#le dissi ti amo
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«ho raccontato di te, il mio primo amore, al mio vero amore» dissi di punto in bianco.
si girò di scatto a guardarmi, il bicchiere di vino quasi cadde dalle sue mani tremanti, eppure non pensavo che tale frase avesse potuto portare così tanto stupore.
«mi odia?» i suoi occhi vacillarono per una frazione di secondo.
«no, ti ringrazia» dissi sorridendo.
«perchè mai?» stupore e curiosità nel suo sguardo fecero capolinea.
«non sarei la donna che sono adesso grazie a te» ed era veramente così.
chissà se mai avesse pensato a quanto la nostra cosiddetta “prima storia d'amore”, ci avesse cambiato cosi tanto nel corso degli anni, portandoci a quelli che siamo ora.
«sono felice che tu abbia trovato la tua persona, ti brillano gli occhi quando sei con lui o semplicemente parli di lui. e poi vedo come ti guarda, come se fossi la sua luce. ti merita davvero» fece un cenno al soggiorno indicando il mio compagno, nel mentre quest'ultimo giocava con i bambini dell'uomo di cui un tempo, da ragazzina, ero innamorata.
«lo so, per questo lo amo» risposi in tutta sincerità e trasparenza.
se dovessi dire il nome dell'amore, come ci si sente ad essere amati, ma soprattutto amare, direi il nome del mio compagno senza esitazione.
«perchè hai raccontato di me, la persona che ti ha fatto solo stare male?»
«se tu incontrassi una persona in grado di mettere a posto pezzi di un puzzle messi in disordine da qualcun altro, credi davvero che le importerebbe soltanto di comporre il puzzle? o che soltanto ci provasse? o che addirittura si fermi un attimo ad osservare il tavolo in cui sono cosparsi tutti i pezzi, solo per cercare di capire perché lasciare tutto lì senza nemmeno averlo finito?» ammetto che come paragone non aveva alcun senso, eppure un filo logico dietro tutto ciò era ben evidente.
«per i puzzle con tanti pezzi ci vogliono ore ad assemblarlo»
«esatto, così come il cuore rotto di una persona»
«perchè mi stai dicendo tutto questo?» sembrava ferito, o forse semplicemente si rese conto delle mie parole e ciò che intendessi dire.
«per ringraziarti. per dirti quanto mi hai fatto bene, ma allo stesso tempo tanto male. per ringraziarti di avermi fatto capire cosa voglio, ma soprattutto cosa merito. per dirti che sono diventata forte, e non sono più l'ingenua di un tempo»
«se questo nostro amore ti ha reso una persona migliore nonostante il dolore, sono davvero felice che tu stia bene. questo è l'importante»
[...]
«grazie per la cena, è stata davvero una bellissima serata. e soprattutto ringrazia tua moglie, le sue doti culinarie sono strepitose»
«grazie a te di essere venuta, era da un po' che non chiacchieravamo come ai vecchi tempi»
il primo e ultimo abbraccio dopo sette anni di puro silenzio.
un capitolo chiuso.
un nuovo capitolo da scrivere.
ecco il potere del primo amore, farti crescere e capire che il vero amore deve ancora arrivare.
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Frerard os:
《Fra poco tocca a voi》 ci disse un tecnico, mentre noi aspettavamo frementi di agitazione dietro le quinte del palco di Las Vegas.
Mi sembrava ancora incredibile di essere tornato a cantare con i My Chemical Romance, nonostante fossero passati già 5 anni dalla Reunion.
Era un grande onore per noi fare da headliner al festival "When We Were Young". Suoneremo "The Black Parade", un album che ci fece ottenere un sacco di successo all'epoca, e che è molto importante per ognuno di noi, racchiude ricordi sia belli che brutti che ci porteremo con noi per il resto della vita.
Frank mi si avvicinò, apparentemente teso, ma del resto lo eravamo tutti quanti.
《Gee, potresti venire un secondo con me?》
《Si certo. Che succede?》 Chiesi alzandosi piedi e seguendolo. Non mi rispose. Strano.
Frank aprì la porta del nostro camerino ed entrammo. Lui alzò gli occhi su di me, quei suoi occhi magnetici da cui è impossibile distogliere lo sguardo, quegli occhi di cui mi sono innamorato anni fa e che nonostante tutti i miei sforzi non sono mai riuscito a dimenticare.
Passò qualche secondo e Frank non disse niente. Aprii la bocca per domandargli se andava tutto bene, ma lui mi anticipò prendendomi il viso tra le mani e premendo le sue labbra contro le mie.
Rimasi per un momento paralizzato dalla sorpresa, poi mi lasciai trascinare ne bacio, in mezzo ad un vortice di sensazioni mai provate prima.
Non era come i baci che ci eravamo scambiati da giovani, quando eravamo pieni di adrenalina e nessuno dei due sapeva cosa stava facendo.
Ma il sentimento era lo stesso, anche dopo che ci eravamo allontanati e avevamo preso ognuno la propria strada e iniziato una nuova vita. Anzi era più forte che mai.
Frank si allontanò per primo, 《Dovevo farlo, almeno una volta.》
Io non sapevo cosa dire, non mi venivano proprio le parole, anche se mi ero immaginato questo momento centinaia di volte nella mia testa.
La porta venne spalancata da un Mikey piuttosto nervoso: 《Vi abbiamo cercati dappertutto, sbrigatevi, dovremmo già essere sul palco!》
Lo seguimmo, io ancora stordito per il bacio, e andammo in scena.
********************
L'applauso del pubblico risuonò nell'aria più fragoroso che mai quando terminammo di suonare "Welcome to the black parade" .
Era sempre un'emozione enorme cantare questa canzone e l'apprezzamento che ricevemamo dalle persone è sempre stata una delle cose che più mi rendono felice al mondo.
Presi il microfono per ringraziare la gente e mentre gli applausi si affievolivano mi schiarii la voce. Okay, era arrivato il momento.
《Grazie ancora a tutti. Vorrei dire due parole per una persona molto speciale per me.》 Sentii mormorii incuriositi correre tra la folla.
《Una persona che mi è sempre stata accanto nei momenti più bui e mi ha ridato la speranza quando ormai l'avevo persa. Mi ha reso la vita migliore semplicemente con la sua presenza, e l'unica cosa che desidero al mondo è averla con me per il resto dei giorni che verranno.》
Mi voltai e lo guardai negli occhi.
《Frank io ti amo, e ti amerò sempre》 dissi, prima di lasciar cadere il microfono a terra e corrergli incontro, prendendolo tra le braccia e baciandolo, mentre le grida del pubblico esplodevano.
Ma l'unica cosa che per me contava in quel momento era la persona che stringevo a me.
Dopo un po ci separammo, entrambi senza fiato.
《Anch'io ti amo, idiota, non ti puoi immaginare quanto.》 Sussurrò Frank. 《Invece mi sa proprio di sì》 risposi, baciandolo di nuovo.
