#posseduta
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15k parole di fic e solo ora mi rendo conto che forse non la posso usare per il Big bang di Lande di fandom
#ermenegalda#machistuff#speriamo bene e quando mi ricapita di essere posseduta in quel modo e tirare fuori 15k di fic
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#BambolaPosseduta#BambolaStregata#MisteroParanormale#StoriaInquietante#AttivitàParanormale#BambolaInfestata#StoriaHorror#Misteri#Paranormale#BambolaInquietante#BambolaAssassina#bambola#zagato#strega#bambole cumbia#robert la bambola posseduta#terrore#Brivido#brutte storie#bambola posseduta#shorts
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Mi hai voluta
Desiderata
Sognata
Sfiorata e poi persa
Indi rincorsa
Bramata
Attesa
Infine avuta
Posseduta
Ed ora, finalmente, goduta...
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C’è qualcosa che non va in me.
Odio vedere la quotidianità della gente, le loro maschere, le loro falsità, la loro resa al mondo, la loro somiglianza agli altri, la loro promiscuità.
Guardo la gente che cammina per la strada, che cammina e nient’altro, ed è questo che sento: camminano, ma vengono anche trascinati via.
Sono parte di una corrente.
Se la felicità è l'assenza di febbre non saprò mai cos'è la felicità.
Perché io sono posseduta da una febbre per la conoscenza, l'esperienza e la creazione.
Quello che non posso amare, non mi interessa.
Anais Nin
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Più vuota è la mente di una persona, di più denaro ha bisogno per riempire i suoi fine settimana. Non creando o producendo nulla da sola, deve comprare tutto per divertirsi. Invece qualcuno con un certo livello di cultura trova piacere in una buona conversazione, nella lettura di un libro o nel godersi la musica, arricchendo il suo tempo in modo più profondo e significativo.
La ricchezza che ci forniscono i libri è una vera fortuna, più duratura e pura di qualsiasi ricchezza materiale possa essere posseduta.
Fernando Savater
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La passione della vedova
Ha perso il marito da un anno: per uno stupidissimo incidente stradale. La rispettano tutti e tutti l'hanno aiutata a rimettersi in carreggiata. Le hanno trovato un bel lavoro nell'azienda di famiglia e s’è rimessa in discussione. Professionalmente non ha voluto sconti e quindi con le unghie e con i denti s’è ritagliata un suo spazio di utile contributo. Oggettivamente è molto brava; nei reparti la sentono, la coinvolgono. Però tutti la trattano sempre come una preziosa e fragile porcellana; cioè con delicatezza e rispetto. In azienda amavano quell’uomo. I beni di famiglia poi hanno aiutato. Tutti si sono prodigati; i suoceri non mancano di prendersi cura dei suoi figli e lei per questo li ama e li ringrazia.
Un quadretto familiare e privato tutto sommato sereno. Ma le manca il meglio: le urge. Sta impazzendo dentro perché è preda di una follia tutto sommato innocente, ma esternamente ben dissimulata: vuole assolutamente un uomo dentro di lei. Basta delicatezze e guanti bianchi. Vuole carne e sangue, sudore e odore d’amore in un letto. Lenzuola sdrucite e impregnate dei prodotti dell'amore, sporche dei desideri osceni di due amanti sfiniti ma finalmente soddisfatti. Trucco sfatto, che le cola dagli occhi. Animo e sensi felici e appagati. La sua fica desidera essere leccata e mangiata. A lungo: in breve, lei vuole soffocare un uomo d'amore. Anela ad avere nel letto qualcuno che la scaldi, che se la coccoli e che se gli gira la prenda in modo un po’ spartano; come faceva lui.
O magari anche peggio: è pronta, lo desidera da tanto, da troppo. Con suo marito si sentiva al tempo coccolata ma protetta e poi improvvisamente usata, posseduta. Perché lei era una cosa sua, che egli violava e adoperava quando gli pareva e piaceva, questo era ben chiaro, tra loro. E questa oggettiva condizione di sottomessa, ma comunque adorata e viziata, le piaceva. Moltissimo. Si sentiva desiderata: sia come leale compagna che sessualmente. E lei allora non mancava di provocarlo, per farsi saltare addosso. Lui la divorava letteralmente. Preda appetibile. Si: questo lei si sentiva. Stasera c'è una cena tra amici, a bordo piscina; vestiti pochi e assoluta informalità.
