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Le Ultime Novità Scientifiche nelle Esplorazioni Spaziali: Implicazioni Attuali e Future. Recensione di Alessandria today
Come le recenti scoperte spaziali stanno trasformando il nostro futuro sulla Terra e oltre.
Come le recenti scoperte spaziali stanno trasformando il nostro futuro sulla Terra e oltre. Le esplorazioni spaziali stanno vivendo una nuova era d’oro, grazie a una combinazione di avanzamenti tecnologici, investimenti privati e scoperte scientifiche che stanno ridefinendo i confini della conoscenza umana. Le agenzie spaziali come la NASA, l’ESA e SpaceX, insieme ad altri attori emergenti,…
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Curiosity della NASA scopre su Marte “Cacao”: uno straordinario meteorite di ferro e nichel
SCIENZA - Curiosity della NASA scopre su Marte “Cacao”: uno straordinario meteorite di ferro e nichel
SCIENZA – Il 27 gennaio 2023, il Rover Curiosity della NASA ha avuto un incontro sorprendente sul suo cammino di esplorazione del cratere Gale su Marte. Durante il suo 3.725° giorno di missione, il Rover ha incontrato un meteorite di ferro e nichel straordinario chiamato “Cacao”. Il Rover ha fotografato Cacao con la sua “Mastcam” e ha analizzato la sua composizione utilizzando lo strumento…
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Veneziani: In treno verso il nulla, stranieri a casa propria.
di Marcello Veneziani – 13 Agosto 2023
L’altra sera ho preso un treno locale tra Foggia e Bari. Ero nella mia terra, dovevo raggiungere il mio paese natale, ho preso l’ultimo regionale della sera. Non ero in prima classe, non leggevo Proust, non ero tra lanzichenecchi, come era capitato ad Alain Elkann ed ero curioso di chi mi stava intorno. Ero l’unico anziano in un treno zeppo di ragazzi, pendolari della movida, che si spostavano per andare a fare nottata in paesi vicini. Ero su una tratta che un tempo mi era famigliare, ma mi sono sentito straniero a casa mia. No, non c’erano stranieri sul treno, come spesso capita nei locali. Ricordo una volta su un locale, ero l’unico italiano tra extracomunitari, in prevalenza neri, con forte disagio perché ero pure l’unico ad avere il biglietto. Stavolta invece ero tra ragazzi dei paesi della mia infanzia e prima giovinezza, eppure mi sentivo più straniero che in altre occasioni.
Li osservavo quei ragazzi e soprattutto quelle ragazze, erano sciami urlanti che agitavano il loro oggetto sacro, la loro lampada d’Aladino e il loro totem, lo smartphone. Si chiamavano in continuazione, la parola chiave per comunicare era “Amò”, ed era un continuo chiedersi dove siete, dove ci vediamo. Era come parlare tra navigatori che si dicevano la posizione.
Le ragazze erano vestite, anzi svestite, scosciatissime, come se fossero cubiste o giù di lì, con corpi inadeguati. Era il loro dì di festa, il loro sabato del villaggio, ma in epoca assai diversa da quella in cui Leopardi raccontava l’animazione paesana che precede la domenica. Dei loro antenati forse avevano solo la stessa pacchianeria prefestiva, ma nel tempo in cui ciascuno si sente un po’ ferragnez e un po’ rockstar. Parlavano tra loro un linguaggio basic, frasi fatte e modi di dire sincopati. Mai una frase compiuta, solo un petulante chiamarsi, interrotto da qualche selfie, si mandavano la posizione e si apprestavano a incontrarsi e poi a stordirsi di musica, frastuono, qualche beverone, fumo, e non so che altro. Li ho visti in faccia quei ragazzi, erano seriali, intercambiabili, dicevano tutti le stesse cose, ciascuno in contatto col branco di riferimento. Cercavo di trovare in ciascuno di loro una differenza, un’origine, un qualcosa di diverso dal branco; ma forse erano i miei occhi estranei, la mia età ormai remota dalla loro, però non ravvisavo nulla che li distinguesse, che li rendesse veri, non dico genuini. Eppure parlavano solo di sé, si specchiavano nei loro video, si selfavano, un continuo viversi addosso senza minimamente preoccuparsi di chi era a fianco, insieme o di fronte. Sconnessi.
