#come volete voi
Explore tagged Tumblr posts
omarfor-orchestra · 11 months ago
Text
Voglio morire crepare perire in malo modo ma come cazzo vi è venuto in mente adesso bestemmio
2 notes · View notes
ilpianistasultetto · 9 days ago
Text
Tumblr media
Sarò breve,
Signori della Corte, illustrissimo Presidente, colleghi e colleghe, guardate quest'uomo e ditemi: non vedete anche voi l'inutilità di darsi pena per un giudizio? Chi volete condannare oggi, se non l'involucro in sembianze umane di un parassita parlante?
Cosa credete si possa ottenere da una condanna a chi è già una condanna per se stesso?
Mi direte, questo è un uomo, ha vestito ruoli importanti, ha leso diritti costituzionali, ha usato la sua carica da ministro come fardello politico contro gli ultimi, i diseredati, i perdenti, i senza voce, mi direte che ha proclamato un diritto sconosciuto come sua legge su una terra di diritto millenario, che si è proclamato difensore degli italiani contro essere indifesi, ha giudicato lui per tutti, eppure, guardatelo, non leggete in lui il nulla assoluto, il tanfo della storia che torna, il rutto cosmico del vuoto esistenziale?
Chiedo a questa Corte una clemenza ordinaria, un'assoluzione come condanna per totale infermità mentale! Siate magnanimi, siate clementi, lasciate che siano i milioni di Barabba di questo nostro Paese che lo applaudono e votano a portare sulle spalle il fardello del ridicolo.
@ilpianistasultetto
115 notes · View notes
papesatan · 7 months ago
Text
Trovo che nulla parli di noi come le nostre lacrime. Di conseguenza, ho deciso di trascrivere qui una lista di eventi e situazioni che mi fanno piangere inconsolabilmente:
le lettere scritte da mia madre e nascoste in un vecchio diario di scuola, quando andavo ancora alle medie. Le ho scoperte soltanto pochi mesi fa, riaprendolo casualmente, e sono scoppiato a piangere,
il finale di Mary Poppins, quando dopo essere stato licenziato, il signor Banks torna a casa con l’aquilone finalmente riparato e comincia a giocare coi figli, correndo fuori con loro per farlo volare nel parco (scena tuttora inguardabile per me senza cominciare a frignare),
gli abbracci alla stazione,
l’episodio di Doraemon in cui Nobita vorrebbe ringraziare la persona che, durante una gita all’asilo, lo aiutò a rialzarsi, scacciando i bruchi pelosi che lo ricoprivano. Tuttavia, Nobita non riesce a ricordare il suo volto, così Doraemon gli offre l’opportunità d’incontrare chiunque voglia nella Stanza del Rivedersi,
la perduta innocenza,
il finale dell’Uomo dei Sogni, quando Ray incontra suo padre, morto da tempo, e prima che questi svanisca gli chiede: “Ehi papà, vuoi giocare un po’ con me?” (tema a quanto pare ricorrente, dovrei forse dedurne qualcosa?),
l’inesorabile decadimento fisico e psichico dei miei genitori, ormai pressoché anziani,
la tenerezza del mio cagnolino e la consapevolezza della sua ineluttabile caducità, 
questo mio talento letterario negletto e sprecato, gettato ormai ad appassire come giardino incolto,
il finale della terza stagione di Person of Interest, quando Samaritan sembra aver ormai vinto, ma il monologo di Root ci ricorda che nonostante tutto il male che ci opprime, non dobbiamo mai smettere di sperare,
Exit music for a film dei Radiohead, dal minuto 2:50, ovvero lo smanioso desiderio di rivalsa che da sempre m’avvampa e mi corrode animo e viscere dopo ogni mortificante derisione, al pensiero che sì, un giorno tutti sapranno, e allora, beh, gliela farò vedere io… (me ne rendo conto, di solito è così che nascono i serial killer). Questa parte, ad ogni modo, mi emoziona a tal punto da avermi spinto a scrivere il finale della mia storia: “Un ventoso mattino di settembre, i servi del marchese  avrebbero forzato le porte dello studio, ove il misero scrittore soleva rinchiudersi di notte, e lo avrebbero trovato morto, riverso fra le sue carte in una pozza di vomito. Spalancate le finestre a lutto, i poveri disgraziati sarebbero stati travolti allora dall'empia ferocia di quegli astiosi fogli sdegnati dal tempo e, così finalmente libere, pagine e pagine d'inchiostro si sarebbero riversate in strada, pronte a prender d'assalto case e negozi, scuole e caserme, mulinando burrascose sulla città, fra le strida dei borghesi impazziti e le urla dei bambini accalcati contro i vetri, fino a seppellire il mondo, terra e cielo, sotto cumuli di scritti dissotterati dal fuoco e dagli abissi”,
la morte di Due Calzini in Balla coi lupi (e il tema ad esso collegato), quando il lupo segue fedelmente Dunbar ormai prigioniero e i soldati gli sparano addosso per dimostrare la loro tonitruante possenza di coraggiosissimi esseri umani supercazzuti, finché non l’ammazzano senza pietà. 