#my chemical romance#mcr#mcr gee#mcr gerard#frerard#gerard way#frank iero#welcome to the black parade#the black parade#when we were young
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Perché rompere il cazzo? Hai fatto sempre questo. Cosa c'è di male ad ammettere che sei alla costante ricerca delle attenzioni altrui?
Prima di affermare certe cose dovresti sapere se sono vere o no, e nel caso specifico ti sei sbagliat*.
Tutte le foto/ gif che vedi su questo blog, in realtà le posto per me stessa.
Ho sempre avuto un rapporto pessimo con il mio corpo e la mia immagine, ma sto cercando di lavorarci su.
Il concetto di base è: posto un contenuto ogni volta che una parte di me mi sembra un po' carina, così da ricordarmi che posso esserlo, che quello che vedo in quella foto e mi sembra bello, in realtà sono io.
È un modo per convincermi che non faccio così schifo come penso il 99,9 % del tempo.
Questo blog è stato creato per infondermi autostima. Serve a me stessa.
Non me ne frega niente se le mie foto piacciono o no a chi le guarda.
Se fossi alla ricerca di attenzioni risponderei in chat a tutti quelli che mi scrivono, invece non ho mai calcolato nessuno.
Rispondo solo ai messaggi in ask box, perché mi si chiedono o dicono cose estemporanee, ma non ho mai voluto una conversazione di lunga durata/conoscenze, e se tu fossi attent* ai miei blog, sapresti che dissi già tempo fa che @innamoratadellenuvolepiccanti non è stato creato per soddisfare le voglie di nessuno.
Punto secondo ora vuoi fare il saltarellino della serie: "non c'è nulla di male" ma a me pare che il messaggio avesse un tono piuttosto accusatorio, come se volessi mettere in dubbio la mia fedeltà nei confronti della persona che amo, o volessi insinuare che lui non mi bastasse.
Cerca di prendere in giro qualcun altro, con me non attacca.
Prima di sparare sentenze in base al tuo modo di ragionare, chiedi.
Per fortuna al mondo non siamo tutti uguali, la gente può avere motivazioni diverse per fare determinate cose.
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all'improvviso
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Aveva una bellissima voce. E un bellissimo sorriso. I ricordi sono sempre più frammentati, ma quelli che rimangono sono vividi e uccidono. Ricordo il nostro primo sguardo mentre si allontanava sul bus, ricordo quanto mi aveva fatto stare bene. Quel giorno iniziai a vedere il mondo con colori diversi e non riuscivo a smettere di sorridere. Ricordo che lo cercavo spesso a lezione e sentivo le farfalle nello stomaco quando lo vedevo arrivare. Ricordo i suoi occhi buoni, sono quelli che mi hanno fregata. È una delle prime cose che gli dissi, “hai gli occhi buoni” e lui mi disse che avevo visto male. Forse avrei dovuto ascoltarlo. Quando scoprii che era appassionato di cinema il mio cuore ha avuto un sussulto e ho pensato “ecco, è lui. È quello giusto”. E Dio se era quello giusto. Aveva così tanto bisogno di amore che penso avrebbe fatto di tutto per farmi innamorare di lui, perfino dirmi “ti amo” dopo una settimana e chiedermi di sposarlo dopo 10 giorni. “andiamo a Las Vegas e sposiamoci”, fu il capodanno più bello che avessi avuto fino a quel momento.
E non riesco a non darmi la colpa per non aver capito niente, non riesco a non sentirmi una stupida a scrivere tutto questo. Il ricordo di lui, di lui all’inizio, di un lui che non so se esiste davvero, mi fa sentire in un modo strano. Fisicamente sento una forte stretta al petto e non riesco a smettere di piangere ed emotivamente sento che mi manca tanto e vorrei che non fosse cambiato niente tra noi. Vorrei che il conoscermi meglio non lo avesse allontanato, vorrei che non mi avesse mai tradita nemmeno col pensiero, vorrei che quei “ti amo” che mi diceva sempre fossero stati veri. Avrei voluto che mi dicesse “ti amo” guardandomi negli occhi. Vorrei non aver dovuto chiedere di dirmi “ti amo” guardandomi negli occhi e vorrei non aver dovuto vedere quello sguardo scocciato sul suo viso quando gli chiedevo di farlo. Vorrei che fosse andato più nel profondo, che se qualcuno gli avesse chiesto cosa preferisco al mondo non avrebbe risposto banalmente “il sushi”. Vorrei cancellare ogni notte in cui sono andata a dormire piangendo, mentre ero sdraiata accanto a lui girato di spalle. Ho cominciato a capire che forse non era la persona per me, o non era più la persona per me, quando mi sono identificata nella frase di un libro che diceva “ho scoperto che il luogo più solitario del mondo è quando sei a letto, accanto a una persona che ti fa sentire piccola, schiena contro schiena, mentre speri che l’altro si giri e ti stringa tra le braccia” ed è nato in me il pensiero che forse l’amore non doveva essere così, che l’amore non deve farti sentire piccola. L’ho capito negli occhi delle mie amiche, nelle loro parole, nel fatto che ci fossero sempre per me e non dovevo chiederlo. Avevano sempre una parola dolce per me e non dovevo chiederla. Mi volevano bene per ciò che sono e non per ciò che potevo dare loro, non mi volevo bene perché sono bella o per ciò che so fare a letto.
Ho in mente tante cose che non ho il coraggio di dire a nessuno, tante impressioni e sensazioni che mi mettono a disagio. Mi metteva a disagio la sua ossessione per il sesso, per l’avermi sempre nuda anche se non mi piaceva starci. “Vuole aiutarmi, vuole farmi stare bene col mio corpo”, ho romanticizzato perfino questo, perfino la perversione di un bambino che continua a considerare la donna come un oggetto. Mi è rimasto impresso il fatto che all’inizio non gli piacevo fisicamente, non avevo il seno abbastanza grande, ma per fortuna lui aveva visto che “avevo del potenziale”. Ho iniziato a mangiare e mangiare, come mangiava lui, perché avevo paura di dimagrire. Avevo paura che se fossi dimagrita avrei perso chili di seno e non di pancia o di cosce. Lo vedevo talmente ossessionato da queste cose che avevo paura di qualsiasi ragazza con una quarta di seno, pensavo bastasse questo per vederlo andare via. Ho iniziato a dubitare di ——, ne ho parlato anche con lei. Mi sentivo inferiore. Mi sentivo stupida in confronto a lui. Lui che si ricordava tutto ed era bravo in tutto ciò che faceva mentre io non ero in grado neanche di decidere cosa fare della mia vita.
