#costruisco
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Lascio la fretta
a chi ha paura del tempo
io mi fermo, respiro e aspetto.
Lascio la perfezione
a chi ha paura di cadere
io mi innamoro delle mie cicatrici.
Se mi chiedi cosa voglio, ti dico: un attimo di pace
una sera senza domande
un silenzio che non deve spiegarsi.
Lascio le domande
a chi cerca risposte
io vivo nelle cose, senza capire tutto.
Lascio le parole complicate
a chi vuole farsi capire
io preferisco i gesti, quelli piccoli
che non fanno rumore.
Se mi chiedi chi sono, ti dico: un sorriso
un passo lento, un sogno che non vuole svegliarsi.
Lascio i "domani"
a chi non sa vivere l'oggi
io mi prendo questo momento
come se fosse l'unico che conta.
Lascio i "non posso"
a chi non osa tentare
io provo, cado, e ricomincio da capo.
Se mi chiedi cosa mi manca, ti dico:
un istante di verità, uno sguardo che sa capirmi
un respiro profondo, quando tutto è troppo
Lascio i muri
a chi ha bisogno di difese
io costruisco ponti con gli occhi
e mi curo con gli abbracci…
Andrew Faber
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"Ti tengo fra le cose che non si mostrano, quelle che non possono essere descritte a parole, ti ho trovato un posto nel mio cuore, è un angolo riparato, dove non arrivano sguardi indiscreti, una stanza dove posso entrare solo io, per guardarti e per custodirti, senza suscitare reazioni, clamori o gelosie. Ti proteggo dai giudizi di chi non può capire, ti lascio solo per me, per desiderarti e sognarti come forse tu neanche immagini, faccio finta che tu sia davvero mio, senza complicazioni, costruisco una casa anche se so che non è possibile abitarci insieme, so che non si può annullare una distanza inevitabile, che la vita va così e che il mondo non è qui dentro ma fuori, dove gli occhi difficilmente si incrociano e le parole sono imprigionate.
Mi addormento
A volte penso sia inutile conservare desideri impossibili ma, alla fine, cedo sempre alla mia debolezza e mi addormento solo immaginando il mio cuore accanto al tuo."
Laura Messina
Bonne nuit 💢
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Seduta sul letto
rimango in silenzio
abbracciata a me stessa.
Momenti che la solitudine diventa
un isola dove ritrovare la dolcezza
la serenità dei propri pensieri
In fondo amo la vita
ma lei più passa il tempo
e più diventa avara
cerco mentalmente di prepararmi
alla sofferenza, mi costruisco una corazza
per soffrire meno.
Come donna sono ricca di percezioni
di sensibilità, istinto attento a cogliere
il minimo aiuto.
Trasportata dai sogni
non mi accorgo di essere sola
come se una nuvola con la sua ombra
mi avvolgesse e un freddo scendesse nel cuore.
Dissolto ormai è il sogno.
voglia di guardare le stelle e contarle
una, ad una cercando la mia.
Mirella Narducci
Dipinto Edward Hopper
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È sempre per quel piccolo, insignificante,invisibile...Immenso dettaglio che costruisco e demolisco i miei grattacieli
(Angela P.)
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Guido Mazzolini scelto da https://patriziacavalleri.tumblr.com/ Cerco e trovo, costruisco memoria e sogno, il mio scrivere ondeggia tra due dimensioni inconciliabili. Da una parte il passato, ciò che ho vissuto e perso. Dall’altra il futuro che deve ancora succedere, che immagino come un treno nella notte e ne percepisco il suono in lontananza. Ieri, domani, la vita come un pendolo che oscilla e il bisogno di catturare qualcosa nel tentativo di conservarlo, come il cacciatore di farfalle che tiene tanti piccoli cadaveri sotto vetro, infilzati in un tappo di sughero. Scrivo per immaginare un futuro o una storia, per dare corpo a un sogno. Muovo la palude del passato, aspetto che il fango si depositi sul fondo e che l’acqua diventi più limpida. Affiorano ricordi, schegge di vita che ho vissuto e mi domando se davvero io abbia assaporato quella sensazione o si è trattato di un’ombra, di un pensiero costruito. Scrivo per fare spazio o per colmare un vuoto, lascio impronte sulla neve e sono tracce di tutti i piedi del mondo, di ogni viso incontrato, cercato, perduto senza nemmeno sapere perché. Orme leggere di bimbo, di giorni felici che nemmeno toccavo il suolo, volavo e non me ne accorgevo. Attimi guerrieri e luoghi già visti, strade battute, omissioni di percorsi nell’oblio di ogni mano sfiorata, di ogni sguardo incrociato. Tracce di piombo, di risa e sole, di fumo e dolore, segni che marchiano a fuoco e incidono il cuore.