la lettera di Valerie da V per Vendetta, (credo non occorrano spiegazioni né commenti qui),
la mia sciagurata impotenza dinanzi al dolore degli amici,
la morte del commissario Ginz ne Il dottor Živago: “Soldati armati di fucili lo seguivano. ‘Cosa vorranno?’ pensò Ginz e accelerò il passo. Lo stesso fecero i suoi inseguitori. [...] Dalla stazione gli facevano segno di entrare, lo avrebbero messo in salvo. Ma di nuovo il senso dell’onore, educato attraverso generazioni, [...] gli sbarrò la via della salvezza. Con uno sforzo sovrumano cercò di calmare il tremito del cuore in tumulto. Pensò: ‘Bisognerebbe gridargli: - Fratelli, tornate in voi, come volete che sia una spia! - Qualcosa di sincero, capace di svelenirli, di fermarli.’ [...] Davanti all’ingresso della stazione si trovava un’alta botte chiusa da un coperchio. Ginz vi balzò sopra e rivolse ai soldati alcune parole sconvolgenti, fuori dell’umano. Il folle ardire del suo appello, a due passi dalle porte della stazione, dove avrebbe potuto rifugiarsi, sbigottì gli inseguitori. I soldati abbassarono i fucili. Ma Ginz si spostò sull’orlo del coperchio della botte e lo ribaltò. Una gamba gli scivolò nell’acqua, l’altra rimase penzoloni fuori della botte. [...] I soldati accolsero la sua goffa caduta con uno scroscio di risate: il primo lo colpì al collo, uccidendolo. Gli altri gli si gettarono sopra per trafiggere il morto a baionettate”. Non riesco a dire come questa fine mi commuova, ma credo abbia a che fare con goffaggine, spietatezza e umiliazione, cose che mi colpiscono tutte enormemente,
l’episodio de La casa nella prateria, in cui il signor Ingalls realizza una scarpa speciale per la piccola Olga che zoppica a causa di un’asimmetria nelle gambe. Il padre però non vuole che giochi con le altre bambine perché teme possano deriderla o che, ancor peggio, possa farsi male. Aggredisce così il signor Ingalls per essersi intromesso, ma all’improvviso vedendo la figlia giocare felice in cortile, muta espressione commuovendosi profondamente, ed io con lui. È la gioia d’un padre che comprende che sua figlia è finalmente felice. 
la vittoria dell’Italia alle olimpiadi di Torino 2006 nel pattinaggio di velocità, inseguimento a squadre maschile. Avevo 17 anni, avevo finito da poco i compiti e non so perché, restai paralizzato di fronte alla tv ad ammirare l’impresa di Enrico Fabris e compagni, esplodendo poi in un inspiegabile pianto liberatorio che ancora oggi sa per me d’imponderabile (disciplina mai più seguita, che quel giorno però mi regalò un’emozione eguagliata solo dall’oro di Jacobs nel ‘21 - senza lacrime),
la canzone Ave Maria, donna dell’attesa: dal matrimonio di mia sorella ad oggi son passati sette mesi, eppure questa canzone mi fa ancora lo stesso perturbante effetto, scuotendomi ogni santa volta.
