#aperitivi alternativi
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Aperitivi alternativi... (presso Cisterna Bistrot) https://www.instagram.com/p/B3cjEY6Ik1F/?igshid=1w474k0u512ca
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KON-ICE: under pressure
Doc, ma dopo la donazione del sangue la mia pressione arteriosa non dovrebbe abbassarsi? (38 anni, uomo, in salute, mangio sano, pratico sport, ho la pressione controllata da un anno perché sono al limite spesso - 90-150 - avevo avuto picchi più alti causa stress che è passato) Sarò un destinato iperteso? La pastiglia sarà l'unica soluzione?
Diciamo che il salasso per l’ipertensione è un po’ passato di moda e uno degli ultimi testimoni credo sia stato mio padre che da bambino vide il medico di famiglia praticare un’incisione al polso di sua nonna e riempire una bacinella di sangue.
(animazione di repertorio su metodi alternativi per trattare l’ipertensione)
Diciamo che sì, in estemporanea un prelievo ematico consistente può abbassare un po’ la pressione sanguigna ma è pur sempre un evento fugace dato da un’ipovolemia meccanica che l’organismo torna velocemente a correggere per riportare la pressione a quelli che per lui sono i valori normali (anche se alti).
Hai presente quando sfuggi al controllo di tua mamma e/o di tua moglie e/o di tua figlia e decidi che col cazzo dai 15€ alla stronza del banco dolci per una torta margherita che sei sicuro potresti far meglio tu? (non è riferito a me.... perché mai dovrebbe essere riferito a me? SMETTETELA DI RIFERIRIVI A ME)
Ecco, dopo aver impastato il lievito da pizza con una quantità casuale di zucchero a velo e aggiunto farina di mais a caso e messo dentro l’albume e il tuorlo (e pezzetti di guscio) di un numero primo di uova, cominci a versare l’acqua e a impastare. In un primo momento pensi -- Se devo impastare queste caccole cementificate mi viene una tendinite al polso -- E allora aggiungi uno o due litri di acqua e poi pensi -- Come cazzo la impasto questa diarrea liquida? -- e aggiungi mezzo chilo di farina manitoba scaduta quando le torri gemelle erano ancora in piedi. A questo punto... ok, avete capito. Il danno prosegue e si articola in un loop di delirio finché non sembrate un catering commissionato dai bambini di Satana per festeggiare la venuta dell’Anticristo.
(foto aerea della mia vecchia casa quando degli sconosciuti sono entrati di nascosto e hanno infornato una torta preparata con il suddetto procedimento. Non se n’è mai scoperta l’identità.)
Così funziona la pressione sanguigna del vostro organismo... se credete che sia una mera questione di metti la cera togli la cera.
In realtà noi siamo un sensore deambulante di ogni evento chimico e fisico che occorre al nostro organismo e non c’è granello di zucchero, di sale o di farina che non faccia scattare una controffensiva omeostatica su base ormonale (insulina, glucagone, renina, angiotensina, aldosterone, vasopressina) per riportare i valori ematochimici e fisici nel range che l’organismo reputa ‘normali’.
Normali, se con delle abitudini del cazzo non avete scassato la centralina della mirabile ipertecnologica macchina organica che il Demiurgo ha progettato e costruito perché fungesse da contenitore alla vostra anima di peccatori impenitenti e irrispettosi del suo impegno.
E allora succede che la vostra ipertensione possa essere secondaria a un’obesità, alla dieta a base di caffè e noccioline salate degli aperitivi, alla mancanza di attività fisica, a una disfunzione cardiaca etc oppure idiopatica, che è il modo in cui i medici definiscono il fatto di non avere la minima idea da dove derivi e che quindi ve la tenete (ti solito la colpa è di mamma e/o papà oppure nonni/nonne) e la dovrete tenere a bada con farmaci antipertensivi di diverse categorie.
Siate sana maggioranza, mangiando molte verdure, poche carni rosse, niente alcol, poco caffè, niente fumo e parecchia attività fisica (per il sesso decidete voi).
