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#ragazze perfette
mimmodaylight · 9 months
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stavo riflettendo sull’assenza di rappresentazione saffica (strano eh…) in un professore e mi è venuta in mente subito luna.
la sua esperienza con la ricerca della validazione maschile a tutti i costi e il suo “attaccarsi” subito al primo che le mostra interessa mi ricorda un po’ me e niente sarebbe interessante nella s3 partire da questo punto per una storyline che “smonta” questa sua ricerca di amore maschile in a) scarsa consapevolezza di sé e b) una buona dose di comphet.
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quandotuttosifabuio · 2 months
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Quanto son carine le ragazze che sono in sovrappeso e vengono ogni santo giorno in palestra scrutate da occhi di diavoli che accennano pure le battutine, quelle ragazze sono esempi, e senza saperlo sono già perfette così.
Ma le stimo per gli obbiettivi che hanno.
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angelap3 · 5 months
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Bob Marley diceva:
"Puoi non essere il suo primo, il suo ultimo, o il
suo unico. Lei ha amato prima, e può amare
ancora. Ma se ti ama adesso, che altro importa?
Lei non è perfetta, nemmeno tu lo sei, e voi due
potreste non essere mai perfetti insieme. Ma se
lei sa farti ridere, farti pensare due volte, farti
ammettere di essere umano e commettere errori,
tienitela stretta e dalle tutto quello che puoi.
Potrebbe non pensarti in ogni secondo della
giornata, ma ti darebbe una parte di lei che sa
che potresti spezzare (il suo cuore). Quindi non
ferirla, non cambiarla, non analizzare e non
aspettarti di più di quello che può darti. Sorridi
quando ti rende felice, falle sapere quando ti fa
impazzire, e che ti manca quando lei non c'è”.
Perché non esistono ragazze perfette, ma ci sarà
sempre una ragazza perfetta per te. ❤️
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be-appy-71 · 25 days
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Bob Marley aveva proprio ragione quando disse: "Potresti non essere il suo primo, il suo ultimo o il suo unico. Ti ha amato prima e può amare ancora. Ma se ti ama adesso, cos'altro importa? Lei non è perfetta, nemmeno tu lo sei, e voi due non sarete mai perfetti. Ma se riesce a farti ridere almeno una volta, a farti riflettere due volte, se ammette di essere umana e di fare errori, non lasciarla andare e dalle il meglio di te. Non ti reciterà poesie, non penserà a te tutto il tempo, ma ti darà una parte di sé che sa che potresti spezzare, il suo cuore. Non ferirla, non cambiarla e non aspettarti più di quello che può darti. Non analizzare. Sorridi quando ti rende felice, urla quando ti fa arrabbiare e sentine la mancanza quando non c'è. Ama con tutto te stesso quando ricevi il suo amore. Perché non esistono ragazze perfette, ma ci sarà sempre una ragazza che è perfetta per te."♠️🔥
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ombranelvento · 3 months
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mi fanno ridere queste ragazze che vogliono sembrare “perfette” pur di mettere in cattiva luce altre ragazze, mi fanno ridere queste che si sentono delle dee per un semplice mi piace a una storia, mi fanno ridere queste persone narcisiste che per sentirsi qualcuno deve sminuire un’altra persona. pur essendo le prime a far elemosina per un po’ di attenzione, pur essendo le prime a cercare attenzioni dai ragazzi fidanzati, pur essendo le prime a giudicare le altre donne, la vuoi un po’ di dignità?
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diluvioaluglio · 11 months
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le amicizie tra ragazze sono di una fragilità assurda passi dall’essere praticamente sorelle a perfette sconosciute non c’è una via di mezzo
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magicnightfall · 11 months
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WATCHING IT COME TRUE, IT'S TAKING OVER YOU, OH, THIS IS THE GREATEST SHOW
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Raggiunta una certa età è inevitabile che si acquisisca anche consapevolezza nella gestione del denaro. Per quel che mi riguarda, posso senz’altro dire di essere diventata finanziariamente avveduta ed economicamente oculata: per esempio, nel portafoglio tutte le mie banconote sono ordinate dal taglio più grande a quello più piccolo e scusate se è poco.