Isengard Unleashed dalla colonna sonora del Signore degli Anelli, in particolare, il momento coincidente con la marcia degli Ent (vedi sogni di furiosa rivalsa), dal minuto 2:18,
la comprensione altrui,
ogniqualvolta ho dovuto accompagnare qualcuno all’Eterna Porta e dirgli addio in Spiritfarer,
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
trovare ricci spiaccicati sulla strada,
gli immarcescibili sensi di colpa per la morte del gattino Figaro, quando avevo cinque anni,
le storie di grandi insegnanti, capaci di lasciare tracce di sé nei loro alunni.
80 notes · View notes
ilblogdellestorie · 10 months ago
Text
Tumblr media
Cari ragazzi del liceo di Partinico, avete ragione: Impastato è divisivo. È stato divisivo da vivo, figuriamoci da morto. Era divisivo perché denunciava la mafia e le sue atrocità in un paese che, in parte, avrebbe preferito “sorvolare”, non fare troppo “casino”, come piace dire a voi, stare zitto, magari anche farci affari e politica con la mafia. Impastato si metteva dall’ altra parte, dalla parte di quei tanti siciliani che la mafia non la volevano a “100 passi” da casa. Ma nemmeno a mille, 10.000, 100.000 passi. Impastato si metteva dalla parte di quegli italiani che volevano che la mafia fosse perseguita per i suoi crimini. Sapete, nella vita è importante scegliere da che parte state. Ve lo dice uno che tanti anni fa lo fece, quando era al liceo come voi. Scelse da che parte state. E non ha cambiato posto, è sempre lì: dalla parte di chi si batte per la legalità.
Peppino, quello al quale non volete intitolare la scuola, è morto il 9 maggio. Nello stesso giorno in cui fu ritrovato il corpo dell’ onorevole Moro. La notizia della sua morte si materializzò come una “breve” nel mondo dell’ informazione. Inevitabile, di fronte alla tragedia della notte della Repubblica. Un po’ per volta poi i riflettori si sono accesi sul quel corpo martoriato. Adesso non spegneteli voi. E soprattutto: mettetevi dalla parte di chi si batte contro la mafia. Siate divisivi anche voi come lo fu Impastato.
68 notes · View notes
angelap3 · 3 months ago
Text
Tumblr media
“In un commento su Instagram mi chiedevano di non vestirmi con abiti tropo attillati. Avevo infatti condiviso un video selfie in cui rispondevo a un tipo che mi aveva scritto "Dio Loredana non cominciare anche tu a uscire con le mutande, adesso. Questo commento da parte di un utente anonimo, che si firma con un punto interrogativo mi ha davvero infastidito, perché sono conosciuta anche per il mio atteggiamento da sempre trasgressivo, fiero della propria libertà. In una storia ho dunque risposto a muso duro alla richiesta, ribadendo di voler fare quello che voglio, senza che nessuno possa decidere per me. Quindi, caro punto interrogativo, visto che manco ti firmi, io in minigonna ci sono nata. Ricordi gli anni 60? Forse non c'eri, io sì. Comunque mi vesto come caz*o mi pare. A qualunque età, ragazze, donne vestitevi come volete, come vi sentite meglio con voi stesse e con gli altri. Io sono per la libertà totale, quindi sono libera di vestirmi e di fare quello che cavolo voglio.
Suggerisco a chi mi sta leggendo di prendersi la libertà di fare quello che si vuole, anche di poter uscire con la minigonna nonostante l'età. Ricordatevelo bene anche voi, fate come me: a sessanta anni, ma anche a settanta avete delle belle gambe? Mettete la minigonna più corta che avete, come me, ciao smack. E aggiungo, anche se non avete delle belle gambe mettete pure la minigonna, chi se ne frega. E a te, incognito, questo:��🏻. Ciao".