Magari è una fase della loro vita, poi cambieranno; magari in mucchio danno il peggio di sé, da soli sono migliori. Però non c’era nulla che facesse vagamente pensare al loro futuro e al loro piccolo passato, alle loro famiglie, ai loro paesi, al mondo circostante; tantomeno alla storia, figuriamoci ai pensieri, alla vita interiore, alle convinzioni. Traspariva la loro ignoranza abissale, cosmica; di tutto, salvo che dell’uso dello smartphone. Anche i loro antenati, mi sono detto, erano ignoranti; ma quella era ignoranza contadina, arcaica e proletaria, carica di umiltà e di fatica, di miseria e di stupore; la loro no, è un’ignoranza supponente e accessoriata, non dovuta a necessità, con una smodata voglia di piacere e vivere al massimo il piacere, totalmente immersi nel momento. Salvo poi cadere negli abissi della depressione, perché sono fragilissimi.
Mi sono detto che i vecchi si lamentano sempre e da sempre dei più giovani, li vedono sempre peggiori di loro e dei loro nonni. Però, credetemi, la sensazione più forte rispetto a loro, era un’estraneità assoluta, marziana: nulla in comune se non il generico essere mortali, bipedi, parlanti. In comune non avevamo più nulla, eccetto i telefonini. Per confortarmi mi sono ricordato di quei rari ragazzi che mi è capitato di conoscere e che smentiscono il cliché: sono riflessivi, pensanti, leggono, studiano con serietà, sanno distinguere il tempo del divertimento dal tempo della conoscenza, hanno curiosità di vita, capiscono l’esistenza di altri mondi e altre generazioni, capaci di intavolare perfino una discussione con chi non appartiene alla loro anagrafe. Però ho il forte timore che siano davvero eccezioni. E mille prove personali e altrui confermano questa impressione. Raccontava un amico che fa incontri nelle scuole che davanti a una platea di trecento ragazzi, chiese loro se leggessero giornali, o addirittura libri, se vedessero qualche telegiornale, se sapessero di alcuni personaggi, non dico storici o i grandi del passato, ma almeno importanti nella nostra epoca. Uno su cento, e poi il silenzio. Hanno perso la loro ultima piazza, il video, ognuno si vede il suo film e la sua serie su netflix o piattaforme equivalenti, segue il suo idolo, ha vita solo social.
Qualunque cosa in chiave politica e sociale, storica o culturale, non li sfiora, non li tocca, non desta il loro minimo interesse. Certo, sono sempre le minoranze a seguire attivamente la realtà o a coltivare una visione del mondo e condividerla con un popolo, un movimento, una comunità. In ogni caso non è “colpa loro”, se sono così. E’ anche colpa nostra; anzi non è questione di colpe. E l’impossibilità di comunicare con loro dipende pure da noi. Però, mi chiedo: cosa sarà tra pochi decenni di tutto il mondo che si è pazientemente e faticosamente costruito lungo i secoli, attraverso scontri, guerre, sacrifici, fede, conoscenza, lavoro, lavoro, lavoro? Nulla, il Nulla. Sono questi i cittadini, gli italiani, di domani? Sono forse diversi, e più nostrani, rispetto agli stranieri extracomunitari che sbarcano da noi a fiumi?
Tabula rasa, zero assoluto, il postumano si realizza anche senza manipolazioni genetiche, robot sostitutivi, intelligenze artificiali e mostri prodotti in laboratorio. Quel treno della notte non portava da un paese a un altro, portava solo nella notte.