What's it like to brag about raking in dollars
Pertanto, consapevole che John Maynard Keyens non può che spicciarmi casa, quando ho visto il prezzo dissennato del biglietto per Taylor Swift: The Eras Tour, ben venti euro, che al cambio odierno sono sempre venti euro, ho detto: “Mi par giusto! Più che giusto, mi par doveroso. Posso aggiungerci financo una cistifellea, o qualsiasi altro organo semi vitale, chemmefrega. Taylor, che, ti serve un rene? Un pezzettino di fegato? Ho fatto le analisi adesso e i trigliceridi ce li ho a posto”. Perché ormai è chiaro che, per rispondere al quesito ontologico posto da Francesco Gabbani, “per un motivo in fondo esisterò”, il mio motivo è quello di dare soldi a Taylor Swift.
I forgot that you existed 
Così, più leggera di venti sacchi ma priva di richieste di riporre i miei organi nei sacri canopi, mi sono recata al cinematografo armata soltanto del timore che, durando la proiezione tre ore, a un certo punto i jeans potessero premermi sulla vescica e dunque compromettere il godimento di questa storica esperienza. Perché non so se ci rendiamo conto: dopo dodici-anni-dodici in cui Taylor forgot that we existed, ci becchiamo addirittura il film-concerto al cinema. Di tutti gli eventi accaduti e che accadranno negli anni ’20 di questo secolo, questo è senza dubbio il più improbabile, e pertanto decisamente epocale: per forza di cose lo racconteremo ai nostri figli (non io), ai nostri nipoti (non io), ai nostri gatti (io). 
It turned into something bigger
Ora, considerato il prezzo del biglietto pari al PIL del Principato di Andorra, credevo — e un po’ speravo — che in sala fossimo solo quelli che vedevo prenotati nell’app, cioè tre compresa me. Alla fine eravamo una ventina, cifra piuttosto standard per una proiezione pomeridiana, e per la prima volta in vita mia sono stata contenta di questo “affollamento”. Perché un po’ come con le fiere dei fumetti, dove per qualche giorno l’anno sento di essere davvero tra la mia gente, per una sera ho potuto sperimentare dal vivo quel senso di comunità nata intorno alla bionda gattara che per quattordici anni ho vissuto soltanto online. E sì, sì, ero al Mediolanum Forum e tutto, ma all’epoca il culto devozionale della divinità swiftiana era appena agli albori e la cosa si esauriva un po’ nell’ognuno per sé. Ricordo che nel bagno dell’autogrill sulla strada del ritorno c’era una ragazza con un 13 disegnato sulla mano, e io, con un 13 a mia volta, mi sono limitata a registrare l’informazione senza dirle nulla, poi pentendomene. In effetti non ho detto nulla manco ad Andrea Swift che a un certo punto mi sono trovata di fianco nel parterre, e quello è tutto un altro tipo di pentimento.
Adesso, invece, il taylorismo è un’altra cosa, enorme e superlativa: è Charizard livello 100, è l’eruzione del Krakatoa del 1883, sono i tre ettari cubici di denaro nel deposito di Zio Paperone, è il caffè della signora Pina a 3.000 gradi Fahrenheit.
