#Rapporto sessuale
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Il nostro rapporto col sesso non è mai normale, naturale, già stabilito, definito una volta per tutte, ma appare sempre un po' obliquo, strambo, anormale, singolarmente storto. E non mi riferisco qui all’attuale dibattito politico e antropologico che tende ad emancipare i destini della sessualità dal vincolo imposto dal binarismo tradizionale maschile/femminile di matrice patriarcale verso nuove forme di sperimentazione della sessualità [...]. Mi riferisco piuttosto all’esperienza del desiderio sessuale in quanto tale e al fatto che questa esperienza implica sempre – negli omosessuali come negli eterosessuali, nelle lesbiche come nei cosiddetti transgender -, oltre all’estasi e alla gioia, all’eccitazione e all’erotismo, al piacere e al godimento, una quota irriducibile di turbamento e di inquietudine. Non nonostante sia una esperienza di gioia e di estasi ma proprio perché è un’esperienza di gioia e di estasi.
Massimo Recalcati - "Esiste il rapporto sessuale? Desiderio, amore e godimento"
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molto molto bello quando la letteratura mi offre l’ennesima occasione per sbloccare una crisi esistenziale 🥲
#allora questa è Doris Lessing#il sogno più dolce#mai letto nulla di suo e questo l’ho trovato a un prezzo ridicolo al libraccio e ne ho approfittato visto che volevo iniziare a leggere#qualcosa di suo. molto attirata peraltro dalla sua biografia#il mio commento finora è: un romanzo che si svolge in cucina e che ritrae (non solo ma tra quello che mi ha presa) l’incomunicabilità tra#donne molto simili ma troppo ferite -dalle questioni genere dalla generazione dalla guerra dalla classe- per incontrarsi#e in generale riflette molto sul rapporto intergenerazionale. c’è anche molta politica perche è ambientato negli anni 60#quindi contestazione giovanile rivoluzione sessuale decolonizzazione ecc#sono a 1/4 di libro quindi potrei rimangiarmi tutto quello che ho detto ma le premesse ci sono#un po’ mi ricorda l’arte della gioia per l’accumulo di gente quasi sotto forma di famiglia non convenzionale e assai conflittuale#intorno a delle figure femminili magnetiche e complesse#va beh dopo questo momento da corrado augias mi taccio
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senza la complicità sessuale, non può nascere o crescere un rapporto d’amore
e
l'amore platonico è una menzogna
(...)
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DEDICATO ALLE DONNE INTELLIGENTI
Un mattino un uomo torna dopo molte ore di pesca e decide di fare un sonnellino.
Anche se non pratica del lago, la moglie decide di uscire in barca.
Accende il motore e si spinge ad una piccola distanza: spegne, butta l'ancora, e si mette a leggere il suo libro.
Arriva una Guardia Forestale in barca, si avvicina e le dice:
"Buongiorno, Signora. Cosa sta facendo?"
"Sto leggendo un libro" risponde lei (pensando: "non è forse ovvio?!?").
"Lei si trova in una Zona di Pesca Vietata," le dice.
"Mi dispiace, agente, ma non sto pescando. Sto leggendo".
"Sì, ma ha tutta l'attrezzatura. Per quanto ne so potrebbe cominciare in qualsiasi momento. Devo portarla con me e fare rapporto".
"Se lo fa, agente, dovrò denunciarla per molestia sessuale" dice la donna.
"Ma se non l'ho nemmeno toccata!" dice la Guardia Forestale.
"Questo è vero, ma possiede tutta l'attrezzatura. Per quanto ne so potrebbe cominciare in qualsiasi momento."
“Le auguro buona giornata signora" e la guardia se ne va.
MORALE:
Mai discutere con una donna che legge, è probabile che sappia anche pensare.
