#Piazza dell'Esquilino
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Santa Maria Maggiore
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Giacomo della Porta
Nacimiento y Formación:
Giacomo della Porta nació en Porlezza, Italia, alrededor del año 1532. Se trasladó a Roma a temprana edad para estudiar escultura con Guglielmo Della Porta, un pariente lejano. Allí, se familiarizó con la arquitectura y el diseño, influenciado por artistas como Miguel Ángel y Vignola.
Carrera como Arquitecto y Escultor:
Della Porta se convirtió en un prolífico arquitecto y escultor, dejando un legado significativo en la Roma del siglo XVI. Su estilo evolucionó desde el manierismo tardío hasta el barroco temprano, caracterizado por la elegancia, la armonía y la atención a los detalles.
Obras Destacadas:
Basílica de San Pedro: Della Porta contribuyó a la finalización de la cúpula de San Pedro, iniciada por Miguel Ángel, y diseñó la fachada principal.
Iglesia del Gesù: Esta iglesia jesuita, considerada una obra maestra del barroco temprano, presenta una fachada innovadora diseñada por Della Porta.
Palazzo Farnese: Colaboró en la ampliación del Palazzo Farnese, incorporando elementos manieristas y barrocos.
Fontana dell'Acqua Felice: Esta fuente monumental, ubicada en la Piazza dell'Esquilino, es una obra emblemática de Della Porta.
Importancia y Reconocimiento:
Giacomo della Porta fue una figura clave en la transición del manierismo al barroco en la arquitectura y la escultura. Su trabajo influyó en generaciones de artistas y dejó una huella imborrable en el paisaje urbano de Roma.
(The Editors of Encyclopedia Britannica, 2024)
The Editors of Encyclopedia Britannica. (2024). Giacomo della Porta. En Encyclopedia Britannica.
Alumna: Scarlet Escobar
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oggi, 18 dicembre, a roma: manifestazione per la palestina, in piazza dell'esquilino
UNA CANDELA BIANCA PER LA PACE 🇵🇸18 DICEMBRE 2023 – ORE 18Giornata di azione globale per un “cessate il fuoco” nei Territori palestinesi occupati e in Israele: OGGI, 18 dicembre, associazioni e organizzazioni di tutto il mondo tornano in piazza.
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Basilica di Santa Maria Maggiore, piazza dell'Esquilino.
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Rompiamo il silenzio. Mobilitazioni in tutta Italia.
- Bari, venerdì 14/05 ore 17.30 in Piazza Prefettura - Bologna, sabato 15/05 ore 18 in Piazza dell'Unità - Bolzano, sabato 15/05 ore 16 in Piazza Walther - Brescia, sabato 15/05 ore 16.30 in Largo Formentone - Cagliari, venerdì 14/05 ore 18 in Piazza Garibaldi - Catania, domenica 16/05 ore 18 in Piazza Stesicoro - Empoli, sabato 15/05 ore 17:00 in Piazza della Vittoria - Ferrara, lunedì 17/5 ore 18.30 in Piazza castello - Firenze, sabato 15/05 ore 16 in Via de' Martelli - Grosseto, sabato 15/05 ore 10.30 in Piazza Fratelli Rosselli - Livorno, sabato 15/05 ore 17.30 in Piazza Grande - Messina, sabato 15/05 ore 17.00 Passeggiata a mare - Modena domenica 16/05 ore 11 in Piazza Torre - Napoli, sabato 15/05 ore 16 in Piazza Plebiscito - Padova, sabato 15/05 ore 11 in Via 8 Febbraio - Parma, sabato 15/05 ore 15 in Piazzale della Pace - Pavia, sabato 15/05 ore 17 in Piazza della Vittoria - Perugia, domenica 16/05 ore 15 in Piazza Italia - Pesaro, domenica 16/05 ore 15.30 in Piazza del Popolo - Pisa, sabato 15/05 ore 17.30 in Piazza XX settembre - Pisa, domenica 16/05 ore 18 in Piazza XX Settembre - Ravenna, sabato 15/05 ore 17.30 in Via Cavour, davanti S.Domenico - Reggio Emilia, venerdì 14/05 ore 18 in Piazza Prampolini - Roma, sabato 15/05 ore 16 in Piazza dell'Esquilino - Salerno, sabato 15/05 ore 17.30 in Piazza Caduti di Brescia - Savona, venerdì 14/05 ore 17.30 in Piazza Mameli - Siena, venerdì 14/05 ore 18:00 in Logge del Papa - Terni, sabato 15/05 ore 17 in Piazza del Popolo - Torino, sabato 15/05 ore 15 in Piazza Castello - Torino, domenica 16/05 ore 19 al Csoa Gabrio - Trento, sabato 15/05 ore 16 in Piazza Duomo - Trieste, venerdì 14/05 ore 10.30 alla Rai, Via Fabio Severo 7 - Trieste, venerdì 14/05 ore 18.30 Online - Varese, sabato 15/05 ore 10:30 davanti alla Prefettura - Verona, venerdì 14/05 ore 16 in Piazza Brà - Vicenza, sabato 15/05 ore 10.30 in Campo Marzo
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Oggi in Piazza dell'Esquilino a sostegno del popolo palestinese.
