi#Luigi Di Maio#M5S#Matteo Salvini#Movimento 5 Stelle#New York Times#Propaganda
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PROF. NINO GALLONI: L’ITALIA DEVE TORNARE A STAMPARE MONETA! di stopeuro — Mag 22, 2018 in News Nino Galloni, economista ed ex direttore generale al ministero del Bilancio, sindaco effettivo dell’Inpdap dal 2002 al 2010 e attualmente membro effettivo del Collegio dei sindaci dell’Inps in una recente intervista è stato chiaro: con una moneta sovrana l’Italia potrebbe creare dai 7 agli 8 milioni di posti di lavoro. È una necessità impellente per l’economista perchè il grande capitale straniero, francese in primis, sta sbranando l’Italia. “La situazione sociale si sta sempre più lacerando – ha spiegato Galloni – fino a un’eventuale rottura. Il motivo va cercato soprattutto nel fatto che l’ultima mini-ripresa ha favorito 20 milioni di italiani ma ce ne sono 15 che restano in condizioni di povertà vera e propria, mentre 25 milioni di italiani stanno scivolando verso il baratro, senza neppure il paracadute del welfare, che ormai è residuale e protegge solo i poveri“. Per Galloni, “quelli che stanno bene possono permettersi di pagare di tasca propria i servizi sanitari per i figli, l’assistenza agli anziani e quant’altro. I più poveri, bene o male, hanno accesso alla gratuità. Ma il grosso della classe media non ha sufficiente reddito per pagarsi i servizi essenziali“. Per quanto concerne l’industria, nota dolente di un’Italia che non ha più alcun piano di rilancio da troppi lustri: “Il nostro Paese ha perso la grande industria privata, compreso l’80% di quella a partecipazione statale, che era un gioiello (ma quel 20% che ci rimane ancora fa molta gola a parecchi, compresi i francesi). Però – aggiunge l’economista romano – abbiamo mantenuto in vita l’80% della piccola industria, delle piccole imprese“. Viste queste premesse la soluzione per Galloni è una e una sola: lo Stato deve tornare ad emettere moneta sovrana. “Lo Stato può emettere una sua moneta, in qualsiasi momento. Il Trattato di Maastricht (articolo 128a) dice che non possiamo stampare banconote. Che problema c’è? Basta stampare “Statonote”, a circolazione nazionale, da usare per assumere e per fare investimenti, perché poi chi le accettasse le utilizzerebbe per pagare le tasse“. Galloni appare molto scettico invece sul reddito di cittadinanza che a suo parere vorrebbe dire “togliere a una parte della classe media delle risorse per darle a quelli che non hanno reddito“. Una soluzione che non sana il problema di un’economia asfittica qual è quella italiana. Il vero reddito di cittadinanza per Galloni, è dunque la creazione di quei 7-8 milioni di posti di lavoro che ci permetterebbero di “mandare a regime tutte le esigenze della società italiana in termini di ambiente, di assetto idrogeologico del territorio, di cura delle persone (soprattutto gli anziani, ma anche i bambini) e di recupero del patrimonio artistico, archeologico e comunque esistente: manutenzioni, strade e ferrovie“. Non c’è quindi bisogno di alcuna forma di assistenza parassitaria come il reddito di cittadinanza, “c’è bisogno invece di lavoro: che si può creare rapidamente, con una moneta di nuovo sovrana“. articolo di Giuseppe Maneggio (Il Primato Nazionale)
Di stopeuro
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Retweeted StopEuro (@StopEuro_): ATTACCO ALLA CULTURA ALIMENTARE ITALIANA DA PARTE DEGLI ORGANISMI MONDIALISTI https://t.co/Fu6wh8boC4 https://t.co/Fu6wh8boC4
— Mario Calandra (@MariusKalander) July 19, 2018
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Retweeted StopEuro (@StopEuro_): ALBERTO BAGNAI (LEGA): ”SAVONA? CON ME SAREBBE STATO PEGGIO” https://t.co/Tg9LccCEUx https://t.co/Tg9LccCEUx
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ALBERTO BAGNAI (LEGA): ”SAVONA? CON ME SAREBBE STATO PEGGIO” https://t.co/jrG718OCGl
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Retweeted StopEuro (@StopEuro_): AURITI, IL VALORE INDOTTO E LA PROPRIETÀ DELLA MONETA. DI CHI SONO I SOLDI E PERCHÉ HANNO VALORE? https://t.co/yYFtC34FkZ https://t.co/yYFtC34FkZ
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AURITI, IL VALORE INDOTTO E LA PROPRIETÀ DELLA MONETA. DI CHI SONO I SOLDI E PERCHÉ HANNO VALORE? https://t.co/iZrAY8QdCx
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Retweeted StopEuro (@StopEuro_): GOVERNO, L’IPOTESI DELL’ISTITUTO CATTANEO: “ALLEANZA M5S-LEGA AVREBBE 90% SEGGI UNINOMINALI E MAGGIORANZA QUALIFICATA” https://t.co/1c5HBzZzsX
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GOVERNO, L’IPOTESI DELL’ISTITUTO CATTANEO: “ALLEANZA M5S-LEGA AVREBBE 90% SEGGI UNINOMINALI E MAGGIORANZA QUALIFICATA” https://t.co/UDXP6qrVTr
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http://www.stopeuro.news/la-sanita-e-ormai-allo-sbando-ambulanze-del-118-senza-piu-medici-ne-infermieri/ " E così succede che a Milano su ...
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