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Ogni anno, di questi tempi, ci assale quella voglia di neve e il periodo invernale potrebbe essere l’occasione giusta per organizzare soggiorni alternativi, perché no, magari in un igloo di ghiaccio. A quanti di voi piacerebbe, almeno una volta nella vita, dormire circondati da paesaggi innevati e pareti di ghiaccio o spessi strati di neve battuta? Se è tra i vostri sogni non dovrete nemmeno andare tanto lontano. Nei Paesi del Nord, da tempo, è in voga la tendenza di soggiornare in un igloo, a -40 sotto lo zero. Se le basse temperature non vi spaventano, dimenticatevi la Lapponia, anche in Italia ci sono hotel di ghiaccio e igloo dove vivere un’esperienza davvero unica ed indimenticabile. Nonostante le temperature rigide, accolgono gli ospiti con ogni confort, per cene, soggiorni o aperitivi. In Friuli Venezia Giulia è possibile dormire in 20 igloo presso lo Spirit Igloo Village. Si trova a 1800 metri, tra Pordenone e PianCavallo e, dopo essere giunti con la funivia al rifugio Arneri, si raggiunge con le ciaspole. Spirit Igloo Village – fonte: 123rf Siete pronti a sentirvi i re e la regina delle nevi? In Trentino Alto Adige, a 2800 metri, quasi al confine con l’Austria, sorge il Rifugio Bella Vista in Val Senales. Fa parte dell’Hotel Rosa D’Oro e si compone di veri igloo dove rilassarsi ai piedi del ghiacciaio. L’atmosfera è romantica e spirituale. Al loro interno tutto è di ghiaccio, mobili e strutture decorative comprese; anche il letto matrimoniale è di ghiaccio e ricoperto da sacchi a pelo e pelli di pelliccia. All’esterno, invece, sono presenti una vasca di acqua riscaldata e una sauna. Per gli amanti della Valtellina, invece, il parco dell’Hotel Lac Salin Spa & Mountain Resort di Livigno ospita due chalet costruiti con la neve pressata, dall’artista locale Vania Cusini. Si tratta di vere e proprie opere d’arte, immerse perfettamente nel paesaggio, dove trascorrere calde notti indimenticabili a 1816 metri. Se il freddo dovrebbe essere troppo pungente, gli ospiti possono usufruire del centro benessere dell’hotel. Qualora foste alla ricerca di emozioni da brivido, come trascorrere una notte sdraiati su un letto di neve pressata, avvolti da mobilia e pareti completamente di ghiaccio, non vi resta che scegliere la destinazione che più vi compiace. Spirit Igloo Village – fonte: 123rf https://ift.tt/33wCvEs Dove dormire negli hotel di ghiaccio in Italia Ogni anno, di questi tempi, ci assale quella voglia di neve e il periodo invernale potrebbe essere l’occasione giusta per organizzare soggiorni alternativi, perché no, magari in un igloo di ghiaccio. A quanti di voi piacerebbe, almeno una volta nella vita, dormire circondati da paesaggi innevati e pareti di ghiaccio o spessi strati di neve battuta? Se è tra i vostri sogni non dovrete nemmeno andare tanto lontano. Nei Paesi del Nord, da tempo, è in voga la tendenza di soggiornare in un igloo, a -40 sotto lo zero. Se le basse temperature non vi spaventano, dimenticatevi la Lapponia, anche in Italia ci sono hotel di ghiaccio e igloo dove vivere un’esperienza davvero unica ed indimenticabile. Nonostante le temperature rigide, accolgono gli ospiti con ogni confort, per cene, soggiorni o aperitivi. In Friuli Venezia Giulia è possibile dormire in 20 igloo presso lo Spirit Igloo Village. Si trova a 1800 metri, tra Pordenone e PianCavallo e, dopo essere giunti con la funivia al rifugio Arneri, si raggiunge con le ciaspole. Spirit Igloo Village – fonte: 123rf Siete pronti a sentirvi i re e la regina delle nevi? In Trentino Alto Adige, a 2800 metri, quasi al confine con l’Austria, sorge il Rifugio Bella Vista in Val Senales. Fa parte dell’Hotel Rosa D’Oro e si compone di veri igloo dove rilassarsi ai piedi del ghiacciaio. L’atmosfera è romantica e spirituale. Al loro interno tutto è di ghiaccio, mobili e strutture decorative comprese; anche il letto matrimoniale è di ghiaccio e ricoperto da sacchi a pelo e pelli di pelliccia. All’esterno, invece, sono presenti una vasca di acqua riscaldata e una sauna. Per gli amanti della Valtellina, invece, il parco dell’Hotel Lac Salin Spa & Mountain Resort di Livigno ospita due chalet costruiti con la neve pressata, dall’artista locale Vania Cusini. Si tratta di vere e proprie opere d’arte, immerse perfettamente nel paesaggio, dove trascorrere calde notti indimenticabili a 1816 metri. Se il freddo dovrebbe essere troppo pungente, gli ospiti possono usufruire del centro benessere dell’hotel. Qualora foste alla ricerca di emozioni da brivido, come trascorrere una notte sdraiati su un letto di neve pressata, avvolti da mobilia e pareti completamente di ghiaccio, non vi resta che scegliere la destinazione che più vi compiace. Spirit Igloo Village – fonte: 123rf Sognate di dormire in un igloo? Questi sono gli hotel di ghiaccio in Italia dove realizzare il vostro desiderio.
