#ho bisogno di affetto
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conlamoreinbocca · 16 days ago
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nonostante io ami mio padre, il fatto che non mi abbia dimostrato/espresso affetto quando ero bambina, mi fa capire perché oggi ho così tanta paura dell'abbandono e ho bisogno costantemente di sentirmi amata
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canesenzafissadimora · 2 months ago
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L'altro giorno, ero al supermercato a fare la spesa intorno alle 18:30 quando un uomo anziano è entrato nel corridoio della pasta e mi ha messo una mano sulla spalla. Ho sobbalzato. La mia prima reazione è stata quella di arrabbiarmi e chiedergli di non toccarmi. Poi ho notato qualcosa. L'uomo stava piangendo. Sembrava sconvolto e confuso.
Improvvisamente mi ha chiesto: "Sai dov’è mia moglie? La sto cercando." Gli ho risposto che non lo sapevo e gli ho suggerito di chiedere aiuto al banco informazioni per trovarla. Pensavo che l'avesse persa tra le corsie. A chi non è mai capitato? Ma mi sbagliavo.
Ha continuato a chiedere: "Dov'è mia moglie? Era proprio qui." Le lacrime gli riempivano gli occhi. Gli ho detto di nuovo che non ne ero sicura e gli ho proposto di accompagnarlo al banco del servizio clienti, dove avrebbero potuto fare un annuncio tramite gli altoparlanti. Ha accettato.
Lì, la donna al banco ha chiesto un nome. Lui mi ha guardato, come se fossi io ad avere la risposta. La donna ha alzato gli occhi al cielo e si è rivolta a me: "Signorina, ha IL NOME?" Le ho spiegato che non conoscevo quell'uomo e che non avevo più informazioni di lei. "È uno scherzo?" ha chiesto. A quel punto mi sono resa conto che quell'uomo non era semplicemente confuso, ma affetto da Alzheimer. Avendo avuto un nonno con questa condizione, lo riconoscevo fin troppo bene.
L'ho portato all'area ristoro e ci siamo seduti. Ora tremava e piangeva piano. "Dov'è il mio amore?" Gli ho preso le mani e gli ho chiesto se avesse un cellulare. Mi si spezzava il cuore per lui. Mi ha detto che non ne era sicuro, così gli ho chiesto se potevo cercare nelle sue tasche. Ha acconsentito. Con attenzione, ho trovato un piccolo cellulare a conchiglia. Ho cercato tra i contatti e ne ho trovato uno chiamato "Figlia Krissy". L'ho chiamata subito. Ha risposto in pochi secondi.
"Pronto?" ha detto, con la voce già preoccupata. Le ho spiegato che ero con un uomo anziano che presumibilmente era suo padre. Che eravamo al supermercato di Lane Street e che lui era molto sconvolto e turbato.
"Sto arrivando," ha detto. "Puoi assicurarti che non si allontani?" Ha continuato: "Grazie, grazie mille. Sto venendo."
Per circa 20 minuti, sono rimasta seduta con uno sconosciuto in lacrime. Gli ho tenuto le mani. Gli ho asciugato le lacrime. Quando ha tremato, gli ho messo la mia giacca in grembo. Gli ho dato le risposte di cui aveva bisogno in quel momento. L'ho tenuto lontano dal vagare. Perché era il minimo che potessi fare.
Improvvisamente, è entrata una giovane donna alta, che sembrava avere circa 28 o 29 anni. Lunghi capelli neri e occhi verdi. Ci siamo scambiati uno sguardo e lei si è precipitata verso di noi. "Grazie. GRAZIE," ha detto. "Dovevo assentarmi solo per un'ora, e questo succede. Sapevo che non avrei dovuto lasciarlo. Mi dispiace tanto." Mi ha spiegato che a volte lui si allontana per cercare sua moglie. L'ha persa 13 anni fa, ma non smette mai di cercarla.
Ha aiutato suo padre ad alzarsi dalla sedia e mi ha ringraziato ancora una volta. Mentre uscivano, l'ho sentito dire di nuovo: "Dov'è mia moglie?" Mi si è stretto il cuore, ma ero così felice di vederlo con la sua famiglia di nuovo.
