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#sono in giro per modena
isteric4 · 2 months
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allora ieri stavo x essere stuprata e picchiata al 90% da un nano di 15 anni. contesto: stavo andando fuori a cena e per raggiungere il ristorante ho dovuto prendere la bici. arrivo in un sottopassaggio che normalmente non farei MAI, ma che ho DOVUTO fare perché se no mi toccava fare il giro di mezza modena. con la altissima probabilità di venire accoltellata io scendo, serena proprio. incrocio a metà strada un maranza che mi urla qualcosa in una lingua che non conosco e facendo versi gutturali. io quasi sicuramente se fossi nata 70 anni fa mi avrebbero lobotomizzata, perché non sto mai zitta. di tutta risposta io gli urlo “sfigato……ma vai a farti i segotti”. lui giustamente si altera e fa per venirmi incontro. fortunatamente c’era un ragazzo che mi ha vista in difficoltà e con la scusa di aiutarmi a trasportare la bici interviene immediatamente. “aspetta ti aiuto io” fa l’altro…….io raga mi sono girata NERA e gli dico “tu non ti devi manco avvicinare”. morale della favola: uno di questi giorni mi accoppano🤩🤩🤩🤩🤩🤩🤩🤩🤩🤩
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tarditardi · 4 months
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Alberto Salaorni & Al-B.Band, giro d’Italia ‘live’ a giugno '24
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A giugno 2024 la musica dal vivo della Al-B.Band, la formazione guidata da Alberto Salaorni fa come sempre il giro d'Italia. Chiaramente, lo fa a ritmo di canzoni che regalano emozioni... ed energia. 
Venerdì 7 giugno solo a Villa Picinelli, a Fano (Pesaro Urbino). Mercoledì 12 giugno eccoli al Signorvino di Affi (Verona), dove giocano in casa. 
Ed eccoci al 24 giugno, quando sono protagonisti con la loro musica a San Pietro Incariano (Verona), in piazza. Ultimo appuntamento già confermato mentre scriviamo, quello a Veronello, sul Garda (Verona), venerdì 28 giugno.
Quando ci sono di mezzo loro, la Al-B.Band, con la loro musica e la loro allegria, l'evento è perfetto per godersi un po' di successi dal vivo e cantare con gli amici. Quale musica? Beh, la migliore di sempre, rivista e risuonata da una band unica. 
Al-B.Band infatti è infatti un gruppo in grado di far scatenare ogni tipo di pubblico. Da  oltre 15 anni i loro concerti, che spesso sono dinner show scatenati, fanno divertire l'Italia e non solo. Riassumendo, sono in tournée da una vita. Il loro slogan è: "live music is back in fashion", ovvero la (bella) musica dal vivo è tornata di moda.
Un concerto di questa formazione veronese, la Al-B.Band, una volta vissuto, lo si dimentica difficilmente. Per le canzoni e per l'energia che i musicisti regalano. Guidati da Alberto Salaorni, non hanno mai una scaletta definita. Passano da un brano all'altro a seconda dell'atmosfera e del feedback del pubblico. 
E le loro scelte sono sempre originali. Ad esempio, la Al-B.Band raramente ripropone le canzoni di Vasco Rossi e Ligabue, preferendo quelle di Battisti, Mina o grandi successi anni '70, col risultato che il sound di questa formazione risulta molto originale. E' una caratteristica molto rara nel panorama musicale di questi anni. 
Sul palco con Alberto Salaorni (chitarra e voce) e lo storico bassista e produttore Davide Rossi, in ordine sparso, di solito ci sono: Irene De Pascalis (voce), Andrea Mai (tastiere), Luca Modena (batteria e percussioni).
Alberto Salaorni & Al-B.Band su Instagram
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sounds-right · 4 months
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Alberto Salaorni & Al-B.Band, giro d’Italia ‘live’ a giugno '24
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A giugno 2024 la musica dal vivo della Al-B.Band, la formazione guidata da Alberto Salaorni fa come sempre il giro d'Italia. Chiaramente, lo fa a ritmo di canzoni che regalano emozioni... ed energia. 
Venerdì 7 giugno solo a Villa Picinelli, a Fano (Pesaro Urbino). Mercoledì 12 giugno eccoli al Signorvino di Affi (Verona), dove giocano in casa. 
Ed eccoci al 24 giugno, quando sono protagonisti con la loro musica a San Pietro Incariano (Verona), in piazza. Ultimo appuntamento già confermato mentre scriviamo, quello a Veronello, sul Garda (Verona), venerdì 28 giugno.
Quando ci sono di mezzo loro, la Al-B.Band, con la loro musica e la loro allegria, l'evento è perfetto per godersi un po' di successi dal vivo e cantare con gli amici. Quale musica? Beh, la migliore di sempre, rivista e risuonata da una band unica. 
Al-B.Band infatti è infatti un gruppo in grado di far scatenare ogni tipo di pubblico. Da  oltre 15 anni i loro concerti, che spesso sono dinner show scatenati, fanno divertire l'Italia e non solo. Riassumendo, sono in tournée da una vita. Il loro slogan è: "live music is back in fashion", ovvero la (bella) musica dal vivo è tornata di moda.