"Destinati a direzioni diverse"
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C’è chi mi dice che ero meglio "prima", ma se domando "prima di cosa?" non sanno rispondere.
C’è chi mi dice che sono cambiata, ma nessuno ha il coraggio di dire se in meglio o in peggio.
Lo dico io: sì... sono cambiata!
Cambio ogni giorno,
non sono mai uguale a me stessa.
Assorbo. Imparo. Mi metto in discussione. Mi interrogo. Sono in continuo divenire. Ogni giorno ricomincio da capo e scopro parti di me che ignoravo... Mi sorprendo. Mi reinvento. Mi rafforzo scoprendomi fragile. Già... ogniqualvolta mi sento vulnerabile, costruisco un tassello di me. Così le lacrime si trasformano in concime di vita e, quando sono a terra, prendo fiato e cerco la giusta spinta per saltare più in alto.
È vero... non sono più la donna che ero, sono ogni istante di più la donna che voglio essere, perché essere orgogliosi di se stessi è il più importante traguardo di vita.
Dopo una vita spesa a piacere agli altri, mi sono accorta che piacermi era il presupposto.
Così amarmi è più complicato, non per me, ma per gli altri. Soprattutto per chi non mi ama davvero. Perché non mi accontento più di chi mi amava per come lo amavo, ma cerco qualcuno che mi ami per quello che sono...
Ogni giorno diversa.
Ogni giorno più Io.
- Letizia Cherubino, Se non t’incontro nei sogni, ti vengo a cercare
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Sola
sulla mia isola.
Mi aggrappo ai raggi del sole di giorno,
sprofondo nel silenzio del mare la sera.
Godo della mia solitudine.
Mi costruisco ogni giorno.
Svetto fiera sulle onde
che a volte mi sommergono
ma riaffioro,
riaffioro sempre.
E aspetto
mi aspetto
ti aspetto.
Donne Imperfette
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Nuova commessa
La pestifera....mi sa che apro una nuova attività.
Si accettano commesse in privato. Costruisco anche bambolotti.
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Ti tengo fra le cose che non si mostrano, quelle che non possono essere descritte a parole, ti ho trovato un posto nel mio cuore, è un angolo riparato, dove non arrivano sguardi indiscreti, una stanza dove posso entrare solo io, per guardarti e per custodirti, senza suscitare reazioni, clamori o gelosie. Ti proteggo dai giudizi di chi non può capire, ti lascio solo per me, per desiderarti e sognarti come forse tu neanche immagini, faccio finta che tu sia davvero mio, senza complicazioni, costruisco una casa anche se so che non è possibile abitarci insieme, so che non si può annullare una distanza inevitabile, che la vita va così e che il mondo non è qui dentro ma fuori, dove gli occhi difficilmente si incrociano e le parole sono imprigionate.
A volte penso sia inutile conservare desideri impossibili ma, alla fine, cedo sempre alla mia debolezza e mi addormento solo immaginando il mio cuore accanto al tuo.
Laura Messina
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Sempre più spesso mi ritrovo a scartare i miei pensieri. Penso delle cose, preso dall’ispirazione del momento e da un’emozione che mi travolge, elaboro il pensiero ma non lo costruisco del tutto. Faccio quello che da troppo tempo faccio con i miei hobby, con i task a lavoro, con le cose da fare, cioè mi dico “poi lo finisco”.
Ma non lo finisco. O meglio, lo finisco, a volte sono costretto (per fortuna), ma è nel frattempo passato del tempo dalla nascita di quell’impulso, e per quanto io possa ricordarmi la genesi del pensiero e il suo oggetto, mi tocca elaborarlo di nuovo. Ed è tutto diverso da come mi aveva fatto sentire la prima volta. E lo scarto.
E finisco per restare senza pensieri, parole incompiute, in attesa di realizzarsi.
