#la via di casa
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Allora my period was about to come so I was overwhelmed already but stamattina alle 5:15 mi sono immaginata un eventuale spinoff su Filippo che piacerebbe solo a me e ho pianto sola nel letto
#sono particolarmente sensibile al nulla in questi giorni ignoratemi pure#ma lui esce dal beccaria con nad che lo aspetta a casa con una bimba in pancia!!!!! la chiamano Paola#lei studia per diplomarsi lui riesce a farlo prima e si trova un lavoro#quando nasce la bimba sono così feliciotti e lui vorrebbe affittare un appartamento per andarsene dalla casa dei suoi ma vuole farlo solo#con i suoi mezzi#lavora tipo come operaio e fa una fatica allucinante a trovare quel lavoro esce prestissimo e torna tardissimo ma è il papà e il compagno#migliore del mondo tutto 'faccio ioooo' 'riposatiiiii' 'la cambio iooooo' pure se è stanco morto#e manda le foto a carmine e carmine se le appende in cella ma prima le fa vedere a tutto l'ipm (edoardo piange un po')#Filippo è anche super insicuro!!!!!!!!!!!! si guarda le mani e le vede piene di sangue e ha paura di sporcare paola ma nad lo tranquillizza#sempre se lo coccola un sacco#e poi alla fine lei si diploma al conservatorio e fa dei corsi di musica ai bimbi e riescono a mettere via un po' di soldi#e finalmente hanno una casetta tutta loro e si sposano e sono abbastanza stabili che filippo riesce ad iscriversi in università#e diventa educatore#finisce bene questa storia niente angst tuttə vivə#vanno a pescara a sorpresa si piazzano sotto la sede della polizia e aspettano che esca paola#(lei scoppia in lacrime)#scusate basta la smetto perché sto per piangere di nuovo#mare fuotag
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pense q mi mama habia visto los 'inexplicables' boxers q hay tirados en mi cuarto pero no! solo estaba juzgando el desorden
#bueno che señora llegue ayer d la casa de mi amiga es nomas el bolso y un par de cosas mas tiradas....#pero bueno jajsnt osea quiza le puedo tirar un lo uso de calzita o para dormir o de ultima un jaja son de [x] que se los olvido aca.....#pero claro medio raro y tmb mi madre se pensaria q estamos cojiendo y se pondria mas hinchapelotas so....no se si conviene viste#cjgntkgkr que lindo pensar vias de escape.#spikeposting#yo no juzgo el desorden de su cuarto ni nada asiq pq ella di....
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La Rappresentante di Lista
(Per la) via di casa
Data di rilascio: 06-03-2014
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Bu Bu Sad
Data di rilascio: 04-12-2015
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Go Go Diva
Data di rilascio: 14-12-2018
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My Mamma
Data di rilascio: 05-03-2021
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La Casa della Fontana Grande in via di Mercurio dell'antica Pompei.
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Quando la gente fa schifo, fa schifo sempre, in tutte le circostanze e questo è il caso dei miei parenti, vi racconto: è morta una mia prozia in Belgio, prozia che tutti noi parenti sapevamo piena di grana, ma che comunque è stata lasciata a se stessa nel momento del bisogno. Storia triste quella della mia prozia; Parte per il Belgio nel dopoguerra perché suo marito aveva trovato lavoro in miniera, mette al mondo due figli entrambi con la distrofia muscolare che si sono spenti poco a poco, anno dopo anno e suo marito muore abbastanza giovane. Facendo grandi sacrifici è riuscita a farsi una bella casa in una cittadina del Belgio ha cucito giorno e notte per sbarcare il lunario e alla fine visto che era abituata a vivere con niente ha messo via una discreta quantità di soldi. È stata sempre generosa con tutti noi, ma noi poco abbiamo fatto quando ne ha avuto bisogno. Pochi mesi fa cade, si rompe il femore, le amiche non riescono ad accudirla a casa e la mettono in una RSA, in questa RSA si prende il COVID, la prozia muore. Fino a qui tutto male direi no? Ma non per i miei parenti, che si sono fiondati sull'eredità come vampiri assetati di sangue, appena saputo della morte sono partiti come razzi per il Belgio, contattato avvocati, notai e chi più ne ha più ne metta ma dell'ingente somma della prozia nessuna traccia, nei ben 4 conti ci sono poche centinaia di euro, di oro e preziosi in casa nemmeno la puzza, inoltre, nessun testamento, solo 4 righe scritte a penna in stampatello, lasciate nel comodino della camera su un foglio a quadretti dove c'è solo scritto che la casa andrà al centro per la distrofia muscolare i gatti e i cani alle sue amiche e in ultimo la motozzappa e tutte le attrezzature agricole dello zio....... a me.
