#marginales
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saraloveslove · 14 days ago
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Sorry not sorry at all for this italian moment, but I cannot stop listening to Mahmood's latest single, presented on stage in Sanremo.
His voice... The music... The lyrics 🔥
One of his best songs, so far, in my opinion. I love it!
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affogonellamarmellata · 5 months ago
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it's the way noel sings the lil christmas carol for me capo
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cd-rick · 11 months ago
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Teoria utilității marginale - Ep. 62 (FINANȚE)
Vă prezint azi Teoria utilității marginale care este un concept fundamental în economie. Ea a fost dezvoltată de către economiștii Carl Menger și Friedrich von Wieser, ambii fiind membri ai Școlii Austriece de Economie.
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omarfor-orchestra · 2 years ago
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Palinsesti Rai 7 luglio se non vedo scritto Sopravvissuti2 mi incateno agli studi
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primepaginequotidiani · 4 months ago
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PRIMA PAGINA Le Figaro di Oggi sabato, 02 novembre 2024
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bybdolan · 11 months ago
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Abend 2 in der Wohnung der Freund und ich liegen im Bett und lachen über drei ??? memes. Peace and love on planet earth
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humongousphantomrebel · 1 year ago
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En Davos aún preguntan qué es eso de Monopolios y Rendimientos Crecientes
En el mundo de los economistas llamó mucho la atención una parte del discurso de Javier Milei en Davos. Propuso que no debe activarse medidas antitrust1 ante monopolios porque los rendimientos crecientes son fuente de desarrollo. Más allá de lo muy bueno o lo muy malo del discurso del presidente, importa profundizar la expresión mencionada. Desde las teorías poco se puede hacer. Es sabido que…
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nicocastellini · 1 year ago
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Le Periferie 15 out now!
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soldan56 · 6 months ago
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non facciamoci illusioni, negli USA la sinistra è marginale o inesistente, più o meno come in Italy
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mezzopieno-news · 1 month ago
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IL SOLARE SUPERA PER LA PRIMA VOLTA IL CARBONE IN EUROPA
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Nel 2024 l’energia solare ha prodotto l’11% dell’elettricità dell’Unione Europea, superando per la prima volta la produzione di elettricità da carbone, al 10%. L’elettricità prodotta dal gas nell’UE è diminuita per il quinto anno consecutivo e la generazione di elettricità da fonti fossili è scesa al minimo storico.
Il settore elettrico dell’UE sta vivendo una profonda trasformazione che coinvolge anche il settore l’eolico che, con un peso del 17%, ha generato più elettricità del gas (16%). Le energie rinnovabili sono aumentate dal 34% nel 2019 al 47% nel 2024, mentre la quota dei combustibili fossili è scesa dal 39% al minimo storico del 29%. In forte aumento anche la produzione idroelettrica mentre l’energia solare è rimasta la fonte energetica in più rapida crescita nell’UE. Solo cinque anni fa, i combustibili fossili fornivano il 39% dell’elettricità dell’UE e le fonti rinnovabili il 34%.
In Italia la produzione da solare fotovoltaico ha raggiunto un massimo storico del 14% nel 2024 mentre le fonti fossili sono calate al 51% del mix di generazione del Paese, un minimo storico, con una quota marginale del 2% dell’elettricità prodotta con il carbone. Nei cinque anni di Green Deal europeo, l’impennata nella produzione di energia eolica e solare è la ragione principale del declino della produzione di energia fossile. Senza la capacità eolica e solare aggiunta dal 2019, l’UE avrebbe dovuto importare gas fossile e carbone fossile con un costo aggiuntivo di 59 miliardi di euro che invece sono stati risparmiati.
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Fonte: Ember; foto di Pollinations
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falcemartello · 9 months ago
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+++Breaking Blood News+++
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Questa cosa sta giustamente scuotendo la Gran Bretagna.
Addirittura rischia il Governo.
Ma è un caso isolato in un paese marginale del Terzo mondo o si tratta forse di un velo che si alza sull'inquietante dominio etico della Scienza sulla vita delle persone...?