Si parlerà di libri, di sport e vacanze: problemi seri e lavoro possibilmente fuori dalla porta, per favore. Le amiche le hanno anticipato che tra gli invitati ci saranno tre o quattro bocconcini succulenti; tutti ottimi candidati alla carica di stallone, anche per una notte sola. Si, è proprio ora per lei di rispolverare i basics. Perché proprio non ne può più. Basta romanticherie. Vuole solo scendergli l’intimo a sorpresa, prendere in bocca un bell'uccello lungo e duro, lavorarselo di labbra e di gola, inghiottire il suo seme e poi farsi inculare, scopare e gridare. Le manca proprio gridare liberamente per l'orgasmo raggiunto. Ma finalmente stasera forse c'è una possibilità.
Anela già sentirlo pompare dentro di sé, con l'urgenza di svuotarsi, troppo la vuole sua. Desidera queste cose con tutta l’anima. Vuole solo fare l’amore: quello che fa male al culo e alla fica. E’ forse peccato mortale, per una donna sana? E dopo due chiacchiere e quattro risate di pausa dopo il primo riuscito amplesso - fantastica nuovamente - vuole mettersi di pancia, allargare le natiche davanti a lui e fargli capire chiaramente che brama prenderlo nuovamente ma stavolta nel culo: vuole letteralmente spompare un uomo e stordirlo, affascinarlo almeno per una notte intera, che poi si vedrà se la cosa proseguirà. Saprà drogarlo di sé. Lo sente.
E il giorno dopo al lavoro, occhiaie ma soddisfatta, vuole sedersi col culo che le faccia ancora male e brama ricevere il suo messaggio: “quando ci vediamo?" Si, si… non ne può più del rispetto e delle maniere gentili di tutti: vuole un uomo. Uno tosto, uno che la maltratti, che la faccia sentire nuovamente una cosa sua, da usare e che la faccia godere, godere, godere. Gli farà tutto ciò che lui vorrà. Stasera succederà, lo sente: è troppo tempo che non scopa e vuole qualcuno che le faccia dimenticare il passato, l'acqua che ormai non macina più. Lei è qui: viva, bellissima, affascinante e con una passera stupenda, calda, profumata, accogliente, ben rasata e… completamente inutilizzata. Ora è entrata in sala; ha visto le possibili prede ma immediatamente ha spostato lo sguardo verso il bordo piscina e ha deciso:
Ladies and Gentlemen, the winner is…
RDA
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La carne va sentita sotto le mani.
Sentita per come brucia di desiderio di essere posseduta, le mani devono far sentire il possesso, devono parlare, poter dire: “Appartieni a me". ♠️🔥
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Un collare emoziona il possesso e l'essere posseduta 👑
- M.Vèga
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Un sogno che sembrava troppo reale
PARTE QUARTA
Valgono le stesse avvertenze descritte nella parte prima.
Ebbi una notte molto tormentata, non facevo altro che girarmi e rigirarmi nel letto. Arrivò la mattina, e il mio primo pensiero fu per Dicky e di quello che mi aveva fatto la notte precedente, non mi ero mai sentita così posseduta, mai così femmina. Aveva preso quello che voleva e il peggio era che io gli avevo lasciato fare. Mi ero promessa che quello che era successo non sarebbe più accaduto. “Farò finta che non sia mai accaduto”. Cercai con tutte le forze di scacciare quei ricordi, mentre di contro fui pervasa da una vampata di calore. La cosa che dovevo fare era una doccia, scesi dal letto, andai in bagno e iniziai a farmi una doccia fredda, volevo punirmi e allo stesso tempo scacciare dalla mente quei pensieri caldi. Mi lavai in modo compulsivo, ma non riuscivo a lavarmi dentro, lavarmi la colpa di averglielo lasciato fare e aver goduto immensamente. Mi rivestii rapidamente, uscii dalla camera e nervosamente mi diressi in cucina. Dicky mi vide entrare e saltò in piedi, scodinzolando avidamente. Lo ignorai, gettai giù del cibo e dell'acqua e mi diressi alla porta e uscii. Avevo bisogno di schiarirmi le idee e di trascorrere una giornata normale. Dopo aver fatto alcune commissioni, tornai a casa per fa uscire la bestia. Appena mi vide iniziò a fare le feste, lo ignorai, gli agganciai il guinzaglio al colletto e lo portai fuori a far le sue cose, non appena finito i suoi bisogni lo riaccompagnai a casa. Mi