Loredana Bertè
(pienamente d'accordo con te, carissima Loredana)
(sei stata per me una grandissima amica e lo sei ancora , anche se mi facevi disperare con le creazioni di moda)
Un'abbraccio forte♥️
23 notes · View notes
e-ste-tica · 3 months ago
Text
il coming-out è un atto di impoteramento ma anche una confessione dovuta a un sistema normato che ci pretende cis, etero, coerenti a uno standard di produttività e riproduzione. usciamo dalle linee per dire che non siamo come ci volete voi e menomale, o quel buono del mondo che deriva dalla lotta collettiva e dalla cura reciproca non esisterebbe. siate fieramente (a voce alta o anche in silenzio) froce altruiste, siate etero strani, siate travestite professionali e autisticə che non chiedono scusa. e poi usciamo fuori letteralmente, a inondare piazze e strade per costruire mobilitazioni che obbligano all’ascolto. buon 11 ottobre.
42 notes · View notes
frammenti--di--cuore · 3 months ago
Text
#momentosfogo
Esattamente...la mia colpa qual è? Sono circondata da persone che mi tramano costantemente alle spalle, che mi dicono una cosa in faccia e fanno l'opposto da dietro. Esattamente, che volete da me? In cosa sbaglio oppure ho sbagliato? Perché vengo trattata sempre come se fossi una minaccia da tenere alla larga? Un nemico da farsi buono? Perché io non mi merito mai importanza e del bene sincero? Perché devo accontentarmi sempre del minimo e anche ringraziare per le briciole? Qual è la gara che state facendo soli con voi stessi credendo che anche io stia partecipando? Io sono fuori da tutto, ma mi ritrovo sempre incastrata in trame che non conosco ma che mi vedono come antagonista. Mi ritrovo sempre immersa in colpe che non sono mie ma che portano il mio nome sopra.
28nov23
21 notes · View notes
susieporta · 5 months ago
Text
Una guerra interiore
Tutti gli esseri umani sono in guerra con se stessi.
Magari nel corso della giornata incontrate persone che sorridono e sembrano sicure di sé, ma fidatevi, le guerre si svolgono comunque.
La chiarezza con cui le vedete, e il fatto che vederle abbia un effetto sulla nostra vita, è un’altra questione.
La guerra è tra quello che pensiamo di dover essere e quello che siamo.
Tutti siamo presi dalla sensazione che dovremmo essere diversi.
Magari pensiamo che dovremmo essere gentili, pazienti, capaci di perdonare, resistenti, caritatevoli e compassionevoli.
In genere non siamo nessuna di queste cose, o almeno quasi.
Essere così come siamo, se siamo davvero in grado di vederlo e sperimentarlo, ci permette di trasformarci.
Se volete che la vostra vita si trasformi in profondità, dovete stare con il vostro caos interiore.
Starci dentro.
Una buona parte della pratica è pura perseveranza e pazienza di fronte alla confusione.
E se siete pazienti, è come se, mentre ve ne state in questa stanza disordinata che è la vostra vita, notaste di aver lasciato la finestra aperta, e da essa entrasse un uccellino di saggezza.
All’inizio non si fermerà a lungo.
Magari farà solo capolino dalla finestra, cinguetterà e volerà via.
Ma se restate tranquilli e pazienti, ritornerà.
Se siete ospitali, potrebbe persino trasferirsi da voi di tanto in tanto, per una settimana o giù di lì.
E voi avrete uno sguardo diverso sulla vostra vita.
di Charlotte Yoko Beck
(insegnante buddhista statunitense)
da: “Meraviglia quotidiana”
27 notes · View notes
falcemartello · 1 year ago
Text
Tumblr media
Se credete all’effetto serra, allora dovete considerarvi dei terrapiattisti.
Volete la prova?
Ve la mostrerò senza usare matematica complicata. Basta un minimo di concentrazione.
Sono d’accordo con l’IPCC che la radiazione del Sole che arriva sulla Terra è pari a 1367 W/m2 su una superficie piana come il disco in figura.
Sono d’accordo con l’IPCC che dato che la Terra ha una superficie 4 volte superiore al disco, allora posiamo considerare che la radiazione su ogni m2 sarebbe 1/4, cioè 1367/4 = 341,5 W/m2.