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Piazza dell'Esquilino, Roma, Joyce Dunn
This work was inspired by me walking along this street. The under painting is vigorous strokes telling the story of my interpretation of the graffiti I see on the walls of the buildings. The blocks of color represent the order of the buildings on the street.
https://www.saatchiart.com/art/Painting-Piazza-dell-Esquilino-Roma/738106/2242586/view
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Cronache romane
(premessa: mi sono divertita un sacco, i momenti belli superano quelli di nervoso, al punto che io sarei rimasta là attaccata alla porta della stanza e non sarei tornata più a casa. Ad ogni modo voglio comunque fare una riflessione/sfogo su ciò che invece mi ha fatto innervosire.)
Ho organizzato questi tre giorni nella capitale per rompere con la routine, cambiare aria e stare in mezzo a persone che non mi conoscevano. (molto carini e ospitali i romani, tra l'altro)
Ho trascinato con me mia cugina, la quale è una delle poche che fondamentalmente mi asseconda in ogni mia proposta. Rispetto ad altre persone lei si organizza più facilmente. (con altre pare quasi che devi fare domanda al ministero, anche solo per un caffè giù al palazzo). Dunque pensavo fosse la compagnia più adatta e, in linea di massima è stato anche così, perché ho praticamente deciso io dove andare, cosa fare e come muoverci. Lei si è praticamente affidata a me, come se fossi sua madre. Un po' perché sa che, anche in situazioni di scompiglio, so essere abbastanza pratica, un po' perché mi sono resa conto nell'arco dei tre giorni che in realtà non sapeva un cazzo di dove stavamo andando, di cosa avremmo visto. (Esempio eclatante: Piazza Venezia. Siamo davanti all'Altare della Patria, lei dopo aver fatto le foto si gira e mi chiede: Da', ma questo che è? E io le rispondo, facendole notare che ogni anno il presidente è lì in occasione della festa della Repubblica e lei apre internet e va a verificare. Ma cazzo verifichi? Uno: dovevi già saperlo. Due: metti pure in dubbio quello che ti dico.)
Dunque lei era tranquilla e accettava ogni proposta da parte mia perché, come ho detto, non sapeva nemmeno di cosa stessi parlando... ma, perché c'è sempre un ma, trovava comunque qualcosa da dire. Ovviamente. Perché sennò che gusto c'è?
Il primo giorno tra le altre cose arriviamo a Fontana di Trevi. Io faccio varie foto e una la posto nelle storie con un riferimento a Mastroianni. E lei? Che dice? 'Uaaaa, bello mo ti copio'.
Allor. Io non ho il dominio e il copyright su 'ste cose. Però quanto mi urta quando fanno ciò che faccio io, senza nemmeno sapere perché, senza nemmeno avere la minima idea. E vabè. Stai zitta. Tanto è una stronzata. Dai, Dani che sarà mai? Lascia perdere. In fondo ti stai divertendo e dopo ne riderai comunque.