Come la mia vita
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Ogni volta la stessa storia, dò subito troppo amore e si sentono sempre così coccolati da darmi per scontata e non calcolarmi minimamente perché sanno che rimango sempre lì, come un cazzo di cane al guinzaglio, pronta a dare conforto, senza riceverne spesso alcuno, sono uno zerbino, uno straccio unto, una coperta troppo calda per l’estate e troppo sottile per l’inverno, nessuno mi amerà mai davvero così, nessuno sentirà mai il bisogno di dovermi conquistare perché già metto il mio cuore per terra pronto da calpestare, alla fine gli uomini sono fondamenta in cui costruisco le mie case e prego che mi lascino restare come preghi il tuo proprietario di casa che ogni giorno potrebbe sfrattarti, mi faccio umiliare, mi metto da parte, li faccio sentire così ammirati così preziosi, li metto su un piedistallo e loro si sentono in diritto di trattarmi come un opzione, quando hanno bisogno di sentirsi dire che non sono dei falliti, quando vogliono qualche carezza, per il resto sono una decorazione sono un’ abat-jour da accendere e spegnere, sono semplicemente indispensabile solo quando c’è bisogno di essere validati, quando questa necessità è soddisfatta, io non rientro in nessun piano non rientro in nessun proposito in nessun futuro, mi odio per questo eppure non riesco, non voglio cambiare, forse nessuno mi amerà mai veramente
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Lascio la fretta
a chi ha paura del tempo
io mi fermo, respiro e aspetto.
Lascio la perfezione
a chi ha paura di cadere
io mi innamoro delle mie cicatrici.
Se mi chiedi cosa voglio, ti dico: un attimo di pace
una sera senza domande
un silenzio che non deve spiegarsi.
Lascio le domande
a chi cerca risposte
io vivo nelle cose, senza capire tutto.
Lascio le parole complicate
a chi vuole farsi capire
io preferisco i gesti, quelli piccoli
che non fanno rumore.
Se mi chiedi chi sono, ti dico: un sorriso
un passo lento, un sogno che non vuole svegliarsi.
Lascio i "domani"
a chi non sa vivere l'oggi
io mi prendo questo momento
come se fosse l'unico che conta.
Lascio i "non posso"
a chi non osa tentare
io provo, cado, e ricomincio da capo.
Se mi chiedi cosa mi manca, ti dico:
un istante di verità, uno sguardo che sa capirmi
un respiro profondo, quando tutto è troppo
Lascio i muri
a chi ha bisogno di difese
io costruisco ponti con gli occhi
e mi curo con gli abbracci.
Andrew Faber
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Guardo l'orizzonte incantato, sembra di essere sotto un cielo disegnato da Hayao Miyazaki. In un mondo errante, su quelle nuvole costruisco castelli. Il vento che si alza sembra infrangersi sulle nubi come il mare sulla scogliera.
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Avevo detto no.
Mai più.
Ma tu dentro me non trovi ostacoli.
I tuoi occhi aprono ogni barriera.
Il tuo sorriso distrugge tutti i muri
che io costruisco
per impedirti l'ingresso.
Il tuo viso,
il tuo modo di guardarmi,
il tuo modo di desiderarmi
sono la chiave per entrarmi dentro.
Cit.
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Noi,persone passionali e assetate di vita,non ci accontentiamo di qualcosa a metà,o semplicemente non ci accontentiamo.
Secondo me,il detto " chi si accontenta gode" può valere per persone le quali hanno perso aspettative o non ne hanno mai avute, le quali possono magari fare a meno di un'uscita,un hobby, una persona. Ma per una persona che vive a 300/h quasi equivale ad avere le catene, quando ti senti dire " vabbè nella vita bisogna accontentarsi", per quanto mi riguarda NO.
Se dovessi accontentarmi ogni volta reprimerei me stessa, mi accontenterei di avere intorno chiunque, di un qualsiasi lavoro pur di vivere o una qualsiasi amicizia.
E invece costruisco i percorsi più duri e tortuosi per sfamare quella mia sete di cose complicate.
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Nemiche mie non sono
Le persone
Che tutti vi affrettate ad odiare
Senza mai considerare
Che siete persone egualmente
Nemiche mie sono le pareti
Che costruisco ogni giorno
E mi dividono da chi mi somiglia
Le guerre sono solo le nostre piccole avversioni
Sotto una lente d'ingrandimento
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