#Grazia Maria Traini
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spettriedemoni · 7 years ago
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Dedicato a tutti quelli che "Luca Traini è solo un folle, la strage non ha colore politico".
2 febbraio 1945, San Benigno, Cuneo. Durante un attacco partigiano al municipio di Tarantasca muore un agente di polizia repubblichino. Il mattino seguente il questore Rodolfo Bonanti e il federale della Rsi Corrado Falletti decidono di intraprendere una rappresaglia. A S. Benigno quel giorno si festeggia il “giorno della Candelora”, ossia un rituale della Chiesa di purificazione di Maria Vergine in cui si benedicono le candele. La popolazione, religiosissima, partecipa in massa alla cerimonia. Il tenente Frezza giunge in prossimità della chiesa parrocchiale e fa sparare a due giovani ritardatari: uno muore, l’altro scappa seppur ferito. Poi fa uscire tutti gli uomini dalla chiesa, li seleziona in base agli obblighi di leva e ai carichi di famiglia, sbarra le porte della parrocchia e, schierati 13 uomini lungo un muro, ordina il fuoco. Poi passa a dare a ciascuno il “colpo di grazia” e vieta la sepoltura, se non in forma mesta e riservata. 13 morti la cui unica colpa è stata quella di non essere fascisti.
2 febbraio 2018, Macerata. Pamela Mastropietro viene presumibilmente uccisa e fatta a pezzi da un cittadino nigeriano. Luca Traini, candidato nel 2017 per la Lega, la mattina di sabato decide di fare una rappresaglia. Spara, spara per uccidere. Ne prende di mira 11. Fa il saluto romano, viene arrestato. La colpa delle vittime? Essere di "razza negra", non c'è altra motivazione.
73 anni dopo restano intatte le idee, la sete di vendetta, la strage per rappresaglia e l'intolleranza. Definiamo il fascismo per quello che è: un processo politico.
Aggrapparsi alla follia è una vile deresponsabilizzazione. Vile come i fascisti. Vile come Traini.
Alessandro Sahebi
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tmnotizie · 6 years ago
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SAN BENEDETTO – “La ludopatia non è un vizio, ma una patologia che deve essere monitorata a livello psichiatrico”. Dure le parole del dott.. Claudio Cacaci, direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’ Area Vasta 5. “I disturbi-aggiunge- sono profondi e non è vero che prima non esistevano. Erano solo circoscritti nei circoli che diventavano delle vere e proprie bische o nei bar. Oggi, invece, le tecnologie, alcuni locali permettono di accedere a situazioni che possono poi dare luogo a ludopatia. Per lo Stato lo scopo è guadagnare e genuflettersi al dio denaro, mentre le famiglie esplodono. Quando non riesci più a pagare le bollette, il tuo conto corrente è a zero e ti sei già mangiato il prestito avuto dalle banche  diventi immediatamente preda degli strozzini. Il gioco d’azzardo è più devastante della droga. Mi auguro che con questa Giornata Nazionale per il Contrasto del Gioco d’Azzardo Patologico si comprenda il problema e si faccia almeno un piccolo passo per la sua soluzione”.
Questa mattina, nell’aula consiliare di viale De Gasperi sono state presentate le attività svolte dalle rete dei servizi del Dipartimento Dipendenze Patologiche Area Vasta 5, potenziate grazie ai fondi della regione Marche che ha promosso da aprile 2018 il Piano Regionale Integrato 2017-2018 per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio del gioco d’azzardo patologico (GAP), nuove tecnologie e social network. Le azioni del Piano riguardano le diverse macroaree con fondi a gestione diretta dell‘ Asur Area Vasta 5, degli Ambiti Territoriali Sociali e del Terzo Settore.
I Servizi Territoriali per le Dipendenze Patologiche (STDP) DI Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, oltre ad accogliere numerosi giocatori d’azzardo e le loro famiglie attraverso servizi ambulatoriali (38 tra giocatori in trattamento al DDP nell’ arco del 2018, 29 maschi e 9 femmine e 37 familiari) hanno promosso diversi eventi di prevenzione primaria con il coinvolgimento della compagnia teatrale Itineraria Teatro che dal 1994 produce e realizza rappresentazioni di Teatro Civile in tutta Italia. Hanno presentato sui palchi di Grottammare, Offida e Ascoli Piceno lo spettacolo dal titolo Gran Casinò. Storie di chi gioca sulla pelle degli altri, raggiungendo un target di 895 persone.