E c’ero sempre per lui, a ogni partita, a ogni uscita con i suoi amici, ogni volta che finiva di lavorare alle 5 di mattina io c’ero. C’ero in chiamata o al suo fianco. C’ero in ogni momento, perfino a ogni volta che andava in bagno. Lui mi voleva con sé, me lo diceva. Mi ricordo che mi piaceva tantissimo lavarci i denti insieme, lo guardavo nello specchio e pensavo a quanto fosse bello e a quanto fossi fortunata ad averlo, pensavo a quanto sarebbe stato bello lavarsi i denti nella nostra casa. Già, la nostra casa. Era un po’ che non ci pensavo. Non ricordo chi dei due l’aveva proposto, ma probabilmente io. La casa che mi ero impegnata a cercare, la casa a cui pensavo sempre. La casa di cui lui non voleva parlare perché “ne abbiamo già parlato una volta, quante volte ne dobbiamo parlare?”. Così come la famosa proposta di matrimonio. Forse ci ho creduto troppo, ma come puoi dire con leggerezza una cosa del genere e aspettarti che l’altro semplicemente se ne dimentichi? “Non sono più sicuro che sia quello che voglio, non so più se voglio sposarti”. Ed erano piccole cose, piccole rispetto a ciò che mi era successo prima. Ma forse non erano così piccole perché ogni parola mi tagliava dentro. Mi tagliavano dentro ma non sapevo come dirglielo, avevo paura. Avevo paura di rovinare tutto, avevo paura di essere io quella sbagliata. Sono troppe le volte in cui mi sono sentita sbagliata, un peso, una bambina immatura. E con lui mi sentivo davvero di nuovo bambina, ma in un senso buono. Mi sentivo di potermi permettere di essere fragile, sentivo che avrebbe capito. Sentivo che mi avrebbe stretta a lui dicendomi che non sarei più dovuta stare così, che avrebbe capito. Che avrebbe capito quanto è difficile fidarsi di nuovo di qualcuno, di quanto è difficile credere nell’amore quando non l’hai mai visto in casa. Di quanto distrugga vedere la tua vita che va a pezzi e non riuscire a rialzarti e che quando ci provi, ti casca tutto addosso. Vorrei che non mi avesse mai incolpata per queste cose. Non riuscivo più a sfogarmi con lui dopo un po’, avevo capito che non era ciò che mi aveva fatto vedere all’inizio. Ma ormai ero fottuta, ero innamorata, pensavo ci volesse solo del tempo. Ma così non è stato e ho il cuore a pezzi, ho il cuore a pezzi perché ho permesso a un’altra persona di farmi questo e ora ho una paura fottuta di innamorarmi di nuovo. Non mi era mai capitato prima, cercavo l’amore dappertutto e se non lo avevo facevo di tutto per trovarlo. Ora non lo voglio, non voglio più nessuno vicino a me in quel modo, non prima di essere sicura che non si approfitti di me. È una consapevolezza davvero davvero brutta per una persona che ama l’amore.
Eppure il suo ricordo continua a farmi effetto. Scrivo queste cose e una parte di me continua a sperare di vedere il telefono illuminarsi e leggere il suo nome, rispondere e sentire la sua bellissima voce che mi dice “sono qui sotto, scendi?”. E vorrei scendere e vedere il suo bellissimo sorriso. Vorrei vedere il ragazzo di cui mi sono innamorata, il ragazzo del bus, il ragazzo dagli occhi buoni. Vorrei che mi dicesse “ti amo” guardandomi negli occhi e che mi stringesse in un abbraccio come per dire che non mi sarei più sentita così.
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so che nessuno vedrà mai questo infatti si chiama propio sfogo abbandonato per questo allora parlerò di una ragazza in qui provo sentimenti e premessa scrivo da computer quindi ci saranno tanti errori vabbè allora
tutto iniziò verso gli inizi della scuola e cera questa nuova ragazza che però stava in un altra classe al piano terra dove ci stava una mia amica era una specie di ragazza emo gotico con capelli rossi io al inizio non facevo caso a questa ragazza però verso la fine della scuola dovevamo fare un torneo con tutte le seconde tra qui anche la sua io in quel momento cominciai a guardala meglio e non so sembrava piacermi però sta volta non aveva i capelli rossi ma neri e meno truccata e non so sembrava più carina vabbè io la guardavo spesso ed era molto carina ad un certo punto verso la fine del torneo lei mi disse non ricordo cosa mi ha detto ma in quel momento ho riso passava il tempo finchè un giorno dovevo andare ad una comunione e dissi a questa mia amica che andava in clesse con lei che era anche sua amica gli dissi "vedi che mi piace quella tua compagna emo" e lei poi gli e la detto mandadolì una mia foto da quel giorno mi scoppio nel cuore quando mi vedeva mi sorrideva e mi salutava un giorno sono scesa al piano di sotto per vederla e mi ha salutato e sorriso come al solito io sula mano avevo scritto g col cuore e al uscita lei lo ha notato e mi ha guardato e io ho guardato lei insoma la amavo e la amo troppo la pensavo sempre un giorno poi ah quel giorno non lo scorderò mai allora...Dovevamo andare in gita e propio lei cazzo con la sua classe doveva andare nel altro pullman vabbe lei mi ha salutato e quando siamo arrivati lei mi sorrideva sempre ogni volta che la vedevo insomma e in auto bus la pensavo molto poi mentre andavamo a prendere tutta la classe e lei mi ha fatto un gesto che sembrava un bacio in quel momento mi sono non so spiegarlo ma era un emozione che mai più proverò in vita mia mai e poi mai e pensavo in continuazione a quella scena ( ho scoperto che mi aveva fatto il cenno di venire a stare con lei ma non lo visto) vabbe poi eravamo andati a vedere una cosa ed mentre stavamo fermi io ho detto ad una sua amica di dirli "Il mio cuore e caldo come sei calda tu" detto per scherzare eh ahah lei gli lo ha detto ed ha riso poi mi guardava e io ridevo perche ero troppo in falling in love ahah finita la gita ogni giorno la pensavo sempre di più la amava poi un giorno ci siamo seguiti su ista e lei metteva mi piace alle storie oppure alle note ed e propio grazie alle note che ci siamo conosciuti mercoledi alle 16 22 ma lasciatemi spiegare praticamente avevo messo un pezzo di una canzone dei the smhit e lei ha continuato il testo vabbe poi gli ho scritto ma era a danza quindi non abbiamo potuto parlare ma con tante paure gli ho riscritto e abbiamo parlato su istagram e mi aveva chiesto gia di uscire sabato con la nostra amica e ci siamo scambiati i numeri e abbiamo parlato lì e con i gusti musicali siamo molto simili la mia band preferita sono i queen e anche a lei piacciono molto vabbe niente scherzavamo con degli sticker parlavamo e tante cosemi ha chiesto che se volevo gli potevo scrivere ma era a danza e non ho potuto ma ho paura troppo di darli fastidio quindi scriverli per me e difficile perchè ho paura però sta sera alle 21 gli scrivo e niente vediamo come andrà forse sabato usciamo se tutto va bene ma ce un problema La paura io ho paura di essere pesante per lei o fastidiosa e questo mi mete ansia ho paura di tante cose e che potrebbe odiarmi anche se non sembra quel tipo di persona ho paura che alla fine sabato non usciamo ce non lo so...Però io la amo troppo quando la penso sono felice quando la vedo non capisco niente sono inamoratta troppo di questa ragazza il suo nome rimbomba la mia testa parlo di lei sempre a tutti mi e scoppiata dentro al cuore al improvisso ma quello che mi far sta male e propio la paura il terrore ho paura che mi odiera perchè gli scrivo perchè forse non sarò quel tipo di persona che gli piace ho scritto a tante persone per darmi consigli con questa ragazza spero solo che sta sera potremmo parlare un pò con questo spero anche che sabato usciamo
PS: quando ci siamo scritti per la prima volta con gli smiths come nel film 500 day of summer e fra poco anzi no e inizata lestate quindi non so cosa succederà lo scriverò
Sto scrivendo questo con una canzone degli Smiths
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Riflessioni, pensieri e preghiere, di un pellegrino sul cammino di Santiago.
