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#il disagio della tecnologia
diceriadelluntore · 2 years
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Storia Di Musica #263 - Neutral Milk Hotel, In The Aeroplane Over The Sea, 1998
Tra le storie che ho raccolto sul tema dei dischi ispirati a libri, questa è sicuramente la più particolare, anche per il titolo che ispirò un geniale musicista della Louisiana a cimentarsi in una cosa del genere. Siamo a fine anni ‘80, il grunge è pronto ad esplodere e esaurirà la sua potenza in pochi anni con la tragica uscita di scena di Kurt Cobain. A Ruston, una cittadina di 22 mila abitanti, un gruppo di ragazzi fonda una comune artistica con annessa etichetta discografica, la Elephant 6 seguendo tutt’altra linea ideale: sono Robert Schneider, Will Cullen Hart, Bill Doss e Jeff Mangum. Condividono l'attenzione per le registrazioni “casalinghe”, soprattutto le registrazioni su cassette, che portarono pochi anni prima alla nascita del lo-fi, la musica colta, la psichedelia degli anni ‘60. Provano a suonare insieme, il punk (come Maggot), il pop (come Cranberry Lifecycle e Synthetic Flying Machine) e decidono di spostarsi a Athens, in Georgia, città famosa nel rock per essere la città natale degli R.E.M. Il gruppo si divide: Hart e Doss continuano come Olivia Tremor Control, Schneider va a Denver, Mangum parte per una sorta di tour spirituale degli Stati Uniti con la chitarra e un registratore a 4 piste. Ripesca alcune canzone scritte verso la fine degli anni ‘80, quando era ancora alle superiori, che aveva intitolato Milk, e le sviluppa nel suo nuovo progetto, Neutral Milk Hotel, nome su cui ha sempre glissato dal dare spiegazioni. Si inizia con Everything Is, singolo del 1993, poi Mangum suona il basso per la band che Schneider fondò a Denver, Apples in Stereo. A questo punto succede una cosa particolare: gli Apples in Stereo volevano firmare con la SpinART Records e incontrarono il loro rappresentante legale, Brian McPherson, a Los Angeles: Mangum quel giorno indossava una maglietta della Shrimper Records, una giovanissima casa discografica che si stava specializzando sul nuovo cantautorato americano. McPherson venne a conoscenza che aveva scritto Everything Is, una canzone che aveva molto apprezzato, e finì per chiedere rappresentanza sia agli Apples In Stereo sia di Neutral Milk Hotel. Alcune copie di Everything Is e un'altra canzone Ruby-Bulbs vengono spedite ai fondatori della Merge Records Laura Ballance e Mac McCaughan, che subito proposero a Mangum un disco. On Avery Island esce nel Marzo del 1996, prodotto a Denver con Schneider che aveva costruito un piccolo studio di registrazione, i Pet Sound Studios. Caratterizzato dal suono grezzo e lo-fi, dai suoi testi immaginifici, criptici e sognanti, il disco viene ben accolto dalle riviste specializzate ma vende pochissimo, qualche migliaio di copie. Il contratto con la Merge prevede un secondo disco, e Mangum inizia a leggere moltissimo per trovare ispirazione. Si imbatte, per caso, ne Il Diario Di Anna Frank, e ne rimane scioccato: piange per tre giorni consecutivi, in preda a incubi su cosa la giovane ragazza avesse passato. Ne viene fuori la volontà di scriverne, e nel marzo del 1998 viene pubblicato In The Aeroplane Over The Sea, un disco che partendo da quella storia parla del disagio delle paure, dell’impossibilità di scappare (argomento che si rivelerà di lì a poco molto personale per lui). Sempre con Schneider a Denver, inizia a scrivere e provare: insieme a lui ci sono Jeremy Barnes alla batteria, Scott Spillane ai fiati e al dirigere una sezione archi e Julian Koster che, per precisa decisione di Mangum, suona strumenti stranissimi. Infatti verranno utilizzati, anche in modo del tutto originale, la sega musicale (una normale sega trapezoidale da falegname in acciaio che si suona con l’archetto del contrabbasso), le cornamuse irlandesi, lo zanzithophone (che è uno strumento digitale della Casio dalla forma a sassofono, che usava la tecnologia del Midi sound). A ciò, Mangum aggiunge una creatività originale, mischiando rock al folk, a mini cavalcate hard rock, a elementi elettronici con l’uso del “white noise processing”, in tutto con un’aria triste si, ma felicemente anarcoide. Si inizia con The King of Carrot Flowers, Pt. One e The King of Carrot Flowers, Pts. Two & Three, che sono due canzoni divise in tre parti, senza soluzioni di continuità, che si sviluppano l’una nell’altra a ritmi circolari, un primo gioiellino. In The Aeroplane Over The Sea ci sono questi versi: Anna's ghost all around\Hear her voice as it's rolling and ringing through me\Soft and sweet\How the notes all bend and reach above the trees. Two Headed Boy, che sembra una storia di Freaks, ha due parti, la seconda come chiusura del disco; il disco è composto anche da due stupendi strumentali, il doloroso andare di The Fool, con gli archi arrangiati da Scott Spillane a cui fa contrasto la verve da giga irlandese di (untitled), con la cornamusa in primissimo piano. Holland, 1945 che ascoltandola si capisce bene quante band ha ispirato, sempre ispirata al Diaro di Anna Franck, dice: And here's where your mother sleeps\And here is the room where your brothers were born\Indentions in the sheets\Where their bodies once moved but don't move anymore\And it's so sad to see the world agree\That they'd rather see their faces filled with flies\All when I'd want to keep white roses in their eyes, ed è quasi straniante il contrasto tra il testo e la musica con echi di festa mariachi soprattutto nei fiati e nel ritmo baldanzoso e power pop. Communist Daughter è una delicata ballata, che riflette sulla sessualità umana e sui confini morali che la società ha posto, metaforizzando su fascismo e comunismo, e poi altri due gioielli: Oh Comely, dolorosissima, dal testo misterioso che probabilmente parla di un incesto, per poi arrivare a Ghost, tratta dalla sua fobia che la sua casa fosse abitata da un fantasma, che immagina essere quello di una ragazza, “she was born in a bottle-rocket in 1929\With wings that ringed around a socket right between her spine\All drenched in milk and holy water pouring from the sky\I know that she will live forever, she won't ever die” altro chiaro riferimento a Anna Frank. La copertina dell'album è stata realizzata da Mangum in collaborazione con Chris Bilheimer, già staff designer dei R.E.M. ed è ricavata da un ritaglio di una vecchia cartolina proveniente dall'Europa con l'immagine di alcune persone che fanno il bagno in un resort, il viso principale viene sostituito con quello di un tamburello. Per promuovere il disco, che inizia a vendere pochissimo come il precedente nonostante anche stavolta le critiche siano molto positive, la band va in Tour. Tra concerti strampalati, cover di brani jazz che non vengono mai bene, un caos regnante in ogni esibizione, girano parte gli Stati Uniti e anche l’Europa. Nonostante tutto, la fama del gruppo cresce con il passaparola, e vengono sempre più sottolineate le caratteristiche uniche della musica di Mangum. Il quale però reagisce in maniera del tutto inaspettata: stanco di scialbe interviste e di spiegare i suoi testi (parole sue) si ritira in isolamento. Leggenda vuole che faccia scorta di riso per il baco del millennio Y2K, ma contrariamente alle sue intenzioni il suo intento non fa altro che aumentare ancora di più il piccolo culto per lui e per la band, che si scioglie nel frattempo per l’impossibilità di rintracciare il suo leader. Mentre intanto il disco inizia a vendere, viene recensito nuovamente a distanza di anni e in pratica finisce in tutte le classifiche come uno dei dischi più geniali del decennio. È il seme da cui nasceranno gli Arcade Fire e tutti i loro fratellini, che non hanno mai nascosto ammirazione per l’album, e rimane uno dei culti più privati della storia della musica, come disse un altro fan di Mangum, Kevin Barnes, che entrò dopo poco negli Elephant 6: adoro il modo in cui è diventato un album di culto per antonomasia, ampiamente amato e anche ampiamente sconosciuto, perchè rende facile credere che ci sia qualcosa di speciale tra te e il disco, che sia solo tuo, non importa quante persone lo amino.