#saluti a tutti i miei parenti#che mi hanno lasciato con le pezze al culo anni fa togliendomi tutta la terra#v'attaccate al cazzo anche stavolta#sopportatemi#ve vojo bene#buona domenica
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Mi manca...
Lo zoccolare fino in spiaggia con mia madre che mi diceva "cammina bene alza quei piedi"...pinoli per terra da schiacciare con i sassi...
l'odore della siepe di caprifoglio dalla pensione trieste al bagno emilio e quello dei giornali dell'edicola, misto a quello del mare e degli abbronzanti e della piadina...
la cuffietta bianca della piadinara...quella anziana, la prima ..che faceva le piade tirate a mattarello con il bordo frastagliato e il pezzetto di carta marroncina per portarle via ...
la luce bianca del mattino e la bassa marea con le righe della sabbia sotto i piedi, i buchini dei cannolicchi e schivare i granchi
fare capannella con il tettuccio del lettino e il telo, il caldo sulla pelle...l'odore dell'abbronzante e il libro con sabbia tra le pagine...
e aspettare le 11 che non arrivavano mai per il bagno... il freddo dell'acqua al primo tuffo o l'andare giù piano piano con tutta la pelle d'oca... i rumori attutiti quando si è sott'acqua.... il cretino di turno che ti slaccia il bikini...le spalle di mio padre per salirci a fare i tuffi...
correre sulla sabbia bollente saltellando tra un'ombra e l'altra... stendersi al sole senza fare la doccia e sentire la pelle tirare con il sale che brucia appena sulla pelle un po' scottata sulle spalle ...
il fastidio della sabbia tra le dita e lavarsi i piedi nel rubinetto sotto le docce aspettando con il costume in mano per sciacquare anche quello...il profumo dello shampoo e il rigagnolo di schiuma e acqua sulla sabbia...
il cemento rigato e rosso e bollente della banchina del porto con le barche che partivano da Milano Marittima per la gita a Rimini e la voglia di tuffarsi lì ma la mamma non voleva...e stare in equilibrio sul muretto tra la banchina e gli scogli ad aspettare gli schizzi delle onde,
il mare grosso i rari giorni che faceva temporale e a fare il bagno tuffandosi dentro le onde e ci si riempiva il costume di sabbia..
la pizza che faceva la sorella della vedova di Emilio alle cinque...e io le confondevo poi sempre quelle due...la Maria e l'Anna
Il rullo per tirare il campo da bocce e il barattolo bucato con il talco per fare le righe...e le premiazioni delle gare al pomeriggio e se le coppie erano miste io ero un po' gelosa se mio padre giocava con la mamma della cecilia perchè era così bella...
e guardarti da lontano mentre giocavi a calcio sporco di sabbia dappertutto e cominciare a scoprire quell'emozione nuova quell'attrazione mai provata... ecco cosa vuol dire innamorasi...il dondolo dell'Hotel Miramare dove per la prima volta ho capito che potevo anche godere del mio corpo...
I giardini del tennis con la terra rossa e la giostra e l'odore dei pini...
le tonde alla sera su e giù per viale Roma e baci infiniti sulle panchine, le feste al Giardino D'Estate con Gianni Togni che cantava Luna..e le puntate all'ippodromo di Cesena e le gite al Parco Naturale che mi sembrava così lontano...
Gli amici che poi non avresti rivisto più, quelli che rivedi solo lì...e quelli che sono ancora con me ......il primo primissimo bacio sul dondolo della casa in affitto ...
il rumore degli aerei con la pubblicità...la pizzeria da Duilio e il cinema Italia all'aperto ...le lacrime quando era ora di tornare e il grano nei campi era già mietuto e le arature portavano l'autunno...
