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#ci vuole un caffè
deathshallbenomore · 1 year
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Per iniziare bene la giornata ci vuole un caffè, per continuarla un sorriso !!
Buongiorno ♠️
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il-gualty1 · 7 months
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e persone perfette non bevono, non mentono, non tradiscono, non litigano, non si lamentano e non esistono…
Paulo Coelho
Qui ci vuole un caffè...☕.
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occhietti · 8 months
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Per iniziare bene una giornata fredda
ci vuole un buon caffè caldo...
Buongiorno...☕🌻
@occhietti
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sara-saragej · 1 year
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Quando la casa dei nonni si chiude 💔...
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“Uno dei momenti più tristi della nostra vita é quando la porta della casa dei nonni si chiude per sempre. Una volta chiusa quella porta non ci saranno più i pomeriggi felici con zii, cugini, nipoti, genitori fratelli e sorelle. Ve lo ricordate?
Non era necessario andare al ristorante la domenica. Si andava a casa dei nonni. A Natale la nonna bucava l’ozono con le sue fritture mentre il nonno si dedicava all’arrosto facendo puntualmente bruciare la canna fumaria. La tavola era lunghissima e veniva apparecchiata nella stanza più grande. Adesso la casa è chiusa ed è rimasta soltanto la polvere. Un cartello vendesi. Nessuno la vuole quella casa.
È vecchia. Va ristrutturata. Costa troppo. Cazzo ne sapete di quanto vale la casa dei nonni. La casa dei nonni non ha un valore. E così passano gli anni. Non ci sono più regali da scartare. Frittate da mangiare. Verdure da pulire. Quando la casa dei nonni si chiude ci ritroviamo adulti senza capire quando abbiamo smesso di essere bambini. Certo per i nonni saremo sempre piccoli e indifesi. Sempre. I nonni avevano sempre il caffè pronto. La pasta. Il vino. Le caramelle..
Poi finisce tutto. Non ci sono più le canzoni. Non si fa più la pasta fatta in casa..... Siete andati via troppo presto porca miseria. Io volevo fare la salsa ancora una volta. Il mirto. Le chiacchiere. E il liquore all’alloro. Io volevo ancora accatastare la legna con te nonno, anzi grazie per avermelo insegnato. E grazie per gli insegnamenti sulla vita. E sulla campagna. E sul giardinaggio. Ora quando passo guardo quella casa e mi viene sempre l’abitudine di parcheggiare. E di buttare giù il campanello. E di sentire la nonna gridare che porco giuda non sono modi quelli.
Scusa nonna. Non suonerò più il campanello. Al massimo quando mi capiterà di pensarvi di nuovo, come ora, canterò una canzone. Quella preferita dal nonno. Un amore così grande.
- Antonio Cotardo
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When the grandparents 'house closes💔
“One of the saddest moments in our lives is when the door to our grandparents' house closes forever. Once that door closes there will be no more happy afternoons with uncles, cousins, nephews, parents, brothers and sisters. Do you remember it? There was no need to go to a restaurant on Sunday. We went to the grandparents' house. At Christmas, the grandmother pierced the ozone layer with her fried food while the grandfather dedicated himself to the roast by punctually burning the flue. The table was very long and was set in the largest room. Now the house is closed and only the dust is left. A for sale sign. Nobody wants that house. Is old. It needs to be refurbished. Costs too much. Fuck do you know what the grandparents' house is worth. Grandparents' house has no value. And so the years go by. There are no more presents to unwrap.
Omelettes to eat. Vegetables to clean. When the grandparents' house closes, we find ourselves adults without understanding when we stopped being children. Of course, for our grandparents we will always be small and helpless. Always. Grandparents always had coffee ready. The pasta. The wine. The candies.. Then it's all over. There are no more songs. Homemade pasta is no longer made..... You left too soon damn it. I wanted to make the sauce one more time. The myrtle. The chatter. And the laurel liqueur. I still wanted to stack wood with you grandpa, actually thanks for teaching me. And thanks for the teachings about life. And about the countryside. And about gardening. Now when I pass I look at that house and I always get used to parking. And to knock down the bell. And to hear the grandmother shouting that pig Judas are not those ways. Sorry grandma. I won't ring the bell again. At the latest when I think of you again, like now, I'll sing a song. Grandpa's favorite. Such a big love.
- Antonio Cotardo
Dolce ☕ Pomeriggio🌹
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crazy-so-na-sega · 7 months
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la logica del gusto
Lui: [entra trafelato in pasticceria; si alliscia i favoriti] Vorrei un cannolo ripieno. Che gusti ha?
Commesso: Crema o caffè.
Lui: Allora crema, grazie.
Commesso: Aspetti, c'è anche il ripieno alla cioccolata.
Lui: Ah, davvero? In tal caso cambio idea.