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Ogni solitudine porta con se una storia di sofferenza, un carico di paura e vergogna miste a sentimenti di inadeguatezza, solo raramente rappresenta invece un momento di affermazione della propria identità. Spesso la solitudine è vissuta con dolore fino a rappresentare un rischio per il benessere e la salute dell’individuo, dato che reca con sé anche tristezza e senso di isolamento e ci impedisce di avere contatti umani, innescando meccanismi depressivi che possono arrivare ad una “paura di esistere”, con una fuga dai rapporti interpersonali vissuti come persecutori e negativi. A volte ci si isola per nascondere la paura di stare con gli altri, di sentirsi inadeguati o per non rischiare di essere feriti; altre volte ci si sente a disagio in un ruolo nel quale non ci riconosciamo…
Una tendenza più generale, favorita anche dalla tecnologia, è poi il passaggio dai contatti sociali reali a quelli virtuali, cosicché è cambiato anche il contenuto delle relazioni interpersonali, che sono apparentemente molto più frequenti ma sicuramente anche più superficiali. Nel momento in cui si frappone una tastiera tra due o più persone, viene infatti cancellato ( o comunque fortemente ridimensionato) l’aspetto emotivo, con tutto ciò che questo comporta in termini di qualità della relazione stessa. Questa tendenza è oramai talmente consolidata, che spesso ci sentiamo impreparati a gestire le relazioni reali cosicché, di fronte a tali opportunità, siamo titubanti o addirittura diffidenti. Proporre un incontro a chi non si vede da tempo, oppure organizzare delle attività insieme ad amici o conoscenti viene a volte percepito come un impegno eccessivo, se non addirittura come una gesto di debolezza: troppo spesso magari ci chiediamo “perché dovrei farlo io ? Lui/lei non si fa sentire da tanto…”, perdendo così delle occasioni che potrebbero non tornare facilmente.
Il vero rischio è di convincerci di non aver bisogno delle parole di qualcuno, di un contatto, di un confronto o magari anche dell’occasione di esprimere un disaccordo su qualcosa… perché la socialità è comunque una parte essenziale del nostro vivere.
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Cristina Frattesi
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cinquecolonnemagazine · 2 months
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“Crisalide”: la violenza sulle donne nell’analisi di Augello e Messina 
“Crisalide” di Francesco Augello e Teresa Messina edito da Armando Editore è un’interessantissima indagine a 360° su un tema molto triste, preoccupante e di grande attualità: il femminicidio. “Crisalide” è frutto di un prezioso lavoro a quattro mani, un approccio multidisciplinare che ha l’obiettivo di scavare nelle nostre radici culturali per svelare le dinamiche che sono alla base di tanta violenza. Gli autori hanno unito le loro competenze per realizzare un libro completo che affronta la tematica dal punto di vista giuridico, sociologico, psicologico e storico.  “Crisalide”, affrontando anche il fenomeno della realtà virtuale, dello stalking e degli effetti del lockdown, è un testo che offre numerosi spunti di riflessione, specialmente per quanto riguarda il fenomeno del femminicidio commesso da giovanissimi. Come di consueto, ringrazio gli autori per la disponibilità e per il grande contributo che con il loro lavoro hanno dato a un fenomeno sempre più sconcertante. Crisalide” di Francesco Augello e Teresa Messina Salve professore Augello, ci racconta brevemente di cosa si occupa nella vita e qual è la sua specializzazione professionale? Da anni mi occupo di formazione. Ho iniziato con la formazione degli adulti quando avevo 24 anni. Ho sempre avuto una platea diversificata e amplia di formanti, giovani, giovanissimi e adulti. Spesso ho anticipato, nei tempi, tematiche cogenti, affrontando argomenti come il disagio giovanile, il fenomeno delle droghe virtuali e la genitorialità a rischio, coniugando la tecnica, la tecnologia, il suo impiego in senso stretto, con le scienze umane e informatiche, quando tali accostamenti, sembravano incomprensibili. Inoltre, mi sono dedicato alle tecnologie informatiche, come analista/programmatore, combinandole con la pedagogia speciale e sperimentale, insieme al multimedia, a favore delle buone prassi pedagogiche ed educative.  Collaboro da anni con testate giornalistiche e riviste educative e accademiche, affrontando tematiche tiflologiche, andragogiche (una branca della pedagogia) e psicosociali. Nel corso del tempo, ho dato spazio alla saggistica, alla poesia, alla narrativa e all’aforistica. Attualmente, sono impegnato anche nel campo della psicologia clinica e del lavoro, con un maturato interesse per i disturbi della nutrizione e del comportamento alimentare. Crisalide è uno splendido e dettagliato lavoro a quattro mani. Ci svela quando e perché ha scelto di scrivere con la dottoressa Teresa Messina? All’inizio del 2022 abbiamo avviato una disquisizione sul crescendo della violenza di genere, dei femminicidi, alla potente influenza del COVID-19, oltre che ai suoi postumi, per nulla silente. L’isolamento forzato ha messo a nudo l’impensabile, coinvolgendo giovani coppie o presunte tali, coppie adulte, ininfluente se consolidate o meno dalla colla del tempo e dall’età. Questo, nonostante il 2018, con le sue 94 vittime di femminicidio, fosse già stato un anno di brutalità e quantità impressionanti. Ho avvertito la necessità di offrire una prospettiva meno nota sulle dinamiche dei femminicidi, aprendola a tutti e includendovi anche un dizionario sul fenomeno, perché “l’assenza della parole, del dare un nome ai gesti, alle cose, persino all’amaro della violenza, svuota di senso la promozione stessa il cambiamento.   Nel narrato, abbiamo pensato e desiderato anche il contributo, per nulla semplice, di donne, non estranee alla violenza percepita o subita, che hanno preferito rimanere anonime. Teresa Messina, donna, amica e professionista sensibile, è stata la persona più adatta per dare voce a cifre e aspetti giuridici di cui la stessa ha piena conoscenza. Nel libro affrontate la violenza sulle donne a 360°. Qual è, secondo lei, l’aspetto più complicato da gestire e da arginare? Affrontare la violenza sulle donne in modo esaustivo è un compito complesso e delicato. Ma abbiamo voluto perseguire tale intento, ponendoci nella direzione di una lettrice e di un lettore curioso,  fornendo una prospettiva di lettura altra. Non è possibile ragionare sul fenomeno per singoli compartimenti o sommandoli per giungere al tutto. Per tale ragione, il volume, pur presentandosi con diversi contenitori e contenuti, non sacrifica quel filo conduttore che, partendo dalla storia, ne ripercorre la complessità di un fenomeno via via trasformatosi, ahinoi, insieme a quelle coordinate di un progresso tecnologico e globalizzante, giungendo ai nostri giorni sempre più mediato e mediatizzato anche dal ludico, dai social e dalla TV, anch’essa sempre più Soap. La società, dal preadolescente all’adulto e all’anziano, appare, dinanzi a tale piaga sociale, fortemente disattenta e resa sempre più tale dal futile mediaticamente indotto. Il silenzio, quello della vittima, a qualunque età, rimane probabilmente uno degli aspetti più difficili, ancora oggi, da gestire. Salve dottoressa Messina, si vuole presentare anche lei, brevemente, al nostro pubblico di Cinquecolonne Magazine? Sono una dipendente pubblica con una formazione giuridica amministrativa e con un background giuridico sociale sull’immigrazione. Fotografa per passione e da sempre amante dei viaggi. La società ci rimanda continuamente al termine “patriarcato” per ricercare l’origine atavica della violenza sulle donne. È corretto?  Si è corretto, esiste correlazione tra femminicidio e patriarcato. Bisogna però notare che l’uso di tale termine è stato ampliamente adottato, oltre che nel contesto familiare e domestico, anche in altri contesti, per descrivere le dinamiche di genere nella società. La violenza sulle donne deriva da un problema strutturale della società che nonostante le conquiste ottenute dalle lotte femministe, resta di stampo patriarcale in tutto il mondo. Il patriarcato purtroppo esiste ancora, gli ultimi casi di donne uccise perché si sono opposte a un uomo, ingabbiato in un modello di mascolinità tossica ne è una testimonianza. Che idea si è fatta in merito al crescente numero di femminicidi che coinvolgono giovani uomini? Perché un ragazzo di 20 anni uccide la sua fidanzatina che ha deciso di lasciarlo? Ai miei tempi, 20 anni fa, ci si fidanzava subito con un’altra, si faceva chiodo schiaccia chiodo, si soffriva, ma si voltava pagina senza conclusioni estreme come quello dell’omicidio.  Gli ultimi casi efferati di femminicidio in Italia sono stati compiuti da uomini relativamente giovani, ben inseriti nella società, che si potrebbero definire tranquillamente “perbene”, giovani uomini incapaci di inibire un comportamento lesivo, che fanno fatica a controllarsi e che non sanno gestire il confronto, il dialogo. Un aspetto di particolare rilievo è, senza dubbio, la tematica dei contributi ludici, socio virtuali e mediatici. Con dovizia di particolari, abbiamo volute esporre nel volume l’influenza che potenzialmente questi elementi e strumenti hanno sui giovani fruitori, fornendo loro l’occasione di esercitare il proprio potere contro le donne, trattate come oggetti manipolabili e da manipolare a proprio compiacimento, fino a Giungere, in taluni casi, alla “tortura” e al “piacere omicida”. Read the full article
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eyewearcatherine · 3 months
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lamilanomagazine · 4 months
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Nuova Carta "Dedicata a Te". Governo rafforza aiuto per le famiglie