Mi manca la felicità pura e spensierata di quel periodo quando ancora tutto poteva essere e ogni cosa era nuova e da scoprire ...e che non è stata mai più.
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Sono stato qualche giorno a Torino e sono sicuro che ci tornerò perché meravigliosa Ho incontrato persone di una accoglienza e gentilezza uniche come la signora Nadia, tutto fare di La Crêperie in via Porta Palatina 3,
l'artista della gipsoteca Mondazzi in via Principe Amedeo.
Sono stato avvolto dalla vitalità del mercato centrale simile a quella trovata nelle città francesi
Ho trovato la regalità nei suoi storici caffè
Sono tornato a casa con l'idea che a Torino mi piacerebbe viverci
Grazie @blackmammaaa
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Nora, mia suocera, è ancora una bellissima donna di cinquantadue anni. Molto curata e palestrata. Mia moglie Luisa purtroppo due anni fa se n'è andata lassù per un incidente stradale. Lei quindi mi aiuta coi due bimbi e con la casa. Luisa era figlia unica e quindi dopo lo shock iniziale, ora gli equilibri delle due famiglie si sono assestati.
Viviamo a distanza di pochi isolati in un piccolo paese; al mattino mio suocero Berto dopo colazione va via, apre il suo negozio di autoricambi in una cittadina vicina e torna a casa solo alle nove di sera. Quindi, di fatto, dopo avviate le cose di casa sua, Nora diventa il fulcro di casa mia.
Da un mese però le cose tra noi due si sono fatte più intense: va detto che sono sempre stato il "cocco delle signore" sin da quando avevo diciotto anni. In un momento di tenerezza e relax, una domenica, subito dopo pranzo, lei era passata per vedere se era tutto a posto e per aiutare i bambini coi compiti, come sempre fa.
Ero sul divano, con un'aria un po' triste. Lei aveva finito di dare una sistemata alla cucina. Dopo la doccia avevo addosso l'accappatoio. Nora s'è seduta sul divano un momento accanto a me. I bambini ancora stavano facendo il riposino. Mi sono lasciato andare: in un impulso di estrema intimità le ho detto che come maschio sentivo molto forte la mancanza di una "femmina". Non avevo cattive intenzioni, giuro.
Lei però, un po' materna e un po' porca, mi ha accarezzato, poi ha lasciato scivolare la mano sul mio torace nudo e peloso. Era chiaramente attratta. Sentendo una dolcezza femminile indugiare forse un po' troppo sul mio corpo, m'è venuto spontaneo aprire l'accappatoio. Lei mi ha potuto vedere torace, ventre, inguine nudi e... il mio uccello bello reattivo al tocco di una donna attraente.
Senza pensare forse troppo, rispondendo a un impulso naturale, la mia suocera sexy s'è chinata e me l'ha preso in bocca. Per pochi secondi solo, perché io cominciavo a muoverlo nella sua testa. Mi piaceva. Molto. Allora, deciso, le ho preso la testa, l'ho baciata sulle labbra con trasporto e l'ho accompagnata in camera da letto. La volevo. La desideravo.
Lei capiva di non poter più scappare. Le tenevo la schiena e la spingevo. Diceva debolmente: "ma che fai? N-nooo... Non si può... Dai... Non dobbiamo..." Ma procedeva senza esitazioni. Ho chiuso a chiave per precauzione, lei si scusava: era imbarazzata. Rossa in viso da mangiarla di baci. Si mordeva le labbra dal senso di imbarazzo e rimorso. Parlava nervosamente. Ma non vedeva l'ora di farsi scopare. Lo capivo chiaramente.
Mi diceva che Berto non la tocca più. Che però lei non l'aveva mai cornificato. Le ho tolto le mutandine bagnatissime, le ho sollevato la gonna, tappato la bocca dapprima con l'indice, poi baciandola di nuovo con trasporto e alla fine infilandole l'uccello in fregna con un solo colpo violento. Ha chiuso gli occhi mugolando di piacere e infine s'è lasciata scopare. Mi ha detto un bellissimo: "siiii... fottimi forte!" Per cui, da un po' lei per ciò che riguarda le mie esigenze di sesso provvede alla grande. Mi dà tutto ciò che posso desiderare. Ingoia la mia sborra di gran lena. Le piace da morire il mio sapore. Si passa la lingua sullle labbra. Annusa il mio inguine, rapita dal mio odore. E lecca i residui.