Un concerto di questa formazione veronese, la Al-B.Band, una volta vissuto, lo si dimentica difficilmente. Per le canzoni e per l'energia che i musicisti regalano. Guidati da Alberto Salaorni, non hanno mai una scaletta definita. Passano da un brano all'altro a seconda dell'atmosfera e del feedback del pubblico. 
E le loro scelte sono sempre originali. Ad esempio, la Al-B.Band raramente ripropone le canzoni di Vasco Rossi e Ligabue, preferendo quelle di Battisti, Mina o grandi successi anni '70, col risultato che il sound di questa formazione risulta molto originale. E' una caratteristica molto rara nel panorama musicale di questi anni. 
Sul palco con Alberto Salaorni (chitarra e voce) e lo storico bassista e produttore Davide Rossi, in ordine sparso, di solito ci sono: Irene De Pascalis (voce), Andrea Mai (tastiere), Luca Modena (batteria e percussioni).
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lamilanomagazine · 4 months
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Modena: riconsegnata l'auto rubata mentre il proprietario era in palestra
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Modena: riconsegnata l'auto rubata mentre il proprietario era in palestra L'auto è stata restituita al legittimo proprietario pochi giorni dopo il furto, ma le modalità del ritrovamento, nei pressi di un distributore nella zona sud di Modena, hanno insospettito gli operatori della Polizia locale che, grazie ai sistemi di videosorveglianza pubblici e privati, hanno ricostruito il percorso del veicolo e individuato i presunti responsabili: un ragazzo e una ragazza modenesi di 20 e 19 anni. Sono stati entrambi denunciati all'autorità giudiziaria per furto aggravato in concorso tra di loro. L'auto, una Citroen C3 nera, era stata rubata nel pomeriggio di venerdì 3 maggio nel parcheggio di una palestra in zona San Faustino. Poco prima, dall'armadietto degli spogliatoi dell'impianto sportivo dove il proprietario del veicolo si stava allenando, erano sparite le chiavi dell'auto e qualche altro oggetto. Elementi inseriti nella denuncia presentata ai Carabinieri la sera stessa del furto. Dopo il ritrovamento dell'auto, sulla base di una segnalazione, nel giro di pochi giorni la Polizia locale è riuscita, grazie alle immagini delle telecamere e ad alcune testimonianze, a risalire all'identità dei due giovani e ad accertare anche la loro presenza nella palestra, come ospiti, proprio il giorno del furto. Sono entrambi incensurati e sono stati rintracciati presso le loro abitazioni per poi procedere alla denuncia. L'auto, probabilmente utilizzata solo per poche ore, è stata riconsegnata al proprietario senza danni.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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micro961 · 4 months
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Mazma Rill - L’album “Lost in Space”
Il nuovo album dell’alternative rock band è finalmente fuori sugli stores digitali e a breve anche in vinile in Limited Edition
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“Lost in Space” è il nuovo e attesissimo album dell’eclettica e poliedrica alternative rock band dei Mazma Rill, sui principali stores digitali e in vinile in Limited Edition. L’album è stato anticipato da ben tre singoli riportando plausi da pubblico e critica. Importanti i riconoscimenti ricevuti in questo ultimo anno di attesa e le molteplici pubblicazioni sulle maggiori testate nazionali di settore e non ne sono una piacevole conferma, come l’anteprima nazionale del videoclip di “Blow A Kiss” su Sky Tg24. A seguire il tormentone “No One” che mirava già ad una ricerca stilistica e a una rivoluzione sonora ben anticipata dalla struggente ballad, che contribuiva a far capire che le vecchie spoglie non erano state rinnegate, ma bensì evolute e lavorate con estrema cura e passione. Per poi concludere il lancio con l’omonimo singolo “Lost in Space” che sanciva il legame con una rivoluzione personale e musicale, solide basi per il proprio futuro artistico. Potente la magia di una band quando in pieno old style, crea con devozione e rispetto nelle centinaia di ore in sala prove e studi di registrazione a conferma di una ricercata e raggiunta professionalità. Gli arrangiamenti curati maniacalmente nel dettaglio, i mix di generi volti ad esplorare nuovi confini sonori e le tematiche nei testi, ancora più introspettivi ma contemporanei, premiano “Lost in Space” come il miglior lavoro discografico dei Mazma Rill che vantano oltre dieci anni di carriera, tra pubblicazioni e palchi in giro per l’Italia. Menzione d’onore anche per l’esperienza positiva nei riscontri, oltrepassando l’oceano per finire in magazine e radio americane che attendono ora questo nuovo album con estrema curiosità. L’album è stato registrato interamente presso lo storico Busker (Ligabue, Zucchero, Nomadi, Stadio, Nek, Ivano Fossati, Vinicio Capossela, Negrita, Modena City Ramblers e molti altri) sotto l’esperta direzione di Fabio Ferraboschi.