“La ludopatia –è il sindaco Pasqualino Piunti che parla- è un argomento di grandissima attualità e la presenza in questa giornata di tutti gli operatori è molto importante. Come amministrazione comunale stiamo svolgendo tutto ciò che è di nostra competenza  e cioè il controllo continuo dei locali ma anche il rispetto di una normativa più restrittiva rispetto a quella nazionale. Inoltre c’è una collaborazione continua con gli operatori che rappresentano una garanzia affinchè il nostro territorio continui ad essere a dimensione d’uomo”.
“Il contrasto al gioco d’azzardo –aggiunge Cesare Milani, direttore generale dell’ Area Vasta 5- è un fenomeno che interessa non solo chi gioca ma soprattutto le loro famiglie. In ogni bar ci sono slot machine e quant’altro che inducono tanta gente a cadere in errore, facendosi prendere dalla ludopatia. Ed in questi casi è importante il lavoro degli operatori  sanitari e sociali che informano ed agiscono sempre più su questa problematica. Bisogna combattere questo fenomeno”.
La dott.ssa Maria Grazia Mercatili, ha presentato  i programmi del Dipartimento di Prevenzione di cui è direttore. “Abbiamo attivato nelle scuole dell’ infanzia, primaria e secondaria del territorio dell’ Area Vasta 5 dei percorsi di Life Skills Education finalizzati a sviluppare e potenziare le dieci life skill SDIA per il benessere psicologico e relazionale che per effettuare scelte di vita salutari, Nell’ anno scolastico 2017-2018 sono stati coinvolte 11 scuole dell’ infanzia e 787 bambini, 13 scuole primarie per 1.604 bambini e 5 scuole secondarie di 1° Grado e 535 studenti. Inoltre abbiamo attivato negli istituti secondari di secondo grado programmi di Peer Education, Educazione tra i pari, finalizzati alla prevenzione dei comportamenti a rischio nel campo della salute in generale ed in particolare sulla prevenzione del gioco d’azzardo patologico. Hanno aderito 10 istituti secondari di secondo grado per un totale di 900 studenti”.
“La ludopatia –ha affermato il dott. Marco Quercia, direttore STDP Ascoli Piceno- rappresenta un grosso problema e da poco ha assunto i connotati di una vera e propria malattia quando diventa patologica. Insieme al Sert e al Dipartimento di Prevenzione svolgiamo un’opera di sensibilizzazione. E’ importante anche che le istituzioni pongano dei limiti  al gioco e soprattutto vietarne  l’accesso ai minori che possono essere facilmente intercettati anche con pubblicità ingannevoli. Tutti devono impegnarsi nella cura e nella sensibilizzazione delle persone sui rischi del  gioco d’azzardo”.
“L’ Ama Aquilone –spiega Mariapaola Modestini, referente progetto Gap-ha potenziato i servizi di accoglienza attivando quattro sportelli di consulenza gratuita per i giocatori patologici e i loro familiari a Comunanza, Spinetoli, Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto. Inoltre ha offerto percorsi di inclusione socio-lavorativa attraverso il Servizio per il Lavoro “Ama Lavoro”. Sono state contattate più di ottanta persone nell’ arco del 2018 molte delle quali sono state prese in carico dal team di psicologi e assistenti sociali della cooperativa. Inoltre sono state incrementate le attività dei gruppi terapeutici per giocatori e familiari in collaborazione con l’Associazione Favonius che nel 2018 ha avuto oltre 30 contatti, 16 giocatori e sedici familiari  coinvolti stabilmente nei gruppi a Castel di Lama. La Cooperativa Sociale Ama-Aquilone ha curato anche iniziative di sensibilizzazione, prevenzione e informazione dedicate  a persone non più in età lavorativa sul tema della gestione proficua del tempo libero e sui rischi connessi al gioco d’azzardo”.
Per la Fondazione Antiusura Mons. Traini di San Benedetto è intervenuto il presidente Edio Costantini. “La nostra associazione accoglie le persone e le famiglie che versano in condizioni di indebitamento e che sono  a rischio di usura o sotto usura, approfondendo le loro reali condizioni e le relative prospettive, utilizzando i fondi previsti dalla legge relativa al prestito a medio termine. Nel 2018 abbiamo  avuto contatti con oltre 150 persone. Dobbiamo insistere sulla collaborazione e la prevenzione perché ci sono famiglie sul lastrico”.
