#lizaveta prokofevna
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scenetta
Aglaja alzò dal petto materno il suo visino felice e arrossato di pianto, gettò uno sguardo al babbo, scoppiò a ridere, poi gli saltò addosso, lo abbracciò forte e lo baciò tre volte. Poi tornò verso la madre e nascose tutto il viso sul seno di lei, perché nessuno più la vedesse, e subito riprese a piangere. Lizaveta Prokof'evna la coprì con un lembo dello scialle. da F. Dostoevskij, L'idiota
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uomo strano
Chi sa, aveva forse rilevato il senso delle parole "una sciocchezza che non può avere la minima conseguenza", ma, da quell'uomo strano che era, poteva perfino averne gioito. Senza dubbio, il colmo della beatitudine consisteva per lui già nel solo fatto di poter di nuovo venire liberamente da Aglaja, di poter parlare con lei, starle seduto accanto, passeggiare in sua compagnia, e chi sa, si sarebbe forse accontentato solo di questo per tutta la vita! (E proprio di questa sua facilità di accontentarsi pareva inquieta, nell'intimo, Lizaveta Prokof'evna: essa la intuiva, e di molte cose aveva timore, in cuor suo, che non avrebbe saputo esprimere). da F. Dostoevskij, L'idiota
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migliori sentimenti
- Ma infine vuoi proprio farti dare uno schiaffo? - Non lo voglio affatto. Parlo così, perché questo biglietto vi ha fatto piacere, e lo nascondete. Perché vi vergognate dei vostri sentimenti? Siete sempre così voi! - Bada di non metter più piede in casa mia! - e Lizaveta Prokof'evna balzò su, pallida dalla collera: - che di te, a partire da questo momento, non rimanga in casa mia nemmeno il ricordo! - E di qui a tre giorni verrete voi stessa a invitarmi... Suvvia, perché vi vergognate? Sono i vostri migliori sentimenti, perché ne arrossite? Non fate che tormentarvi. - Morirò, piuttosto d'invitarti! Dimenticherò il tuo nome. L'ho già dimenticato!! E lasciando il principe, corse via. - Ma prima di voi già mi era stato proibito di venirvi a trovare! . le grid�� dietro il principe. - Co-osa? Chi te l'ha proibito? E si voltò di scatto, come se l'avessero punta con uno spillo. Il principe esitò un momento a rispondere: sentì che, sia pure involontariamente, l'aveva detta grossa. da F. Dostoevskij, L'idiota
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ménage
La mamma loro, la generalessa Lizaveta Prokòf'evna, gettava a volte delle occhiate di traverso al loro schietto appetito, ma siccome certe sue opinioni, nonostante tutta la deferenza esteriore con cui erano accolte dalle figlie, in sostanza avevan perduto da un pezzo la loro primitiva e indiscutibile autorità, fino al punto che l'unanime conclave delle tre signorine cominciava ad aver sempre più il sopravvento, così la generalessa, per serbare la propria dignità, aveva trovato più conveniente non discutere e cedere. Veramente, il carattere assai spesso non obbediva e non si sottometteva ai dettami della ragione; Lizaveta Prokòf'evna si faceva di anno in anno più capricciosa e insofferente, era anzi divenuta un po' lunatica, ma poiché le rimaneva pur sempre sotto mano un marito molto docile e addomesticato, la piena e il soverchio dei suoi sentimenti si riversavan di solito sulla testa di lui, dipodiché l'armonia si ristabiliva in famiglia e tutto andava come meglio non poteva andare. da F. Dostoevkij, L'idiota
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