Gliene posso scaricare in gola quanta ne produco. Non fa una piega e manda giù tutto. Se lo voglio, mi dà il suo buco del culo da leccare e sfondare a piacere. Mi allatta materna, se lo desidero; le posso riempire la fregna elastica e accogliente col mio cazzo a lungo quanto voglio. Non potrei chiedere di meglio. Sono sicuro che Luisa da lassù approvi: sua madre così non è che proprio tradisca suo padre, perché sta solo aiutando me e la nostra famigliola in tutto! Provvede a tutte le nostre esigenze. E mi fa scopare perché è solo molto generosa. Poi, io non sostituisco la mia moglie defunta con un'altra donna giovane ed estranea. Tutto resta in famiglia e viviamo felici.
Aliantis
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Sommessamente
Lo pensa. Non dovrebbe, non sarebbe consentito. È una donna sposata di mezza età e lui ha due anni meno di suo figlio. È un vicino di casa gentile e bellissimo. S'è accorta che dalla sua camera da letto il ragazzo molto discretamente la spia quando si veste e quando si spoglia. Dapprima era abbastanza seccata e chiudeva gli scuri. Ma poi man mano s'è sentita lusingata, dal fatto di essere ancora desiderata, mentre per suo marito è oramai scontata: una parte del mobilio, quasi solo un'istituzione da rispettare, sopportare e con cui pianificare le cose concrete di tutti i giorni.
Mentre lei invece vorrebbe tornare a essere strapazzata, presa da quelle emozioni forti e proibite che provi solo all'inizio di una storia; una di quelle che più è sconveniente, più intenso è il piacere della trasgressione. E ha iniziato quindi a lasciare le finestre dapprima socchiuse, poi via via più aperte, di pomeriggio con la luce accesa e le tende tirate via. E gode nel sentirsi desiderata, voluta. Oggetto di passione erotica. Si spoglia lentamente: è diventata una professionista della seduzione. A volte, con nonchalance e rapidamente, gli lancia addirittura uno sguardo complice.
Grazie a questo gioco, guardandolo bene in viso ogni volta che lo incontra s'è resa conto che lui adesso la spoglia completamente con gli occhi. Le sorride, sempre gentile, la squadra e le fa una Tac. Poi arrossisce un po’, mentre scappa via. A lui piace. Molto e si vede chiaramente. Lo vuole anche lei. Lo inviterà a casa, una mattina o un pomeriggio dopo pranzo, quando il marito e i figli sono tutti al lavoro. Si profumerà più del solito, indosserà un abito leggero e velato, con sotto della biancheria di pizzo: del frou-frou da capogiro. Lo metterà dapprima a suo agio. Poi con una scusa lo trascinerà in camera da letto. Si farà aiutare a mettersi comoda, gli farà tirar giù la zip del vestito.
E se lui non è stupido - e il ragazzo non lo è: terzo anno di informatica con profitto - la stringerà a sé da dietro… oh, si: adesso lo brama proprio. È un desiderio irrazionale, folle. Deve trovare il coraggio di farlo. Ogni scrupolo è caduto da tempo. Il marito, i figli, la fedeltà, le convenzioni… tutta roba che il ciclone emotivo e passionale travolge senza pietà. La carne comanda su tutto: soprattutto a una certa età. Del resto, parliamoci chiaro: più vai avanti nella vita, più capisci che la morale è solo una questione di tempo. Intanto lei si dà piacere da sola. Molto più spesso di prima, pensando a lui. Nell'attesa che mani forti, atletiche e giovani finalmente la frughino ovunque, affamate del suo corpo di donna calda, disponibile e la preparino per bene all'amore. A quello che non si può, che non si deve, che non è giusto, che non dobbiamo assolutamente farlo. Che però proprio per questo è bellissimo.