Ascolta l’album
“Lost in Space riflette l’incertezza che stiamo vivendo in questo periodo storico. L’avvicendarsi di pandemie, guerre e cambiamenti climatici ci ha reso vulnerabili e, metaforicamente parlando, ci fa sentire smarriti come persi nello spazio proiettandoci nell’incertezza del futuro, nella fragilità della propria condizione sociale e in uno stato di insicurezza esistenziale.” Mazma Rill
Track By Track
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rajshahitv · 1 year
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[[In Diretta]]Milan - Newcastle in Diretta Streaming gratis 19 settembre 2023
Milan Newcastle in Diretta Streaming gratis 19. 09. 2023
Il Milan affronterà il Newcastle United il 19 settembre 2023 alle 16:45 UTC allo stadio San Siro/Giuseppe Meazza di Milano, Italia. La partita fa parte della Champions League, Gruppo F.
DIRETTA TV>> Milan Newcastle in Diretta
DIRETTA TV>> Milan vs Newcastle in Diretta
Milan-Newcastle: dove vederla in diretta tv e streaming, probabili formazioni
Milan-Newcastle, dove vederla in TV e streaming su Canale 5, Sky o Amazon Prime: le formazioni della partita di Champions
Milan-Newcastle è la prima italiana in campo oggi in Champions League per la fase a gironi. La partita si gioca alle ore 18:45 a San Siro, non è prevista la diretta TV su Canale 5, evento disponibile in streaming su Infinity+, Now e SkyGo.
Diretta tv e streaming Milan-Newcastle · Partita: Milan-Newcastle · Data: Martedì 19 settembre 2023 · Dove: Stadio Giuseppe Meazza (Milano) · Orario: 18:45 · Canale TV: Sky Sport Uno (numero 201), Sky Sport 4K (213) e Sky Sport (252) · Streaming: Infinity+, Sky Go e NOW · Competizione: Champions League 2023/24
Probabile formazione Milan (4-3-3): Maignan - Calabria, Thiaw, Tomori, Hernandez - Loftus-Cheek, Krunic, Reijnders - Chukwueze, Giroud, Leao. All. Pioli.
Probabile formazione Newcastle (4-3-3): Pope - Trippier, Schar, Botman, Burn - Tonali, Bruno Guimaraes, Joelinton - Almiron, Isak, Gordon. All. Howe.
I principali sono: Dazn è una pay tv e quindi prevede il bleep di un abbonamento (iscriviti a Dazn); Now è un servizio di streaming on demand che trasmette i contenuti del palinsesto Sky: Abbonati qui Amazon Prime Video che ha alcuni eventi in esclusiva assoluta e ha un mese di prova gratuita: Abbonati subito gratis Come vedere le partite e gli altri eventi in streaming Per vedere in streaming gli eventi sportivi, bisogna andare o sui rispettivi siti web delle emittenti o scaricare le app. Lo streaming dei canali Rai è su RaiPlay, lo streaming dei canali Mediaset è su MediasetPlay: entrambe le piattaforme non comportano costi aggiuntivi ma possono richiedere la profilazione utente. Per Mediaset i contenuti facenti parte del pacchetto Infinity+ sono invece a bleep.
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personal-reporter · 1 year
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Giro Donne 2023
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Dal 30 giugno al 9 luglio è il momento del Giro Donne 2023, dove saranno 930 i chilometri affrontati dalla 34° edizione della corsa a tappe femminile, che si snoderà su nove tappe in cinque regioni italiane. L’edizione 2023 del Giro Donne partirà con una cronometro velocissima di appena 4,4 km intorno a Chianciano Terme e che ricorda molto il prologo dell’anno scorso in Sardegna dove, su un tracciato totalmente piatto,  ci sarà spazio per le esperte nelle prove contro il tempo, ma anche per le atlete più giovani.  Per la prima tappa in linea si parte dalla Toscana con una giornata nel territorio fiorentino, dove poi si inizia a salire verso passo della Colla che assegnerà la prima maglia verde, oltre a una rapida discesa che porterà fino al traguardo. La prima giornata in Emilia-Romagna vedrà una frazione senza particolari difficoltà, con solo la salita di terza categoria di Villabianca- Marano ma che è posta a 70 km dal traguardo, poi a Modena sarà volata. Ma la tappa più lunga dell’evento si correrà attraverso la provincia di Parma in cui, dopo una prima tappa pressoché pianeggiante, all’ottantesimo chilometro si inizia a salire nell’ordine la salita di Bardi, Passo Montevacà e Strela, tutte e tre di terza categoria. La prima giornata piemontese del Giro Donne vedrà una tappa con tre gpm di cui il Passo del Lupo che con i suoi 1407 m è anche la cima Coppi di quest’edizione, dove l’ultima salita è a 10 km dal traguardo, ma anche i chilometri finali sono in leggera ascesa. Canelli ospiterà il primo vero arrivo in salita, dove  si inizierà a salire dopo 60 km verso il gpm di 3^ categoria di Castino, poi la salita di Calosso e proprio in cima a Canelli è piazzato il traguardo di giornata. L’unica tappa ligure vedrà un tracciato interessante che potrebbe regalare in 4 gpm che animeranno il finale della frazione, dove le atlete affronteranno le salite di Passo del Ginestro, il Vigneto, quella di Garlenda e infine l’arrivo in pendenza proprio ad Alassio. Dopo un giorno di riposo l’8 luglio il Giro donne sarà in Sardegna per il gran finale, dove si parte da Nuoro e si pedala fino a Sassari attraversando il sali e scendi dell’entroterra sarda, mentre l’arrivo è in leggera salita, con frazione adattissima alle passiste veloci. Olbia ospiterà il 9 luglio il gran finale della corsa rosa con l’arrivo sul mare e due gpm di terza categoria potranno impensierire le atlete anche se ormai i giochi dovrebbero essere chiusi. Read the full article