“Come Coos Marche –ha aggiunto il referente prevenzione Gap Roberto Giostra– abbiamo completato una serie di attività nelle scuole medie e superiori coinvolgendo oltre cinquemila persone tra insegnanti, genitori e studenti. Un ringraziamento va anche alla dott.ssa Talamonti dell’ Ambito Territoriale Sociale 21 che ci è di grande supporto”.
“Da anni l’associazione Favonius –hanno concluso la serie degli interventi Irene Ciabattoni e Mirca Di Pietro– svolge la sua attività grazie ai fondi della Regione e in collaborazione con tutta la rete. Nel 2018 abbiamo preso in carico 16 giocatori che seguiamo in un percorso di gruppo che si svolge una volta a settimana. Inoltre stiamo facendo anche altri corsi per i familiari. La cosa grave è che al nostro centro arrivano sempre più ragazzi e c’è quindi un abbassamento dell’ età media di chi è colpito da ludopatia. Anche le ricadute sono frequenti e per questo motivo l’opera di conoscenza e sensibilizzazione alla problematica è fondamentale per il suo superamento”.
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tmnotizie · 7 years ago
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GROTTAMMARE – Mentre proseguono alla Vedetta Picena i lavori di sistemazione dell’area verde pubblica più in alto della città, una “chicca editoriale” è in corso di stampa  per renderne memorabile l’apertura: è prevista la ristampa anastatica della lettera pubblica inviata nel 1917 dal parlamentare grottammarese on. Alceo Speranza a Ernesto Teodoro Moneta (1833-1918), unico italiano ad aver conseguito il Premio Nobel per la Pace nel 1907.
Il nuovo Parco di Monte Castello è un progetto di valorizzazione del verde pubblico reso possibile dall’acquisizione al patrimonio comunale di 5500 mq di terreno appartenuto alla famiglia Speranza, in continuità con la pineta del belvedere (oltre 4000 mq) che accoglie i resti del sistema difensivo del XIII secolo.
Luoghi che ospitarono e furono di ispirazione per tanti letterati dei primi anni del Novecento tra cui Gabriele D’Annunzio e Maria Grazia Deledda, per citare alcuni tra i tanti poeti, scrittori e artisti che si ritrovavano nella casa dell’on. Alceo Speranza, alla Vedetta Picena.
In onore di quest’ultimo, verrà ricordata l’intitolazione del punto più panoramico del nuovo Parco (decisa dal consiglio comunale di Grottammare nel 2012) e in ricordo dell’evento inaugurale – fissato a domenica 13 maggio – l’amministrazione comunale ha scelto di valorizzare un documento storico, conservato nella Biblioteca comunale “Rivosecchi”, che ricorda  le sue qualità di personaggio pubblico spese in un momento particolarmente delicato del Novecento. La lettera fa parte del Fondo Traini e ne  rappresenta uno dei documenti più preziosi dal punto di vista storico e civile.
Alceo Speranza, figlio dell’illustre storico e patriota Giuseppe, nacque a Grottammare il 15 ottobre del 1878. Laureato in legge, fu sindaco della vicina Ripatransone e parlamentare della circoscrizione di Fermo del Regno d’Italia per due legislature, dal 1909 al 1919. Con l’avvento del regime fascista, a cui non aderì, abbandonò la vita politica e si ritirò nella sua villa Vedetta Picena, prossima al Parco Monte Castello. Morì il 17 aprile 1945.
La lettera pubblica rientra in un genere letterario che accomuna personalità di spicco di tutte le epoche storiche, che attraverso epistolari trasmettevano, insieme al proprio pensiero, anche lo spirito e la cultura del tempo in cui vivevano. Nel documento inviato a Moneta, infatti, l’on. Speranza esalta il bisogno di pace e di giustizia (siamo nel pieno della I guerra mondiale), auspicando la nascita di una società che possa risolvere i conflitti con il diritto e non con le armi, attraverso organismi che garantiscano parità di diritti a tutti i Paesi. Un preludio a quella Società delle Nazioni (1920) che lascerà il posto alle Nazioni Unite. La ristampa del documento verrà distribuita in omaggio.
Per quanto riguarda i lavori in corso, il valore finanziario dell’opera ammonta a 48.789,94 euro e corrisponde all’onere del privato che sta dando attuazione a un “Piano casa”. I dettagli del progetto di sistemazione verranno resi noti più avanti,  nel corso di una conferenza stampa sul posto.