RDA
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« Giacomo Matteotti fu assassinato da sicari fascisti il 10 di giugno del 1924. Lo attesero sotto casa in cinque, tutti squadristi venuti da Milano, professionisti della violenza assoldati dai più stretti collaboratori di Benito Mussolini. L'onorevole Matteotti, il segretario del Partito Socialista Unitario, l'ultimo che in Parlamento ancora si opponeva a viso aperto alla dittatura fascista, fu sequestrato in pieno centro di Roma, in pieno giorno, alla luce del sole.
Si batté fino all'ultimo, come lottato aveva per tutta la vita. Lo pugnalarono a morte, poi ne scempiarono il cadavere. Lo piegarono su sé stesso per poterlo ficcare dentro una fossa scavata malamente con una lima da fabbro.
Mussolini fu immediatamente informato. Oltre che del delitto, si macchiò dell'infamia di giurare alla vedova che avrebbe fatto tutto il possibile per riportarle il marito. Mentre giurava, il Duce del fascismo teneva i documenti insanguinati della vittima nel cassetto della sua scrivania.
In questa nostra falsa primavera, però, non si commemora soltanto l'omicidio politico di Matteotti; si commemorano anche le stragi nazifasciste perpetrate dalle SS tedesche, con la complicità e la collaborazione dei fascisti italiani, nel 1944.
Fosse Ardeatine, Sant'Anna di Stazzema, Marzabotto. Sono soltanto alcuni dei luoghi nei quali i demoniaci alleati di Mussolini massacrarono a sangue freddo migliaia di inermi civili italiani. Tra di essi centinaia di bambini e perfino di infanti. Molti furono addirittura arsi vivi, alcuni decapitati. Queste due concomitanti ricorrenze luttuose, primavera del '24, primavera del '44, proclamano che il fascismo è stato lungo tutta la sua esistenza storica - non soltanto alla fine o occasionalmente - un irredimibile fenomeno di sistematica violenza politica omicida e stragista.
Lo riconosceranno, una buona volta, gli eredi di quella storia? Tutto, purtroppo, lascia pensare che non sarà così.
Il gruppo dirigente post-fascista, vinte le elezioni nell'ottobre del 2022, aveva davanti a sé due strade: ripudiare il suo passato neo-fascista oppure cercare di riscrivere la storia. Ha indubbiamente imboccato la seconda via.
Dopo aver evitato l'argomento in campagna elettorale, la Presidente del Consiglio, quando costretta ad affrontarlo dagli anniversari storici, si è pervicacemente attenuta alla linea ideologica della sua cultura neofascista di provenienza: ha preso le distanze dalle efferatezze indifendibili perpetrate dal regime (la persecuzione degli ebrei) senza mai ripudiare nel suo insieme l'esperienza fascista, ha scaricato sui soli nazisti le stragi compiute con la complicità dei fascisti repubblichini, infine ha disconosciuto il ruolo fondamentale della Resistenza nella rinascita italiana (fino al punto di non nominare mai la parola "antifascismo" in occasione del 25 aprile 2023).
Mentre vi parlo, siamo di nuovo alla vigilia dell'anniversario della Liberazione dal nazifascismo. La parola che la Presidente del Consiglio si rifiutò di pronunciare palpiterà ancora sulle labbra riconoscenti di tutti i sinceri democratici, siano essi di sinistra, di centro o di destra. Finché quella parola - antifascismo - non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana. »
- Antonio Scurati
Monologo (censurato dalla Rai), ma qui per condividerlo perché: antifascismo sempre!