(Autore Sconosciuto)
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Tradimento e infedeltà,
un argomento che tocca molte persone, per qualcuno è il male assoluto in una coppia, altri lo considerano soltanto un piccolo errore di percorso, ma mi chiedo spesso, il vero tradimento è quello puramente fisico e sessuale o quello dell'anima, delle emozioni?
Forse la differenza sta tutta nel libero arbitrio, spesso siamo attratti fisicamente da un'altra persona, ci piace, sentiamo un forte desiderio, è capitato a tutti, però siamo noi a decidere o no se tradire, altre volte invece si tratta di un sentimento, di un affetto inspiegabile che si prova per una persona che abbiamo incontrato o che abbiamo vicino in altri ambiti della vita quotidiana, anche senza averla mai sfiorata, quando solamente passargli vicino e incrociare il suo sguardo, scambiarsi un sorriso, ti fa sentire quelle maledette farfalle, e ti fa accelerare i battiti del cuore e arrossire in viso.
Stiamo insieme al nostro partner, al quale vogliamo anche molto bene, ma durante l'intera giornata pensiamo sempre più spesso a quella persona, non riusciamo a toglierla dalla testa e sentiamo dentro qualcosa di molto simile all'amore. Ecco, è proprio questo il punto, abbiamo la libertà di scegliere di non tradire con il corpo, ma se la nostra mente, la nostra anima, il nostro cuore provano un sentimento così forte, più cerchiamo di reprimerlo e più questo si rafforza, forse è proprio questa la forma peggiore di tradimento, perché non possiamo evitarlo, nonostante tutto lo sforzo che ci mettiamo.
Proviamo un insopportabile senso di colpa quando ci innamoriamo di un altro/a, soprattutto se non riusciamo a smettere di amare la persona con cui condividiamo felicemente un sano rapporto di coppia.
Ci si ritrova senza via d'uscita, proviamo quel terribile senso di frustrazione quando ci accorgiamo che non possiamo amare una persona senza fare del male all'altra. Quando poi proprio non vorremmo fare del male, a nessuno, Mai.
#smokingago #pensieri #imieiversi
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"Il sesso senza amore è una forma di violenza sul nostro corpo.
Il corpo non è fatto per unirsi sessualmente a qualcuno da cui si separerà senza amore. Possiede l'innocenza della nostra parte animale e naturale.
Quando facciamo sesso con qualcuno il nostro corpo sviluppa ormoni e sostanze neuro-chimiche che producono l'attaccamento verso l'altra persona.
I due corpi di riconoscono e si legano come un cane al proprio padrone.
Questo attaccamento, se esprime l'intenzione dell'Anima di vivere con l'altra persona e sceglierla come compagna, suggella con un legame terreno e carnale il sentimento spirituale dell'amore. È l'incarnazione di una connessione energetica d'amore, ecco perché si chiama "fare l'amore".
Se questa connessione non c'è, e non c'è in noi un amore profondo che ci porti a voler vivere con quella persona, a stare con lei, è come se il corpo venisse illuso.
Come un animale si affeziona anche al cattivo padrone che poi lo abbandonerà, così il corpo nella sua innocente naturalità, non sa che la nostra mente è in conflitto con il cuore, non capisce che vogliamo solo un appagamento mentale senza sentimento: il nostro corpo si lascerà usare fidandosi del suo padrone e nel rapporto sessuale creerà un attaccamento con il corpo dell'altro; proverà affetto, crederà di essere lì per restare in quella calda e affettuosa vicinanza.
Quando poi, visto che non c'era amore, smetteremo di vedere l'altra persona, il corpo non capirà.
Soffrirà.
Sentirà il distacco e l'abbandono senza saperne il perché.
Anche se, arroccati nella nostra mente scollegata, penseremo di esserci divertiti, nelle nostre viscere proveremo lutto e tristezza.
Queste emozioni, se non riconosciute, diventeranno energia bloccata e produrranno tossine. Non subito, ma nel tempo contribuiranno all'indebolimento del sistema immunitario o di qualche organo.