Condivido questa storia non solo perché quest'uomo mi ha toccato il cuore, ma per dire questo: La maggior parte del mondo sono estranei per te. Lo so. Ma non dimenticare mai che condividiamo tutti questo mondo e, in esso, possiamo condividere gentilezza. È l'unica cosa che può farci andare avanti. Se vedi qualcosa, fai qualcosa. Non sai mai quanto grande può essere il tuo impatto sulla vita di qualcun altro.
Non mi importa che il carrello della spesa che avevo lasciato nel corridoio della pasta durante il trambusto sia stato svuotato e messo a posto. Non mi importa di aver cenato un po' più tardi quella sera. Di essere tornata a casa e di aver pianto in cucina per questo dolce, povero uomo. La gentilezza non costa nulla.
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orotrasparente · 2 months ago
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c’è questo pensiero che ho in testa da un po’ che mi turba, premesso che ho passato gli ultimi 6/7 anni della mia vita a reprimere tutte le emozioni positive che avevo perché fondamentalmente avevo paura di star male, in fondo se non ti leghi a niente non puoi starci male se quella cosa finisce no? ecco, solo che quest’anno, per quanto monotono, è stato un anno folle a livello introspettivo, sto lavorando così tanto su me stesso che mi fa quasi impazzire sentire questo cambiamento e quindi non lo so ma sento il bisogno di sentirmi importante per qualcuno, non parlo di amore o relazioni e nemmeno necessariamente di una persona, potrebbe tranquillamente essere un animale, ma non mi interessa manco ricevere affetto, parlo proprio di dare affetto, sento il bisogno di essere una persona presente per qualcuno, di dare felicità a quella persona o quell’animale, nel mio piccolo cerco già di farlo con alcuni amici ma non mi basta e niente o mi prendo un animale o potrebbe scoppiarmi il cuore da quanta voglia repressa di voler bene ho
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mondaymelon · 10 months ago
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I. adoro il tuo blog e sarò sempre e per sempre un fan di quanto sia estetico e piacevole alla vista. I tuoi contenuti mi fanno sempre sorridere di felicità perché i tuoi lavori sono semplicemente meravigliosi e tu sei un essere umano magnifico che crea le opere migliori e sei anche un essere umano di grande talento che sa suonare magistralmente il piano mentre io mi siedo lì come un gamberetto suono 'twinkle twinkle little star' perché non ho il tempo della giornata per andare a lezione di piano e e tu avrai molto successo nella vita perché lo so e e e mi fermerò proprio lì perché io ora sto divagando in italiano e tu non capisci una parola, molto probabilmente sto scrivendo, tuttavia ho avuto un bisogno davvero casuale di mostrare affetto a qualcuno in una frase molto lunga senza punti, quindi sì, c'è questo e ora arrivederci perché devo studiare per il test di storia che ho domani quindi sera notte <33
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IMC RYIHNG JSIJGLKDF??? PFTAHAH
wai wai..... i think i have a recording of me playing somewhere in my voice memos hold on wait why the fuck cant i screen record w sound hold on hOLD ON
GOT IT (if you can hear my drying machine going on, nonono you cant. shuhs)
@papiliotao GRABS YOU. YOU SHOULD RECOGNIZE THSI SONG. ( hint: its from pjsk sung by leoneed graldksgjlsk;f )
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gue-suita · 1 year ago
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ho un disperato bisogno di affetto e contatto fisico
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ricorditempestosi · 2 years ago
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ho costantemente bisogno di affetto con una costante voglia di isolarmi dal mondo
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ilpianistasultetto · 1 year ago
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Cara Audrey,