Sono d’accordo con l'IPCC a considerare un albedo pari a 0,3 e quindi otteniamo che su UNA TERRA PIATTA la radiazione diventa 239,05, approssimato a 240 W/m2.
Sono d’accordo che, se la Temp è uniforme su tutta questa TERRA PIATTA, allora possiamo ricavarci il suo valore applicando la legge di Stefan Boltzman
S = σT^4 da cui T = (240/σ)^(1/4) à255 °k = -18 °C
Ma quindi è proprio il risultato dell’IPCC, direte voi! Sì certo, per l'IPCC che è terrapiattista!
Ma io non sono un terrapiattista e so che:
La Terra è sferica e, per questo:
1) la T non è uniforme sulla sua superficie.
2) su un corpo con temperatura non uniforme, la legge di Stefan Boltzman non si può applicare.
3) Farlo come fa l’IPCC è un errore concettuale di fisica grave.
Ma non basta.
Immaginiamo di avere un pianeta sferico di cui conosciamo le temperature che vanno da 100 a 380 °K.
Sulla sua superficie la radiazione varia tra 0 e 1200 W/m2.
La sua Smedia sarebbe perciò = 600 W/m2. La sua Tmedia effettiva è 240 °K
Tumblr media
Se facciamo il ragionamento da terrapiattista, applicando la legge di S-B con una S = a 600, otteniamo una Tm calc pari a 320°K che non ha nulla a che fare con la Tm vera del pianeta!
Lo si capisce che il calcolo dell’IPCC è completamente fasullo?
Questo ragionamento dovrebbe essere mandato su tutte le TV a reti unificate tutti i giorni. Perché non viene spiegato per bene nelle scuole?
Perché il calcolo IPCC è artatamente sbagliato proprio per inventare l’ipotesi dell’effetto serra!
Critica Climatica
61 notes · View notes
ehinana · 1 month ago
Text
io sono sempre stata riservata con le amiche, voi non siete quelle persone a cui vi fate raccontare tutto, vi chiedono consigli e quando tocca a voi a raccontarvi restate sul vago, "ma si sto bene, solite cose" e bla bla bla? non lo fate per cattiveria, magari solo per proteggervi, per non annoiare o non volete che salti fuori qualcosa che vi ha ferito. bhe che amica sono se non do una parte di me a qualcuno a cui voglio bene, a qualcuno che è contento di vedermi e di ascoltarmi? perché sono un' amica così diversa? così distaccata? cosa mi blocca nel dire quando sto bene/male per una cosa successa? forse sono una persona che vuole affrontare le cose senza farsi influenzare da nessuno. il punto è che sono arrivata a un momento che se stavo ancora da sola con i miei pensieri sarei stata sempre peggio. da lì ho messo da parte l'amica distaccata e per una volta avevo bisogno io di parlare, avevo bisogno io delle mie amiche. e devo dire che sono davvero delle amiche, mi sono lasciata andare e mi hanno aiutato a prendere una decisione importante e allontanare ciò che stava diventando tossico, i miei pensieri tossici e le mie fissazioni di controllare tutto. una mattina sono esplosa a piangere davanti a una mia amica stretta e grazie a lei ho eliminato ciò che mi stava facendo soffrire in pochi attimi, da sola ci avrei riflettuto, avrei esitato e mi sarei tenuta il problema ancora adesso, che avrei visto sempre ogni cazzo di volta sul cellulare. ora le guardo le mie amiche e le vedo felici, rivedono me felice, come se mi fossi tolta un peso nel parlare, e soprattutto mi rivedo io più serena ma con tanta paura di tornare di com'ero prima.
11 notes · View notes
kon-igi · 1 year ago
Text
SENTITE DI DOVERMI QUALCOSA E VOLETE SDEBITARVI?
Esiste un posto tra Milano e Brescia
Tumblr media
un posto mal distinguibile se non si fa uno zoom decente con Google Maps
Tumblr media
no... forse un po' di più
Tumblr media
ecco così va meglio.
Si tratta di un piccolo paese che dal 2004 si fregia del titolo di città ed è SONCINO, un comune italiano di 7.486 abitanti della provincia di Cremona, in Lombardia.