Ci verrà forse un'influenza o un piccolo acciacco e non sapremo il perché.
"Non commettere atti impuri" significa non obbligare il corpo a fare cose in contrasto con il cuore. Non è un dettame morale ma un principio per la cura della nostra integrità e salute fisico-energetica."
(Alessandro Baccaglini)
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L’amore che ci lega
Non posso fare a meno di sniffare, odorare e leccare tutto ciò che ti riguarda. Anche adesso che siamo assidue amanti in segreto. Io, la studentessa del quarto piano e tu, la quarantenne manager in carriera divorziata della mansardina. Ti lecco e annuso ovunque. L’attrazione sessuale ha moltissimo a che fare con odori e sapori del corpo della persona amata. Se ne ha un gran bisogno. Il tuo odore mi serve per ritrovarti tra la folla, in un pub o al supermercato sotto casa. Per capire se sei passata dove io sono in quel momento. O come surrogato del sesso quando non ci sei. Perché ti cerco di continuo. Mi urgi sempre.
Ed è solo colpa tua: mi sono innamorata di te a prima vista. Da quando mi sono trasferita qui per l’università e tu m’hai invitata a cena la sera stessa. Non ero mai stata con un’altra donna, prima di questa storia folle. E tu dopo un po’ di tempo me l’hai fatto sembrare così naturale, che non mi sono resa conto di cadere man mano nella tua infallibile rete. Fatta di seduzione, giochi intellettuali raffinatissimi, sguardi, carezze, sottintesi e baci sempre più arditi e frequenti. Le settimane passavano e a un certo punto, durante il giorno hai semplicemente iniziato a mancarmi: ovunque fossi, qualsiasi cosa stessi facendo, non vedevo l’ora di tornare a casa.
Per vederti, per avere un qualche contatto con te. Anche se magari ero fuori con degli amici simpatici e giusti per la mia età. Una vera ossessione d’amore. E poi volevo disperatamente provare il rapporto fisico con il tuo corpo slanciato e perfetto. Sognavo le tue bellissime labbra sulle mie, anche se tu nel primo periodo di studio reciproco, al momento del commiato m’avevi dato sempre solo un bacio sulla guancia.
Che in verità, progressivamente nei giorni s’è prolungato. Per poi trasformarsi in una evidente e gradita leccata fino al collo, ove diventava un succhiotto di pochi secondi. Cose di tua lunga esperienza, che m‘accendevano di desiderio e mi facevano inumidire la fica. Tornavo a casa regolarmente stordita, pensando a te. Ogni sera, mentre mi leccavi rapida e sicura di te, io mi ti stringevo un po’ di più. Sperando che tu osassi molto altro. Perché io proprio non avevo il coraggio di andare oltre il nostro rapporto amicale e intimo.
Dopo pochi giorni dalla nostra conoscenza, ho iniziato ad avere dapprima semplice e genuina curiosità, poi un desiderio grande e sempre più intenso delle tue intimità. E quando ti venivo a trovare, mi sono sorpresa quasi senza accorgermene a chiudere gli occhi e odorare i tuoi golfini e i foulard che lasciavi sparsi in giro per casa. Lo faccio ancora, in verità.
Confesso ora pubblicamente anche di aver commesso una scorrettezza. E che Dio benedica il momento in cui l’ho fatto: una sera, dopo cena t’ho rubato un reggiseno e uno slip dal cesto dei panni sporchi. Per il puro gusto di portarmeli a letto e annusarmeli da sola, pensandoti e masturbandomi. Non si dovrebbe fare, ma dentro la mia mente e le mie zone erogene iniziava la forte necessità di te.
Del furtarello ti sei accorta la sera stessa, perché dovevi fare una lavatrice. M’hai mandato subito un messaggio molto educato:
“ehi, bamboletta: per caso avessi preso per sbaglio un mio coordinato intimo dai panni sporchi? Se ti piaceva così tanto, potevi semplicemente chiedere: non credi? Ma tranquilla: continuo ad avere stima di te e a volerti bene. Baci baci.”