Commesso: Comandi. Eccole il cannolo alla cioccolata.
Lui: Cioccolata? Che cosa le fa pensare che mi interessi?
Commesso [perplesso]: Ma come, ha appena detto che ha cambiato idea...
Lui: Infatti non voglio più il cannolo alla crema: me ne dia uno al caffè.
Ficcanaso [fingeva di interessarsi al banco delle meringhe; in realtà ascoltava con attenzione] MI scusi, ma il suo comportamento è irrazionale.
Lui: Come si permette?
Ficcanaso: Tra crema e caffè aveva scelto la crema. Le offrono una terza possibilità, la cioccolata, e lei ci vuole far credere che adesso preferisce il caffè? La cioccolata è irrilevante per la sua scelta tra crema e caffè.
Commesso [titubante] Guardi, ho appena sfornato anche dei cannoli alla ricotta.
Lui: davvero? Allora mi dia quello alla cioccolata. La ricotta non mi interessa affatto. Siete contenti adesso? Se proprio ci tenevate, eccovi serviti: prendo la cioccolata.
Ficcanaso: Lei mi sembra un caso disperato.
Lui: Ma che c'è di male? Capita a tutti di cambiare idea, no?
Ficcanaso: Si, però di solito si cambia idea per una ragione. Come la comparsa della cioccolata non è una buona ragione per cambiare da crema e caffè, così la comparsa della ricotta non è una buona ragione per cambiare da caffè a cioccolata.
Lui: Non è una buona ragione? Lo dice lei. Se non avessi saputo che c'era la ricotta, mai e poi mai avrei deciso di passare alla cioccolata!
Commesso: [sottovoce] Lo lasci parlare. Mi sembra molto strano.
Ficcanaso: [neanche tanto sottovoce] Strano, si. Di solito si pensa che la razionalità sia una faccenda di logica. Se uno dice "Piove, ma non piove affatto" abbiamo motivo di preoccuparci: asserire con convinzione una contraddizione è sragionare. Ma la logica non è tutto. Ci sono forme di razionalità che riguardano il modo in cui organizziamo le nostre preferenze. Il signore qui presente ci sembra poco ragionevole proprio perché non riesce a ordinare le sue preferenze usando in modo pertinente le informazioni che riceve. E potrebbe essere irrazionale in molti altri modi che non hanno a che fare direttamente con la logica. Per esempio, le sue preferenze potrebbero non essere transitive.
Lui: [ha finito il cannolo alla cioccolata e sta divorando quello alla crema] Devo dire che questo con la crema è decisamente più buono di quello alla cioccolata. Mi farebbe provare anche quello al caffè, a questo punto? [lo assaggia] Ah, fantastico. Molto meglio di quello alla crema. Però direi anche che è nettamente inferiore al cannolo alla cioccolata.
Ficcanaso: [facendosi schermo con la mano] Che le avevo detto? Le preferenze del signore non sono transitive. Preferisce crema a cioccolata e caffè a crema. E poi ci dice che il caffè è "nettamente inferiore" alla cioccolata.
Lui: Ma quanto la fa difficile! MI creda, questo cannolo alla crema è davvero migliore di quello alla cioccolata. E le dirò di più: è assolutamente chiaro che quello alla cioccolata è ancora meglio. Ecco, li assaggi!
Ficcanaso: Ci manca solo che mi dica che quello alla crema è più buono di se stesso.
Lui: Quello alla crema è molto più buono di se stesso. E' talmente più buono di se stesso che è persino più buono di quello al caffè!
R. Casati A. Varzi ( 100 nuove storie filosofiche semplicemente diaboliche)
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ross-nekochan · 2 months
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Oggi sono andata al mare.
Non ho fatto nemmeno una foto (anche perchè faceva schifo ed era un colabrodo), però ho voglia di postare qualche foto quindi vi beccate cose vecchie come foto 1: dove vado a fare la passeggiata durante la pausa pranzo (ho il fiume e il delta vicinissimo all'ufficio) e foto 2: piccola azienda di torrefazione (qui ce ne sono parecchie e molti sono fissatissimi col caffè: sanno da dove viene, quali sono le differenze nel sapore e nell'odore, le differenze nella torrefazione etc. In confronto noi italiani siamo una massa di ignoranti: basta che sia con la moka ed è buono, poi al massimo qualcuno ha preferenze sulle marche... onestamente ci vantiamo così tanto, ma di caffè non ne sappiamo un beneamato cazzo).
In Europa non sta girando per niente la notizia, ma qui in Giappone si stanno susseguendo forti scosse di terremoto e l'agenzia preposta ha espressamente detto che ci si aspetta un terremoto di dimensioni colossali che interesserà tutto il Giappone. Qui sono tutti cagati addosso e non si fa che parlare di questo perché in TV stanno bombardando tutti dicendo di preparare acqua e viveri per ogni evenienza.