So make the friendship bracelets, take the moment and taste it
Alcune ragazze nella mia stessa fila erano venute preparate, con una congerie di friendship bracelets da soddisfare il fabbisogno della Repubblica di San Marino, castelli compresi, e il loro invito a scambiarli, in una sala fino a quel momento tipicamente normale, ha acceso una miccia di interazioni tra perfette sconosciute che però, in quel momento, parevano amiche da sempre. È stato proprio come alle fiere del fumetto, in cui quando ci si incontra tra cosplayer, ma anche tra cosplayer e persone in borghese, si saltano i convenevoli e le frasi di circostanza e si arriva subito a parlare del sugo della storia di manzoniana memoria, che per me è ciò che nutre le persone in senso spirituale: i loro film, i loro libri, le loro serie, i loro  personaggi preferiti, la loro musica. E perciò via, quando avete iniziato a seguirla io da Midnights ma mi sono proprio innamorata io sono affezionata a Speak Now perché è il primo suo album che ho atteso qual è il vostro album preferito qual è la vostra canzone preferita ma è vero che hanno tagliato Long Live e The Archer ma ci sarete a San Siro io l’anno prossimo ho la maturità spero non mi capiti proprio il giorno dopo voi avete avuto problemi a prendere i biglietti mio fratello ascolta il mentecatto™️ Kanye mio fratello invece è metallaro ma davanti a Fearless si toglie proprio il cappello…
Poi vabbè, che, non lo dici che stavi ad Assago nel 2011 e non le racconti le circostanze che hanno fatto sì che riuscissi a darle il cinque? Lì mi sono sentita come nonno Simpson sotto l’albero dei limoni che illustra alla gioventù i gloriosi tempi andati, e per uno strepitoso momento sono stata la persona più importante di tutta la fila M. 
Ora, poiché il film mi ha presa alla sprovvista (ma per il concerto sarò prontissima) non avevo preparato alcun braccialetto, e anche se mi sono sentita in colpa a non aver nulla da scambiare me ne hanno comunque regalati due e il mio cuoricino è aumentato di tredici taglie. Cioè, non è meraviglioso? In altre circostanze ‘sta cosa mi avrebbe comportato soltanto una banale diagnosi di cardiomiopatia ipertrofica.
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Are you ready for it?
Ridendo e sclerando, a un certo punto si sono spente le luci. Una rapidissima richiesta di ammenda per tutti i tuoi peccati perché sai che il rischio di restarci è altissimo, e via che si parte.
Ora, io di questo tour avevo visto soltanto poche clip, per un motivo: perché me veniva da rosicà, dato che ancora non erano uscite le date italiane e temevo che non sarebbero uscite mai. Quindi si può dire che tutto quello che ho visto, l’ho visto lì per la prima volta. In ultra HD. Su un megaschermo. In Dolby surround. 
I don't wanna look at anything else now that I saw you
E adesso posso proprio dire che questo tour è una cosa mostruosa, nel senso etimologico originale: un prodigio, un portento, qualcosa che trascende i confini dell’umano. Perché diciamolo, Taylor che per tre ore ininterrotte se la canta, se la suona e se la balla, in uno spettacolo che ripercorre diciassette anni di carriera e dieci album, attiene più all’empireo che al terreno dove siamo collocati io e voi. In effetti, la domanda su come sia possibile che apparteniamo alla stessa specie Homo sapiens un po’ te la poni.
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The crowds in the stands went wild
Ma voi cantate? Perché noi volevamo cantare, hanno chiesto le ragazze della mia fila, come a volersi giustificare preventivamente di quello che stava per accadere. La risposta è stata un sì più che mai lapalissiano.
Senza che uno potesse aspettarsi nulla di meno, alle prime note di Cruel Summer la sala si è trasformata in uno stadio - una sorta di piccola prova generale per l’anno prossimo, solo che quella volta sarà finalmente dal vivo (sto scrivendo queste righe su una barella di pronto soccorso perché una sincope mi ha fatto cascare giù come una dama vittoriana, quindi più che altro mi auguro da viva).
Got a feelin' your electric touch could fill this ghost town up with life
Abbiamo cantato, abbiamo tenuto il tempo, abbiamo interagito e scherzato tra di noi, e quando l’intera sala ha battuto le mani in sincronia dopo “When you know you're about to cry” di You Belong With Me, e ha fatto il cuore in Fearless, e quando ha mostrato allo schermo i friendship bracelets durante il bridge di You’re On Your Own, Kid, ecco, è stato davvero tanto bello.