=👣=
Cosi come il Faro sull'ultimo scoglio di Finisterra sull'Oceano Atlantico, allo stesso modo il monte O'Cebreiro è il più famoso e amato da scalare da tutti i pellegrini, al punto che Paulo Coelho disse che il suo desiderio era proprio quello che "quel" giorno, le sue ceneri fossero sparse lì. E dichiarò che ne aveva lasciato incarico a sua moglie. Una volta io mentre scalavo per l'ennesima volta tale Monte dissi che se proprio dovessi dare incarico a mia figlia e non ne ho nessuna intenzione, beh allora sceglierei, non O'Cebreiro che amo, bensì il Monte Sinai che adoro. È da là, che tutto ebbe inizio. 📖 Dio disse: " Mosè non avvicinarti qui; togliti i sandali dai piedi perchè il luogo sul quale stai è luogo santo". (Es. 3:5)
Ma che fatica! Con lo zaino che pesa sempre di più e il respiro sempre più affannato ma diventa un'apnea quella che ho chiamato spesso trance spirituale, che non si riesce a fermare, è proprio come fossi rapito da una forza che non vedi ma che senti inarrestabile e tu ti lasci trasportare.
===
Purtroppo, anche questo video di sedici minuti, ho dovuto dividerlo in tre parti per l'antipatico e ormai incomprensibile fatto che per tumblr è un file troppo pesante e non me lo pubblica intero.
📷 🔉 PRIMA PARTE
lan ✍️
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@ricominciodaqui97
Una persona qualsiasi direbbe che le difficoltà sono necessarie per rafforzarsi per crescere ed avere un' evoluzione personale...tutte stronzate...la verità è che nasciamo soli portati al mondo per un motivo che non ha né capo né coda eppure ci siamo e ci troviamo chi più chi meno a lottare contro i nostri demoni quotidiani e si...a volte li lasciamo vincere...la frustrazione ti assale ti sale l angoscia mista ad impotenza ed è lì che il castello di vetro inizia a incrinarsi...eppure...per uno strano scherzo della vita ad un certo punto ti ritrovi ad avere con te un compagno di viaggio...non sai se sarà al tuo fianco per sempre...tu senti...che sarà così ! Quel compagno/a viandante ti guiderà verso l unico senso che la vita possa offrire...avere uno scopo. Non dico che sia l unica opzione quella di avere un compagno di viaggio potrebbe essere qualsiasi cosa un concetto, un ideale il nostro animale domestico una qualsiasi cosa...personalmente ho trovato il mio scopo in te...sarà dura...è dura...è stata dura fino ad ora...eppure ti dico non rinnego ogni singolo sacrificio fatto fino ad adesso...non rinnego ogni singolo centimetro.di sudore buttato a lavoro solo per poter vedere quel sorriso sulla tua faccia e sentirmi dire "quando sto con te tutto è diverso ". È tutto rose e fiori? Ovvio che no ci sono i litigi ci si fraintende si fanno cazzate più o meno gravi quello che importa e che dissi anche ad un collega a lavoro intrappolato in una situazione analoga è <<non importa quanto sia difficile, importa quanto dei disposto a lottare>> Nel caso di quella persona la sua risposta a 43 anni è stata <<non voglio più lottare>> la tua risposta è stata riprende in mano la tua vita. Perché è TUA! Ne di chi te la ha data ne di chi fino ad oggi ha detto di amarti per poi deluderti profondamente...io non ho nulla...se non un sogno...il.sogno che la storia non si ripeta....che un giorno mio figlio o figlia venga da me e mi dica papà...sono orgoglioso di te...sto dando letteralmente la mia vita per questo a 27 anni con 13 di lavoro alle.spalle non ho avuto sabati e domeniche libere niente festività tanti eventi familiari saltati alcuni mi odiano pensando che io sia un egoista cje penso solo al lavoro. Conoscere te è stato un balsamo tonificante da tutto questo...sei la mia nuova vita...la quarta vita vissuta in 27 anni che fino ad ora mi da speranze concrete per il futuro...dici che hai difficoltà a portare a termine le cose . Non penso.sia così, non con tutto. Sei riuscita a mettermi in condizioni di dire <<su 8 miliardi di persone lei è quella con cui accetterei di condividere il mio sogno>> sei l unica persona che riesco ad immaginare vicino a me e a quelli che un giorno saranno i miei figli...i nostri figli anzi...quando stai male pensa a questo....non vale niente? Forse...per me...vale tutto....tutta una vita...che voglio condividere con te....ti amo... P.S. ridi...ridi piangendo...solo così...prenderai per il culo ad un' esistenza maledetta che fin dal primo respiro ci ha guardati e ha detto tu non sarai nessuno...non farai mai nulla di concreto...ti dico che stai facendo tutto e bene....ti amo...amore mio....tuo marito...prossimamente ....9
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“Sai, credo di essere sempre stata innamorata di te". "Che cosa?" "Per anni e anni. Ti ricordi quando venivo a trovarti, prima con Bernie e poi con Jack? Era te che volevo. Ma tu non ti accorgevi di me. Avevi sempre una lattina di birra in mano, oppure eri ossessionato da qualcosa". "Pazzo, credo, ero pazzo. Pazzia da ufficio postale. Mi dispiace di non essermi mai accorto di te". "Puoi accorgerti di me adesso". …… "Non voglio incasinarti, Dee Dee", dissi. "Non sono sempre gentile con le donne". "Ma ti ho detto che ti amo". "Non farlo. Non amarmi." "Va bene" disse lei. "Allora non ti amo, ti amerò solo un pochino. Va bene così?" "Molto meglio".” —
Charles Buk🖤wski,
libro Donne
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In questa giornata, l'anno scorso, concludevo la mia carriera triennale con un bel 30. Quella stessa giornata il professore mi "appese" per la sessione di laurea successiva e tornai a casa con una faccia da funerale. Dissi a mia madre che poteva pure buttare tutto: feste, palloncini e cazzate varie non servivano, perchè neanche quella volta mi sarei laureata. Con una tesi fatta e tutti i miei castelli in aria completamente svaniti, incominciò uno dei periodi più difficili per me. Coltivavo rancore per me stessa, perchè arrivavo sempre ultima e perchè in un modo o nell'altro non soddisfacevo mai le aspettative che riponevo su di me.