��Altissimo è il valore politico e culturale della nuova area verde di Monte Castello – dichiara il sindaco Enrico Piergallini – per questa ragione, l’inaugurazione deve essere sottolineata con un significativo progetto culturale. Non restituiamo alla città un nuovo spazio dove rilassarsi, divertirsi e trascorrere il tempo, ma soprattutto recuperiamo una parte della nostra storia, come  ogni consapevole intervento di pianificazione urbanistica dovrebbe fare”.
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tmnotizie · 7 years ago
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Nel piazzale della stazione, davanti ad un folto pubblico di appassionati, è stato presentato ieri sera il Grottammare Calcio che si appresta ad affrontare il suo undicesimo campionato (nono consecutivo) di Eccellenza, il massimo torneo regionale dilettantistico.
Chiamati dallo showman Sandro Avigliano (figlio di “Rico il capitano”, storico giocatore della Robur a cavallo tra gli anni Quaranta e Cinquanta), sono saliti sul palco dapprima le autorità, ossia il sindaco Enrico Piergallini (anche il padre Sandro ha giocato qualche partita con la squadra cittadina nel 1958-59) – che ha puntato sul fatto che “bisogna giocare con il cuore nelle gambe e con la testa nei piedi” per ottenere buoni risultati – e l’assessore allo Sport Manolo Olivieri, il quale invece – oltre al rituale “in bocca al lupo” – ha rimarcato l’impresa del maggio scorso, ossia la vittoria ai playout in trasferta, che rimarrà negli annali della società e della città intera. In assenza (giustificata) dell’amministratore delegato Carlo Mora, è stata poi la volta del presidente della società Luigi Merli che ha focalizzato l’attenzione sul nuovo corso della società: “da tre anni il nostro sodalizio sta tornando alle origini, ossia promuovere il calcio con pochi spiccioli ma con la grande passione di fare sport. Bisogna tornare ad attaccarsi al colore della maglia giocando con impegno, fair play e divertimento. Anche quest’anno affronteremo il campionato di Eccellenza con un budget da Seconda Categoria. Siamo dilettanti, bisogna guardare alla purezza dello sport, non dobbiamo correre dietro il professionismo”.
Terminati gli interventi delle autorità e dopo aver ricordato alcuni ex giocatori della Robur che in questi ultimi mesi ci hanno lasciato (Norge Rivosecchi, Valerio Tesei, Vincenzo Gioia e Raffaele Vespasiani), è stata la volta di Nicolò De Cesare, il capitano (105 presenze con il Grottammare), che via via ha chiamato sul palco tutti i suoi compagni di squadra spiegando per ognuno di loro le caratteristiche di gioco e l’età. Sono così saliti in rigoroso ordine alfabetico Wladimir Belleggia (arrivato in prestito in questi ultimi giorni dalla Fermana), Alessandro Beni, Andrea Cameli, Andrea Carminucci, Ernesto Casolla, Gianmarco Cocci, Ivan D’Angelo (dal Martinsicuro), Mattia Di Antonio, Michele Ioele, Gianmarco Iovannisci, Dario Ludovisi (finora per lui 74 reti in maglia biancoceleste con l’obiettivo di arrivare prima possibile a 100!), Daniele Massi, Daniele Orsini e Davide Paregiani (un trio di giovani in prestito dalla Sambenedettese), Cristian Pirozzi, Giuseppe Vagnoni, Daniele Valentini e Lorenzo Vespasiani. Assenti giustificati perché impegnati nel lavoro, Matteo Avellino e Francesco Liberati. Volutamente per ultimo è stato invitato a salire Davide Traini, centrocampista classe 1982: con le sue 276 presenze in maglia biancoceleste – e 35 reti all’attivo – è un po’ la chioccia della squadra. Debuttò a 17 anni in Seconda Categoria (17 aprile 1999, Grottammare – F.lli Orsini 4-0) e con la maglia della sua città ha scalato tutte le categorie arrivando fino alla Serie D; dopo alcuni anni in giro tra Marche e Abruzzo, con una puntata tra i professionisti nella Sambenedettese, lo scorso anno è tornato all’ovile con l’obiettivo di tagliare il nastro delle 300 presenze (oltre ad allenare una squadra della Scuola Calcio). La chiacchierata con Davide Traini è servita a Sandro Avigliano per presentare Claudio Virgili, amministratore delegato della Progetto Packing (dal 1992 imballaggio alimentare): da dieci anni lega il suo marchio al Grottammare Calcio e quando iniziò a collaborare