#antonio scurati#antifascismo#nervi tesi fasci appesi#fasci appesi#viva l'antifascismo#25 aprile#censura#rai merda#giorgia meloni#democrazia#giacomo matteotti#italia#fasci merda
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stamattina ho indossato la mia divisa da infermiera: ho preso le consegne, preparato le borse, mi sono messa messa in macchina e sono andata dal bambino. prima di entrare in casa avevo quasi un nodo allo stomaco, ma mi sono fatta forza e sono entrata. ho visto il bambino sul divano, un bambino come tutti gli altri, che dormiva e abbracciava il suo papà. sono stata brava, ho contenuto l'emozione. ho scambiato due parole con la mamma, di pura organizzazione, sono andata al tavolo e ho preparato l'elastomero. tremavo, ma dovevo essere forte. poi mi sono avvicinata al bambino, che appena ha sentito il mio tocco ha urlato "vai via!", mi si è stretto il cuore, ho mandato giù il nodo in gola e ho attaccato l'elastomero, poi gli ho fatto una carezza sulla pancia e lui si è attaccato col corpo al papà. mi sono girata verso la mamma e ho sentito tutto il suo dolore, avrei voluto abbracciarla ma ovviamente non mi era possibile. mi sono fatta coraggio, ho salutato il bambino, i genitori e sono uscita da quella casa. in macchina avrei voluto gridare, piangere, avrei voluto che la giornata finisse lì, invece era solo il primo paziente. è stato pesante. mi sono sentita impotente, completamente. un vuoto incolmabile. domani quel bimbo verrà ricoverato in ospedale e chissà quando, non ci sarà più. Non rivedrà più i suoi spazi, i suoi giochi. Quella casa era Sua, fatta per Lui. ciao piccolo.
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Italian literature tournament - Third round.
Propaganda in support of the authors is accepted, you can write it both in the tag if reblog the poll (explaining maybe that is propaganda and you want to see posted) or in the comments. Every few days it will be recollected and posted here under the cut.
Propaganda for Pier Paolo Pasolini by @alsosprachvelociraptor
Vorrete mica fare perdere Pier Paolo Pasolini, tra le più importanti figure LGBT+ in Italia, nonché l'uomo che si faceva scattare migliaia di queste foto? Letteralmente un'icona di stile, e non solo di pensiero, degli anni 60 e 70?!
Ammirate con quale fierezza sfoggia la camicetta più confusa (ma col cuore nel posto giusto) che potesse esserci sul mercato. Appoggiato in una posa statica al suo amato divano fucsia. Torquato Tasso mica ce l'aveva, il divano fucsia!
Vi prego di osservare con attenzione il tacco ventordici (forse non lo sapete, ma PPP era alto tre mele o poco più), e l'elegante mix di bronzo metallizzato + vernice nera. Una combo che sicuramente dovrebbe portargli un sacco di voti. (queste foto sono state scattate nel 1973 nella sua casa in Via Eufrate e sono apparse sulla rivista "OTTO8")
Votate Pier Paolo per poter in futuro vedere altri deliziosi outfit anni '70. Con la manina sul fianchetto, ovviamente.
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Propaganda for Torquato Tasso by @girldante, @eresia-catara and @machiavellli
copying @eresia-catara and @machiavellli's torquato propaganda because with all due respect for a giant like pasolini we are tassopilled in this house:
#TORQUATO VAIII#con tutto il rispetto per le imprecazioni di pasolini#ma tormento religioso omosessuale sublimato con la poesia >>>>>>#inoltre non mi risulta che pasolini abbia mai scritto qualcosa di melodico e suggestivo come Qual rugiada o qual pianto/ quai lagrime eran#quelle/ che slarger vidi dal notturno manto/ e dal candido volto de le stelle?#ma soprattutto#Pasolini non ha descritto un duello omoerotico tra cavalieri dove ha cercato in tutti i modi di non far trasparire il suo desiderio con#aggiunta di finale tragico#Quindi.#ripeto. TASSO VAIIIIIIIIII#ANZI AGGIUNGO UN'ALTRA COSA#Tasso era così tormentato e paranoico e bisognoso di affetto che è andato dalla sorella#travestito e gli ha detto che era morto per vedere come avrebbe reagito#poi ha passato qualche giorno a casa sua >3#e si è spontaneamente consegnato agli inquisitori che non lo volevano neanche più vedere#inoltre pasolini non è passato alla storia come qualcuno che pensava di essere perseguitato da un folletto >333
#TORQUATO TASSO#THE AUTUMN OF THE RENAISSANCE#THE AUTHOR WHO WAS SO OUT AND INSIDE OF HIMSELF TO BECOME A LITERAL CHARACTER FOR MANY PSYCHOLOGICAL STUDIES#THE ONE WHO PUT THE PIETAS HAS THE HEART OF HIS POEM#THE HEIR OF CHRISTIAN HUMANISM#“amico; hai vinto: io ti perdon; perdona/ tu ancora”#THE WHOLE Tancredi - Clorinda ARC CMON#“temerò me medesmo; e da me stesso/ sempre fuggendo#avrò me sempre appresso.”#also#he never had a break
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+30 CC-FREE LOTS FOR TARTOSA
I don't know if it happens to you - but I often find myself with a sudden urge to rebuild worlds - Even though I'm the worst sim-builder and sim-decorator in the whole history of Sims 😋 And in my quest for lots there's one thing that stresses me out all the time: where will the builds fit in the map?! 🤯 Therefore, I have been creating some personal lists with favourite lots and I thought why not sharing them with you too!