Avrei voluto morire! Non sapevo come uscirne fuori, cosa risponderti. M’hai tolta d’impaccio tu, venendo a casa mia direttamente. Ho sentito il campanello, ho aperto e il mio cuore è impazzito: eri profumata e sensuale da mozzare il fiato. Sei entrata e io non avevo il coraggio di guardarti in viso. Tenevo gli occhi bassi. Tu mi ti sei piazzata davanti, hai sollevato il mio mento con due dita e m’hai detto a voce bassa e guardandomi fissa negli occhi: “sai che quando hai le guance rosso fuoco e sei imbarazzata mi fai morire, bambina dispettosa?”
Poi senza avere alcun dubbio in merito, sapendo ormai di andare sul velluto, m’hai baciata: un bacio che è durato forse buoni dieci minuti. Mi manovravi decisa, forte e sicura. Mentre mi infilavi le mani dappertutto e io non riuscivo a fermarle. Anzi: desideravo che entrassero più a fondo, ovunque tu volessi. La tua lingua comandava, scavava dentro la mia bocca.
Era padrona. Io la accoglievo e cercavo a mia volta di annodare le nostre lingue in un gioco stimolante ed eroticissimo, molto intimo. Le tue labbra sapevano di miele e di purissimo peccato. Non ero ancora esperta delle schermaglie tra donne; perciò mentre ci baciavamo e tu mi frugavi, mi sono limitata ad accarezzarti il viso e tenerti il capo, piangendo di felicità. Ma non staccavo la mia bocca dalla tua. Non volevo altro dalla vita, in quel momento.
Tu dopo poco ti sei finalmente tolta il cappotto; sotto avevi una gonna ampia, che hai tolto in due secondi: avevi le autoreggenti senza gli slip. T’eri fatta bella da morire, per la nostra prima volta. Ti sei seduta, m’hai fatto cenno di inginocchiarmi davanti a te. Uno di quei comandi impliciti che non ammettono dinieghi. Ma anche io non volevo che quello. Quindi, decisa, a gambe ben larghe, sì da farmi osservare a lungo e chiaramente la cosa più bella e desiderabile che io abbia mai visto, hai preso la mia testa e l’hai tuffata tra le tue cosce, tenendo la tua mano ferma sulla mia nuca e premendomi contro di te.
Respiravo il tuo odore intimo molto aspro e forte. Finalmente. Ti assaporavo per la prima volta. Era la nascita della mia dipendenza fortissima da te. Quasi avevo un orgasmo, dalla contentezza. Mi hai detto: “sai, è veramente stupido annusare e leccare il mio intimo, quando invece puoi avere direttamente l’originale a tua disposizione! Ora stupiscimi: leccami, sbocconcellami, fammi venire. Voglio godere della mia ragazzina viziata preferita.” Sono stata così, incollata al tuo inguine, per almeno mezz’ora. Il mio viso era tutto bagnato, totalmente coperto dal tuo miele.
Godevi. Gemevi piano, muovevi i fianchi in mille modi, per farmi entrare meglio con la lingua e per offrirti tutta a me. Ti piaceva. Mentre ti mordicchiavo dolcemente, ti leccavo e succhiavo, perché ormai ero pazza d’amore per te. Non so come, ma sono riuscita anche a togliermi i vestiti di dosso: volevo essere completamente nuda e offrirmi a te tutta. Umile e folle di te. Pronta a tutto. Infine, strusciavo tutto il mio corpo contro la tua passera, per bagnarmi e ricoprirmi del tuo amore. Per farti marcare il territorio. Tu sorridevi, contenta e vincitrice. E continuavi, generosa, a venire e a regalarmi così il tuo miele. Sei abituata a ottenere tutto, dalla vita.