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Nuova Carta "Dedicata a Te". Governo rafforza aiuto per le famiglie Supportare le famiglie più fragili e in difficoltà nell'acquisto di beni essenziali, come la spesa alimentare, carburanti o abbonamenti ai trasporti pubblici. È questo l'obiettivo della Carta "Dedicata a Te", che il Governo Meloni conferma anche quest'anno, potenziando la misura. "Quest'anno il valore della carta aumenta a 500 euro", ha annunciato il Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, nel corso della conferenza stampa tenuta a Palazzo Chigi. Insieme a Lollobrigida, hanno preso parte alla presentazione anche il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, intervenuta in videocollegamento, il Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci e il Presidente dell'INPS Gabriele Fava. La misura, introdotta nel 2023 dal Governo Meloni, è stata riconfermata nella Legge di Bilancio 2024 facendo salire le risorse complessivamente dedicate nel biennio a 1,2 miliardi di euro. Oltre all'aumento dell'ammontare della singola card, che sale da 459,70 a 500 euro, cresce anche il numero complessivo delle carte assegnabili, da 1.300.000 a 1.330.000. Un "intervento massiccio" contro il disagio sociale, ha dichiarato Lollobrigida, sottolineando che "l'anno scorso abbiamo avuto dati positivi, quindi abbiamo implementato i fondi, i beneficiari e le risorse per le singole persone che riceveranno la card". Nel 2023 ne hanno beneficiato oltre 1,2 milioni di famiglie. Secondo le stime, il 96% delle risorse sono state spese in generi alimentari e il 4% per carburanti e trasporto pubblico. "Gli ottimi risultati messi a segno dalla social card 'Dedicata a Te' nel 2023 sono la testimonianza di cosa si riesca a realizzare grazie alla tecnologia e alle partnership tra i ministeri e con enti come l'INPS. Nel 2024 la card sarà ancora più 'accogliente', un vero servizio alle famiglie", ha dichiarato Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone. Il decreto firmato il 4 giugno, che dà avvio alla misura, è del Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, di concerto con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali e il Ministro dell'Economia e delle Finanze. Sono coinvolti nell'attuazione Poste Italiane, INPS, ANCI e Comuni. A partire da settembre i beneficiari avranno la disponibilità della carta, che potrà essere utilizzata presso gli esercizi commerciali che vendono generi alimentari e per l'acquisto di carburanti, o in alternativa abbonamenti per il trasporto pubblico. La lista di prodotti acquistabili è stata ampliata rispetto al 2023, includendo anche prodotti DOP e IGP, ortaggi surgelati, prodotti da forno surgelati, tonno e carne in scatola. I criteri di individuazione dei beneficiari rimangono invariati: nuclei familiari residenti in Italia, di almeno 3 persone e con ISEE inferiore a 15.000 euro, privi di altri contributi di inclusione sociale o sostegno alla povertà. Saranno i Comuni a dare comunicazione alle famiglie individuate, in base alla verifica degli elenchi dell'INPS, informando sulle modalità di ritiro delle carte presso gli uffici postali. "La Carta dedicata a te è una misura in linea con l'idea di INPS di mettere le persone al centro e di supportare Parlamento e Governo nella risposta ai nuovi bisogni di welfare lungo tutto il ciclo di vita", ha dichiarato il Presidente dell'INPS Gabriele Fava. "In questo progetto in collaborazione con il Masaf, ANCI e Poste Italiane", ha sottolineato Fava, "INPS ha individuato la platea beneficiari, ha progettato e sviluppato l'applicazione web per i Comuni, ha gestito flussi di comunicazione con Poste e Comuni, ha garantito efficienza nelle procedure e rendicontazione e, rispetto allo scorso anno, farà controlli ex ante sulla platea di beneficiari e procedure. La mia presenza oggi testimonia la piena sintonia con il Governo e con il Ministro Lollobrigida".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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scarperunningshoes · 6 months
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Entrate nella vostra zona di comfort con le scarpe per camminare più affidabili
Camminare mantiene il vostro livello di forma fisica e vi rende sufficientemente in forma per una corsa di lunga distanza. Molti di noi cercano di tenere il passo con i propri impegni giornalieri, mantenendo in equilibrio la propria salute e le proprie condizioni lavorative. Perché stiamo scrivendo tutto questo? Il motivo fondamentale è la svolta per la salute generale. Quando scegliete un esercizio fisico, dovete decidere le vostre prospettive e abitudini. Qual è l'esercizio più adatto a voi per andare lontano? In che modo le scarpe sono coinvolte? Per oltre un decennio sono state promosse da atleti famosi come un sostegno minore per i talloni e per favorire un buon allineamento delle ginocchia e delle anche. Che cosa sono questi termini, "appoggio" e "allineamento", ecc? Scopriamolo in dettaglio nelle sezioni che seguono.
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Cerchiamo innanzitutto di capire la tecnologia alla base delle scarpe per camminare e perché è così importante. Durante una camminata, esercitiamo una certa forza sui nostri piedi, e questa è la forza regolarmente esercitata nel corpo quando una persona cerca di muoversi con una singola falcata. Questi movimenti delle gambe sono alimentati dai loro muscoli. Questo continuo trasferimento di forze dai muscoli ai piedi e il ritorno di una forza di reazione ai muscoli può causare rigidità, piaghe, danni ai nervi e molti altri problemi. È anche possibile che alcuni schemi di deambulazione anomali comportino un'aggiunta più grave. Per affrontare questi problemi è necessario scegliere con attenzione e progettare il proprio schema di camminata attraverso un'attenta ricerca. Forse è necessario lavorare con i muscoli o, per ridurre al minimo i problemi, è necessario scegliere con cura le abitudini e le scarpe più adatte. Se volete correre o camminare seriamente, dovete scegliere un prodotto appositamente progettato per questo scopo. Perché molti designer progettano le scarpe in base alle esigenze dell'utente e rispetto al luogo in cui possono svolgere la loro funzione. Questi luoghi includono superfici collinari, superfici rocciose, superfici sabbiose e terreni umidi. 
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L'aspetto principale delle scarpe per camminare si basa sul livello di comfort che l'utente ottiene. Sul mercato si trovano molte scarpe che privilegiano l'estetica rispetto al benessere. Ma queste scarpe per camminare sono progettate per fornire supporto dove ne avete più bisogno. Il che, in ultima analisi, consente ai piedi di sostenersi più a lungo senza accusare stanchezza e disagio.
Quando investite il vostro denaro in un paio di scarpe per camminare di qualità, considerando la politica della salute al primo posto, è un forte impegno da parte vostra per uno stile di vita attivo e sano. Quando acquistate un paio di scarpe per camminare dovete fare attenzione ai seguenti requisiti:
1) Verificare che le scarpe siano adatte alle esigenze del cliente, tra cui la misura, l'alloggiamento della punta, il tipo di arco plantare e la posizione della collina, ecc.
2) Assicurarsi che le scarpe abbiano caratteristiche fondamentali come flessibilità e trazione, ecc.
3) Dare priorità alla politica del comfort.
4) La prospettiva riguarda anche la qualità e la finitura del prodotto.
5) Portate le scarpe con la guida di un esperto e cercate sempre il produttore.
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Infine, se siete pronti a sperimentare il livello di comfort delle vostre scarpe per camminare, allora optate per l'opzione di acquisto e selezionate quella più adatta alle vostre preferenze. Se avete bisogno di una guida, i nostri esperti, tra cui il sottoscritto, sono a vostra disposizione per orientarvi verso il miglior paio di scarpe per camminare che soddisfino le vostre esigenze di vita. Non esitate a programmare la vostra consulenza inviando un messaggio o visitando il nostro sito web per entrare in contatto con noi.
For more information visit our website : https://www.scarperunning.org/scarpe-per-camminare/
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enkeynetwork · 6 months
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wdonnait · 7 months
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Come combattere la solitudine?
Nuovo post pubblicato su https://wdonna.it/come-combattere-la-solitudine/117200?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=117200
Come combattere la solitudine?
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La solitudine rappresenta uno stato complesso di disagio emotivo e psicologico, manifestandosi quando un individuo percepisce una mancanza di connessione e compagnia con gli altri.
Questo va oltre la semplice condizione di trovarsi fisicamente da soli, coinvolgendo la sensazione di isolamento a livello emotivo e sociale. La cosa più assurda è che tale condizione può sorgere anche quando ci si trova circondati da persone, ma si avverte comunque una distanza o una mancanza di comprensione. 
È fondamentale notare che la solitudine può derivare da varie circostanze, quali la perdita di relazioni significative, cambiamenti nelle circostanze di vita, la carenza di legami stretti o l’isolamento sociale. Inoltre, può essere correlata a condizioni di salute mentale, come la depressione o l’ansia. 
Affrontare questo malessere può richiedere una gamma diversificata di approcci. Talvolta, risulta necessario coinvolgere professionisti della salute mentale per esplorare le radici profonde della solitudine e affrontare le sfide emotive connesse. 
Solitudine cause 
A questo punto ci si chiede: quali sono le cause della solitudine?