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Melagrana: drink e spuntini autunnali per un aperitivo tra amiche
Foto: Giorgia Dessi
Gli aperitivi sulla spiaggia sono ormai un ricordo lontano, tutte le tue amiche sono tornate rigorosamente a dieta, mentre i soliti ritmi quotidiani prendono il sopravvento… Niente paura! Per affrontare la stagione autunnale ci vuole tanta carica, energia positiva e un bell’aperitivo fra donne. Vuoi sorprenderle con un ingrediente speciale? Ecco piccoli consigli gastronomici per presentare alle tue amiche il prezioso prodigio di madre natura: la melagrana, antiossidante per eccellenza, una vera magia per corpo e mente.
Questo frutto dal colore rosso rubino, estremamente dolce e succoso, nonché ricco di sali minerali e vitamine, è buono, sano e bello da presentare per un invito speciale! Ecco qualche dritta per assaporarlo al meglio, in compagnia.
Estratto di melagrana La bevanda di melagrana pura è un magico incontro di dolcezza e freschezza. Perfetta da servire fresca all’ora dell’aperitivo.
Palline di ricotta aromatizzate al limone con chicchi di melagrana Fanno parte della famiglia dei “finger food” e potremmo aggiungere anche “fast”. Per prepararle, fate così: unite all’interno di una ciotola la ricotta fresca con scaglie di limone e conditela con sale, olio e un pizzico pepe. Amalgamate il composto e iniziate a divertirvi nel fare le palline. Una volta terminato, incastonate delicatamente i chicchi di melograno. Una ricetta semplice e rapida!
Sfoglia di salmone alla melagrana Niente carboidrati, solo una leggera sfoglia di pane carasau sarà la base di questi crostini alternativi! Adagiate un fetta di salmone affumicato sopra un crostino di pane carasau e date il tocco finale decorandolo con i chicchi di melagrana, una fogliolina di menta e scorza di limone. Sarà un aperitivo light e al tempo stesso detox-chic: irrinunciabile!
(Testo e foto di Giorgia Dessi)
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Giorno 7: 27/02/2020, giovedì
In solo 7 giorni, l’altalenarsi di rassicurazioni e allarmi è riuscito a mandare praticamente tutto in vacca. Siamo partiti dalla minimizzazione, siamo passati all’apprensione, e ora siamo approdati al fatalismo. Da qui in poi, a meno di improvvisi miglioramenti o peggioramenti, le opinioni continueranno a dividersi sempre più e l’unità di intenti sarà sempre più complicata da raggiungere.