Below I leave a list of my absolute-favourite cc-free lots for Tartosa (and their respective location in the map). A selection of builds made by amazing and astonishingly creative architect simmers. Thank you all for sharing your builds with us!
1 - Piccola Luce 20x20
Seascape (Residential) by @96langerlui99
House by the sea (Residential) by @plantsimgirl
Hayes Terrace (Residential) by @xogerardine
Piccola Luce (Residential) by @alerionjkeee
Hayes Terrace (Residential) by @xogerardine
Tiny Holiday Villa (Residential/Rental) by Lazysimie
Piccola Luce Villa by @raylamars
Piccola Luce (Residential) by Pugowned
Mediterranean House (Residential) by @juliafilms
2 - Villa Vigna 30x20
Rosa Discoteca Cafe (Cafe) by @beetlemp3
Villa Vigna (Residential) by @alerionjkeee
Tartosa Castle (Rental) by @theseptembersim
3 - The Old Wood Nectary 40x30
Casa di Fortuna (Residential) by @96langerlui99
Tartosa Villa Family Home (Residential) by Aveline
4 - Rifugio dei Pirati 30x20
Soleggiato Plaza (Restaurant) by @shysimblr
Amorosa's Garden (Residential) by @catsaar
Tartosa Villa (Residential) by Annathini
Rifugio dei Pirati (Residential) by @alerionjkeee
Pirate Cove (Residential) by @96langerlui99
Italian Rustic Villas (Residential) by @giuliabuilds
Old Couple Home (Residential) by @sunnysimsieyt
Tartosan Stone Home (Residential) by schnuck01
5 - Via Romanza 30x30
Villa Sophia (Residential) by @96langerlui99
Tartosa Wedding Venue (Wedding Venue) by SimCubeez
Via Romanza (Wedding Venue) by @salemssimblr
Italian Dream Villa (Residential) by @paleanelo-sims
Via Romanza Villa (Residential) by Wooldrop
Villa Rosa (Residential) by schnuck01
6 - La Coppia Serena 50x40
The Flair of Provence (Residential) by @96langerlui99
Old Tartosa Farmhouse (Residential) by @ghostlycc
Villa La Florence (Wedding Venue) by @xogerardine
Villa Almahada (Wedding Venue/Rental) by @whyeverr
La Copia Serena Redo (Wedding Venue) by Wooldrop
7 - Thebe Estate 50x50
Tuscan Wedding Venue (Wedding Venue) by @giuliabuilds
Villa Firenze (Residential) by @96langerlui99
Tuscan Village (Multiple Lot Options) by @giuliabuilds
Villa del Vino (Residential/Wedding Venue) by @shysimblr
8 - Celebrazione d' Amore 50x40
Mediterranean Restaurant (Restaurant) by @theseptembersim
Il Vigneto Restaurant (Restaurant) by Riemunen
Roman Amphitheater (Wedding Venue) by @ploufzizi
9 - Baia dell' Amore 40x20
Baia dell' Amore (Beach) by @its-opheliasgarden | cc-lite
Baia dell' Amore (Beach) by @alerionjkeee
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La vicenda che ha visto la morte del povero ragazzo costretto a vivere in un garage perché mandato via da una casa di un attivista di un centro sociale impegnato in manifestazioni contro gli sfratti, può effettivamente impressionare chi non conosce l'antropologia dell'attivista comunista. Io la conosco molto bene e devo dire che nel corso degli anni i trattamenti più spietati nei confronti di dipendenti, sottoposti e servi vari sono sempre stati perpetrati da loro, mai da biechi "padroni" politicamente schierati a destra. Ho sempre notato una netta prevalenza degli ex attivisti dei movimenti operai del Sessantotto, protagonisti immancabili di cause di lavoro per contributi non pagati o licenziamenti umorali che stento a pensare calati nella corte di Versailles. Sono persone così. Non sono come noi.