E mi rendo conto della fortuna di aver trovato una sala viva e partecipe ma tutto sommato ammodo, perché ho visto testimonianze sui social di gente che ha dovuto passare tre ore in compagnia di scimmie urlatrici in gita sociale al mercato del pesce di San Benedetto del Tronto. In quel caso, forse avreste letto di me non sul blog ma sulle pagine della cronaca nera.
I had a marvelous time
E poi niente, a un certo punto si sono riaccese le luci, anche se io sarei volentieri rimasta lì a oltranza — mi fosse venuto in mente avrei invocato “Diritto di asilo!” come Quasimodo sulla balconata di Notre Dame. Già tornare al mondo reale dopo essere stata al cinema per me è traumatico in genere, figuriamoci tornare al mondo reale dopo tre ore di Taylor Swift formato maxi.
Ma vabbè, ora non mi resta che tenere duro durante i nove mesi che mancano alle due tappe italiane dell’Eras Tour, con Taylor che ritorna in Italia per la prima volta dopo, vedi tu il caso, tredici anni. E se per un film stavamo messi così, possa Iddio avere pietà dell'anima di chi dovrà, mmmh, tollerarci...
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**** Le mie recensioni agli album:
Red dead revolution
‘Cause she’s still preoccupied with 19… 19… 1989
(Frankly, me dear, I do and I don’t give a damn about my bad) reputation
(If you wanna be my) lover
That’s all folk(lore)
Quoth the raven, “evermore”
Once upon a midnight dreary, while I pondered, weak and weary
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leparolechenonesprimo · 6 months
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16 marzo 2024
Sono le 17:27 di un sabato pomeriggio, sono chiusa nella mia camera a studiare, ma ho dovuto prendermi una pausa dopo aver parlato per tanto tempo in inglese. Adesso sono nel letto, sono stanca, vorrei non fare niente, ma poi mi scoccerei, quindi prendo le cuffie ma appena accendo la musica mi perdo nei miei pensieri. Perché sembra che io non sia mai abbastanza? Perché sembra che devo faticare più degli altri? Perché mi sento sempre in difetto? Perché a volte sento non desiderata la mia compagnia dagli altri? Che poi come dargli torto, io non so stare in mezzo alla gente, odio stare in mezzo alla gente, mi sento a disagio, giudicata, sono quella persona che per strada cammina con lo sguardo fisso a terra per non incontrare lo sguardo di nessuno. Mi sento a disagio soprattutto se passo davanti a un gruppo di ragazzi, perché mi sento sempre inferiore, niente di speciale. Mi guardo intorno e vedo ragazze perfette, poi arrivo io... ci sono giorni che mi accetto e altri no, sono piena di insicurezze, sono piena di pensieri, piena di sensazioni e non esterno niente. Non so mostrare le emozioni, non lo voglio fare per non dare più a qualcuno la possibilità di ferirmi. Posso essere piena di insicurezze ma quando incontro i tuoi occhi verdi mi paralizzo, sei esteticamente il mio ragazzo tipo, ma anche se il resto non lo fosse basterebbero i tuoi occhi. Non ho mai parlato con te e credo non lo farò mai ma ti ringrazio per avermi mostrato che non sono rotta, che posso ancora provare emozioni, che posso ancora sentirmi il cuore andare a mille ed emozionarmi di vedere una persona. Semplicemente non ho ancora incontrato la persona giusta. A volte ho fatto dei sogni premonitori, in generale credo molto nei sogni, soprattutto quelli ricorrenti e credo di aver sognato la mia anima gemella ed è per questo che posso dire che ancora non l'ho conosciuta perché la mente quando sogni non può creare dei volti, sognamo solo persone che abbiamo visto anche passanti... e il tuo volto non era visibile, nascosto sotto un casco da moto. Non avere fretta a trovarmi, non so se sono ancora pronta ma prometto di impegnarmi per ritrovare la sicurezza e la leggerezza che avevo prima che la mia fiducia venisse tradita. Non avere fretta ma non metterci troppo perché forse alcune cose dovremo superarle insieme.