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Un canale e un cratere a Hesperia Planum
L’obiettivo di questa osservazione è esaminare un canale e un cratere da impatto. Il canale è stretto e mantiene la sua larghezza per una lunga distanza e potrebbe essere legato al vulcanismo. Hesperia Planum è un’ampia pianura lavica negli altopiani meridionali di Marte con una moderata quantità di craterizzazione che indica un’età geologica intermedia nella storia marziana. Fonte
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Proposte di Vanni Santoni per le classifiche di qualità
Narrativa:
1) Vitaliano Trevisan, Black tulips, Einaudi Stile Libero
2) Matteo B. Bianchi, La vita di chi resta, Mondadori
3) Giorgio Vasta, Ramak Fazel, Palermo. Un’autobiografia nella luce, Humboldt
4) Tommaso Pincio, Diario di un’estate marziana, Perrone
5) Claudio Kulesko, L’abisso personale di Abn Al-Farabi, Nero
6) Giorgio Falco, Il paradosso della sopravvivenza, Einaudi
7) Wu Ming, Ufo 78, Einaudi Stile Libero
8 ) Ilaria Palomba, Vuoto, Les Flâneurs
9) Olga Campofreda, Ragazze perbene, NN
10) Paolo Giordano, Tasmania, Einaudi
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Saggistica:
1) Silvia Ballestra, La Sibilla, Laterza
2) Nello Trocchia, Pestaggio di stato, Laterza
3) Massimo Palma, Olanda, 1945. Anne Frank e i Neutral Milk Hotel, nottetempo
4) Benedetta Tobagi, La resistenza delle donne, Einaudi
5) Sara De Simone, Nessuna come lei, Neri Pozza
6) Marco Rovelli, Soffro dunque siamo, minimum fax
7) Giulia Caminito, Amatissime, Perrone
8 ) Andrea Cortellessa, Filologia fantastica. Ipotizzare Manganelli, Argolibri
9) Bruno Mastroianni, Storia sentimentale del telefono, il Saggiatore
10) Orazio Labbate, L’orrore letterario, Italo Svevo
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Viaggio attraverso le Ere - parte 3
Stiamo per intraprendere un affascinante viaggio nell'Era dei Pesci, un periodo di 2000 anni contraddistinto da profondi paradossi. Questa era segue l'Era dell'Ariete, creando una tensione peculiare: l'Ariete è il segno dell'individuo, dell'autoaffermazione, mentre i Pesci incarnano il principio dell'unione e della fraternità collettiva, almeno in teoria. Il passaggio tra queste due ere è segnato dall'influenza di Giove, il governatore tradizionale dei Pesci, che è legato all'espansione e alla connessione su larga scala. Di conseguenza, l'Era dei Pesci è caratterizzata dal desiderio di trascendere l'individualità, abbracciando una visione collettiva più vasta. Tuttavia, gli ultimi due millenni non sono stati affatto un'epoca di armonia ininterrotta, ed è qui che si manifesta il grande paradosso dei Pesci: la volontà di amare il prossimo è stata spesso enunciata a parole, ma nella pratica si è tradotta in crociate, conflitti e persino nella giustificazione della guerra per fini religiosi.
Questo apparente contrasto è spiegabile attraverso la cosiddetta influenza astrale: le energie planetarie e i loro archetipi si riflettono nei grandi movimenti culturali. Nel caso dei Pesci, assistiamo all'interazione tra l'espansione gioviana e l'aggressività marziana. Giove può proclamare "siamo tutti amici, diffondiamo l'amore", mentre Marte interviene dicendo "ma prima, iniziamo una crociata!". Non si tratta di una vera guerra tra pianeti, ma di un complesso intreccio di energie che si manifesta nel corso di un'era, a volte in modi contraddittori.
Il simbolo stesso dei Pesci, due pesci che nuotano in direzioni opposte, esprime chiaramente questa dualità, rappresentando la tensione tra il desiderio spirituale e le aspirazioni materiali. L'Era dei Pesci ha messo in luce proprio questo: il conflitto tra il desiderio di trascendere e la necessità di sicurezza e successo personale. Questo tira e molla ha spesso dato origine a dinamiche storiche drammatiche. Pensiamo, ad esempio, all'Impero Romano e alla sua caduta: un esempio lampante di cosa accade quando l'ossessione per il potere e la ricchezza eclissa ogni altro valore. Gli imperatori romani non erano noti per la loro umiltà, e i loro eccessi rappresentano solo un aspetto di un fenomeno culturale più ampio.
Se confrontiamo l'Era dei Pesci con l'Era dell'Ariete, vediamo che anche in quest'ultima l'onore e la violenza avevano una dimensione spirituale, come dimostrano i codici dei samurai o della casta guerriera indiana. Anche in quei tempi, la lotta era vista come un rituale sacro, un tentativo di bilanciare il potere e la violenza con qualcosa di più elevato. In questo senso, possiamo richiamare la figura di Sansone nella Bibbia: la sua forza sovrumana, direttamente collegata alla lunghezza dei suoi capelli, era un simbolo della connessione tra potere fisico e spiritualità. Quando i suoi capelli vennero tagliati, Sansone perse la sua forza, a indicare come l'energia spirituale e quella materiale fossero strettamente legate. Questo ci mostra come ogni epoca tenti, a suo modo, di trovare un equilibrio tra le energie contraddittorie che la attraversano.
L'Era dei Pesci ha anche generato un prezioso patrimonio esoterico: tradizioni spirituali che ci offrono strumenti per riconciliare le forze opposte dell'esistenza. Alcune di queste pratiche, come i canti gregoriani, la meditazione, il bhakti yoga, o certe forme di arte e architettura, sono espressioni di quella spinta verso il trascendente. Non si tratta di rinnegare il mondo materiale, ma di utilizzare i desideri terreni come motore per un'evoluzione spirituale, trovando un equilibrio sacro all'interno del caos della materia.