Tra l’altro, appena denudata, la prima cosa che ho fatto è stata cercare di infilare un mio seno nella tua fica. Era molto che desideravo fartelo. Tu hai iniziato a ridere contenta e mentre la contraevi, per cercare di trattenere il mio capezzolo turgido, m’hai detto: “ah, ah: vedo che non ti manca l’inventiva, bambina! Però adesso io mi giro e tu leccami il culo. Molto intensamente. Fammi morire dalla passione. Completa il sortilegio, la magia che mi lega a te. E mentre lecchi il mio ano, toccami le mammelle, sorreggimele dolcemente. Accarezzamele. Perché mi devi eccitare tutta e far inturgidire anche i capezzoli. Voglio offriteli fra un po’. Sono i cioccolatini di ‘benvenuta dentro il mio cuore’ che ho portato stasera per te.”
Infine, siccome sei una leonessa dominante e fiera, dopo esserti trastullata con le mie leccate e i miei primi, goffi tentativi di far godere una donna, messi in atto cercando in fretta nella mia mente un inesistente bugiardino del sesso proibito, m’hai presa e rivoltata come un leone con la sua gazzella quotidiana. M’hai distrutta con la passione, col tuo corpo e col sesso. Non sapevo che l’amore tra due donne potesse essere così intenso e gratificante. M’hai fatta venire mille volte. M’hai fatta innamorare ancor più di quanto nella mia mente non fossi già tua, tua, tua.
RDA
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Mi piacerebbe essere posseduta da un altro uomo, insieme a mio marito, ma non oso chiederglielo. È successo varie volte con il mio compagno precedente, me lo aveva proposto lui e all’inizio ero shoccata. Ha dovuto insistere molto ed alla fine ho accettato. Mi facevo bendare e poi avevo un rapporto sessuale a tre, con singoli che sceglieva lui su siti dedicati. Io non li vedevo mai, né prima, né durante, né dopo. Sentivo le loro mani, bocche, sessi sconosciuti su di me e dentro di me, i loro odori, il loro ansimare, le loro parole, a volte dolci, a volte volgari, ma non potevo vederli. Tutti gli altri sensi erano amplificati all’ennesima potenza, come pure il piacere sessuale. Questa cosa mi manca molto, sono solo riuscita a chiedere a mio marito di bendarmi, ma nulla più.
pensa se tuo marito è uno degli uomini che qui hanno confessato di voler vedere la loro donna con altri, ma non osano chiedere. forse vale la pena trovare un modo per comunicare le proprie fantasie e inclinazioni
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Il desiderio sessuale...
... doveva pagare il prezzo della sua rimozione in una società che non prevedeva nessuna forma di libertà. Al tempo stesso però, mentre la legge proibiva l'accesso all'oggetto del godimento, mentre lo poneva a distanza di sicurezza, proprio in questo modo lo rendeva paradossalmente, irresistibilmente, inevitabilmente attraente...
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Massimo Recalcati - ESISTE IL RAPPORTO SESSUALE?
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Rapporto sessuale in posizione con donna sopra, calco in gesso di un medaglione in terracotta del I secolo. L'iscrizione dice: "guarda come mi stai aprendo bene". (fonte: Sessualità nell'antica Roma, Wikipedia)
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senza la complicità sessuale, non può nascere o crescere un rapporto d’amore
e
l'amore platonico è una menzogna
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Ci si può innamorare di più persone contemporaneamente? Si può “dividere” l’amore? Si può vivere più di un rapporto romantico o sentimentale o sessuale o quel che sia?