Come vi abbiamo accennato poco fa, il sentimento di solitudine può nascere da svariate ragioni e la sua comprensione può essere plasmata da numerosi elementi individuali e situazionali. Vediamo nel dettaglio:
Cambiamenti repentini
Uno dei fattori scatenanti può essere individuato nei cambiamenti significativi della vita, come la perdita di una persona cara, una rottura sentimentale, il pensionamento o un cambiamento di residenza. Questi eventi, spesso traumatici o destabilizzanti, possono generare un sentimento di isolamento, portando a percepire una disconnessione sia sociale che emotiva. La perdita di un legame affettivo o l’entrata in una nuova fase della vita possono contribuire alla formazione di barriere tra l’individuo e il mondo circostante. 
Mancanza di relazioni
Un’altra causa profonda del senso di solitudine può essere rintracciata nella mancanza di relazioni significative e profonde. Questa situazione si verifica quando una persona ha poche o nessuna connessione sociale stretta, o quando le relazioni esistenti non riescono a soddisfare le esigenze emotive.  
Isolamento sociale
L’isolamento sociale rappresenta un ulteriore elemento chiave nel manifestarsi del sentimento di solitudine. La carenza di interazioni sociali regolari può derivare da vari fattori, tra cui problemi di salute, difficoltà nella comunicazione o cambiamenti nelle dinamiche sociali.
Depressione e ansia
Condizioni psicologiche come la depressione e l’ansia costituiscono un altro importante contributo al senso di solitudine. Queste condizioni influenzano profondamente la percezione di sé e del mondo circostante, rendendo più complesso instaurare e mantenere relazioni sociali positive. 
Bassa autostima
L’autostima bassa, caratterizzata da un’auto percezione negativa, può accentuare la sensazione di essere isolati o respinti dagli altri. La mancanza di fiducia in se stessi può costituire un ostacolo alla volontà di cercare e mantenere relazioni significative. 
I cambiamenti nelle dinamiche sociali, come la partenza dei figli di casa o la perdita di familiari anziani, possono generare un senso di vuoto e solitudine. Queste trasformazioni nelle relazioni familiari possono innescare una sensazione di isolamento emotivo. 
Altri fattori sociali e/o culturali
Fattori culturali e sociali, come la promozione dell’individualismo, la carenza di comunità o reti di supporto, e l’eccessivo utilizzo della tecnologia, possono contribuire alla percezione di solitudine. 
La paura del giudizio o l’ansia di essere rifiutati possono costituire barriere che scoraggiano le persone dal cercare nuove connessioni sociali, alimentando così il sentimento di solitudine. Questa paura può fungere da ostacolo nel costruire relazioni significative. 
È rilevante sottolineare che la solitudine può presentarsi come una condizione temporanea o persistente, e affrontare le sue cause richiede spesso un approccio personalizzato, considerando le circostanze individuali e le risorse disponibili. 
Solitudine rimedi 
In che modo è possibile combattere la solitudine?
Affrontare la solitudine richiede un approccio olistico che coinvolga diversi aspetti della vita, sia fisici che emotivi. Ecco alcuni possibili rimedi:
Stabilire nuove connessioni
Affrontare la solitudine richiede un approccio multifattoriale che coinvolga diversi aspetti della vita quotidiana e delle dinamiche relazionali. Una strategia chiave è la creazione attiva di connessioni sociali significative. Ciò implica partecipare a varie attività di gruppo e frequentare eventi sociali dove si ha l’opportunità di riallacciare legami con amici o familiari. Inoltre, si può fare uno sforzo consapevole nel costruire nuove amicizie attraverso la partecipazione a hobby, corsi o gruppi che condividono i propri interessi. 
Investire tempo ed energie nella costruzione di relazioni autentiche rappresenta un altro elemento chiave nell’affrontare la solitudine. La qualità delle connessioni è fondamentale, e concentrarsi su relazioni profonde e appaganti può contribuire significativamente a ridurre il sentimento di isolamento. Questo comporta un impegno attivo nel nutrire legami autentici che vanno oltre la semplice quantità di relazioni. 
Utilizzare la tecnologia in maniera positiva
L’utilizzo positivo della tecnologia rappresenta un mezzo aggiuntivo per affrontare la solitudine. Le piattaforme online e i social media possono fungere da strumenti utili per mantenere e costruire relazioni, specialmente in comunità virtuali che condividono interessi simili.  
Stabilire una routine
Mantenere una routine attiva è un altro elemento chiave nel prevenire il senso di isolamento. L’incorporazione di esercizio fisico regolare, passeggiate all’aria aperta e partecipazione ad eventi locali può costituire un modo efficace per spezzare la monotonia quotidiana e promuovere il benessere complessivo. 
Aprirsi a nuove esperienze
L’esplorazione di nuove attività rappresenta una strategia aggiuntiva per ampliare il proprio orizzonte sociale. Lasciarsi aperti all’esperienza di corsi, club o eventi culturali offre opportunità concrete di incontrare nuove persone e diversificare il proprio contesto sociale. 
Prendersi cura di sé
La cura di sé emerge come un aspetto cruciale nell’alleviare la solitudine. Dedicare del tempo per prendersi cura di sé stessi, sia dal punto di vista fisico che emotivo, può avere impatti significativi. Attività come la meditazione, la lettura o la partecipazione a gruppi di sostegno contribuiscono al benessere mentale, fornendo un rifugio positivo nella routine quotidiana. 
Nel caso la solitudine persista e influisca negativamente sulla vita quotidiana, è consigliabile considerare il supporto professionale. Consultare uno psicologo o uno psicoterapeuta può risultare benefico, poiché questi professionisti possono aiutare a esplorare le cause profonde del sentimento di isolamento e sviluppare strategie personalizzate per affrontarlo in modo efficace. 
Infine, riconsiderare la situazione può rappresentare una strategia efficace nell’affrontare la solitudine. Spostare l’attenzione verso gli aspetti positivi della propria vita e apprezzare le piccole gioie quotidiane possono contribuire a modificare il modo in cui si percepisce la propria esperienza di solitudine. Al posto di concentrarsi sul vuoto relazionale, è bene focalizzare l’attenzione sulle opportunità di crescita personale e sulle soddisfazioni quotidiane, portando ad una mentalità più ottimista.
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personal-reporter · 1 year
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Progetto VOLO: per il contrasto alla violenza di genere
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Il Progetto VOLO - Centri Antiviolenza ha l'obiettivo di combattere la violenza di genere, in particolare quella perpetrata contro le donne. Utilizzando lo spettacolo "VOLO – Il primo passo è staccarsi," interpretato e creato da Francesca Brizzolara della Compagnia Tecnologia Filosofica di Torino, l'iniziativa mira a sensibilizzare la comunità e a informare sulle intricate reti sociali e culturali che spesso imprigionano le vittime di violenza. Il Piano Strategico Nazionale sulla Violenza Maschile contro le Donne 2021-23, sviluppato dal Dipartimento delle Pari Opportunità, in linea con la Convenzione di Istanbul, enfatizza l'importanza della prevenzione, dell'informazione e dell'educazione sia per gli operatori che per la popolazione, al fine di contrastare la violenza. Per questo motivo, il progetto VOLO – Centri Antiviolenza organizzerà quattro rappresentazioni dello spettacolo, ciascuna accompagnata da incontri informativi, sessioni di preparazione su argomenti correlati e dibattiti conclusivi con il contributo di Amnesty International. Il progetto ha anche lavorato per creare una rete di collaborazione tra i Centri Antiviolenza CAV dell'Area Nord Novarese (con un ruolo fondamentale svolto dall'Impresa Sociale Irene SC di Borgomanero), il Centro Antiviolenza VCO, enti di formazione come l'Istituto En.A.I.P. Piemonte a Domodossola, il Consorzio Intercomunale dei Servizi Sociali dell'Ossola, la CGIL Novara VCO e il suo Coordinamento Donne SPI, Liberazione e Speranza Società Cooperativa, oltre all'ANPI provinciale di Novara. Le location scelte per le presentazioni sono spazi solitamente dedicati all'accoglienza delle vittime di violenza, persone in situazioni di disagio sociale e giovani studenti. Tuttavia, il progetto si apre alla partecipazione dell'intera comunità, mettendo a disposizione operatori ed esperti per fornire informazioni su varie attività specifiche e partecipare ai confronti e dibattiti. Le prime due date in provincia di Novara sono fissate per il 16 settembre alle 21 presso la Guest House San Giulio di San Maurizio d'Opaglio e il 17 settembre alle 17 presso Casa Irene a Borgomanero. Successivamente, il progetto si sposterà a Domodossola (VCO) il 25 e 26 ottobre, con una rappresentazione serale aperta al pubblico alle 21 e una matinée alle 10:30 dedicata agli studenti di En.A.I.P. e alle scuole del territorio. Lo spettacolo VOLO, ideato e interpretato da Francesca Brizzolara con il disegno luci di Agostino Nardella, è una produzione della Tecnologia Filosofica e del Morenica Cantiere Canavesano. Esso racconta la storia di una donna contemporanea che, passo dopo passo, riesce a liberarsi da una relazione pericolosa e insostenibile per riprendere il controllo della sua vita. Nel 2022, lo spettacolo è stato premiato al Milano Off Fringe Festival ed ha ottenuto il patrocinio di Amnesty International, riconosciuto per l'importanza di "costruire reti di sostegno accessibili ed efficaci per chi fugge o vorrebbe fuggire dalla violenza domestica". Il progetto è stato reso possibile grazie al bando "Life is Live" di Smart e Fondazione Cariplo, che mira ad aumentare le opportunità di partecipazione e fruizione culturale, promuovere connessioni e sinergie tra diversi settori e promuovere la ripresa delle forme di arte e cultura dal vivo dopo la pandemia. Tutti gli eventi sono aperti al pubblico e gratuiti e saranno documentati attraverso materiale video realizzato da Valentina Corrado. L'obiettivo è anche raccogliere impressioni, interventi e testimonianze dagli attori coinvolti nel progetto e dal pubblico partecipante. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare [email protected] o visitare il sito web: Link al sito web del progetto VOLO - Centri Antiviolenza Read the full article
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micro961 · 1 year
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Il Barone Lamberto - “Bravo”
Nuove atmosfere e nuovi spunti per il secondo album del cantautore di Modena
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Si intitola “Bravo” il nuovo disco de Il Barone Lamberto, lavoro che segna un punto di svolta per l’artista italo/somalo ormai di stanza a Modena. Alcuni stilemi del passato vengono abbandonati per far posto a nuove atmosfere e nuovi spunti.