con la società nel 2007-08 (lui che è stato anche un giocatore della Robur nella seconda metà degli anni Settanta), Davide Traini era il trascinatore di quella squadra che con un po’ di convinzione in più avrebbe potuto addirittura vincere il campionato e salire in Serie C2: le sue reti (12) contribuirono – con quelle di Andrea Bucchi (fratello di Cristian, oggi allenatore del Sassuolo) – a raggiungere i playoff promozione, ma la corsa si fermò contro la Renato Curi Angolana. Di fatto, quello rimane comunque il più bel campionato del Grottammare degli ultimi trent’anni. La squadra, costruita in corsa dal ds Pino Aniello ed allenata da Domenico Izzotti con il solito obiettivo della salvezza, esprimeva un gioco arioso e bello da vedere che in ogni partita concedeva poco agli avversari e creava tantissime occasioni da rete. Gridano ancora vendetta i sei punti persi nelle due partite contro l’ultima classificata, il Cologna Paese: il Grottammare arrivò quinto a 56 punti, la Sangiustese vinse il campionato con 61 punti…
Tornando alla presentazione, dopo il blocco dei giocatori è stata illustrata la nuova maglia fornita dall’azienda bergamasca Acerbis (presente sul mercato dal 1973) che da quest’anno sarà il fornitore ufficiale del materiale da gioco. Poi è stata la volta dello staff tecnico della prima squadra: Giuseppe Cocci (direttore sportivo), Manolo Manoni (allenatore), Fabrizio Deogratias (allenatore dei portieri), Massimo Mariotti (preparatore atletico), Gianni Baggio (massaggiatore), Danilo Massi (addetto all’arbitro), Gianni Piunti (segretario), Andrea Angelozzi (responsabile comunicazione), il dr. Gino Orsolini (medico sociale), il dr. Marcello Rivosecchi (vice presidente nonché figlio del dr. Giorgio tra i fautori della rinascita della Robur nel 1945 e fac-totum della società per tantissimi anni) e Paolo Beni (storica bandiera della Sambenedettese con le sue 415 presenze in maglia rossoblu, dallo scorso campionato supervisore di tutte le squadre). Il mister Manolo Manoni, artefice della salvezza dello scorso anno, dall’alto della sua lunga esperienza da calciatore formatasi in tanti campi della Serie C (Ascoli, Tolentino, Turris, Maceratese, Fano, Fiorenzuola, Ragusa, Isernia, Latina, Taranto, Ternana, Vastese, Scafatese, Sansovino, Entella Chiavari e Brindisi le sue squadre), ha voluto ribadire che “quest’anno ci sono le condizioni per fare un buon campionato, sono contento di come i miei giocatori si stanno preparando e sono convinto che, se il pubblico ci seguirà, ci divertiremo molto”. Dopo l’intervento di Paolo Beni (“a 80 anni sono risceso in campo per aiutare una società seria con un bel progetto a lungo termine”), con un rush finale vengono presentati i quadri tecnici del settore giovanile, dal responsabile Diego Talamonti (assente giustificato) agli allenatori Paolo Napoletani (Juniores), Ludovico Capriotti (Allievi), Valeriano Fausti (Giovanissimi), Fabio Massaroni (Esordienti) e Pierpaolo Amatucci (preparatore dei portieri), fino ai tecnici della Scuola Calcio (che ripartirà il prossimo 4 settembre, chi vuole può prendere informazioni in segreteria – presso lo stadio “F. Pirani” – tutti i pomeriggi): Ausonio Assenti, Gianluca Capriotti, Gianni Franco e Davide Traini. In chiusura, un doveroso ringraziamento è stato fatto a tutti coloro che volontariamente aiutano la società ad andare avanti: Gianni Bruni, Gianni Cameli, Domenico Catasta, Maria Grazia De Maria, Antonio Dinicoladonato, Sandro Fiori, Luca Lanciotti, Marino Luciani, Giancarlo Menzietti, Venanzo Rammella, Tonino Romandini, Rolla Safi, Attilio Tombolini, Giovanni Traini e l’insostituibile Nerina Michelangeli.
Dopo 45 minuti di presentazione, il “secondo tempo” della riuscitissima Festa del Quartiere Stazione è stato appannaggio del gruppo Vili Maschi con il tributo a Rino Gaetano. E, parafrasando il geniale cantautore crotonese purtroppo scomparso troppo presto, da oggi ci auguriamo che per il Grottammare Calcio il “cielo sia sempre più blu”.
  Michele Rossi
  Testo © dell’Autore e dell’Editore
Nella foto © di Enrico Tassotti, Claudio Virgili di Progetto Packing mostra la nuova maglia di gioco
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