"Mi fai na foto davanti alla fontana?" (ero pronta già a questo rischio, quindi accetto e non dico nulla.) Da una foto siamo passate a SESSANTUNO foto davanti alla fontana. Non le piaceva nemmeno una. Tra l'altro anche io le avevo chiesto di farmene un paio e mi ha fatto venire l'ombra in faccia, vabè. Non fa niente. Lasciamo stare. Non importa. Ci stiamo divertendo, non mi pare il caso di fare scenate del genere. (Pt. 2 o 3)
Passiamo a Piazza di Spagna, altre dieci/quindici foto a lei, tre a me.
"Oh, ascolta adesso andiamo a prendere la metro per andare al Roseto."
Ora ho letto su Google Maps, ma credo che anche se avessi chiesto a chiunque del posto mi avrebbe risposto così. Per arrivare al Roseto Comunale si deve scendere alla fermata del Circo Massimo. Noi però eravamo a Piazza di Spagna, quindi come si fa? Erano due linee di metro differenti. Quindi da là arriviamo a Termini e lei fa: ma il circo massimo non sta qua.
Eh grazie al cazzo, amò! Le spiego che dobbiamo prendere l'altra linea e scendere da n'altra parte e mi fa una scenata, con uno di quegli scatti che giuro l'avrei lasciata là e me ne sarei andata. Avrei voluto dirle anche 'se sei così brava perché non ti sei informata tu? Perché non metti tu le indicazioni e lasci che io segua te?'
Al che, forse si capiva che mi fossi incazzata, le dico faccio capire che se il problema sono l'euro e cinquanta della corsa, gliel'avrei pagata io. Lei mi dice di no, che dovevo solo stare più attenta. (mamma sei tu?) Che poi la voglia di replicare nemmeno c'era, visto quanto fossi stanca. Alla fine si è calmata perché nel roseto ha potuto fare cinquemila foto e le è piaciuto. (Qua mi ha fatto belle foto, quindi perdonata, anche se non dimentico).
La sera per andare a mangiare più di una persona ci dice che la cosa migliore da fare è andare a I Monti, perché là si mangia bene. Dunque dopo una doccia ci dirigiamo là. Dopo 22.000 passi lei ha la brillante idea di mettere le scarpe con la punta e il tacco e si lamenta per il dolore ai piedi, quindi finiamo in una trattoria di merda e super turistica in cui la cena era 'na schifezza, ma vabè là non voglio darle la colpa perché in effetti si era fatto tardi, molti erano chiusi e quindi pace. Anzi, alla fine ne abbiamo riso entrambe una volta in stanza.
Il secondo giorno prendiamo Uber e andiamo alla Galleria Borghese. Io che le parlo estasiata, innamorata di tutto quello che vedo e lei che a malapena mi ascolta. A na certa quindi mi zittisco e mi tengo i miei pensieri per me. Davanti al Ratto di Proserpina ci è mancato poco che mi sentissi come Standhal. Ad un certo punto mi viene a chiedere cosa significasse "Ratto". E niente, io ero galvanizzata perché mi piace quando mi vengono a chiedere le cose, mi fa sentire degna di stima e intelligente. Anche là, dopo la domanda non si è soffermata sulla risposta. Ha fatto un cenno e stop. Senza entusiasmo. E un po' mi ha intristito sta cosa.