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nonhosbattii · 7 months
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Ti seguo da un sacco e vorrei sapere cosa ne pensi: Da persona di genere maschile, cis-etero, che ha cambiato prospettiva proprio sull'essere "maschio", ovvero prima molto basico adesso molto diverso e consapevole, vorrei sapere se possibile quali sono i motivi per la quale fansly è poco attivo.
Mi spiego meglio: A mio parere tutte le piattaforme di questo genere, utilizzate negli ultimi anni da maggiormente persone di genere femminile (etero e non), sono a parer soltanto piattaforme che appagano l'uomo.
Approfondisco meglio: credo (ma non voglio presupporre) che tu sia meno attiva perché adesso c'è qualcuno che ti desidera veramente e non soltanto come appetito sessuale. Ovvio, magari ti sei stancata, chissà! Vorrei soltanto sapere se quello che penso se mi immergo nei panni di una ragazza che vende contenuti è plausibile. Ovvero che l'euforia che viene dal far mostrare il proprio corpo ed avere una remunerazione per questo, si spenge via via che si capisce di essere esclusivamente un prodotto di se stessi.
Non voglio insultarti perciò se questa domanda ti da fastidio accoglierò il fatto che non ne vuoi parlare!
Hey, apprezzo il tono con cui è stata posta la domanda e prima di tutto, ti ringrazio.🤍
In generale negli ultimi anni ho acquisito molta più consapevolezza su me stessa, sia a livello fisico che mentale. Ho imparato poco a poco ad amarmi. E partendo dall'essere perennemente in conflitto con il corpo, tanto da piangere veramente ogni dannato giorno, continuando a mettere a confronto il mio corpo a quello di mille altre ragazze che consideravo "perfette", sono arrivata al punto in cui scoprirmi non mi sembrava più motivo di imbarazzo, anzi. Ho iniziato a fotografarmi spesso e chissà, forse quando ho iniziato a postare le mie prime foto più "spinte" qua su Tumblr desideravo che anche gli altri, uomini e donne, vedessero ciò che vedevo io e lo apprezzassero tanto quanto me. Un po' per vanto, un po' per approvazione. Poi con il tempo è diventata semplice abitudine. Il fatto che sia poco attiva su fansly non ha nulla a che vedere con la mia relazione. Ovviamente mi sento amata e apprezzata e desiderata e mi sento fortunata ogni giorno per questo. Ma lo scattare foto e renderle pubbliche è una cosa che risaliva a prima della mia attuale relazione, ora semplicemente mi piace farlo quando ho del tempo da dedicare a me stessa e l'idea di aver aperto una pagina in cui mi "vendo", a parte il poco guadagno, è solo una cosa come un'altra. Mi piace il mio corpo, mi piace fotografarlo, mi piace pubblicare una cosa che mi fa stare bene, tutto qui. Spero di essere stata chiara ed esaustiva, forse le frasi sono un po' sgrammaticate perché mi sento particolarmente stanca questa sera e sto faticando persino a concentrarmi durante la lettura di un libro che mi appassiona😩
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"Dichiarata sana e rispedita nel mondo. Diagnosi finale: bordeline recuperata. Che cosa voglia dire ancora non l'ho capito. Sono mai stata matta? Forse si. O forse è matta la vita. La follia non è essere a pezzi o custodire un oscuro segreto. La follia siete voi o io, amplificati: se avete mai detto una bugia e vi è piaciuto, se avete mai desiderato di poter restare bambini in eterno... non erano perfette, ma erano amiche mie. Negli anni '70 quasi tutte erano uscite e vivevano la loro vita. Alcune le ho riviste, altre no mai più, ma non c'è un giorno in cui il mio cuore non le ritrovi."
~ Ragazze interrotte
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stosempredimerda · 1 year
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Sbaglio o qui sopra vi siete tutte fatte un fisico della Madonna? Guardo tipo 3 blog al giorno con foto di ragazze fisicamente perfette
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Comunque sono proprio scema eh, mi faccio venire i mal di stomaco nel momento in cui vedo tante ragazze il palestra e inizio a pensare "aiuto quanto sono brutta,mi sento inopportuna, voglio fuggire, loro sono tutte perfette "
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gcorvetti · 1 year
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Ci risiamo.