 «Rimandi ad artisti come Kendrick Lamar, Mac Miller e J Dilla sono molto presenti in questa produzione discografica. Non mancano però references a generi affrontati precedentemente come la musica Folk e quella d’Autore» Il Barone Lamberto
 In questo nuovo lavoro si affrontano temi di attualità e di cronaca ma c’è spazio anche per materiale più intimista e di carattere affettivo. “Bravo” è stato prodotto e interpretato da Kheyre Yusuf Abukar Issak nome d’arte de Il Barone Lamberto. Con lui hanno lavorato all’arrangiamento: Beniamino “Benji” Picchi chitarrista sul brano “Savasandir”, Alessandro Maria Ferrari, che ha suonato i sintetizzatori sul brano “TVSB” e Riccardo Bufalini, sampl di batteria su “Facile”.
  Track by track
 FACILE - C’è il ricordo di una vita di giovane adulto che sembrava più semplice in tutto e per tutto. Alla fine, però rimane un dubbio: lo è stata davvero?
 SAVASANDIR - Scritta durante la pandemia, usa il linguaggio della metafora per esprimere tutto il disagio di un periodo di crisi, restrizioni e
paura.
 ZENIT - È un’ode alla vita e alla spensieratezza, a quei momenti semplici e meravigliosi che a volte, presi dal tran-tran quotidiano, rischiamo di non riconoscere e farci sfuggire.
 HO FATTO PACE - Parla dell’accettarsi per come si è e non per come gli altri ci vedono.
 TVSB - È la storia semplice di un amore complicato. La cronaca disincantata ma allo stesso tempo gentile e affettuosa di una relazione sentimentale come tante, piuttosto tipica. Con le sue luci e ombre. Un matrimonio raccontato per immagini di quotidianità, con dolcezza e una punta di malinconia.
 ANNO DOPO ANNO DOPO ANNO e BLU - In questi due brani ci si interroga sullo scorrere del tempo, sull’età adulta e sulle sue contingenze.
 BRAVO - Brano in cui la satira e lo sfottò la fanno da padrone: un canonico “dissing” rivolto ai chiacchieroni del web.
 OK GOOGLE - Parla di una relazione, surreale, tra un uomo e un motore di ricerca. Ci si interroga su quanto siamo dipendenti dalla tecnologia e in quanti modi questa ci sta pian piano disumanizzando.
 BANCARELLE - È figlio di uno stile più metaforico, racconta di un mercato che finisce per essere allegoria della vita.
 SIPARIO - Tratta, sempre metaforicamente, dell’inizio di un percorso, del “debutto”. Di come a volte questo concetto possa e debba coincidere con la fine di qualcos’altro così come il sipario apre e chiude uno spettacolo.
 Il Barone Lamberto (nome d’arte di Kheyre Yusuf Abukar Issak) è un cantautore italo/somalo di Modena che è stato pianista per CISCO (ex Modena City Ramblers). Definisce la sua proposta Meltin Pop. Ha suonato in moltissimi eventi e festival da nord a sud come “Balla Coi Cinghiali” e “Campania Eco Festival”. Ha aperto i concerti di artisti come Vallanzaska, Punkreas, Speaker Cenzou, Willie Peyote, Ghemon, Tedua, Mondo Marcio e tanti altri. Nel 2017 ha vinto il Festival Internazionale Bascherdeis di Vernasca. È stato selezionato ed ha partecipato al contest Deejay On Stage 2018 sul palco di Radio Deejay a Riccione. Nel 2022 ottiene una menzione speciale al Festival InediTO Colline di Torino e vince ArezzoWave come miglior artista italiano emergente. Il Barone ha all’attivo un album (Prima) e diversi EP e singoli. Al momento fa parte del Roster di “Make a Dream”, agenzia di booking Umbra con cui sta costruendo insieme all'Istituto Italiano di Cultura, un tour per il 2023 che toccherà alcune città europee. La formazione con cui si esibisce dal vivo è un trio formato da tastiere/synth, batteria/ sequenze e basso/synth bass. A inizio 2023 pubblica “Ho fatto pace” e “Zenit”, due singoli estratti dal nuovo progetto discografico la cui pubblicazione è prevista per il 5 maggio 2023.
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scienza-magia · 1 year
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Continua la guerra fredda per i microchip fra USA e Cina
Cina e Stati Uniti sono già in guerra (ma non armata): ecco su cosa si stanno scontrando e perché. Cina e Stati Uniti sono già in guerra, non armata ma tecnologica. Ecco su cosa si stanno scontrando ora e perché. Cina e Stati Uniti sono già in guerra, anche se non armata. Il conflitto fra due delle massime potenze nel campo della tecnologia è diventato più palpabile che mai in seguito alle restrizioni imposte da Washington sulle esportazioni di chip. L’equilibrio finora mantenuto dalle nazioni insieme a Taiwan (vero e proprio leader nella produzione di semiconduttori) è decisamente a rischio, complici anche le posizioni della Cina verso Taiwan e il sostegno degli Stati Uniti a quest’ultimo. Su cosa si stanno scontrando Cina e Stati Uniti e perché Washington ha ufficialmente iniziato l’incremento di controlli annunciato dal Presidente Biden a fine 2022, bloccando la vendita di semiconduttori realizzati con le tecnologie statunitensi alla Cina. In parallelo, anche i cittadini degli Stati Uniti non potranno lavorare con i prodotti cinesi, se non dietro un’apposita autorizzazione. Non è tutto, le restrizioni crescenti progettate dal governo americano dovrebbero portare al blocco degli investimenti delle aziende statunitensi in intelligenza artificiale, 5g e quantum computing made in China. Proprio in vista di questa ulteriore restrizione, Washington ha già siglato a febbraio un accordo con Giappone e Olanda per limitare le proprie esportazioni di microchip avanzati nei confronti della Cina. Un duro colpo per il Dragone, che acquisiva da Stati Uniti e Giappone circa il 60% delle apparecchiature di produzione per i microchip. Considerando che questo settore è decisamente rilevante nell’economia cinese e nella sua avanzata tecnologica, ci si interroga già sulle conseguenze di questa decisione, senza dubbio indigesta alla Cina. La guerra ai microchip servirà a fermare l’avanzata cinese? Le decisioni di Washington sono senza dubbio fortemente lesive per il mercato tecnologico, ma probabilmente nulla che la Cina con le proprie risorse non possa risolvere brevemente. Insomma, pare proprio che questa mossa economico-politica statunitense avrà come maggior impatto per la Cina l’avvio di un conflitto, oltre a qualche disagio a breve termine.
