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#difettoso
iannozzigiuseppe · 1 month
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Il detective difettoso. Ritorno al futuro per il romanzo poliziesco - Roberto Barbolini
Il detective difettoso Ritorno al futuro per il romanzo poliziesco Roberto Barbolini UN “DETECTIVE DIFETTOSO” NEL FUTURO DEL ROMANZO POLIZIESCO. Da Sherlock Holmes a Philip Marlowe, da Wilkie Collins a Chandler, tendenze e miti dalle origini a oggi nel nuovo libro di Roberto Barbolini. Prima edizione: luglio 2024 – ISBN: 9788869349195 Pagine 200 – Prezzo di copertina:  € 16 Bibliotheka…
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stilouniverse · 2 months
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Roberto Barbolini "Il detective difettoso. Ritorno al futuro per il romanzo poliziesco", Bibliotheka Edizioni
Da Sherlock Holmes a Philip Marlowe, da Wilkie Collins a Chandler, tendenze e miti dalle origini a oggi nel nuovo libro di Roberto Barbolini Bibliotheka Edizioni Fin dalle sue origini il romanzo giallo ha potuto contare, oltre che su fedelissimi lettori, su ammiratori d’eccezione, critici e scrittori – da Eliot a Gadda, da Yates a Brecht – che ne hanno svelato la logica simulatoria dei legami…
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itsmyecho · 1 year
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Dove posso chiedere il rimborso per un cuore difettoso?
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fee-ling · 6 months
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Non ricordo un momento della mia vita in cui non fossi rotto, forse ero già nato così, un po' difettoso.
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ec-chi-mo-si · 3 months
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Sono difettoso.
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ideeperscrittori · 10 months
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LUI
Stavo pensando a una cosa. Prima del femminicidio di Giulia Cecchettin abbiamo seguito sui giornali il caso di Giulia Tramontano.
Ho fatto uno sforzo per richiamare alla mente quella vicenda. Ho scritto qui il nome della donna uccisa, ma devo confessare che non lo ricordavo. Mi è servita una ricerca su Google per farlo riemergere dalla nebbia. Eppure è passato poco tempo. Eppure per qualche giorno quel nome era rimasto impresso nella mia mente. Ma l'avevo dimenticato.
Invece ricordavo perfettamente il nome di lui. Ma perché la memoria mi ha fatto questo scherzo?
Forse perché dopo il delitto si parla della vittima all'inizio, ma poi il vero protagonista diventa lui. C'è un racconto mediatico a più voci che sommerge ogni cosa e mette lui al centro dell'inquadratura: cos'ha fatto, cos'ha detto, come si comporta, le sue giustificazioni, le sue ricerche su Google, la sua vita, le sue azioni, la sua freddezza, le strategia difensiva, le dichiarazioni dell'accusa, l'intervista al vicino, il collega di lavoro che non ha notato niente di particolare, la ricerca di qualcosa di strano nella sua vita (perché qualcosa di strano deve pur esserci), la nostra rabbia nei suoi confronti, la gente che chiede la pena di morte, le lettere che lui riceve, i giornalisti che intervistano sua madre, la madre che lo perdona, la madre che non lo perdona.
Lui riempie lo schermo e oscura tutto. Non c'è spazio per la vittima e neppure per analisi sociologiche. E ho la sensazione che nell'interesse per lui ci sia il desiderio di guardarlo in faccia per cercare quell'anomalia psichica (o addirittura fisica, sulla scia di Lombroso) capace di farlo apparire come una creatura completamente diversa dalle altre. Ci piace l'idea di un difetto di fabbrica a cui si può porre rimedio eliminando il prodotto difettoso.
Per una curiosa coincidenza (che coincidenza forse non è), in molte affermazioni che respingono riflessioni sul patriarcato troviamo proprio questo concetto, chiaro e tondo, espresso alla luce del sole. Ci dicono che non bisogna parlare di questioni sociali e mentalità da combattere, perché non è quello il problema: il problema è lui, solo lui.
Ci dicono: non parliamo della condizione femminile, parliamo di lui.
Ci dicono: non diamo spazio alle dichiarazioni di Elena Cecchettin, parliamo di lui.