Soncino, oltre che conosciuta per aver condiviso la sua rocca con quella del Castello di Torrechiara per alcune scene del film fantasy Ladyhawke, è famigerata per un prodotto che è il motivo di questo post e che andrò subito a illustrarvi
LE RADICI DI SONCINO
Tumblr media
che sono una roba assolutamente disgustosa e immangiabile per la loro amarezza, peraltro simile a molte altre radici consumate masochisticamente in parecchie regioni italiane
SENONCHÉ
un giorno a casa di @surfer-osa abbiamo mangiato una conserva in agrodolce di tali radici sfilettate à la julienne e aromatizzate all'anice, acquistata in qualche sagra e ora la missione di vita della nostra famiglia è averle per il pranzo di Natale.
Consequenzialmente, la mia missione di vita è diventata la vostra e quindi dovete assolutamente procurarmi uno o più vasetti di tale conserva affinché io sia felice e spargere nel mondo tale felicità.
Hint: era una produzione locale di cui non ricordiamo nulla e quindi introvabile sull'internet... tranne che per persone esperte e motivate come voi.
Grazie dell'eventuale gentile reblog e dei numerosi invii multipli a DOTT. KON-IGI MURASAKI c/o TABACCHERIA ROSATI DI ROSATI MARIA Via Di Case Trombi, 5 CAP 43037, Lesignano de' Bagni, Parma.
<3
P.S. Se non trovate le Radici di Soncino e mi volete spedire altri prodotti tipici delle vostre terre mica ci sputo sopra, ecco.
58 notes · View notes
arcobalengo · 11 months ago
Text
Tumblr media
Data l'inesorabile emorragia di lettori a me sembra che il giornale lo stiate tranquillamente suicidando con le vostre mani.
Forse siete voi ad aver paura di un giornale libero.
Anche perché, se lo volete far sparire del tutto, non dovete fare altro cha andare avanti esattamente così come state facendo.
🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
37 notes · View notes
tiaspettoaltrove · 5 months ago
Text
Perché non volete vedere?
Tutto scorre come se nulla fosse. Lasciate che il diavolo occupi ogni aspetto di ciò che viene propagandato a livello mass mediatico, e non ve ne frega niente. Continuate a seguire riti satanici, messe nere in mondovisione, magari anche apprezzando e battendo le mani. Tutto normale, tutto ok, perché siete degli zombie e in quanto tale non potete reagire a qualcosa che nemmeno comprendete. Vi risulta accettabile la perversione esibita come un valore, la blasfemia mostrata senza vergogna, l’annullamento del bene in favore del male. O di quella che viene spacciata come “libertà”. La libertà di doversi spaccare il cervello per almeno otto ore al giorno, perché il mondo si regge sullo sporco denaro, per poi tornare a casa e aver però la possibilità di vedere i demoni in televisione. Qualsiasi persona di buon senso rimasta ancora sulla faccia della Terra (e ne esistono ancora, grazie a Dio) ha capito che quanto trasmesso ieri sera in mondovisione, inerente alle “olimpiadi”, è stato uno dei peggiori “spettacoli” di sempre. Per noi non servono disegnini, spiegazioni, didascalie. È tutto sotto la luce degli occhi. E mi sembra perfino ovvio, superfluo, utilizzare trenta minuti del mio tempo per scrivere questo testo. Ma devo farlo per forza per un motivo molto semplice: per esprimere la mia totale e assoluta contrarietà a questo mondo occidentale, in cui non mi riconosco, e non mi riconoscerò mai. Non posso lasciare che si pensi, anche solo lontanamente, che io anche solo in qualche minima misura possa approvare l’orripilante sequenza di atrocità che ieri sera sono state mostrate a milioni di persone. Non esiste. E quindi malgrado la distanza che mi separa sempre più da questo posto, per ragioni molteplici, questo è un testo dovuto. Non accetterò nella mia vita persone che possano condonare certe ideologie, che possano essere morbidi nel giudicare ciò a cui bisogna, a tutti i costi, rinunciare. Gesù Cristo è l’unica via, l’unica voce, l’unica Verità. Non c’è letteralmente altro. Questo mondo vacuo, malato, perso e costantemente peccaminoso, lo lascio a voi. Accetterò anche la solitudine più rigida, qualora essa dovesse rendersi necessaria. Ma la mia fede, la mia morale, i miei valori in genere, non verranno mai e poi mai da voi intaccati. Questo se lo ficchi in testa anche la bellissima Alice, che il Signore ha scacciato da me perché non era credente. E ovviamente per questo eternamente lo ringrazierò. Era carne, carne che mi ha tentato più di quanto fino a quel momento mi fosse mai capitato. Ma a conti fatti, la realtà dimostra che non era nulla di più. Diversamente sarebbe rimasta, diversamente si sarebbe convertita. Invece ha scelto di continuare a stare male, lontano da me. Sì, oggi la mia rabbia esplode, perché sono stanco di vivere in un mondo così ripugnante. Ho bisogno di persone sane di mente, non deviate. Aurora, Alice, e chi prima di voi: non mi servite. Fate riferimento a un’entità che non vuole il vostro bene e che v’inghiottirà completamente.