Il pomeriggio, dopo altre ventimila foto (pare sia venuta per aggiornare il profilo IG. Anche io ho fatto tante foto, ma non campo in funzione del social) a Villa Borghese e una carbonara che mi ha fatto commuovere tanto era buona, comincia a piovere. Ma niente di serio, per me potevamo continuare a fare un giro, magari non per strada ma in qualche luogo al chiuso. Roma è piena di roba da vedere, qualcosa avremmo trovato. No, lei va in panico con la pioggia, quindi torniamo. Io ero nervosissima. Odio la pioggia, odio essere chiusa dentro (dopo un anno e mezzo, non mi va di stare in quarantena anche a Roma) e divento malinconica. Fortunatamente grazie ad un aiuto esterno che mi fornisce info su dove andare (ancora grazie se mi leggi), le dico con tono che non ammette repliche che saremmo uscite a mangiare fuori. Lei accetta ma comunque, a suo modo me la fa pagare. Arriviamo al punto e guarda il menù con una faccia che nemmeno so come interpretare. "Non ho fame, non so che prendere". Alla fine scegliamo con calma, parliamo un po' e pare che mi abbia perdonata per averle cambiato i piani. (Come ho detto, quando poi vede che la porto in bei posti si tranquillizza, ma prima mi deve far sentire un attimo in colpa).
Tornate in stanza vuole dormire con le finestre chiuse. Minchia, oh! Ma fa più caldo a Roma che a Napoli, cosa vuoi chiudere sta cazzo di finestra. (Ho vinto io alla fine).
Il terzo giorno le ho fatto vedere delle chiese dopo colazione. (io dico 'le ho fatto vedere' , perché lei aveva già visto tutto quello che pensava di voler vedere). Passiamo per Via Merulana, che poi era la strada con cui si incrociava Via Mecenate, che era dove stavamo noi, e avevo intenzione di condividere con lei le mie conoscenze letterarie. Provo a parlare due volte, lei sta con whatsapp e allora mi sto zitta di nuovo. Qua mi ha fatto arrabbiare veramente. (nei giorni precedenti erano solo scatti momentanei, a cui sono abituata poiché lei è così da sempre, quindi si stemperava e si stava bene). Uno può accorgersi immediatamente quando sono arrabbiata o intristita. Perché comincio a non parlare.
Ero arrabbiata perché ci siamo rallentate in quanto doveva mettere il post su Instagram, mentre io volevo andare a vedere l'Estasi di Santa Teresa. Su ste cose sono come i bambini. Ci avevo messo il pensiero e ci tenevo a vederla, quindi quando mi è stata chiusa la porta in faccia alle 12.00 in punto, mi sono incazzata un sacco. Ma che le potevo dire? Ormai era tardi. Le dico che sono rimasta male, che avrei voluto vedere l'opera, ma lei se ne sbatte il cazzo e mi dice "Eeeeeh che dobbiamo fare, torniamo ora". Torniamo. Le propongo il Mercato dell'esquilino. Arriviamo ed entriamo. Si innervosisce e mi fa uscire esattamente cinque minuti dopo. Che schizzinosa. Non le piaceva. Boh.
Torniamo indietro e prendiamo da mangiare. "Oh andiamo a mangiare a Parco del Colle Oppio?" Accetto perché in effetti piaceva anche a me come idea. Volevo mangiare all'ombra, su una panchina e lei no. Mi ha fatta mettere al sole, a morire di caldo, perché si doveva fare la foto mentre mangiava con Il Colosseo dietro.
Ma dico io si può vivere in funzione dei post su Instagram? Anche io pubblico eh. Anche io a volte dico 'oh questa cosa è proprio instagrammabile', però che cazzo manco ad essere così fissata, eh.
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Jacopo, compagno torinese che ormai da diverse settimane si trova nel cantone di Afrin, ha realizzato alcune interviste con i profughi del campo rifugiati di Robar, selvaggiamente bombardato da Erdogan all'interno della violentissima offensiva militare turca che da più di 20 giorni sta colpendo la popolazione di Afrin. Afrin: interviste dal campo profughi di Robar bombardato da Erdogan Il bilancio delle vittime è già altissimo: si parla di 150 morti e più di 300 feriti. L'offensiva turca non ha risparmiato nemmeno i centri di pronto soccorso della croce rossa curda e molti villaggi vicini al fronte sono stati completamente distrutti ed evacuati. Nonostante questo, la maggior parte della popolazione del cantone non vuole andarsene ma è decisa a rimanere per resistere e difendere il cantone con grande determinazione, in quella che è una vera e propria resistenza di popolo. Intanto negli ultimi giorni in diverse città italiane ci sono stati manifestazioni e presidi in solidarietà con la resistenza di Afrin, verso il corteo nazionale che ci sarà questo sabato, 17 febbraio, a Roma, con partenza alle 14 da piazza dell'Esquilino. Di seguito il video con le interviste che Jacopo, nonostante le difficoltà di comunicazione date dal difficile contesto in cui si trova, ha realizzato e ci ha fatto avere:
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Obelisco Esquilino at the Piazza dell'Esquilino - in front of the Basilica Papale di Santa Maria Maggiore #Rome, #Italy (at Basilica Santa Maria Maggiore Abitazione Parroco) https://www.instagram.com/p/B6rBai7KCGr/?igshid=1tg6h835rddu2
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Manifestazione “Non una di meno”
23 Novembre 2019, Roma
Un corteo coloratissimo contro la violenza degli uomini sulle donne, e noi in mezzo alla grande folla.