Voltare pagina è una preoccupazione diffusa. Si cerca di preparare il terreno per dimenticare tutto e parlare d'altro, prima che a qualcuno venga la tentazione di guardare oltre la finestra (o addirittura dentro di sé) e notare cose che non vanno per il verso giusto.
Dicono che non c'è nessun problema, a parte lui. Ma ora lui è in gabbia. Tutto risolto. La palla passa ai collegi giudicanti. Perché lui è l'eccezione, è l'anomalia.
L'idea che trasforma lui nella rara aberrazione di un sistema quasi perfetto è stranamente rassicurante, ti rimbocca le coperte prima di dormire sonni tranquilli. Lui non è come il nostro vicino. Non ha niente in comune con noi. I problemi sociali non esistono. Esiste lui, ma a questo si può porre rimedio. Non dobbiamo farci domande. Non dobbiamo cercare di cambiare.
Ecco ciò che tanta gente vuole sentirsi dire.
[L'Ideota]
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poesiablog60 · 8 months
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Io mi sarò fedele,
fedele a questo corpo e alle voglie salde dell’anima,
fedele a un amore difettoso che il mattino
mi lascia.
Fedele a queste stagioni che si ripetono,
a questi volti che si cancellano,
al mio tempo difficile.
Io vado un gradino al giorno per la scala senza fine.
Verso la pazienza e l’attesa, ma verso il presente.
Non ho speranze, non sogno.
Io sono qui e impasto calce e il muro mi cresce
sotto le mani. Senza frantumare.
E il paradiso?
Il tramite all’assoluto, forse l’arte,
realizzata fuori di sé, in febbre di perfezione.
Forse una promessa.
Elio Pecora
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kevincharlesward · 9 months
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“I feel like a defective model, like I came off the assembly line… and my parents should have taken me back for repairs before the warranty ran out.” – Elizabeth Wurtzel
“Mi sento come un modello difettoso, come se fossi uscito dalla catena di montaggio… e i miei genitori avrebbero dovuto riportarmi indietro per ripararmi prima che scadesse la garanzia.” – Elizabeth Wurtzel
© Kevin Charles Ward
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crocodilesareboring · 10 months
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I nomignoli dolci che uso col gatto:
- vergogna di madre natura
- errore del creato
- sfinge presa su wish
- imbarazzo del regno animale
- eroe del ritardo mentale
- felino difettoso
- fallimento di Dio
- patatino
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ypsilonzeta1 · 5 months
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A quest’ora,
nel silenzio della mia cucina
mentre vigilo sul riso che cuoce
e sento gocciolare un rubinetto difettoso,
penso alle donne lontane
che si appendono un fucile in spalla
per entrare nella foresta.
O a quelle che si caricano il figlio
e camminano per ore in cerca di acqua.
O a quelle che si spogliano
in una stanza triste e si vendono.
Le figlie di Eva cacciate
da un mondo imperfetto che gocciola.
Begoña Abad Part
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binosaura · 6 months
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Ho sezionato il mio cervello
Per capire cosa non funzionasse
Ho sezionato il mio cuore
Per capire perché facesse così male
Ho sezionato il mio stomaco
Per capire perché non mi dia tregua
Ho sezionato il mio intero corpo
Per capire perché fosse difettoso
Il referto? È umano.
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missherekore · 8 months
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È un anno ormai che sono in terapia e la mia psicoterapeuta ancora non vuole mandarmi via, a volte desidero tanto che lo faccia, come con un gatto randagio. Invece mi tiene lì "devi prenderti cura di te". Un anno intero per uscire dalla melma e ancora faticare per camminarci sopra. Quanto ho creduto nel mondo, quanto mondo che non mi ha ascoltata. Pago, grazie, arriverderci. Un sorriso illacrimato a quello dopo di me quando prendo le scale, appena sotto l'ultima rampa sospiro forte come potesse sentirmi tutto il condominio. Salgo in macchina, mi fermo al supermercato, torno a casa e preparo la cena. Gli occhi ancora rossi, ancora dopo un anno, cazzo di rubinetti, mi hanno dato il contatore difettoso alla nascita. Però quell'albero che è nato un anno fa quando ho iniziato, almeno ora ha qualche ramo.