14 notes · View notes
promisemeabrandnewday · 1 month ago
Text
Una volta c’era quel “trend”, passatemi il termine, che poneva una domanda: se scegli l’uomo o l’orso.
Venivi criticato se sceglievi l’orso perché tutte le persone ragazze e ragazzi hanno subito abusi, violenze, molestie. Ti sentivi più sicuro a scegliere l’orso.
Non ho mai commentato su tiktok chi sceglievo. Chi ha subito violenze, molestie e abusi sceglieranno sempre l’orso.
Ma vorrei dire una cosa, forse non se la fila nessuno oppure ci sarà un dibattito interessante. Ma io scelgo l’uomo. Non un uomo qualunque. Scelgo l’uomo per bene, lo so, non si conosce mai abbastanza una persona nonostante ci si può stare per anni e anni.
Come ci sono “uomini” o esseri spregevoli come l’anon che ha detto una cosa gravissima ad una ragazza. Ci sono anche uomini per bene, quelli “all’antica”. Quelli che combattono al fianco delle donne e ragazze con il loro sostegno contro la violenza di genere. Ci sono anche molti uomini buoni, che ti vogliono bene/amano nei tuoi pregi e nei tuoi difetti. Che se si litiga non alza le mani. Che ti aiuta se hai bisogno. Che non sono malesseri che vanno tanto oggigiorno e che sono violenti.
Scelgo l’uomo. Ma un uomo con la U MAIUSCOLA. Non un omuncolo che ti augura un Turetta, che ti augura le peggio schifezze che lui stesso ti farebbe
Per quanto possa essere difficile trovare un ragazzo/uomo per bene, se volete cercarlo? Cercatelo. Se lo volete attendere? Attendetelo. Ma trovate quella persona, la vostra persona, la vostra anima gemella come la volete chiamare. Ma trovate, cercate o attendete l’uomo con la U maiuscola. Può essere difficile ma non impossibile
Tutto questo discorso dall’inizio alla fine vale anche per gli uomini/ragazzi. Vale anche all’inverso. Ci sono molte ragazze la fuori che nessuno si fila perché sono quelle più nascoste. Quelle che escono solo quando sono a loro agio con loro stesse (così come i ragazzi).
Ci sono ragazzi/uomini e ragazze/donne che si devono ancora cercare perché hanno trovaro persone tossiche che giudicavano l’aspetto, il loro modo di fare, il loro carattere e la loro persona sminuendole. Persone tossiche causano relazioni malsane
Ognuno di noi, merita qualcuno che ci ami per quello che siamo che condividano le nostre passioni o che se ne hanno alcuni non per forza in comune. Che si fidano di voi, che vi rispettino, vi supportano e vi sopportano. Perché le relazioni sane sono quelle dove c’è rispetto e comunicazione. Se si litiga, si discute il giorno dopo ancora? Be’ quando la rabbia è finita, si parla perché non si è capito l’uno il punto di vista dell’altro
Oggi è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne
7 notes · View notes
zibaldone-di-pensieri · 5 months ago
Text
Preferiresti...