@boni_castellane
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In montagna di solito carico la legna in una piazzola vicino a una casa sperduta nel nulla, in questa casa ci abita una bambina di 6 anni che mi viene a trovare ogni volta che sono li, me la vedo arrivare di corsa col suo cane che la precede sempre sorridente e serena, è una bambina molto intelligente, di solito non ho un buon rapporto con i bambini e sono spesso a disagio, ma lei ha qualcosa di diverso è come parlare con un adulto spensierato e senza filtri di nessun genere, parliamo di tutto mentre carico la legna, mi racconta del suo cane, dei suoi pesci nell'acquario, dei pappagalli, di quello che mangerà a pranzo di quello che le piace e di quello che non le piace e io le racconto delle mie tartarughe dei gatti delle galline e tante altre cose. La mamma spesso la controlla con la coda dell'occhio mentre stende i panni in terrazza e quando guardo verso di lei mi saluta con la mano e la chiama: "Martinaaaaaaa lascia stare Giulio che ha da fareeeeeeeeee". Io la saluto a mia volta con la mano e gli dico "non ti preoccupare mi fa compagniaaaaaaaaa" di solito quando ho finito di caricare o se devo fare qualche manovra pericolosa la riporto a casa, mi da la mano appena le dico "dai ti accompagno a casa che ho finito" e ci facciamo questi 30 metri a piedi con il cane che ci gira intorno come una trottola. Oggi ero parecchio nervoso e scazzato stavo facendo i conti delle pesate e la penna mi scriveva a tratti, così smadonnavo sbattendo la penna sul volante e non mi sono reso conto che Martina era lì a osservarmi, quando ho alzato gli occhi me la sono vista che mi fissava con aria preoccupa , e subito mi dice: sei arrabbiato oggi? E io gli dico, un po' non mi scrive manco la penna.... a queste parole è scattata via a casa, non gli ho dato peso e ho continuato a smadonnare con i miei conti, ma dopo 5 minuti rieccola qui con una penna, mi guarda, mi fa uno scarabocchio sul foglio e mi dice, te la regalo, questa scrive bene così non ti arrabbi più.
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In questo periodo sto passando molte notti fuori e lontano da casa per lavoro. Le trasferte mi sono sempre piaciute, ma ultimamente sto incassando il colpo e ci arrivo stanca. Gli alberghi sono sempre dignitosi. Mai belli, ma puliti e spesso con i balconcini. La sera è bello tornare in una stanza in cui tutto è a posto; il bagno è pulito, il letto è rifatto, il posacenere è svuotato e le scarpe sempre allineate al muro. Io, che le scarpe le butto dove capita, gioisco sempre e penso che una volta a casa devo iniziare a metterle così. Mi godo la sensazione, per qualche giorno, di non dover occuparmi di niente, nemmeno dei pasti. Altre persone lo fanno per me e mi sta bene. Una sensazione nuova per una che ha mania di controllo. Sto facendo progressi, penso. Stare in terapia da cinque anni mi ha aiutato, penso.
Mi metto seduta per terra in balcone e fumo. E penso che l’anno scorso ero sempre in questa città lontana, mentre mia nonna aveva un ictus che l’avrebbe portata lentamente via da me in cinque mesi. Penso che da allora le trasferte le vivo con un senso di angoscia sotto traccia. Penso di non aver avuto l’occasione di vederla lucida perché ero in un posto lontano da casa a lasciare che altre persone si prendevano cura di me. E penso, come ovvio che sia, a tutto il non detto, a tutte le occasioni mancate, alle strade percorse e quelle abbandonate, al tempo che passa inesorabile, ai quarantacinque anni che si avvicinano. E penso che una figlia me la meritavo. Il pensiero di maternità sempre rifuggito perché troppo voluto mi attanaglia ora che, pur volendo, madre non posso essere più. E sì, una figlia me la meritavo proprio.
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