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haeyl · 1 year
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E un’altra cosa che non mi convince è l’atteggiamento generale, di alcuni dei politici nuovi, perché questi politici nuovi, in sostanza, quello che dicono, mi sembra, è che loro son diversi dagli altri, cioè dai politici vecchi, solo che anche gli altri, quelli vecchi, dicono di essere diversi dagli altri, sia dai nuovi che dai vecchi altri da loro, allora dei politici veramente nuovi, mi sembra, quello che dovrebbero dire è che loro sono uguali, agli altri; non li voterebbe nessuno, però, probabilmente e si perderebbe così l’unica occasione di votare veramente il nuovo, la gente ha tanta voglia di nuovo, ma a parte quello, che pazienza, la cosa che mi convince meno, in questo fatto di proporre se stessi come diversi dagli altri, come: bravi, in sostanza, è che, necessariamente, questo fatto consiste nell’essere soddisfatti di sé e a me mi vien da pensare a una frase di Čechov, alla fine di un racconto che si intitola Uva spina, che è un racconto dove il protagonista è contento del pessimo vino che fa dall’uva spina e questo, scrive Čechov, è il dramma più terribile, che un uomo sia contento della propria esistenza. A me, ho studiato russo, e mi piacciono i russi, e capisco Turgenev quando dice: «L’uomo russo è buono soprattutto per il fatto di avere di se stesso una pessima opinione», e io, in una cosa del genere, mi ci trovo, e per uno che è soddisfatto di sé ho un’istintiva diffidenza, mentre per uno che ha, di sé, una pessima opinione, ho un istintivo rispetto.
Un paio di anni fa un mio amico che lavora alla galleria d’arte moderna di Modena mi ha chiesto un testo per una mostra che facevano loro sul sacro e io ho cominciato un po’ a ragionare sul sacro e ho pensato che quello che manca, nelle nostre, come dire, vite, si fa fatica anche a pronunciarle, queste parole, La mia vita, per non parlare della morte, La mia morte, La morte di mio babbo, e anche La morte, da sola, ecco io ho pensato che quello che manca, forse, a parte le autorità, che son sparite, non ci sono più, c’è stato un momento che ci sono state, forse, oggi non c’è più nessuna autorità, a parte quello, che quello lo sappiamo, oggi, forse, quello che manca, mi è venuto da pensare, è il sacro, quel che abbiamo di sacro, ma non quello che c’è dentro la testa, che lì ciascuno ha la propria testa, che per uno è la patria, per uno è la famiglia, per uno è la legge, per uno è la libertà, per uno è Dio, quanto spazio prende Dio, nei miei discorsi, io non parlavo dei discorsi, parlavo delle vite, dei nostri momenti, quando il mondo, si fa fatica a pronunciarla, questa parola, Mondo, quando il mondo ti dà una botta, come se ti dicesse che esiste, come se ti tirasse fuori dai tuoi pensieri, come se ti tirasse la giacca, se tu avessi una giacca, e ti si manifestasse, nel senso che è lì, e c’era anche prima, e tu te l’eri scordato, e ti accorgi che suona, il rumore delle sfere, che delle volte si va a nascondere in cose minuscole, in momenti che non l’avresti mai detto, come quando stendi il bucato, e poi esci e torni a casa e senti odore di sapone di Marsiglia, o come quando hai un computer nuovo e stai caricando il programma di scrittura, o come quando sei in giro, in centro, con tua figlia, e ti volti a vedere se è dietro di te e la vedi e ti vien da pensare “Ma com’è bella”, o come quando firmi un contratto di allacciamento del gas, o quando vedi che gli alberi sono diversi e pensi L’autunno ha cambiato il giardino. Tutte le volte che ti svegli che hai fame. Quando senti qualcuno che sta attento a quello che dice. Quando ti rammendi le tasche della giacca. Quando si beve il primo vino dell’anno, hai vent’anni, e sembra un succo di frutta, sì e no cinque gradi. Quando stai per lasciare l’appartamento nel quale hai abitato tre anni, fai l’ultimo giro e trovi il mozzicone di candela che avevi usato il primo giorno che c’eri entrato, che non ti avevano ancora attaccato la corrente. Quando stai stendendo i panni e ti sorprendi a cantare. Quando sei in giro, al mattino, per il centro, e tutti i posti in cui devi andare sono ancora chiusi, e entri in un bar, e ti ci fermi mezz’ora, e ci trovi una folla di pensionati che gira intorno ai quotidiani come i bambini, con la bella stagione, intorno alle altalene dei giardini pubblici. Quanto tuo babbo ti chiama Ligera, hai tre anni, e tu pensi che voglia dire cravatta, e sei contento che tuo babbo scherza con te. Quando esci da lavorare, hai sedici anni, hai fatto otto ore in un prosciuttificio, e adesso vai a casa, e se così contento che ti strapperesti i capelli. Quando sei a letto, e sei stanco, e dici alla tua gatta, che ha quattordici anni, Vieni qui, e la gatta vien lì. Quando sei sulle spalle di tuo nonno, e fate una gara di corsa, e tu e tuo nonno vincete, e tu eri il più piccolo e non vincevi mai. Quando su per una salita, sull’appennino, è notte, hai ventisei anni, sei a piedi, per mano a una ragazza, e voltate l’angolo della strada e c’è un mare di lucciole, e non è normale, tutte queste lucciole, dev’esser successo qualcosa. Quando tagli il pane, certe volte. Quando sei da solo, e ti apparecchi. Quando parli e ti sembra di sentire la voce di tuo babbo, che è morto da undici anni.