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fee-ling · 7 months
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Non ricordo un momento della mia vita in cui non fossi rotto, forse ero già nato così, un po' difettoso.
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donaruz · 8 months
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LA POVERTÀ
Non è malattia, nemmeno contagiosa, non è incapacità a vivere nella società e nemmeno nullità.
La povertà è uno stadio della vita in cui, se non vuoi giocare alle regole dettate da consumismo e capitalismo, vieni messo a giocare.
Lotti coi poveri per ritornare tra il mondo folle dei benestanti.
Ma benestanti in che modo?
Gente che si vanta del proprio patrimonio, delle proprietà, dell'auto nuova, del vestito firmato, della casa moderna disegnata dal valente architetto… tutto questo mentre un pianeta muore, soffocato da pattume e guerre di intolleranza.
Nasciamo tutti poveri, uguali, nudi e crudi.
Poi iniziano le differenze, subito dopo che si esce da una nursery.
Guardate quella stanza, andatela a vedere anche se non avete mai fatto un figlio e mai ne farete. Potete vedere tanti esseri umani poveri e felici, uguali e privi di ogni condizionamento. Questo stato fantastico dura qualche giorno, poi tutto comincia a rotolare verso logiche anti umane studiate da uomini che considerano la gente solo massa produttiva.
Da quel momento in poi avrai un nome, un cognome, un numero e dovrai consumare, costare e pagare, guadagnare e spendere o far spendere.
Tutto, da quel momento di catarsi in poi diventerà solo ed esclusivamente legato al denaro. Entrate e uscite. Dare e avere.
Se ritornassimo tutti a quel momento e ripartissimo, se non fisicamente almeno mentalmente, potremmo rivalutare tutto il senso della nostra esistenza di persone tristi condizionate dal desiderio di avere, possedere, consumare.
Ci siamo dimenticati di come eravamo, ci siamo abbandonata dietro le spalle la povertà, quella povertà che vissero i nostri padri o nonni durante le due devastanti guerre mondiali.
Pochi uomini che decidono di distruggere milioni di altri esseri perché altrimenti la povertà ci soffocherà.
Anche ora siamo diventati troppi e il pianeta non regge il nostro continuo consumare. Si sta pensando a una nuova guerra e i potenti delle nazioni più bellicose stanno pensando a quante vittime dovranno lasciare sul terreno di gioco. Chi è più ricco perderà meno pedine, chi è più povero dovrà pagare il prezzo più alto.
Non ci sono altre formule di regolazione della popolazione su questo pianeta, da che esiste l'essere umano la storia continua a ripetersi.
La POVERTÀ è sempre bandita da ogni feudo, paese, città o metropoli. La povertà e ai margini perché la società consumistica si alimenta solo della follia dei ricchi.
Ma la povertà è verità. Se togliessimo quel paravento mentale, che ci impedisce di vedere oltre i condizionamenti, potremmo ritrovarci bambini, uguali, semplici ma grandiosamente liberi.
Uno stato di grazia che poi mai più si potrà ripetere, un modo su cui dovremmo investire la nostra esistenza per farlo continuare, per portarlo come modello di vita.
Ma la povertà conviene che ci sia solo per pochi, una emarginazione per chi è "difettoso", un business per chi riesce a lucrare anche sulla povertà.
Ecco, iniziamo a capire che la POVERTÀ non è qualcosa di negativo. In inglese poverty è la radice di power.
MIB
Quadro di Mike Bongiorno
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dodematt · 11 months
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Sò io quello difettoso e non posso trovà fuori quello che me manca dentro.
Zero calcare
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susieporta · 10 months
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"Lascia che qualcuno ti ami così come sei - per quanto tu possa essere difettoso, per quanto a volte ti senti poco attraente, e per quanto tu pensi di essere. Credere che devi nascondere tutte le parti di te che sono rotte, per paura che qualcun altro sia incapace di amare ciò che è meno che perfetto, è credere che la luce del sole sia incapace di entrare in una finestra rotta e illuminare una stanza buia. "
Marc Hack
Ramón Casas y Carbo - Dovrai passare dopo il mio corpo, 1893.
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