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Chi Lo, senior marketing specialist Apac di Bnp paribas asset management ha infatti spiegato che le restrizioni attuate dagli Stati Uniti hanno la capacità di danneggiare la Cina soltanto nel breve periodo, mentre in seguito potrebbe risultarne perfino rafforzata. Bisogna infatti considerare che la Cina è notevolmente coinvolta nella catena dei semiconduttori, dipendendo per la maggior parte dalle esportazioni statunitensi. È quindi inevitabile un certo risvolto negativo sul sistema cinese, che rischia di dover arretrare lo sviluppo tecnologico dei microchip avanzati per la mancanza di sistemi di produzione, risultando così in un importante deficit commerciale. D’altro canto, è altrettanto probabile che le industrie di software cinesi non verranno danneggiate e potrebbero proseguire lo stesso ritmo di sviluppo tecnologico fino a diventare il maggiore distributore nel mercato interno, non di certo esiguo. Oltre all’impatto immediato che costringerà la Cina a riadattare i sistemi di sviluppo tecnologico, il Dragone ha tutte le basi per riadattare le proprie strategie senza perdere nemmeno un centimetro della strada guadagnata in questo campo. Non bisogna infatti dimenticare che il paese può contare su una commercializzazione tecnologica ben diversificata, molto vasta soprattutto sulla produzione di prodotti tecnologici di fascia bassa, in cui rappresenta una vera e propria eccellenza sul mercato. Oltretutto, i sistemi tecnologici impiegati all’interno del territorio cinese si affidano a microchip meno sofisticati ma di produzione autoctona. Una strategia lungimirante per evitare ogni forma di dipendenza dagli Stati Uniti che ora darà i suoi frutti. Al Dragone, comunque, non mancano le capacità tecniche per compensare il blocco delle importazioni con la produzione autonoma. Anche se per il momento la capacità commerciale non sembra sufficiente a questo scopo, infatti, i vasti investimenti nella ricerca dovrebbero essere in grado di aiutare il mercato cinese ad aggirare il problema nel giro di poco tempo. Gli Stati Uniti colpiscono anche le proprie imprese con le restrizioni Sebbene gli effetti delle restrizioni siano più evidenti per quanto riguarda il mercato cinese, anche le imprese statunitensi subiranno un notevole rallentamento. Un’enorme fetta di mercato sarà tagliata via, con un conseguente crollo di vendite e di guadagno. Un altro passo in una sorta di guerra fredda tecnologica che apporta svantaggi per tutti, anche se entrambe le nazioni rimangono ferme sui capisaldi. Le politiche di sicurezza, all’origine del conflitto, sono indiscusse per Washington e inaccettabili per Pechino. Read the full article
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cinquecolonnemagazine · 5 months
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Estetica dentale: quali sono le tendenze del momento?
In un'era dove l'immagine personale e la prima impressione ricoprono un ruolo sempre più importante, l'estetica dentale assume un'importanza cruciale nell'ambito del benessere e della cura di sé. La ricerca di un sorriso perfetto non è mai stata così diffusa, con individui di ogni età che cercano soluzioni innovative per migliorare l'aspetto dei propri denti. Il settore dell'estetica dentale, grazie agli avanzamenti tecnologici e alle nuove tecniche di trattamento, offre oggi un'ampia gamma di possibilità per soddisfare le esigenze e i desideri di chi desidera un sorriso più bianco, allineato e brillante. Dall'impiego di materiali sempre più performanti e naturali fino all'adozione di tecniche poco invasive, le tendenze del momento nell'estetica dentale mettono in luce un desiderio crescente di risultati estetici di qualità, uniti a un impegno per la salute e la funzionalità orale. Innovazioni nell'estetica dentale grazie a tecnologia e digitalizzazione Il campo dell'estetica dentale è in continua evoluzione, grazie all'introduzione di tecnologie avanzate e trattamenti innovativi che promettono di trasformare il sorriso in modo sempre più efficace e meno invasivo. Tra le innovazioni più significative troviamo l'uso della stampante 3D per la creazione di faccette dentali su misura e l'impiego del laser per trattamenti di sbiancamento che riducono il disagio e il tempo di recupero. I materiali utilizzati per corone e faccette sono diventati più resistenti e naturali, offrendo ottimi risultati a livello estetico e duraturi nel tempo. Inoltre, la digitalizzazione dei processi diagnostici e di pianificazione del trattamento consente una precisione senza precedenti, permettendo ai professionisti del settore di progettare sorrisi che si adattano perfettamente alle caratteristiche del paziente. Questa evoluzione è guidata dal desiderio dei pazienti di ottenere risultati che siano belli da vedere ma allo stesso tempo funzionali per la salute della propria bocca. La personalizzazione del trattamento è diventata una priorità, con piani di cura che tengono conto delle specifiche esigenze e aspettative di ogni individuo. Allineatori invisibili: un trend in crescita Negli ultimi anni, il desiderio di correggere la propria dentatura in maniera discreta ha portato a un notevole interesse verso gli allineatori dentali invisibili. Gli allineatori sono progettati su misura per adattarsi perfettamente alla bocca del paziente, garantendo un ottimo comfort e risultati efficaci in tempi spesso inferiori rispetto agli apparecchi ortodontici classici. Il punto di forza più amato degli allineatori invisibili è la loro capacità di integrarsi senza problemi nella vita quotidiana degli utenti, consentendo loro di sorridere, parlare e mangiare senza disagi. Cercando sul web "allineatori dentali recensioni" è possibile trovare una serie di risorse utili, tra cui il portale DR SMILE, dove è possibile consultare numerose testimonianze sull’apprezzamento di questa tecnologia. DR SMILE si distingue nel panorama dell'estetica dentale per il suo impegno nell'offrire allineatori all’avanguardia accompagnando i pazienti nel loro percorso verso un sorriso migliore. La scelta di optare per allineatori invisibili rappresenta il desiderio di vivere il trattamento ortodontico con maggiore serenità e discrezione. I professionisti del settore, attraverso una consulenza personalizzata, possono guidare i pazienti nella scelta del trattamento più adatto, considerando le specifiche necessità ortodontiche e le aspettative personali. L’importanza del sorriso nella società moderna Il sorriso riveste un ruolo fondamentale nella società contemporanea, influenzando la percezione che gli altri hanno di noi e condizionando il nostro benessere psicologico. Un sorriso esteticamente gradevole può migliorare significativamente la fiducia in sé stessi, facilitando le interazioni sociali e professionali. Questo aspetto, unito alla crescente attenzione verso l'immagine personale alimentata dai social media e dalla cultura popolare, ha reso l'estetica dentale più rilevante che mai. La ricerca di un sorriso perfetto, tuttavia, va oltre la mera estetica. E' anche una questione di salute e qualità della vita. Denti allineati e un'adeguata igiene orale contribuiscono al benessere generale dell'organismo, prevenendo problemi di salute a lungo termine legati a cattive abitudini di cura dentale. In questo contesto, i trattamenti di estetica dentale non si limitano a offrire soluzioni temporanee o puramente superficiali, ma mirano a instaurare un approccio mirato al benessere orale. In quest’ottica, la spesa nella ricerca di un sorriso splendente è visto sempre di più come un investimento nel proprio futuro, nella propria salute e nelle proprie relazioni sociali. Grazie alle innovazioni tecnologiche e alla crescente sensibilizzazione sull'importanza dell'igiene orale, mai come oggi è possibile raggiungere il sorriso dei propri sogni, migliorando contemporaneamente la qualità della propria vita. Read the full article
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roby1978 · 2 years
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Per sorpassarci
Abbiamo attraversato tante guerre che questa sia l’ultima per chi deve potere,perché dare ragione al potere e più simili alla bestia che è in noi ci siamo infatuati della tecnologia, e ora si deve esperimentare quella militare, che meglio può essere fatto dopo un’epidemia presa con strafottenza verso il disagio psichico che creava, e dare adito solo alla tecnologia la rincorsa al rientro, sé la…
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lamilanomagazine · 1 year
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A Catania prende il via "Dreamaturgy Zone" di Retablo