Io sono dell'idea che non succederà adesso, perché lo si sta aspettando... arriverà quando l'allerta sarà passata e quando nessuno se lo potrebbe mai immaginare. Ad ogni modo, se mai dovesse succedere io non ho paura, anzi, sarebbe l'occasione per morire in pace e "senza colpe" che ho sempre cercato. Ma tanto si sa che muore chi non lo vuole e quindi sopravviverò e sarà l'ennesima esperienza di vita (che non auguro a nessun'altro ma vabbè).
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mtonino · 4 months
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Krzysztof Kieślowski commenta la celebre scena della zolletta di zucchero in Film Blu (1993):
Il cubetto di zucchero è bianco, tocca il caffè, e comincia a scurirsi.
Possiamo far partire il cronometro, dovrebbe impiegare 5 secondi, 5 secondi e mezzo, per impregnarsi completamente.
Come assicurarsi che ciò avvenga in soli cinque secondi?
Non è così semplice.
Prendiamo una comune zolletta di zucchero, come questa, e immergiamola nel caffè.
Metto il cronometro.
8 secondi.
3 secondi di troppo.
Dovevamo trovare un cubetto che si impregnasse in 5 secondi.
Abbiamo deciso che un dettaglio del genere non dovesse durare più di cinque secondi.
Per mezza giornata, il mio assistente, ha testato diversi tipi di zollette per trovarne una che si impregnasse in esattamente 5 secondi e non 8 o 11, o in 3 secondi, come altre.
Abbiamo finalmente trovato una marca che lo faceva nel modo in cui volevamo.
Cronometriamolo.
Possiamo vedere che dura...4 secondi e mezzo.
Stavamo cercando una zolletta di zucchero che si inzuppasse abbastanza rapidamente per questo tipo di inquadratura.
Cosa ce ne importa di una stupida zolletta di zucchero che assorbe dello stupido caffè?
Niente...
A meno che non ci troviamo, per un momento, nel mondo della nostra protagonista.
Lei immerge un cubetto di zucchero nel suo caffè e si concentra su di esso per rifiutare l'offerta che l'uomo che la ama le ha appena fatto.
Quest'uomo un tempo era il suo amante.
Lei vuole rifiutare questa offerta, dimenticare quest'uomo, e dimenticare la musica che non si ferma perché questa musica le ricorda qualcosa che lei nega.
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In Sicilia quando non sei proprio convinto dici “ora poi lo facciamo...” oppure ad una domanda rispondi contemporaneamente “sì, no...”
Noi siciliani abbiamo una percezione del tempo molto particolare, ad esempio quello che hai fatto il giorno prima diventa passato remoto, come fossero trascorsi secoli... oppure quando stai uscendo di casa, rassicuri tutti affermando “sto tornando”, anche se il tuo rientro sarà dopo un paio d'ore.
Per noi il condizionale è quasi inutile, infatti lo sostituiamo direttamente con il congiuntivo, tipo “se putissi, u facissi”. Abbiamo anche il “potere” di far diventare transitivi i verbi intransitivi, infatti noi usciamo la macchina, saliamo la spesa, usciamo i soldi... Poi a noi piace molto utilizzare gli spostamenti “salire e scendere” in modi molto fantasiosi, infatti noi “scendiamo giù a Natale” e “saliamo dopo le feste”, anche il caffè “è salito” e la pasta si cala.
Qui, in Sicilia, le macchine camminano come avessero gambe, e non vengono guidate ma “portate”.
Spesso utilizziamo una sola parola per indicare più oggetti, ad esempio non c'è differenza tra tovaglia, asciugamano, tovaglietta, strofinaccio, per noi è solo tovaglia, e basta. Se vogliamo dire ad un amico di venire a trovarci, gli diciamo di “avvicinare”, che è meno formale e più amichevole.
Riusciamo anche a trasformare un luogo in un modo di fare, ad esempio il cortile diventa curtigghiu, ovvero spettegolare, anche se quest'ultimo non rende molto l'idea.
Se parliamo in questo modo non vuol dire che siamo ignoranti e arretrati, dietro ogni parola o espressione che utilizziamo si nascondono le nostre origini, la nostra storia. Ad esempio "tumazzu, carusu, cammisa", sono parole greche (vedi tumassu, kouros, poucamiso); "carrubo" deriva dall'arabo “harrub”, così come le parole "cassata e giuggiulena". "Accattari", deriva dal normanno “acater” (da cui il francese “acheter”), oppure "arrieri" (da darriere). Dal catalano abbiamo preso in prestito le parole “abbuccari” (da abocar),"accupari" (da acubar), "cascia" (da caixa) ecc... Questi sono solo alcuni esempi, in realtà sono migliaia i vocaboli presi in prestito dalle altre lingue.