Queste tradizioni, sviluppate durante l'Era dei Pesci, potrebbero persino offrirci una chiave per affrontare le sfide della prossima era. Pratiche come lo yoga e il canto sacro ci aiutano a trovare un senso in un mondo moderno spesso materialista e superficiale. È come se questa era ci avesse lasciato una mappa per guidarci verso un cammino di crescita, non solo personale, ma anche collettiva.
Alla fine, la dualità che troviamo nei Pesci rispecchia quella dentro di noi e nel mondo: non si tratta di scegliere una parte, ma di comprendere che entrambe le forze sono parte integrante della nostra umanità. L'obiettivo è riconciliarle, per poter esistere in modo più consapevole e armonico. Non è facile, ma è proprio questa tensione che ci spinge a progredire. Anche il simbolo della croce ci parla di dualità: da una croce equilatera, simbolo di equilibrio, si è evoluta nella croce cristiana con un'asta verticale allungata, un'indicazione visiva della prevalenza del Cielo sul mondo materiale. Ma quando un aspetto prende il sopravvento sull'altro, come accadeva agli imperatori romani, rischiamo di perderci. Essere consapevoli di questa dinamica ci offre la possibilità di scegliere con maggiore saggezza.
La dualità ci invita a scoprire le sfumature della nostra natura e del mondo. Invece di fuggire da essa, dobbiamo trovare il sacro in ogni aspetto della nostra esperienza, riconciliando le forze contrastanti che ci definiscono.
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Stampa in 3D di strutture per la base su Marte
Nuove prospettive per la costruzione di infrastrutture su Marte usando materiale in sul posto. Un team di ricercatori cinesi ha raggiunto di recente un traguardo significativo nello sviluppo di materiali per la costruzione di future basi spaziali su Marte. Lo studio, condotto dall’Istituto Tecnico di Fisica e Chimica dello Xinjiang presso l’Accademia Cinese delle Scienze (CAS), ha dimostrato la fattibilità della produzione continua di materiali fibrosi a partire da suolo marziano simulato. Utilizzando basalto terrestre, che presenta una composizione chimica e minerale simile al suolo marziano, il team è riuscito a produrre fibre mediante un processo di fusione completa a una temperatura di 1360°C e di filatura, confermando la possibilità di produrre materiali compositi rinforzati con fibre da impiegare nella costruzione di infrastrutture. Questo processo potrebbe essere determinante per la realizzazione di strutture robuste e durature direttamente sul suolo marziano utilizzando materiale sul posto. Ovvero, riducendo significativamente la necessità di trasportare materiali dalla Terra. Costruire su Marte L’idea di utilizzare materiali presenti su Marte per la costruzione di insediamenti umani non è nuova. La NASA, ad esempio, ha investito risorse considerevoli nello sviluppo di tecnologie di stampa 3D che possano utilizzare regolite marziana come materia prima per costruire habitat. Uno di questi progetti è il Mars Ice House, un concetto che prevede l’utilizzo del ghiaccio presente su Marte come materiale da costruzione, sfruttando le sue proprietà isolanti e protettive contro le radiazioni cosmiche. Allo stesso modo, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha condotto studi sulla regolite lunare, che ha caratteristiche simili a quella marziana, per la costruzione di basi lunari tramite stampa 3D. Si tratta di progetti che condividono l’obiettivo comune di ridurre la dipendenza dalle risorse terrestri, rendendo più sostenibili le missioni di lunga durata e aprendo la strada a una ipotetica colonizzazione futura del Sistema Solare.
Rappresentazione di un possibile processo di produzione di fibre destinate ai materiali da costruzione per future infrastrutture su Marte. Credits: Guo, Ma et al. 2024 Fibre con proprietà meccaniche ottimali Il risultato più sorprendente dello studio condotto dai ricercatori cinesi è la conferma che le fibre prodotte da suolo marziano simulato possiedono proprietà meccaniche ottimali per l’utilizzo in materiali compositi rinforzati. Durante il processo di fusione e filatura, è stato osservato che velocità di filatura più basse permettono una struttura atomica più densa nelle fibre, migliorandone la resistenza ai danni esterni. Questo tipo di fibre potrebbe quindi costituire la base per la costruzione di moduli abitativi e strutture, capaci di resistere alle dure condizioni ambientali di Marte, come la bassa gravità e l’atmosfera rarefatta. L’abilità di produrre materiali direttamente su Marte ridurrebbe drasticamente i costi e la complessità logistica delle missioni, poiché eliminerebbe la necessità di trasportare grandi quantità di materiali dalla Terra. Inoltre, questa tecnologia potrebbe essere adattata per l’uso su altri corpi celesti, come la Luna, ampliando le possibilità di esplorazione e insediamento umano nello spazio.