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A Catania prende il via "Dreamaturgy Zone" di Retablo. Prende il via martedì 12 settembre a Catania "Dreamaturgy Zone: D.e-Mo 2023 (Democracy & Electronic Movement) - Esperienze Immersive di Civiltà Aumentata", il progetto artistico-culturale ideato dalla compagnia Retablo, che promuove la ricerca di forme avanzate di partecipazione democratica attraverso l'utilizzo creativo delle tecnologie digitali e delle arti performative. Questo innovativo progetto, che rientra nella programmazione di "Palcoscenico Catania. La Bellezza senza confini" del Comune di Catania, si concluderà il 1 ottobre. Sono previsti, nel complesso, tre laboratori (partecipazione gratuita previa iscrizione obbligatoria [email protected]) e quattro spettacoli teatrali, che riassumono un palinsesto multidisciplinare che utilizza il linguaggio delle arti performative dei media digitali per ripensare e riattivare spazi di comunità. Turi Zinna, regista, autore e attore, che è fra i fondatori di Retablo, presenta così Dreamaturgy Zone:"Questo è il secondo step di un progetto che ha preso il via nel 2022, finanziato dal Comune di Catania e dal Ministero della Cultura, destinato alle periferie delle Città Metropolitane italiane. Con la nostra compagnia da due decenni affrontiamo la prospettiva delle tecnologie applicate alle arti sceniche, nell'ottica di quanto queste abbiano un'influenza anche nel contesto sociale. È sotto gli occhi di tutti quanto la crisi di rappresentanza che sta attraversando la dinamica democratica nel mondo sia collegata con la frammentazione dei blocchi sociali tradizionali di riferimento novecentesco e quanto sia interrelata con le comunità che si formano attraverso la socialità digitale. L'universo delle rappresentazioni non può non essere travolto da questa evoluzione radicale. Rappresentanza e rappresentazione, in questo passaggio d'epoca, sono investite da un analogo turbamento. D.e-Mo 2023, quest'anno, sarà realizzato nei quartieri catanesi Librino, Antico Corso, Tondicello della Plaja. Il palinsesto che andiamo a presentare ospita oltre alle nostre produzioni, quelle del Teatro dell'Argine e Chrones.: compagnie e artisti che più stanno sperimentando in Italia forme di drammaturgia ibrida, fisica e digitale". Il progetto sarà inaugurato martedì 12 settembre a partire dalle ore 16:00 a Villa Fazio, nel quartiere Librino, con il laboratorio Hyper Dreamedy - Teatro tecnologico for dummies(Compagnia Retablo) condotto da Turi Zinna, Un laboratorio di teatro digitale nel cuore di Librino, dove immaginazione e tecnologia si incontrano per generare bellezza. Dove sperimentare tecnologie avanzate per creare esperienze interattive e immersive. Dove il digitale è bene comune, linfa di creatività condivisa, accessibile a tutti. Una preziosa opportunità in cui tessere reti neurali collaborative tra città ancora separate. Un luogo in cui le idee prendono forma attraverso la collaborazione e il mutuo apprendimento. I successivi appuntamenti in programma sono il 13, 16, 19, 20 e 23 settembre. Da giovedì 14 settembre alle ore 14.30 prenderà il via a Villa Fazio, Speakers' Corners, un laboratorio a cura della Compagnia Teatro dell'Argine che nasce dal più ampio progetto Politico Poetico che si è aggiudicato numerosi premi, fra i quali l'UBU nel 2021. Questo workshop, condotto da Micaela Casalboni e Andrea Paolucci, coinvolgerà ragazzi e ragazze dai 13 ai 20 anni per immaginare soluzioni e proporre azioni per rendere il proprio territorio più inclusivo, equo, sicuro e giusto, a partire dai 17 obiettivi dell'Agenda 2030. Saranno realizzati cinque tavoli tematici (Ambiente, Lavoro, Disuguaglianze, Comunità, Giustizia), con una domanda: "Cosa posso fare io, oggi, nella mia città, nella mia scuola, nel mio quotidiano per costruire un futuro più sostenibile?". Chiederemo a giovani cittadini e cittadine catanesi di individuare nel proprio quotidiano situazioni di disagio, spreco, inefficienza o degrado e di elaborare piccoli e grandi progetti per raggiungere, sia a livello locale che individuale, gli obiettivi globali dell'agenda. Per fare tutto ciò useremo esercizi teatrali e metodi di facilitazione quali il world café, il debate e il Jigsaw, modalità coinvolgenti e partecipate per stimolare la riflessione e la partecipazione di tutti e tutte. Tutte le idee e i progetti diventeranno piccoli monologhi che i partecipanti presenteranno alla cittadinanza durante il flash mob Speakers' Corners. I partecipanti saliranno su delle cassette di legno, piccoli podi improvvisati, come a Hyde Park a Londra, pronti a spiegarci il loro punto di vista sul mondo e per raccontare agli spettatori la loro idea di domani. I successivi appuntamenti, della durata di 3 ore ciascuno, saranno nei seguenti giorni: 15, 21, 22 e 29 settembre. Questo laboratorio di cittadinanza attiva si concluderà il 30 settembre con un evento finale a Piazza Duomo per immaginare una Catania migliore. L'ultimo laboratorio di Dreamaturgy Zone, che è a cura di Chrones., è in programma lunedì 25 settembre dalle 16.00 al Bastione degli Infetti, nel quartiere Antico Corso: SEPHIROT® è un sistema di creazione di performance interattive in cui pubblico e performer cambiano il corso della storia in tempo reale. Il laboratorio consiste nella possibilità di assistere alle prove aperte e al dietro le quinte dell'allestimento di Sephirot Marino, prima vera performance digitale ibrida di Chrones. Lo spettacolo si avvale della tecnologia "visual recognition", un sistema di intelligenza artificiale specializzato nel riconoscimento dei volti, fornita dal software per le performance interattive "DoPPioGioco" sviluppato dal CIRMA (UniTo) e adattato da Alessandro Anglani alla forma iperdrammaturgica. La seconda parte del progetto è riservata agli spettacoli: Il Labirinto (Compagnia Teatro dell'Argine) dal 26 al 29 settembre dalle ore 9:00 a Librino (Istituto Omnicomprensivo Angelo Musco); SEPHIROT - Marino (Compagnia Chrones.) il 26 e 27 settembre alle ore 19:30 al Bastione degli Infetti (Antico Corso); Speakers' Corners (Compagnia Teatro dell'Argine) il 30 settembre - a piazza Duomo; Tifeo. Il Tradimento Dell'orecchio (Compagnia Retablo) il 1 ottobre - alle 21:00 in Via del Principe n. 20. SPETTACOLI: - IL LABIRINTO (Compagnia Teatro dell'Argine) dal 26 al 29 settembre - dalle ore 9:00 - Librino Istituto Omnicomprensivo Angelo Musco - SEPHIROT. MARINO (Compagnia Chrones.) - 26 e 27 SETTEMBRE - ore 19:30 - Bastione degli Infetti (Antico Corso) - SPEAKERS' CORNERS (Compagnia Teatro dell'Argine) - 30 settembre - piazza Duomo ore 12:00 - TIFEO. IL TRADIMENTO DELL'ORECCHIO (Compagnia Retablo) - 1 ottobre - alle 21:00 - Via del Principe, 20 LABORATORI: - Hyper Dreamedy - Teatro tecnologico for dummies (Compagnia Retablo) - 12, 13, 16, 19, 20, 23 settembre - ore 16:00 - Villa Fazio, Librino - SPEAKERS' CORNERS (Compagnia Teatro dell'Argine) - 14, 15, 21, 22 e 29 settembre - dalle 14:30 - Villa Fazio, Librino - SEPHIROT® (Compagnia Chrones.) - 25 settembre ore 16:00 - Bastione degli infetti (Antico Corso).... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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tempi-dispari · 2 years
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Maiali, il nuovo Cenere, Bosch in musica
I figli più che legittimi dei Voivod. Questo sono i Maiali, metal combo capitolino. E il loro nuovo Cenere ne è l’ennesima dimostrazione. Se la band canadese avesse proseguito sulla falsa riga dei primi tre dischi, probabilmente, oggi suonerebbe come il gruppo italiano. Ci sono tutti gli ingredienti che hanno caratterizzato il trittico di partenza dei Voivod, attualizzati. Quindi, voce growl, non particolarmente bassa, più hardcore che growl in senso stretto, suoni pesanti, tecnologia, ritmi percussivi.
Soprattutto, le dissonanze, vero segno caratterizzante della band canadese. Per i Maiali, non sono predominanti le sfuriate thrash, cosa che aiuta il disco ad essere più pesante, oscuro. Il cantato in italiano agevola nel calarsi immediatamente nell’atmosfera dei testi, per la maggior parte centrati sull’analisi dell’essere umano, delle sue debolezze, sulla società che ha creato di cui è oggi diventato schiavo. A livello di produzione, ineccepibile. Suoni pastosi ma non confusi, un wall of sound che in sede live non mancherà certo di fare sentire il proprio impatto. Plauso a tutti i musicisti, ma in particolare alla voce. Nel suo urlo di disperazione riesce ad essere espressiva e a conferire ai brani una ulteriore profondità.
Voivod style, quindi, ma non solo. È presente anche una forte componente sludge al confine con il doom. Atmosfere cupe, mancanza di prese d’aria, di cedimenti o semplicemente di aperture che siano anche solo lontanamente melodiche. Un disco per chi apprezza già determinati suoni, atmosfere claustrofobiche. Azzardando un accostamento pittorico il disco potrebbe essere messo come sottofondo ad una mostra di Hieronymus Bosch.
In particolare, il suo celebre Inferno o anche il trittico Il giardino delle delizie. Già a livello macroscopico i dipinti trasmettono angoscia. Più ci si avvicina, più si scopre che ci sono miriadi di dettagli da decifrare che formano altre storie, altre figure, sempre più raccapriccianti. Allo stesso modo potrebbero richiamare alcuni aspetti del futurismo del primo ventennio del ‘900. Cenere è così. Ad un primo ascolto spiazza, mette a disagio quasi. E più lo si ascolta più questa sensazione si acuisce perché si riescono a percepire dettagli inizialmente sfuggiti. Ed è così ad ogni ascolto. Più di scende, più emergono cavilli ritmici, sfumature armoniche, richiami stilistici ‘fastidiosi’. È una discesa in un inferno tecnologico ogni passo più cupa, senza via di scampo.
In conslusione:
per i Maiali, un disco davvero imponente, sia per struttura, non lineare, sia per tematiche. Realizzato egregiamente, con suoni contemporanei, che esprimono l’angoscia dell’uomo moderno verso un presente incerto ed un futuro imperscrutabile e, forse per questo, inquietante.