sentivo come se mi stessi nascondendo, mi proposi di tornare a casa e di comportarmi normalmente. Dicky mi seguiva ovunque nella casa, era la mia ombra. Gli intimai di smetterla, ma lui era refrattario a qualsiasi rimprovero. Giacché non me lo toglievo di dosso, andai in camera chiudendogli la porta sul muso. Era chiaro che mi volesse ancora, rabbrividii. Cominciò a graffiare la porta, mi sentivo prigioniera, ero terrorizzata e allo stesso tempo emozionata. Sapevo perfettamente che cosa volesse. Approfittando di un momento di pausa uscii dalla camera, appena mi vide Dicky mi s’incollò addosso e non mi lasciò mai sola, se solo mi fermavo un momento il suo muso mi sondava subito l’inguine, anche se indossavo pantaloni della tuta spessi, mi ritrovai a spingergli costantemente via il muso. Era tutto sconcertante e allo stesso modo conturbante. Il mio sguardo andava a finire sempre su quella punta rosa, e questo mi produceva un’eccitazione irrefrenabile, ero costantemente umida. Man mano che continuavo a spingerlo la mia resistenza ai suoi attacchi era sempre più debole, lasciavo che il suo muso indugiasse ogni volta un po’ più a lungo. Tutto era inquietantemente erotico. Ormai si era insinuato nella mia mente, era il mio chiodo fisso e il cane diventava sempre più fuori controllo.
Tutto questo durò per alcuni giorni ancora. Ormai sapevo che non sarei riuscita a resistere ancora per molto, sapevo che Dicky voleva scoparmi ancora e avevo paura che alla fine glielo avrei permesso. Lo respingevo senza troppo convinzione, le mie difese stavano venendo meno. Per calmarmi i nervi bevevo qualche bicchierino di scotch. Alla fine esausta di quella situazione cercai di trovare qualcosa che calmasse il suo stato di eccitazione continua. Cominciai a strofinargli la pancia, cosa che apprezzò molto, si sdraiò e mi fece fare. Fui incoraggiata dalla sua collaborazione. Proseguii fino ad accarezzare la sua erezione. Era perversamente piacevole sentirlo pulsare e crescere nella mia mano. Sentii il suo respiro accelerare, mentre le prime gocce di pre-sperma cominciavano a fluire sulla sua punta rosa e appuntita. Ero eccitatissima mentre sentivo l’animale rispondere, ma improvvisamente Dicky si alzò e mise la sua zampa sul mio seno e spinse fino a farmi cadere all’indietro. L’animale fu immediatamente tra le mie gambe e con il muso sondò rendendosi conto di quanto fossi eccitata, mi sentii avvolta in una nebbia di lussuria. Ero come un automa in preda a qualcun altro che agiva per me, mi tolsi i pantaloni e le mutandine, così ero completamente accessibile. La lingua spessa del cane mi stava lambendo e mi senti i esplodere in un orgasmo strabiliante e duraturo. Ero completamente sopraffatta dalle sensazioni. Dopo che sono venuta Dicky smise di leccarmi e aveva spostato la testa di lato, dandomi un colpetto sul fianco. Pensai: "Vuole che mi giri, così può scoparmi", gemetti, "come una cagna ." Mi ritrovai a obbedire, rotolando e alzandomi in ginocchio. Sentì il suo peso, arrampicarsi sulla schiena, spinsi la testa e le spalle verso il pavimento. Sentii la sua forza mentre mi afferrava per i fianchi e strisciava verso di me. Sentii la punta affilata e umida del suo cazzo mentre si faceva strada tra le mie gambe, forzando, sondando. Dicky trovò il punto e scivolò dentro, mi sentivo presa, presa come una cagna. Il cane spingeva con impazienza mi sentivo inorridita e allo stesso tempo emozionata, sconvolta ed elettrizzata. Senti qualcosa di grande... che spingeva al suo ingresso, era il suo nodo che si faceva strada, a quel punto esplosi in un orgasmo spaventosamente intenso e sentii il suo sperma caldo iniziare a ribollire dentro di me. Dick si immobilizzò, riuscivo a sentire il suo calore pulsare dentro di me, mentre riuscivo ad avere una serie di orgasmi più piccoli, ma comunque intensi, sentendo i fluidi iniziare a fuoriuscire e gocciolare lungo le mie cosce, venni di nuovo. È stato spaventoso ed estremamente erotico allo stesso tempo. Ho provato ad allontanarmi e non ci sono riuscita. Mi sono sentita impazzire e sono venuta di nuovo. Era così intenso essere così fuori controllo. Dicky era