Ieri l'amico in Scozia posta sta cosa, metto in fondo, sempre polemiche sul nostro Davidone, più che polemiche direi medievalismi sbilanciati. Partendo dal fatto che siamo tutti fatti allo stesso modo e cambiano solo le dimensioni (altezza, peso, ecc ecc) e che è da bacchettoni puritani pensare che una statua sia volgare o addirittura 'oscena' come recita la foto, è una statua può piacere o meno ma è un pezzo di marmo. Però quando si tratta di guardare ragazze seminude sui social che ammiccano stile mignotte da pipshow di una volgarità e spesso di cattivo gusto è lecito, anzi, nei tempi moderni che viviamo fanno numeri, perché i social sono solo un'arma di distrazione come tante altre, direi la più potente in questo momento, e certi contenuti piacciono. Il Vasari scriveva : «[…] e veramente che questa opera ha tolto il grido a tutte le statue moderne et antiche, o greche o latine che elle si fossero […] perché in essa sono contorni di gambe bellissime et appiccature e sveltezza di fianchi divine; né mai più s'è veduto un posamento sì dolce né grazia che tal cosa pareggi, né piedi, né mani, né testa che a ogni suo membro di bontà d'artificio e di parità, né di disegno s'accordi tanto. E certo chi vede questa non dee curarsi di vedere altra opera di scultura fatta nei nostri tempi o ne gli altri da qualsivoglia artefice». Quindi più di una semplice statua, ma la rappresentazione della bellezza maschile con delle proporzioni perfette, rapporto aureo. Ci sono poi anche le diatribe sul fatto che abbia un pene piccolo, beh quello è dovuto al fatto che i Greci lo associavano alla moderazione, una delle doti imprescindibili della virilità e quindi di un guerriero, al contrario, un pene grosso simboleggiava l'incapacità di gestire gli impulsi e di agire con intelligenza e risolutezza, i satiri venivano raffigurati sproporzionati con peni grossi e spesso eretti, proprio per questo motivo. C'è da dire che la nostra società è diventata così puritana verso certi discorsi che il nostro corpo stesso è diventato una volgarità, aimè, come se avere il culo sia volgare, lo abbiamo tutti il culo, oppure dire pene in una discussione sia diventata una brutta parola, senza poi parlare del seno, che ha un suo specifico funzionamento e non è solo un oggetto da strizzare nei momenti di eccitazione, qua si torna ai Greci. Abbiamo in questi tempi moderni una visione dell'orrido, pomparsi a dismisura le parti del corpo non fa di te bella/o ma ti fa somigliare ad un canotto.
La frase "la bellezza sta negli occhi di chi guarda" è vera a metà perché si può dare ad un opera tramite la proporzione aurea una bellezza sua, anche perché se sta negli occhi di chi guarda la possibilità che tu, o nel nostro caso un'opera d'arte, sia ritenuta bella scende drasticamente a chi vede in quella persona o nell'opera la bellezza, gli occhi sono facilmente ingannabili.
Tutto sto papiro è per dire che non si deve giudicare dall'aspetto perché è solo il nostro involucro e non l'abbiamo scelto noi, si ovvio si può plasmare e renderlo più appetibile, ma noi non siamo obbiettivi e spesso rendiamo il nostro involucro soltanto una maschera di quello che era. Concludo. Rita Levi Montalcini disse :"...Io non sono il corpo, io sono la mente...", frase di un discorso un pò più ampio, ma il succo di queste parole andrebbe bevuto ogni qualvolta ci si interroga sul proprio aspetto esteriore, curate quello interiore e nessuno potrà scalfire il vostro involucro.