Domande delle 05:38 che mi pongo da una vita, che a volte si sono presentate e a cui non so rispondere
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Nel 2022 ho continuato con vedere qualcuno e scopare almeno una volta l'anno, poi purtroppo ho firmato quel dannato contratto, poi una sola uscita con potenziali amiche, rivelatosi successivamente un flop. Nel 2023 0, nessuna persona, nessun rapporto sessuale, nessuna amicizia, nessun cambio lavorativo e abitativo. Spiritualmente e mentalmente ho imparato molto, sono più consapevole del passato, quindi spero che almeno quest'anno, possa succedere qualcosa, possa arrivare il mio turno ti realizzazione e felicità!
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Un rapporto sessuale
va consumato per desiderio
e non come meta principale.
Il compito del desiderio erotico
deve prima poco riempire la "bottiglia"
e restare aperto senza sigillare il buco.
Giancarlo Modarelli
Sophie Blanceur
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Coltivate la bellezza e l’amore con estrema discrezione.
E ad essere avvilente è l’esposizione universale dei corpi, questo grande mercato che dimostra realmente, nei fatti, quanto le ragazze siano le peggiori nemiche di loro stesse. Mostrare al mondo intiero non veramente se stesse, ma un pezzo di carne, al solo scopo di ricevere un minimo di attenzione, o di innalzare un’autostima sempre troppo bassa. Logicamente noi maschi apprezziamo, io per primo, ma non è questo il punto. C’è chi reagisce abbassandosi i pantaloni e iniziando a masturbarsi, e chi come me invece semplicemente guarda, apprezza, e inizia a sognare. Ma è comunque sbagliato. È sbagliato che debba avvenire così. È sbagliato che l’umanità, nella sua totalità, abbia potenzialmente la possibilità di visionare corpi a volte anche molto belli, che non diventano altro che tentazioni diaboliche. E tutto ciò, per cosa? Perché non vi amate abbastanza. Perché cercate, col desiderio degli altri di possedere quel corpo, di colmare un vuoto che in realtà non può assolutamente essere colmato così facilmente. Serve piuttosto l’amore, l’amore vero. Quello per se stesse, sì, ma anche quello di un uomo che vi guidi responsabilmente verso il giusto sentiero. Fate di tutto, pur di cercare quel bagliore di felicità che immaginate e basta, perché i social ve lo fanno vedere così vicino, mentre per voi è invece irraggiungibile. Sono convinto che alcune di voi aprano OnlyFans nemmeno tanto per i soldi, quanto per i motivi di cui sopra. E Tumblr lo dimostra perfettamente. Vedo fondoschiena così belli che mannaggia la miseria, li dovreste sbattere in faccia solo al vostro uomo. Non qui. Perché i tesori non vanno sprecati, perché non vanno date le perle ai porci. E invece no, persistete. E quando non trovate abbastanza soddisfazione da ciò, o quando cadete nella dipendenza di quest’ultima, iniziate a spendere e spandervi in orribili tatuaggi, in ritocchi estetici osceni, che porteranno ancora più post nei social network. E forse anche più “mi piace”, dato che viviamo nella società della bellezza trasformata in bruttezza e volgarità. La questione è solo una, ragazze, e dovete svegliarvi: dovete amarvi di più. Dovete imparare a farlo. E dovete accettare che sia un solo uomo ad accompagnarvi in questa missione. Ogni rapporto sessuale consumato come un panino del McDonalds è una sconfitta. Ogni pene estraneo (a quello del vostro uomo) che penetra il vostro formidabile fondoschiena è uno spreco. Dovete preservarvi, dovete centellinare. Non siete dei contenitori di sperma, dannazione. Lo volete capire o no? Volete tornare tra noi esseri umani? Lo so che i maschi non sono tutti come me, lo so benissimo, purtroppo. Ma non dovete farlo per me, dovete farlo per voi stesse. Io qui vedo fondoschiena così belli che non dovrei poter vedere, assolutamente. Non mi dovrebbe essere possibile, no. E invece sono lì, sbattuti in prima pagina, come fossero merce. Come fossero solo pezzi di carne da schiaffeggiare e sfondare. Siete contente così? No, non ci credo. E non ci crederò mai.
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