Dedicato alla giornata internazionale del 25 novembre, abbiamo manifestato – secondo fonti della Questura – insieme a 10 mila altre donne e pure uomini, “per tutte quelle donne che non hanno più voce“.
Secondo gli organizzatori, a questa giornata esistente dal 1999 partecipavano ancora più persone, in totale 100.000 manifestanti, che sono scesi in strada per esprimere la rabbia nei confronti della violenza maschile e altre tematiche.
Un percorso cominciato da Piazza della Repubblica (naturalmente con novanta minuti di ritardo perché siamo in Italia), dove tantissime persone si sono incontrate per lasciare un segno.
Un segno con l’obiettivo di ricevere attenzione e fare delle richieste alla politica di questo Paese.
Ma anche un segno di contributo al senso di unanimità, per dimostrare che non siamo d'accordo con la violenza patriarcale, il sessismo, il razzismo, il capitalismo e il fascismo.
Accompagnati da musica, due carri colorati aperti e animati dalle donne e dalle soggettività LGBTQIPA+ hanno guidato tutti i manifestanti fino a San Giovanni, passando Termini e Corso Vittorio Emanuele.
Il corteo era organizzato dai centri antiviolenza femministi, dai percorsi di fuoriuscita dalla violenza di genere, dalle case delle donne e tanti altri.
Un punto centrale durante tutta la manifestazione era lo slogan “Non una di meno”.
La storia di questa frase ha inizio in America Latina con un appello elaborato di un gruppo di giornaliste e docenti contro i femminicidi e le violenze di genere. Un testo della poeta e attivista messicana Susana Chavez, uccisa nel 2011 per aver segnalato i crimini contro le donne messicane, era l'ispirazione per lo slogan “Ni una menos“.
In comune loro hanno l'obiettivo di riaffermare una nuova stagione di consapevolezza. Oggi tanti sottogruppi e organizzazioni diversi lottano più o meno per la stessa cosa.
Guardando in giro riconoscevamo i diversi gruppi di appartenenza grazie ai vessilli, alle bandiere, al trucco o ai vestiti in colori unitari.
Specialmente la maschera blu saltava agli occhi, era quella delle luchadoras, a sostegno della struttura di accoglienza Lucha Y Siesta di Roma, un luogo materiale e simbolico di autodeterminazione delle donne.
Alle 16:30, alla Piazza dell'Esquilino, la marcia si è fermata per qualche minuto, la gente si è seduta in silenzio assoluto per ricordare tutte le donne che sono state uccise dai propri fidanzati, mariti o altro. In quel momento il ricordo è stato anche per una attivista conosciuta: Daniela Carrasco, Chilena, uccisa dalla Polizia solo un mese prima della manifestazione, il 20 ottobre 2019 (anche se non sono ancora chiare le cause della sua morte, i familiari e la polizia parlano di suicidio).
Poi: il Grido!
“Siamo il grido altissimo e feroce di tutte quelle donne che non hanno più voce“
Ci siamo alzati ed abbiamo strillato. Un grido, come dicevano loro, per tutta la rabbia che sentiamo. Un Grido Globale contro la violenza maschile.