Di tanto in tanto avrei voluto scriverti una lettera ma sapevo che per te capire le mie parole era una cosa impossibile. Tu eri piu' interessata ai gesti, ti lasciavi guidare dall'istinto, sapevi regalare compagnia e affetto, questo sapevi fare e lo facevi meravigliosamente bene. Era bello tenerti tra le braccia, stringere il tuo corpo morbido e profumato. Era bello uscire insieme, camminarti accanto e vedere tanta gente che ti guardava e faceva mille apprezzamenti. Per me sei stata come un'aliena venuta da un altro mondo per regalare attimi continui di grande felicita'. Ricordo come adesso quella prima volta che ti ho vista sulla porta di casa. Mi hai guardato con quei due occhioni neri meta' spaesati e meta' sorridenti, con quel musetto piccolo, tutta scodinzolante come solo chi e' riconoscente sa fare. Sei entrata, hai girato tutte le stanze e poi ti sei sdraiata su un tappeto, un modo originale per dire: "questa sara' casa mia, qui staro' bene". Spero che in tutti questi anni per te sia stato proprio cosi. Da parte mia posso solo dirti grazie per tutto cio' che hai saputo regalarmi. Grazie per tutte le volte che sei stata la mia ombra, per tutto l'amore che m'hai regalato stando in silenzio. Le parole tra noi non sono mai state necessarie, importanti, i gesti invece si, quelli erano importanti. Quel musetto posato sulla mia coscia, quella lingua sempre fuori a leccarmi la mano, quelle continue giravolte per dirmi che avevi bisogno di coccole o di qualche ghiottoneria che ti rendesse felice. Siamo stati amici, complici, sei stata una che m'ha fatto capire tante cose, mi hai regalato la consapevolezza di amare chi sa dare tanto senza chiedere niente in cambio. Adesso te ne sei andata sul ponte dell'arcobaleno, forse perche' avevi capito che quello che hai regalato non verra' dimenticato. Ecco, oggi quella lettera te la posso scrivere. Posso scriverla per dirti grazie di tutto, cagnolina mia.
@ilpianistasultetto
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raccontidialiantis · 24 days ago
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Mutevolezza
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Odio e amore sono liquidi e spesso intercambiabili. Non ti sopportavo: odiavo il tuo atteggiarti a padrone del mondo. Non mi piaceva nulla, di te. Troppo impegnato: tra lavoro, moto, musica e sport, non avevi altro interesse e non parlavi mai con una donna. Men che mai con me: grugnivi un “si”, un “no” e il massimo era un “bah!" Nella nostra cerchia di amici, preferivi sempre qualcun altro o qualcun'altra a me: ma ‘sti cavoli. Ma chi ti credi di essere. E fatti ‘sta barba, ogni tanto. Antipatia reciproca. Ti ho ignorato a lungo e tu altrettanto. Un'insofferenza di pelle.
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A un tratto, nella mia famiglia è successo un vero guaio: mio padre, l'uomo che adoravo più di tutti, unica fonte di sostentamento per noi, è morto. Dopo i primi giorni e le prime manifestazioni di affetto degli amici e dei parenti, s'è fatto il vuoto, attorno a me e mia madre. L'unico a restare, ad aiutarci non solo a chiacchiere ma in concreto, risolvendoci diversi problemi logistici e anche economici sei stato tu. Mi hai trovato addirittura il lavoro, Dio sa se ne avevamo bisogno. Che tu sia benedetto! Ci hai portate spesso entrambe a mangiare una pizza, solo per farci tornare a sorridere. Una sera chi mi ha aperto gli occhi è stata mia madre: “ma sei scema? Non vedi che è cotto di te?” e io sono caduta dal pero!
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La sera dopo ti ho scrutato a lungo, mentre trafficavi in cucina con lei per preparare la cena e all'improvviso, sempre davanti a mamma, ti ho baciato. Tu sei arrossito e dapprima sei rimasto molto imbarazzato… poi ti sei lentamente sciolto! Quanto ti desideravo! A mamma brillavano gli occhi. Siamo usciti e in macchina ho avuto un primo assaggio di ciò che è il mio uomo meraviglioso. Non avrei mai immaginato di aver aperto le porte del paradiso: da quando stiamo insieme, ho scoperto cosa vuol dire arrendersi all'amore. Totalmente.
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Ti concedo di fare cose col mio corpo che a nessuno mai avrei pensato di poter permettere. Sono tua. E ti faccio cose che non sapevo neppure di essere in grado di fare. E sono gelosa. Gelosissima: voglio vedere le tue chat, sapere dove sei stato, con chi… E tu ridi divertito, quando ti controllo… Se qualcuna s'avvicina a te e ti fa un complimento, tiro fuori gli artigli… Ti adoro, aspetto sempre solo che tu venga da me. Vai in moto, gioca a tennis, vai a suonare. Ma ricordati che sei mio, mio, mio… E meno male che ti odiavo!