Grazie del tag Vale @umi-no-onnanoko e Tere @hope-now-and-live 💖
[Taggate quanti ne volete, quelli delle cui risposte siete curiosi!]
1) ...passare il resto della tua vita con qualcuno che ami, o qualcuno che ti ama?
Bella domanda, molto difficile, è sottinteso che in entrambi i casi il sentimento non è reciproco? Perché in tal caso, forse egoisticamente direi la prima, perché nel secondo caso, inizialmente potrei anche starci ma alla lunga potrebbe diventare una condanna...
2) ...perdere tutti i soldi per cui hai lavorato una vita, o tutti i tuoi ricordi?
Beh io già di mio non ricordo un cazzo e in questa vita, i soldi servono per tutto, opto per la seconda, in un certo senso potrebbe significare ricominciare
3) ...guardare solo film e serie brutti per il resto della tua vita, o non guardare nessun film/serie?
Guardo già troppi film e serie brutti, preferisco la seconda, certi film sono proprio l'anticinema, certe serie tv sono assolutamente banali e cringe, non li potrei sopportare
4) ...fare un giro nel tuo futuro, o tornare indietro per cambiare qualcosa del tuo passato?
Decisamente tornare indietro e cambiare tantissime cose 😂, o almeno alcune; il futuro no, non voglio spoilerarmi nulla
5) ...vivere in una casa grande e lussuosa con un partner odioso, o da solo in un monolocale modesto?
Vivere da solo anche in un monolocale modesto, senza dubbio, io di mio sono misantropo però ogni tanto mi sforzo di sopportare le persone, ma quando si tratta di vivere in casa, assolutamente da solo
6) ...essere conosciuto come "quello brutto", o come "quello scemo"?
So già di essere quello brutto e sono sicuro che molta gente mi conosca così, ma quando non hai particolari qualità e talenti, l'unica cosa a cui puoi puntare è la tua mente, io non mi considero intelligente ma è quello che vorrei essere, quindi essere conosciuto come quello scemo sarebbe decisamente peggiore per me.
7) ... avere una sindrome che ti costringe a dire sempre bugie, o a dire sempre la verità?
Penso già di mio in generale che bisognerebbe sempre dire la verità, in ogni situazione, per quanto fastidiosa o dolorosa possa essere, la gente deve sentire sempre la verità, perché una bugia positiva alla lunga farà un danno maggiore, quindi tra le due alternative, preferirei la seconda
Taggo: @latuaamicaimmaginaria, @dramasetter, @daylightisfadingaway, @thegrandslam, @loveisjustawaytodieblog, @lesolitecose, @noreply0, @lusiawonder, @bicheco, @unoscudocomesorriso, @gin-tonicos, @prendi-fiato-e-ricomincia, @millilps, @mrfilippa, @sweetarale, @a-differentmind, @petalidiluce, @lykethings.
Probabilmente neanche metà di voi lo farà ma vvb lo stesso ❤️
11 notes · View notes
smokingago · 6 months ago
Text
Tumblr media
"Tutto ciò che esiste nell'universo è fatto di fili, di legami. Anche il nostro corpo fisico non è che un insieme di fili e di legami che, secondo i casi, vengono chiamati fibre, reticoli, nervi, canali, vasi, plessi, tessuti… Se foste chiaroveggenti, vedreste che anche tutti gli esseri umani sono imprigionati in legami che vanno in tutte le direzioni. E poi credono di essere separati gli uni dagli altri, di essere liberi e indipendenti! No, già anche solo quando pensate a qualcuno, vi legate a lui, poiché i pensieri non sono altro che legami, fili. Se volete fargli del male, il vostro pensiero è come una corda, è come un lazzo che gettate per attirarlo, catturarlo e distruggerlo. Viceversa, se avete molto amore per lui, il vostro pensiero non è altro che un condotto attraverso il quale voi lo alimentate, un legame che create fra lui e ciò che vi è di migliore, per aiutarlo e illuminarlo. Che siano ispirati dall'amore o dall'odio, i pensieri e i sentimenti sono legami."
Omraam Mikhaël Aïvanhov
12 notes · View notes