Ecco. Quelle cose lì, secondo me, che sono le cose che mi parlano a me, sono tutte cose che mi parlano della mia debolezza e io, non ne so niente, ma ho l’impressione che un modo bello di cambiare le cose sarebbe bene che non partisse dalla presunzione che noi siamo bravi, ma dalla consapevolezza che siamo deboli, difettosi, insignificanti, e io ho l’impressione, magari mi sbaglio, ma ho l’impressione che la nostra debolezza, la nostra insignificanza, i nostri difetti, siano le cose più importanti che abbiamo e che abbiamo bisogno di quelle, non abbiamo bisogno di supereroi, e mi viene in mente una cosa che ha scritto lo scrittore americano Kurt Vonnegut che una volta ha scritto: «C’è un tragico difetto nella nostra preziosa Costituzione, e non so come vi si possa rimediare. È questo: solo gli scoppiati vogliono candidarsi alla presidenza. Ed era così già alle superiori. Solo gli alunni più palesemente disturbati si proponevano per fare i rappresentanti di classe», ha scritto Vonnegut, e io, probabilmente sono io, che me ne intendo poco, ma uno che le cose si propone di cambiarle dall’alto della sua infallibilità, o della sua superiorità morale, io, mi rendo conto che probabilmente sono io, ma io, se si parla per esempio di trasporto pubblico, a me piace la Russia, e se penso alla Russia che ho conosciuto io, mi viene in mente una volta che dovevo prendere un filobus, a San Pietroburgo, sulla prospettiva grande dell’isola Vasilevskij, sarà stato il 1996, pioveva, sono entrato sul filobus, era pieno, dappertutto, tranne un tondo di un metro di diametro che era vuoto perché in alto, sul soffitto, se così si può dire, c’era un buco. Allora loro cos’hanno fatto, i russi, hanno fatto un buco anche sotto, sul pavimento. E l‘acqua passava. E il filobus andava. E questa per me era la Russia e, con tutti i suoi difetti, era bellissima, e c’è uno scrittore russo che si chiama Sergej Dovlatov che una volta ha scritto:
«Purtroppo non ci sono dati statistici certi su quali siano, in russo, le parole più o meno usate. Cioè tutti sanno, chiaramente, che la parola «merluzzo», per esempio, è significativamente più usata della parola, per dire, «sterletto», e la parola «vodka», diciamo, è più usuale di parole come «nettare» o «ambrosia». Ma di dati certi, ripeto, a questo proposito, non ne esistono. E è un peccato. Se dati di questo genere esistessero, ci accorgeremmo che, per esempio, l’espressione «è un lavoro fatto coi piedi» è una delle espressioni più usate, in Unione Sovietica».
Ecco, a me un mondo fatto coi piedi così, non so perché, ma mi piace, mi sembra un mondo consonante con i nostri difetti, se così si può dire, e, se dovessi indicare, con tutta la mia insipienza, una regola, una direzione verso la quale muoversi, non saprei indicarla e ne prenderei a prestito una che ha individuato sempre Kurt Vonnegut, quando ha incontrato Joe. «Joe, – ha scritto Kurt Vonnegut, – un giovane di Pittsburgh, un giorno mi si è presentato con una semplice richiesta: «Per favore, mi dica che prima o poi finirà tutto bene». «Benvenuto sulla Terra, giovanotto», gli ho risposto io. «Qui fa un caldo boia d’estate e un freddo cane d’inverno. È un pianeta rotondo, umido e affollato. Bene che vada, Joe, tu hai un centinaio di anni da vivere da queste parti. E di regola io ne conosco una sola: Cazzo, Joe, bisogna essere buoni!».
Paolo Nori, Un pezzettino.