I fumogeni rendevano tutta la piazza colorata, quando è cominciata una performance molto toccante di una danzatrice: una canzone accompagnata da parolacce come “Negra, Lesbica, Vittima“ formava lo sfondo della danza. Alla fine si strappava i vestiti di dosso, lasciava perdere la sua gonna e correva via.
Secondo noi è stata una manifestazione piena di sentimenti; era un misto perfetto e equilibrato tra gioia e serietà.
Danzavamo e godevamo di ottima musica techno, senza mai perdere di vista il tema centrale e l'attualità del problema in Italia e tutto il mondo.
Ascoltando alcune letture di fatti legati ai femminicidi, ad esempio la lettera di una ragazza in memoria di sua sorella uccisa da un uomo, imparavamo anche un po' di più sulla violenza degli uomini contro le donne.
Sconcertante era per esempio il fatto che in Italia una donna viene uccisa ogni 72 ore dai propri partner o familiari e solo quest’anno sono state 96 in tutto il Paese.
Ancora più allucinante invece era il dato legato ai nostri paesi di provenienza: i numeri non sono meno gravi, per questo ci siamo rese conto che si tratta veramente di un problema globale (con 137 femminicidi in media ogni giorno su scala mondiale).
In fin dei conti l’importanza di questa tematica ha unito le donne di diverse nazionalità, sessualità ed età perché ognuno di noi sentiva che combattiamo per la stessa cosa.
- Elisabeth Bianchi, Teresa Fischer
#nonunadimeno#25novembre#sempre25novembre#buildingbridgesjumpingwalls#costruirepontiscavalcaremuri#corpoeuropeodisolidarietà#europeansolidaritycorps#esc
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Basilica of Saint Mary Major
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#Santa Maria Maggiore#Basilica of Saint Mary Major#Piazza dell'Esquilino#Cloudy Sky#Ancient Roman#Baroque#Romanesque#Architecture#Stairway#Esquilino#Rome#Italy
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Il Tour Architettonico di Roma
Tour architettonico di Roma: una rassegna degli edifici più interessanti di ogni movimento. Si dice che Roma non è stata costruita in un giorno, e quasi 3000 anni dopo la sua fondazione è ancora un lavoro in corso. Una delle città italiane più diverse dal punto di vista architettonico, una passeggiata per le vie di Roma è una passeggiata nella storia, dagli archi della Roma antica al dramma delle sue chiese barocche, ai precisi e simmetrici monumenti dell'epoca fascista.
Antica Roma Il Colosseo e il Pantheon sono da non perdere quando si visita Roma, e per una buona ragione. Ma le antiche cupole e gli archi romani si trovano anche più lontano dalla folla.
Arco di Tito a Roma Un magnifico palazzo costruito dall'imperatore Nerone dopo che il grande incendio del 64 d.C. distrusse gran parte della città, la Domus Aurea sepolta fu riscoperta nel XV secolo quando un giovane romano cadde in una fessura nella collina dell'Esquilino e si ritrovò in una grotta piena di dipinti. Solo una piccola parte del palazzo originale è a disposizione del pubblico, ma una ricostruzione in realtà virtuale permette di vivere le sale e la campagna come sarebbe stato possibile.
Gli archi trionfali sono un elemento fondamentale dell'architettura romana, utilizzati per commemorare battaglie e altri eventi pubblici. L'Arco di Tito della Palatine Hill può sembrare particolarmente familiare; dalla sua costruzione nell'82 d.C., sono stati costruiti monumenti in tutto il mondo a sua immagine, come l'Arco di Trionfo di Parigi e l'Arco di Wellington di Londra.
Torino
Importante anche le ricostruzioni effettuate dal team di tecnici specializzati in Edilizia Generale Torino
Romanico e gotico L'arrivo del Rinascimento e del Barocco ha fatto sì che a Roma rimangano pochi esempi di architettura romanica o gotica, poiché molte chiese sono state significativamente modificate.