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RDA
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emozparole-blog · 5 months ago
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Il pensiero basta a chi è morto, io sono viva e ho bisogno di gesti, azioni affetto e amore vero!! ..
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volumesilenzioso · 23 days ago
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non scrivo mai cose del genere, ma un post al 2024 devo dedicarlo. nel complesso non si può dire che sia stato un bell’anno, ma è stato decisamente migliore dei precedenti. a gennaio ho iniziato finalmente un percorso dalla nutrizionista, ho ripreso peso, sono tornata in forma. i primi mesi sono stati pieni di momenti di sconforto, ma al mio fianco c’era l’unica persona per la quale morirei, quindi riuscivo in qualche modo a cavarmela. quest’anno ho preso diego, è stata la decisione migliore che io abbia mai preso in ventidue anni di vita. diego mi da tutto quello di cui avevo disperatamente bisogno: affetto, attenzione, gioia, bacini, coccole, una buona ragione per vivere. ci sono stati mesi completamente bui, in cui solo diego riusciva a tirarmi su, in quei mesi, nonostante non avessi voglia di fare nulla, sono stata costretta ad alzarmi tutte le mattine per portarlo a fare la passeggiata e poi dargli la pappa, a pulirgli le zampette, ad alzarmi per giocare con lui, a mettergli l’acqua eccetera. l’anno scorso non era così, ero talmente immersa nel dolore che non riuscivo ad alzarmi, a mangiare, a parlare, non riuscivo a fare nulla. ora, anche quando sto male, devo trovare la forza di alzarmi, e la forza di alzarmi è diego. quest’anno ho avuto il mio primo lavoro e quindi per un bel periodo ho avuto i miei soldi e ho imparato a gestirli responsabilmente, senza privarmi di togliermi qualche sfizio una volta ogni tanto. sono cresciuta tanto, mi sono evoluta, ho raggiunto una maggiore consapevolezza delle mie abilità e di me stessa in generale. ho imparato a riconoscere la mia forza, a lasciar andare persone che non meritano le mie premure, a dare la priorità a ciò che davvero conta per me, a farmi scivolare addosso le critiche degli altri. ho iniziato a portare diego ad addestramento tutte le domeniche, durante la settimana aspetto solo una cosa: la lezione della domenica. mi diverto da morire durante ogni lezione, e in più il mio rapporto col cane continua a migliorare di settimana in settimana e io sto acquisendo molta sicurezza in me stessa. sto iniziando a capire cosa mi piacerebbe fare in futuro, chi mi piacerebbe diventare, quali posti mi piacerebbe visitare. insomma, non si può dire che sia stato un anno totalmente di merda dai, nonostante stia finendo molto male. la morte di ettore proprio negli ultimi giorni del 2024 mi ha fatto rivalutare il tutto per un attimo, ma è stato solo un evento estremamente spiacevole alla fine di un anno non poi così di merda.
auguro a me stessa e a tutti voi un buon anno nuovo, sperando non sia una merda totale
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siamodiamantirari · 11 months ago
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la verità è che ho tanto bisogno di affetto
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angelap3 · 3 months ago
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Lou Reed - Walk on the Wild Side (Official Audio)
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Accadde oggi...
Mi spiace principessa,
sono lento ad amare.
Credimi, è inesperienza
L’incapacità di mostrare affetto,
i lunghi minuti senza parole
e poi forse un maldestro sfiorare
mentre sorseggio vino, mentre ogni volta
ho pensato “Diglielo!”. Ma non l’ho fatto.
Invece rimango inquieto e pensoso,
Come mi dicono facciano i bambini in adolescenza,
Ma non ho detto: “Ho percorso miglia
Fa così freddo fuori, per esserti accanto
Senza piani o sotterfugi in testa,
so che sembro morto, imbronciato e silenzioso
ma il mio bisogno più grande è essere con
te, in silenzio.
Non riesco a parlare di persona
parlo per telefono
Senza guardare negli occhi, e poi dico
quello che di persona taccio.
Sono triste e lunatico,
e il tuo ottimismo mi allieta la vita.
No, non interpretare male il mio silenzio”.
Sono silenzioso in due modi.
Se ce ne fosse un terzo, non ti guarderei
lavorare a maglia,
stando seduto a mettere un bottone, così.
Il fiore di plastica spostato.