Essere orgogliosi delle proprie radici però non significa chiudersi e rifiutarsi di conoscere la grammatica italiana, ritenendo snob "quelli del nord" quando ci correggono. Anzi, utilizzare il proprio dialetto (più che dialetto è una lingua a tutti gli effetti) con consapevolezza, può soltanto arricchire.
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deathshallbenomore · 2 years
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allo stesso tempo fr🏧 ingiustamente esclusa perché i colleghi non hanno capito che il settore scientifico disciplinare ha senso fino a un certo punto. superato il quale,
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mancino · 2 months
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Ci vuole poco
per essere
felici..
A volte è
sufficiente
una
tazza di caffè..
l'aria fresca
del mattino..
e un
saluto da chi
ti segue sempre
con affetto..
Grazie!!!
Buongiorno !! 🌹❤️
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turuin · 27 days
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Day 34
Giorno 34 - ieri.
Totale caffè bevuti, 2. A pranzo: pasta al pomodoro con un pochino di pangrattato SG dentro. A cena: mica me lo ricordo? Ah, si. Carne salada (mmazza quanto costa) e vari altri affettati/companatico/formaggi senza lattosio/pane. Mi permetto di osservare che potrebbe essere una buona strategia incrementare il numero di verdure senza incolpare nessuno di non averlo fatto e mi sento rispondere, come sempre, "parli parli, fallo tu". Bene benissimo. Mi sono rifatto oggi, inserendo delle verdure nel sugo (piccolo spoiler sul post di domani).
Osservo, come sempre, che a farsi illusioni sulle persone si resta puntualmente delusi; riconosco che essere delusi, in quel caso, è assolutamente colpa mia che mi son fatto illusioni poggiate letteralmente sul vuoto. Imparerò la lezione? No, perché significherebbe diventare aridi, e forse quella è l'ultima cosa che voglio diventare. Se devo fruttare, frutterò; e chi vuol prendere dei frutti, sia ospite alla mia tavola per tutta la vita, e se non li vuole, pazienza. Ci mancherebbe altro che io avessi dei sensi di colpa per questo; grazie al cielo, sono uno dei pochi pesi psicologici che ho smesso di avere.
Ho visto la prima puntata di Rings of Power S2. Lunghetta - sono tutte sopra i 60min che in genere per me è putting off ma tanto l'affetto che porto a questa fanfiction di Tolkien che non vedo l'ora di continuare; e sto pensando che forse è ora di smettere di leggere le opinioni informate sulle cose che vado a guardare, leggere o ascoltare (stessa cosa accaduta con l'ultimo Fontaines D.C., davvero un bel disco) e dire, nettamente e chiaramente, fuck opinions. Bisogna toccare, leggere, mordere, succhiare, assaggiare, guardare, ascoltare e poi, solo dopo, farsi un'opinione, there, I said it.
Buon resto di domenica, moots.
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nonvoglionulla · 1 month
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Perché ci sono giorni in cui ci vuole un po 'di energia in più....
Già dal caffè... naturalmente!
dal web
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cywo-61 · 1 year
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Ci vuole dolcezza e un buon caffè... le prime gioie del mattino.
cywo
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allaazz2024 · 2 months
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Un uomo raggiunge una certa età in cui non vuole alcun dramma. Non vuole combattere nessuno e, se costretto a farlo, non combatterà lealmente. Non si arrenderà e non ci sono armi che non utilizzerà.
È meglio lasciarlo solo con il suo caffè, il bourbon e i sigari. Non stuzzicare i vecchi. Ti faranno del male.
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muccamuffa · 1 year
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"Che ci sono persone alle quali semplicemente non piacete, qualsiasi cosa facciate. Che nonostante pensiate di essere furbi, non lo siete molto. Che la validità logica di un ragionamento non ne garantisce la verità. Che le persone cattive non credono mai di essere cattive, ma piuttosto che lo siano tutti gli altri. Che è possibile imparare cose preziose da una persona stupida. Che se il numero sufficiente di persone beve caffè in una stanza silenziosa, è possibile sentire il rumore del vapore che si leva dalle tazze. Che a volte agli esseri umani basta restare seduti in un posto per provare dolore. Che la vostra preoccupazione per ciò che gli altri pensano di voi scompare una volta che capite quanto di rado pensano a voi. Che esiste una cosa come la cruda, incontaminata, immotivata gentilezza. Che è semplicemente più piacevole essere felici che incazzati. Che le persone di cui avere più paura sono quelle che hanno più paura. Che ci vuole grande coraggio per mostrarsi deboli. Che gli altri, anche se sono stupidi, riescono spesso a vedere cose di voi che voi non riuscite a vedere. Che è consentito volere. Che tutti sono identici nella segreta tacita convinzione di essere, in fondo, diversi da tutti gli altri".
David Foster Wallace, "Infinite Jest" (1996)
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