Morfologia e proprietà del suolo marziano simulato con basalto terrestre. (A–C) Immagini SEM a diversi ingrandimenti. (D) Fasi minerali del simulante e spettri XRD. (E) Curva DSC del campione. (F) Curva temperatura-viscosità del campione. Credits: Guo, Ma et al. 2024 Le implicazioni per l’esplorazione spaziale Le implicazioni di questa ricerca sembrerebbero promettenti. La capacità di produrre materiali edili direttamente su Marte non solo rappresenta un passo avanti verso l’autosufficienza di ipotetiche future colonie spaziali, ma potrebbe anche rivoluzionare il modo in cui pianifichiamo e realizziamo le missioni interplanetarie. Con la prospettiva di ridurre i costi e i rischi associati al trasporto di materiali dalla Terra, l’esplorazione dello spazio profondo diventa più fattibile (oltre che sostenibile). E questi progressi aprono anche opportunità per la collaborazione internazionale nello sviluppo di tecnologie spaziali avanzate, strategie e idee innovative per future missioni. Ci saranno sicuramente diverse sfide, sottolineano i ricercatori, come l’influenza dell’ambiente marziano (bassa gravità e atmosfera inerte, per fare degli esempi) sulle proprietà delle fibre, ma anche la progettazione e l’integrazione dell’attrezzatura per la filatura delle fibre. Inoltre, poiché è difficile simulare l’ambiente marziano sulla Terra, i ricercatori intendono eseguire alcuni test dimostrativi in orbita, sulla stazione spaziale cinese Tiangong, per studiare le proprietà delle fibre ottenute in diversi ambienti. Lo studio completo, Production of Martian fiber by in-situ resource utilization strategy, è reperibile qui. Read the full article
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Un articolo pubblicato sulla rivista "Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS)" riporta i risultati di un'analisi dei dati sismici rilevati sul pianeta Marte dal lander InSight della NASA che conclude che la crosta media marziana potrebbe essere piena d'acqua liquida che satura uno strato di roccia ignea. Vashan Wright e Matthias Morzfeld della Scripps Institution of Oceanography e Michael Manga dell'Università di Berkeley hanno utilizzato modelli simili a quelli impiegati per mappare faglie acquifere e pozzi di petrolio per cercare di capire la composizione di strati profondi del sottosuolo marziano.
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Perseverance scopre un tesoro su Marte?
Il rover Perseverance della NASA continua a stupire la comunità scientifica internazionale. Durante la sua esplorazione del cratere Jezero, un'antica valle fluviale marziana, ha individuato una roccia dalle caratteristiche uniche che potrebbe rivelarsi una vera e propria miniera d'oro per comprendere la storia geologica e, forse, anche biologica del Pianeta Rosso. Una scoperta affascinante di Perseverance La roccia, soprannominata "Cheyava Falls", presenta una composizione mineralogica complessa e affascinante. Al suo interno sono state individuate grandi vene di solfato di calcio bianco e bande di materiale dal colore rossastro, ricche di ematite. Questa combinazione di minerali suggerisce che la roccia si sia formata in un ambiente acquoso, forse in un antico lago o in un fiume, miliardi di anni fa. Perché questa roccia è così importante? La presenza di solfati e ematite è particolarmente interessante per gli astrobiologi, poiché questi minerali possono formarsi in presenza di acqua e fornire indizi sulla possibile abitabilità di Marte in passato. Inoltre, alcuni studi suggeriscono che i solfati potrebbero aver svolto un ruolo importante nella preservazione di eventuali biofirme, ovvero tracce di vita passata, all'interno delle rocce marziane. Le prossime tappe Il team scientifico della missione Mars 2020 è entusiasta di questa scoperta e ha già pianificato una serie di analisi dettagliate sulla roccia "Cheyava Falls". Utilizzando gli strumenti a bordo di Perseverance, gli scienziati cercheranno di determinare con precisione la composizione mineralogica della roccia, la sua età e le condizioni ambientali in cui si è formata. Un passo avanti verso la scoperta della vita su Marte? Sebbene sia ancora troppo presto per affermare con certezza che la roccia "Cheyava Falls" contenga