Mia madre mi chiese:"Ma che ti laurei tra un mese o tra sei mesi, che ti cambia?". Non cambiava niente e invece cambiava tutto. E in effetti è cambiato tutto.
Questo evento che la me di un anno fa vedeva come una catastrofe apocalittica senza eguali, a distanza di un anno si è rivelato la chiave di volta della mia vita (perché quanto sono cresciuta in quest'anno non è per nulla paragonabile agli ultimi dieci anni). Ho avuto talmente tanto tempo libero per pensare, da impazzire, da liberarmi da tutte le cose e le persone tossiche che mi trascinavo dietro, da riconsiderare me e il mio progetto su questa cazzo di terra. E dalla mia follia sono nati progetti nuovi, strade nuove che sto cercando di asfaltare, nuove idee, nuove ambizioni, nuovi interessi, nuovi lati di me che fino adesso non sapevo di avere.
Dalla distruzione di tutte le mie certezze ne sono uscita col doppio delle consapevolezze che avevo. Pensavo che quel "ritardo" fosse il problema della mia vita, ma la verità è che senza quel ritardo io non avrei intrapreso tutto ciò che ora amo e costituisce la base del mio vivere sereno.
A distanza di un anno, oggi posso solo ricordarmi che non è vero che la fortuna aiuta gli audaci, la fortuna aiuta i sognatori. Quelli che sbattono la testa pur di realizzare una visione che per diventare visuale ti deve far crepare dentro.
[Ps. A distanza di un anno, sempre vafamocc professò]
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Ciao ragazzi/ragazze stanotte mi sento particolarmente triste non so voi, ho litigato con il mio ragazzo e ora manco mi risponde ai messaggi mi ha detto che se ne andava e ho paura , so che magari in molti non mi capiranno. Ma io lo amo davvero ma davvero tanto e ora non so come fare faccio sempre casini o me la prendo per tutto ho paura di non essere mai stata abbastanza per lui 😭 . Vorrei che tutto tornasse come i primi mesi era tutto più facile e più bello , ora con il passare dei mesi c’è questi alti e bassi litighiamo sempre e la situa fa male . Vorrei tanto tornare a scherzare e a ridere insieme a lui come se ci fossimo solo noi in questo mondo e tutto il resto non esistesse… per me lui è speciale anche se avvolte non ci capiamo.. posso dire che io senza lui non sono nulla e spero sia lo stesso per lui. Vorrei che lui mi capisse ognuno ha il suo momento no .. e questo lo deve capire.. ma torniamo a dove eravamo prima .. lui, il suo sorriso, il suoi occhi sono tutto ciò che mi fanno stare bene… mi ricordo ancora il primo bacio in piscina io gli dissi “ chiudi gli occhi non sbirciare” e gli detti un bacio e poi sparii in Acqua e lui rimase sorpreso non se lo aspettava , ricordo la nostra prima cena insieme e il suo sguardo che mi puntava e mi faceva battere il cuore a mille… tutto quello che abbiamo passato alle giostre le risate, la nostra prima montagna russa da in piedi e voglio dire come faccio a dimenticarmi del suo profumo è disperso ovunque sia in camera che sulle mie magliette anche fuori quando non c’è riesco a sentire il suo profumo. Non posso sopportare di perderlo se è tutto ciò che la vita a voluto regalarmi quando ero in un momento di depressione totale… io spero davvero con tutto il mio cuore di potermelo sposare di averci un futuro o un piccolo lui che cammina per casa dondolandosi come una piccola scimmietta, spero con tutto il mio cuore che tutto questo torni come prima. 😭. Sappi che se mi stai pensando io ti amo da morire e sei tutto per me😭 scusa se sono così scusa 😭😭😭😭😭😭😭😭😭😭😭😭😭😭😭😭😭😭😭❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️
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Il Gioco
Lei mi sfidava,
che ne sapevo io, di cosa avesse in testa,
delle sue intenzioni.
Non sapevi giocare? Gli chiese l’amico.
No no, che pensieri ti fai, gli disse
certo che sapevo giocare
ma non sapevo quanto sapesse giocare lei
ed io non amo le disfatte
avrei sopportato una sconfitta onorevole
ma non una rovina completa.
E quindi?
E quindi gli dissi, la prima mossa tocca al bianco! Mi rispose nei sei sicuro? Allora la lasciai vincere!
L’hai lasciata vincere? Ti ha battuto! Vorrai dire!!
E’ stata una sconfitta lunga, lenta ed onorevole. Il mio Re non le era indifferente, aveva una adorazione per la sua Regina!
RelaxBeach© (Tutti i Diritti Riservati.) 01/12/2022
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L’ho scritto ieri notte e mi ci è voluto un po’ per postarlo…
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Dove abito io sono le due di notte passate (si, dall’altra parte dell’Atlantico) e non vado mai a letto così tardi ma mi sento così sopraffatta dalle mie emozioni che non riesco davvero a pensare ad altro che a quanto io abbia incasinato la mia vita pensando di renderla più semplice.
E sto scrivendo qua come valvola di sfogo, senza filtri e senza pensare troppo a come mi escono le parole, ed anche questa è una cosa che non faccio mai. Mi spiego meglio, condivido senza filtri le mie emozioni qua su Tumblr ma ciò che scrivo è sempre comunque elaborato in modo che sia coerente e il più “piacevole” da leggere possibile. O quantomeno ci provo.
No stanotte è diverso, stanotte scriverò come se stessi condividendo i miei pensieri con un’amica e lo farò qua perché la mia situazione è decisamente troppo incasinata e non voglio parlarne con nessuno. Non voglio che nessuno sappia come sto, quantomeno nessuno che io conosca.
Cominciamo dall’inizio e prometto che cercherò di tenerla breve.
Più di un anno e mezzo fa ho conosciuto un ragazzo e me ne sono innamorata perdutamente. Ci siamo fidanzati un mese dopo esserci conosciuti e insieme a lui mi sentivo al settimo cielo. Non avevo mai provato fino in fondo una cosa del genere, sebbene quattro mesi prima avessi avuto una specie di storia con un ragazzo di cui mi stavo innamorando e che mi ha trattata abbastanza male.
Tornando a Lui, che da adesso in poi avrà la lettera maiuscola, ci fidanziamo in piena estate e dopo un mese e mezzo di discorsi su quanto fosse innamorato di me e avesse trovato la persona perfetta per lui, mi lascia in maniera anche piuttosto brusca perché non è più sicuro dei suoi sentimenti e vuole concentrarsi sullo studio.
Mi cade il mondo addosso e provo per la seconda volta in un anno quella lacerante sensazione di abbandono di quando ti fidi di una persona e questa prende la tua fiducia e la getta nel cestino.
Passano le settimane e per una sfortunata concatenazione di eventi, ci ritroviamo a lavorare insieme per una settimana. In quella settimana io ho un crollo nervoso ed iniziano ad amplificarsi tutta una serie di problemi che da sempre ho, sia mentalmente che fisicamente perché arrivo ad un punto in cui le mie gambe vanno in paralisi psicosomatica e non riesco più a camminare per un pomeriggio.