Chiesa di Santa Maria Sopra Minerva a Roma Una di quelle sopravvissute è la Chiesa di San Saba, costruita originariamente nel 645 dai monaci fuggiti dal loro monastero di San Sabas in Palestina dopo l'invasione islamica. La chiesa che vediamo oggi è stata modificata nel X secolo per aderire allo stile romanico, ma conserva ancora elementi del suo patrimonio bizantino.
L'unica chiesa veramente gotica ancora esistente a Roma è Santa Maria Sopra Minerva, progettata nel 1280 e modellata su Santa Maria Novella a Firenze. Mentre una facciata rinascimentale è stata aggiunta nel XVII secolo, i rosoni della chiesa smentiscono il suo interno gotico unico nel suo genere; belle volte ad arco e suggestive pannellature blu e oro.
Altrettanto imperdibile è l'Aula Gotica della Basilica dei Santi Quattro Coronati; aperta pochi giorni al mese, ospita affreschi policromi scoperti nel 1995 e oggi considerati capolavori del XIII secolo.
Il Rinascimento L'architettura rinascimentale è nata in Italia e Roma ne vanta alcuni dei suoi migliori esempi. Rappresentava una rinascita delle idee classiche, che si incarnano nell'armonioso e preciso Tempietto, una tomba commemorativa progettata da Donato Bramante - l'architetto dietro la Basilica di San Pietro. Più scultura che edificio, si trova nel tranquillo cortile di San Pietro in Montorio, sulla collina del Gianicolo.
Villa Farnesina Roma Palazzo Massimo alle Colonne è un palazzo rinascimentale con una storia interessante; la sua elegante facciata è una curva convessa, costruita sulle rovine dello stadio di Domiziano. All'interno, aperto un giorno all'anno, si trova una piccola cappella dove il giovane Paolo sarebbe stato brevemente resuscitato da San Filippo Neri. Sempre su progetto di Peruzzi si trova la splendida Villa Farnesina, nel cuore di Trastevere, che ospita numerosi affreschi di Raffaello.
Barocco Il barocco è ovunque a Roma, da Piazza Navona a Piazza San Pietro. Costruita nel 1568, la sontuosa Chiesa del Gesù è considerata il primo esempio di architettura veramente barocca, con la sua facciata di ispirazione classica e gli interni affrescati.
Francesco Borromini e Gian Lorenzo Bernini, due dei più importanti architetti barocchi, hanno collaborato alla realizzazione del magnifico Palazzo Barberini, oggi sede della Galleria Nazionale d'Arte Antica. La scala elicoidale di Borromini è un punto di forza dell'architettura.
Sant'Ivo alla Sapienza di Borromini Sant'Ivo alla Sapienza, altra creazione di Boromini, fu originariamente costruita per l'Università Sapienza di Roma; la pianta ricorda la Stella di Davide, simbolo di saggezza. La chiesa emana armonia; anche la facciata è curva e sembra completare il cortile in cui si trova. Altrettanto armonioso è il Sant'Andrea al Quirinale del Bernini, da lui considerato una delle sue opere più perfette; l'insolita struttura ovale, che si trova sul colle del Quirinale, rappresenta un connubio tra architettura, pittura e scultura.
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VIDEO Proteste in toata Italia, stranierii vor justitie - Esential ... - HotNews (Blog)
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Churches of Rome ✨ Segui i miei reportage fotografici e i viaggi enogastronomici su facebook.com/fotografiavinocioccolato ✨ #architecture #roma #santamariamaggiore #rome #architecture_best #basilicasantamariamaggiore #basilichediroma #architecturephotography #photography #architecturelovers #travel #italia #basilica #italy #church #architecture_view #romacaputmundi #igersroma #visitroma #instaroma #monochrome #blackandwhite #monochromephotography #monochromehome #blackandwhitephotography #bnw #bnwphotography #monochromatic #bw (at Piazza dell'Esquilino) https://www.instagram.com/p/Bq_2jXFF1vn/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=x14ilrv5k9e2
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Basilica di Santa Maria Maggiore
Detail of the external façade of the apse on the north-west of the church on Piazza dell'Esquilino
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