tracce di vita passata, questa scoperta rappresenta un passo avanti significativo nella ricerca di segni di vita su Marte. La presenza di un ambiente acquoso in passato, unita alla complessità mineralogica della roccia, suggerisce che Marte potrebbe aver ospitato forme di vita microbica miliardi di anni fa. Le sfide future di Perseverance La ricerca di vita su Marte è un'impresa estremamente complessa e richiede anni di studi e analisi. Tuttavia, le scoperte del rover Perseverance dimostrano che stiamo facendo progressi significativi nella comprensione del Pianeta Rosso. In futuro, nuove missioni esploreranno Marte con strumenti sempre più sofisticati, alla ricerca di prove definitive dell'esistenza della vita al di fuori della Terra. Foto di Bruno Albino da Pixabay Read the full article
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La "patata spaziale" avvistata dal satellite della NASA su Marte è in realtà qualcosa di molto più interessante La scoperta della NASA su Marte: non una “patata spaziale”, ma qualcosa di più interessante La NASA ha recentemente fotografato Phobos, la luna marziana che si avvicina al Pianeta Rosso, scartando l’idea della “patata spaziale”. L’immagine è stata catturata dal Mars Reconnaissance Orbiter utilizzando la fotocamera HiRISE. Phobos e Deimos: i due satelliti naturali di Marte Phobos, il cui nome significa “paura” in greco, è uno dei due satelliti naturali di Marte insieme a Deimos, il cui nome significa “terrore”. Queste lune potrebbero essersi formate vagando tra le rocce prima di essere intrappolate nell’orbita marziana dal campo gravitazionale del pianeta.
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Una lettrice scrive...pubblicata da Rosa Mannetta
Pubblico quanto segue: "Mi chiamo Giulia. E devo raccontare il mio disagio. Entro in ufficio, saluto e vengo guardata come una marziana. Vado in bagno...e quando mi avvicino alla mia postazione, sento confabulare alle mie spalle. Io voglio andare via da questo ufficio, ma prendo uno stipendio che mi dà da mangiare. Voglio la mia libertà, ma non è vita. Qualche volta ho anche dei dispetti. Non si lavora bene, in questo modo. Vorrei dire tante cose a quei colleghi. Non posso e sto scoppiando. Devo andarmene...".
Ho raccolto questa testimonianza. Il mobbing è una situazione seria da affrontare e crea paura. E' una forma di abuso. Alfonso Gatto scriveva: "Il passato non cessa di passare...". Esiste una svolta?
Rosa Mannetta
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Von der Leyen, parte il nuovo corso della “marziana” del Ppe: sogna il bis ma perde consensi e deve fare i conti con le destre
BUCAREST – Ursula von der Leyen correrà per un secondo mandato alla presidenza della Commissione europea. E intorno al voto del congresso dei Popolari europei che l’ha incoronata spitzenkandidatin è scoppiato ieri un piccolo giallo. Non tanto per gli 89 contrari, ampiamente previsti, tra gollisti francesi, sloveni e arrabbiati vari. Come ha ricostruito l’Agi, degli aventi diritto si erano…
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#aggiornamenti da Italia e Mondo#Mmondo#Mmondo tutte le notizie#mmondo tutte le notizie sempre aggiornate#mondo tutte le notizie
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Milano, Holiday top stop al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo Da Vinci
Milano, Holiday top stop al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo Da Vinci Fino a domenica 7 gennaio dalle 9.30 alle 18.30 il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia propone una grande offerta di attività per adulti e bambini. Tutte le attività dei laboratori e le visite alle mostre temporanee e permanenti sono incluse nel biglietto d'ingresso al Museo. Saranno aperti i laboratori interattivi dove scoprire quanta chimica si nasconde nei fiocchi di neve e negli alberi di Natale nell'i.lab Chimica, sperimentare il pan di zenzero del futuro nell'i.lab Alimentazione, scolpire il Duomo di Milano nell'i.lab Leonardo e scoprire la filastrocca della Befana in Tinkering Zone. Tante altre le attività nei laboratori interattivi, dove si alternano le proposte anche nel laboratorio di Bolle di Sapone. Da non perdere anche le attività nel laboratorio