I suoi occhiali, nuovi, posati sul naso
che conosco
Riceverebbe il mio bacio se glielo dessi.
Ma continuo a sedere, possibilità incantate
e meravigliato della mia stupidità.
Ma non esserne ingannata.
Nella mia testa ci sono migliaia di parole
per ciascuna canzone d’amore.
“Il mio dio è il rock'n'roll.”
Lewis Allan Reed, detto Lou (New York, 2 marzo 1942 – Southampton, 27 ottobre 2013), è stato un cantautore, chitarrista e poeta statunitense.
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canesenzafissadimora · 3 months ago
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Mi spiace principessa,
sono lento ad amare.
Credimi, è inesperienza
L’incapacità di mostrare affetto,
i lunghi minuti senza parole
e poi forse un maldestro sfiorare
mentre sorseggio vino, mentre ogni volta
ho pensato “Diglielo!”. Ma non l’ho fatto.
Invece rimango inquieto e pensoso,
Come mi dicono facciano i bambini in adolescenza,
Ma non ho detto: “Ho percorso miglia
Fa così freddo fuori, per esserti accanto
Senza piani o sotterfugi in testa,
so che sembro morto, imbronciato e silenzioso
ma il mio bisogno più grande è essere con
te, in silenzio.
Non riesco a parlare di persona
parlo per telefono
Senza guardare negli occhi, e poi dico
quello che di persona taccio.
Sono triste e lunatico,
e il tuo ottimismo mi allieta la vita.
No, non interpretare male il mio silenzio”.
Sono silenzioso in due modi.
Se ce ne fosse un terzo, non ti guarderei
lavorare a maglia,
stando seduto a mettere un bottone, così.
Il fiore di plastica spostato.
I suoi occhiali, nuovi, posati sul naso
che conosco
Riceverebbe il mio bacio se glielo dessi.
Ma continuo a sedere, possibilità incantate
e meravigliato della mia stupidità.
Ma non esserne ingannata.
Nella mia testa ci sono migliaia di parole
per ciascuna canzone d’amore.
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Lou Reed
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trattengo-ilfiato · 2 months ago
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Vorrei non essere così pesantemente alla ricerca di rassicurazioni e attenzioni e affetto ma purtroppo ne ho bisogno.
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tiaspettoaltrove · 10 months ago
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La rotta la traccio io.
“Sarò, sempre, un po’ distante”. L’ho scritto nel testo introduttivo di questo blog, e lo ribadisco. Lo sono, e lo sarò sempre più. Perché? Perché quando sono troppo presente, vengo punito. O meglio: quando mi spoglio completamente, quando mostro completamente me stesso per ciò che sono. Mi è capitato anche di recente, con una ragazza che certamente mi starà leggendo. Non sono arrabbiato con lei, davvero, ormai quello della rabbia è un moto che riservo a cose più grandi di me, e non alle persone. Sono semplicemente riflessivo, analizzo la realtà, traggo le mie considerazioni. È evidente ch’io non sia per tutti, che sia difficile gestirmi. È per quello che me ne sto sempre qui da solo, non scrivo a nessuna, mi faccio gli affari miei. Cerco di essere presente il meno possibile, quel tanto che mi basta per sfogarmi quando ne ho bisogno, senza manie insensate di protagonismo. Ovvio, parlo e parlerò sempre di me, nei miei post, ma il tutto finisce entro questo spazio. Chi mi contatta privatamente (e ogni tanto, qualcuna, a quanto pare lo fa) deve sapere che fa male. Tutto qui. Perché poi, se mi si dà corda, si finisce per essere travolti, abbagliati da una luce accecante. È risaputo che voglio dominare, che voglio persuadere, sedurre, condizionare. Che voglio far impazzire colei che incautamente decide di avvicinarsi a me. È così, e non potrebbe che essere così, perché la mia natura è questa. Il mio affetto, il mio amore, la mia attenzione si esprimono attraverso “il polso”, attraverso quella voglia intrigante di piegare a mio volere e piacimento. Non cerco né ho mai cercato la massa, ma solamente quell’unicità da poter imprimere a fuoco a mio piacimento. Posso dare tutto, ma alle mie condizioni. Posso portarti sino al punto più alto del sogno più bello, ma solo se