incastrato in me con il suo nodo e non potevo farci niente, dovevo aspettare finché non avesse finito. Fu molto umiliante ma straordinario. Sembrava che la scopata continuasse all'infinito ero attaccata a Lui e sentivo che mi stava, riempiendo e mi sentivo perdermi nella pura sensualità animale. Mi sentivo totalmente posseduta dall'insistente forza animale, presa come una vera cagna. Alla fine tutto finì, Dicky scivolò fuori e se ne andò. Sentì i suoi succhi fluire fuori di me lungo l'interno delle mie cosce, innegabilmente. Sentì i graffi sui miei fianchi quando venivo posseduta. Sapevo nel mio cuore che per me non sarebbe più stato lo stesso, non potevo annullare ciò che avevo fatto. Quell’animale mi aveva portata in un luogo sessuale che non sapevo di avere dentro di me. E lei glielo avevo permesso. E sapevo... che glielo avrei permesso di nuovo.
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Mi piacerebbe essere posseduta da un altro uomo, insieme a mio marito, ma non oso chiederglielo. È successo varie volte con il mio compagno precedente, me lo aveva proposto lui e all’inizio ero shoccata. Ha dovuto insistere molto ed alla fine ho accettato. Mi facevo bendare e poi avevo un rapporto sessuale a tre, con singoli che sceglieva lui su siti dedicati. Io non li vedevo mai, né prima, né durante, né dopo. Sentivo le loro mani, bocche, sessi sconosciuti su di me e dentro di me, i loro odori, il loro ansimare, le loro parole, a volte dolci, a volte volgari, ma non potevo vederli. Tutti gli altri sensi erano amplificati all’ennesima potenza, come pure il piacere sessuale. Questa cosa mi manca molto, sono solo riuscita a chiedere a mio marito di bendarmi, ma nulla più.
pensa se tuo marito è uno degli uomini che qui hanno confessato di voler vedere la loro donna con altri, ma non osano chiedere. forse vale la pena trovare un modo per comunicare le proprie fantasie e inclinazioni
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Ho una fotocopiatrice che parte da sola, credo sia posseduta: "Fronte retro Satana!"
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Ho avuto un pensiero positivo ed è una cosa talmente insolita per me che mi sono chiesta se per caso non fossi stata posseduta da qualche entità estranea 🤣
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La carne...
... va sentita sotto le mani. Sentita per come brucia di desiderio di essere posseduta. Le mani devono far sentire il possesso devono parlare poter dire: ''appartieni a me''...
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MARCHESE DE SADE
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“Sia lodato l’amore in cui non ci sono
né possessore né posseduta,
ma entrambi si donano.”
— Jorge Luis Borges
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Più vuota è la mente di una persona, più denaro ha bisogno per riempire i suoi fine settimana. Non creando o producendo nulla da sola, deve comprare tutto per divertirsi. Invece qualcuno con un certo livello di cultura trova piacere in una buona conversazione, nella lettura di un libro o nel godersi la musica, arricchendo il suo tempo in modo più profondo e significativo.
La ricchezza che ci forniscono i libri è una vera fortuna, più duratura e pura di qualsiasi ricchezza materiale possa essere posseduta.
Fernando Savater
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L'amour pour l'amour
A volte, una cerbiatta libera e innocente merita una buona sculacciata da parte della sua padrona. E se non la merita, di sicuro le farà bene. Quindi alla fine l'apprezzerà anche lei. Perché più che schiaffi sul culo rovente, tra due che si amano profondamente quelle sono carezze d'amore e di passione dirette al cuore. Nel suo intimo, segretamente ne vorrà ancora.
Le sue lacrime di rabbia, presto diventeranno per lei stille di gioia. E renderanno più gustoso il suo succo d'amore. Perché si sentirà posseduta, desiderata, amata e molto protetta. Una vera schiava. Capirà infine che non esiste una padrona felice, se non ha con sé la sua schiava fedele. L'amore poi basta a sé stesso e a entrambe.
RDA
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