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🥰 Un libro che avevo sottovalutato. 👉🏻 #iltrenodeibambini La seconda guerra mondiale è appena finita. Amerigo è un bambino di sette anni del sud, ha solo la madre, il padre è in America in cerca di fortuna, questo è quello che dice la madre. Non va scuola, impara dalla strada, sente le storie che girovagano per le vie. Amerigo va in giro tutto il giorno in cerca di stracci che poi la madre sistema per farne pezze da vendere al mercato. Lui è convinto che la madre lo voglia vendere, sente infatti parlare di un treno che porta via i bambini. Si tratta di un'iniziativa dei comunisti, portare i bambini del sud a famiglie benestanti del nord, in modo che possano sfamarli e farli studiare. Nonostante i dubbi, la madre di Amerigo si convince e iscrive il figlio. Arriva il giorno prestabilito, i bambini vengono raccolti, lavati, sfamati e vestiti, gli danno pure un cappotto e delle scarpe nuove. Poi salgono sul treno e vengono portati a Bologna, lì un banchetto li attende, ci sono piatti che non hanno mai visto: la mortadella, il grana, il gorgonzola, il gelato! E lì al nord c'è la neve, loro nemmeno sapevano cos'era. Le famiglie vengono a prendere i bambini, Amerigo va con Drena a Modena. 👍🏻 Il testo è narrato dal punta di vista del bambino e la narrazione rispecchia la sua età, è in dialetto (comprensibile, anche se alcune parole non le ho capite) e leggermente infantile. Mi sono trovata abbastanza bene con questo tipo di narrazione alla mano. 👍🏻Il libro parla di un'Italia povera, al sud per lo meno. La gente va in giro con scarpe bucate oppure non le hanno proprio. 👍🏻 Quel viaggio dona tanto ad Amerigo, non solo una pancia piena ma anche una nuova famiglia. Lo mandano a scuola, scopre di essere in gamba con la matematica e gli insegnano a suonare il violino. Vince medaglie, arriva primo alle gare, lui quelle non le aveva mai fatte. Riceve perfino dei regali e quando ritrova gli altri amici del treno ... non si riconoscono, sono così tanto cambiati in meglio, stanno tutti così bene che alcuni non se ne vogliono più andare via. ⬇️continua⬇️ #antrodilibri #bibliophilelegentibus #amicandito #ilclubdeilettorifelici #storiebookitissime #thebookclubpost https://www.instagram.com/p/CoKAEw4sOjo/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Operiamo in diverse zone di Modena e della sua provincia, tra cui:
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Quindi, se hai bisogno di un intervento idraulico urgente a Modena o nelle vicinanze, non esitare a contattare Pronto Intervento Idraulico Modena al numero 0598677606. Siamo qui per aiutarti, 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
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tarditardi · 1 year
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Leti Dafne sul palco del Premio Tenco con Jaywork Music Group il 21 ottobre 
Il Premio Tenco, senz'altro la più importante manifestazione italiana per quel che riguarda la musica d'autore, torna in scena al Teatro Ariston di Sanremo dal 19 al 21 ottobre. Tra gli artisti sul palco, insieme a star del nostro panorama musicale come Alice, Angelo Branduardi, Carmen Consoli e Vinicio Capossela, c'è anche Letizia Sperzaga, in arte Leti Dafne, che è stata per 20 anni cantante lirica, e che oggi esplora territori musicali molto diversi tra loro. Ad esempio, l'hip hop: con ED Music, una delle label di Jaywork Music Group ha pubblicato "Sono Tornata". Per il gruppo discografico ed editoriale guidato da Luca Peruzzi e Luca Facchini è un risultato importante, che testimonia come Jaywork pubblichi musica di ogni genere, puntando sempre sulla qualità.
In particolare, Leti Dafne si esibisce sabato 21 ottobre, proprio con Vinicio Capossela, Flavio Giurato, Tosca e Tom Tzè. L'artista è stata selezionata grazie a Tenco Ascolta, una serie di live organizzati dal Club Tenco in giro per l'Italia durante i quali vengono selezionati i cantautori ritenuti più interessanti. Nata a Cremona nel 1974, Leti Dafne è diplomata in canto lirico presso il Conservatorio "A. Boito" di Parma, e laureata presso l'Istituto di Alta Formazione Artistica a Parma. Ha frequentato l'Accademia di Arte Scenica per cantanti lirici a Modena. Ha insegnato canto lirico e leggero in numerose scuole e accademie musicali.  È anche autrice teatrale, e ha vinto numerosi premi letterari.  
Nonostante la formazione classica è sempre stata molto aperta alle novità e alla sperimentazione.  Ha sempre amato il rap fin da ragazzina, sentendosi costretta quasi a vergognarsene, perché gli ambienti musicali e culturali che frequentava snobbavano un po' questo genere.  A un certo punto però, pur amando molto l'Opera lirica, ha sentito l'esigenza di creare qualcosa di nuovo, qualcosa di originale, che "svecchiasse" la Lirica pur nel rispetto della tradizione.  Dal 2015 scrive canzoni sue.  Si può dire che sia l'unica musicista al mondo a mischiare due generi molto lontani: il rap e la lirica. È convinta che attraverso il rap e la buona metrica si possa veicolare qualsiasi tipo di messaggio: anche sociale, politico e culturale.
Leti Dafne, attraverso l'irriverenza del rap ma anche con la drammaticità della lirica, tocca i temi più disparati. Dai temi più sociali come l'omofobia e la violenza di genere, a quelli più personali e privati. Di fondo però nei suoi testi viene raccontato spesso l'amore per l'Arte, per la Cultura e per la Musica, perché in una società folle come la nostra, la Bellezza può essere davvero una via di rinascita e conoscenza di sé.  Nel 2017 esce il primo videoclip esperimento: "RIP Callas", una canzone ironica sul mondo dell'Opera. Nel 2018 esce il primo EP "Perle ai porci" (dando vita alla collaborazione con il producer e arrangiatore Egiuann con cui tuttora collabora). Leti Dafne attualmente collabora con le etichette ED Music e Jaywork. Da luglio 2023 collabora con Mattia Mugnai, violinista e amico storico, con cui ha sempre condiviso passioni come filosofia, kabbalah, spiritualità, mentalità finanziaria e molto altro. Una collaborazione che è iniziata per gioco e totalmente in amicizia, ma che si è rivelata invece un perfetto sostegno professionale, soprattutto per le performance dal vivo.