Boni Castellane
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scrumpingskarp · 1 month ago
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Marginalls XIII
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omarfor-orchestra · 2 years ago
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Nicolas lo sai vero che ora che hai finito di girare un profe ti aspetta la promozione di La Bella Estag
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aurevoirmonty · 8 months ago
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« La fin du monde a bien eu lieu. Elle n’a pas eu lieu un jour précis, mais s’est étalée sur plusieurs décennies. Le monde qui a disparu était un monde où la plupart des enfants savaient lire et écrire. Où l’on admirait les héros plutôt que les victimes. Où les appareils politiques n’étaient pas encore devenus des machines à broyer les âmes. Où l’on avait plus de modèles que de droits. Un monde où l’on pouvait comprendre ce que voulait dire Pascal quand il affirmait que le divertissement nous détourne d’être vraiment hommes. Un monde où les frontières garantissaient à ceux qui y vivaient une façon d’être et de vivre qui leur appartenait en propre. C’était un monde qui avait aussi ses défauts et qui fut même parfois horrible, mais la vie quotidienne du plus grand nombre y était au moins réglée par des dispositifs de sens aptes à dispenser des repères. Par le truchement des souvenirs, ce monde reste familier à beaucoup. Certains le regrettent. Il ne reviendra plus. Le nouveau monde est liquide. L’espace et le temps y sont abolis. Délivrée de ses médiations traditionnelles, la société est devenue de plus en plus fluide et de plus en plus segmentée, ce qui facilité sa marchandisation. On y vit sur le mode du zapping. Avec la disparition de fait des grands projets collectifs, autrefois porteurs de visions du monde différentes, la religion du moi -un moi fondé sur le désir narcissique de liberté inconditionnée, un moi producteur de lui même à partir de rien- a abouti à une « détraditionnalisation » généralisée, qui va de pair avec la liquidation des repères et des points fixes, rendant l’individu plus malléable et plus conditionnable, plus précaire et plus nomade. Depuis un demi-siècle, l’ « osmose idéologique de la droite financière et de la gauche multiculturelle » (Mathieu Bock-Côté) s’est employée, sous couvert de « modernisation » émancipatrice, à faire confluer libéralisme économique et libéralisme sociétal, système du marché et culture marginale, grâce notamment à la récupération marchande de l’idéologie du désir, capitalisant ainsi sur la décomposition des formes sociales traditionnelles. L’objectif général est d’éliminer les communautés de sens ne fonctionnant pas selon la logique du marché… »
Robert de Herte
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gulyas069 · 4 months ago
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ich kann diese ganzen hihi haha lustiger wortwitz antifa sticker echt nicht mehr sehen in einem land, dass vollständig von völkermörderischem wahnsinn ergriffen ist ohne irgendeine nicht-marginale politische opposition, einem land, in dem man sich fragen muss, ob die kleber der sticker nicht doch mehr pro-fa als antifa sind
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marcoleopa · 26 days ago
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Italia 2025
Vi è una riflessione di Aldo Viganò - critico cinematografico, che se in due righe descrive magistralmente il celebre (E.Scola 1974) C'eravamo tanto amati , traccia con lucida preveggenza l’attuale contesto politico, estetico e culturale della società italiana, di fatto, sospesa nel vuoto.
Si tratta di un vuoto materiale, colmato da adesioni a modelli comportamentali che seguono le logiche delle tribù postmoderne; si condivide un totem, attorno al quale ci si riunisce, disperdendo il proprio io-identità, a vantaggio delle emozioni, dell’edonismo, dell’estetica, del banale quotidiano, abbandonando la partecipazione alla vita pubblica.
Tutto è ludens. Gioco, emozione, sensazione.
E, quando tutto è in gioco, anche i capisaldi della morale (per quanto astratta, ma, universalmente valida) e della politica (come momento della progettazione), non son più interpretati come punti di riferimento.
Con la conseguenza della creazione di un “corpo acefalo" - dove l’elaborazione del pensiero è marginale, bel lontano però dalle società con sfere di rapporti interindividuali non controllate dal potere politico, ma, come afferma M. Ravelli (La politica senza la politica. Perché la crisi ha fatto entrare il populismo nelle nostre vite - Einaudi 2019), “smaterializzata, privata di quel nucleo duro collettivo che si chiamava bene comune, tipica di un tempo in cui la res pubblica non ha più un legame solido, un ancoraggio emozionale stabile e quindi fluttua, come contagiata da un male liquido”.
Il vuoto è colmato dalla ricerca spasmodica dell’appartenenza a modelli arcaici (lingua, colore della pelle, credo religioso), concetti di sangue, di territorio, espressi sotto forma di tirannide digitale, per affermare soltanto un becero populismo di basse, bassissime pulsioni.
Cosa resta quindi? Probabilmente salvifico, potrebbe essere il ritorno alla natura e i propri cicli.
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