Future Inventors, dove i partecipanti potranno immergersi nell'arte digitale, tra sound art e proiezioni interattive. I ragazzi dai 10 ai 14 anni potranno mettersi nei panni dell'equipaggio di astronauti in missione sul Pianeta Rosso nel laboratorio Base Marte, che ricrea una base marziana come scenario innovativo per sperimentare le STEM attraverso un inedito gioco di ruolo dal vivo. I visitatori potranno inoltre provare la nuova installazione artistica interattiva Kaleidoscope di Karina Smigla-Bobinski, che attraverso i colori accompagna il visitatore a riflettere sui concetti di reale e virtuale, e l'installazione digitale interattiva The Wall of Sound del collettivo panGenerator, che esplora nuovi mezzi di espressione creativa e di interazione con il pubblico. Mercoledì 3 gennaio sarà possibile prenotarsi ad alcune attività nella Virtual Zone del Museo, per esplorare le tecnologie immersive come la realtà virtuale, aumentata ed estesa in tutte le sue sfaccettature. In programma anche le visite guidate gratuite alla sezione Trasporti, per le famiglie con i bambini dai 6 anni, mentre a pagamento alle Gallerie Leonardo all'interno del sottomarino Enrico Toti. Sempre accessibili le esposizioni permanenti dall'Area Spazio con il frammento di Luna proveniente dalla missione Apollo 17, al padiglione Ferroviario con l'esposizione Oltrepassare dedicata ai bypass ferroviari, e dai grandi velieri agli aerei pionieri del volo nel padiglione Aeronavale. Calendario delle attività Prenotazione e acquisto del biglietto al link PROGRAMMA HOLIDAY TOP STOP ATTIVITÀ SPECIALI Senza prenotazione KALEIDOSCOPE Un'installazione dell'artista Karina Smigla-Bobinski costruita come un grande tavolo luminoso, dove si intrecciano diversi strati di inchiostri di colori primari, con cui è possibile, attraverso il tocco della superficie, dare vita a un paesaggio dagli effetti visivi sorprendenti e immersivi, capaci di rappresentare l'energia del movimento. L'installazione consente di scoprire come reagisce la retina umana ai diversi stimoli luminosi e accompagna il visitatore a riflettere sui concetti di reale e virtuale. Realizzata in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti. Sempre disponibile negli orari di apertura del Museo, fino a ottobre 2024 THE WALL OF SOUND The Wall of Sound è una installazione digitale interattiva del collettivo panGenerator, che esplora nuovi mezzi di espressione creativa e di interazione con il pubblico, al confine tra arte, design e ingegneria. L'installazione, resa possibile grazie alla partnership tra IBSA Foundation per la ricerca scientifica e il Museo, si colloca all'interno del progetto Digital Aesthetics. Fino ad aprile 2024 tutti i sabati, domeniche e festivi dalle ore 11 alle 13 e dalle 14 alle 17 ALCUNE ATTIVITÀ NEI LABORATORI INTERATTIVI Tutte le attività nei laboratori hanno la prenotazione obbligatoria al momento dell'acquisto del biglietto d'ingresso. I.LAB BOLLE DI SAPONE I segreti delle bolle di sapone – dai 3 anni. Partiamo per un viaggio alla scoperta del magico mondo di acqua e sapone. Creiamo bolle di diverse dimensioni, entriamo in una bolla e giochiamo con la schiuma. Mercoledì 3 e giovedì 4 gennaio | ore 10, 11.30, 14, 15.30 e 17. Durata 60 minuti I.LAB ALIMENTAZIONE Pan di zenzero del futuro – dagli 8 anniCome sarà il pan di zenzero nel 2043? Useremo gli stessi ingredienti per impastare i nostri biscotti natalizi? Scopriamo le proprietà delle farine a base di insetti e di altri impasti non tradizionali e sperimentiamo vecchie ricette per preparare nuovi cibi. Da mercoledì 3 a domenica 7 gennaio | ore 11.30 e 15.30. Durata 60 minuti I.LAB CHIMICA Chimica sotto l'albero – dai 9 anni. Hai mai pensato a quanto possano essere belle le forme della chimica? Disegniamo stelle, fiocchi di neve e alberi di Natale usando molecole che si posano e liquidi che scorrono. Con un po' di fantasia creiamo decorazioni natalizie originali e sorprendenti. Da mercoledì 3 a venerdì 5 gennaio | ore 10, 14 e 17. Durata 60 minuti. Reazione ad effetto – dagli 8 anni. Scopriamo insieme cambiamenti di colore inaspettati, usiamo il calore e le reazioni fra le sostanze chimiche per ottenere effetti sorprendenti. Da mercoledì 3 a venerdì 5 gennaio | ore 11.30 