Leti Dafne - Sono Tornata (ED Music / Jaywork Music Group)
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Leti Dafne sul palco del Premio Tenco con Jaywork Music Group il 21 ottobre 
Il Premio Tenco, senz'altro la più importante manifestazione italiana per quel che riguarda la musica d'autore, torna in scena al Teatro Ariston di Sanremo dal 19 al 21 ottobre. Tra gli artisti sul palco, insieme a star del nostro panorama musicale come Alice, Angelo Branduardi, Carmen Consoli e Vinicio Capossela, c'è anche Letizia Sperzaga, in arte Leti Dafne, che è stata per 20 anni cantante lirica, e che oggi esplora territori musicali molto diversi tra loro. Ad esempio, l'hip hop: con ED Music, una delle label di Jaywork Music Group ha pubblicato "Sono Tornata". Per il gruppo discografico ed editoriale guidato da Luca Peruzzi e Luca Facchini è un risultato importante, che testimonia come Jaywork pubblichi musica di ogni genere, puntando sempre sulla qualità.
In particolare, Leti Dafne si esibisce sabato 21 ottobre, proprio con Vinicio Capossela, Flavio Giurato, Tosca e Tom Tzè. L'artista è stata selezionata grazie a Tenco Ascolta, una serie di live organizzati dal Club Tenco in giro per l'Italia durante i quali vengono selezionati i cantautori ritenuti più interessanti. Nata a Cremona nel 1974, Leti Dafne è diplomata in canto lirico presso il Conservatorio "A. Boito" di Parma, e laureata presso l'Istituto di Alta Formazione Artistica a Parma. Ha frequentato l'Accademia di Arte Scenica per cantanti lirici a Modena. Ha insegnato canto lirico e leggero in numerose scuole e accademie musicali.  È anche autrice teatrale, e ha vinto numerosi premi letterari.  
Nonostante la formazione classica è sempre stata molto aperta alle novità e alla sperimentazione.  Ha sempre amato il rap fin da ragazzina, sentendosi costretta quasi a vergognarsene, perché gli ambienti musicali e culturali che frequentava snobbavano un po' questo genere.  A un certo punto però, pur amando molto l'Opera lirica, ha sentito l'esigenza di creare qualcosa di nuovo, qualcosa di originale, che "svecchiasse" la Lirica pur nel rispetto della tradizione.  Dal 2015 scrive canzoni sue.  Si può dire che sia l'unica musicista al mondo a mischiare due generi molto lontani: il rap e la lirica. È convinta che attraverso il rap e la buona metrica si possa veicolare qualsiasi tipo di messaggio: anche sociale, politico e culturale.
Leti Dafne, attraverso l'irriverenza del rap ma anche con la drammaticità della lirica, tocca i temi più disparati. Dai temi più sociali come l'omofobia e la violenza di genere, a quelli più personali e privati. Di fondo però nei suoi testi viene raccontato spesso l'amore per l'Arte, per la Cultura e per la Musica, perché in una società folle come la nostra, la Bellezza può essere davvero una via di rinascita e conoscenza di sé.  Nel 2017 esce il primo videoclip esperimento: "RIP Callas", una canzone ironica sul mondo dell'Opera. Nel 2018 esce il primo EP "Perle ai porci" (dando vita alla collaborazione con il producer e arrangiatore Egiuann con cui tuttora collabora). Leti Dafne attualmente collabora con le etichette ED Music e Jaywork. Da luglio 2023 collabora con Mattia Mugnai, violinista e amico storico, con cui ha sempre condiviso passioni come filosofia, kabbalah, spiritualità, mentalità finanziaria e molto altro. Una collaborazione che è iniziata per gioco e totalmente in amicizia, ma che si è rivelata invece un perfetto sostegno professionale, soprattutto per le performance dal vivo.
Leti Dafne - Sono Tornata (ED Music / Jaywork Music Group)
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sounds-right · 1 year
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Leti Dafne sul palco del Premio Tenco con Jaywork Music Group il 21 ottobre 
Il Premio Tenco, senz'altro la più importante manifestazione italiana per quel che riguarda la musica d'autore, torna in scena al Teatro Ariston di Sanremo dal 19 al 21 ottobre. Tra gli artisti sul palco, insieme a star del nostro panorama musicale come Alice, Angelo Branduardi, Carmen Consoli e Vinicio Capossela, c'è anche Letizia Sperzaga, in arte Leti Dafne, che è stata per 20 anni cantante lirica, e che oggi esplora territori musicali molto diversi tra loro. Ad esempio, l'hip hop: con ED Music, una delle label di Jaywork Music Group ha pubblicato "Sono Tornata". Per il gruppo discografico ed editoriale guidato da Luca Peruzzi e Luca Facchini è un risultato importante, che testimonia come Jaywork pubblichi musica di ogni genere, puntando sempre sulla qualità.