Un lavoro non adatto a tutte le orecchie. Anzi. Un disco per ascoltatori ben selezionati. Si deve avere una certa predisposizione per suoni pesanti, dissonanti, strutture articolate, ambienti chiusi. D’altra parte di deve anche essere sufficientemente aperti alla scoperta di nuovi mondi, per quanto angoscianti possano essere.
Consigliato a chi è alla ricerca di novità, di viaggi musicali tormentati, inquieti, ma che alla fine lasciano la soddisfazione di una meravigliosa esperienza.
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susieporta · 3 years
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Lasciare Andare: Come Affrontare Le Emozioni “Negative”
“Lasciare andare è come l’immediata cessazione di una pressione interna o il liberarsi di un grande peso. È accompagnato da un’improvvisa sensazione di sollievo e leggerezza e da un’espansione della felicità e della libertà. È un vero e proprio meccanismo della mente, e chiunque ne ha fatto esperienza almeno una volta”
Lasciare andare è una tecnica che permette di elaborare e affrontare le emozioni, scaturite da eventi del passato, che vivono ancora al nostro interno e che influenzano il nostro presente. Infatti, ognuno di noi, in un certo senso, soffre di disturbo da accumulo. Forse non accumuliamo oggetti, ma accumuliamo emozioni, credenze e attitudini dannose che portiamo con noi, a volte, sin dall’infanzia. È chiaro che questo bagaglio interiore ci fa soffrire enormemente.
Superare le emozioni negative, affrontando il passato
Gran parte della tensione che proviamo, nella vita di tutti i giorni, nasce da esperienze passate che hanno dato vita a emozioni intense che ci siamo rifiutati di vivere appieno e lasciare andare perché troppo dolorose.
Il problema è che la presenza di una sola emozione, che continua a essere ignorata, può causare una miriade di pensieri e comportamenti nocivi nel corso del tempo.
Infatti, come sostiene David Hawkins, la vera fonte dello stress è interna non è esterna:
“La propensione a reagire con paura, per esempio, dipende da quanta paura è già presente al nostro interno, che può essere innescata da uno stimolo esterno. Per una persona paurosa, il mondo è un posto terrificante.
Per una persona rabbiosa, il mondo è un’insieme di difficoltà e frustrazione.
Ciò che è al nostro interno colora il mondo che percepiamo.
La regola di base è che ci concentriamo su ciò che abbiamo represso.”
Perciò, il ricordo di un trauma vissuto da bambino, oppure, il senso di colpa di un errore commesso anni fa, ci possono ancora limitare nel presente. Imparare a lasciare andare è importante perché, lasciando andare l’emozione connessa con l’evento passato, ci liberiamo dagli infiniti pensieri ripetitivi e dai comportamenti inconsapevoli che l’emozione stessa causa.
La ragione per cui rifiutiamo di affrontare emozioni del genere è che non conosciamo una maniera adeguata per gestirle, nel caso le lasciassimo affiorare.
Eliminare le emozioni negative non funziona
Ci sono quattro modi principali attraverso cui evitiamo le emozioni che non abbiamo elaborato completamente: la rimozione, la repressione, l’espressione e la fuga.
LA RIMOZIONE E LA REPRESSIONE consistono nel seppellire nell’inconscio ciò che ci fa sentire a disagio. Il meccanismo della rimozione è inconsapevole, mentre il meccanismo della repressione è consapevole. Spesso, le emozioni che vengono rimosse o represse sono emozioni considerate inaccettabili nella famiglia o nella società in cui cresciamo. Perciò, può anche capitare di reprimere emozioni positive. La repressione dei sentimenti ha varie conseguenze sul nostro corpo e sulla nostra mente come, per esempio, la rigidità muscolare, l’insonnia, l’irritabilità e il cambiamento repentino dell’umore.
Quando reprimiamo un’emozione a lungo, la tensione interna diventa insostenibile e così siamo portati a liberarcene attraverso l’ESPRESSIONE, che sia essa verbale o fisica.
In questo modo, la tensione causata dalle emozioni represse diminuisce. Infatti, non è una caso che molte persone tendono ad avere degli sfoghi di rabbia ripetitivi, nei confronti di eventi apparentemente insignificanti. Tuttavia, questo meccanismo è inefficace, perché la tensione non viene rilasciata del tutto e le emozioni vengono represse di nuovo.
LA FUGA , invece, consiste nell’evitare le emozioni attraverso una serie infinità di distrazioni. Per esempio, con il conforto emozionale del cibo, con la visione compulsiva di serie TV, con l’uso incontrollato dei social network o con l’abuso di droghe. In pratica, qualunque attività possa distogliere la nostra attenzione dai sentimenti fastidiosi che proviamo può essere usata come una via di fuga.
Credo che il modo più diffuso, nella nostra società, per ignorare le proprie emozioni sia attraverso la fuga. Grazie alla tecnologia, abbiamo una scelta illimitata di stimoli sensoriali che possono aiutarci a evitare di affrontare ciò che accade al nostro interno.
Almeno nel mio caso, prima che imparassi l’esistenza di questo processo, ogni volta che ero giù di morale mi ritrovavo magicamente a guardare una nuova serie TV o l’ultima commedia americana. Sii onesto con te stesso, prova a chiederti quando è stata l’ultima volta che sei rimasto da solo con le tue emozioni ed i tuoi pensieri. La risposta dovrebbe sorprenderti.
Lasciare andare: trasformare le emozioni “negative” in positive
Vediamo come David Hawkins descrive il meccanismo del lasciare andare:
“Lasciare andare consiste nel diventare consapevole dell’emozione, farla emergere, farne appieno esperienza e permetterle di seguire il suo corso, senza cercare di cambiarla o fare qualcosa a proposito. Lasciare andare significa consentire all’emozione di essere elaborata, concentrandosi nel liberare l’energia alla sua base. Il primo passo è provare l’emozione senza resistenza, paura, condanna o giudizi. Infatti, è l’opposizione all’emozione che la mantiene in vita. Quando smetti di opporre resistenza all’emozione, si trasformerà in una nuova emozione dall’energia più lieve. Un’emozione senza opposizione è destinata a svanire, perché l’energia che la costituisce viene liberata in maniera naturale.”
In poche parole, lasciare andare vuol dire rimanere 20 o 30 minuti con le proprie emozioni, quando viviamo un momento turbolento e non fare nulla per opporvi resistenza. Un comportamento del genere è esattamente l’opposto di ciò che siamo abituati a fare. Infatti, il lasciare andare si basa sul principio Zen secondo cui l’acqua torbida si chiarifica meglio lasciandola immobile. L’opposizione nei confronti di ciò che proviamo scaturisce dal modo in cui giudichiamo le nostre emozioni ed è proprio questo conflitto interno che le mantiene in vita. Per questo motivo, è importante abbandonare anche la definizione di “emozioni negative” perché ci porta a credere che il modo in cui ci sentiamo sia fondamentalmente sbagliato.
Gestire le emozione “negative” con la tecnica del lasciare andare
Da quando ho scoperto questo meccanismo, se mi capita di provare emozioni intense, invece di reprimerle o cercare di ignorarle, mi metto comodo sul mio letto e lascio che mi senta triste, arrabbiato, demoralizzato o qualunque altra emozione intensa possa provare. A volte, faccio anche degli esercizi di respirazione, spostando la mia attenzione sull’area del mio corpo in cui sento più tensione e visualizzo il mio respiro sciogliere la tensione che provo. Attraverso il meccanismo del lasciare andare, hai la possibilità di liberarti del tuo karma, ovvero, di quei comportamenti inconsapevoli che ti fanno rivivere il passato nel presente.
Il motivo per cui tendiamo a rivivere sempre le stesse situazioni è che la vita ci offre di continuo l’opportunità di raggiungere una maggiore consapevolezza del sé.
“Finché non prenderai coscienza, l’inconscio governerà la tua vita e tu lo chiamerai destino.”
Carl Jung
Accettare equivale a trasmutare le emozioni negative in emozioni positive
Più lasci andare le emozioni “negative”, più il tuo inconscio ti offrirà l’opportunità di liberarti delle emozioni che hai represso nel corso degli anni. Lasciare andare è un percorso graduale, sarebbe troppo difficile per la tua mente conscia affrontare il vaso di pandora del tuo inconscio in una sola volta.
Un chiaro segnale che stai facendo progressi è il riaffiorare spontaneo di ricordi dolorosi, sepolti nella tua mente, grazie ai quali puoi lasciare andare le emozioni connesse con le tue esperienze passate, che erano ancora la tuo interno e di cui non eri cosciente. Infatti, sono proprio le emozioni represse che ci tengono bloccati nei livelli più bassi di coscienza.
In conclusione, ognuno di noi, nel corso della propria esistenza ha vissuto dei particolari traumi che hanno dato vita a forti emozioni che abbiamo represso, riconoscendo le emozioni intense che puntualmente si ripresentano al tuo interno hai la possibilità di lasciarle andare e muoverti progressivamente verso stati di coscienza in cui la serenità interiore, che tutti cerchiamo, emerge in maniera naturale.
Tratto dal libero “Letting go” di David Hawkins
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