e 15.30. Durata 60 minuti TINKERING ZONE La befana vien di notte... – dagli 8 anni. Leggi e scopri la filastrocca che l'idea accende e schiocca, per come muovere la befana con inventiva leonardiana. Da mercoledì 3 a domenica 7 gennaio | ore 10, 11.30, 14, 15.30 e 17. Durata 60 minuti I.LAB LEONARDO Scalpellini del Duomo per un giorno – dai 9 anni. Chi è lo scalpellino? Quali sono i suoi strumenti di lavoro? Scopriamo un mestiere antico e impariamo a usare mazzetta e scalpello come veri artigiani per scolpire un particolare del Duomo di Milano. Mercoledì 3 e giovedì 4 gennaio | ore 15.30. Durata 60 minuti VISITE GUIDATE GRATUITE Attività gratuite con prenotazione obbligatoria al momento dell'acquisto del biglietto d'ingresso. PADIGLIONE FERROVIARIO Trasporti navali e ferroviari – visita per famiglie con bambini dai 6 anni. Ripercorriamo l'evoluzione del trasporto su rotaia dalla seconda metà dell'800 al 1920 in una stazione di fine '800 ricostruita. Conosciamo da vicino il tema della navigazione con alcuni tra i più suggestivi oggetti storici del Museo. Sabato 6 e domenica 7 gennaio | ore 10.15, 14 e 17. Durata 60 minuti VISITE GUIDATE A PAGAMENTO GALLERIE LEONARDO DA VINCI Visita guidata alle Gallerie Leonardo – per adulti e ragazzi dai 9 anni. Un animatore scientifico condurrà i visitatori attraverso la più grande esposizione al mondo dedicata a Leonardo da Vinci. Oltre 1300 mq e 170 modelli storici, opere d'arte, volumi antichi e installazioni per raccontare la figura e l'opera di Leonardo ingegnere, umanista e indagatore della natura. Sabato 6 e domenica 7 gennaio | ore 11.30 e 15.15. Durata 80 minuti. Costo 10€ oltre al costo del biglietto di ingresso ed entrambi sono prenotabili direttamente sul sito web del Museo INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci | Via San Vittore 21, 20123 Milano. Giorni e orari di apertura: da martedì a venerdì dalle ore 9.30 alle ore 17; sabato e festivi dalle ore 9.30 alle 18.30. Ultimo ingresso: 1 ora prima della chiusura. Biglietti d'ingresso. È sempre consigliato l'acquisto online. Costo del biglietto: Intero 10,00 € Ridotto 7,50 € per bambini e giovani da 3 a 26 anni; persone oltre i 65 anni; gruppi di almeno 10 persone; giornalisti in visita personale dietro presentazione del tesserino dell'Ordine dei Giornalisti in corso di validità e compilando il form di accredito; docenti delle scuole statali e non statali; 4,50 € per gruppi scolastici accompagnati dall'insegnante previa prenotazione. Ingresso gratuito per: visitatori disabili e accompagnatore, bambini sotto i 3 anni; giornalisti che stanno realizzando un servizio sul Museo, accreditati in precedenza.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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La prima atmosfera marziana potrebbe essere bloccata nella superficie argillosa del pianeta
Questo schema illustra la progressiva alterazione delle rocce ricche di ferro su Marte, che interagiscono con l’acqua contenente anidride carbonica proveniente dall’atmosfera. Le osservazioni geologiche di Marte indicano un’atmosfera iniziale densa, compresa tra 0,25 e 4 bar di anidride carbonica. Ma 3,5 miliardi di anni fa, l’atmosfera marziana si è assottigliata rapidamente fino a circa 0,054…
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Estratto ossigeno respirabile dall'atmosfera di Marte, l'annuncio della NASA | Passione Astronomia
A quando sul pianeta terra?
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La guerra è falsa ❗
I militari prenderanno il potere esclusivo su tutto il pianeta eliminando i governi per poter procedere verso la legge marziale: nuovo ordine mondiale, unica religione, unica politica ❗
Durerà pochi giorni e servirà a piantonare tutto il pianeta ❗
Per chi ignora sarà visto come un elemento positivo perché in questi ultimi anni ci è stato inculcato che , legge marziale equivale a liberazione, io stessa ho avuto attimi di smarrimento.
Sarà un modo per passare da un padrone all'altro,dove l'umanità crederà di uscire da secoli di menzogna,di ingiustizia e di sciagura, e invece si ritroverà sotto dittatura.
Legge marziale : dittatura marziana , civiltà provenienti da Marte ❗
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