In particolare, Leti Dafne si esibisce sabato 21 ottobre, proprio con Vinicio Capossela, Flavio Giurato, Tosca e Tom Tzè. L'artista è stata selezionata grazie a Tenco Ascolta, una serie di live organizzati dal Club Tenco in giro per l'Italia durante i quali vengono selezionati i cantautori ritenuti più interessanti. Nata a Cremona nel 1974, Leti Dafne è diplomata in canto lirico presso il Conservatorio "A. Boito" di Parma, e laureata presso l'Istituto di Alta Formazione Artistica a Parma. Ha frequentato l'Accademia di Arte Scenica per cantanti lirici a Modena. Ha insegnato canto lirico e leggero in numerose scuole e accademie musicali.  È anche autrice teatrale, e ha vinto numerosi premi letterari.  
Nonostante la formazione classica è sempre stata molto aperta alle novità e alla sperimentazione.  Ha sempre amato il rap fin da ragazzina, sentendosi costretta quasi a vergognarsene, perché gli ambienti musicali e culturali che frequentava snobbavano un po' questo genere.  A un certo punto però, pur amando molto l'Opera lirica, ha sentito l'esigenza di creare qualcosa di nuovo, qualcosa di originale, che "svecchiasse" la Lirica pur nel rispetto della tradizione.  Dal 2015 scrive canzoni sue.  Si può dire che sia l'unica musicista al mondo a mischiare due generi molto lontani: il rap e la lirica. È convinta che attraverso il rap e la buona metrica si possa veicolare qualsiasi tipo di messaggio: anche sociale, politico e culturale.
Leti Dafne, attraverso l'irriverenza del rap ma anche con la drammaticità della lirica, tocca i temi più disparati. Dai temi più sociali come l'omofobia e la violenza di genere, a quelli più personali e privati. Di fondo però nei suoi testi viene raccontato spesso l'amore per l'Arte, per la Cultura e per la Musica, perché in una società folle come la nostra, la Bellezza può essere davvero una via di rinascita e conoscenza di sé.  Nel 2017 esce il primo videoclip esperimento: "RIP Callas", una canzone ironica sul mondo dell'Opera. Nel 2018 esce il primo EP "Perle ai porci" (dando vita alla collaborazione con il producer e arrangiatore Egiuann con cui tuttora collabora). Leti Dafne attualmente collabora con le etichette ED Music e Jaywork. Da luglio 2023 collabora con Mattia Mugnai, violinista e amico storico, con cui ha sempre condiviso passioni come filosofia, kabbalah, spiritualità, mentalità finanziaria e molto altro. Una collaborazione che è iniziata per gioco e totalmente in amicizia, ma che si è rivelata invece un perfetto sostegno professionale, soprattutto per le performance dal vivo.
Leti Dafne - Sono Tornata (ED Music / Jaywork Music Group)
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lamilanomagazine · 4 months
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Modena, moto rubata: la Polizia Locale la ritrova in mezz'ora
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Modena, moto rubata: la Polizia Locale la ritrova in mezz'ora. È stato ritrovato dalla Polizia locale di Modena in meno di un'ora un costoso motociclo, del valore di circa 17mila euro, sottratto nel parcheggio di piazza Sant'Agostino nella serata di sabato 11 maggio. Il proprietario, un 53enne residente a Rubiera, aveva lasciato la sua moto KTM 890 R, acquistata meno di due anni fa, nel parcheggio di piazzale Sant'Agostino, a Modena, con il blocco a sterzo inserito, ma quando, un paio d'ore dopo, è tornato per riprenderla non l'ha trovata. Si è recato quindi al Punto città sicura di piazza Matteotti, per chiedere assistenza alla pattuglia di Polizia locale in servizio nel presidio che, raccolti i dettagli, ha contattato la Sala operativa del Comando di via Galilei. Con l'ausilio delle pattuglie in servizio e del sistema di videosorveglianza cittadino sono state avviate le ricerche che nel giro di mezz'ora hanno portato a ritrovare la moto ad alcune centinaia di metri da dove era stata sottratta. Gli operatori di Polizia locale hanno infatti iniziato col verificare le zone adiacenti al luogo del furto, ipotizzando che il veicolo fosse stato spinto a mano. Dopo un primo sopralluogo nell'area del Novi Sad, hanno proseguito i controlli in direzione via Emilia Ovest, quindi, nell'area cortiliva del complesso condominiale Lambda, in sosta e parzialmente nascosto da altri veicoli, hanno notato il motociclo corrispondente alla descrizione fornita dal proprietario del mezzo rubato. Una volta trasportato al Comando, il veicolo è stato subito riconsegnato al proprietario che nel frattempo aveva sporto denuncia presso gli uffici della Polizia giudiziaria di via Galilei. In tutto, dal momento della segnalazione di furto presso il presidio di piazza Matteotti arrivata alle 22 alla restituzione del veicolo effettuata verso le 23 è trascorsa circa un'ora e al proprietario non è rimasto che ringraziare gli operatori per il lavoro svolto e la tempestività.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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forumelettrico · 2 years
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Grazie al test riuscito dell'adattatore per ricaricare la moto alle colonnine, ci si sono d'improvviso moltiplicati i punti di ricarica in montagna… https://www.enduroelettrico.it/2022/10/18/giro-in-enduro-elettrico-a-polinago-di-modena-del-10-22/
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