Osservazioni sparse:
il potere di orientamento delle opinioni dei mezzi di informazione è totale e pervasivo. I media forniscono diverse versioni di un fatto: indipendentemente dal loro valore queste attecchiscono su un determinato gruppo di riferimento e definiscono le scelte presenti e future degli individui che ne fanno parte. Il difficile percorso che porta ad un’indipendenza culturale, comunque mai completa, rende tutti, in misura più o meno grave, riprogrammabili a seconda del clima del momento. Questo processo, che sembrerebbe richiedere molto tempo di elaborazione, invece, è continuo: i recentissimi eventi dimostrano quanto sia facile diffondere e cambiare completamente opinioni nel giro di poche ore, indipendentemente da età, titolo di studio, esperienza. Tutti sono vulnerabili;
siamo tremendamente abitudinari e, all’insorgere di qualsiasi tipo di ostacolo, pretendiamo con vigore il ritorno, visto in maniera miracolosa, della cosiddetta normalità, come se ci fosse dovuto. Poniamo barriere al cambiamento fino a quando non ne siamo costretti, utilizziamo l’ironia e qualsiasi altro mezzo per fare finta di niente il più possibile, neghiamo l’evidenza fino alla fine: tutto per mantenere inalterate le certezze che abbiamo costruito;
lo stile di vita della società dei consumi ha devastato qualsiasi tipo di spirito di adattamento e i valori collettivi più spontanei, esaltando invece l’individualismo più totale, vuoto e uniformato possibile. Ricollegandosi al discorso sull’abitudine, con questo modo di vivere è estremamente complicato rinunciare alle comodità e immaginare scenari alternativi a quelli imposti e consolidati dal tempo. Osservo che, dopo soli 2 o 3 giorni di minimo cambiamento della routine quotidiana, alcuni sembrano già non poter più resistere, e pare che a mancare non siano tanto attività o oggetti necessari, quanto le più risibili piccolezze che circondano la nostra vita: aperitivi, palestra, eventi, ecc;
chi non coltiva una propria dimensione intellettuale privata ha difficoltà ancora più serie nell’affrontare situazioni simili e nello stare da solo.
Ora, mi rendo conto che la situazione in questo preciso momento non possa essere definita tragica, e spero vivamente che non lo diventi mai. Ma se lo diventasse tra 10 giorni, o tra 6 mesi, o per tutte altre cause in un futuro prossimo o remoto?
Anche io, come tutti, mi auguro che a breve queste considerazioni possano tornare nel luogo cui appartengono, cioè nella mente di filosofi, sognatori e scrittori di fantascienza, così che noi, soldati semplici del pensiero, potremo continuare ad occuparci con serenità delle sconfitte della Juve in Europa e dei fiori da regalare a chi amiamo.
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Melagrana: drink e spuntini autunnali per un aperitivo tra amiche
Foto: Giorgia Dessi
Gli aperitivi sulla spiaggia sono ormai un ricordo lontano, tutte le tue amiche sono tornate rigorosamente a dieta, mentre i soliti ritmi quotidiani prendono il sopravvento… Niente paura! Per affrontare la stagione autunnale ci vuole tanta carica, energia positiva e un bell’aperitivo fra donne. Vuoi sorprenderle con un ingrediente speciale? Ecco piccoli consigli gastronomici per presentare alle tue amiche il prezioso prodigio di madre natura: la melagrana, antiossidante per eccellenza, una vera magia per corpo e mente.
Questo frutto dal colore rosso rubino, estremamente dolce e succoso, nonché ricco di sali minerali e vitamine, è buono, sano e bello da presentare per un invito speciale! Ecco qualche dritta per assaporarlo al meglio, in compagnia.
Estratto di melagrana La bevanda di melagrana pura è un magico incontro di dolcezza e freschezza. Perfetta da servire fresca all’ora dell’aperitivo.
Palline di ricotta aromatizzate al limone con chicchi di melagrana Fanno parte della famiglia dei “finger food” e potremmo aggiungere anche “fast”. Per prepararle, fate così: unite all’interno di una ciotola la ricotta fresca con scaglie di limone e conditela con sale, olio e un pizzico pepe. Amalgamate il composto e iniziate a divertirvi nel fare le palline. Una volta terminato, incastonate delicatamente i chicchi di melograno. Una ricetta semplice e rapida!
Sfoglia di salmone alla melagrana Niente carboidrati, solo una leggera sfoglia di pane carasau sarà la base di questi crostini alternativi! Adagiate un fetta di salmone affumicato sopra un crostino di pane carasau e date il tocco finale decorandolo con i chicchi di melagrana, una fogliolina di menta e scorza di limone. Sarà un aperitivo light e al tempo stesso detox-chic: irrinunciabile!
(Testo e foto di Giorgia Dessi)
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