Dopo questo evento culminante che dopo un periodo così difficile si presenta appena lo rivedo, capisco che così non può funzionare e provo a indossare una maschera di indifferenza che mi avrebbe dovuta accompagnare per il tempo che avremmo dovuto passare insieme.
Nel frattempo i giorni passano e capisco che lui è molto geloso, l’ultimo giorno decide di parlarmi e chiedermi di tornare insieme.
Gli dissi di si ma ricordo con una lucidità allucinante che non ero affatto convinta di voler tornare con lui ma che gli dissi di si non tanto per quello che provavo in quel momento (era ormai passato un mese da quando ci eravamo lasciati) ma per quello che avevo provato per lui. Inutile dire che avrei dovuto dare più ascolto a me stessa.
In ogni caso inizia un periodo strano e anche abbastanza tossico in cui io sono perennemente a disagio con Lui che ha inoltre anche un po’ la tendenza a giudicare chiunque, me compresa. Litighiamo spesso e come molte relazioni che non funzionano, the lows where pretty low and the highs where pretty high.
Decidiamo a fine Febbraio, subito dopo il suo compleanno, di prenderci una pausa di riflessione fino alla mia laurea che sarebbe stata a metà Aprile. Questa pausa di riflessione alla fine dura poco più che tre giorni e io mi rendo conto che forse posso tornare a fidarmi di lui anche dopo quello che aveva fatto e soprattutto capisco che lo amo, davvero, profondamente e come non avevo mai amato nessuno.
In questo periodo le cose vanno molto meglio, fatta eccezione per una grossa litigata a fine Marzo. Io però mi sento sempre giudicata in sua presenza perché molto spesso lui mi dice delle cose poco carine.
Arriva un giorno, il 5 Maggio, in cui siamo insieme e mi arrivano nello stesso giorno tre notizie bellissime, la prima un impiego di lavoro per 2 mesi fuori Italia, la seconda un’offerta di un concerto da solista con orchestra (sono musicista) e la terza, forse la più bella delle tre, la conferma di ammissione in un’università prestigiosa in America.
Le prime due notizie arrivano la mattina letteralmente una dopo l’altra, la terza il pomeriggio. Ricordo ancora come fosse ieri che mentre con gli occhi lucidi di gioia gli raccontavo le cose, il suo volto si spegneva quasi non fosse felice per me.
Ci rimasi molto male ma non ne feci una grande tragedia, specialmente non gli feci pesare troppo la cosa.
Passa l’estate e io sto via due mesi, lui mi raggiunge l’ultima settimana e per coincidenza viene assunto con un contratto di 10 giorni per una sostituzione improvvisa.
Io nel frattempo torno in Italia per lavoro e lui invece va in Germania per studio per una settimana.
Prima di partire per la Germania però riusciamo a passare un paio di giorni insieme in Italia e quei giorni vanno di merda. Ricordate che ero tornata in Italia per lavoro? Ecco, in quei due giorni non fa altro che criticare come avevo suonato o dirmi che avevo sbagliato o altre cose di questo tipo, al che io finalmente sbotto e gli rispondo male il giorno prima di partire.
Appena atterrato in Germania gli parlo e lui inizia a dirmi che forse pensa di essersi sempre sbagliato su di noi, al che io gli domando cosa volesse fare, se avesse intenzione di lasciarmi. Lui prende un po’ la palla al balzo e ci lasciamo.
Apparentemente non è una rottura vera e propria perché l’intenzione sarebbe stata quella di lavorare sui nostri problemi per poi tornare insieme, pertanto a mente lucida lo chiamo due giorni dopo e gli dico letteralmente “ci amiamo, che senso ha fare così? Ci facciamo solo del male e non ha senso, cerchiamo di risolvere i problemi all’interno della coppia”. Lui mi risponde “Io non credo di amarti più”.
In quel momento vedo un anno della mia vita ma peggio ancora il futuro che avevo progettato insieme a lui passarmi davanti agli occhi.
Piena di odio per la facilità con cui aveva calpestato la nostra relazione, piena di dolore e di frustrazione, quattro giorni dopo esco con due miei amici, bevo e finisco a letto con uno dei due.
Lui torna dalla Germania tre giorni dopo e io lo vado a prendere in aeroporto, lo porto a casa e onestamente sono talmente tanto confusa e stordita che non capisco un cazzo di quello che succede, tutto quello che riesce a dirmi però, dopo un anno di relazione, è “è ovvio che ti bacerei, perché sei una bella ragazza” come se mi avesse appena conosciuta.
Due giorni dopo ci vediamo per parlare e finiamo a letto, lui è tutto carino con me e dormiamo insieme. La sera vedo delle notifiche su Tinder e scopro che lo aveva messo già quando stavamo insieme ma comunque non gli dico nulla. Lui durante la notte mi prende il cellulare e legge dalla chat con la mia migliore amica della sera in cui ero ubriaca, scopre che ci siamo baciati e incazzato inizia a darmi la colpa per ogni cosa, sebbene non stessimo insieme.
Due settimane dopo parto per l’America e prima di partire sul volo per Amsterdam (dove facevo scalo per JFK) mi arrivano dei messaggi da parte sua che a quanto pare sono importante per lui e che vuole provare a ricucire il rapporto.
Si sussegue un periodo strano in cui lui non vuole tornare con me fino a dicembre (da agosto) ma mi impone di non conoscere nessuno. A me sembra un po’ strano e manipolatorio ma le cose sul piano “relazionale” funzionano e quindi decido di dirgli la verità su quello che era successo quella notte. Lui sbotta dicendo che non può più fidarsi di me anche se io non l’ho mai tradito, né ho mai dato modo di pensare che non fossi fedele. Letteralmente stravedevo per lui, avrei fatto di tutto.
Tra l’altro scopro più avanti che in quel periodo lui ha fatto preliminari con l’ex…
Non ci parliamo per qualche giorno e io metto una storia su instagram con una tazza di caffè per la giornata mondiale delle coppie. Al che Lui mi scrive qualche giorno dopo che le cose non possono funzionare. Io vado nel panico ma cerco di ricompormi e finalmente gli do un ultimatum “io sono qua, se vuoi una relazione eccomi pronta per te, altrimenti se non la vuoi è no ma non ti deve interessare della mia vita privata”. Lui risponde di no e mi insulta dicendo che sono in America perché sono raccomandata (chi volete che conosca in America, sul serio ma dai…).