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Le ragazze vere non sono perfette. Le ragazze perfette non sono vere
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oramicurcu · 2 years
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Ciao Tindi,
Ho sempre paura che arrivi il giorno in cui il mio ragazzo si renda conto di quanto poco valgo e mi lasci.
Quando siamo in compagnia vedo le altre ragazze e penso a quanto sono interessanti e intelligenti e credo siano perfette per lui al posto mio.
So che sto minando quello che dovrebbe essere un periodo sereno e felice della mia vita.
Ciao!
Vai a toccare un punto debole per me. Non mi sento mai all'altezza nemmeno io e ho la stessa sensazione quando con il mio ragazzo siamo in compagnia e ci sono altre ragazze.
Vedo tutti i miei difetti, quanto parlo poco e quanto sono poco energica, quanto sono poco propositiva o di compagnia e quel che sia.
Ti capisco. Però..
Se lui sta con me, e se il tuo lui sta con te, evidentemente non siamo così male, valiamo qualcosa per loro e dobbiamo esserne consapevoli. Non siamo perfette, così come nessuno lo è, ma valiamo. Non siamo sbagliate e meritiamo l'amore.
E infine, un abbraccio ❤️
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sorrisicollaterali · 2 years
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- sto partecipando a un contest su wattpad in inglese, metto qui la versione in italiano per lasciarla da qualche parte -
Specchi d’apparenza
La solita scrivania bianca con sopra i segni dei pastelli a cera di quando ero piccola, mi serve d’appoggio per lo smartphone che tengo davanti. Continuo a scorrere le solite immagini e la schermata di Instagram mi si para davanti da più di mezz’ora. Ho appena pubblicato un reels che non ha ancora visto nessuno. Vorrei essere come loro: quelle ragazze perfette che vedo ogni giorno sui social. È il mio unico pensiero prima di addormentarmi. La sveglia continua a suonare, sempre lo stesso trillo che è ormai diventato insopportabile. Tiro un cuscino per soffocare il rumore - come al solito - e il mio tiro va a vuoto. Non avevo mai fallito un lancio prima d’ora. Mi stiracchio ancora infastidita e mi ci vuole un attimo per rendermi conto che quel suono insistente non proviene dalla mia sveglia, ancora incolume sul comodino; è il suono delle notifiche che mi stanno arrivando. Il mio video è andato virale durante la notte e quasi non riesco a crederci mentre cerco di controllare a uno a uno tutti i commenti. Tutte queste attenzioni mi fanno sentire come in cima al mondo. Finalmente qualcuno si è accorto di me e quella sensazione d’invisibilità si è volatilizzata in un batter d’occhio. Quando suona davvero la sveglia non so quanto tempo è passato, sto ancora cercando di rispondere a tutti i miei follower. Avevo un impegno questa mattina, ma non posso permettermi di andare da nessuna parte…se non pubblico un video anche oggi perderò tutte le visual che ho guadagnato. È un loop intenso: devo trovare in continuazione contenuti validi, pubblicarlo in alta qualità, aspettare i primi like ed essere sempre disponibile. Essere un influencer mi permette di fare la vita che sognavo, anche se non sono potuta andare al compleanno di mia mamma la scorsa sera; c’era tutta la famiglia riunita come dopo tempo, e io avevo un evento al quale non potevo mancare se volevo ancora collaborare con quel brand. Sembravano divertirsi molto dalle foto che mi hanno inviato. Mi mancano. Faccio un sacco di cose stupende, eppure non posso permettermi di staccare la spina per un’intera giornata e sparire nel nulla. Ci sono cose che è bello tenersi per sé, come una cena in famiglia o una lunga chiacchierata con un’amica che non vedi da tempo. Ma dietro a quello schermo vogliono sapere tutto, e ci sono scadenze e termini da dover rispettare. A volte non è più bello come la prima volta, quando c’era l’adrenalina delle nuove esperienze. Quando la vita degli altri sembrava bella dalla copertina. Certe volte vorrei svegliarmi e ritornare a non essere nessuno. Solo per un giorno, un giorno della mia vecchia vita.
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