sei con me. Se vuoi fare di testa tua, se vuoi ribellarti, se vuoi fingere di essere migliore di me, sbagli in partenza. In quasi ogni rapporto interpersonale degno di questo nome c’è quella fase in cui la ragazza si rende conto che quello che prova per me è divenuto, in fretta, troppo grande. Insostenibile, perché comporta il rischio della felicità. Subentra la paura, la paura di perdermi, di non essere alla mia altezza, di diventare dipendente. Non posso farci niente, è così e basta. Per quello non mi arrabbio. So quanto valgo, so chi sono e conosco pertanto sia i miei punti di forza che quelli deboli. L’auto-isolamento me lo sono imposto per preservarmi, per difendermi da chi vuole affacciarsi dal balcone, ma subito dopo andare via. Da chi ha paura di cadere di sotto. Con me non puoi tornare indietro, per quello è meglio evitare proprio di affacciarsi. Io, in qualche modo almeno, resto per sempre. E chi mi ha conosciuto lo sa. Ci rimetto sempre io? Sì ok, pazienza. Ormai sono abituato. Ma non crediate che io non capisca, perché capisco benissimo. E vi comprendo anche. Ma non per questo cambio rotta. La strada la decido io, sta a voi poi seguirla o meno. Questa è la libertà che vi lascio.
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susieporta · 4 months ago
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Ricevo e pubblico, anonimo e con il permesso di chi scrive, questo intervento.
Se vuoi approfondire queste tematiche il mio libro lo trovi anche qui
https://amzn.eu/d/idShzi3
#testimonianze #Ditroppoamore #ditroppaopocafamiglia
#dentrodimecèunpostobellissimo
***
"Provengo da un matrimonio con un uomo violento, che ha reiterato con una nuova compagna, da cui ha avuto una bambina e che come me, anzi prima di me lo ha lasciato. Sono una donna amata è stimata dai pazienti e dai colleghi. Empatica, desiderata dagli uomini. Ho due figli stupendi e sani (a detta anche degli insegnanti) che ho cresciuto da sola puntando sulla serenità emotiva più che sulla solidità economica ( ho rinunciato a soldi e cause pur di allontanarmi in modo pacifico dal mio ex che tra l'altro è anche avaro).Insomma, sono una donna risoluta, introspettiva e tutti descrivono le mie qualità con grande affetto (ho poche amiche ma donne in gamba) . Perché le descrivo i pregi ...perché nonostante la terapia psicologica ( anche a mio figlio) , malgrado i successi in ogni ambito, malgrado in tutti questi anni (8 dalla separazione) abbia tentato di preservare me e i miei figli da uomini sbagliati (mai portato uomo a casa con loro) a volte mi sento profondamente sola dottoressa. Mi convinco che i giorni di libertà sono un privilegio, mi convinco che scelgo, perché se sento odore di narciso o di bugia interrompo una storia, mi convinco che non mi manca nulla, che creo famiglia con tutti coloro ai quali voglio bene.......che insomma faccio il meglio che posso per stare bene e far stare bene i miei figli....ma a volte non mi basta.Vorrei anche io condividere una pacca sulla spalla, vorrei che un uomo mi abbracciasse mentre dormo, vorrei un uomo con cui condividere una passeggiata....si...possibile che dopo otto anni non abbia saputo individuare qualcuno da amare e da cui essere riamata? La libertà di essere e' meravigliosa, ma a volte prevale il bisogno.E' giusto non negarlo questo bisogno?
È' giusto sentirlo?
È sbagliato dopo otto anni avere dei momenti bui?
A volte mi sento stanca. Stanca di essere all'altezza delle aspettative su me stessa. Vorrei qualcuno che mi aiutasse ad imparare anche ad arrendermi.
Ed è per questo che forse fino ad ora ho scelto narcisi irresponsabili.Hanno quello che io non riesco ad avere.La sfrontatezza di cazzeggiare. E questo l'ho capito.Ma ho paura di non sapere proprio riconoscere un uomo equilibrato.
Non pretendo che lei mi faccia una seduta on line...scriverne è già terapeutico. Scriverne a lei, che con i suoi post mi fa capire che spesso ho intrapreso la strada sbagliata e' uno sfogo importante. Grazie per la sua splendida pagina."
Ameya Canovi
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