Passano i mesi e conosco un ragazzo americano con il quale inizio a uscire senza impegno e due mesi dopo Lui mi scrive dicendo che sente di aver perso l’occasione della vita lasciandomi e mi chiede di smettere di vedere questo ragazzo fino a quando non sarei tornata in Italia (un mese e mezzo dopo). Inizialmente gli dico di si ma subito dopo realizzo che è semplicemente una cosa folle e gli dico che avrebbe dovuto pensarci quando lo imploravo di tornare insieme perché lo amavo. Arriva dicembre e con l’altro ragazzo decidiamo di smettere di vederci perché lui si stava innamorando di me e voleva una relazione mentre io no. Torno in Italia per il Natale ed io e Lui ci vediamo passando praticamente quasi tutte le vacanze insieme, specialmente l’ultima parte è davvero bella. Appena rientro in America lo chiamo per una sorta di resa dei conti, del tipo “ma allora cosa siamo?” e lui continua a dire di non essere sicuro e che vuole aspettare maggio quando torno per decidere. Ovviamente io nel frattempo non devo conoscere nessuno.
Questa cosa dura una settimana al termine della quale capisco che così non può funzionare e gli mando un messaggio in cui gli spiego che questa situazione mi fa male, che non posso investire sentimenti in lui senza la garanzia di una relazione e lo blocco ovunque per una settimana durante la quale scopro tramite le mie amiche che lui è uscito con una tipa. Mentre cerco di andare avanti, le cose con il ragazzo americano riprendono e dopo diversi discorsi sul fatto che lui volesse una relazione io decido di provarci.
Il problema è che io non sono convinta più che altro perché da quando stiamo insieme (pochissimi giorni) lui sta sviluppando una gelosia decisamente al di là delle righe e vuole ad ogni costo farmi postare foto con lui sui social, cosa che io non faccio mai. Alla fine ho acconsentito a una sul mio profilo privato e anche lì non gli andava bene perché non era quello pubblico che tengo quasi solo esclusivamente per lavoro. Lui ovviamente non ha postato niente sui suoi social.
Ora sono in una situazione in cui sento di volere un distacco di tutto ciò, un po’ mi sono ritrovata a pensare al mio ex e un po’ mi sento affogare in questa situazione che mi toglie il respiro.
Ho paura di aver acconsentito a qualcosa di più grande di me che al momento non sono in grado di gestire.
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Sai perché non ti ho risposto più , agli ultimi messaggi ?
Perché sono stanca , di aspettare che mi rispondi dopo le altre ,
Già il giorno prima
Ti avevo scritto al mattino , e tu fino alle 14:42 non mi avevi neanche risposto
Sai ho imparato sempre quei 5 secondi io
Che ci vogliono a rispondere ad una persona che ci interessa.
Ma tu tene sei sempre fottuto.
E mi rispondesti che a lavoro eri stato tanto impegnato, 😞
Ma io quella mattina già dal mattino presto avevo visto che stavi qui su trumbl, chissà a guardare quale ragazza
E già li ti misi alla prova
Poi l'indomani sera ti dissi , che volevo videochiamarti, e tu mi dicesti che stavi cenando, ed io vabbè , ad aspettare the che mi scrivevi , già
Thè che stavi qui, già
Ed io ad aspettarti come una cogliona già una cogliona che non impara mai che è l'ultimo pensiero ,non il primo ma l'ultimo.
Poi mi rispondesti ed io ero incazzata nera , e feci la stessa cosa che avevi fatto tu il giorno prima, feci finta di non vedere i tuoi messaggi, ero troppo incazzata , ma troppo
Poi al mattino ti dissi che ero crollata dal sonno,
Mentre vidi che tutta la notte fino al mattino alle 6:00 eri stato qui😞🥺😞
Poi mi dicesti buongiorno sono crollato ieri sera .
Ecco vedi, quella mattina mi hai spiazzata
Mi hai rotto il cuore dinuovo , l'anima tutta
Ecco vedi la differenza tra il tuo amore , che dici di avere per me', sono le tue bugie , non ti risposi più da lì , non avevo la forza mi sentivo a pezzi , mi sento a pezzi ,ma è solo colpa mia
Ed io sono ancora qui a parlare di tè.
Mentre tu chissà con chi parlavi ,con chi chattavi e nudi ti guardavi , tanto lo so
Ma non imparo mai .😞
Ciao amo' ,ecco mi sta' scendendo qualche lacrima , però tranquillo , non preoccuparti non lo saprai mai , o Bo chissà forse ti dirò tra tanti anni che ti scrivevo qui, così il mio amore lo leggerai , e ti accorgerai del tempo sprecato a non rispondere subito, dato che mi dicevi che ti sfuggivo sempre , ecco perché ti sfuggivo perché in fondo avevo paura di tè , amore mio ,di tè e delle tue bugie, o forse amavo profondamente anche quelle , insieme alle mie lacrime per te.
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Sai, non avevo mai amato nessuno come te, non che non lo desiderassi, ma non ne ero mai stata in grado. Io, al contrario di tante mie coetanee, vivevo anche e soprattutto bene da sola. Non avevo bisogno del ‘Buongiorno’ o della 'Buonanotte’ per iniziare e concludere al meglio le mie giornate, non davo loro un senso grazie ad un'altra persona e da nessuno dipendeva il mio umore. Si, a volte fantasticavo sulle tipiche cose da innamorati: i baci, le carezze, i brividi, i sussurri, e non nego di aver tentato di ottenerle da un ragazzo. Eppure ad ogni tentativo, sentivo subito le catene addosso ed il desiderio di scappare e di riavere la mia libertà prevaleva sui sentimenti che nutrivo per il ragazzo in questione. In altre parole, non ne valeva la pena. Così ho cominciato a pensare che la colpa fosse mia, che il mio cuore fosse troppo freddo ed egoista per ospitare qualcuno, che non avrei mai sperimentato l’amore perché nessuno avrebbe mai fatto breccia nella mia apatia. Me ne feci una ragione e mi disinteressai completamente, preferii l'inverno senza nessuno con me sotto il piumone e l'estate senza nessuno da baciare sott'acqua, piuttosto che essere causa di sofferenza altrui, non era giusto essere amata senza amare a mia volta. Mi proclamai parte di coloro che non credevano l'amore esistesse e fu proprio in quel periodo che inaspettatamente tu mi travolgesti e, ripensandoci ora, non credo che ci sia cosa più vera del dire che quando smetti di cercare qualcosa, quel qualcosa trova te. Non vorrei cadere nella banalità con una serie di frasi fatte, ma quel qualcuno ce l'avevo proprio sotto il naso. Forse proprio perché fino a quel momento non ti avevo mai guardato con occhi diversi da quelli dell'amicizia, ma eri sempre stato parte della mia vita e spettatore dei miei trascorsi, eri il solo a conoscere il modo in cui trattare con me. Sei consapevole io non sia una tipetta facile e spesso io stessa mi accorgo di essere insopportabile, ma tu resti. Dopo ogni litigata, ogni offesa, tu resti. Persino quando ti mando a al diavolo, all'inferno e nei peggiori posti si possano immaginare, ti urlo di andartene, tu resti. Con te è stato diverso, non mi ero mai sentita così, ti volevo a tal punto che tutto il tempo che passavamo insieme non bastava mai e mi sentivo affamata di te ogni giorno, a tutte le ore mi riempivi i pensieri. Il tuo sorriso, i tuoi gesti, i tuoi modi di fare, il tuo profumo, erano ovunque. Quando durante un bacio ti scansavi per guardarmi e sorridere un attimo dopo, pensavo che intorno a noi il mondo sarebbe potuto sparire e non mi sarebbe importato. Solo tu, al centro di tutto. Le dita, le lingue, i cuori intrecciati. La prima volta che mi hai detto che mi amavi, gli occhi mi si sono gonfiati di lacrime ed ho avuto un buco nella pancia: fu la sensazione più bella e strana della mia vita, non scherzo! Mentre le labbra mi tremavano, nella mia testa ti dissi “Anche io ti amo!” Non mentivo, sapevo già che ti avrei amato , quando mi insegnasti a ripronunciare bene perché tutte le volte che ci provavo, mi si annodava la lingua. Pian piano i miei difetti sono saltati fuori, più brutti che mai, contemporaneamente ai tuoi, che non erano (e non sono!) da meno. Ti ho odiato tante di quelle volte che oramai, ho perso il conto … ma amore ed odio vanno a braccetto ed alla fine di ogni casino, fare la pace è magico. Siamo due caratteri forti l'uno contro l'altro, due testardi, che ogni due per te si scannano. Ma quando si ama non si può fare a meno dell'altro, io non posso fare a meno di te ed ogni volta torno tra le tue braccia, l'incavo tra il tuo collo e la spalla è diventata la mia casa. Mi hai fatta soffrire, arrabbiare, piangere, da te ho sopportato atteggiamenti che con tutti gli altri mi avrebbero portata a chiudere ed andarmene in fretta e furia. Ma a differenza di tutti gli altri, per te ne è sempre valsa la pena.
Insieme abbiamo imparato sulla nostra pelle che l'amore non è sempre rose e fiori, ma finché dopo ogni tempesta riusciremo a ritrovarci in un abbraccio, non avrò paura. Finché ti amo, finché mi ami, io non ho paura. So di essere fortunata ad averti, ad aver trovato il mio degno avversario, colui capace di tenermi testa, di non lasciarmi dopo tutti i miei sbalzi d'umore, di capirmi e consolarmi ogni volta ne abbia bisogno. In te è concentrato tutto quello che più amo e più odio e per questo sei la persona giusta per me.
Ancora oggi quando mi accarezzi i capelli sento i brividi lungo la schiena, arrossisco se mi dici “Sei bellissima.” Dopo tutto questo tempo, nonostante tutto, sono ancora perdutamente innamorata di te e capisco che per noi i primi mesi non sono mai finiti. Certo, penso di poter vivere anche da sola, ma tu sei il mio ossigeno, la mia ragione di vita, senza il tuo profumo ad impregnare l'aria e te ad impregnarmi il cuore, tutto avrebbe il gusto del niente. Prima vivevo nel mio mondo, lasciando fuori gli altri, credevo che mi sarei innamorata solo quando avessi lasciato entrare qualcuno, invece è successo quando sei stato tu a spalancare tutte le porte senza chiedere il permesso, piombando con il tuo mondo a capofitto sulla mia vita. Sono felice che tu mi sia capitato e che ogni giorno continui a scegliermi, come io scelgo te.
Ti amo e ti amerò sempre come la prima volta..♥️tu sei la mia casa…♥️🏡
Con affetto
La tua V.♥️
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"amo il tuo petto tatuato su di me" ti dissi.
"amo le tue gambe tatuate intorno a me" tu mi risposi.
Quel giorno facemmo l'amore, un amore forte, passionale, sentito.
Quella notte dormimmo insieme, abbracciati, stretti l'uno all'altra.
Ti sussurrai "Ti amo" mentre dormivi; tu così bello, così uguale a me, così imperfetto.
Insieme nella nostra merda, tu per la tua ed io nella mia, mai mi sono sentita così simile ad una persona. Mai mi sono sentita adatta a qualcuno se non con te.
Così simili da non avere il coraggio di aggrapparci, bensì di scappare da noi stessi.
Anime gemelle, filo rosso.
Ti amo
Ti amo
Ti amerò sempre.
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Come vi siete lasciati tu e il tuo ultimo partner?
Dopo un periodo dove lui continuamente mi ripeteva che era confuso su ciò che provava e dove io lo vedevo che era molto assente e distaccato, decisi di prendere una pausa. Subito lui non voleva (perché aveva paura che prendendo le distanze, si sarebbe distaccato completamente) ma nonostante tutto il bene e l'amore che provavo, sapevo che sarebbe stata la cosa giusta per chiarire le idee e i sentimenti di entrambi.
Dopo 1/2 mesi gli scrivo per rivederci e per parlare di come si era modificata la vita di uno e dell'altro. Lui mi disse subito di come questo periodo di pausa gli abbia fatto comprendere che i sentimenti nei miei confronti erano svaniti, non erano più belli e spensierati come all'inizio (ovviamente ahaha) e che quindi non avrebbe voluto continuare la relazione. Mi ricordo ancora che eravamo seduti su un tronco in mezzo al verde in una giornata nuvolosa, una di quelle da cui non sai cosa aspettarti. Iniziai a piangere. Lacrime di tristezza e di gioia iniziarono a colare sul mio volto, mentre osservavo il cielo grigio che in quel momento mi pareva senza sentimento. Restai fisso per 10 minuti, entrambi in silenzio. Ero triste, sì, ma anche felice perché finalmente era sincero con sé stesso e lo vedevo stare bene, anche senza di me.
Quando le lacrime terminarono, gli dissi ciò che quel periodo di pausa aveva portato a galla in me: "Io ho scoperto di amarti. Difficilmente incontrerò una persona come te, fuori dalle righe, piena di avventura e semplice come il pane. Io ti amo. Amo i tuoi sorrisi, le tue facce strane, i momenti in cui sei confuso, quelli dove ti posso abbracciare e sentire il tuo calore, quando andiamo a camminare, quando cuciniamo insieme e amo, guardati negli occhi; lì dove posso vedere la tua anima pura e semplice."
Gli confessai il miei sentimenti.
Mi rispose: "Wow. Grazie per quello che hai detto è veramente forte. È importante per me. E ti ringrazio veramente tanto per avermi spinto a prenderci questa pausa, perché con essa ho potuto comprendere i miei veri sentimenti. Grazie, grazie davvero."
Ero felice e triste allo stesso tempo. Sapevo che stava meglio senza di me, si vedeva.
Siamo tornati alla macchina, ci siamo abbracciati a lungo e guardandomi mi disse: "Però ci potremmo vedere ancora qualche volta." Io sorrisi e scossi lentamente la testa, lui guardando il cielo mi rispose: "hai ragione, va bene così".
Salii in macchina e mentre lui si incamminava, il nostro sguardo si incrociò per un ultima volta. Mi diede quella spinta per chiudere la portiera e accettare di non rivederlo mai più. Ero consapevole della splendida persona che era passata nella mia vita, qualcuno che ebbi amato e che forse amerò ancora, e di cui non ho rimpianti.
@pezzi-di-anima
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